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> Se Una Cosa Vi Fa Male, Non La Dovete Fare!, Doc da relazione
 
moonofhislife29
Inviato il: Domenica, 10-Feb-2019, 10:37
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Dopo lo sfiancante weekend scorso, fatto di ansia, confusione, brusii nella testa, pianti e dolore, ieri ho rivisto il mio ragazzo. Ero piena di paure all'idea, pensavo "ora che arriva sicuro non sentirò niente, mi spaventerò immediatamente e mi rovinerò anche questa serata".

Vi dirò, avevo dei momenti di estrema lucidità e momenti in cui analizzavo punto per punto il viso e il fisico del mio ragazzo col doc, fissandomi su ogni cazzata, dai capelli che deve tagliare fino al maglione che indossava. Mi sono resa conto che quando non penso col doc in testa ma mi limito a parlargli normalmente, come se avessi lasciato per un attimo il disturbo nell'altra stanza, sto più che bene, sono felice. Ieri sera, tornata a casa, non ho pianto. Gli ho scritto che ero arrivata a casa e ho aggiunto "sono felice, sono piena". Come ho scritto spesso in altre discussioni qui, la caratteristica speciale del rapporto tra me e il mio ragazzo, quello che ha differenziato sempre la mia relazione con lui da qualsiasi altra io abbia mai vissuto, è quella bellissima sensazione di pienezza, di completezza, che mi accompagnava sempre fin dentro casa dopo averlo visto e la sensazione che già mi mancasse. Il doc aveva spento tutto questo e ieri, seppure in minima parte, quella sensazione l'ho ritrovata.

Mi rendo conto di essere ben lontana dall'essere completamente di nuovo felice. Nonostante i brevi momenti di serenità ieri sera il doc c'era e mi ha mangiata dentro. E qui arriviamo al nocciolo della questione: c'erano momenti improvvisi in cui arrivava di colpo il pensiero improvviso del "non è che lo vedi solo come un amico?". Distruttivo. Mortale.

So che conoscete bene la sensazione di sprofondare nel vuoto quando una di queste domande fa capolino nella vostra testa. Ecco, io ieri, che ero lì con lui e avrei potuto scegliere di uscire con le mie amiche, io che ieri sera ho preferito vedere lui al vedere chiunque altro, mi sono sentita dire dalla mia testa che lo vedevo come un amico. Ma se fosse stato un amico, ci sarebbero stati tanti altri amici al pari suo. E quindi avrei potuto anche scegliere qualcun altro con cui uscire. Invece no, ero con lui, ero con lui perché lui non è un amico, lui è qualcosa di diverso, qualcosa di cui non posso fare a meno e a cui non c'è un'alternativa, per questo sono qui con lui e non con gli amici stasera.

La risposta forse non ha molto convinto il doc o forse semplicemente non sono ancora abbastanza forte da opporgliela con coraggio. Ma, debolmente, l'ho contrastato così. Si è placato per un po'.

Dopo un po' di tempo di nuovo: "lo devi lasciare. Lo stai illudendo. Non lo ami. Stai solo prendendo tempo. Questa storia sta finendo esattamente come tutte le altre, la sensazione di sconforto che provi è solo la delusione di aver raggiunto il capolinea di un'altra storia".

Una persona sana, normale, serena, avrebbe preso questo ragionamento con freddezza, serenità e anche un po' di sano egoismo. Avrebbe pensato con maturità "Beh è evidente che questa storia non mi fa più bene, chiudiamola e mostriamoci adulti e all'altezza della situazione, qui ci sto stretto, devo riprendermi la mia vita". Io no. Io ho iniziato a sentire gli occhi bruciare, il petto accelerare, la paura salire. Ho pensato a come sarebbero i giorni senza di lui, sono stati il mio primo pensiero e la sensazione di non averlo accanto si è tradotta nel vuoto più assoluto. Volevo vivere in quel modo? No.

E allora da qui la convinzione fondamentale: ragazzi, SE UNA COSA VI FA MALE, È SEGNO CHE NON LA DOVETE FARE.
Una persona che decide di lasciare è una persona che non vuole più perdere tempo, che ha la sensazione di averne già perso troppo e che vuole scrollarsi un peso di dosso. SE AVETE PAURA ALL'IDEA DI LASCIARE IL VOSTRO PARTNER, È PERCHÉ NON È LA COSA GIUSTA DA FARE.

Dobbiamo imparare a fare degli strumenti del doc le nostre armi principali. Lui ci fa provare paura, ansia? Bene, dobbiamo prenderle e usarle a nostro favore, pensare che se proviamo queste sensazioni negative è perché c'è qualcosa nella nostra testa che sta REMANDO CONTRO LE NOSTRE REALI INTENZIONI e che sta cercando di farci fare QUALCOSA CHE NON VOGLIAMO FARE. Razionalizziamo: la paura che subentra dopo il classico pensiero "non provo niente, lo voglio lasciare" è una sorta di autodifesa che la nostra mente mette in campo. Ci mette in guardia, ci dice "ne sei davvero sicuro/a?" la paura è dubbio, e già quando c'è il dubbio c'è una grossa, GROSSISSIMA percentuale di possibilità che quella cosa NON debba essere fatta.

Ripeto, sono ben lontana dall'essere felice come un tempo e dallo stare bene. Ma sto cercando di combattere il doc un piccolo, insignificante passetto alla volta. Anche io ho bisogno di aiuto, ma se ieri sera sono riuscita a giungere a questa piccola conclusione, è perché sono riuscita a tirare un po' di respiro dopo due settimane veramente distruttive.

Ho voluto condividere questo piccolo pensiero con voi, non so se sia un traguardo, se sia un altro scherzo della mente o se qualcuno di voi che ne è uscito possa confermare che è così in maniera più lucida e oggettiva, l'unica cosa che volevo dirvi è: approfittate dei momenti di tregua che il doc vi concede per raccogliere le forze e combatterlo. Non arrendetevi alla sua insistenza, se avete dei ricordi o delle sensazioni felici sappiate che DOVETE usarle. Il doc non è per sempre.
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moonlight92
Inviato il: Domenica, 10-Feb-2019, 11:17
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Cavolo, hai descritto quello che provo da 6 anni con lui ogni volta che lo vedo. Sempre li sto con qualcosa per la testa che mi fa dubitare,controllare e angosciare. Poi piccoli momenti fra un dubbio e l'altro di respiro per cui ancora vado avanti perché mi fanno sentire bene e appagata.
Ma la certezza di volerlo anche per il futuro e amarlo non ce l'ho.
Anzi ho emozioni negative se ci penso e rifiuto per questo ne dubito.
Non è semplice convivere con il dubbio.
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Moon90
Inviato il: Domenica, 10-Feb-2019, 11:27
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quello che hai detto lo condivido solo in parte, perchè in realtà bisogna saper distinguere quando la sensazione del "non voglio fare una cosa " sia vera o sia doccata.....
la differenza sta infatti nella reazione emotiva che hai descritto!
penso che hai raggiunto un punto di svolta molto importante, brava !
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moonofhislife29
Inviato il: Domenica, 10-Feb-2019, 11:51
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Ciao Hope ❤️ era da un po' che non ci incrociavamo sul forum..
Non è necessario che tu abbia la certezza di volerlo per sempre, anche io faccio questo errore, lo fanno molte persone che hanno il doc. È una caratteristica dell'ansia quella di voler per forza avere certezze del futuro, di voler subito sapere se quella persona sarà o meno per sempre. Te lo dico perché è una cosa che faccio perennemente anch'io, lo stresso con il discorso di andare a convivere, di farci una famiglia etc perché ho estremo bisogno che il mio futuro con lui si realizzi subito. Ma non funziona così, stai tranquilla. L'amore va coltivato giorno per giorno senza bruciare le tappe, senza fare overthinking estremo, si vive un giorno alla volta.
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moonofhislife29
Inviato il: Domenica, 10-Feb-2019, 12:19
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QUOTE (Moon90 @ Domenica, 10-Feb-2019, 10:27)
quello che hai detto lo condivido solo in parte, perchè in realtà bisogna saper distinguere quando la sensazione del "non voglio fare una cosa " sia vera o sia doccata.....
la differenza sta infatti nella reazione emotiva che hai descritto!
penso che hai raggiunto un punto di svolta molto importante, brava !

Sì sì, infatti specificavo proprio che se una cosa fa male come ne fa a noi, almeno il dubbio che sia lecita deve venirci..
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Moon90
Inviato il: Domenica, 10-Feb-2019, 12:22
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QUOTE (moonofhislife29 @ Domenica, 10-Feb-2019, 12:19)
QUOTE (Moon90 @ Domenica, 10-Feb-2019, 10:27)
quello che hai detto lo condivido solo in parte, perchè in realtà bisogna saper distinguere quando la sensazione del "non voglio fare una cosa " sia vera o sia doccata.....
la differenza sta infatti nella reazione emotiva che hai descritto!
penso che hai raggiunto un punto di svolta molto importante, brava !

Sì sì, infatti specificavo proprio che se una cosa fa male come ne fa a noi, almeno il dubbio che sia lecita deve venirci..

esatto, brava, il cuore del discorso è quello

non appena si è più lucidi e più competenti sul meccanismo, si capta subito se il pensiero tuo è vero o se è frutto della tua ansia
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moonlight92
Inviato il: Domenica, 10-Feb-2019, 12:39
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Ma il problema è che io a volte sento di volerlo quando ho quei momenti sereni e belli con lui. Poi altri momenti ancora rifiuto l'idea e infatti gli ho detto in un momento in cui ero piena di dubbi e pensieri che non me la sento ancora. Nei momenti belli mi sento così in pace che l'idea mi viene spostanea " sarebbe bello vivere insieme così" poi però appunto vado ad umore. O anzi nom sono davvero pronta. Non lo so.
Poi alla fine non è una cosa così lontana da realizzarsi se si vuole perché io posso trasferirmi e lui venire con me.
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pimpola
Inviato il: Domenica, 10-Feb-2019, 14:56
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Una persona sana non L avrebbe manco pensato di chiudere subito. O avrebbe lasciato correre senza manco pensarci o avrebbe detto vabbè vediamo magari oggi mi gira così . Per lo meno io ho lasciato con il doc addosso ma senza doc per il lasciarlo . Cioè mi porto il doc da anni dietro ma per tre anni avevo paura di tradirlo d nn amarlo di qualcunaltro chissà chi poi invece ho incontrato veramente qualcuno ma nn avevo doc o pensieri . Razionalizzavo tutto e poi ho lasciato anche in modo un po’ infame . Non gli ho detto che mi interessava conoscere un altro ma ho usato la frase del doc nn so se ti amo più ma senza lacrime senza nulla . Quindi facciamoci forza ( parlo bene io che comunque il doc c’è e ogni volta non ricordo come si faccia a tornare sereni )
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moonofhislife29
Inviato il: Domenica, 10-Feb-2019, 17:30
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QUOTE (Hopespring1 @ Domenica, 10-Feb-2019, 11:39)
Ma il problema è che io a volte sento di volerlo quando ho quei momenti sereni e belli con lui. Poi altri momenti ancora rifiuto l'idea e infatti gli ho detto in un momento in cui ero piena di dubbi e pensieri che non me la sento ancora. Nei momenti belli mi sento così in pace che l'idea mi viene spostanea " sarebbe bello vivere insieme così" poi però appunto vado ad umore. O anzi nom sono davvero pronta. Non lo so.
Poi alla fine non è una cosa così lontana da realizzarsi se si vuole perché io posso trasferirmi e lui venire con me.

Anche se non fossi ancora pronta, la cosa non sarebbe un problema. Io ho due amici che stanno insieme da anni, ma se a lui chiedi "quando andate a convivere?" lui ancora si infastidisce perché dice che gli viene l'ansia a pensare a queste cose. Credo che comunque, al di là di doc e tutto, ognuno abbia bisogno dei propri tempi e se anche tu non fossi ancora pronta a fare questo passo, non vorrebbe di certo dire che non lo ami o che lo ami di meno, anzi, mi sentirei di dire che usi nei suoi confronti una accortezza in più: se per te non contasse niente non ti faresti problemi ad andare a convivere subito, non ti interesserebbe la sua opinione a riguardo e non ti interesserebbe nemmeno ferirlo se un giorno ti alzassi dal letto e volessi tornare a casa tua. Se ti viene l'ansia è proprio perché è così importante per te. Che poi è il principio fondante di tutti i doc, attaccano solo ciò che per noi è così importante da essere praticamente una certezza.
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massi
Inviato il: Domenica, 10-Feb-2019, 20:14
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QUOTE (moonofhislife29 @ Domenica, 10-Feb-2019, 16:30)
QUOTE (Hopespring1 @ Domenica, 10-Feb-2019, 11:39)
Ma il problema è che io a volte sento di volerlo quando ho quei momenti sereni e belli con lui. Poi altri momenti ancora rifiuto l'idea e infatti gli ho detto in un momento in cui ero piena di dubbi e  pensieri che non me la sento ancora.  Nei momenti belli mi sento così in pace che l'idea mi viene spostanea " sarebbe bello vivere insieme così"  poi però appunto vado ad umore.  O anzi nom sono davvero pronta. Non lo so.
Poi alla fine non è una cosa così lontana da realizzarsi se si vuole perché io posso trasferirmi e lui venire con me.

Anche se non fossi ancora pronta, la cosa non sarebbe un problema. Io ho due amici che stanno insieme da anni, ma se a lui chiedi "quando andate a convivere?" lui ancora si infastidisce perché dice che gli viene l'ansia a pensare a queste cose. Credo che comunque, al di là di doc e tutto, ognuno abbia bisogno dei propri tempi e se anche tu non fossi ancora pronta a fare questo passo, non vorrebbe di certo dire che non lo ami o che lo ami di meno, anzi, mi sentirei di dire che usi nei suoi confronti una accortezza in più: se per te non contasse niente non ti faresti problemi ad andare a convivere subito, non ti interesserebbe la sua opinione a riguardo e non ti interesserebbe nemmeno ferirlo se un giorno ti alzassi dal letto e volessi tornare a casa tua. Se ti viene l'ansia è proprio perché è così importante per te. Che poi è il principio fondante di tutti i doc, attaccano solo ciò che per noi è così importante da essere praticamente una certezza.

Giustissimo, mi piace molto il tuo discorso.
Però mi dite una cosa che vorrei sapere da tutti, io sono 4 anni che soffro di questa cosa e da allora ho dei brusii o leggeri fischi nelle orecchie, le avete anche voi? unsure.gif
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moonofhislife29
Inviato il: Lunedì, 11-Feb-2019, 08:52
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Ciao massi, è una osservazione interessante quella che sollevi..
Dipende dalla frequenza con la quale ti capita. Ora che mi ci fai pensare ammetto di sentire spesso fischiare nelle orecchie, i brusii li sento più che altro nella testa. Non avendoci fatto caso, però, non so se prima del doc lo avessi con la stessa frequenza o se può essere legato al doc stesso. Aspettiamo qualcun altro, magari ci aiuta di più
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