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> Comportarsi In Modo Difforme
 
orsogrizzly
Inviato il: Martedì, 05-Ott-2010, 10:46
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QUOTE (stancamareattiva @ Lunedì, 04-Ott-2010, 21:46)
Grazie...ma ci sono centri che insegnano a praticarla?

ci sono le scuole di yoga e quelle di meditatazione zen, se fai una ricerca su internet le trovi
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exdreamer
Inviato il: Domenica, 30-Gen-2011, 14:07
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QUOTE (xiola @ Giovedì, 18-Giu-2009, 16:57)
Mi sono dimenticata di chiedere alla mia psico oggi. dry.gif Ero troppo impegnata a piagnucolare per ieri.

Comunque abbiamo parlato parecchio al proposito.

Ho cercato di scindere un po' i miei diversi approcci alla socialità. Quando si tratta di rapporti informali, non ho problemi, posso anche essere timida, ma me lo concedo, non è un problema.

Il problema arriva quando il rapporto è informale.

Diciamo che si innesca un processo di "ansia da prestazione".

Il tutto connesso alla mia idea (ossessiva) di non "riuscire" nella vita. Metto le virgolette, perché si tratta di riuscire a tutto tondo, avere sempre il comportamento giusto al momento giusto.

Una ragazza pret-a-porter insomma. PSICO-asd.gif

Questo è importante perché forse è il nocciolo intero della questione, da qui si generano ansie, blocchi e crisi varie.

Non so perché ho fatto tutto 'sto excursus sulla mia fobia sociale. Forse è perché ho bisogno di fare il punto.

E sono stanca, taaaaaanto stanca. PSICO ehsi.gif


Io ho difetti di comunicazione molto simili a quelli tuoi xiola...stessa ansia da prestazione, stessa esigenza ossessiva di avere il comportamento giusto al momento giusto.

Con una solo piccola differenza: che nei rapporti formali sono più tranquilla e socievole, mentre in quelli informali, in cui mi sento messa in discussione, ecco che si riaffacciano i maledettessimi difetti di comunicazione, non sempre, ma in maniera sufficiente da farmi star male quando me ne rendo conto.

Di una cosa in particolare mi son resa conto: che questa maledetta ansia da prestazione è molto condizionata dal contesto.

Faccio un'esempio: cena di compleanno a casa del mio ragazzo con amici.

Tutto va bene quando improvvisamente, senza che neanche me ne rendo conto, mi sale un certo disagio, un'ansia soffusa che mi impedisce di espormi in maniera tranquilla...tant'è che in alcuni casi mi ritrovo quasi a balbettare o a sbagliare nel pronunciare una parola...cosa inaccettabile per una come me.
Ovviemente da qui inizia una reazione a catena: il nervosismo per aver sbagliato nel comunicare e l'idea che gli altri se ne siano accorti fanno aumentare il mio disagio e quindi la mia ansia cosa che naturalmente mi porta a sbagliare di nuovo e così via.
Questo mi rovina l'umore e mi porta a battibeccare con il mio ragazzo che un pò s'innervosisce(anche se fortunatamente dopo un pò chiariamo).

Il punto sai qual'è? che solo mezz'ora dopo, quando ci ritroviamo tutti al bar, tutta quell'ansia è praticamente sparita e la mia comunicazione torna ad essere tranquilla e sicura.

Nonostante tutto il mio umore è rovinato e, non appena i ns. amici se ne vanno, la mia frustrazione ansiosa dovuta all'accaduto torna a riaffacciarsi.

In pratica è come se i miei difetti di comunicazione siano legati al contesto in cui mi trovo e al grado di esposizione personale (in pratica a casa del mio ragazzo, secondo la mia testa malata, ero più esposta che nel bar huh.gif ...vuoi vedere che cha a che fare con l'illuminazione dell'ambiente molto meno marcata nel bar dato che eravamo all'esterno? PSICO cry.gif PSICO bam.gif )

E' tutto legato alla mia insicurezza di fondo, lo so, che si contrappone al mio bisogno di apparire sempre scherzosa e simpatica...
perchè son convinta che sarebbe quella la mia vera natura se dall'infanzia non fossi stata deturpata dall'insicurezza.
E la cosa peggiore è che questi miei corto circuiti nella comunicazione temo di nn essere in grado di gestirli o superarli. unsure.gif
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cervellofritto
Inviato il: Domenica, 06-Feb-2011, 14:00
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secondo voi una fobia sociale può scaturire da un lutto vissuto molto male?già di per sè il lutto è una cosa molto grave,ma può costituire il trauma alla base del disturbo in alcuni casi?
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Inviato il: Domenica, 06-Feb-2011, 14:12
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QUOTE (cervellofritto @ Domenica, 06-Feb-2011, 13:00)
secondo voi una fobia sociale può scaturire da un lutto vissuto molto male?già di per sè il lutto è una cosa molto grave,ma può costituire il trauma alla base del disturbo in alcuni casi?

in via generale secondo me no

ma bisogna vedere cosa sia successo nello specifico...

per quanto mi rigurda tutto è cominciato dal non essere stata riconosciuta come persona e come tale capace di agire.. educazione rigida, senso religioso... autostima nn alimentata...senso di dipendenza e bisogno di approvazione...

non so se un lutto possa provocare tutto questo...ripeto in senso gnerale non mi pare...
perchè pensi che sia questa la causa?
che tipo di trauma hai vissuto?



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La gioia nel dare e nel ricevere fa parte della nostra natura (M. Rosenberg)

Coraggio ce l'ho. E' la paura che mi frega. (Totò)

Strano come una discesa vista dal basso somigli tanto a una salita.



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Wiens no 1
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QUOTE (cervellofritto @ Domenica, 06-Feb-2011, 13:00)
secondo voi una fobia sociale può scaturire da un lutto vissuto molto male?già di per sè il lutto è una cosa molto grave,ma può costituire il trauma alla base del disturbo in alcuni casi?

Secondo me sì. Io ho avuto una grave fobia sociale a causa di una lunga serie di traumi a detta dello psicologo, una serie di abbandoni, trascuratezza e maltrattamenti da dei familiari ORRENDI (che per fortuna ora ho a 2000 km di distanza).
Alla base della mia fs c'era un fortissimo senso d'abbandono, perenne, un sentimento di vuoto cronico che si manifestava nella paura di non essere accettata, della solitudine e dell'abbandono alla fine. E' molto difficile da spiegare e molto soggettivo, cmq nel mio caso era la mancanza di figure di riferimento ad avermi portata a quel disagio estremo, in tutte le relazioni, sia con le persone vicine (paura dell'abbandono) che del giudizio degli altri in generale.


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speranza2
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QUOTE (herbaemme @ Martedì, 24-Nov-2009, 11:45)
PASSO DOPO PASSO...
mini-guida all'esposizione



Uno dei concetti più importanti, nella nostra psicologia, è il seguente:

l'azione genera la sensazione ( o sentimento, o emozione ).

Se tergiversiamo, se aspettiamo il momento giusto in cui ci sentiremo bene, tranquilli, liberi dall'ansia, ebbene, questa potrebbe rivelarsi un'attesa infinita.

Le sensazioni non anticipano mai le azioni. E' sempre l'azione che inizia a creare le sensazioni e le emozioni.

Per esempio, se una persona è depressa, deve agire, iniziare a fare qualcosa.
Buttarsi giù dal letto, svolgere qualche faccenda domestica, mangiare, fare un giro in auto, o telefonare a qualcuno che sia simpatico.
Questo è solo un primo passo, ovviamente, cui altre cose devono seguire...

La stesso concetto si applica all'ansia.

E' necessario compiere piccoli passi (quindi, azioni) perché ne conseguano delle sensazioni.

Se si compie un piccolo passo ogni giorno esponendosi a piccole situazioni che ci causano timore o disagio, seguiranno gradualmente delle sensazioni positive, che prenderanno il posto dell'ansia.

L'ansia si riduce solo in conseguenza dell'azione.

L'AZIONE DEVE SEMPRE VENIRE PRIMA DEL RISULTATO DESIDERATO.

Vale a dire, non ci si può sentire meglio senza prima aver agito.
L'azione deve sempre venire prima. Le nostre sensazioni sono il risultato delle nostre azioni.

Per esempio, se l'ansia sociale ci spinge ad evitare determinate situazioni, facciamo un piccolo passo sforzandoci di evitare l'evitamento, semplicemente recandoci in quel posto o facendo qualcosa di nuovo, anche soltanto per cinque minuti.

Quanto più spesso riusciamo a farlo – cioè, quanto più spesso ci abituiamo a compiere questo piccolo passo – tanto prima le nostre sensazioni inizieranno a cambiare, e gradualmente ci sentiremo sempre meno ansiosi nello svolgimento di questa nuova attività o nel recarci in questo posto nuovo.

Perché l'esposizione funzioni, questi passi dovranno essere lenti (graduali) e sistematici.
Teniamo presente che se una certa situazione sociale ci genera ansia, il solo fatto di andarci è già di per sé un successo!

Per esempio, se una riunione ci genera ansia, andarci ugualmente anche soltanto per pochi minuti è già un buon primo passo. Non è affatto necessario parteciparvi attivamente per tutta la durata. Rimaniamoci giusto il tempo che riusciamo a starci, riservandoci la possibilità di uscire quando lo desideriamo.
Il fatto stesso di essere andati alla riunione, è già un grande successo. Magari non lo facevamo da settimane, o da mesi...
In questo modo, abbiamo adottato un nuovo comportamento. Anche se siamo stati alla riunione solo per cinque minuti, ci siamo rimasti cinque minuti in più della volta precedente.

Questo, di per sé, rappresenta già un grande successo.
Ci stiamo muovendo nella giusta direzione.
Siamo andati a quella riunione, ci siamo rimasti cinque minuti, e siamo sopravvissuti PSICO D.gif
Non stiamo più evitando la situazione: stiamo imparando a gestirla in modo proattivo, e lo stiamo facendo nel modo giusto, passo dopo passo.

Ok...Ma se esporci a quella situazione che ci spaventa dovesse rivelarsi un fallimento perché qualcuno ride di noi o combiniamo qualche pasticcio come si fa?Essere giudicata inetta e stupida da qualcuno mi "uccide dentro" e mi fa sentire una nullita'....Ho troppa paura di sbagliare e fare brutte figure...
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giovannalapazza
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allora devi applicare il principio del " so what?"

ok, c'è chi pensa che tu sia stupida (sto supponendo, non lo credo) e allora?

che ti cambia? qual è l'importanza di un'opinione negativa data da una persona o da più di una persona?

ti rovina la vita?
siamo in questo mondo per starci poco e morire...non pensi sia il momento di godersela fregandosene dei giudizi?

vuoi essere ritenuta intelligente o goderti la vita?


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orsogrizzly
Inviato il: Domenica, 09-Mar-2014, 21:08
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per me, il modo migliore di fregarmene dei giudizi negativi altrui, è pensare che i giudizi degli altri non valgono più dei nostri nei loro confronti.

a parte questo, ho sempre notato che i giudizi lasciano il tempo che trovano, nel senso che non sono mai definitivi; basta un niente a farli cambiare completamente, sia i nostri che quelli degli altri nei nostri confronti.

un sacco di volte mi sono sentita dire che di primo acchito sembravo scorbutica, antipatica ecc. invece poi conoscendomi bene, mi sono rivelata come un'ottima persona; oppure al contrario, che sembravo così simpatica, invece poi mi sono dimostrata una vera stronza PSICO ahah.gif
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giovannalapazza
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QUOTE (orsogrizzly @ Domenica, 09-Mar-2014, 20:08)
per me, il modo migliore di fregarmene dei giudizi negativi altrui, è pensare che i giudizi degli altri non valgono più dei nostri nei loro confronti.

a parte questo, ho sempre notato che i giudizi lasciano il tempo che trovano, nel senso che non sono mai definitivi; basta un niente a farli cambiare completamente, sia i nostri che quelli degli altri nei nostri confronti.

un sacco di volte mi sono sentita dire che di primo acchito sembravo scorbutica, antipatica ecc. invece poi conoscendomi bene, mi sono rivelata come un'ottima persona; oppure al contrario, che sembravo così simpatica, invece poi mi sono dimostrata una vera stronza PSICO ahah.gif

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QUOTE (giovannalapazza @ Domenica, 09-Mar-2014, 16:22)
allora devi applicare il principio del " so what?"

ok, c'è chi pensa che tu sia stupida (sto supponendo, non lo credo) e allora?

che ti cambia? qual è l'importanza di un'opinione negativa data da una persona o da più di una persona?

ti rovina la vita?
siamo in questo mondo per starci poco e morire...non pensi sia il momento di godersela fregandosene dei giudizi?

vuoi essere ritenuta intelligente o goderti la vita?

Non riesco simmi...
Pensare di non essere accettata o derisa mi manda in crisi.
Mi vedo come mi vedono gli altri.
Se qualcuno mi tratta da stupida io mi sento ancora piu stupida.
Io sn come mi vedono gli altri... PSICO cry.gif
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giovannalapazza
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QUOTE (speranza2 @ Domenica, 08-Giu-2014, 00:17)
QUOTE (giovannalapazza @ Domenica, 09-Mar-2014, 16:22)
allora devi applicare il principio del " so what?"

ok, c'è chi pensa che tu sia stupida (sto supponendo, non lo credo) e allora?

che ti cambia? qual è l'importanza di un'opinione negativa data da una persona o da più di una persona?

ti rovina la vita?
siamo in questo mondo per starci poco e morire...non pensi sia il momento di godersela fregandosene dei giudizi?

vuoi essere ritenuta intelligente o goderti la vita?

Non riesco simmi...
Pensare di non essere accettata o derisa mi manda in crisi.
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so bene quanto sia difficile


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_linea77
Inviato il: Sabato, 12-Lug-2014, 20:50
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QUOTE (herbaemme @ Giovedì, 18-Giu-2009, 12:38)
Sganciati dalla routine della mente!

Osserva ciò che accade.
Cerca di mettere la mente in una situazione tale per cui non può funzionare nella vecchia maniera. Qualsiasi cosa andrà bene. Occorrono stratagemmi per cercare di distrarre la mente dai suoi vecchi schemi.

Ebbene, fa’ qualsiasi cosa, ma non ripeterla mai; questo è importante.


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_linea77
Inviato il: Sabato, 12-Lug-2014, 21:17
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QUOTE (herbaemme @ Venerdì, 14-Ago-2009, 08:09)
La cosa più importante, è ridere in faccia alla fobia sociale.
Sforzati di uscire, frequentare persone, visitare posti nuovi.
Respirare aria che non sia quella di casa, fa bene a tutti e combatte tutti i mali.

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