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Inviato il: Martedì, 16-Giu-2009, 15:32
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Amministratrice Socratica Messaggi: 59.767 Utente Nr.: 38 Iscritto il: 02-Lug-2007 |
tutti noi sappiamo che la miglior terapia per la fobia sociale è la cognitivo
comportamentale , durante la terapia il terapeuta ci aiuta ad individuare i nostri pensieri disfunzionali ed a sostituirli con altri più razionali e funzionali al nostro benessere , fatto questo ci invita ad esporci alle situazioni che temiamo a questo proposito ho trovato illuminante questo articolo sulla terapia detta ret o rebt , che è un pò diversa dalla classica tcc ma che ha basi identiche la teoria della RET sostiene che gli esseri umani raramente cambiano modo di pensare cessando di credere a convinzioni controproducenti a meno che non agiscano, quanto più spesso possibile in modo difforme ad esse". Raymond Corsini, E.E. Landy ed altri noti psicoterapeuti sono giunti a simili conclusioni e lavorano persuadendo i loro pazienti a cambiare il proprio comportamento al fine di cambiare il proprio modo di pensare distruttivo. La RET ha sempre fatto ricorso preferenziale alla desensibilizzazione e all'esposizione in vivo ed alcune procedure emotive, quali i famosi esercizi antivergogna, sono spiccatamente comportamentali. -------------------- venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
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Inviato il: Martedì, 16-Giu-2009, 22:57
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Psico guapa Messaggi: 13.607 Utente Nr.: 31 Iscritto il: 01-Lug-2007 |
La mia psico mi ha consigliato di fare degli esercizi di rilassamento la sera e immaginare delle scenette in cui le cose vanno diversamente da come mi aspetto.
Dice che così nel mio cervello si formano delle opzioni diverse da quelle che solitamente mi propongo. Me la spiegata in maniera più scientifica, provo a vedere se in rete trovo qualcosa. Stiamo lavorando molto sulla fobia sociale. -------------------- Look at xioletta images
oooooooooooooooh Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema, o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora, non proporgliene nessuno. Fa’ che dimentichi che esiste una cosa come la guerra. Se il Governo è inefficiente, appesantito dalla burocrazia e in preda a delirio fiscale, meglio tutto questo che non il fatto che il popolo abbia a lamentarsi. Pace, Montag. Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell’Unione o la quantità del grano che lo Iowa ha prodotto l’anno passato. Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto sono pieni, ma sicuri d’essere “veramente ben informati”. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. Ray Bradbury, Fahrenheit 451 Mi deber es vivir, morir, vivir |
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Inviato il: Mercoledì, 17-Giu-2009, 13:37
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Amministratrice Socratica Messaggi: 59.767 Utente Nr.: 38 Iscritto il: 02-Lug-2007 |
grazie sorellina .. meno male che qualcuno mi segue in questi ragionamenti vorrei tanto che tutti mettessero giù due righe sulle loro terapie e metodi usati -------------------- venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
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Inviato il: Mercoledì, 17-Giu-2009, 18:55
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Psico Zio Messaggi: 2.648 Utente Nr.: 2.419 Iscritto il: 16-Ott-2008 |
Due righe? Ci provo. Una seduta con psicologa transazionale: assolutamente controproducente. Scettico verso le psicoterapie, i progressi che ho fatto li devo soltanto a me e al caso. |
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Inviato il: Mercoledì, 17-Giu-2009, 23:08
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Psico guapa Messaggi: 13.607 Utente Nr.: 31 Iscritto il: 01-Lug-2007 |
Allora visto che non trovo niente domani vado dalla psico e chiedo. Perché mi sembrava interessante come discorso. Oggi però non ha funzionato ma non mi sono nemmeno applicata più di tanto. Ho notato che quando sono particolarmente agitata per una situazione sociale (una prova davanti a persone) ho la tendenza a cercare altri argomenti ansiosi. Cioè tendo a spostare l'attenzione ma non per diminuire l'ansia, per aumentarla! Entro in un circolo di ansia che si autoalimenta! -------------------- Look at xioletta images
oooooooooooooooh Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema, o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora, non proporgliene nessuno. Fa’ che dimentichi che esiste una cosa come la guerra. Se il Governo è inefficiente, appesantito dalla burocrazia e in preda a delirio fiscale, meglio tutto questo che non il fatto che il popolo abbia a lamentarsi. Pace, Montag. Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell’Unione o la quantità del grano che lo Iowa ha prodotto l’anno passato. Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto sono pieni, ma sicuri d’essere “veramente ben informati”. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. Ray Bradbury, Fahrenheit 451 Mi deber es vivir, morir, vivir |
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Inviato il: Giovedì, 18-Giu-2009, 09:01
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Amministratrice Socratica Messaggi: 59.767 Utente Nr.: 38 Iscritto il: 02-Lug-2007 |
devi perseverare un piccolo passo indietro non deve scoraggiarti -------------------- venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
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Inviato il: Giovedì, 18-Giu-2009, 13:38
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moderatore in herba Messaggi: 5.433 Utente Nr.: 539 Iscritto il: 02-Ott-2007 |
Sganciati dalla routine della mente!
Ti senti triste? Balla, oppure mettiti sotto la doccia e osserva la tristezza che lascia via via il tuo corpo, a mano a mano che il suo calore se ne va. Con l’acqua che scende su di te, percepisci la tristezza che viene lavata via, nello stesso tempo in cui vengono rimossi sudore e polvere dal corpo. Osserva ciò che accade. Cerca di mettere la mente in una situazione tale per cui non può funzionare nella vecchia maniera. Qualsiasi cosa andrà bene. Occorrono stratagemmi per cercare di distrarre la mente dai suoi vecchi schemi. Per esempio, se ti senti impietrire di paura, fa’ semplicemente alcuni respiri profondi: inspira a fondo ed espira a fondo, per due minuti, poi osserva dov’è finita la tua paura. Con quei respiri hai confuso la mente, non riesce a correlare le due cose. “Da quando” si interroga la mente “qualcuno fa respiri profondi, quando la paura lo impietrisce? Cosa sta succedendo?” Ebbene, fa’ qualsiasi cosa, ma non ripeterla mai; questo è importante. Altrimenti, se ti fai una doccia ogni volta che ti senti triste, la mente assumerà quell’abitudine. Dopo due o tre volte, la mente imparerà: “Benissimo! Ti senti triste, ed è per questo che ti fai una doccia”. A quel punto, farti una doccia diventerà parte integrante della tua tristezza. No, non ripetere mai la stessa azione, non riusare mai lo stesso stratagemma! Ogni volta, continua a confondere la mente: sii innovativo, sii creativo, usa la tua immaginazione. Il tuo partner ti dice qualcosa e tu ti arrabbi. Il tuo istinto è sempre stato di picchiarlo, o di tirargli addosso qualcosa; questa volta, cambia: va’ ad abbracciarlo! Dagli un bel bacio e lascia anche lui perplesso! La tua mente sarà perplessa, e lo sarà anche il tuo partner. All’improvviso le cose non sono più come dovrebbero essere. In questo modo vedrai che la mente è un meccanismo; e vedrai in che modo, con qualcosa di nuovo, si ritrova semplicemente persa; non riesce a cooperare con qualcosa di nuovo. Apri la finestra del tuo essere, e lascia entrare una nuova brezza. [O.R.] |
Inviato il: Giovedì, 18-Giu-2009, 13:41
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Amministratrice Socratica Messaggi: 59.767 Utente Nr.: 38 Iscritto il: 02-Lug-2007 |
grazie molto interessante lo riporto in terapie anche ed ora vado a camminare a testa in giù -------------------- venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
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Inviato il: Giovedì, 18-Giu-2009, 17:57
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Psico guapa Messaggi: 13.607 Utente Nr.: 31 Iscritto il: 01-Lug-2007 |
Mi sono dimenticata di chiedere alla mia psico oggi. Ero troppo impegnata a piagnucolare per ieri.
Comunque abbiamo parlato parecchio al proposito. Ho cercato di scindere un po' i miei diversi approcci alla socialità. Quando si tratta di rapporti informali, non ho problemi, posso anche essere timida, ma me lo concedo, non è un problema. Il problema arriva quando il rapporto è informale. Diciamo che si innesca un processo di "ansia da prestazione". Il tutto connesso alla mia idea (ossessiva) di non "riuscire" nella vita. Metto le virgolette, perché si tratta di riuscire a tutto tondo, avere sempre il comportamento giusto al momento giusto. Una ragazza pret-a-porter insomma. Questo è importante perché forse è il nocciolo intero della questione, da qui si generano ansie, blocchi e crisi varie. Non so perché ho fatto tutto 'sto excursus sulla mia fobia sociale. Forse è perché ho bisogno di fare il punto. E sono stanca, taaaaaanto stanca. -------------------- Look at xioletta images
oooooooooooooooh Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema, o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora, non proporgliene nessuno. Fa’ che dimentichi che esiste una cosa come la guerra. Se il Governo è inefficiente, appesantito dalla burocrazia e in preda a delirio fiscale, meglio tutto questo che non il fatto che il popolo abbia a lamentarsi. Pace, Montag. Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell’Unione o la quantità del grano che lo Iowa ha prodotto l’anno passato. Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto sono pieni, ma sicuri d’essere “veramente ben informati”. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. Ray Bradbury, Fahrenheit 451 Mi deber es vivir, morir, vivir |
Inviato il: Giovedì, 18-Giu-2009, 17:58
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Psico guapa Messaggi: 13.607 Utente Nr.: 31 Iscritto il: 01-Lug-2007 |
La mia pscio mi ha detto qualcosa di simile. Interessante -------------------- Look at xioletta images
oooooooooooooooh Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema, o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora, non proporgliene nessuno. Fa’ che dimentichi che esiste una cosa come la guerra. Se il Governo è inefficiente, appesantito dalla burocrazia e in preda a delirio fiscale, meglio tutto questo che non il fatto che il popolo abbia a lamentarsi. Pace, Montag. Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell’Unione o la quantità del grano che lo Iowa ha prodotto l’anno passato. Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto sono pieni, ma sicuri d’essere “veramente ben informati”. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. Ray Bradbury, Fahrenheit 451 Mi deber es vivir, morir, vivir |
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Inviato il: Giovedì, 13-Ago-2009, 19:44
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Membro Junior Messaggi: 66 Utente Nr.: 4.332 Iscritto il: 11-Ago-2009 |
ciao,anch'io da diversi anni soffro di fobia sociale.ora sto prendendo dei farmaci:il remeron 30mg,e EN in gocce, ma non mi sono di aiuto,volevo sapere quale farmaco vi ha veramente aiutato o almeno vi fa vivere una vita un po migliore
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Inviato il: Venerdì, 14-Ago-2009, 09:09
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moderatore in herba Messaggi: 5.433 Utente Nr.: 539 Iscritto il: 02-Ott-2007 |
Marco, purtroppo i farmaci non sono quasi mai risolutivi. Aiutano, ma non bastano. Se hai la possibiità, segui anche un percorso di psicoterapia.
La cosa più importante, in ogni caso, è ridere in faccia alla fobia sociale. Sforzati di uscire, frequentare persone, visitare posti nuovi. Respirare aria che non sia quella di casa, fa bene a tutti e combatte tutti i mali. |
Inviato il: Martedì, 24-Nov-2009, 12:45
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moderatore in herba Messaggi: 5.433 Utente Nr.: 539 Iscritto il: 02-Ott-2007 |
PASSO DOPO PASSO...
mini-guida all'esposizione Uno dei concetti più importanti, nella nostra psicologia, è il seguente: l'azione genera la sensazione ( o sentimento, o emozione ). Se tergiversiamo, se aspettiamo il momento giusto in cui ci sentiremo bene, tranquilli, liberi dall'ansia, ebbene, questa potrebbe rivelarsi un'attesa infinita. Le sensazioni non anticipano mai le azioni. E' sempre l'azione che inizia a creare le sensazioni e le emozioni. Per esempio, se una persona è depressa, deve agire, iniziare a fare qualcosa. Buttarsi giù dal letto, svolgere qualche faccenda domestica, mangiare, fare un giro in auto, o telefonare a qualcuno che sia simpatico. Questo è solo un primo passo, ovviamente, cui altre cose devono seguire... La stesso concetto si applica all'ansia. E' necessario compiere piccoli passi (quindi, azioni) perché ne conseguano delle sensazioni. Se si compie un piccolo passo ogni giorno esponendosi a piccole situazioni che ci causano timore o disagio, seguiranno gradualmente delle sensazioni positive, che prenderanno il posto dell'ansia. L'ansia si riduce solo in conseguenza dell'azione. L'AZIONE DEVE SEMPRE VENIRE PRIMA DEL RISULTATO DESIDERATO. Vale a dire, non ci si può sentire meglio senza prima aver agito. L'azione deve sempre venire prima. Le nostre sensazioni sono il risultato delle nostre azioni. Per esempio, se l'ansia sociale ci spinge ad evitare determinate situazioni, facciamo un piccolo passo sforzandoci di evitare l'evitamento, semplicemente recandoci in quel posto o facendo qualcosa di nuovo, anche soltanto per cinque minuti. Quanto più spesso riusciamo a farlo – cioè, quanto più spesso ci abituiamo a compiere questo piccolo passo – tanto prima le nostre sensazioni inizieranno a cambiare, e gradualmente ci sentiremo sempre meno ansiosi nello svolgimento di questa nuova attività o nel recarci in questo posto nuovo. Perché l'esposizione funzioni, questi passi dovranno essere lenti (graduali) e sistematici. Teniamo presente che se una certa situazione sociale ci genera ansia, il solo fatto di andarci è già di per sé un successo! Per esempio, se una riunione ci genera ansia, andarci ugualmente anche soltanto per pochi minuti è già un buon primo passo. Non è affatto necessario parteciparvi attivamente per tutta la durata. Rimaniamoci giusto il tempo che riusciamo a starci, riservandoci la possibilità di uscire quando lo desideriamo. Il fatto stesso di essere andati alla riunione, è già un grande successo. Magari non lo facevamo da settimane, o da mesi... In questo modo, abbiamo adottato un nuovo comportamento. Anche se siamo stati alla riunione solo per cinque minuti, ci siamo rimasti cinque minuti in più della volta precedente. Questo, di per sé, rappresenta già un grande successo. Ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Siamo andati a quella riunione, ci siamo rimasti cinque minuti, e siamo sopravvissuti Non stiamo più evitando la situazione: stiamo imparando a gestirla in modo proattivo, e lo stiamo facendo nel modo giusto, passo dopo passo. |
Inviato il: Domenica, 11-Apr-2010, 10:12
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Nuovo iscritto Messaggi: 14 Utente Nr.: 5.700 Iscritto il: 04-Apr-2010 |
Credo che fondamentalmente lo scopo di una psicoterapia fatta in maniera seria, sia quello di dare da parte del terapeuta, gli strumenti nelle mani del paziente, necessari affinchè questo possa combinarli ed utilizzarli affrontare nella maniera migliore possibile un problema, un malessere, un'insicurezza, un disagio, o quant'altro, in modo tale da vivere al meglio la situazione. Il risolvere la situazione, sostengo invece che vada molto oltre la terapia, e sia legato strettamente a molti fattori e variabili, non tutti relativi alla persona "sofferente", ma spesso esterni e perciò incontrollabili in molti frangenti.
Un altra cosa, è che a mio avviso non tutte le problematiche possano essere aiutate con la psicoterapia, ne tantomeno con i supporti farmacologici. Riguardo questi ultimi poi, oggi si ricorre sempre più frequentemente e velocemente ad essi, a volte semplicemente come paliativo, altre magari per non fare fatica a lavorare sul paziente................ Allo stato attuale delle cose, con un progresso che ci rende al vita sempre più facile a livello di mezzi, stranamente nelle persone c'è una curva contraria, ed ecco aumentare disagi, frustrazioni, fobie, tensioni, nevrosi......., con il conseguente proliferare di figure professionali preposte, spesso impreparate, pressapochiste, superficiali; per non parlare di tutte le vare forme alternative alla psicoterapia, come coach, consuellers, ecc, ecc, che a volte sembarno più "delirare", che proporre qualcosa di veramente concreta e utile! P.S. Oltre agli psicologi che offrono servizi di supporto all'899!! -------------------- THE EARTH, A SMALL MAN, HIS DOG AND A CHICKEN
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Inviato il: Sabato, 08-Mag-2010, 12:11
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Psico Nonno Messaggi: 5.506 Utente Nr.: 51 Iscritto il: 04-Lug-2007 |
@simmi
si tratta di riprogrammare il cervello, insomma -------------------- La gioia nel dare e nel ricevere fa parte della nostra natura (M. Rosenberg) Coraggio ce l'ho. E' la paura che mi frega. (Totò) Strano come una discesa vista dal basso somigli tanto a una salita. TVBA |
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