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PSICO > Disturbi sessuali > Anorgasmia


Inviato da: Nives il Domenica, 02-Ott-2016, 17:59
Ciao a tutti,
non penso che qualcuno qui si ricordi di me, ma avevo frequentato il forum circa 3 anni fa raccontando dei miei problemi di fobia sociale e della mia difficoltà a relazionarmi con gli altri. Fino ad allora non avevo mai avuto una relazione, nè un rapporto sessuale completo, nonostante l’età (35).

Da allora sono cambiate alcune cose.
Ho una relazione stabile con un ragazzo di qualche anno più grande di me, iniziata 2 anni e mezzo fa. All’inizio ero felicissima, perchè desideravo tantissimo questa persona, ero molto presa.
Anche il sesso era piacevole, anche se non raggiungevo mai l’orgasmo, però davo la colpa a due fattori: alla mia inesperienza e alla mia paura di rimanere incinta, dovuta al fatto che per problemi di salute ho faticato a trovare un contraccettivo che non mi desse effetti collaterali.
Per i primi mesi quindi aspettavo che questi due problemi si sistemassero, anche perchè nonostante l’anorgasmia, il sesso era comunque un’esperienza piacevole e nuova.

Dopo pochi mesi, ho trovato finalmente il contraccettivo adatto a me, ma nonostante psicologicamente fossi più serena, sessualmente ero ugualmente anorgasmica e ho iniziato a soffrire di attacchi di cistite post-rapporto.
Contemporaneamente, ho avuto problemi di salute che mi hanno provocato un periodo di amenorrea e affaticamente generale.
Ovviamente tutto ciò non aiutava per nulla il sesso, ma ne ero consapevole, sapevo che si trattava di un problema fisico e non psicologico.
Mi sono curata e nel giro di un anno i valori del sangue sono tornati normali.
Pensavo che anche il sesso sarebbe migliorato, e avrei potuto finalmente godermi la mia sessualità senza pensieri e sperimentando di più (cosa che durante il periodo in cui stavo male fisicamente ho evitato, perchè ogni rapporto mi provocava dolore e addirittura tagli per via della secchezza vaginale), ma non è stato così.
Anzi le cose sono precipitate al punto che non so nemmeno più se sono innamorata del mio compagno, se lo desidero.
Prima credevo fosse un problema solo fisico, ora non ne sono sicura e temo sia anche e soprattutto psicologico.
Mi sento apatica, mi dà fastidio essere toccata, tutte le manovre durante il sesso mi sembrano troppo violente, spesso mi capita di dire al mio compagno di fare più piano, cosa che lo infastidisce e innervosisce moltissimo, e io per non dover discutere evito e fingo che vada tutto bene. Sono molto affezionata a lui, è un ragazzo meraviglioso, davvero non poteva capitarmi di meglio, e questo mi fa soffrire ancora di più perchè non riesco a vivermi il rapporto serenamente.

Mi domando sempre se sia un problema mio, e se con un altro uomo cambierebbe qualcosa, ma in realtà non sono attratta da nessuno e non mi sento desiderata da nessuno. Mi capita spesso di farmi delle domande, ma non di fantasticare su come come sarebbe con tizio o caio o di desiderare altri uomini. La sola cosa è che cerco approvazione negli occhi degli uomini, mi domando se ancora sono attraente e capace di suscitare interesse nonostante la mia apatia sessuale, o se emano vibrazioni negative anche all’esterno, come penso..non tradirei mai il mio compagno, ma mi pesa non avere termini di paragone, perchè la verità è che se avessi avuto altri patner, a parte lui, almeno avrei elementi per capire se è un problema mio che si ripropone sempre oppure se si tratta di incompatibilità sessuale con il mio compagno..insomma capita che due persone siano legate e si vogliano bene, ma a letto siano un disastro perchè hanno gusti o ritmi diversi, modi di muoversi che non sono conciliabili, modi di toccarsi che non sono gli stessi...
Il sesso è una cosa così complessa e così sottile..anche la più piccola sottigliezza può fare la differenza.
Per esempio spesso rifletto sui baci. Sì, i baci. Sono una componente importantissima, eppure totalmente assente dai nostri rapporti. All’inizio ci baciavamo, ma non è mai stato magico, non ho mai sentito le farfalle nello stomaco. Anche in questo caso, ho dato la colpa a me stessa, mi ripetevo che siccome i baci che avevo dato risalevano all’età dell’adolescenza, era comprensibile che fossi fuori allenamento, e che poi col tempo avrei riprovato quei brividi di tanti anni fa. Invece nulla, anzi ha proprio iniziato a darmi fastidio baciarlo: una cosa umidiccia, vischiosa, disgustosa.. così ho iniziato a non cercarlo o a mettermi in posizioni strategiche per evitare di baciarlo durante i rapporti. Lo so, è bruttissimo, però voglio essere sincera fino in fondo e questa è la verità. Eppure io credo di amarlo, è assurdo! Così mi chiedo se anche questa non sia una mia fobia..
Mi dico sempre che non posso andare avanti così, che questa cosa mi rovinerà, ma al tempo stesso il solo pensiero di lasciarlo mi terrorizza..non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui.
Sto male. Credo di essere depressa, la mia apatia verso il sesso è diventata apatia verso la vita, o forse il contrario. So solo che ci sono giorni in cui mi domando quanti giorni mi restano ancora da vivere e quando finalmente tutto questo tribolare sarà finito.


Inviato da: Nives il Venerdì, 28-Ott-2016, 17:20
Nessuno che mi sappia dare un consiglio?

Inviato da: uomosmarrito il Sabato, 29-Ott-2016, 19:39
l' anosgarmia è uno dei sintomi comuni nei casi di depressione con o senza ansia.
Dovresti curare il disturbo depressivo/ansioso alla base

Inviato da: Miky! il Sabato, 29-Ott-2016, 22:13
uhm,.... lui si lava? Se lo lava? emana cattivo odore? è diventanto un panzone pantofolaio? non ti attrae più?
meglio lasciarlo

Inviato da: Nives il Lunedì, 31-Ott-2016, 17:57
QUOTE (uomosmarrito @ Sabato, 29-Ott-2016, 18:39)
l' anosgarmia è uno dei sintomi comuni nei casi di depressione con o senza ansia.
Dovresti curare il disturbo depressivo/ansioso alla base

Lo penso anch'io, ma ho paura di affrontare una terapia perchè causa esperienze non positive del mio passato (adolescenza) ho sviluppato una forte sfiducia nei confronti della figura del terapeuta/psicologo..
Da adolescente ero vittima di bullismo e mobbing a scuola e sono voluta andare dalla psicologa per cercare di venirne fuori, dato che da sola non riuscivo ad affrontare gli altri. La dottoressa che mi seguiva era specializzata in problemi adolescenziali, si limitava ad ascoltarmi e darmi dei consigli, però erano consigli che avrebbe saputo darmi chiunque, non è mai andata a fondo delle mie paure, aveva una visione molto superificiale della mia personalità, mi ripeteva che secondo lei ero una ragazzina molto sensibile e intelligente sono un po' timida e paurosa..
Ok, ma quindi?
Col tempo ho iniziato a non fidarmi più di lei e a non dirle tutto. In più dubitavo della sua professionalità e delle sue competenze, perchè spesso la sorprendevo ad assopirsi durante le nostre sedute PSICO ehsi.gif , non ho mai avuto il coraggio di affrontarla a viso aperto su questa cosa, però questa situazione mi umiliava, ho iniziato anche a sentirmi in colpa nei confronti di mia madre che spendeva soldi pagarmi la terapia oltre che tempo (tempo perchè doveva accompagnarmi lei in auto ed era quasi mezz'ora di viaggio).
Man mano ho assunto un atteggiamento sempre più difensivo, le dicevo solo quello che decidevo di dirle, molte cose le omettevo e su altre mentivo in base al mio tornaconto personale..alla fine decisi di non andarci più, anche perchè mi sentivo ad un punto morto... Dissi a mia mamma che stavo meglio, che non sentivo più il bisogno delle sedute.

È passato molto tempo, però se penso di dover ritornare a raccontare tutta la mia vita a qualcuno mi sale un'ansia incredibile, perché ho paura di rimanere con un pugno di mosche in mano, o peggio con i soliti consigli, con le solite frasi tipo: "devi buttarti di più", "devi sforzarti".. "la tua è solo paura".

No, non è solo paura.
E poi le sedute costano, io non ho neppure molte entrate, faccio un part-time e ogni mese è una lotta per far quadrare i conti.. non voglio chiedere soldi alla mia famiglia perchè già mi aiutano anche troppo. Lo farei se pensassi che potrebbe essere una soluzione, ma mi sembrano soldi buttati.



Inviato da: uomosmarrito il Martedì, 01-Nov-2016, 03:39
Nives per curare la depressione e l' ansia che ne consegue ci vuole un antidepressivo ed eventualmente un ansiolitico, lascia stare psicoterapie varie, vai da uno psichiatra: io e moltissimi qui abbiamo risolto così, la causa non è "la sorellina che ti rubava le bamboline da piccola" come quasi sempre "scoprono" questi eruditi psicoterapeuti.
La depressione è una malattia seria, nei casi peggiori se non curata adeguatamente può sfociare nel suicidio, ha un origine organica determinata da uno squilibrio chimico nel cervello che al giorno d' oggi si può riequilibrare con discrete medicine.
Anche io ho avuto una grossa delusione da psicoterapia, mi sono ritrovato perfettamente in quello che hai scritto, in 3 anni di psicologa ero sempre giudicato e cazziato, paradossalmente mi son sentito meglio quando ho smesso di andarci, soldi buttati via, pazienza, mi è servito come esperienza, ho tentato pure questa....

Inviato da: Nives il Martedì, 01-Nov-2016, 11:29
QUOTE (Miky! @ Sabato, 29-Ott-2016, 21:13)
uhm,.... lui si lava? Se lo lava? emana cattivo odore? è diventanto un panzone pantofolaio? non ti attrae più?
meglio lasciarlo

È complicato. Io sono molto "maniaca" sulla pulizia, è vero, ma non è che lui sia un cavernicolo. È come tanti ragazzi, non è un perfettino ma nemmeno sudicio, altrimenti non mi ci sarei mai nemmeno avvicinata! PSICO giveup.gif
Temo proprio di non essere più attratta io. La cosa che più mi dà problemi sono i baci. Come ho scritto nel primo post non sono mai stati "magici", nemmeno il primo.. e io mi sono sempre molto colpevolizzata perchè tra i due ero quella con meno esperienza, ma a lungo andare non sono nemmeno più convinta di essere io il "problema"... Secondo me non siamo proprio compatibili, e ormai sono al punto che non riesco proprio a baciarlo. Eppure non credo di avere una "fobia" riguardo al bacio in se'. Provo molto affetto per lui, è un ragazzo d'oro, ma se lo osservo da "quel" punto di vista vedo solo i suoi "difetti" (quelli che io percepisco come tali), ci sono modi di fare e abitudini che fin da subito non mi andavano a genio ma se i primi tempi la prendevo sul ridere e magari cercavo di "correggerli" , col tempo ho iniziato a mostrare sempre più insofferenza..
Non voglio scendere nei dettagli, ma avete presente tutti quei piccoli modi di fare, tipici di una persona, può essere una sciocca abitudine come il masticare di continuo una chewing gum, o il banale "lasciare la tavoletta del wc alzata" o lo spremere il dentrifricio dal centro del tubetto (sono esempi, eh, non dico che siano necessariamente queste le abitudini).. se uno è innamorato non danno fastidio, in una coppia ci si passa sopra, così come si sa che al mattino appena svegli nessuno (me compresa!) ha l'alito che profuma di rosa PSICO giveup.gif , ma se arrivi al punto da avere il vomito significa che qualcosa non va!
E anche qui ho sensi di colpa a non finire, perchè mi rendo conto che dovrei accettarlo ed amarlo per quello che è, che lui non si merita questo, e poi io chi sono? Chissà quante cose nel mio atteggiamento e modo di fare risulteranno odiose o insopportabili agli altri, lui compreso!
Mi sento sempre di più con le spalle al muro.

Scusate, ho aperto questo post per sfogarmi perché non ho nessuno con cui parlarne.

Inviato da: Nives il Martedì, 01-Nov-2016, 11:44
QUOTE (uomosmarrito @ Martedì, 01-Nov-2016, 02:39)
Nives per curare la depressione e l' ansia che ne consegue ci vuole un antidepressivo ed eventualmente un ansiolitico, lascia stare psicoterapie varie, vai da uno psichiatra: io e moltissimi qui abbiamo risolto così, la causa non è "la sorellina che ti rubava le bamboline da piccola" come quasi sempre "scoprono" questi eruditi psicoterapeuti.
La depressione è una malattia seria, nei casi peggiori se non curata adeguatamente può sfociare nel suicidio, ha un origine organica determinata da uno squilibrio chimico nel cervello che al giorno d' oggi si può riequilibrare con discrete medicine.
Anche io ho avuto una grossa delusione da psicoterapia, mi sono ritrovato perfettamente in quello che hai scritto, in 3 anni di psicologa ero sempre giudicato e cazziato, paradossalmente mi son sentito meglio quando ho smesso di andarci, soldi buttati via, pazienza, mi è servito come esperienza, ho tentato pure questa....

Era quello che temevo che mi dicessi.
Ho tanta, tanta paura di diventare schiava dei farmaci. PSICO cry.gif

Però mi riconosco molto in questa frase:
QUOTE
ha un origine organica determinata da uno squilibrio chimico nel cervello

Inviato da: uomosmarrito il Martedì, 01-Nov-2016, 15:36
Nives la tua è una paura immotivata, le statistiche dicono che la maggioranza di chi ha fatto una buona cura contro la depressione non ha più avuto bisogno dei farmaci in tutta la vita.
Poi vi è gente che ne hanno avuto bisogno in modo ricorrente perchè ha avuto ricadute o in alcuni casi un disturbo cronico, ma queste sono altre casistiche, ognuno è un caso a se stante

Inviato da: Egot il Lunedì, 09-Gen-2017, 19:22
Aspetta...i farmaci sono un tunnel. Se il tuo dolore è tale da impedirti la vita, il lavoro, le relazioni allora curati.
Altrimenti psicologia cognitivo comportamentale e lavora sull'ansia. Il sesso aspetta. L'amore serio non piange una scopata in meno.

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