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> Sopravvivere Ad Una Border
 
stormkeeper
Inviato il: Mercoledì, 12-Apr-2017, 19:44
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Mi sono innamorata. E lei ha una diagnosi borderline. E' stata una calamita e lo è ancora, nonostante tutto, a dispetto di tutto. E' difficile che una giornata intera trascorra liscia come l'olio. Basta un niente ed il cielo sembra improvvisamente schiacciarla, toglierle il respiro. Ecco che si chiude a riccio, posso vederla distintamente mentre alza i muri, quasi si sentono i chiavistelli chiudermi fuori dal suo mondo. Io divento chiunque in un attimo, dopo che ero la sua vita un minuto prima. E poi le decisioni assurde ed improvvise, prive di logica, ma che lei impone come se si trattasse di vita o di morte. Cerco di rassicurarla, di creare le condizioni perchè il suo affidamento diventi reale. Ma è una lotta continua, uno sfinimento continuo. Mi provoca con i giochetti per suscitare la mia gelosia. Perchè secondo lei se una non è gelosa dell'altra, non ama. Arriva ad offendermi in maniera crudele e per motivi incomprensibili per poi la mattina seguente abbracciarmi come se nulla fosse accaduto. Non accetta la diagnosi. Dice che è il suo carattere ad essere così, che non si tratta di un disturbo. E chiaramente non vuole curarsi. Prendere la terapia farmacologica è inutile e dannoso secondo lei e le sedute dalla psichiatra sono talmente diluite nel tempo che non si vede nessun beneficio. Sono dentro ad una tempesta. Vorrei con tutte le forze capire fino in fondo cosa le succede in quei momenti. Vorrei comprendere per aiutarla, per limitare i danni che fa a se stessa, a me ed al nostro rapporto. Dicono che i borderline non hanno empatia...ma io sento nel profondo la sincerità delle sue parole, quando dice che mi ama. Vorrei tanto che qualcuno mi spiegasse davvero cosa vive e cosa sente dentro per poterla comprendere fino in fondo....
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Bri
Inviato il: Domenica, 23-Apr-2017, 00:29
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Psico Nonno
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Andate insieme in terapia
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stormkeeper
Inviato il: Venerdì, 05-Mag-2017, 09:07
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QUOTE (Bri @ Sabato, 22-Apr-2017, 23:29)
Andate insieme in terapia

Grazie Bri, so che questa sarebbe una delle migliori soluzioni, ma è anche una delle meno percorribili. Lei non vuole fare terapia da sola, figuriamoci in due.
Io vorrei almeno confrontarmi con qualcuno che avendo ricevuto una diagnosi Border, per quanto ogni individuo sia comunque differente dall'altro, potesse spiegarmi quali meccanismi le scattano. Ho letto di tutto, ho parlato con terapeuti, ma ovviamente chi vive con una diagnosi di questo tipo ha sicuramente più voce in capitolo per spiegarmi alcune cose, anche perchè mi sento completamente senza punti di riferimento. Grazie a chiunque vorrà darmi una mano per comprendere.
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Terra-Terra
Inviato il: Domenica, 07-Mag-2017, 21:17
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deus ex machina
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Secondo la mia umile visione di vita la fanciulla ha preso fischi per fiaschi,quando dice di amarti è chiaro che vuole le tue attenzioni ,ma è altrettanto chiaro che non ha la più pallida idea di cosa sia l'amore.
In questa sua confusione mentale per aiutarla devi lavorare molto,praticamente devi aiutarla a crescere,cosa facile a dirsi ma difficilissimo a mettere in pratica.
In sostanza non puoi aiutarla proprio per il semplice fatto che anche tu hai bisogno di crescere e hai le idee ancora confuse.


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ἀπὸ μηχανὴς θεός
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stormkeeper
Inviato il: Mercoledì, 10-Mag-2017, 08:35
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QUOTE (Terra-Terra @ Domenica, 07-Mag-2017, 20:17)
Secondo la mia umile visione di vita la fanciulla ha preso fischi per fiaschi,quando dice di amarti è chiaro che vuole le tue attenzioni ,ma è altrettanto chiaro che non ha la più pallida idea di cosa sia l'amore.
In questa sua confusione mentale per aiutarla devi lavorare molto,praticamente devi aiutarla a crescere,cosa facile a dirsi ma difficilissimo a mettere in pratica.
In sostanza non puoi aiutarla proprio per il semplice fatto che anche tu hai bisogno di crescere e hai le idee ancora confuse.

Terra Terra ti ringrazio per l'opinione che hai espresso, ma ti assicuro che io non ho le idee confuse su questa relazione, come non ne ha lei. Il problema sono gli sbalzi repentini di umore, le chiusure ermetiche che avvengono da un momento all'altro, dove non è il sentimento ad essere messo in discussione, ma la capacità ed il coraggio di viverlo cercando di migliorarsi o di curarsi. Credo di avere abbastanza capacità di comprensione e pazienza e lo sto dimostrando. Qui il problema è affrontare giorno dopo giorno le montagne russe senza avere una strategia, perchè quando si ama le strategie non esistono affatto. Quando all'improvviso quel qualcosa la schiaccia, senza che sia accaduto un avvenimento o una situazione palese che possa giustificare quel vuoto che sembra inondarla, in quale modo è possibile farvi fronte? Starle vicino o lasciare che quella potente ondata di vuoto la avvolga fino alla riemersione? Chi ha o ha avuto una relazione con un/una border capisce cosa intendo? Devo accettare di essere impotente di fronte a tutto questo?
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DarkLight
Inviato il: Mercoledì, 10-Mag-2017, 08:48
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QUOTE (stormkeeper @ Mercoledì, 12-Apr-2017, 18:44)
Mi sono innamorata. E lei ha una diagnosi borderline. E' stata una calamita e lo è ancora, nonostante tutto, a dispetto di tutto. E' difficile che una giornata intera trascorra liscia come l'olio. Basta un niente ed il cielo sembra improvvisamente schiacciarla, toglierle il respiro. Ecco che si chiude a riccio, posso vederla distintamente mentre alza i muri, quasi si sentono i chiavistelli chiudermi fuori dal suo mondo. Io divento chiunque in un attimo, dopo che ero la sua vita un minuto prima. E poi le decisioni assurde ed improvvise, prive di logica, ma che lei impone come se si trattasse di vita o di morte. Cerco di rassicurarla, di creare le condizioni perchè il suo affidamento diventi reale. Ma è una lotta continua, uno sfinimento continuo. Mi provoca con i giochetti per suscitare la mia gelosia. Perchè secondo lei se una non è gelosa dell'altra, non ama. Arriva ad offendermi in maniera crudele e per motivi incomprensibili per poi la mattina seguente abbracciarmi come se nulla fosse accaduto. Non accetta la diagnosi. Dice che è il suo carattere ad essere così, che non si tratta di un disturbo. E chiaramente non vuole curarsi. Prendere la terapia farmacologica è inutile e dannoso secondo lei e le sedute dalla psichiatra sono talmente diluite nel tempo che non si vede nessun beneficio. Sono dentro ad una tempesta. Vorrei con tutte le forze capire fino in fondo cosa le succede in quei momenti. Vorrei comprendere per aiutarla, per limitare i danni che fa a se stessa, a me ed al nostro rapporto. Dicono che i borderline non hanno empatia...ma io sento nel profondo la sincerità delle sue parole, quando dice che mi ama. Vorrei tanto che qualcuno mi spiegasse davvero cosa vive e cosa sente dentro per poterla comprendere fino in fondo....

Buongiorno bellezze io non sono border ma bipolare con doc....e' nei rapporti e' difficile starmi accanto...nella mia prima storia quando ero in depressione il mio ex non mi capiva...ovviamente e mi urlava contro quando piangevo,appena sono entrata in ipomania ho messo a fuoco tutto e gli ho dato un bellissimo calcio nel sedere e mi divertivo ogni sera con i miei amici ,andavo a ballare mi drogavo e alcoolizzavo con loro,niente di piu' dannatamente sbagliato.
Ora da un paio di settimane il mio ex amore mi ha lasciato perche sono in pienissima ipomania ballo,canto anche per strada parlo e socializzo con tutti.Beh questa sono io...chi mi vuole stare accanto e apprezzare per la mia euforia bene altrimenti Ciaaaaaaaaooooooooooooo.
Pero' voglio diventare normale prima di tutto per la mia amata ME STESSA, e poi per chi dice di amarmi PSICO armati93.gif cool.gif PSICO pazzo.gif 58_1.gif 1145539427-Diavoli7.gif


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أعطني النّاي
و أنيـن النّـاي يبقـى بعد أن تفنى الذنوب
أعطــني النّـــاي و غنّ وﭐنْـس داءً و دواء
إنّمـا النّاس سطـور كتِبَت لكن بماء 
 Dimentica malattia e rimedio. Ma la gente è come righe scritte, però con l’acqua ! ! !
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stormkeeper
Inviato il: Giovedì, 11-Mag-2017, 10:28
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QUOTE (DarkLight @ Mercoledì, 10-Mag-2017, 07:48)
QUOTE (stormkeeper @ Mercoledì, 12-Apr-2017, 18:44)
Mi sono innamorata. E lei ha una diagnosi borderline. E' stata una calamita e lo è ancora, nonostante tutto, a dispetto di tutto. E' difficile che una giornata intera trascorra liscia come l'olio. Basta un niente ed il cielo sembra improvvisamente schiacciarla, toglierle il respiro. Ecco che si chiude a riccio, posso vederla distintamente mentre alza i muri, quasi si sentono i chiavistelli chiudermi fuori dal suo mondo. Io divento chiunque in un attimo, dopo che ero la sua vita un minuto prima. E poi le decisioni assurde ed improvvise, prive di logica, ma che lei impone come se si trattasse di vita o di morte. Cerco di rassicurarla, di creare le condizioni perchè il suo affidamento diventi reale. Ma è una lotta continua, uno sfinimento continuo. Mi provoca con i giochetti per suscitare la mia gelosia. Perchè secondo lei se una non è gelosa dell'altra, non ama.  Arriva ad offendermi in maniera crudele e per motivi incomprensibili per poi la mattina seguente abbracciarmi come se nulla fosse accaduto. Non accetta la diagnosi. Dice che è il suo carattere ad essere così, che non si tratta di un disturbo. E chiaramente non vuole curarsi. Prendere la terapia farmacologica è inutile e dannoso secondo lei e le sedute dalla psichiatra sono talmente diluite nel tempo che non si vede nessun beneficio. Sono dentro ad una tempesta. Vorrei con tutte le forze capire fino in fondo cosa le succede in quei momenti. Vorrei comprendere per aiutarla, per limitare i danni che fa a se stessa, a me ed al nostro rapporto. Dicono che i borderline non hanno empatia...ma io sento nel profondo la sincerità delle sue parole, quando dice che mi ama. Vorrei tanto che qualcuno mi spiegasse davvero cosa vive e cosa sente dentro per poterla comprendere fino in fondo....

Buongiorno bellezze io non sono border ma bipolare con doc....e' nei rapporti e' difficile starmi accanto...nella mia prima storia quando ero in depressione il mio ex non mi capiva...ovviamente e mi urlava contro quando piangevo,appena sono entrata in ipomania ho messo a fuoco tutto e gli ho dato un bellissimo calcio nel sedere e mi divertivo ogni sera con i miei amici ,andavo a ballare mi drogavo e alcoolizzavo con loro,niente di piu' dannatamente sbagliato.
Ora da un paio di settimane il mio ex amore mi ha lasciato perche sono in pienissima ipomania ballo,canto anche per strada parlo e socializzo con tutti.Beh questa sono io...chi mi vuole stare accanto e apprezzare per la mia euforia bene altrimenti Ciaaaaaaaaooooooooooooo.
Pero' voglio diventare normale prima di tutto per la mia amata ME STESSA, e poi per chi dice di amarmi PSICO armati93.gif cool.gif PSICO pazzo.gif 58_1.gif 1145539427-Diavoli7.gif

Vero, Darklight. Accettare che la persona che ami abbia un disturbo della personalità significa realmente amare. Ma è altrettanto vero secondo me che amarla significhi anche desiderare che stia meglio, perchè così, bene non sta di certo. Significa comprendere ed accettare quei momenti di chiusura, di estraniamento, di vuoto interiore senza ricatti di abbandono, ma vuol dire anche pungolarla affinchè in terapia ci vada, i farmaci li prenda, si renda conto che mette l'altra persona in una situazione di sofferenza. E' vigliacco dire " se continui così io me ne vado", ma è importante che lei focalizzi o mentalizzi la propria immagine in quei momenti e negli altri. Amare incondizionatamente è una grande prova. Ma gli sforzi per vivere un rapporto che si vuole davvero ci devono essere da parte di entrambi....
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DarkLight
  Inviato il: Giovedì, 11-Mag-2017, 10:32
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QUOTE (stormkeeper @ Giovedì, 11-Mag-2017, 09:28)
QUOTE (DarkLight @ Mercoledì, 10-Mag-2017, 07:48)
QUOTE (stormkeeper @ Mercoledì, 12-Apr-2017, 18:44)
Mi sono innamorata. E lei ha una diagnosi borderline. E' stata una calamita e lo è ancora, nonostante tutto, a dispetto di tutto. E' difficile che una giornata intera trascorra liscia come l'olio. Basta un niente ed il cielo sembra improvvisamente schiacciarla, toglierle il respiro. Ecco che si chiude a riccio, posso vederla distintamente mentre alza i muri, quasi si sentono i chiavistelli chiudermi fuori dal suo mondo. Io divento chiunque in un attimo, dopo che ero la sua vita un minuto prima. E poi le decisioni assurde ed improvvise, prive di logica, ma che lei impone come se si trattasse di vita o di morte. Cerco di rassicurarla, di creare le condizioni perchè il suo affidamento diventi reale. Ma è una lotta continua, uno sfinimento continuo. Mi provoca con i giochetti per suscitare la mia gelosia. Perchè secondo lei se una non è gelosa dell'altra, non ama.  Arriva ad offendermi in maniera crudele e per motivi incomprensibili per poi la mattina seguente abbracciarmi come se nulla fosse accaduto. Non accetta la diagnosi. Dice che è il suo carattere ad essere così, che non si tratta di un disturbo. E chiaramente non vuole curarsi. Prendere la terapia farmacologica è inutile e dannoso secondo lei e le sedute dalla psichiatra sono talmente diluite nel tempo che non si vede nessun beneficio. Sono dentro ad una tempesta. Vorrei con tutte le forze capire fino in fondo cosa le succede in quei momenti. Vorrei comprendere per aiutarla, per limitare i danni che fa a se stessa, a me ed al nostro rapporto. Dicono che i borderline non hanno empatia...ma io sento nel profondo la sincerità delle sue parole, quando dice che mi ama. Vorrei tanto che qualcuno mi spiegasse davvero cosa vive e cosa sente dentro per poterla comprendere fino in fondo....

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Vero, Darklight. Accettare che la persona che ami abbia un disturbo della personalità significa realmente amare. Ma è altrettanto vero secondo me che amarla significhi anche desiderare che stia meglio, perchè così, bene non sta di certo. Significa comprendere ed accettare quei momenti di chiusura, di estraniamento, di vuoto interiore senza ricatti di abbandono, ma vuol dire anche pungolarla affinchè in terapia ci vada, i farmaci li prenda, si renda conto che mette l'altra persona in una situazione di sofferenza. E' vigliacco dire " se continui così io me ne vado", ma è importante che lei focalizzi o mentalizzi la propria immagine in quei momenti e negli altri. Amare incondizionatamente è una grande prova. Ma gli sforzi per vivere un rapporto che si vuole davvero ci devono essere da parte di entrambi....

STORMKEEPER mi sarebbe piaciuto stare con un ragazzo come te ma purtroppo ho solo incontrato maschi che non mi hanno mai capita mi hanno sempre giudicata urlandomi contro che se piangevo ero una vera stupida pazza...che dire spero di incontrare un ragazzo che mi aiutino anche un pochino e che mi stia accanto senza giudicarmi sempre PSICO hug.gif


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stormkeeper
Inviato il: Lunedì, 10-Lug-2017, 09:43
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Avrei bisogno di confrontarmi con qualcuno che vive questo problema; con qualcuno al quale è stato diagnosticato un disturbo borderline, per capire cosa succede realmente nella mente della mia compagna, quando improvvisamente cambia umore e prende delle posizioni completamente immotivate ed irrazionali. Quel senso di vuoto che pare inghiottirla e che travolge tutto quello che la circonda, sentimenti, sensazioni, azioni...
Io cerco di comprendere...ma a volte è davvero difficile accettare di essere trattati malissimo senza apparente ragione, tranne forse "l'ospite" che emerge anche nelle situazioni più serene. Come posso aiutarla, in quei momenti...io non sono una fautrice delle strategie, non voglio adottare comportamenti "calcolati" ad arte che le facciano avere timore di essere abbandonata...però ho bisogno di capire...di comprendere cosa è meglio fare in quei momenti. Lasciarla stare nel suo brodo finchè non le passa? Insistere a parlare? In quei momenti è difficile addirittura starle accanto perchè è come se diventassi invisibile....Qualcuno mi aiuta a capire?? Grazie a chiunque vorrà darmi qualche consiglio o spunto per riflettere....
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Gibbuti
Inviato il: Mercoledì, 12-Lug-2017, 06:36
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He sì, bisogna veramente amare tanto una persona per riuscire a convivere con un problema del genere.
Nel mio caso, mia moglie è probabilmente paranoide (DDP, disturbo delirante persecutorio) e probabilmente sotto c'è anche altro, depressione o un principio di schizofrenia, così mi ha detto una psichiatra.
Quando ha "le crisi" cerco di tenere un atteggiamento il più possibile comprensivo, mai alzare la voce, mai essere oppositivo, mai farla sentire giudicata il tutto nel difficile equilibrio, nel mio caso, di non assecondare troppo il suo delirio e nello stesso tempo farle sentire che comprendo la sua sofferenza, che per altro, per lei, è reale.
Non so per te, ma per me, il peggio viene dopo, lei si calma e riprende una vita all'apparenza normale, a me resta una ferita, a volte molto profonda e dolorosa che solo chi vive situazioni del genere può capire.
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stormkeeper
Inviato il: Mercoledì, 12-Lug-2017, 07:59
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Grazie Gibbuti...Anche ieri una di quelle giornate...Mattina tranquilla, tutto apparentemente sereno, pianifichiamo la giornata con leggerezza, senza vincoli...poi nel pomeriggio tutto cambia...ecco che appare "l'ospite", che travolge tutto e tutti. Lei si chiude a riccio, alza muri...io cerco di tranquillizzarla, di farle sentire che ci sono, che non la abbandono, che quel senso di vuoto che la ingoia può essere combattuto...niente da fare, mi offende, mostra di non avere alcuna percezione della mia sofferenza, dell'angoscia che mi attanaglia quando lei fa cosi...minimizza i suoi ed i miei sentimenti, svaluta tutto, tutto diventa sterco. Minaccia comportamenti che la metteranno in qualche casino, distorce ogni mia frase scomponendola e componendola in un puzzle irreale, mi mette alla prova continuamente. Stamattina, mentre le porto la colazione a letto prima di precipitarmi a lavoro, minaccia di andarsene, cosa che fa spesso e volentieri adducendo i più svariati motivi, che vanno dal " ti sto facendo solo del male", al "ho bisogno di isolarmi da tutti", al "non mi frega di niente e di nessuno" al "me ne vado perchè ti amo e so che ti sto distruggendo". Così, la mia angoscia ed il senso di impotenza aumentano ed aspetto di tornare a casa col cuore in gola per scoprire magari che "l'ospite" è tornato nell'antro buio dal quale proviene e che lei si comporta come se nulla fosse accaduto, come dici tu, lasciandomi l'ennesima ferita dolorosissima. Io amo questa persona e non voglio lasciarla, ma a volte è esasperante tutto quello a cui sottopone questo rapporto. Io le parlo, cerco di tranquillizzarla, di avere, come te, un atteggiamento comprensivo...ho letto di tutto su questo disturbo, ho parlato con psicologi e psichiatri, ma a volte è davvero estenuante...
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Gibbuti
Inviato il: Mercoledì, 12-Lug-2017, 09:14
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"...niente da fare, mi offende, mostra di non avere alcuna percezione della mia sofferenza, dell'angoscia che mi attanaglia quando lei fa cosi...minimizza i suoi ed i miei sentimenti, svaluta tutto, tutto diventa sterco."

"Così, la mia angoscia ed il senso di impotenza aumentano ed aspetto di tornare a casa col cuore in gola per scoprire magari che "l'ospite" è tornato nell'antro buio dal quale proviene e che lei si comporta come se nulla fosse accaduto"


stormkeeper non avresti potuto descrivere meglio quello che provo anche io.
Almeno adesso so di non essere solo al mondo, tra tutto è proprio quel senso di impotenza che mi distrugge, senso di impotenza che mi è stato purtroppo amplificato da uno "psicologista" durate una terapia di coppia.
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stormkeeper
Inviato il: Mercoledì, 12-Lug-2017, 10:29
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E' vero Gibbuti....diventa deprimente sentire un professionista dire che non puoi fare nulla...Io mi sono confrontata con una psicologa e quello che mi ha detto è esclusivamente che se voglio salvarmi e non uscire con le ossa rotte devo chiudere questo rapporto. Facile da dire, quando non sei tu ad amare quella persona...Volevo delle risposte, chiedevo degli strumenti per poter essere di aiuto alla mia compagna ed a questo rapporto, ma le parole della psicologa mi hanno demoralizzato. Come se non potesse esserci rimedio. Ed ha amplificato il senso di impotenza e di invisibilità. Io invece sono convinta che devono esistere strumenti, modi corretti di reagire, utili per entrambi che fanno parte della relazione. Io il colpo non lo mollo, ma sto scoprendo che bisogna possedere un forte sentimento e tanta energia, perchè queste persone tendono a prosciugartela, a farti sentire davvero solo. Questo è il motivo per il quale ho scritto su questo forum, per cercare una sponda, qualcuno che vivesse questo disturbo e mi aiutasse a comprendere (anche perchè è vano ogni tentativo di confronto con la mia compagna sul suo disturbo, visto che non accetta la diagnosi) e per confrontarmi con qualcuno che vivesse una situazione analoga alla mia e percepisse la medesima sofferenza. Perchè ci sono giorni che ci si sente veramente soli. Io non soffro della sindrome della crocerossina. Ma l'amore che provo per la mia compagna mi spinge a non arrendermi, a cercare soluzioni, rimedi, anche se in alcune giornate diventa un estenuante braccio di ferro tra me ed il suo "ospite" al termine del quale resto angosciata e dolorante. Almeno adesso so che non sono la sola a provare queste cose. Grazie Gibbuti...
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Gibbuti
Inviato il: Mercoledì, 12-Lug-2017, 11:39
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Nel mio caso, lo psicologo non ha visto il disturbo (nonostante io lo abbia avvisato) e ha proseguito come se i deliri di mia moglie fossero semplicemente dovuti al suo vissuto e al suo sentito che sì, è quello che sente ed è il suo vissuto, ma dovuto ad una sua ideazione, ben lontana dalla realtà e che la allontana sempre di più dal mondo reale.
La terapia fini con una frasetta da maestro di vita:
"non importa cosa è vero, ma importa ciò che si sente".
Quindi anche lui ci consigliò di separarci magari affrontando il percorso con un mediatore.
Giuro, ho prima pensato di ammazzare lui, no, ammazzo mia moglie per fargli venire i sensi di colpa, no mi ammazzo io così vengono i sensi di colpa ad entrambi ! Tanto che c'è, se il mondo è questo viva la violenza.
Questi i miei pensieri a fine terapia, una vera fiammata di odio nei confronti di tutto e della vita.
Per fortuna è durato un istante, ma ogni tanto mi torna in mente, non avevo mai vissuto nulla del genere.
Ora però ho il terrore di "mettere il naso fuori", di non essere capito, di rivedere il delirio di mia moglie, l'ospite come dici tu, messo da un professionista sul piano della realtà e incoraggiato.
Tutto ciò accadde un anno fa circa e solo ora trovo qualcuno che sta vivendo il mio stesso problema, e se c'è ne è un sicuramente ce ne sono altri e magari anche qualche professionista in grado di vedere oltre il suo naso, chissà...
Grazie anche a te stormkeeper mi sei veramente di grande aiuto, mi stai riordinando un po' le idee e, bella l'idea dell'ospite che fa capolino, provo a visualizzarmela anche io.
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stormkeeper
Inviato il: Sabato, 29-Lug-2017, 08:45
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Un giorno e mezzo con "l'ospite". Quasi senza soluzione di continuità. Sono esausta, amareggiata, a pezzi. L'altalena del suo umore ha toccato vertici ed abissi indescrivibili e senza una ragione plausibile. Così...all'improvviso. Ho un'angoscia dentro che non mi permette di concentrarmi, di essere serena. E naturalmente, se provi a chiedere cosa è successo, cosa c'è che non va, la risposta è sempre la stessa: niente. Non c'è niente che non va. Ma il muro intanto si è alzato ed è invalicabile. Sono invisibile, quando va bene. Oppure divento il bersaglio della sua rabbia, del suo vuoto. Non so cosa fare. Non so come aiutarla. Non so come fare fronte a questa situazione, più che avere un atteggiamento di comprensione, di vicinanza senza allo stesso tempo essere troppo "presente". Caccerei l'ospite a calci, se potessi, ma purtroppo non funziona...non funziona nulla...
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