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> Riconoscere Un Pensiero Ossessivo, DOC
 
Leggera
Inviato il: Giovedì, 16-Apr-2020, 20:20
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Psico Amico
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Salve, ragazzi.
Chi si ricorda di me sa che soffro di doc da una vita ma tutto è scoppiato più di quattro anni fa. E' da allora che faccio terapia. Ho cambiato diversi terapeuti e a fine dicembre, si può dire, ho cominciato la vera tcc. Credo di essere molto resistente alla terapia. Nonostante le strategie e gli esercizi, mi risulta molto difficile riconoscere un pensiero ossessivo. Mi piacerebbe confrontarmi con chi naviga da un po' in questo mare, come affronta la questione in sede di terapia.

Grazie mille.


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Le nostre paure sono molto più numerose dei pericoli concreti che corriamo. Soffriamo molto di più per la nostra immaginazione che per la realtà.

(Lucio Anneo Seneca)
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Getfree
Inviato il: Giovedì, 16-Apr-2020, 22:30
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Psico Padrino
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Ciao Leggera. Io ancora non ho il doc diagnosticato ma quello che mi succede è che anche se riconosco che il pensiero è stato creato da me e che non è reale razionalmente e che è assurdo, mi assilla lo stesso e la mia mente ci crede lo stesso... è assurdo. adesso ne è arrivato un altro e mi sono spaventato e ho anche paura che sia successo e che sia vero. in pratica se non ho il controllo sul pensiero, riguardo a come è venuto, vado in crisi e sto peggio... ovviamente la mente non può stare sempre attenta a queste cose, ma non riesco a tollerare i pensieri che si partoriscono da soli, la mia mente non l'accetta, devo avere il controllo su come arrivano nella mente... andrò anche io da un medico dopo questa emergenza. ti posso solo dire che sono riuscito a riconoscerli dopo tanti anni, dato che il contenuto cambiava sempre e la mia mente mi faceva credere a cose terrificanti che razionalmente non erano vere. ne ero consapevole, ma mi faceva credere lo stesso, un bel casino.
ciao, in bocca al lupo.


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Leggera
Inviato il: Sabato, 18-Apr-2020, 11:26
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Psico Amico
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Ciao, Getfree.
Io sto facendo tcc. Mi raccomando, cerca un terapeuta che faccia questo tipo di terapia, la 'classica' terapia della parola non ha molti effetti sul doc, anzi, sulla base della mia esperienza, questa può servire solo dopo aver fatto terapia che metta a tacere il disturbo.
La mia terapeuta, oltre ad avermi dato degli esercizi che permettono di riconoscere un pensiero ossessivo, mi ripete continuamente che la cosa importante è il confronto col FATTO. Se, nella realtà tangibile, quel pensiero non hai intenzione minimamente di metterlo in pratica, se di fronte ad un pensiero ossessivo che, in quanto tale, devi snobbare con tecniche come: 'ci penso dopo/adesso lasciami stare, ho da fare'. Sembra banale, ma nella pratica è complicatissimo.

Ti consiglio, comunque, caldamente, di rivolgerti ad un terapeuta esperto riguardo il doc. Ti sarà di grande aiuto.
Quanto al forum, leggi solo i thread in evidenza. Purtroppo, mi sembra che qui si compulsi solamente. Capisco che la tentazione di 'vomitare' tutto è forte, ma non è funzionale, non serve. Serve solo a scavarsi la fossa.

Un abbraccio.


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(Lucio Anneo Seneca)
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Getfree
Inviato il: Sabato, 18-Apr-2020, 13:33
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Psico Padrino
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Hai ragione, dobbiamo mettercela tutta per non compulsare, anche se ultimamente lo faccio poco, ma il pensiero rimane con sensazioni paurose.
A me invece capita col passato. Paura di avere fatto cose terribili in passato con relative immagini a cui la mia mente crede, è tremendo, mi sento in colpa per cose che razionalmente non farei mai. Ma la mia mente mi incolpa. Un abbraccio.


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Leggera
Inviato il: Sabato, 18-Apr-2020, 15:25
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Psico Amico
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QUOTE (Getfree @ Sabato, 18-Apr-2020, 12:33)
Hai ragione, dobbiamo mettercela tutta per non compulsare, anche se ultimamente lo faccio poco, ma il pensiero rimane con sensazioni paurose.
A me invece capita col passato. Paura di avere fatto cose terribili in passato con relative immagini a cui la mia mente crede, è tremendo, mi sento in colpa per cose che razionalmente non farei mai. Ma la mia mente mi incolpa. Un abbraccio.

È sempre un giochino del doc, sempre. Lui ha sempre fame e trova da mangiare sempre.
È un periodo difficile, per noi che soffriamo di ansia, particolarmente.


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(Lucio Anneo Seneca)
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slinky cobalt
Inviato il: Sabato, 18-Apr-2020, 18:36
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Vorrei porre una domanda (lo faccio qui perché Se apro un thread, so già che non ottengo molte risposte).
Premesso che soffro di DOC da almeno 14 anni, per cui, anche se non ho mai avuto una diagnosi, non c'è da aver dubbi di che cosa si tratta. Oramai, io riconosco quando si tratta di un pensiero intrusivo, o meglio il docker ovviamente non sente mai di avere la certezza assoluta, ma ragionando razionalmente si tratta di quello. Non faccio terapia, ma cerco per quanto mi sia possibile di attuare tecniche che leggo in rete o che ho appreso da libri/video ecc. A volte funzionano, a volte no. Per cui mi chiedo, quale sarebbe la differenza se queste me le introducesse e implementasse un terapeuta, se poi quando sono a casa faccio fatica a metterle SEMPRE in pratica? Sappiamo tutti che si migliora in una sola maniera: esponendosi ai dubbi e inibendo la compulsione. SEMPRE. Ma il problema sta qui. Io noto, da quando ho iniziato a lavorare in autonomia, come detto prima, che con alcuni pensieri riesco e con altri proprio no. Il mio doc è buttare oggetti che secondo lui potrebbero generare cose brutte a me o ai miei cari. Oppure cancellare messaggi, non fare ordini, non fare azioni per le stesse motivazioni.
Ma se uno sa che è un pensiero intrusivo, sia se fa terapia, sia se non la fa, perché alla fine cede alle compulsioni? Perché alcuni pensieri riesci a gestirli ed altri no, se la matrice è la stessa (la causa pure). Cioè, perché magari (tipo oggi stesso) riesco a resistere all'impulso di non fare una determinata azione, ma se il doc mi dice che se non butto il giornale appena comprato mi capiterà qualcosa di brutto e non riesco a resistere (e spero di non buttarlo fra laltro)?
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Leggera
Inviato il: Giovedì, 18-Giu-2020, 12:55
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Psico Amico
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QUOTE (slinky cobalt @ Sabato, 18-Apr-2020, 17:36)
Vorrei porre una domanda (lo faccio qui perché Se apro un thread, so già che non ottengo molte risposte).
Premesso che soffro di DOC da almeno 14 anni, per cui, anche se non ho mai avuto una diagnosi, non c'è da aver dubbi di che cosa si tratta. Oramai, io riconosco quando si tratta di un pensiero intrusivo, o meglio il docker ovviamente non sente mai di avere la certezza assoluta, ma ragionando razionalmente si tratta di quello. Non faccio terapia, ma cerco per quanto mi sia possibile di attuare tecniche che leggo in rete o che ho appreso da libri/video ecc. A volte funzionano, a volte no. Per cui mi chiedo, quale sarebbe la differenza se queste me le introducesse e implementasse un terapeuta, se poi quando sono a casa faccio fatica a metterle SEMPRE in pratica? Sappiamo tutti che si migliora in una sola maniera: esponendosi ai dubbi e inibendo la compulsione. SEMPRE. Ma il problema sta qui. Io noto, da quando ho iniziato a lavorare in autonomia, come detto prima, che con alcuni pensieri riesco e con altri proprio no. Il mio doc è buttare oggetti che secondo lui potrebbero generare cose brutte a me o ai miei cari. Oppure cancellare messaggi, non fare ordini, non fare azioni per le stesse motivazioni.
Ma se uno sa che è un pensiero intrusivo, sia se fa terapia, sia se non la fa, perché alla fine cede alle compulsioni? Perché alcuni pensieri riesci a gestirli ed altri no, se la matrice è la stessa (la causa pure). Cioè, perché magari (tipo oggi stesso) riesco a resistere all'impulso di non fare una determinata azione, ma se il doc mi dice che se non butto il giornale appena comprato mi capiterà qualcosa di brutto e non riesco a resistere (e spero di non buttarlo fra laltro)?

Il tuo dubbio è legittimissimo. Io in primis, predico bene e razzolo male. Credo di non credere neppure fino in fondo alla terapia. Sento di aver bisogno di parlare, di buttare fuori quello che ho adesso, quotidianamente, e quello che mi è capitato nel passato, ma la terapia cognitivo comportamentale non me lo consente. Certo, perché parlarne è una compulsione. Ma credo non riuscirò a risolvere il problema senza partire dalle cause. Ragion per cui, sto meditando di buttare all'aria l'ennesima terapia e fare analisi.


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