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Inviato il: Mercoledì, 08-Lug-2020, 11:26
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Psico Padrino Messaggi: 1.073 Utente Nr.: 10.982 Iscritto il: 25-Set-2012 |
Ciao a tutti... Oggi è il 21 giorno di terapia farmacologica. . Rispetto ai primi giorni Va sicuramente un po meglio perché prima ero completamente allettatanto e avevo smesso di mangiare. .Ora sono un po più reattiva e ho ripreso a fare qualcosa..tuttavia il mio disturbo ossessivo c'è ancora. .È ancora molto forte e in queste condizioni non riesco a intraprendere una vita normale. .. Io al momento sono in mutua.. ma tra una settimana finisco e dovrei tornare a lavorare. . E non so se sono nelle piene condizioni di farlo. ..Anche perché ci sono ancora dei momenti in cui mi sembra di impazzire. .. E questo poi innesca le crisi di ansia. .Forse è ancora un po presto per sentire qualche miglioramento però. ..Sono molto sconfortata. .Ho veramente paura di restare così a vita ... Qualcuno mi sa dire qualcosa ? Grazie. ..
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Gjova |
Inviato il: Mercoledì, 08-Lug-2020, 11:38
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Unregistered |
Il primo passettino l'hai fatto... continua così... |
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Inviato il: Mercoledì, 08-Lug-2020, 13:03
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Psico Padrino Messaggi: 1.073 Utente Nr.: 10.982 Iscritto il: 25-Set-2012 |
è dura pero' ...molto dura...
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Inviato il: Mercoledì, 08-Lug-2020, 13:47
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Psico Amico Messaggi: 971 Utente Nr.: 6.396 Iscritto il: 06-Ago-2010 |
Ciao cara, apprezza i piccoli miglioramenti....sei proprio all'inizio, andrà sempre meglio. Facci sapere...
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Inviato il: Mercoledì, 08-Lug-2020, 19:18
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Psico Padrino Messaggi: 1.073 Utente Nr.: 10.982 Iscritto il: 25-Set-2012 |
all'inizio della cura forse..del disturbo no...sono 4 mesi che ho questa forma molto acuta e invalidante...da impazzire..
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Inviato il: Mercoledì, 08-Lug-2020, 20:09
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Psico Amico Messaggi: 971 Utente Nr.: 6.396 Iscritto il: 06-Ago-2010 |
Sì intendevo della cura. Ci vuole tanta pazienza, ripeto....apprezza i piccolissimi miglioramenti...un abbraccio
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Inviato il: Mercoledì, 08-Lug-2020, 20:10
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Psico Amico Messaggi: 971 Utente Nr.: 6.396 Iscritto il: 06-Ago-2010 |
Quali farmaci prendi Sara?
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Inviato il: Mercoledì, 08-Lug-2020, 20:21
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Psico Padrino Messaggi: 1.073 Utente Nr.: 10.982 Iscritto il: 25-Set-2012 |
sto prendendo paroxetina e xanax ...
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Inviato il: Mercoledì, 08-Lug-2020, 22:30
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Psico Padrino Messaggi: 1.281 Utente Nr.: 19.762 Iscritto il: 16-Apr-2020 |
suggerisco a te quel che suggerisco a tanti. accompagna la terapia con la meditazione. ti sarà d'aiuto per abbracciare il disturbo compulsivo e penetrarlo. sarà d'aiuto alla tua terapia.
-------------------- Bisogna immaginare Sisifo felice.
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Inviato il: Giovedì, 09-Lug-2020, 00:13
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Psico Amico Messaggi: 971 Utente Nr.: 6.396 Iscritto il: 06-Ago-2010 |
Anch'io lo presi per diversi anni,ricordo che pian piano mi fece stare meglio...
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Inviato il: Giovedì, 09-Lug-2020, 07:14
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Psico Padrino Messaggi: 1.281 Utente Nr.: 19.762 Iscritto il: 16-Apr-2020 |
Tieni anche conto che il pensiero "ho paura di restare così a vita" è il tipico pensiero indotto dall'ansia. Ovvero la cosiddetta paura della paura. Il trucco è tutto lì, nell'imparare col tempo a dare a quella paura il suo giusto peso. La mente racconta delle bugie. Noi dobbiamo insegnarle, come ad un bambino, che le bugie hanno le gambe corte. Presto ti accorgerai come tutto questo svanirà. Come tutto era solo un pensiero. Basta iniziare un percorso con una scelta e con determinazione.
-------------------- Bisogna immaginare Sisifo felice.
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Inviato il: Giovedì, 09-Lug-2020, 09:18
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Psico Amico Messaggi: 971 Utente Nr.: 6.396 Iscritto il: 06-Ago-2010 |
Ti va di approfondire questo aspetto? Mi sono ritrovata molto nella prima frase, quando parli della paura di restare così a vita. È quello che provo, un senso di prigione, attanagliamento. |
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Inviato il: Giovedì, 09-Lug-2020, 10:55
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Psico Padrino Messaggi: 1.073 Utente Nr.: 10.982 Iscritto il: 25-Set-2012 |
Sì. ..Anche io rimango sempre intrappolata in questa paura ... È una cosa che mi spaventa a morte...
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Gjova |
Inviato il: Giovedì, 09-Lug-2020, 12:56
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Unregistered |
Il successo evolutivo della paura sta nel monopolizzare il qui ed ora... spesso per salvarci... ma spesso lascia lunghi strascichi (quasi tutta la psicopatologia ruota attorno alla paura). E' vissuta sempre come un impasto di presente e futuro qualunque sia il suo innesco, interno od esterno. Più o meno mascherata, bazzica e striscia nel sottofondo dell'esistenza di ognuno... contrattiamo con essa continuamente per ottenere momenti di tregua... un po' d'ossigeno. Che fortuna eeeh!? --> https://www.youtube.com/watch?v=2-qoz948EBs |
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Inviato il: Giovedì, 09-Lug-2020, 13:11
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Psico Padrino Messaggi: 1.281 Utente Nr.: 19.762 Iscritto il: 16-Apr-2020 |
Cerco di approfondire un po' sperando di non annoiarvi.
In sostanza è la mente imprigionata in un loop di stato di allarme perenne. Uno stato che sarebbe funzionale e utile in situazioni di effettivo pericolo. Ma che diventa invece deleterio, quando semplicemente il pericolo non c'è. Il cervo normalmente bruca l'erba tranquillo finché il leone non si avvicina. Mentre il cervo "ansioso" vivrebbe nella continua paura di sentire il leone alle spalle, anche quando non c'è e morirebbe di fame senza motivo. Quindi ecco il rimuginio, la paura, la paura della paura, la fuga dal tempo e dallo spazio presente. Tipico per esempio è il caso della notte insonne. Una persona si sveglia dopo la notte in bianco e dice: "non ho dormito mai stanotte, mi sento un po' stanco e rimbecillito, pazienza, dormirò di più la notte che arriva". E finisce lì. Il soggetto ansioso dice: "non ho dormito mai stanotte, non solo mi sento stanco e rimbecillito, ma lo sarò sempre di più, perché non dormirò neanche la notte prossima e quella dopo ancora, finché sarò sfinito, iperteso e mi imbottirò di psicofarmaci, con due strade possibili: l'impazzimento o l'ictus". A mio avviso (senza volermi sostituire ad una terapia farmacologica, chiaramente, che va sempre seguita con lo specialista), occorre iniziare a distinguere fra le sensazioni reali del corpo e le percezioni immaginarie della mente. Altrimenti resta tutto un vortice indistinto e sfiancante. Questo è possibile con la meditazione. -------------------- Bisogna immaginare Sisifo felice.
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