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PSICO > Fobia sociale > Creare Un Condominio Di Sociofobici


Inviato da: studenteuni il Mercoledì, 04-Lug-2012, 21:44
avete mai pensato a come sarebbe? pensate ad un condominio popolato interamente di sociofobici(tipo prendiamo gli utenti della sezione fobia sociale di questo forum), magari con un bel giardino davanti. Una specie di co-housing orientato.. Non so mi girava per la testa questa idea, anzi questa provocazione. Vorrei sapere la vostra opinione. Se facessimo parte di questo condominio, miglioreremmo? ci daremmo aiuto anche nel cercare lavoro (poniamo che il condominio si trovi in una grande città)?
Sono curioso di leggere le vostre opinioni.

Inviato da: Somersault il Giovedì, 05-Lug-2012, 00:25
Le persone con gli stessi disturbi dovrebbero stare il più lontane possibile PSICO smile.gif


Inviato da: Inosservatoo il Giovedì, 05-Lug-2012, 08:02
ma scusa, nel condominio di sociofobici ognuno farebbe i cacchi propri, (per fortuna happy.gif)

Inviato da: ondin@ il Giovedì, 05-Lug-2012, 09:08
QUOTE (Somersault @ Giovedì, 05-Lug-2012, 00:25)
Le persone con gli stessi disturbi dovrebbero stare il più lontane possibile PSICO smile.gif

straquoto

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 05-Lug-2012, 09:18
laugh.gif alle riunioni condominiali , non si presenterebbe nessuno

tutti cercherebbero di dare la delega ad un altro condomino ma nessuno la accetterebbe

Inviato da: halak il Giovedì, 05-Lug-2012, 09:32
Non so, chissà.

Non sono certo che sia sempre bene che persone con lo stesso disturbo se ne stiano distanti: credo dipenda dal disturbo.

Prendete gli alcolisti anonimi, per esempio.

Certo un condominio di paranoici sospettosi e aggressivi, non lo vedrei bene (sarebbe più o meno un condominio come quelli reali PSICO ahah.gif ), ma i sociofobici sono diversi.

Un sociofobico ha più paura di un estroverso che di un altro sociofobico. Forse si comporterebbe meglio in un simile condominio.

Non resta che provare. PSICO D.gif

Inviato da: menhir217 il Giovedì, 05-Lug-2012, 10:27
Non sono d'accordo col fatto che persone con lo stesso problema devono stare il più lontano possibile... A me per esempio è di aiuto avere vicino persone che capiscono quelle che possono essere le mie difficoltà... Mi mette a mio agio essere capita... E di solito questo non avviene con persone estroverse... Non mi sembra così cattiva l'idea del condominio...

Inviato da: panopticon il Giovedì, 05-Lug-2012, 17:15
Sinceramente capisco poco la posizione di chi dice che due persone con gli stessi problemi dovrebbero stare più lontani possibile. Generalizzazione?
Che tipo di problemi?
Qui si parla di ansia sociale.
Certo, due sociofobici in grande difficoltà magari non sarebbero tanto d'aiuto l'un l'altro, ma di solito non si è mai allo stesso livello, e in diversi ambiti specialmente.
Certo anche a me piacerebbe una ragazza che mi trascini a fare le cose. L'ho avuta, ma aveva anche altri limiti e alla fine ci siamo lasciati.
Mi piacerebbe avere amici che capiscano e al tempo stesso mi aiutino, ma li ho trovati o che mi capiscono ma non sanno come aiutarmi, in gran parte, o che non capiscono un accidente e mi hanno fatto venir voglia di star solo piuttosto che "male accompagnato".

Certo, un condominio di soli fobici (utopia), è un'idea strampalata, ma un piccolo gruppo di amici sociofobici secondo me potrebbe abitare una piccola realtà abitativa. Ho SOLO amici sociofobici, o quasi. Non mi trovo con le altre persone e negli anni la situazione non è cambiata. Anzi ho conosciuto tante persone senza problemi di questo tipo che non ho nessuna voglia di frequentare.

Inviato da: Ubik' il Giovedì, 05-Lug-2012, 18:10
QUOTE (studenteuni @ Mercoledì, 04-Lug-2012, 21:44)

Sono curioso di leggere le vostre opinioni.

ph34r.gif ph34r.gif

Inviato da: ...alanys... il Giovedì, 05-Lug-2012, 18:19
Sinceramente non saprei, non so come potrei reagire con altri sociofobici.

Non fraintendetemi per favore, però quando sono con un timido è come se mi vedessi dall'esterno e la cosa mi porta a riflettere e tormentarmi. E' come se vedessi nell'altro le mie difficoltà. E' una cosa che mi mette a disagio, ma non per pregiudizi nell'altro, è una difficoltà dovuta al riconoscere i miei atteggiamenti, al mio modo di pormi.

Non riesco a spiegarmi PSICO cry.gif

Inviato da: ondin@ il Giovedì, 05-Lug-2012, 18:32
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 05-Lug-2012, 09:18)
laugh.gif alle riunioni condominiali , non si presenterebbe nessuno

tutti cercherebbero di dare la delega ad un altro condomino ma nessuno la accetterebbe

PSICO ahah.gif PSICO ahah.gif PSICO ahah.gif

Inviato da: studenteuni il Giovedì, 05-Lug-2012, 19:27
QUOTE (panopticon @ Giovedì, 05-Lug-2012, 17:15)
Sinceramente capisco poco la posizione di chi dice che due persone con gli stessi problemi dovrebbero stare più lontani possibile. Generalizzazione?
Che tipo di problemi?
Qui si parla di ansia sociale.
Certo, due sociofobici in grande difficoltà magari non sarebbero tanto d'aiuto l'un l'altro, ma di solito non si è mai allo stesso livello, e in diversi ambiti specialmente.
Certo anche a me piacerebbe una ragazza che mi trascini a fare le cose. L'ho avuta, ma aveva anche altri limiti e alla fine ci siamo lasciati.
Mi piacerebbe avere amici che capiscano e al tempo stesso mi aiutino, ma li ho trovati o che mi capiscono ma non sanno come aiutarmi, in gran parte, o che non capiscono un accidente e mi hanno fatto venir voglia di star solo piuttosto che "male accompagnato".

Certo, un condominio di soli fobici (utopia), è un'idea strampalata, ma un piccolo gruppo di amici sociofobici secondo me potrebbe abitare una piccola realtà abitativa. Ho SOLO amici sociofobici, o quasi. Non mi trovo con le altre persone e negli anni la situazione non è cambiata. Anzi ho conosciuto tante persone senza problemi di questo tipo che non ho nessuna voglia di frequentare.

certo, è un'idea strampalata, infatti ho detto che era una provocazione.
L'idea a questo post mi è venuta dal cohousing.
Stavo visionando un sito e ho pensato a questa cosa bizzarra.
Sono d'accordo con te e con chi ha detto che i sociofobici sono diversi e poi ognuno è sociofobico in modo diverso (più o meno restio all'esposizione sociale).

Inviato da: 1dell1% il Giovedì, 05-Lug-2012, 20:21
e chi si manda a comperare il pane ? ph34r.gif

Inviato da: Mela il Giovedì, 05-Lug-2012, 20:48
QUOTE (1dell1% @ Giovedì, 05-Lug-2012, 19:21)
e chi si manda a comperare il pane ? ph34r.gif

Di sicuro non quelli del condominio di agorafobici. PSICO-nono.gif

Inviato da: ...alanys... il Giovedì, 05-Lug-2012, 20:48
QUOTE (Mela @ Giovedì, 05-Lug-2012, 19:48)
QUOTE (1dell1% @ Giovedì, 05-Lug-2012, 19:21)
e chi si manda a comperare il pane ?  ph34r.gif

Di sicuro non quelli del condominio di agorafobici. PSICO-nono.gif

lo porta il fattorino col motorino PSICO-si.gif

Inviato da: menhir217 il Venerdì, 06-Lug-2012, 13:00
QUOTE (tamburino @ Venerdì, 06-Lug-2012, 01:17)
QUOTE (studenteuni @ Mercoledì, 04-Lug-2012, 20:44)
Creare Un Condominio Di Sociofobici

avete mai pensato a come sarebbe? pensate ad un condominio popolato interamente di sociofobici

Facile.

Basta pensare ad un qualsiasi dipartimento di matematica. laugh.gif

PSICO ahah.gif

Inviato da: NoSurrender il Mercoledì, 11-Lug-2012, 10:29
Anche io ho un'idea simile a quella di studenteuni, ma più che un condominio a me piacerebbe ci fosse una comunità di sociofobici ed evitanti, sopratutto perchè molti di noi non hanno un lavoro ed un appartamento non se lo potrebbero permettere.
Mi piacerebbe l'idea di un edificio con delle piccole stanze personali ed una sala dove tutti si possono incontrare ed interagire, perchè secondo me, tra simili è più facile capirsi.
Oltretutto il dover badare un po' più a se stessi e farcela da soli creerebbe una minore dipendenza dai genitori che, secondo la mia personale opinione, dovrebbe essere molto gratificante e motivante.

Inviato da: halak il Mercoledì, 11-Lug-2012, 10:39
Mi ricorda un convento, ma più che l'obbligo del silenzio, metterei quello della conversazione. PSICO-asd.gif

Inviato da: NoSurrender il Mercoledì, 11-Lug-2012, 11:31
QUOTE (halak @ Mercoledì, 11-Lug-2012, 09:39)
Mi ricorda un convento, ma più che l'obbligo del silenzio, metterei quello della conversazione. PSICO-asd.gif

no non si possono obbligare gli introversi a comunicare PSICO smile.gif

Inviato da: DarkKnight il Mercoledì, 11-Lug-2012, 11:39
Potrebbe essere la premessa per un thriller, in più farei finire per sbaglio un tipo estroverso che è lì soltanto per indagare una serie di omicidi.

Inviato da: halak il Mercoledì, 11-Lug-2012, 12:18
QUOTE (NoSurrender @ Mercoledì, 11-Lug-2012, 10:31)
QUOTE (halak @ Mercoledì, 11-Lug-2012, 09:39)
Mi ricorda un convento, ma più che l'obbligo del silenzio, metterei quello della conversazione. PSICO-asd.gif

no non si possono obbligare gli introversi a comunicare PSICO smile.gif

Be, se si obbliga la gente al silenzio, si potrà pure obbligarla a parlare.

Inviato da: luna( il Sabato, 28-Lug-2012, 23:13
QUOTE (tamburino @ Venerdì, 06-Lug-2012, 01:17)
QUOTE (studenteuni @ Mercoledì, 04-Lug-2012, 20:44)
Creare Un Condominio Di Sociofobici

avete mai pensato a come sarebbe? pensate ad un condominio popolato interamente di sociofobici

Facile.

Basta pensare ad un qualsiasi dipartimento di matematica. laugh.gif

dry.gif


PSICO-kiss.gif

Inviato da: luna( il Sabato, 28-Lug-2012, 23:16
Carina però l'idea... ma come vi vengono? PSICO D.gif

OT: sto provando ad immaginare un condominio di borderline e sociopatici... spav.gif

Inviato da: studenteuni il Giovedì, 01-Nov-2012, 21:04
allora non ci sono più aggiornamenti da questa discussione? vediamo se qualcuno scrive qualcosa.

Inviato da: Profeta il Venerdì, 02-Nov-2012, 15:11
sarebbe suggestivo....come dice qualcuno probabilmente il condominio ideale perchè ognuno si farebbe i fatti propri.....
MI sono chiesto spesso se persone con lo stesso problema sia il caso stiano a stretto contatto. Da una parte penso di si perchè sono le uniche che possono capire il disagio che sentiamo, ma dall'altra è anche vero che è difficile crescere affrontadola questa fobia...qui ripiegherei anche sul rapporto a due. Io ho notato che spesso mi sono aperto con persone ben più estroverse di me, che hanno cercato di tirare fuori sangue dal muro e ci sono riuscite in parte.

Inviato da: studenteuni il Sabato, 29-Mar-2014, 19:30
Mancavo su questo forum da un pezzo, mi connetto raramente.
Questa idea comunque continua ad affascinarmi, anche se irrealizzabile. Secondo me ci sarebbe più comprensione da parte degli inquilini verso le nostre reciproche paranoie.
Può essere che si facciano tutti gli affari propri e magari comunicano con le stesse persone via internet (comica la cosa, visto che magari sono le stesse persone che stanno al tuo piano) oppure che magari ci sia un maggiore dialogo rispetto a condomini normali dove a volte non si conosce nemmeno il proprio vicino di casa.

Inviato da: diversa il Giovedì, 03-Apr-2014, 15:41
E' un'idea molto carina. Le persone con cui mi sono trovata meglio in vita mia, non a caso, erano fobiche/evitanti. Mi sentirei molto più a mio agio in un condominio con persone simili a me. Persone discrete e riservate, che non rompono le scatole con domande inutili ogni volta che si aspetta l'ascensore insieme...si, è proprio una bellissima idea.

Inviato da: papercut il Venerdì, 04-Apr-2014, 21:02
QUOTE (halak @ Giovedì, 05-Lug-2012, 08:32)
Non so, chissà.

Non sono certo che sia sempre bene che persone con lo stesso disturbo se ne stiano distanti: credo dipenda dal disturbo.

Prendete gli alcolisti anonimi, per esempio.

Certo un condominio di paranoici sospettosi e aggressivi, non lo vedrei bene (sarebbe più o meno un condominio come quelli reali PSICO ahah.gif ), ma i sociofobici sono diversi.

Un sociofobico ha più paura di un estroverso che di un altro sociofobico. Forse si comporterebbe meglio in un simile condominio.

Non resta che provare. PSICO D.gif

condivido è importante non generalizzare!!!

Inviato da: peppina il Venerdì, 04-Apr-2014, 21:14
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 05-Lug-2012, 08:18)
laugh.gif alle riunioni condominiali , non si presenterebbe nessuno

tutti cercherebbero di dare la delega ad un altro condomino ma nessuno la accetterebbe

PSICO ahah.gif PSICO ahah.gif PSICO ahah.gif

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comunque non succederebbe niente in un condominio fatto così. Dico siamo persone normali in fondo, anche se non comunichiamo mica facciamo cose strane che ci guardiamo gli uni gli altri con sospetto. Ognuno si farebbe i fatti suoi e nessuno andrebbe a chiedere il sale al vicino.

Inviato da: dep il Lunedì, 23-Giu-2014, 01:33
Ciao Studenteuni (2) PSICO D.gif PSICO hug.gif

Credo che vada fatta un' analisi più completa mettendo i pro ed i contro ...

E' vero quello che dite ma è anche vero che in tal modo non si riceverebbero "imput al miglioramento" nel senso che si ci conformerebbe tutti a tale stato sociofobico .
Se tale conformazione potrebbe alleviare le sensazioni di inadeguatezza è anche vero che l' essere sociofobici assieme può voler dire non riuscire poi a fare passi avanti verso un miglioramento; se una persona vede tutto sommato questo stato come un modo di vivere possibile e senza la necessità di andare verso un miglioramento ... può starci. Occorre però tenerne conto visto che a volte una "terapia d' urto" potrebbe essere d' aiuto tramite il concetto di esposizione già espresso.

Non dico che sia un' idea del tutto negativa ma secondo me occorre pensarla in maniera più equilibrata lasciando la possibilità che qualcheduno possa interagire aiutando

D' altra parte il vicino fastidioso, rompiscatole, ecc. non rasenta la normalità ma piuttosto rasenta altre patologie di cui spesso non si è neppure coscienti di possedere PSICO wink.png

Inviato da: studenteuni il Mercoledì, 29-Lug-2015, 22:12
QUOTE (dep @ Lunedì, 23-Giu-2014, 01:33)
Ciao Studenteuni (2) PSICO D.gif PSICO hug.gif

Credo che vada fatta un' analisi più completa mettendo i pro ed i contro ...

E' vero quello che dite ma è anche vero che in tal modo non si riceverebbero "imput al miglioramento" nel senso che si ci conformerebbe tutti a tale stato sociofobico .
Se tale conformazione potrebbe alleviare le sensazioni di inadeguatezza è anche vero che l' essere sociofobici assieme può voler dire non riuscire poi a fare passi avanti verso un miglioramento; se una persona vede tutto sommato questo stato come un modo di vivere possibile e senza la necessità di andare verso un miglioramento ... può starci. Occorre però tenerne conto visto che a volte una "terapia d' urto" potrebbe essere d' aiuto tramite il concetto di esposizione già espresso.

Non dico che sia un' idea del tutto negativa ma secondo me occorre pensarla in maniera più equilibrata lasciando la possibilità che qualcheduno possa interagire aiutando

D' altra parte il vicino fastidioso, rompiscatole, ecc. non rasenta la normalità ma piuttosto rasenta altre patologie di cui spesso non si è neppure coscienti di possedere PSICO wink.png

io penso che invece un miglioramento ci possa essere.
L'idea andava strutturata meglio e l'ho abbozzata proprio in maniera minimale.
Si potrebbero apportare alcune migliorie del tipo:
ad un piano ci mettiamo i sociofobici che suonano uno strumento musicale e/o cantano ad altri piani quelli che si dedicano all'arte o alla cucina.
Oppure ad un piano gli onnivori, ad un altro i vegani e ad un altro i vegetariani PSICO smile.gif
altra questione riguarda la scelta del luogo.
Che città scegliereste? Una città cosmopolita? Una località balneare? Una ridente cittadina o un paesino in montagna?

Inviato da: Cecilia il Sabato, 15-Ago-2015, 22:08
Io sceglierei una località balneare, con l'obbligo condominiale (laugh.gif altrimenti non si parlerebbe) di incontrarsi in spiaggia per l'happy hour ogni sera, poi qualche parola esce, a volte per uscire dal guscio ci vuole una terapia d'urto.
Io mi trovo meglio con chi è simile a me perché rispetta i miei tempi, non sopporto le persone estroverse che ti riempiono di consigli non chiesti appena capiscono che sei un introverso e vogliono cambiare il tuo carattere; invece noto che le persone introverse, se non le aggredisci con comportamenti invadenti e rispetti la loro riservatezza, piano piano si aprono perché penso che in fondo siamo esseri sociali e anche a noi fobici piace la compagnia, solo che siamo selettivi e scegliamo chi sentiamo affini a noi, almeno per me è così, però devo sentire che la persona, anche se timida, a sua volta mi viene incontro, ci deve essere evoluzione reciproca.

Inviato da: SolitoSchifo il Sabato, 15-Ago-2015, 23:06
l'idea mi piace molto, dovremmo adottare dei test psicologici per la selezione dei condomini.
sarebbe bello vivere circondato di persone che sanno cos'è un disturbo mentale e lo vivono quotidianamente.

Inviato da: Jack Insalata il Lunedì, 24-Ago-2015, 14:32
io in realtà sociofobici e non è da tempo che penso all'eventualità di acquistare una casa e annessa campagna per boh darsi una mano a vicenda tipo manson famiy ma senza omicidi ,possibilmente. PSICO D.gif ,penso che qualche regione piu larga di manica potrebbe anche sborsare soldini essendo un'attività sociale. blink.gif .

Inviato da: panopticon il Martedì, 25-Ago-2015, 13:42
Vedo che la discussione prosegue da anni...
Se si vuole fantasticare e astrarre, naturalmente tutto è concesso.
Se si volesse essere un attimino più concreti, credo che funzionerebbe, nel caso, con tutto il condizionale che serve, un appartamento di più locali o una piccola casa (anche isolata, certo, purchè si disponga di almeno un'auto), una piccola (ma molto piccola) comunità di massimo 10 persone. Quasi una famiglia allargata, ma senza i legami di sangue (che l'esperienza purtroppo dimostra non essere sempre particolarmente forti).
In pratica, per esempio, 2-3 coppie più qualche singolo, sperando di non litigare per uomini/donne/altro.
Una realtà più estesa sarebbe decisamente utopia.
Anche perchè serve trovare gente di una stessa zona, almeno regione: dubito che qualcuno sarebbe disposto davvero a cambiare regione in maniera duratura (o perlomeno è improbabile), soprattutto se sta già lavorando.
Però poi ci sarebbe da scogliere tutto il nodo delle spese: chi lavora, e chi non lavora?
Io per esempio ho difficoltà serie a lavorare. E chi rimane disoccupato anche riuscendo a lavorare?
Ci vorrebbe un fondo di solidarietà. Non so come crearlo, tantomeno gestirlo, è probabile che si litigherebbe e si dividerebbero i lavoratori contro i non lavoratori (magari accusati di parassitismo, di approfittarsene, ecc., quali critiche nuove a sentirsi!)
Questo nonostante un'eventuale equa divisione dei compiti casalinghi.
boh.gif
Se questo nodo si sciogliesse e ci fosse una sufficiente fiducia reciproca (che per gente come noi è davvero forse la cosa più difficile) allora forse sarebbe possibile creare una piccola comunità fobica.
Credo che nessuno (specialmente con problemi più seri) ci abbia mai provato, ma se avete notizia di esperienze del genere sarei interessato a conoscerle.

Inviato da: Quarzo il Domenica, 30-Ago-2015, 15:55
QUOTE (Cecilia @ Sabato, 15-Ago-2015, 21:08)
Io sceglierei una località balneare, con l'obbligo condominiale (laugh.gif altrimenti non si parlerebbe) di incontrarsi in spiaggia per l'happy hour ogni sera, poi qualche parola esce, a volte per uscire dal guscio ci vuole una terapia d'urto.
Io mi trovo meglio con chi è simile a me perché rispetta i miei tempi, non sopporto le persone estroverse che ti riempiono di consigli non chiesti appena capiscono che sei un introverso e vogliono cambiare il tuo carattere; invece noto che le persone introverse, se non le aggredisci con comportamenti invadenti e rispetti la loro riservatezza, piano piano si aprono perché penso che in fondo siamo esseri sociali e anche a noi fobici piace la compagnia, solo che siamo selettivi e scegliamo chi sentiamo affini a noi, almeno per me è così, però devo sentire che la persona, anche se timida, a sua volta mi viene incontro, ci deve essere evoluzione reciproca.

Concordo pienamente!!

Inviato da: studenteuni il Venerdì, 30-Dic-2016, 23:48
la mia frequentazione su questo forum è sempre un po' intermittente. Secondo voi sarebbe fattibile la creazione di un condominio di sociofobici all'estero? Intendo dire, spesso andare all'estero da soli senza appoggi non è cosa facile, per una persona sociofobica gli ostacoli sono anche superiori. Per cui per pura ipotesi, come valutereste l'idea ma all'estero, aldilà degli aspetti normativi legati all'immigrazione? E quali luoghi valutereste?

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