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> Il Lavoro Subdolo Del Doc, Piccoli spunti dello Zio Tom
 
Nature
Inviato il: Sabato, 14-Gen-2017, 20:01
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Psico Padrino
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Si mi ha lasciato il num dello studio, ma oggi è sabato....
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Shunsuke
Inviato il: Sabato, 14-Gen-2017, 20:18
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QUOTE (Zommy The Fighter @ Sabato, 14-Gen-2017, 16:05)
La tua argomentazione fila liscia come l'olio.
Problema è che sapere queste cose aiuta se ci lavori sopra sul presente in maniera costruttiva diciamo.
Ecco perché invece ho sempre diffidato dei terapeuti che mi facevano scavare nel
Passato per il "puro gusto" della scoperta.
La mia risposta nella testa era sempre "Embè e ora che lo so, cosa facciamo???"

ma infatti quello interessa poco pure a me: una volta che hai fatto questo lavoro di speleologia nel mio passato,scoprendo quello che m'ha traumatizzato/complessato/ distorto a livello cognitivo e quello che ti pare, se poi non mi dai degli strumenti per "curare" i miei problemi attuali causati da quelle cose che ci vengo a fare da te? per aiutarmi a scrivere un romanzo di formazione sulla mia infanzia o sull'adolescenza e le sue sfighe?


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Penso che praticamente sia bella la gente insana di mente.
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Nature
Inviato il: Sabato, 14-Gen-2017, 20:32
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Psico Padrino
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Da un lato i farmaci mi hanno ridotto le crisi di pianto, ma dall altro sono emotivamente bloccato. Stavo meglio quando fumavo erba. Ma mi sono innamorato di una donna follemente, che le promisi di non toccarne più e così è stato.....ma ho sofferto solo come un cane, e da li di nuovo con sta fissa di essere gay ;( magari è la mia vera natura, che mi sono nascosto x anni dietro relazioni etero solo x condizionamento sociale. Sto davvero male ragazzi ;(
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Bri
Inviato il: Sabato, 14-Gen-2017, 20:45
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Psico Nonno
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Uno non fa lo speleologo a buffo. Ha senso cercare perché comprendendo quali sono i meccanismi che si attivano si può diventare consapevoli della loro attivazione e si può scegliere di non seguirli
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Shunsuke
Inviato il: Sabato, 14-Gen-2017, 21:31
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certo che ha senso,se poi dopo seguono le strategie per superare tutte queste cose...se poi ci si ferma solo a quello serve a poco e un cazzo.


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Bri
Inviato il: Sabato, 14-Gen-2017, 21:33
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Per questo. C'è la terapi cognitivo comportamentale, è un lavoro combinato. Per questo non andare in terapia è assolutamente deleterio
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Shunsuke
Inviato il: Sabato, 14-Gen-2017, 21:47
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Psico Amico
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appunto...uno a volte ci può arrivare anche da solo a ritrovare il "trauma"..per dire io sono stato ossessionato prima dalla paura di essere gay poi dalla paura di avere un disturbo dell'identità di genere: fin da piccolo ho avuto sempre un cattivo rapporto col mio corpo,perché ero molto magro,gracile,sta cosa me l'hanno fatta pesare in famiglia,i coetanei mi ci prendevano per il culo,episodi di bullismo,conseguente maturazione di una scarsa autostima,ho sempre subito il confronto con quelli belli,grossi ecc,e pure se poi a forza di palestra sono migliorato m'è rimasto sto complesso d'inferiorità..queste cose le capisco e le conosco già da me..ma poi solo col sapere ste cose che ci faccio? mi serve la terapia non solo per prendere conoscenza di queste cose,ma per attuare tutto ciò che serve per superarle..altrimenti rimango come sto..per l'appunto è un lavoro che si svolge in due momenti: uno cognitivo l'altro comportamentale.


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Bri
Inviato il: Sabato, 14-Gen-2017, 22:03
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Psico Nonno
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Esposizione su esposizione, che dio solo sa quanto fa male ma è l'unica strada
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pooL
Inviato il: Domenica, 22-Gen-2017, 18:12
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QUOTE (Zommy The Fighter @ Venerdì, 13-Gen-2017, 18:12)

ECCOTI ANCORA BRUTTO STRONZO, SEI SEMPRE TU E IO TI RICONOSCO. TROVI OGNI POSSIBILE MODO DI INSINUARTI. LE PROVI DAVVERO TUT
MA IO NON MI FIDO DI TE, IO MI FIDO DELLA MIA TERAPEUTA, MI FIDO DEI RAGIONAMENTI LIBERI DA DISTORSIONI, MI FIDO DI CHI SONO SENZA L'ANSIA.

Vorrei condividere un'osservazione che la mia terapeuta ha fatto davanti a mie uscite molto simili (più o meno suonavano così: "ho capito che sono ricaduto nuovamente in una trappola del mio cervello. Pensavo di aver capito il meccanismo, invece...").
Mi ha fatto riflettere sul fatto che è pericoloso pensare alle proprie ossessioni come frutto di una parte oscura, cattiva, maligna del proprio cervello che si diverte a far cadere in trappola l'altra. Era d'accordo sul fatto che nel breve periodo è necessario riconoscere il pensiero intrusivo, saperlo "lasciar passare" ecc., ma sosteneva che allo stesso tempo bisogna imparare a riconoscere in esso (nel doc) una strategia che ho messo in piedi fin da piccolo per superare traumi che altrimenti mi avrebbero annientato.
Ho elaborato questa immagine: si tratterebbe di una sorta di bodyguard che in passato ti ha salvato la vita ma che ora te la ostacola. Da piccolo non potevi renderti conto che il pensiero ricorsivo e ossessivo era presente e che ti stava salvando dall'affrontare problemi più grandi di te, quindi ora non lo riconosci e pensi sia un nemico che ti sabota la vita.
Spero di essere stato chiaro...PSICO smile.gif
Penso che questo modo di vedere concilii le due parti della terapia: quella strategica breve e quella che indaga nel profondo.
Il primo passo non può che essere quello di imparare a convivere con le ossessioni, saper pensare senza troppi ostacoli. Il secondo deve essere quello di indagare dove è nato questo modo di pensare in maniera ossessiva. Andando ad affrontare i traumi profondi si dovrebbe andare a rimuovere il sintomo (il pensiero ricorsivo, i pensieri intrusivi ecc.).

Detto ciò, tutto quello che hai scritto Zommy the fighter è sacrosanto. In passato leggere i tuoi messaggi mi ha letteralmente (senza nessuna esagerazione) cambiato la vita, quindi ci tengo a sottolineare che quel che ho scritto io non pretende di essere verità divina, è solo una prospettiva diversa PSICO smile.gif
Un caro saluto e in bocca al lupo!!
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Bri
Inviato il: Domenica, 22-Gen-2017, 18:25
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Hai detto una cosa sacrosanta. Il doc non è il male ma un meccanismo di difesa. Nell'infanzia rappresentava un'alternativa valida, con le poche risorse disponibili il pensiero ossessivo era tra le migliori opzioni e faceva bene il suo lavoro. Usare anni dopo lo tesso meccanismo quando invece se ne potrebbero usare di più complessi non ha senso ed è deleterio
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Liliarias
Inviato il: Domenica, 22-Gen-2017, 18:44
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Che cose fighe che hai detto Pool. Tra l'altro uno dei grandi problemi che gli ossessivi hanno è giudicare a spada tratta, non solo gli altri ma anche noi stessi, con generalizzazioni soprattutto "se ho ragione su questo ho ragione anche su quello" oppure "se sono così allora sono così anche in quello". Purtroppo l'errore che facciamo è prendere distanze da qualcosa che fa parte di noi in modo tale da non sentirci cattivi, ma a volte questo fatto può funzionare ma alla fine ritornerà più forte di prima e lì ci sono le cadute più pesanti, soprattutto per chi ha il doc da relazione ("ah oddio torno a ripensare queste cose allora avevo ragione qualche anno fa, ora non riesco a riprendermi etc").
Il fatto è che diciamo "saremo sempre condannati" fintanto che non aggiustiamo il nostro modo di gestire lo stress e gestire i pensieri e imparare a non giudicare noi e gli altri e a prendere le cose con leggerezza. So che è fottutamente difficile ma è necessario.


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"È stupefacente quanto sia liberatorio essere capaci di vedere che i tuoi pensieri sono solo pensieri e che non sono te stesso o la realtà... il semplice atto di riconoscere i tuoi pensieri come pensieri può renderti libero dalla realtà distorta che essi spesso creano e genera un senso di maggior chiarezza e padronanza sulla tua vita"
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Bri
Inviato il: Domenica, 22-Gen-2017, 18:58
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Che poi la condanna stessa è il doc. Nel doc omo la condanna non è omosessuali ma avere il doc, bisogna combattere contro il nemico giusto. Se ho casa invasa dalle formiche e uso la citronella le formiche mi invadono tutto il quartiere
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pooL
Inviato il: Lunedì, 23-Gen-2017, 01:01
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QUOTE (Liliarias @ Domenica, 22-Gen-2017, 17:44)
Che cose fighe che hai detto Pool. Tra l'altro uno dei grandi problemi che gli ossessivi hanno è giudicare a spada tratta, non solo gli altri ma anche noi stessi, con generalizzazioni soprattutto "se ho ragione su questo ho ragione anche su quello" oppure "se sono così allora sono così anche in quello". Purtroppo l'errore che facciamo è prendere distanze da qualcosa che fa parte di noi in modo tale da non sentirci cattivi, ma a volte questo fatto può funzionare ma alla fine ritornerà più forte di prima e lì ci sono le cadute più pesanti, soprattutto per chi ha il doc da relazione ("ah oddio torno a ripensare queste cose allora avevo ragione qualche anno fa, ora non riesco a riprendermi etc").
Il fatto è che diciamo "saremo sempre condannati" fintanto che non aggiustiamo il nostro modo di gestire lo stress e gestire i pensieri e imparare a non giudicare noi e gli altri e a prendere le cose con leggerezza. So che è fottutamente difficile ma è necessario.

Grazie!!:)
"Giudicare a spada tratta" e "prendere distanze da qualcosa che fa parte di noi" penso siano due cose collegate in maniera fortissima! Sempre più spesso mi rendo conto che dover escludere a priori alcune possibilità per se stessi (in quanto non potrei mai accettare di essere in una certa maniera) ti porta a ragionare per assoluti, non poter acceattare mezze misure, essere degli integralisti del ragionamento.
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Liliarias
Inviato il: Lunedì, 23-Gen-2017, 14:11
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Concordo in pieno, hai centrato proprio il punto PSICO smile.gif


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"È stupefacente quanto sia liberatorio essere capaci di vedere che i tuoi pensieri sono solo pensieri e che non sono te stesso o la realtà... il semplice atto di riconoscere i tuoi pensieri come pensieri può renderti libero dalla realtà distorta che essi spesso creano e genera un senso di maggior chiarezza e padronanza sulla tua vita"
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Bri
Inviato il: Lunedì, 23-Gen-2017, 14:52
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Soprattutto perché chi lavora in ospedale spessolavora anche privatamente, quindi magari lo si può raggiungere pubblicamente
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