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> Inadatta Alla Vita E Stanchezza
 
diamante351
Inviato il: Lunedì, 07-Ago-2017, 22:39
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Psico Amico
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Mi sento fuori posto nella vita, come forse molti di voi capiranno.
Provo a occuparmi delle mie cose... in modo adulto... ovviamente non mi riesce, ma a volte anche sì, le mie capacità dimostrano di esserci più di quel che credevo ma quello che non cambia è che gli altri si dimostrano poi inaffidabili, negli impegni presi e in tutto, quindi tanti complimenti, tante promesse e mai nulla di fatto. Mi sento presa in giro.
Inoltre, tu cerchi, cerchi, pedali, pedali, pedali... magari qualcosa otterrai, magari no.
Ma non otterrò quello che voglio, perché la sopravvivenza pura e semplice, il disbrigarsi in cose pratiche, il guadagnare, il curare il mio corpo e la salute che non fa che mettersi in mezzo con i miei progetti di vita, insomma tutto questo richiede tante di quelle energie, succhia tutto il tuo tempo e le tue forze, cosicché non hai più il tempo per quello che ti interessa davvero. “Interessa” non rende l'idea... è quello che ti tiene vivo, che nutre la tu linfa vitale, che fa battere il tuo cuore, che da a tutto questo un senso. Ma qua, in questo mondo, il bisogno schiaccia l'interesse e la materia vince lo spirito.
Magari divento abile, sto pure diventando abile... e intanto? Intanto il tuo mondo interiore si secca, il deserto si impadronisce di te, la rabbia aumenta insieme alla capacità di “piacere agli altri” (che sono proprio deficienti perché mi apprezzano tanto più sono grintosa, inca—ta e determinata, e mai nei momenti di tenerezza quando darei tutto per una persona che incontro, allora neanche ti notano perché, ho notato, colgono l'intensità dell'energia molto più della sua qualità... l'affetto ha un'energia più tenue della passione o della rabbia, quindi non attiri l'attenzione di nessuno...)
Comunque dicevo, gli affetti che volevi non hai il tempo di coltivarli o ti girano le spalle, o sono presi a loro volta in questa gara di sopravvivenza.
Ma che senso c'è? Io credo di essere uno spirito vagamente “religioso”, non nel senso tradizionale, ma nel senso che mi piace stare in silenzio, in muta contemplazione, in un amore/affetto telepatico reciproco, senza parole... a volte mi sento piena di amore, mi piace l'amore, nel senso stretto e nel senso più lato possibile, la metafisica, l'arte, la natura. Ti piace? Ecco, dimenticatelo! Perché da oggi tu devi sopravvivere, e per sopravvivere devi diventare arido...
Oppure coltiva il tuo orticello.. ma ti permetterà il mondo della realtà di farlo? No! E comunque troverai che la natura è ostile, che la terra gela, che le articolazioni cedono, il fisico si ammala, che in qualunque situazione ti troverai, qualunque, la realtà deluderà sempre i tuoi sogni, le tue soddisfazioni saranno aride e finite, i tuoi dolori, più o meno ammessi, forti o coscienti, comunque presenti e senza fine, e quello che hai dentro, quell'infinito.... mai, mai troverà un vero corrispettivo all'esterno che ti appaghi. Ma che senso c'è??? Sono stanca di lottare, come devo, per stare a galla, quando questo lottare per stare a galla ti leva lui stesso tutto quello che rende la vita degna di essere vissuta.


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So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.

Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace.

(Eugenio Montale)


In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno.

(Friedrich Schiller)
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Darschy
Inviato il: Martedì, 08-Ago-2017, 08:53
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La natura è ostile, la terra gela, tutto cambia e prima o poi si muore.

Ma nel mezzo ci sono anche le primavere, la vita che sboccia e si rinnova.

E' una questione di equilibrio, di far combaciare le cose.
Sembra difficile ma non è così impossibile, dopo un po' diventa automatico.
Si può trovare tempo per sopravvivere e tempo per vivere. Impegnarsi in cose aride giusto per portare a casa la pagnotta e dedicarsi poi a quello che ti piace davvero.
L'ottimo sarebbe riuscire anche a colorare un po' la parte arida della vita. Una specie di "visto che lo devo fare cerco di farlo al meglio e abbellendolo un pochino".

E l'equilibrio non è restare immobili...per restare in equlibrio a volte serve forza, bisogna tirare nel senso opposto a quello in cui la vita ti spinge. A volte invece si può stare fermi, se si trova un buon baricentro.

Un po' come nuotare...stai a galla se ti dimeni ma stai a galla anche se ti metti sdraiato sull'acqua e stai immobile PSICO smile.gif



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La strada dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza
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Moon90
Inviato il: Martedì, 08-Ago-2017, 11:01
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Psico Zio
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Quando mi sento come hai appena descritto, neanch'io vedo luci e colori, però se gli altri li colgono poi mi domando, perché non dovrei riuscirci io?
Bisogna imparare a trovare i colori anche li dove spesso in apparenza sembra che non ce ne siano
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diamante351
Inviato il: Mercoledì, 09-Ago-2017, 11:00
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Psico Amico
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Grazie Darschy e grazie Moon90, parole molto sagge in effetti... PSICO smile.gif


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So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.

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Aeroplano italiano
Inviato il: Giovedì, 24-Ago-2017, 17:41
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Unregistered









Cara Diamante,

mi sembra che avrei potuto scrivere io il tuo post. Che non descrive fatti, ma stati d'animo, percezioni del mondo.

Tutti viviamo in un mondo di toni, più alti e più bassi. Se ci sentiamo sintonici con quel che ci accade, ci sentiamo felici, se siamo distonici, no.

Con gli anni, ho capito che posso essere sintonico con le note basse della vita, a patto di cercarmi un posticino tranquillo e di chiedere poco a me stesso: un violino è brillante, certo; un violoncello è più cupo e meno agile, ma entrambi cantano.

Quando niente si muove, quando la vita sembra offrire poco, siamo nel nostro registro basso, dove esiste comunque un benessere, anche se di tono diverso.
Le nostre fondamenta sono nella profondità, non nell'altezza.

AI.
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