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Mela |
Inviato il: Sabato, 14-Lug-2007, 11:56
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(copio e incollo dal vecchio Psico)
30 giugno. Come da consiglio (leggi: ordine) del mio psi, da oggi (leggi: nei prossimi giorni) (forse...) per superare la mia fobìa del sole e del caldo, inizierò ad abbronzarmi, a cercare di resistere per 10 minuti, poi in crescendo, non in spiaggia, ma qui fuori nel giardino. Con la canna dell'acqua accanto, e soprattutto la porta d'ingresso a sei centimetri. La cosa da un lato mi prende bene (un po' di colore diverso dalla mozzarella e il 'riappropriarmi' del mio corpo in costume da bagno, che dovrebbe essere anche uno stimolo iniziale per evitare, o pensarci MOLTO BENE prima, le abbuffate), dall'altro ovviamente ho paura. Secondo voi è una buona idea? (so che scritta così sembra una scemenza infantile di una che non ha un tubo da fare, invece per un'agorafobica è davvero IMPORTANTE) __________________ odiare il sole è una "patologia"? No, ma amplifica la mia agorafobia. Già non esco, quando c'è il sole (unito a una particolare luminosità) non provo nemmeno a provare ad uscire. Cioè, è un po' un casino, riassumo: agorafobia attacchi di panico caldo luce sole gli ultimi tre elementi aumentano la Paura. _______________ Si tratta di questo: (premessa: sì, Paola, ho un micro-giardino, lo curo io perchè sono a casa, e non ho problemi a stare un po' lì fuori, ma sempre nei punti d'ombra e occupata a far qualcosa, in fretta) lo scopo principale è cambiare il mio pensiero e il mio conseguente atteggiamento verso il sole. (e il caldo...) dovrei quindi rimanere in posizione lucertola, senza distrazioni, e concentrarmi sul corpo e sulle sensazioni, elaborando quelle negative fino a capovolgerle. in pratica, è un 'compitino', come a scuola. e, come a scuola, l'ho spiegato malissimo. _________________ 6 luglio. (risposta a Ele) E' presto per sentire benefici, ma mi accorgo che il sole sulla pelle mi fa bene. Uno dei problemi (che si presenta anche in altri momenti) è l'irrequietezza. Appena mi rilasso, e sono in una situazione di totale calma e benessere, oserei dire 'felice', scatta qualcosa che mi fa' scappare da quella situazione, che mi impedisce di goderne fino in fondo, e ne accelera la fine. |
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Inviato il: Sabato, 14-Lug-2007, 12:06
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Êîðèíí Messaggi: 47.684 Utente Nr.: 180 Iscritto il: 09-Lug-2007 |
è una cosa che mi capita spesso, in più occasioni...il motivo per cui mi sembra di non riuscire a godermi nulla oltre quel tot. e sinceramente, non ho ancora capito perchè, perchè devo sempre boicottarmi. l'unica spiegazione che mi son data, e vale per me, è che UNA PARTE DI ME mi mette i bastoni tra le ruote. -------------------- Commas are underrated.
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Mela |
Inviato il: Sabato, 14-Lug-2007, 12:09
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Unregistered |
Sì, uguale. Paura della felicità, da un lato e paura di lasciarmi andare, dall'altro. Semplificando al massimo. |
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Mela |
Inviato il: Domenica, 15-Lug-2007, 17:35
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Unregistered |
Sì, mi appartiene da sempre. Credo abbia origine tutto dal bisogno esagerato di controllo, saltando di palo in frasca, ad esempio, tutte le cose che temo sono quelle su cui io non ho potere, svenire, il coma, l'ipnosi, l'aereo, l'auto a forte velocità... La paura di non essere cosciente, presente al momento, e quella di delegare, di fare affidamento sugli altri. (sto ancora semplificando parecchio tutto quanto, ma il punto quello è) |
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