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Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 10:42
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Psico Amico Messaggi: 880 Utente Nr.: 14.507 Iscritto il: 05-Ott-2014 |
Più passa il tempo, più mia madre prende ad assomigliare a mia nonna: nei modi, nella postura, negli automatismi inconsci... è una cosa che mi inquieta moltissimo. E' un furto d'identità!
Anche io, in molti incubi notturni e soprattutto all'inizio della terapia, faticavo a distinguere me stessa da mia madre, dai suoi ragionamenti e comportamenti. Ora sembrerei avere un'identità un po' più autonoma (con suo grande disappunto perché la prende come un dispetto personale), ma chi può vedere il proprio inconscio? A volte, spesso, mi accorgo di rivolgermi al mio fidanzato imitando atteggiamenti che mia madre ha avuto con me, peraltro odiosi. Mia madre, mia nonna, entrambe le mie famiglie materne e paterne sono caratterizzate da un basso livello di consapevolezza, più basso della media, da una aggressività come sedata (a parte mia zia), soprattutto da parte femminile. Ho il terrore che, più il tempo passa, più prenderò ad assomigliare a mia madre, fino a diventare un suo quasi clone quando sarò anziana (da giovane mia madre sembrava più indipendente, ma alla fine ha annullato la sua individualità, anche per stare dietro ai problemi di salute di mia nonna). Cosa si può fare per scongiurare ciò, per restare se stessi? -------------------- So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.
Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace. (Eugenio Montale) In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno. (Friedrich Schiller) |
Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 15:14
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Psico Zio Messaggi: 2.463 Utente Nr.: 11.378 Iscritto il: 19-Dic-2012 |
Tu sei tu e lei è lei...non esistono due persone geneticamente identiche!
Io ho ereditato troppo dai miei ma mi consolo nella consapevolezza che non sono loro...e per fortuna! -------------------- "Ricorda quando ha lasciato Gotham, prima di tutto questo, prima di Batman? È stato via sette anni. Per sette anni l'ho aspettata sperando che non tornasse più. Ogni anno facevo una vacanza, andavo a Firenze. C'è un caffè sulle rive dell'Arno, ogni sera andavo a sedermi lì e ordinavo un Fernet Branca... e avevo un sogno: che un giorno, guardando tra la gente, e i tavoli, l'avrei vista lì con sua moglie e magari con un paio di marmocchi. Lei non mi avrebbe detto una parola e nemmeno io a lei. Ma entrambi avremmo saputo che ce l'aveva fatta, che era felice…"
Conoscevo un ragazzo con una famiglia...ma non ero io...mi sbagliavo... |
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Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 15:55
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Psico Amico Messaggi: 880 Utente Nr.: 14.507 Iscritto il: 05-Ott-2014 |
Grazie! Sìsì, è meglio che io e te cerchiamo di immunizzarci in qualche modo dall'esempio delle nostre famiglie... e nel tuo caso direi che il più delle volte ci riesci!
Otacon, mi fa piacere la tua risposta e di ritrovarti qui! Bentornato! -------------------- So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.
Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace. (Eugenio Montale) In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno. (Friedrich Schiller) |