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> La Felicità Altrui
 
Incasinata
Inviato il: Domenica, 12-Gen-2014, 04:04
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Faccio ormai estrema fatica a sostenere il briciolo di istinto di sopravvivenza che mi rimane.

Ora faccio i conti con i miei desideri, che sono mutati nel corso della mia vita, sicuramente anche in funzione della malattia.

Quando frequentavo l'accademia di belle arti, e anche qualche anno dopo, ero determinata a lavorare nel mondo dell'arte, non importa cosa - anche l'assistente sottopagata di qualche artista schizzato - l'importante era respirare quell'aria pregna di passione,follia e diluente.
Ero pronta a qualsiasi sacrificio; ero già povera e triste,nonostante ciò andavo avanti,figuriamoci avendo una qualche forza motrice.
Ma poi la vita ti sballotta e ti pone davanti a delle decisioni: i tuoi sogni oppure l'amore per la vita degli altri...

Una volta una persona a questo riguardo mi ha posto una situazione: "immagina di prendere il caffè con qualcuno, entrambi vorreste zuccherare il caffè,ma caso vuole che rimanga una sola bustina di zucchero ed è capitata a te, che potresti fare? Uno di voi certamente lo berrà amaro"
Ecco, io sarei quella che si becca l'amaro pur detestandolo.
Cedo il mio sempre, e non credo sia proprio per altruismo, più probabilmente deriva dal fatto che sono stata educata al sacrificio.

Ora, le sofferenze di una vita complicata, la depressione che ha annientato i miei muri protettivi e il dover scavare nel mio inconscio mi hanno portato a cambiare desideri, o meglio bisogni.
Voglio una famiglia, voglio la cosa che più mi ha distrutto e spaventato in vita mia.
Forse perché penso di meritarmi di iniziare da zero, o semplicemente per riscatto, o forse per amore.
Peccato che,a quanto pare, io non sia propriamente destinata a realizzare i miei sogni. E' pressoché impossibile che ciò si avveri, e ahimè non sono ancora così folle da non capirlo; così cerco di ignorare questi bisogni, faccio finta che siano capricci da pazza, e in parte ci riesco, ma poi...
Poi c'è la coppia di amici che a breve si sposa,e tu lì a guardare.
Poi c'è l'assistente del tuo psicologo che sfoggia il suo pancione materno, e tu lì a guardare.

Vedo i miei sogni accadere agli altri...
Mi distrugge, perdo ogni lucidità, crollo in quel vortice nero del "cosa rimane?"e del "davvero ne vale la pena?"
Penso: non vado al matrimonio, smetto la terapia.
Poi spiegare tutto al tuo fidanzato, e sapere che non capirà, perché i miei pensieri girano ad una velocità che è riservata solo ai difettati come me, e la mia serenità è minata costantemente da frustate all'anima che difficilmente sono comprensibili agli "altri"
So che potrebbe andare peggio, ma mi fa impazzire la certezza che non potrà andare meglio.

Dal diario di un maniaco depressivo:
"Una vita che si consuma strisciando, può essere considerata vita?"

Vi lascio così stanotte.


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orsogrizzly
Inviato il: Lunedì, 13-Gen-2014, 11:27
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ma perchè non potrebbe andare meglio?

nell'esempio citato di una sola bustina di zucchero per due persone, la cosa giusta è metà a testa, non devi essere tu a prendere il caffè amaro e nemmeno l'altro.

le persone che ti sembrano realizzate a loro volta avranno problemi di qualche tipo, la vita è per tutti un bicchiere mezzo pieno/vuoto, possibilmente meglio mediare che votarsi al sacrificio...
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Aeroplano italiano
Inviato il: Lunedì, 13-Gen-2014, 17:29
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Mia cara discepola Incasinata,

il tuo ragionamento è giusto, e del resto io non direi mai a un mio discepolo che ha sbagliato. Perché anche l'errore è una cosa da vivere.

Ma a volte diciamo le cose giuste, senza cogliere la verità che contengono.
Ti ti senti arrabbiata e delusa, ma non hai fatto altro che esprimere i tuoi desideri. Il vero dramma della vita non è quando abbiamo dei desideri non soddisfatti, ma il non provare più desideri.

Senza desiderio l'uomo non farebbe nulla. E non sarebbe nulla.

A te resta di valutare se la tua verità è nella rabbia o nel desiderio.

E in ultimo, l'artista non è esattamente un mestiere, ma un modo di essere. Tu sai bene che gli artisti vedono quel che altri non vedono. Allora guarda il mondo con i tuoi occhi.

Il Maestro
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Incasinata
Inviato il: Martedì, 14-Gen-2014, 16:35
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aeroplano, da tempo credo di non essere un'artista ma semplicemente un essere che sognava di contornarsi di artisti.

per quanto riguarda la rabbia, sono un grumo di rabbia e inutili speranze.


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