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> Il Grande Topic Delle Terapie, diario terapeutico
 
fungo velenoso
Inviato il: Mercoledì, 29-Apr-2009, 12:21
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QUOTE (franci @ Mercoledì, 29-Apr-2009, 10:54)
scusate se mi intrometto, ma non ho ben capito come si fa. per esempio domani devo affrontare una situazione che mi mette in agitazione.

io già ci sto pensando ininterrottamente da ieri sera più o meno e tutte le altre cose sono in secondo piano rispetto a questa, sto meditando di farmi accompagnare. come faccio a pensarci per dieci minuti se già ci penso 24 ore? non vi aumenta l'ansia?  io pensando a quella situazione penso già a dove inizierò ad andare in loop con la testa...come si fà a 'staccare'il cervello anche solo per dieci minuti? più ci penso e più questa sensazione si trasforma in 'catastrofe'... PSICO sad.gif

France ma a te succedeva questa cosa?...per esempio se io SO di dover fare una cosa, mi ci fisso, ci penso e se poi riesco a affrontarla sto in continua tensione. tensione AL LIMITE, però l'ansia non diventa attacco o pensiero soffocante, solo sto male come se fossi COSTANTEMENTE IN PERICOLO. il dramma sono gli imprevisti, le situazioni che non ho calcolato, il dover fare una cosa all'improvviso per necessità, li proprio il caos (e di solito mi blocco e non l'affronto, tornando indietro, trovando scuse).

franci, considera che questa non è una terapia fai da te, che va fatta seguita da un terapeuta, e che io ne ho parlato solo per raccontare come si svolge.

fatta questa premessa, io stavo ESATTAMENTE (ma proprio pari pari) come te.

costantemente in pericolo.

questa è una cosa che la dottoressa ha subito inquadrato, ovvero che chi soffre di ansia, ha come dire un "difetto" nel meccanismo di ALLERTA.

noi stiamo all'erta troppo, anche quando non ce n'è bisogno, il nostro cervello ci manda segnali di pericolo anche quando pericolo non ce n'è.

gli esercizi che ho descritto, e che non sono per niente banali proprio perchè, come dici tu, siamo già in ansia e pare IMPOSSIBILE l'idea di aumentarla, servono proprio per ri-bilanciare questo meccanismo rotto.

considera che tu stai molto male, e che questi esercizi della peggior fantasia arrivano DOPO i primi passi; dovresti iniziare con lo schema di cui si parla all'inizio, non direttamente con questi. PSICO smile.gif

dopo di che, il fatto di mettersi per mezz'ora a pensare INTENSAMENTE a tutte le nostre peggiori paure, oltre a funzionare secondo l'infallibile teoria del "toccare il fantasma per farlo svanire", funziona anche da "catalizzatore"; cerco di spiegare.

quello che succedeva a me, era che come te il cervello era sempre in azione. quando dico sempre intendo proprio tutte le ore da sveglia e pure qualche sogno. Il sottofondo è sempre quello di come si farà a superare i vari imprevisti e compiti quotidiani, si pensa a espedienti per evitare le situazioni difficili, si calcola, si cerca di prevedere...
Allo stesso tempo però cerchi di non pensarci troppo, per paura di farsi sopraffare dall'ansia, così si resta in una via di mezzo logorante.

diciamo che le ns energie concentrate sull'ansia sono un costante 8? da 1 a 10, dico.

ok, tu in quei momenti la devi far arrivare a 10, per mezzora.
Quella è la mezz'ora in cui ti "sfoghi", in cui lasci che tutte le paure che cerchi di soffocare durante le 24 ore, vengano fuori. Lasci che tutti i pensieri che cerchiamo di non ascoltare, prendano forma.
Lasciandoli sfogare, è paradossale, ma primo, non escono come pensiamo (l'ansia NON SALE, ma anzi scende), secondo, se si inizia a pensare durante il giorno a qualche situazione di panico, e il cervello rischia di andare in loop, automaticamente, per stanchezza, si rimanda; "ci penserò durante la mezz'ora di peggior fantasia". E il loop non parte.

Ripeto per la centesima volta che raccontate così sembrano una marea di cazzate da santone, al contrario l'approccio è totalmente scientifico e cosa posso dirti?
Funziona.


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QUOTE (fungo velenoso @ Mercoledì, 29-Apr-2009, 11:21)
QUOTE (franci @ Mercoledì, 29-Apr-2009, 10:54)
scusate se mi intrometto, ma non ho ben capito come si fa. per esempio domani devo affrontare una situazione che mi mette in agitazione.

io già ci sto pensando ininterrottamente da ieri sera più o meno e tutte le altre cose sono in secondo piano rispetto a questa, sto meditando di farmi accompagnare. come faccio a pensarci per dieci minuti se già ci penso 24 ore? non vi aumenta l'ansia?  io pensando a quella situazione penso già a dove inizierò ad andare in loop con la testa...come si fà a 'staccare'il cervello anche solo per dieci minuti? più ci penso e più questa sensazione si trasforma in 'catastrofe'... PSICO sad.gif

France ma a te succedeva questa cosa?...per esempio se io SO di dover fare una cosa, mi ci fisso, ci penso e se poi riesco a affrontarla sto in continua tensione. tensione AL LIMITE, però l'ansia non diventa attacco o pensiero soffocante, solo sto male come se fossi COSTANTEMENTE IN PERICOLO. il dramma sono gli imprevisti, le situazioni che non ho calcolato, il dover fare una cosa all'improvviso per necessità, li proprio il caos (e di solito mi blocco e non l'affronto, tornando indietro, trovando scuse).

franci, considera che questa non è una terapia fai da te, che va fatta seguita da un terapeuta, e che io ne ho parlato solo per raccontare come si svolge.

fatta questa premessa, io stavo ESATTAMENTE (ma proprio pari pari) come te.

costantemente in pericolo.

questa è una cosa che la dottoressa ha subito inquadrato, ovvero che chi soffre di ansia, ha come dire un "difetto" nel meccanismo di ALLERTA.

noi stiamo all'erta troppo, anche quando non ce n'è bisogno, il nostro cervello ci manda segnali di pericolo anche quando pericolo non ce n'è.

gli esercizi che ho descritto, e che non sono per niente banali proprio perchè, come dici tu, siamo già in ansia e pare IMPOSSIBILE l'idea di aumentarla, servono proprio per ri-bilanciare questo meccanismo rotto.

considera che tu stai molto male, e che questi esercizi della peggior fantasia arrivano DOPO i primi passi; dovresti iniziare con lo schema di cui si parla all'inizio, non direttamente con questi. PSICO smile.gif

dopo di che, il fatto di mettersi per mezz'ora a pensare INTENSAMENTE a tutte le nostre peggiori paure, oltre a funzionare secondo l'infallibile teoria del "toccare il fantasma per farlo svanire", funziona anche da "catalizzatore"; cerco di spiegare.

quello che succedeva a me, era che come te il cervello era sempre in azione. quando dico sempre intendo proprio tutte le ore da sveglia e pure qualche sogno. Il sottofondo è sempre quello di come si farà a superare i vari imprevisti e compiti quotidiani, si pensa a espedienti per evitare le situazioni difficili, si calcola, si cerca di prevedere...
Allo stesso tempo però cerchi di non pensarci troppo, per paura di farsi sopraffare dall'ansia, così si resta in una via di mezzo logorante.

diciamo che le ns energie concentrate sull'ansia sono un costante 8? da 1 a 10, dico.

ok, tu in quei momenti la devi far arrivare a 10, per mezzora.
Quella è la mezz'ora in cui ti "sfoghi", in cui lasci che tutte le paure che cerchi di soffocare durante le 24 ore, vengano fuori. Lasci che tutti i pensieri che cerchiamo di non ascoltare, prendano forma.
Lasciandoli sfogare, è paradossale, ma primo, non escono come pensiamo (l'ansia NON SALE, ma anzi scende), secondo, se si inizia a pensare durante il giorno a qualche situazione di panico, e il cervello rischia di andare in loop, automaticamente, per stanchezza, si rimanda; "ci penserò durante la mezz'ora di peggior fantasia". E il loop non parte.

Ripeto per la centesima volta che raccontate così sembrano una marea di cazzate da santone, al contrario l'approccio è totalmente scientifico e cosa posso dirti?
Funziona.

io l'ho fatto sia in tcc che in tsb ma il resto della giornata continuavo ad avere le ossessioni se si verificava un evento scatenante...
quello che noto che ha voi l'ansia si è liberata dai finti panni che veste, a me invece è concretamente legato a qualcosa che ritengo sporco.
perciò mentre a voi il meccanismo angoscia e compulsioni mi servono per canalizzare un disagio che ho, perciò se dò sfogo a questo disagio un tot di tempo è probabile che per un altro tot non avrò problemi, per me non è così l'ossessioni e l'ansia salgono collegate ad un evento concreto...
non so se mi spiego...
perciò non riesco ad intervenirci in nessun modo maledizione...

ad esempio l'Epr all'inizio come molti sanno può essere fatta in modo figurato, (non so uno che ha paura delle moto, cominciare a leggere riviste di moto, poi giocare ad un simulatore, ecc ecc) bhè a me questi esercizi non mi procurano nessuno stress perchè la mia paura è legata ad un evento concreto...

non so se mi spiego Doh!.gif


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QUOTE (silenzioso81 @ Giovedì, 30-Apr-2009, 11:24)
per me non è così l'ossessioni e l'ansia salgono collegate ad un evento concreto...
non so se mi spiego...
perciò non riesco ad intervenirci in nessun modo maledizione...

non ho capito, cosa intendi con evento concreto? mi fai un esempio?


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"Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te"


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“se c'è dubbio...... vuol dire che esiste un'alternativa e quindi una possibilità di scelta"

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“L'uomo è turbato non tanto dalle cose, ma da ciò che egli pensa sulle cose"

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QUOTE (silenzioso81 @ Giovedì, 30-Apr-2009, 12:24)
QUOTE (fungo velenoso @ Mercoledì, 29-Apr-2009, 11:21)
QUOTE (franci @ Mercoledì, 29-Apr-2009, 10:54)
scusate se mi intrometto, ma non ho ben capito come si fa. per esempio domani devo affrontare una situazione che mi mette in agitazione.

io già ci sto pensando ininterrottamente da ieri sera più o meno e tutte le altre cose sono in secondo piano rispetto a questa, sto meditando di farmi accompagnare. come faccio a pensarci per dieci minuti se già ci penso 24 ore? non vi aumenta l'ansia?  io pensando a quella situazione penso già a dove inizierò ad andare in loop con la testa...come si fà a 'staccare'il cervello anche solo per dieci minuti? più ci penso e più questa sensazione si trasforma in 'catastrofe'... PSICO sad.gif

France ma a te succedeva questa cosa?...per esempio se io SO di dover fare una cosa, mi ci fisso, ci penso e se poi riesco a affrontarla sto in continua tensione. tensione AL LIMITE, però l'ansia non diventa attacco o pensiero soffocante, solo sto male come se fossi COSTANTEMENTE IN PERICOLO. il dramma sono gli imprevisti, le situazioni che non ho calcolato, il dover fare una cosa all'improvviso per necessità, li proprio il caos (e di solito mi blocco e non l'affronto, tornando indietro, trovando scuse).

franci, considera che questa non è una terapia fai da te, che va fatta seguita da un terapeuta, e che io ne ho parlato solo per raccontare come si svolge.

fatta questa premessa, io stavo ESATTAMENTE (ma proprio pari pari) come te.

costantemente in pericolo.

questa è una cosa che la dottoressa ha subito inquadrato, ovvero che chi soffre di ansia, ha come dire un "difetto" nel meccanismo di ALLERTA.

noi stiamo all'erta troppo, anche quando non ce n'è bisogno, il nostro cervello ci manda segnali di pericolo anche quando pericolo non ce n'è.

gli esercizi che ho descritto, e che non sono per niente banali proprio perchè, come dici tu, siamo già in ansia e pare IMPOSSIBILE l'idea di aumentarla, servono proprio per ri-bilanciare questo meccanismo rotto.

considera che tu stai molto male, e che questi esercizi della peggior fantasia arrivano DOPO i primi passi; dovresti iniziare con lo schema di cui si parla all'inizio, non direttamente con questi. PSICO smile.gif

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quello che succedeva a me, era che come te il cervello era sempre in azione. quando dico sempre intendo proprio tutte le ore da sveglia e pure qualche sogno. Il sottofondo è sempre quello di come si farà a superare i vari imprevisti e compiti quotidiani, si pensa a espedienti per evitare le situazioni difficili, si calcola, si cerca di prevedere...
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Quella è la mezz'ora in cui ti "sfoghi", in cui lasci che tutte le paure che cerchi di soffocare durante le 24 ore, vengano fuori. Lasci che tutti i pensieri che cerchiamo di non ascoltare, prendano forma.
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ho capito perfettamente
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silenzioso81
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QUOTE (cioce @ Giovedì, 30-Apr-2009, 11:30)
QUOTE (silenzioso81 @ Giovedì, 30-Apr-2009, 11:24)
per me non è così l'ossessioni e l'ansia salgono collegate ad un evento concreto...
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non ho capito, cosa intendi con evento concreto? mi fai un esempio?

un contatto che ritengo "contaminante" ad esempio...


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silenzioso81
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QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 30-Apr-2009, 12:25)
QUOTE (silenzioso81 @ Giovedì, 30-Apr-2009, 12:24)
QUOTE (fungo velenoso @ Mercoledì, 29-Apr-2009, 11:21)
QUOTE (franci @ Mercoledì, 29-Apr-2009, 10:54)
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io già ci sto pensando ininterrottamente da ieri sera più o meno e tutte le altre cose sono in secondo piano rispetto a questa, sto meditando di farmi accompagnare. come faccio a pensarci per dieci minuti se già ci penso 24 ore? non vi aumenta l'ansia?  io pensando a quella situazione penso già a dove inizierò ad andare in loop con la testa...come si fà a 'staccare'il cervello anche solo per dieci minuti? più ci penso e più questa sensazione si trasforma in 'catastrofe'... PSICO sad.gif

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fatta questa premessa, io stavo ESATTAMENTE (ma proprio pari pari) come te.

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Quella è la mezz'ora in cui ti "sfoghi", in cui lasci che tutte le paure che cerchi di soffocare durante le 24 ore, vengano fuori. Lasci che tutti i pensieri che cerchiamo di non ascoltare, prendano forma.
Lasciandoli sfogare, è paradossale, ma primo, non escono come pensiamo (l'ansia NON SALE, ma anzi scende), secondo, se si inizia a pensare durante il giorno a qualche situazione di panico, e il cervello rischia di andare in loop, automaticamente, per stanchezza, si rimanda; "ci penserò durante la mezz'ora di peggior fantasia". E il loop non parte.

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ad esempio l'Epr all'inizio come molti sanno può essere fatta in modo figurato, (non so uno che ha paura delle moto, cominciare a leggere riviste di moto, poi giocare ad un simulatore, ecc ecc) bhè a me questi esercizi non mi procurano nessuno stress perchè la mia paura è legata ad un evento concreto...

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QUOTE (silenzioso81 @ Giovedì, 30-Apr-2009, 11:24)
per me non è così l'ossessioni e l'ansia salgono collegate ad un evento concreto...

credo che per tutti i doc da contaminazione sia così, e anche per me era così... mai prenderlo di petto perchè la contaminazione per la nostra testa sembra reale (anche se poi non è così reale ma noi lo ingigantiamo molto)... sarebbe meglio mangiargli poco per volta le fondamenta con la cognitiva per minarlo dal punto di vista razionale e con la comportamentale ma per piccolissimi passi... esempio se io non tollerassi lo sporco o il sangue un primo passo potrebbe essere accettare che lo tocchino gli altri... è la nostra testa che si impone e allora magari addolcirla su altro che ci preoccupa meno.


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QUOTE (cioce @ Venerdì, 01-Mag-2009, 07:53)
QUOTE (silenzioso81 @ Giovedì, 30-Apr-2009, 11:24)
per me non è così l'ossessioni e l'ansia salgono collegate ad un evento concreto...

credo che per tutti i doc da contaminazione sia così, e anche per me era così... mai prenderlo di petto perchè la contaminazione per la nostra testa sembra reale (anche se poi non è così reale ma noi lo ingigantiamo molto)... sarebbe meglio mangiargli poco per volta le fondamenta con la cognitiva per minarlo dal punto di vista razionale e con la comportamentale ma per piccolissimi passi... esempio se io non tollerassi lo sporco o il sangue un primo passo potrebbe essere accettare che lo tocchino gli altri... è la nostra testa che si impone e allora magari addolcirla su altro che ci preoccupa meno.

si ma ci sono dei limiti ben precisi che non riesco a superare ed arrivati mi genera ansia che anche a lungo andare non scema ma si rafforza!


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QUOTE (fungo velenoso @ Lunedì, 27-Apr-2009, 16:50)
TERAPIA STRATEGICA PER ATTACCHI DI PANICO.

Questo link che aggiungerò in calce, è un articolo scritto dalla dott.ssa Federica Cagnoni, che lavora a Torino e Modena.

Io sono stata in cura da lei per un problema di attacchi di panico, ansia generalizzata (soprattutto questa), evitamento totale e piccole ossessioni.

La cura mi ha aiutata moltissimo.
E' diversa dalla Tcc, per quanto tutti le associno, e si basa su metodi e strategie diverse.

Mi sono rivolta alla dottoressa verso febbraio marzo (2007); non riuscivo a prendere il treno, dovevo fare una 20ina di minuti di tratta e non bastava l'ansiolitico e la cura di sereupin iniziata da poco... piangevo, avevo crisi pazzesche ai piedi dei binari, dovevo farmi accompagnare dai miei genitori ovunque.
Non facevano eccezione i bus urbani; per andare a seduta dalla mia "vecchia psicologa", dovevo affrontare 6-7 fermate di autobus in città, 10 minuti o poco più. Niente, me li facevo a piedi ogni santa volta, dopo una fermata dovevo scendere.

Queste le premesse, per dire che a luglio dello stesso anno, alcuni se lo ricorderanno, ho preso un aereo e sono andata negli Stati Uniti laugh.gif

nessun miracolo, ma la terapia mi ha aiutato molto.

Intanto vi posto il link dell'articolo, dopo di che mi piacerebbe discutere i punti essenzali del percorso terapeutico.

http://www.psicolab.net/index.asp?pid=idar...t=268&arid=2102

tra l'altro sai che una terapia molto simile viene usata anche per i tic?

si mette il paziente davanti allo specchio e gli si chiede di eseguire il tic

per mezz'ora


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davvero? molto interessante!


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QUOTE (fungo velenoso @ Lunedì, 04-Mag-2009, 14:50)
davvero? molto interessante!

PSICO-si.gif si chiama decondizionamento comportamentale

io ho anche i tic per cui ci vado a nozze


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so che cmq col doc la TSB ha ovviamente delle varianti, anche se la base è la stessa..

ad esempio, si trova una compulsione che si fa tipicamente, e la si deve ripetere un tot di volte.

ad esempio, 20.

ti lavi le mani perchè ti senti sporco? ok, fallo, ma DEVI farlo 20 volte.

pare che dopo un po' si preferisca evitare di farla piuttosto che farla un numero maggiore di volte rispetto a quanto si sentirebbe il "bisogno".


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giovannalapazza
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QUOTE (fungo velenoso @ Lunedì, 04-Mag-2009, 14:59)
so che cmq col doc la TSB ha ovviamente delle varianti, anche se la base è la stessa..

ad esempio, si trova una compulsione che si fa tipicamente, e la si deve ripetere un tot di volte.

ad esempio, 20.

ti lavi le mani perchè ti senti sporco? ok, fallo, ma DEVI farlo 20 volte.

pare che dopo un po' si preferisca evitare di farla piuttosto che farla un numero maggiore di volte rispetto a quanto si sentirebbe il "bisogno".

secondo me vale la pena di provare specie per chi ha molte compulsioni non mentali


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fungo velenoso
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sì, anche secondo me, mi sembra che le ricerche vadano nella direzione giusta, questa idea di andare a modificare MECCANICAMENTE i livelli di allerta sballati nel nostro cervello, attraverso questi esercizi, pare funzioni nel modo migliore.


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giovannalapazza
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fobia sociale , riporto il post di uomo disintegrato

Quando ero oppresso dalla fobia sociale ero perseguitato dall'idea di passare per idiota, tonto, ridicolo.
Penso sia capitato a tutti i sociofobici.
La cosa devastante è che quando la nostra parte cognitiva è immersa nella paura la nostra capacità di razionalizzare e vedere il mondo esterno con occhi neutri si azzera.

In pratica vediamo cose che non stanno nè in cielo nè in terra.
Se, per esempio, parlando con con una commessa di un negozio scorgiamo con la coda nell'occhio un'altra addetta che sghignazza in disparte, daremo per certo il fatto che stava ridendo per qualcosa di ridicolo che abbiamo detto o qualcosa di ridicolo che riguarda la nostra persona.

Ed invece magari tale addetta stava ridendo per una frase appena scambiata con qualcun'altro, o per qualcosa che ha appena sentito alla radio, ecc ecc.

Crediamo che tutto il mondo ci tenga gli occhi puntati contro per poterci incastrare e sputtanare ad ogni nostro passo falso.
Ma non è così. Lo sai.
E soprattutto, anche fosse così, cosa ce ne frega realmente ??
Chi sono gli altri per giudicare il nostro modo di pensare, camminare, parlare, vivere ?

Questo è il primo aspetto cognitivo del quale tenere conto.

Il secondo è
Se parlo in pubblico mi torna l'ansia.
So che è immotivata ma purtroppo torna e non riesco ad arginarla.
Mi blocca. Speriamo che non mi colpisca domani perchè ho un'importante conferenza da fare !

Bene
Stai pur sicura che il giorno dopo avrai molti problemi !

Il reiterare dell'ansia ha motivi fisici oltre che psicologici. La paura è la causa iniziale. Ciò che ha scaturito tutto il circolo vizioso. Il reiterare dell'ansia è causato dalla automazione che il tuo cervello ha creato tra pensiero\stato ansioso.
Quindi è logico che torni.
Deve salvarti da un pericolo che tu avevi ritenuto tale con la prima interpretazione.

Ma poi hai ragionato. Hai razionalizzato. Hai realizzato la tua prima parte cognitiva.
Quindi adesso sai che parlare davanti alle persone non può creare nessun pericolo alla tua figura. Non si giudica una persona da un'empasse. Se sbagliamo un verbo non siamo immondizia. Se scambiamo un sostantivo non significa che non siamo degni di parlare. Significa che abbiamo sbagliato un sostantivo. Stop !

Ma l'ansia torna lo stesso.
Qui inizia la seconda parte cognitiva.
Rallegrati !!
Rallegrati perchè sai che quall'ansia ti torna per una causa fisica. Per un automatismo. Per una dipendenza aquisita da stimolo\rassicurazione.
Se tieni aperta la porta ad un'ansia immotivata, benche tu sappia che immotivata è, ti farà comunque "sentire" il pericolo. Avrai paura del sentimento di ansia stesso piuttosto che del pensiero che ha scaturito l'ansia la prima volta.

E invece, come hai cognitivamente realizzato, non hai niente da temere

Parla davanti a mille persone e falle pendere dalle tue labbra


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