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PSICO > Disturbo ossessivo compulsivo DOC > Paura Di Vedere Il Fidanzato


Inviato da: moonlight92 il Sabato, 22-Giu-2019, 19:56
Ho quasi sempre paura di uscire con lui.
Ho paura che le cose andranno male, che proverò qualcosa di negativo emotivamente.
Che proverò davvero noia o sensazioni indefinite che non sono benessere, piacere, gioia.
Mi fa paura il pensiero " e se stessi male dopo?" Ma è la paura di cosa sentirò poi stando insieme la vera preoccupazione.

Oltre a questo non so se lo fate anche voi ma mi chiedo ogni quanto dovrebbe mancarmi come se ci fosse una formula standard.
Ogni quanto si dovrebbe avere voglia e desiderio di vedersi se si ama qualcuno ? Se non è " il più possibile" allora non si ama?
Io penso di no, vorrei restare salda in questo pensiero meno idealizzato ma leggere tante altre persone che dicono il contrario mi indubbisce.

Io penso di no ma di me penso che non è normale ed è come se aspettassi la voglia di vederlo per rassicurarmi. O di sentire feeling e divertirci assieme per rassicurarmi... se no sono in balia dell'incertezza e paura per tutto il tempo che non ci sono questi sentimenti. Se non ci sono praticamente penso di non amarlo fino a che non tornano che mi rassicuro e penso " ma quindi posso starci bene".

Mi dispiace avere questa paura di vederlo e non so come smetterla...
Dovrebbe esserci solo entusiamo e gioia. Invece Da tanti anni paura di come andrà.

Alcuni pensieri li ho smontati un po... ma questo periodo ne ho altri che non so gestire.

Inviato da: moonlight92 il Domenica, 23-Giu-2019, 11:49
Nessuno si fa queste paranoie ?

Inviato da: Minima il Domenica, 23-Giu-2019, 11:54
Io

Inviato da: Stanca1992 il Domenica, 23-Giu-2019, 12:26
Provo le stesse cose...

Inviato da: Elemaia il Domenica, 23-Giu-2019, 12:31
Anche io ho paura di vederlo ed ho paura di provare qualcosa di diverso ogni giorno.. anche perché a volte quando sono con lui ho sempre paura di essere falsa e di non provare niente.
Poi prima di vederlo all’inizio mi saliva un angoscia tanto che a volte volevo rifiutare l’invito ma mi sarebbe troppo dispiaciuto perché poverino lui non ha fatto nulla.. sono io quii il problema. Quindi esco mi diverto e poi ritorno a casa.. all’inizio penso di stare bene e poi sfaso tutto..

Inviato da: Elemaia il Domenica, 23-Giu-2019, 12:32
Anche io ho paura di vederlo ed ho paura di provare qualcosa di diverso ogni giorno.. anche perché a volte quando sono con lui ho sempre paura di essere falsa e di non provare niente.
Poi prima di vederlo all’inizio mi saliva un angoscia tanto che a volte volevo rifiutare l’invito ma mi sarebbe troppo dispiaciuto perché poverino lui non ha fatto nulla.. sono io quii il problema. Quindi esco mi diverto e poi ritorno a casa.. all’inizio penso di stare bene e poi sfaso tutto..

Inviato da: Elemaia il Domenica, 23-Giu-2019, 12:32
Anche io ho paura di vederlo ed ho paura di provare qualcosa di diverso ogni giorno.. anche perché a volte quando sono con lui ho sempre paura di essere falsa e di non provare niente.
Poi prima di vederlo all’inizio mi saliva un angoscia tanto che a volte volevo rifiutare l’invito ma mi sarebbe troppo dispiaciuto perché poverino lui non ha fatto nulla.. sono io quii il problema. Quindi esco mi diverto e poi ritorno a casa.. all’inizio penso di stare bene e poi sfaso tutto..

Inviato da: Elemaia il Domenica, 23-Giu-2019, 12:32
Anche io ho paura di vederlo ed ho paura di provare qualcosa di diverso ogni giorno.. anche perché a volte quando sono con lui ho sempre paura di essere falsa e di non provare niente.
Poi prima di vederlo all’inizio mi saliva un angoscia tanto che a volte volevo rifiutare l’invito ma mi sarebbe troppo dispiaciuto perché poverino lui non ha fatto nulla.. sono io quii il problema. Quindi esco mi diverto e poi ritorno a casa.. all’inizio penso di stare bene e poi sfaso tutto..

Inviato da: moonlight92 il Lunedì, 24-Giu-2019, 11:22
E come gestite questi momenti ?
Io prima di vederci quando abbiamo organizzato mi flagello se non sono sicura di vederlo e analizzo questa cosa per capire perché non mi va. Se è paura o voglia di stare sola e basta.
Non è facile capirsi.
Ora non lo vedo da una settimana e non capisco se mi interessa vederlo, se mi manca... e me ne faccio un problema.

Inviato da: Franca996 il Lunedì, 24-Giu-2019, 19:42
Ciao, sono nuova nel forum ma vi leggo da molti mesi. Anche io soffro per gli stessi identici motivi e vi capisco perfettamente. È qualche mese che sto così e rispetto all’inizio sto molto meglio anche se non posso dire di esserne uscita del tutto. La cosa si è evoluta e con l’aiuto della psicologa ho visto come non siano i pensieri il fulcro del
Problema (ancora a volte ho difficoltà a capirlo), ma il problema è il mio comportamento nel rapporto in relazione a determinati aspetti (ad esempio a volte in determinate situazioni tendo a nom Dire qualcosa che non mi sta bene x paura di ferire lui -> repressione di questa parte di me che mi ha fatto scoppiare l’ansia e i pensieri.. non so se mi sono spiegata). È ancora difficile a volte capire questo.

Quando ero nel pieno dell’ansia all’inizio era difficile gestire i momenti in cui dovevo vederlo perché non facevo altro che rimuginare e farmi continui test per capire cosa sentivo ecc ecc, fare questo non mi portava da nessuna parte e appena lo vedevo mi sentivo come in una bolla non riuscivo a capire niente. Poi non so come bene o male riuscivo a rilassarmi, a volte di più a volte di meno, anche nel pieno dell’ansia forte.
Col passare dei mesi mi sforzavo di non pensarci più di tanto, di lasciar scorrere le varie rimuginazioni e, non senza difficoltà, cerco di focalizzarmi il più possibile sul presente senza cadere nella trappola del “come staró?” “Avró l’ansia?” “Staró bene o male?” “E se staró male vuol dire che lo dovró lasciare?”

Ti dico solo che all inizio avevo una paura assurda di vederlo perché mi sentivo talmente fuori controllo che pensavo che appena lo incontravo lo avrei lasciato ed ero terrorizzata

Inviato da: moonlight92 il Lunedì, 24-Giu-2019, 21:19
Ciao grazie per la tua testimonianza che nonostante l'ansia da un messaggio positivo di come gestire paure comuni a molti qui. Stai facendo terapia ?
Se sì che indirizzo ?

Io mi chiedo sempre se mi manca quando passa una settimana o più. Mi chiedo se lui senti anche voglia di verermi. È come se avessi paura di stare bene se non ci vediamo. Oggi ero al mare e mi sono resa conto che non lo stavo pensando e mi viene da rimuginare se lo amo o no.

Inviato da: Franca996 il Lunedì, 24-Giu-2019, 21:36
Grazie a te, anche se mi sono iscritta solo ora è da mesi che leggo il forum ed è stato bellissimo sentirmi capita leggendo le vostre testimonianze qui che corrispondevano alle cose che avevo in testa! PSICO smile.gif

Si sto facendo terapia cognitivo comportamentale da febbraio (da quando mi è scoppiata l’ansia). Già in passato ho fatto lo stesso tipo di percorso con la stessa psicologa e ne ero uscita più forte e sicura di me. Non avevo il doc da relazione ma avevo sempre pensieri, ansie ed ossessioni ma di altro tipo.

Ti capisco perfettamente anche a me capita di pensare quelle cose, snche se la situazione è più sotto controllo rispetto a qualche mese fa ci sono momenti in cui entro in tilt.. a volte se sto con le mie amiche mi sento in colpa se mi sto divertendo perché penso “se ti stai divertendo senza di lui vuol dire che non lo amo?” E se mi ci soffermo troppo è la fine perché entro in un loop assurdo, quindi con tanta forza di volontà cerco di andare avanti nonostante quei dubbi che vorrei risolvere a tutti i costi in quel momento


Inviato da: moonlight92 il Lunedì, 24-Giu-2019, 21:52
Per esempio ho una mezza cosa che vorrei vederlo... Cioè non sono sicura ma penso come se dovessi fare in modo che ci vediamo oggi perché entrambi possiamo ora.
Pensandolo poi subito un altra sensazione è arrivata, tipo che se organizzavo poi mi annoiavo. è come se mi fossi vista un secondo con lui e sentissi la pesantezza/ noia. Allora da questo già mi passa la cosa di vederlo...
Non capisco che voglio, che sto facendo.
Non sono poi solo questo i pensieri.
C'è qualcosa per tutto...
Risultato il dubbio sempre e comunque.

Inviato da: Franca996 il Lunedì, 24-Giu-2019, 22:07
Ti capisco bene, il problema però è che appena inizi col loop dei dubbi non finisci più. È durissima ma al primo dubbio dovresti cercare di resistere senza rispondere e tollerare questa sensazione. Se senti qualcosa Che sia positivo o negativo non soffermartici troppo... chi non sta come noi non si chiede sempre di continuo cosa prova/pensa in ogni istante perché vive le situazioni come vengono e basta.
Se hai degli impulsi che ti fanno venire voglia di vederlo considerali come tali senza però soffermartici e senza ragionarci su

Inviato da: Franca996 il Lunedì, 24-Giu-2019, 22:34
Tu fai terapia? Da quanto tempo stai in questa situazione?

Inviato da: moonlight92 il Lunedì, 24-Giu-2019, 22:42
Sono quasi 7 anni con lui e quindi da tutta la relazione...
Terapia la faccio ma non tcc, e lei dice che è una cosa lunga... ci sono da quasi un anno e mezzo e lei fa una terapia chiamata costruttivista.
Ho avuto l'esperienza della tbs anni fa ma non ne sono uscita.
Prima di questo ossessionarmi sulla relazione avevo doc aggressivo, sprazzi di ipocondria... tendo a farmi spaventare da tutto perché è come se lo percepissi subito come qualcosa di definitivo e catastrofico.
È chiaro che il mio profilo psicologico è composto da molta bassa autostima, ansia, comportamenti fobici e tendenza a controllare e rimuginare su tutto sopratrutto sulle emozioni.

Inviato da: Franca996 il Lunedì, 24-Giu-2019, 22:58
Mammamia immagino quanto possa essere stata dura tutto questo tempo, ma nonostante tutto sei ancora con lui e stai ancora combattendo! in general pensi di aver avuto dei miglioramenti in qualche aspetto di questo problema con le terapie che hai fatto?

Anche io non ho avuto solo l’ossessione sulla relazione, sono sempre stata una persona ansiosa e in generale pessimista, con poca autostima. Come te tendo ad avere una visione subito catastrofica ed estremizzata delle situazioni, il classico “bianco e nero”.
Ho avuto fissazioni ed ansia riguardo malattie, ho avuto per un periodo il doc omosessuale, in alcuni momenti della mia vita avevo paura di poter uccidere i miei genitori, da piccola avevo immagini intrusive in testa che mi facevano paura e che volevo scongiurare con rituali e preghiere, e in generale ho alcune manie e fissazioni nella vita di tutti i giorni.

Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 00:37
Alcuni miglioramenti, la terapia è dura per me... l'ultima seduta mi ha fatto crollare molte idee che avevo sulla mia condizione e ancora ci sto riflettendo. All'inizio non accettavo ed ero arrabbiata con lei e me stessa per le sue parole poi triste, in colpa... ma ora sono a livello accettazione e adesione al suo pensiero.
Lei mi.ha detto che io non voglio accettare i miei pensieri quali : " è basso, non è bellissimo" ha detto che li nego ma che sono miei pensieri e non come io credevo frutto di influenze esterne. E così ho dovuto puntare il.dito verso di me dicendomi " ok io penso queste cose, io do importanza a queste cose, io provo vergogna" ed è incredibilmente difficile per me accettare tutto questo. Ho sempre cercato di dare a wuesti pensieri una motivazione in " lo penso perché so che gli sltri lo possono pensare e ho paura". Però qui più che doc di parla di fovia sociale.

Dopo il crollo della cosa, la rabbia ecc riflettendo forse ho capito l'intento della psicologa. Proprio quello di far riflettere sulla relazione nonostante i pensieri... perché avendo assodato che io penso quelle cose realmente devo chiedermi che fare con queste informazioni. Voglio stsre con lui anche se penso queste cose ? Hanno piu peso i suoi difetti o il sentiemento ?
( forse voleva portarmi a ciò)

Resto comunque preoccupata perché penso che le cose dovrebbero essere perfette, che dovrei essere sicurissima, felice, spensierata...

Ma non ho proprio nulla in mano per sentirmi così quindi non ha senso la pretesa di stare bene con gli altri se sto male con me stessa sempre e dovunque.


Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 00:42
Un esempio della mia insicurezza è pensare " ma se ora che ho scritto questo lei pensasse che effettivamente non lo amo ? "
E questo pensiero è stato costante con le ultime due terapie. La paura che attraverso le mie parole o altro l'altro pensi che non amo il mio ragazzo.
È come se i pemsieri altrui, le opinioni, teorie ecc degli altri anche solo immaginate mi portassero a vacillare e mettere in discussione ogni cosa anche più stupida di me.

E seguendo il filo logico della mia psico questo dubbio mi viene perché io in primis sospetto di non amare, dubito sempre se amo o no, se sono appagata da lui o no ecc . E ho paura che mi confermino le persone esterne questo mio pensiero/ sospetto.

Inviato da: Franca996 il Martedì, 25-Giu-2019, 08:33
Capisco sia molto dura, purtroppo guardare dentro se stessi ed affrontare se stessi è ciò che bisogna fare per cercare di avere più consapevolezza. Capisco faccia male l'accettazione di quei pensieri ma se si continua a prioettarli verso l'esterno e come cose che non riguardano noi stessi ci faranno ancora più paura, affrontarli è la chiave e passo dopo passo lo stai facendo! Un pensiero alla volta, intanto se ci stai riuscendo con questo pensiero domani ce la farai con pensieri che ti fanno più paura!

Se non sbaglio ho letto di recente una tua discussione dove ragionavi a mente lucida sul fatto che pensare determinate cose del proprio ragazzo non equivale per forza a non amare! Non succede niente se a volte non si vede il proprio ragazzo al top o non lo si vede sempre bello.
Accettare che questi sono semplicemente pensieri, che provengono dalla nostra mente e non dall'esterno, ma solo pensieri che non interferiscono con la bontà della propria relazione è il passo per andare avanti!
Inoltre se ti fai condizionare da persone e stimoli esterni non riuscirai mai a concentrarti su te stessa e su quello che realmente vuoi... nessuno può dirti di fare una cosa o un'altra!
E anche se qualcuno ti facesse vacillare e ti confermasse questo pensiero come ti sentiresti? Secondo me male! Visto che hai PAURA di questa cosa, la temi e questo dovrebbe farti riflettere che se questa cosa la temi vuol dire che non la vuoi!

Io non ho avuto pensieri sull'aspetto fisico (soltanto un po' all'inizio), ma soltanto incentrati sulla relazione e sui miei sentimenti, ma il meccanismo alla base è lo stesso.

Inviato da: Franca996 il Martedì, 25-Giu-2019, 08:44
Comunque in tanti aspetti mi rivedo tanto soprattutto il fatto di non accettare di non essere sempre felice, serena e contenta. Per me è inconcepibile che il mio ragazzo possa dispiacermi, possa farmi arrabbiarmi o possa deludermi perchè penso che se questo accade allora vuol dire che non lo amo più e lo debba lasciare. Vorrei che fosse sempre tutto perfetto.
Il mio percorso con la psicologa è molto incentrato su questo e mi ha spiegato come l'ansia e i pensieri siano "semplicemente" il modo di venire fuori di questa repressione da parte mia di questa parte di me (cioè la parte delle cose "negative": la rabbia, la delusione, la tristezza..).
Detto a parole sembra facile poi nella pratica è molto difficile guardare dietro ai pensieri e non incentrarsi sul loro contenuto.

Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 10:46
E lei ti fa lavorare sull accettazione delle emozioni negative e pensieri
?
O usa altri approcci ?

Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 11:02
Io ho difficoltà ad accettarlo perché quando siamo insieme lo posso vedere stupendo, sentirmi molto attratta da lui... poi altre lo vedo imperfetto normale non proprio " bello canonico ". Io mi fisso su entrambe le cose. Se mi piace mi fisso che allora vuol dire che sto bene se penso di no mi fisso che allora non va bene, che non lo amo.
Un po come la cosa di vederlo o no : se sento chr voglio piu che dubitare sto bene se dubito o non mi va più di voler vederlo è un male.
Ho sempre questa cosa che lei dice che non riesco a integrare tutte le cose ma tendo a spaccarle in "o solo questo o solo quello" e mi rende complicato accettare e stare calma con tutte le e emozioni e pensieri.

Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 11:11
Ora io sto ridubitando della normalità dell'esperienza di pensare certe cose del proprio ragazzo e di sentire emozioni sgradevoli proprio perché sento cose esterne, oppure me.le vado proprio a cercare storie altrui. Ieri ho cercato " vergognarsi di lui " ho trovato cose che non mi spaventavano ma altre sì e quelle che confermano i sospetti mi condizionano tutto.
Tipo le storie su alcuni forum sul fatto che quando ami non ti importa nulla e vedi l'altro bellissimo sempre. Ecc.
Io.ho tanta paura che la mia storia sia mediocre, che sto sprecando tempo e dovrei stare con uno meglio esteticamente. Inffatti se vedo un bel ragazzo in giro il pemsiero è subito " e se volessi essere approcciata... e se cedessi magari con uno così avrei zero ansia " e subito mi sono fatta il paragone estetico immaginandoli in una medesima situazione e il mio ragazzo ne usciva meno bello. Quindi disagio e rimugini.


Inviato da: Franca996 il Martedì, 25-Giu-2019, 11:15
Lei mi fa lavorare sull'accettazione delle emozioni soprattutto nelle situazioni che temo di più ( ad esempio dover dire al mio ragazzo che qualcosa che ha fatto mi ha fatto arrabbiare) cercando di concentrarmi sul fatto che in quel momento io provo quello e basta e che questo non vuol dire mettere in dubbio tutta la relazione ma dare ascolto a quella parte di me che in quel momento è predominante.

Riguardo i pensieri lei dice che devo lasciarli da una parte e non dargli retta. All'inizio quando avevo ansia fortissima, non facevo altro che piangere in preda alla disperazione e all'ansia, non mangiavo e l'unico momento di pace era quando dormivo, avevo un fortissimo bisogno di rassicurazioni per rispondere ai pensieri che mi martellavano e lei non me le ha mai date per non alimentare dentro di me il loop ossessivo. Col passare del tempo ho capito che avere le rassicurazioni non mi sarebbe servito a niente perchè avrei continuato con altri pensieri e dubbi e abbiamo potuto vedere meglio cosa si nasconde dietro l'ansia e i pensieri.

Tu sei entrambe le cose che senti, sia quando senti cose negative che positive. Più ti ci fissi e più pensi che devi per forza rientrare in una categoria di emozioni per essere a posto... il fatto è che questo non accadrà mai perchè sei entrambe le cose in momenti diversi della tua vita!
Se in un momento ti senti meglio nei suoi confronti e lo vedi bello prendi questa cosa così come è senza analizzarla, stessa cosa quando provi invece cose negative. So che è molto difficile perchè quando provo a fare così mi sento vuota e mi sento un dubbio irrisolto dentro ma cerco di stringere i denti e vivere nonostante questa sensazione che so che è frutto della mia testa.

Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 11:22
E ieri al telefono avevo disagio con lui forse condizionata da tutti i pensieri e le ricerche che avevo fatto sulla vergogna, sulla bellezza, pensieri come " hanno ragione loro basta non lo amo" anche confronti di coppie in video mi possono far rimuginare " forse ridono più di noi, sono più una squadra... " poi pensieri che tanto non saremmo durati e io avrei potuto fare altre esperienze " lo pensavo sollevata. Quindi non riuscivo ad essere normale e contenta di sentirlo al telefono.
Ce... e indovina questo mi conferma ancora di più.

Inviato da: Franca996 il Martedì, 25-Giu-2019, 11:25
Ogni storia è a se, chiunque ti può dire qualunque cosa sul proprio modo di vivere le relazioni e l'amore e anche tu hai il tuo modo. Se nonostante tutti i pensieri e l'ansia dopo tutti questi anni sei ancora con lui c'è evidentemente qualcosa di profondo che ti lega a lui e dentro di te nel profondo del tuo cuore lo sai!

Anche quando ti fissi se vedi un ragazzo per strada il discorso è lo stesso.. è un pensiero che può capitare a tutti ma rimuginarci compulsivamente è solo deleterio per te! Poi hai visto come cambiano i pensieri in ogni situazione? Il meccanismo però è sempre quello e più fai caso alle tue emozioni e più cerchi di controllare i pensieri più non sentirai nient altro che ansia perchè non li lasci libere di esprimersi per quello che sono: solo pensieri.

Anche io sono facilmente influenzabile da quello che vedo e sento in giro e ho paura, ti dico solo che ultimamente in queste settimane vedo in giro solo gente che si lascia o che è in crisi ed io entro nel pallone perchè mi condizionano e le paragono alla mia situazione lasciandomi influenzare.
Compulsivamente inizio a calcolare le età delle persone e da quanto dura la loro storia per paragonarla alla mia e tranquillizzarmi ma in realtà non mi tranquillizzo affatto.

Inviato da: Franca996 il Martedì, 25-Giu-2019, 11:28
L'hai detto anche tu stessa che ti sentivi condizionata da quelle cose che avevi letto! Come potevi essere spensierata al telefono con lui se facevi continui paragoni e pensavi solo a monitorarti?

Ti capita di concentrarti magari sul discorso che state facendo e magicamente tutti i pensieri svaniscono perchè sei concentrata su altro come ad esempio quello che vi state dicendo (senza pensare cosa provo, senza paragonare ecc)?

Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 11:34
Non lo so la relaizone non è che sia perfetta oltre questi pensieri.
Siamo entrambi diaoccupati, lui fa dei lavori ma senza un entrata economica sicura. Io zero, sono in balia del nulla solo rimugino, ansia e tristezza, perso tutti gli amici e sto sempre a casa.
La psico dice che come coppia non ci sosteniamo. Che io sono giù ma non posso aiutare l'altro a crescere e lui idem non riesce ad aiutare me a crescere.
Quindi l'ansia può derivare anche da questa mancanza di progetti e sostegno... la psico una volta ha detto : forse hai visto qualcosa in lui che non ti piace al di là del aspetto fisico " un altro pensiero difficile da elaborare.
Anchr perché ora mi fisso pure su quanto dovrei ridere con lui. Poi ridiamo e mi calmo poi se non sto ridendo è grave.
Boh sono a un punto esasperato.




Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 11:39
QUOTE (Franca996 @ Martedì, 25-Giu-2019, 10:28)
L'hai detto anche tu stessa che ti sentivi condizionata da quelle cose che avevi letto! Come potevi essere spensierata al telefono con lui se facevi continui paragoni e pensavi solo a monitorarti?

Ti capita di concentrarti magari sul discorso che state facendo e magicamente tutti i pensieri svaniscono perchè sei concentrata su altro come ad esempio quello che vi state dicendo (senza pensare cosa provo, senza paragonare ecc)?

Si mi succede... ma poi ritorna il pensiero che forse non basta, che qualcosa non va e sensazioni negative, dubbi ecc.
Mi succede anche con me stessa, nel senso per un momento non penso a nulla e sto solo vivendo poi mi ricordo che non sto combinando nulla e mi assale ansia e tristezza e sospensione di tutto solo per rimuginare.
Non sto bene sicuramente con me stessa. So che sto facendo un errore verso di me a non muovermi.
Allo stesso tempo è come se mi mancasse forza vitale per reagire alla mia immobilità. Come soffocata dal tutto e dalle mie paure.

Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 11:44
Perché l'ansia e ormai fobia sociale permea da anni la mia esistenza... non è che la provo da poco. È cresciuta con me grazie a come sono stata in casa.
Grazie a mia mamma, alcune esperienze ecc ho costruito un sé insicuro, senza autostima e amore per me stessa, che pensa solo cose negative di sé : pigra, fallita, stupida, brutta ecc.
La psico dice che nel profondo penso di me che non sono amabile, accettabile e riconosciuta/vista dagli altri.

Inviato da: Franca996 il Martedì, 25-Giu-2019, 11:52
Mi dispiace che ti trovi in questa situazione, spero davvero che il tempo possa darti serenità ma bisogna combattere attivamente.
Riprendere in mano la tua vita partendo dai tuoi interessi potrebbe aiutarti! Uscire a fare una passeggiata, dedicare del tempo a te stessa facendo qualcosa che ti piace...
Ti capisco perchè per poter stare bene con qualcuno bisogna saper stare bene prima di tutto con sè stessi e in queste condizioni non ci si riesce. Ma per stare bene da soli non bisogna per forza rinunciare alla relazione o ad altro, piano piano mettersi al primo posto e volersi bene è alla base del percorso anche per stare meglio e avere più consapevolezza nella coppia.

E' dura riscoprirsi ma è l'unico modo per uscirne. La strada è lunga la psicologa me lo dice sempre.

Forse la tua psicologa dicendo così vuole farti ragionare sul fatto che possono esserci altri aspetti non solo fisici che magari non t stanno bene, ma questo non vuol dire che la relazione sia sbagliata.
Il punto forse è accettare di vivere la tua relazione con serenità sapendo però che potresti avere dei pensieri non per forza piacevoli riguardo alcuni aspetti della vostra storia. Comunque venirsi incontro ed andare avanti insieme anche nelle difficolta penso sia importante in una coppia.

Focalizzarsi su cosa senti, sia nelle sensazioni positive che negative, non ti porterà da nessuna parte, non avrai mai una risposta assoluta su cosa devi sentire. Vorresti rientrare in uno standard che ti tranquillizzi e ti faccia avere la verità assoluta caduta dal cielo, purtroppo questo non è possibile, ognuno ha il proprio modo di essere e di vivere e per vederlo chiaramente bisogna combattere le proprie paure

Inviato da: Franca996 il Martedì, 25-Giu-2019, 12:02
Con questa terapia costruttivista vedi dei miglioramenti pratici nella vita di tutti i giorni? Ridurre l'intensità dei pensieri e il rimuginio potrebbe aiutarti a focalizzarti su tutto ciò che c'è dietro.
Per la mia esperienza personale la tcc mi è stata di grande aiuto in passato e continua ad esserlo adesso in questo percorso.
Che sia una strada lunga non c'è dubbio ma forse ne vale davvero la pena affrontarla!

Mi dispiace leggere come parli di te stessa, già il fatto che stai combattendo da tanti anni fa di te una persona molto coraggiosa, non è semplice vivere nelle nostre condizioni, chi non ha questi problemi non si rende minimamente conto!
D'altro canto so che è molto dura scardinare meccanismi interni che ci hanno accompagnato per tutta la vita ma che sono stati deleteri per noi.
Anche io con la psicologa ho visto tra le varie cose che tra le cause del mio problema c'è l'educazione che ho ricevuto da piccola e come sono cresciuta in determinate situazioni.

Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 12:04
hai ragione... diciamo che sono al punto che stare in casa con parenti mi da vergogna di me stessa. potrei dire che mi sento così anche da sola. vergogna di non star facendo nulla, di non essere forte, di pensare e dubitare così tanto sulla relazione ecc.
questa emozione insieme alla paura condiziona tutta la mia vita per ora.
due anni fa con un lavoretto avevo un po spezzato il circolo vizioso poi con un fatto sono tornata alla mia chiusura.
e ora devo con molta difficoltà ritirarmi fuori e sono anche più depressa di prima. il tempo peggiora queste emozioni.

Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 12:09
la psicologa non credo sia la più adatta a farmi muovere fisicamente ( invece la tcc da esercizi ) questa terapia è più muovere le emozioni e a volte anche dolorosamente.
la sto facendo perché è gratis e perché certe volte mi ha aiutato a vedere cose di me che non vedevo.
però non mi impone nulla, quindi è tutto secondo i miei tempi... lunghissimi.

Inviato da: Franca996 il Martedì, 25-Giu-2019, 12:12
Lo capisco, purtroppo più ci si chiude e più è difficile uscirne. So che tu lo sai questo ma davvero sforzati attivamente nel fare qualcosa, trovare un interesse.
Partendo dal tuo piccolo, veramente dall'uscire 10 minuti al giorno sforzandoti di farlo per te stessa e per nessun altro. Dopo un po' di tempo magari vedi che questo inizia a piacerti e invece di 10 min ti dedichi mezzora. Questo per fare un esempio, magari puoi riprendere dei tuoi interessi passati non saprei!

Riscoprire te stessa è alla base di tutto e il tuo benessere viene prima di qualunque altro pensiero. Hai avuto anche tu la prova che appena c'era qualcos altro a cui pensare e su cui focalizzarti eri stata meglio, sai che questo può accadere. C'è una speranza per tutti, non è facile stare meglio è un percorso faticoso e soprattutto da fare attivamente ma la fatica poi sarà ripagata PSICO smile.gif

Inviato da: Franca996 il Martedì, 25-Giu-2019, 12:19
Ok capisco. Porsi degli obiettivi nella terapia aiuta perchè appunto ti fa lavorare attivamente, cosa che serve ad ogni costo per continuare a combattere.

All'inizio quando ero solo disperata e in preda ai pensieri, tutti i discorsi su ciò che l'ansia e i pensieri nascondono non avremmo mai potuti farli.
Infatti inizialmente mi ha aiutato ad abbassare il livello di ansia e l'intensità dei pensieri (non del tutto la frequenza di essi). Solo una volta fatto questo abbiamo iniziato a parlare di ciò che i pensieri nascondono e a lavorare su me stessa, su quei meccanismi deleteri che mi sono sempre portata dietro nella mia vita, prima non lo avrei mai capito e sarebbe stato solo controproducente.
Ecco perchè ti dicevo che magari diminuire i sintomi è importante prima di poter parlare seriamente di accettazione delle emozioni o altro, perchè non lo si capisce fino in fondo e si è solo immersi nella paura.

Inviato da: moonlight92 il Martedì, 25-Giu-2019, 12:19
ammetto che le ossessioni non erano svanite quando lavoravo. all'inizio per l'eccitazione della cosa erano ridimensionate. poi ne ho avuto anche riguardanti il lavoro, ansia sociale sul posto... insomma lavorare non è che è la cura della mia intera personalità insicura.
aveva aiutato un po quello sì, mi faceva sentire di essere capace in qualcosa, di poter dire ' io faccio questa cosa ' e uscivo di casa tutti i giorni invece che tapparmi dentro.
avevo delle sfide ogni giorno ed era faticoso ma almeno stavo facendo qualche cosa.

so che tutto dipende da me...devo trovare di nuovo forza e coraggio.

Inviato da: Franca996 il Martedì, 25-Giu-2019, 12:26
Esatto infatti è proprio quello lo scopo. Sentirsi capaci in qualcosa, fare attivamente qualcosa ed anche svagarsi. Tutte cose che crescono in te l'autostima e che fanno parte di un tassello che riguarda parte della tua personalità.
Magari potessero anche scomparire le ossessioni PSICO smile.gif ma in quadro più positivo anche la gestione dell'ansia e dei pensieri poteva migliorare

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