Powered by Invision Power Board



  Reply to this topicStart new topicStart Poll

> Attacchi Di Panico E Attacchi Di Rabbia, (articolo) (sempre di Nicola Ghezzani)
Mela
Inviato il: Martedì, 17-Lug-2007, 11:22
Quote Post


Unregistered












Attacchi di rabbia, attacchi di panico: due facce della stessa
medaglia?

Di Nicola Ghezzani



Da alcuni anni sia le ricerche psicologiche che le
comunicazioni sui mass media segnalano l’emersione di una
nuova sindrome psicopatologica: la sindrome da attacchi di
rabbia. Come sindrome essa è sempre esistita, ma di nuovo,
oggi, c’è la sua impressionante estensione, tale da far
pensare ad una pandemia non minore di quella ansiosa
rivelata anni fa come DAP (il disturbo da attacchi di panico) o
di quella alimentare descritta ancor prima col termine
anoressia.

Le caratteristiche salienti della sindrome da attacchi di rabbia
sono almeno tre:
1) le irruzioni improvvise di rabbia, talvolta
tanto imprevedibili da apparire arbitrarie, irrazionali o «folli»;
quindi,
2) i comportamenti collerici asociali, tali da distruggere
relazioni parentali, amicizie, amori e lasciare il soggetto solo
e in preda alla disperante sensazione di essere un reietto
condannato dalla propria natura all’isolamento perpetuo;
talvolta, infine,
3) un rancore e un odio costanti, che
avvelenano lunghissimi periodi o l’intera vita della persona
che n’è affetta.

I dati statistici mostrano livelli di espansione impressionanti:
l’80% degli italiani ha quotidiani impulsi rabbiosi; il 20% soffre
di un rancore acuto costante. Impossibile parlare di una
patologia di tale estensione, senza far riferimento alle
circostanze ambientali che la determinano.

Dal punto di vista della mia disciplina, la Psicoterapia
dialettica, la causa principale del disturbo è
l’ipersocializzazione gerarchica, tipica del mondo occidentale,
che costringe l’individuo a stressanti regimi di scambio sociale
utilitario, improntati a rigidi criteri di sottomissione e
regolarità o di efficienza e successo che, non gratificando
l’individuo di intime soddisfazioni, lo fanno sentire vittima di
uno sfruttamento sociale o di un’ingiustizia morale sottile e
costante.

La sensazione di sfruttamento e di ingiustizia può
manifestarsi in modo precoce in seno alla famiglia, dove il
giovane, sin dall’adolescenza, si scopre perseguitato da una
sottile trama di prescrizioni e proscrizioni, incitamenti e
ammonimenti, fatti passare per regole morali assolute, tali da
provocare la sua reazione esplosiva, sovente espressa in crisi
clastiche (distruttive) che prendono di mira gli oggetti di
arredo dotati di valore affettivo o simbolico.


Ma può manifestarsi anche in età adulta, nel contesto della vita
sociale, qualora l’individuo sia irretito da relazioni ipocrite,
che mentre si mostrano guidate da determinati valori, in
realtà di nascosto ne mettono in gioco altri, valori che
quell’individuo non solo non può fare suoi, ma di cui
nemmeno può denunciare l’esistenza, pena il sentirsi
giudicato un malfidato, un asociale, un traditore.

In questi casi, la funzione della rabbia è duplice, in parte
positiva, in parte negativa.
L’individuo rabbioso mette fra sé e
gli altri un muro di negativismo, un fuoco di sbarramento tale
da difendere e preservare la sua individualità psicologica,
spesso sensibile e morale e perciò vulnerabile.
Allo stesso tempo, però, egli mette a nudo la sua anima in rivolta,
ostenta le sue piaghe, fino ad apparire insopportabile e
intrattabile non solo agli altri ma anche a se stesso.

Il risultato è un isolamento che, impoverendolo di scambi sociali
e di verifica delle emozioni, lo rende sempre più indifeso e
sempre più soggetto a rischiose regressioni caratteriali.

Dal punto di vista etico, il soggetto rabbioso è un impulsivo
che rifiuta la responsabilità sulle conseguenze dei suoi atti. In
questo senso egli è anche l’opposto speculare dell’ansioso
e
del malato di disturbo da attacchi di panico, il quale più che
dagli atti, che non compie quasi mai, è angosciato dalle
stesse fantasie che formula o semplicemente teme di poter
immaginare nella sua intimità. Sicché, se il collerico è
definibile come «irresponsabile» (nel senso che non riesce ad
articolare una positiva responsabilità circa la sua collera, che
potrebbe invece rivelarsi una ricca potenzialità dinamica);
l’ansioso e l’affetto da panico sono definibili (senza alcun
intento offensivo) come «pavidi» di fronte alla forza degli
impulsi che ospitano dentro di sé e che tendono a nascondere
agli altri come a se stessi.

Le due sindromi (da attacchi di rabbia e da attacchi di panico)
sono talvolta l’una la faccia nascosta dell’altra.
Sicché
il «pavido» affetto da panico può di colpo mutarsi in un
ardimentoso ma anche collerico individuo in rivolta col mondo
circostante. Infatti, al momento della risoluzione delle
sindromi d’ansia, si avvia spesso una fase più o meno lunga
di attacchi di rabbia e di rancore.
La rabbia che era
incapsulata nel sintomo fobico ha ormai invaso l’io, che ne è
dominato. L’ansioso, da «pavido» che era, passa per una fase
di irresponsabilità, è pieno di rabbie esplosive e di rancori che
egli ha ora il compito di moderare e organizzare.

Nel mio libro Uscire dal panico (editore Franco Angeli), nel
quale ho modificato in profondità la teoria psicologica relativa
alla genesi dell’ansia e degli attacchi di panico, spiego con
chiarezza come l’ansia e il panico derivino da pensieri di
ribellione, separazione e indipendenza repressi e cancellati
dalla coscienza per via dei sensi di colpa e delle paure di
abbandono che provocano nell’individuo. E spiego come, nella
mia attività clinica, la corretta articolazione fra panico, rabbia
e ricerca dell’autonomia personale produca sempre durevoli
effetti di guarigione.

Spesso nella mia attività ho osservato che il soggetto ansioso
che si libera della paura si rivela d’un tratto pieno di rabbia e
di rancore, e nutre fantasie di riscatto e di vendetta.

Talvolta – in rari casi – snobba il suo terapista e abbandona la terapia,
rischiando così di firmare la sua condanna sociale. E’ preda di
un «microdelirio narcisistico», nel quale afferma di avere solo
crediti, non più debiti né doveri di sorta. Ebbene, se si riesce
a contenere questa rabbia (con la psicoterapia e con
l’esercizio di discipline etiche e filosofiche) e ad articolarla in
un’azione positiva e moralmente sensata, orientandola verso
l’autonomia, l’individuo diviene sempre migliore di quello che
era: più coraggioso, sia nell’ascolto delle proprie emozioni
che nel rapporto con gli altri.

Da Vertici.it
23 settem. '06
Top
 
elleti
Inviato il: Lunedì, 23-Lug-2007, 22:26
Quote Post


Nuovo iscritto



Messaggi: 16
Utente Nr.: 240
Iscritto il: 15-Lug-2007



Grazie di aver postato questo interessantissimo articolo....
In effetti credo che l'attacco di panico sia la manifestazione esteriore di
una rabbia soffocata, e il fatto che esista una vera e propria pandemia
di questa odiosa sindrome non deve affatto stupire, visto le dinamiche sociali
della nostra epoca..... huh.gif
PMEmail Poster
Top
Adv
Adv














Top
 
Elektra
Inviato il: Martedì, 24-Lug-2007, 00:34
Quote Post


psico gothika
********


Messaggi: 53.024
Utente Nr.: 56
Iscritto il: 04-Lug-2007



non so se sia così..........ultimamente sfogo la mia rabbia.......che tralaltro conosoc da poco............e i dap mi vengono più frequentemennte di prima..............che restavo sempre calma...........


--------------------
user posted image
Fai del male al tuo corpo per tentare di uccidere la cosa che hai dentro..




PM
Top
 
cioce
Inviato il: Martedì, 24-Lug-2007, 01:29
Quote Post


psicozia
***


Messaggi: 3.756
Utente Nr.: 59
Iscritto il: 05-Lug-2007



credo di rispecchiare l'articolo quasi completamente, ma non so.... mmmmh... nel mio caso sono stata definita disforica, bipolare e con il litio per fortuna gli attacchi di rabbia sono passati in poco tempo... non capisco molto l'associazione al panico "l'una la faccia nascosta dell'altra" comunque teoria interessante smile.gif


--------------------
"Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te"


--------------------

“se c'è dubbio...... vuol dire che esiste un'alternativa e quindi una possibilità di scelta"

--------------------

“L'uomo è turbato non tanto dalle cose, ma da ciò che egli pensa sulle cose"

---------------------

Coltiviamo un cuore contento

---------------------
PMEmail Poster
Top
 
Klavier
Inviato il: Martedì, 24-Lug-2007, 09:58
Quote Post


Utentessa Baby
***


Messaggi: 2.757
Utente Nr.: 6
Iscritto il: 29-Giu-2007



grazie mela sembra interessantissimo appena posso lo leggo cn calma PSICO hug.gif


--------------------


se si chiude una porta si apre un portone
..e se si chiude un portone però sei fregata (Somer)



sappi che tutte le strade, anche le più sole, hanno un vento che le accompagna, e che il gomitolo forse non ha voluto diventar maglione..che preferisco non imparar la rotta, per ricordarmi il mare

memento audere semper
PM
Top
 
giovannalapazza
Inviato il: Martedì, 24-Lug-2007, 10:07
Quote Post


Amministratrice Socratica
********


Messaggi: 59.767
Utente Nr.: 38
Iscritto il: 02-Lug-2007



brava mela

digitando il titolo di questo 3d su google appare il nostro forum PSICO yeah.gif


--------------------
venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
PMUsers Website
Top
Mela
Inviato il: Martedì, 24-Lug-2007, 10:08
Quote Post


Unregistered









Simmi: laugh.gif

Kla: Nicola Ghezzani, a mio avviso, è davvero BRAVO. Ma tanto.
Top
Utenti totali che stanno leggendo la discussione: 0 (0 Visitatori e 0 Utenti Anonimi)
Gli utenti registrati sono 0 :

Topic Options Reply to this topicStart new topicStart Poll

 



[ Script Execution time: 0.1130 ]   [ 20 queries used ]   [ GZIP Abilitato ]