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> Fare Pace Con Noi Stessi..., Qui casca l'asino
 
sweetgirl
Inviato il: Mercoledì, 20-Giu-2018, 16:50
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Cosa rimane di vero? Rabbia, paura, ansia, sintomo ossessivo. Sarà un pensiero, un'immagine, una sensazione? Chi lo sa. Anche io ho paura quanto voi eh
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DRUMMER
Inviato il: Mercoledì, 20-Giu-2018, 16:53
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QUOTE (Oceano @ Mercoledì, 20-Giu-2018, 15:06)
"Tale contenuto sia reale": quindi significa che se pensiamo qualcosa come aver aggredito qualcuno, molestato, investito ecc vuol dire che è molto probabile averlo fatto? E se abbiamo delle immagini intrusive possono essere dei frame del fatto compiuto? Anche se sono diverse (es. Il giorno ho una giacca blu ma nell'immagine ho una t shirt bianca)???
O altrimenti, può significare che vogliamo fare realmente quello che pensiamo???

No Oceano, NO. Quello che ho detto non vale assolutamente per tutti i contenuti. Infatti gli esempi che citi sono palesemente raffigurazioni in cui si palesa un DUBBIO patologico,un'insicurezza su un'azione fatta o non fatta. Che a mio parere è molto più facile scardinare perchè esiste l'oggettività del gesto appunto non eseguito..
Non sono solito rassicurare quindi ora lo faccio ed è perchè realmente riguardo ai tuoi contenuti puoi stare tranquillo.

ciao
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Oceano
Inviato il: Mercoledì, 20-Giu-2018, 16:59
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Grazie Drummer. Ammetto di non essere in grado di abbattere il dubbio... In ogni ragionamento tendo a far prevalere il "SE" 0003.gif
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DRUMMER
Inviato il: Mercoledì, 20-Giu-2018, 17:07
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QUOTE (DP94 @ Mercoledì, 20-Giu-2018, 15:29)
Oceano con tutto il rispetto per la teoria di DRUMMER sul DOC ti sconsiglio di crederci troppo e lo sconsiglio anche a DRUMMER stesso, perché:
1) fa un uso discutibile dei concetti di "reale" e "non reale" e questo ho già provato a spiegarlo, ma mi sa che non ci sono riuscito.
2) la scienza dice altro: il DOC non è solo reazione, ma anche sensazione.
Se DRUMMER vuole convincermi del contrario mi deve dimostrare che qua dentro a occhio c'è una percentuale di omosessuali attorno al 40% (tutti qua stanno oh, tra la popolazione generale sono circa l'8%), che qua dentro c'è gente incline alla violenza (ma innocente e che sempre lo resterà), che qua dentro c'è molta gente incapace di amare (ma che non accetta questa cosa...? E non so che senso abbia questa affermazione: io non accetto di non amare...eh?), e soprattutto la scoperta più sensazionale: si può essere trans anche solo per un periodo della propria vita! Quanti ne abbiamo letti che avevano la "sensazione reale di essere trans" e poi puff dopo un po' scompare. Mai sentita una persona fuori da questo forum che smetta di essere trans, non esiste proprio. Lo sapete che per essere riconosciuti trans (e quindi accedere ad eventuali terapie) si devono fare dei colloqui con psicologi e psichiatri e che se hai il DOC "trans" non puoi essere riconosciuto tale? Sono scemi quegli psicologi e quegli psichiatri che negano il cambio di nome, le terapie ormonali e le operazioni a chi secondo DRUMMER sta solo reagendo in maniera ossessiva a una propria reale transessualità? O sarà che ne hanno visti tanti di docker che si recano alla ASL, ma che sono trans sono nella loro immaginazione, comprese le "sensazioni"? Sai contro cosa va tutto questo? Contro la realtà.

1) fa un uso discutibile dei concetti di "reale" e "non reale" e questo ho già provato a spiegarlo, ma mi sa che non ci sono riuscito.

ci sei riuscito egregiamente, ma se io ho la percezione che sia reale non riesco a cambiare da percezione reale ad percezione falsa che sembra reale. Per me è reale, punto.

2) la scienza dice altro: il DOC non è solo reazione, ma anche sensazione.
Se DRUMMER vuole convincermi del contrario mi deve dimostrare che qua dentro a occhio c'è una percentuale di omosessuali attorno al 40% (tutti qua stanno oh, tra la popolazione generale sono circa l'8%), che qua dentro c'è gente incline alla violenza (ma innocente e che sempre lo resterà), che qua dentro c'è molta gente incapace di amare

te lo potrei dimostrare in 2 parole. Semplicemente che qui dentro ci sono quelle che reagiscono in modo ossessivo a degli eventi, delle sensazioni con le quali lottano e non riescono a superare ed accettare. Senso di colpa, Il doc è sopratutto questo. Senso di colpa per qualcosa che non tollero di sentire, pensare, provare.

poi ripeto, secondo me la mia teoria non vale per tutti i contenuti. Quelli dove c'è una massiccia presenza di dubbio sono robetta facile (spesso agli inizi del doc) distinguibile pure d auno studente di psicologia del 2 anno. Quando c'è tale dubbio è evidente che si è di fronte a un DOC il cui contenuto è al 90% falso perchè nonostante le prove a disconferma il dubbio rimane, quindi la patologia è evidente come una casa.
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sweetgirl
Inviato il: Mercoledì, 20-Giu-2018, 17:16
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Sì ma anche il dubbio evolve e cambia forma o modalità, si passa dagli 'e se' che sicuramente avrai avuto anche tu ad altre forme di dubbio, a volte, potrei farne una lista di due pagine.. Io non provo colpa all'idea di non amare o essere lesbica, se mai mi girano le scatole perché non voglio allontanarmi dalla vita che ho desiderato fin ora, che desidero e che vorrei godere in pace. Tu parli degli inizi del doc, o disturbo d'ansia, a me manco piace chiamarlo doc, quella roba lì, ma il punto è che non scompare da un giorno all'altro, semmai si placa, la modalità ossessiva non è un raffreddore, si impara a governare le proprie ossessioni e a rafforzarsi quando non ci sono
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DP94
Inviato il: Mercoledì, 20-Giu-2018, 17:18
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Trovo sempre molto interessante parlare con te DRUMMER, davvero. E questo anche perché pure io ce li ho avuti entrambi i tipi di DOC che tu teorizzi: quello iniziale con i dubbi infondati e quello con le "sensazioni reali", senza più dubbi, quello in cui ormai sei convinto. Quante volte mio padre mi ha detto "ma non lo vedi che è la stessa cosa di quando eri convinto di avere l'hiv e di tutte le altre cose che mi hai detto negli anni?" e io gli dicevo parole simili alle tue "no, pà, stavolta è diverso, lo so vedere quando una cosa è reale e quando no". Indovina chi aveva ragione tra me e lui?
E poi sui concetti di "reale" e "non reale" ti assicuro che non mi sono spiegato bene, per esempio devo ancora risponderti alle ultime domande che mi hai fatto nell'altra discussione.
Tu ne dai una definizione che non so come definirla, potremmo dire "istintiva", del tipo "è reale perché lo so, perché sento che è così", ma io sinceramente non so se sono d'accordo, forse hai ragione tu, ma forse no - mettilo in conto. Se fosse come dici tu, come lo interpreti l'esempio che ti ho fatto dei docker "transgender"?


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sweetgirl
Inviato il: Mercoledì, 20-Giu-2018, 17:20
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ah sì, con l'hiv era inossidabile certezza anche per me, mia madre ha dato una prova di pazienza incredibile
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DP94
Inviato il: Mercoledì, 20-Giu-2018, 17:39
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QUOTE (DRUMMER @ Mercoledì, 20-Giu-2018, 16:07)
te lo potrei dimostrare in 2 parole. Semplicemente che qui dentro ci sono quelle che reagiscono in modo ossessivo a degli eventi, delle sensazioni con le quali lottano e non riescono a superare ed accettare.  Senso di colpa, Il doc è sopratutto questo. Senso di colpa per qualcosa che non tollero di sentire, pensare, provare.

Sì ma resta un fatto: io ho visto che di "DOC omosessuale" ('ste definizioni mi sembrano un po' idiote perciò metto sempre le virgolette) c'è un'epidemia. In pratica il "DOC omosessuale" e il "DOC da relazione" da soli a occhio occupano il 70% delle discussioni, poi ci vengono le preoccupazioni sull'aggressività e ogni tanto sull'identità di genere (sarebbe interessante una statistica). Diciamo che un 40% delle discussioni sono esclusivamente sull'omosessualità o anche sull'omosessualità. Bene, di queste un po' contengono dubbi e quindi per te non sono DOC, ma spesso si legge di sensazioni, di erezioni, di accettazione, in una percentuale che mi sembra (ma potrei sbagliarmi) sia superiore alla percentuale di omosessuali nella popolazione generale. Bene, siccome tanti qua hanno una diagnosi di DOC, allora vorrebbe dire che l'omosessualità costituisce una "comorbilità" (tra 1000 virgolette) del DOC? Cioè che se si ha il DOC è più probabile essere omosessuali? Poi, bho, tutto questo ragionamento è basato su una mia percezione della distribuzione statistica delle discussioni, che magari è errata, però dimmi se non sembra anche a te che qua dentro ci siano un po' più omosessuali che fuori, il che non avrebbe senso.


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Ansia1000
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DP94, ma che doc hai avuto?

Sembri invincibile. Colui che ha tutte le risposte e che capisce
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Pavor94
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State dicendo che chi ha il.doc omosex è omosessuale e non lo accetta?


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Inviato il: Mercoledì, 20-Giu-2018, 19:30
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Ragazzi è impossibile. Io in proposito avrei la mia teoria. Di base siamo tutti eterosessuali noi col doc solo che in un momento della vita cominciano a porci sto dubbio a cui vogliamo una risposta certa,subito. Magari all'inizio quando il pensiero è debole di conseguenza anche la rassicurazione sarà debole per colmare il dubbio. Andando avanti però proporzionalmente crescono i pensieri crescono i dubbi e l e rassicurazioni non sono mai abbastanza. Proviamo ad eccitarci davanti a materiale omosessuale e partendo da un iniziale disgusto arriviamo a crearcela ahimè noi l eccitazione. Si tratta sempre di sesso. Credo che il punto sia proprio percorrere il sentiero alla rovescia, cercando di eliminare tutti i pensieri con i dubbi associati ms è difficile perché questo dubbio ha invaso ogni settore della nostra vita. Potremmo arrivare al punto di non riuscire a parlare con una ragazza per tutta una serie di motivi e imputarlo al fatto di essere gay. La nostra vita è incentrata su questo ormai.


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DP94
Inviato il: Mercoledì, 20-Giu-2018, 19:37
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Ansia1000, sai secondo me perché sembra che ho un po' di risposte, il che non è assolutamente vero? Perché devo riconoscermi due qualità:
1) mi piace riflettere e parlare con le persone: passerei la vita a conversare
2) mi piace scrivere, scegliere le parole per dire quello che penso, e spero di riuscirci almeno un po'
Le risposte ce le hanno altri qua sul forum: per tanto tempo ho solo letto senza scrivere niente, ma ho capito tante cose da alcuni utenti. Tipo le risposte che dà Somersault: io scrivo dei papiri confusi, lui con due parole riassume tutto. Oppure quella discussione sulla neuroplasticità che ti ho suggerito in un'altra discussione: utilissima secondo me.

Comunque, che ossessioni ho avuto? A parte rituali classicamente da docker da bambino, che però non mi provocavano ansia, la prima volta che sono stato male davvero è stato a 15 anni: pensiero infondato di aver preso l'hiv. Ansia somatizzata principalmente in vomito (-20 kg). Poi questo è sfumato con un naturale passaggio logico nella paura di contaminare gli altri: il penultimo anno di liceo, vita sociale zero, c'erano i compleanni di 18 anni, non me ne sono fatto uno, né sono mai uscito con gli altri, né partecipato alle gite, ho lasciato anche lo sport, mi ero distrutto la pelle delle mani a forza di lavarmele. Poi l'ultimo anno di liceo un DOC strano che non ho mai letto da nessuna parte, incentrato su presunte intuizioni scientifiche, ma era più complicato di così, e in quel periodo la mia compulsione era letteralmente grafomania, scrivevo scrivevo decine e decine di fogli di domande, alcuni li ho anche conservati come ricordo. E vomitavo, di nuovo. Sto semplificando eh, c'erano trappole mentali assurdamente perfette e in quel periodo il mio pensiero si era discostato abbastanza dalla realtà, non aveva veramente più senso. All'università "DOC aggressivo" e vari altri "DOC minori" su tante cose, che duravano meno tempo. Comunque il vomito era immancabile. Poi mia nonna si è ammalata ed è morta e quando il DOC si mischia ai problemi veri è terribile. Comunque la storia del mio DOC è tutta una riflessione autodistruttiva sul concetto di colpa, sempre, qualunque fosse il tema.


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Ansia1000
Inviato il: Giovedì, 21-Giu-2018, 09:02
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QUOTE (DP94 @ Mercoledì, 20-Giu-2018, 18:37)
No, no, no, Ansia1000, ti prego, no complimenti immeritati! Sai secondo me perché sembra che ho un po' di risposte, il che non è assolutamente vero? Perché devo riconoscermi due qualità:
1) mi piace riflettere e parlare con le persone: passerei la vita a conversare
2) mi piace scrivere, scegliere le parole per dire quello che penso, e spero di riuscirci almeno un po'
Le risposte ce le hanno altri qua sul forum: per tanto tempo ho solo letto senza scrivere niente, ma ho capito tante cose da alcuni utenti. Tipo le risposte che dà Somersault: io scrivo dei papiri confusi, lui con due parole riassume tutto. Oppure quella discussione sulla neuroplasticità che ti ho suggerito in un'altra discussione: utilissima secondo me.

Comunque, che ossessioni ho avuto? A parte rituali classicamente da docker da bambino, che però non mi provocavano ansia, la prima volta che sono stato male davvero è stato a 15 anni: pensiero infondato di aver preso l'hiv. Ansia somatizzata principalmente in vomito, a livelli preoccupanti per la salute (-20 kg). Poi questo è sfumato con un naturale passaggio logico nella paura di contaminare gli altri: il penultimo anno di liceo, vita sociale zero, c'erano i compleanni di 18 anni, non me ne sono fatto uno, né sono mai uscito con gli altri, né partecipato alle gite, ho lasciato anche lo sport, mi ero distrutto la pelle delle mani a forza di lavarmele. Poi l'ultimo anno di liceo un DOC stranissimo che non ho mai letto da nessuna parte, incentrato su presunte intuizioni scientifiche, ma era più complicato di così, e in quel periodo la mia compulsione era letteralmente grafomania, scrivevo scrivevo decine e decine di fogli di domande, alcuni li ho anche conservati come ricordo. E vomitavo, di nuovo. Sto semplificando eh, c'erano trappole mentali assurdamente perfette e in quel periodo probabilmente il pensiero si era discostato abbastanza dalla realtà, non aveva veramente più senso. All'università "DOC aggressivo" e vari altri "DOC minori" su tante cose, che duravano meno tempo. Comunque il vomito era immancabile. Ma la cosa peggiore è stato affrontare la malattia e la morte di mia nonna con la volontà ossessiva di trovare una cura, tradotta in pratica con modalità ossessive. Quando il DOC si mischia ai problemi veri è terribile. Comunque la storia del mio DOC è tutta una riflessione autodistruttiva sul concetto di colpa, sempre, qualunque fosse il tema.

Beh, diciamo che hai potuto fare abbastanza esperienza.. purtroppo per te..

Io comunque, a differenza tua, anche se mi reputo una a cui piace scrivere e che lo fa discretamente, quando scrivo qui mi accorgo che non riesco ad esprimere bene i concetti e le idee che mi passano per la testa..

Cioè magari in testa mi balena qualcosa e poi arrivo qui e non so neanche da dove iniziare a scrivere..

A volte mi sembra che sia una “risposta” che mi sfugge..altre volte si tratta di pensieri che, chissà che giro fanno, ma sembrano talmente complessi da non riuscire a scriverli, a trasformarli in parole. Solo da pensieri hanno un certa esistenza, se provo a renderli chiari e scriverli, non riesco a cavarne un ragno dal buco.
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Zommy The Fighter
Inviato il: Giovedì, 21-Giu-2018, 16:38
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QUOTE (losxo @ Domenica, 17-Giu-2018, 22:32)
Quanto siamo arrabbiati?
Quanta rabbia abbiamo immagazzianto dentro e non riusciamo più a tirarla fuori in modo sano?

Uno dei più grossi problemi di noi ossessivi sta proprio qui.
Nella tremenda rabbia... arrabbiatura che abbiamo verso noi stessi in primis...

Ora l'avverto tutta... tutta quanta.
Non pensavo di averne cosi tanta.

Ci sono davvero dei momenti in cui odio tutto e tutti e odio me stesso
Ma ora questi momenti sono troppi e mi tengono lontano da tutti
E non so se sbaglio io o ho davvero ragione.

Le persone spesso non sono più capaci di pensare agli altri. Ma solo tremendamente a se stessi
Non dico di prendersi cura o di aiutare.
Ma tirano acqua solo al loro mulino.
Se ti va bene non ti recano danno.
Se ti va male ti fanno anche del male.

E non mi piace questo mondo.
Non mi piacciono le persone.

Scusate lo sfogo

Siamo tanto arrabbiati losxo, tutti noi.
Questo perchè il doc ci ha tolto tanto, ci ha tolto molti momenti della vita
e ora siamo tutti alla ricerca di una sorta di rivincita o quasi direi 'vendetta'.

Non vedere però per forza la rabbia come qualcosa di negativo. Può essere anche una giusta energia che se incanalata nel canale giusto può portare ad ottimi risultati.
Io molto spesso sono arrabbiato e a volte pure senza motivo. Ma che ci vuoi fare?


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E' se c'è un segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole; un segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole

IO NE SONO USCITO E SONO UN UOMO MIGLIORE....ORA E' IL TUO TURNO

Relabel...Reattribute...Refocus...Revalue

Affronta le tue paure accettando il possibile rischio insito in esse
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