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erounprincipe |
Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 09:21
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Unregistered |
Solo due parole...
sulla stanchezza dell'Anima. E' difficile spiegare le sensazioni contrastanti che si provano quando si accetta di farsi aiutare, curare. Tieni duro..., fino a quel momento. Rifiuti la chimica e le parole che appaiono così "troppo" generose... Questione di dignità, perchè vuoi dimostrare in tutti modo di potercela fare da solo. I primi giorni, sul letto d'ospedale, trascorrono in balia della rabbia e del pianto irrefrenabile. Poi i farmaci "pesanti", analisi del sangue tutti i giorni..., perchè sono veleni pericolosi..., quelli... Pochi giorni e scende un velo luminoso nello sguardo... Semiseduto, sul letto, avvolto da una coperta, con le cuffiette e una musica preferita ma completamente diversa, in quel momento..., lieve sorriso e lacrime che scendono senza più rabbia... La rabbia l'hanno "tolta". Già... E' proprio così... Ti tolgono settori del pensiero... come la rabbia, ma anche le emozioni, per poi poter lavorare serenamente con la "parola". Colloquio, tutti i giorni, ad orari diversi, per studiare il comportamento... Dopo 8 mesi di ricovero hai imparato già a convivere con tutto... e il reparto è diventato una casa... Uscire dopo tutti quei mesi... per la prima volta e accorgerti che la vita è.... "diversa"... Lo capisci anche da come ti guardano i conoscenti...; qualcuno ha anche il coraggio di dirtelo, altri ti dicono semplicemente "ti vedo bene però!"... In realtà cammini lentamente, il respiro è affannoso, non coordini le parole e ogni "tot" la lacrima parte da sola... Ecco perchè crolli di nuovo.... e rientri in ospedale per starci un altro anno... Fatica. Proporzionale al dolore. I "non" risultati terapeutici portano inevitabilmente ad ulteriori tentativi: più di 20 farmaci utilizzati... Ora sto meglio, ma non dimentico quei mesi, non posso... Non è questione di "esperienza vissuta", è la realtà, è la malattia presente...; impari solo a gestirla... Ogni volta che il dottore mi guarda e scuote la testa... sento immediatamente l'odore della colazione in reparto, quando ti invitano, delicatamente..., a svegliarti per affrontare un nuovo giorno. |
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Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 09:53
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Guru dilettante Messaggi: 13.746 Utente Nr.: 3.851 Iscritto il: 25-Mag-2009 |
ci ripensi continuamente, perchè?
E' una difesa, se mai dovessi tornarci, una sorta di preparazione? Oppure non riesci a fare a meno di ricordare tutto il dolore di quei periodi? In ogni caso, non serve, non è funzionale. Quel che serve è progettare il futuro (come hai fatto e stai facendo con il lavoro) e vivere giorno per giorno, nel presente. Contare sugli affetti, sugli interessi, sulla vita. |
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erounprincipe |
Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 10:10
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Unregistered |
Cara... forse non hai capito la mia situazione... Io posso fare salti mortali, riuscire nei miei progetti, gioire per tante cose..., da un momento all'altro posso crollare. Crollare, senza un motivo preciso. Così agisce la malattia. |
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Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 10:44
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Guru dilettante Messaggi: 13.746 Utente Nr.: 3.851 Iscritto il: 25-Mag-2009 |
per questo dicevo che conviene vivere nel presente, giorno per giorno...non ci è dato sapere che cosa succederà. Facciamo progetti, ma non possiamo attaccarci a questi, potrebbero non realizzarsi; quindi dobbiamo accettare di doverli, all'occorrenza, lasciar andare. Gli affetti però sono più stabili, per quanto ci riguarda. |
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erounprincipe |
Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 10:49
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Unregistered |
Infatti... il mio non era un "ricordare" per aumentare la sofferenza... Io so che ci tornerò ancora in quel reparto... ne sono certo... |
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Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 12:16
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Amministratrice Socratica Messaggi: 59.767 Utente Nr.: 38 Iscritto il: 02-Lug-2007 |
ti voglio bene principe
-------------------- venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
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Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 13:01
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Patatonfoloso Messaggi: 17.402 Utente Nr.: 118 Iscritto il: 06-Lug-2007 |
non so quando il ricovero ha smesso di essere presente dentro di me, non lo togli, non lo dimentichi, se ne va pian piano da solo quando passa molto tempo e continui ad essere stabile in qualche modo. Sono passati quasi 5 anni e quando torno per la visita periodica mi sembra ormai un luogo estraneo.
Se continuerò a rimanere stabile non lo so, lo spero per me e per Te. -------------------- Roberto
Anch'io sono stato un'isola, finchè non ho incontrato un cane. Quello che non si può dire in pubblico non va detto nemmeno in privato. Tutti i guerrieri han gli occhi fieri e le mutande rinforzate e i vecchi aggiungono granelli nelle clessidre taroccate ( Van der Sfroos ) |
erounprincipe |
Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 20:15
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Unregistered |
Grazie Roberto |
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erounprincipe |
Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 20:17
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Unregistered |
Grazie Simmi... |
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Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 20:20
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Psico Zio Messaggi: 3.274 Utente Nr.: 22 Iscritto il: 01-Lug-2007 |
Ti mando un abbraccio grande. In pratica la vita è così per tutti, comunque. |
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erounprincipe |
Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 20:27
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Unregistered |
Da Te Stefania... Un grazie particolare... Ti abbraccio forte forte... |
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BUMBUM |
Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 21:25
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Unregistered |
Giuseppe...
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erounprincipe |
Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 21:31
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Unregistered |
Cara... Sento che in questo Forum pochi sono quelli che possono veramente capire la mia situazione... E' come se si stesse parlando di malattie "diverse"... Una marea di gente nelle varie cartelle che parlano parlano tanto... Io ho poche parole... sempre quelle... Non sto parlando di differenze di "gravità".. (non ci si vanta di stare più male degli altri...), ma di differenze sostanziali nel vivere la malattia... Credo lascerò questo Forum |
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Dela |
Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 22:25
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Unregistered |
Prince: pochi come me ti capiscono. Osservare le tu precipitaziono negli abissi e poi le faticose risalite mi dà una piccola speranza di poter resistere ancora un po'...
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erounprincipe |
Inviato il: Lunedì, 12-Apr-2010, 22:31
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Unregistered |
lo so... |
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