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Inviato il: Giovedì, 26-Lug-2018, 13:31
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Nuovo iscritto Messaggi: 2 Utente Nr.: 19.051 Iscritto il: 20-Lug-2018 |
Ciao a tutti, sono nuovo del forum e cercherò di presentarmi ed al contempo di raccontarvi il mio problema.
Ho 27 anni studio all'università e da settembre ho cambiato città per proseguire gli studi, nella mia vita ho avuto una sola relazione con una ragazza e durata quasi 4 anni ed è da altrettanti che sono single. Sono sempre stata una persona credente ed ho riposto nella fede molte attese per il mio futuro compreso quella di trovare una fidanzata "adatta" a me, un giorno mi sono andato a confessare da un prete nella nuova città in cui mi sono trasferito, dopo essermi presentato e raccontato brevemente la mia storia mi ha detto che io non avevo chiaro che cosa volessi dalla vita e che prima cosa dovevo chiedere a Dio quale fosse la mia vocazione insinuando inoltre che le cose che studio in realtà non mi piacciono (lo avevo appena conosciuto!). Quella frase mi ha subito turbato ed ho chiesto prontamente a cosa facesse rifermento con il termine "vocazione", egli mi ha risposto che dovevo capire se la mia era una vocazione matrimoniale o sacerdotale. Da subito quell'affermazione mi aveva colpito e cercavo di trovare indizi nella mia vita di tutti i giorni per capire se soffi destinato a qualcosa di diverso rispetto a quello che avevo sempre sognato, ovvero avere una famiglia. Inizialmente è stato abbastanza facile dirmi che diventare sacerdote non era quello che volevo ma poi passano le settimane ed ogni volta che la domanda mi nasceva dentro facevo sempre più fatica a convincermi che non era quello che volevo farmi prete ed il panico saliva. Allora ho iniziato a perdere peso, ad avere lo stomaco chiuso a perdere la voglia di studiare, ogni volta che vedevo un prete un frate o una suora lo interpretavo come un segnale di Dio che mi volesse comunicare qualcosa. Ora la mia vita è segnata da questo terribile dubbio, ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa e i miei vecchi sogni non sono che un ricordo lontano. Sono andato da una psicologa e da uno psichiatra ed entrambi mi hanno detto che si tratta di un pensiero intrusivo. C'è una cosa che non riesco a spiegarmi e che mi butta giù moltissimo; è normale non provare più nulla nei confronti dei miei vecchi sogni? Sembro diventato apatico e questo mi sconforta moltissimo. Rivoglio i miei sogni, i miei obbiettivi ma vedo solo un tremendo dubbio. Grazie a chiunque mi voglia aiutare. |
Inviato il: Giovedì, 26-Lug-2018, 15:04
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Membro Attivo Messaggi: 167 Utente Nr.: 18.960 Iscritto il: 16-Mag-2018 |
Certo che è normale, succede quando manca la serenità: non ci interessano più le cose, non ci importa più dei nostri obbiettivi e i sogni non ci dicono più niente. Ci vuole calma, tempo e forza per ripartire. Poi se posso permettermi una riflessione (da non credente), sperando possa contribuire a farti venire fuori dai dubbi: io immagino che una vera vocazione sacerdotale dovrebbe immediatamente dare un senso pieno e meraviglioso alla vita di un credente, non gettarlo nell'apatia e farlo stare male, non credi? E inoltre dovrebbe nascere come una consapevolezza spontanea, non essere suggerita dalle insinuazioni di un prete che - con tutto il rispetto - gioca anche a fare l'indovino in merito ai tuoi studi senza neppure conoscerti, o no? -------------------- A strange game. The only winning move is not to play. |
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Inviato il: Giovedì, 26-Lug-2018, 16:01
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Nuovo iscritto Messaggi: 2 Utente Nr.: 19.051 Iscritto il: 20-Lug-2018 |
Grazie della tua risposta! A mente lucida lo penso anche io quello che dici, tuttavia nei momenti di paura e sconforto non riesco a ritrovarmi in questa convinzione . |
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Inviato il: Lunedì, 24-Set-2018, 17:49
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Nuovo iscritto Messaggi: 39 Utente Nr.: 17.863 Iscritto il: 23-Gen-2017 |
Sono pensieri intrusivi e fanno male !!! Anche a me è successa una cosa simile. Il problema è che tutte le cose che non vogliamo diventano assillanti. Se vuoi, contattami in privato.
La perdita di obiettivi, energia, sogni ecc è il sintomo peggiore che si possa avere, per non parlare di quelle tremende fitte allo stomaco. Il fatto è che in genere noi ansiosi siamo insicuri e mettiamo in dubbio tutto, quindi quando ci dicono qualcosa, specie se non lo vogliamo, ne abbiamo paura e stiamo malissimo. |
Aeroplano italiano |
Inviato il: Martedì, 25-Set-2018, 17:50
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Unregistered |
Ciao Dave,
Faccio una premessa imoortante: il pensiero intrusivo-ripetitivo, s'installa su qualcosa che per noi è importante. Quindi è dimostrato che sei sensibile alla religione, mentre la vocazione sacerdotale potrebbe non essere accertata mai, al pari di altre cose della vita. La rimuginazione è meglio vederla dall'esterno; cioè in base ai fatti, non alla parole. Anch'io sono di Chiesa e penso che su 1000 altri preti dove tu fossi andato in colloquio-confessione, nessuno ti avrebbe mai detto che hai la vocazione. Ti è capitato il 1001esimo, che s'è preso la libertà di dirti una cosa così importante, alla leggera . Ma a questo punto, esprimo riserve sulla SUA vocazione. Ognuno di noi ha mille persone sensate intorno e un coglione. Non può mancare. |
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Inviato il: Venerdì, 28-Set-2018, 19:32
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Nuovo iscritto Messaggi: 39 Utente Nr.: 17.863 Iscritto il: 23-Gen-2017 |
Quoto quanto detto da Aeroplano. È vero, è una questione di sensibilità. Il doc si innesta e fa stare male proprio su quelle cose che abbiamo sempre amato. Vogliamo realizzare qualcosa? Il doc ci paralizza gli obiettivi; siamo felicemente fidanzati? Ci fa venire dubbi sulla storia; amiamo stare con le donne? Dubbi sul l'orientamento sessuale; Dubbi e dubbi. Prima o poi ce ne usciremo!!! Forza, torniamo ad essere quelle tigri che eravamo un tempo!!!
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