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Tatsuna
Inviato il: Martedì, 25-Apr-2017, 20:32
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QUOTE (Dr.Dock @ Giovedì, 20-Apr-2017, 22:25)
Esatto, ma il 53° ha una chiave di lettura in più che è quella di accettare il pensiero non perché portatore di verità assoluta, ma soltanto di una verità relativa all'emozione.
Quindi tu non accetti il pensiero in quanto tale ma poiché creato dalla paura.

Per l'esercizio 1° bisogna avere un po' di capacità immaginativa, riprendi le scene che ti vengono mentalmente e le riporti sotto forma di testo.
Se sono troppo forti, cerca di smorzarle un po' per poi modificare nuovamente il testo e renderlo più ansiogeno in un secondo momento.

Purtroppo sto sbattendo con la testa contro un muro.
Ho preso consapevolezza del meccanismo con cui funziona l'ossessione (la mia ossessione) e accetto i pensieri per quello che sono, cioè pensieri e basta e sono conscio dell'impossibilità delle mie idee e i miei valori di cambiare in base a dove vola la mia testa.

Anche la consapevolezza che non devo lasciarmi turbare più di tanto dal contenuto delle mie ossessioni ma dalla forma dei pensieri è qualcosa che mi ha aiutato tanto fino a questo momento.

Però non sto bene, per niente. Mi sento comunque leggermente ansioso nei confronti dei pensieri, tendo comunque ad essere spaventato nello stare da solo a casa con qualcuno, ho comunque paura a ritrovarmi in un momento di tensione e di ira e non capisco quale sia il problema di fondo.

Scusami se ti contatto ancora, ma ho letto e riletto le tue guide e la terapia non sta aiutando più di tanto dopo 8 settimane. Potresti darmi delle altre idee o consigli riguardo a come stare meglio?
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Dr.Dock
Inviato il: Sabato, 06-Mag-2017, 17:01
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QUOTE (Tatsuna @ Martedì, 25-Apr-2017, 19:32)


Scusami se ti contatto ancora, ma ho letto e riletto le tue guide e la terapia non sta aiutando più di tanto dopo 8 settimane. Potresti darmi delle altre idee o consigli riguardo a come stare meglio?

Semplicemente perché gli esercizi sono solo un tassello per stare bene, non una soluzione.
Per esempio, dovresti lavorare su aspetti come il tuo benessere personale, i tuoi livelli di stress, la qualità del sonno, la tua dieta e soprattutto alcuni integratori che siano da supporto.
Se l'auto ha una gomma bucata, puoi anche saperla guidare bene, ma poi tende sempre ad andare in una direzione che non è quella dove vuoi andare.


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Tatsuna
Inviato il: Sabato, 13-Mag-2017, 23:12
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QUOTE (Dr.Dock @ Sabato, 06-Mag-2017, 16:01)
QUOTE (Tatsuna @ Martedì, 25-Apr-2017, 19:32)


Scusami se ti contatto ancora, ma ho letto e riletto le tue guide e la terapia non sta aiutando più di tanto dopo 8 settimane. Potresti darmi delle altre idee o consigli riguardo a come stare meglio?

Semplicemente perché gli esercizi sono solo un tassello per stare bene, non una soluzione.
Per esempio, dovresti lavorare su aspetti come il tuo benessere personale, i tuoi livelli di stress, la qualità del sonno, la tua dieta e soprattutto alcuni integratori che siano da supporto.
Se l'auto ha una gomma bucata, puoi anche saperla guidare bene, ma poi tende sempre ad andare in una direzione che non è quella dove vuoi andare.

Hai ragionissima al riguardo.
I miei pensieri ossessivi sono sul punto di vista sociale, domande paradossali come "uccidere è veramente sbagliato?" e cazzate di questo tipo che non mi fanno stare per niente tranquillo.
Ho deciso di assumere magnesio cloruro tutte le mattine come suggerisci in molte guide, per il resto non che possa fare molto altro essendo un 19enne con la maturità alle porte...
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Alli88
Inviato il: Sabato, 03-Giu-2017, 09:10
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Buongiorno, sono una nuova iscritta ma vi ho letto spesso.
Brevemente: ho sofferto di doc da contaminazione quando avevo 17 anni, diagnosticato da uno psicologo e curato mel giro di qualche mese mettendo in pratica strategie ed esercizi.
Ho però sempre avuto una personalità ansiosa e tendente a rimuginare, fantasticare troppo.
Un anno e mezzo fa mi sono autodiagnisticata il doc in varie forme (da relazione, omosex, violento) e quello da contaminazione è tornato a farsi sentire nelle ultime settimane, forse grazie anche ad un eccessiva suggestione (leggendo la storia di un ragazzo che ne soffriva si sono ripresentati i pensieri assurdi).
Ho fatto per un breve periodo TCC presso Studi Cognitivi a Milano, ma ho dovuto interrompere perché non potevo più permettermi di pagare le sedute. Sto però continuando ad applicare tutti i consigli che mi sono stati dati, molto dei quali simili a quelli che ho letto qui.
Sto seguendo, inoltre, un percorso di mindfulness che credo sia quello che mi ha aiutata maggiormente nel gestire diversamente i pensieri e le emozioni negativi.
Ciò nonostante alterano ancora periodi di benessere a periodi di crisi (come questo).
Detto ciò, ho una domanda all'esercizio di magnificazione.
Il fatto di immaginarsi una scena nel modo più cruento possibile (ho immaginato di uccidere mia madre o il mio ragazzo) deve avvenire solo ed esclusivamente quando si presenta il pensiero intrusivo? Oppure funziona anche richiamando alla mente la scena di proposito?
In questo secondo caso però non rischia di trasformarsi in compulsione mentale? Cioè, io immagino di proposito una scena cruenta per testare se la sua presenza mi da fastidio oppure no?
Se la immagino di proposito ho poi notato che non mi fa più ne caldo ne freddo. Vuol dire che mi sono abituata a quel pensiero/paura o che ho accettato il pensiero?
Grazie a chi risponderà PSICO smile.gif
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Grazia91
  Inviato il: Lunedì, 19-Giu-2017, 14:02
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Buon giorno sono una nuova iscritta. Ho letto tutto di quello che hai scritto e mi sono trovata in parecchie parti. Volevo spiegare come è iniziata la mia ansia. Tutto è iniziato con attacchi di panico di notte accompagnato da ipocondria tachicardia sudorazione tremori mancanza di respiro ecc ecc. Poi ho fatto tante di quelli esami dove naturalmente era uscito tutto nella norma. Un giorno mentre ero affacciata al balcone di casa mia, ho avuto un attacco di panico dove per paura sono rientrata in casa e da li ho cominciato a fare pensieri brutti e strani (se diventato pazza e mi buttavo giù oppure faccio una vita brutta e voglio buttarmi giu. La mia vita è bellissima vorrei ritornare a viverla come prima) ma questi pensieri mi bloccano mi sale l' ansia allo stomaco e piango come un bambina. A Febbraio mia nonna è caduta malata da li è iniziato di nuovo la mia ipocondria però questa volta di avere un male in testa ( perché avevo bruciori e tremolio a i lati della testa) dopo vari esami risonanza magnetica ecc ecc il mio medico di famiglia mi disse che non avevo nulla e che non dovevo preoccuparmi di nulla. Il dolore è durato un mese finché una notte mi misi a pregare cosi tanto che dossi a Dio che se l indomani mi alzavo di nuovo con questo dolore mi sarei buttata giù. Il dolore il giorno dopo era passato ma la paura che io mo potessi fare del male era altissima e longevo ogni volta che pensavo. La mia famiglia mi è stata sempre vicino tanto che mia mamma mi portò da un neuropsichiatria psicoterapeuta, mi ha dato dei farmaci paroxetina che ho iniziato gradualmente a prenderli ( in tutto per 30 giorni) e fronatl per 15 GG. La paroxetina domani è il mio ultimo giorno perché a dose piena mi faceva vomitare di notte. I pensieri brutti non sono passati PSICO incaz.gif alcune volte li riesco a gestire altre piango. Ho paura di fare una cosa brutta a me stessa ho paura di non guarire ho paura che questi pensieri si avverano. Ho paura di tutto. Mi sveglio la mattina con un magone allo stomaco e dei sensi di colpa che non riesco a capire a cosa sono dovuti. Oppure quando l' ansia sale penso di avere qualche problema che non riesco a capire quale. Spero mi può aiutare non ne posso più grazie .
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Dr.Dock
Inviato il: Martedì, 27-Giu-2017, 09:55
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QUOTE (Grazia91 @ Lunedì, 19-Giu-2017, 13:02)
Buon giorno sono una nuova iscritta. Ho letto tutto di quello che hai scritto e mi sono trovata in parecchie parti. Volevo spiegare come è iniziata la mia ansia. Tutto è iniziato con attacchi di panico di notte accompagnato da ipocondria tachicardia sudorazione tremori mancanza di respiro ecc ecc. Poi ho fatto tante di quelli esami dove naturalmente era uscito tutto nella norma. Un giorno mentre ero affacciata al balcone di casa mia, ho avuto un attacco di panico dove per paura sono rientrata in casa e da li ho cominciato a fare pensieri brutti e strani (se diventato pazza e mi buttavo giù oppure faccio una vita brutta e voglio buttarmi giu. La mia vita è bellissima vorrei ritornare a viverla come prima) ma questi pensieri mi bloccano mi sale l' ansia allo stomaco e piango come un bambina. A Febbraio mia nonna è caduta malata da li è iniziato di nuovo la mia ipocondria però questa volta di avere un male in testa ( perché avevo bruciori e tremolio a i lati della testa) dopo vari esami risonanza magnetica ecc ecc il mio medico di famiglia mi disse che non avevo nulla e che non dovevo preoccuparmi di nulla. Il dolore è durato un mese finché una notte mi misi a pregare cosi tanto che dossi a Dio che se l indomani mi alzavo di nuovo con questo dolore mi sarei buttata giù. Il dolore il giorno dopo era passato ma la paura che io mo potessi fare del male era altissima e longevo ogni volta che pensavo. La mia famiglia mi è stata sempre vicino tanto che mia mamma mi portò da un neuropsichiatria psicoterapeuta, mi ha dato dei farmaci paroxetina che ho iniziato gradualmente a prenderli ( in tutto per 30 giorni) e fronatl per 15 GG. La paroxetina domani è il mio ultimo giorno perché a dose piena mi faceva vomitare di notte. I pensieri brutti non sono passati PSICO incaz.gif alcune volte li riesco a gestire altre piango. Ho paura di fare una cosa brutta a me stessa ho paura di non guarire ho paura che questi pensieri si avverano. Ho paura di tutto. Mi sveglio la mattina con un magone allo stomaco e dei sensi di colpa che non riesco a capire a cosa sono dovuti. Oppure quando l' ansia sale penso di avere qualche problema che non riesco a capire quale. Spero mi può aiutare non ne posso più grazie .

Ciao Grazie, scusami del ritardo nel risponderti.
Da quel che leggo, mi pare che stai tralasciando un aspetto importante: tu hai PAURA.
Che cosa è per te la paura? Ciò di cui hai paura ha qualche evidenza oppure è una ricostruzione che "sembra" vera, ma che in realtà è solo uno scenario mentale?
La paura di buttarsi è un classico, soprattutto avvicinandosi ad una ringhiera o davanzale che fungono da stimolo per il pensiero ansioso; significa che hai paura di perdere il controllo.
I sintomi che hai mi fanno pensare da una parte ad una gestione errata dal punto di vista cognitivo e comportamentale, sulla quale devi lavorare molto, dall'altro a qualche eventuale carenza.
Ti consiglierei di usare per qualche settimana un integratore di vitamina B (attivata), vitamina C e del magnesio cloruro che dovrebbero sicuramente attenuare i sintomi somatici che mi descrivi, che sono dovuti ad un eccesso di adrenalina in circolo.


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Inviato il: Martedì, 27-Giu-2017, 10:06
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QUOTE (Alli88 @ Sabato, 03-Giu-2017, 08:10)
Buongiorno, sono una nuova iscritta ma vi ho letto spesso.
Brevemente: ho sofferto di doc da contaminazione quando avevo 17 anni, diagnosticato da uno psicologo e curato mel giro di qualche mese mettendo in pratica strategie ed esercizi.
Ho però sempre avuto una personalità ansiosa e tendente a rimuginare, fantasticare troppo.
Un anno e mezzo fa mi sono autodiagnisticata il doc in varie forme (da relazione, omosex, violento) e quello da contaminazione è tornato a farsi sentire nelle ultime settimane, forse grazie anche ad un eccessiva suggestione (leggendo la storia di un ragazzo che ne soffriva si sono ripresentati i pensieri assurdi).
Ho fatto per un breve periodo TCC presso Studi Cognitivi a Milano, ma ho dovuto interrompere perché non potevo più permettermi di pagare le sedute. Sto però continuando ad applicare tutti i consigli che mi sono stati dati, molto dei quali simili a quelli che ho letto qui.
Sto seguendo, inoltre, un percorso di mindfulness che credo sia quello che mi ha aiutata maggiormente nel gestire diversamente i pensieri e le emozioni negativi.
Ciò nonostante alterano ancora periodi di benessere a periodi di crisi (come questo).
Detto ciò, ho una domanda all'esercizio di magnificazione.
Il fatto di immaginarsi una scena nel modo più cruento possibile (ho immaginato di uccidere mia madre o il mio ragazzo) deve avvenire solo ed esclusivamente quando si presenta il pensiero intrusivo? Oppure funziona anche richiamando alla mente la scena di proposito?
In questo secondo caso però non rischia di trasformarsi in compulsione mentale? Cioè, io immagino di proposito una scena cruenta per testare se la sua presenza mi da fastidio oppure no?
Se la immagino di proposito ho poi notato che non mi fa più ne caldo ne freddo. Vuol dire che mi sono abituata a quel pensiero/paura o che ho accettato il pensiero?
Grazie a chi risponderà PSICO smile.gif

Ciao Alli88,
fin quando parlerai di "doc da contaminazione", sarai tu stessa ad alimentare il tuo problema.
Parliamo di errata gestione delle emozioni, non di disturbi.
Sono sicuro che tu fai il mio stesso errore iniziale, cioè quello di voler affrontare qualcosa che ti fa stare male, ma in questo modo l'unica cosa che esce fuori è la paura di non star bene.
Bisogna andare incontro alla paura e farsela amica.
Ciò non significa accettare il suo contenuto, mi raccomando.

Riguardo all'esercizio, devi usarlo solo ed esclusivamente nel momento in cui hai un pensiero che ti preoccupa, altrimenti fai un'esercizio diverso (es.52 EVOCARE IL FANTASMA PER FARLO SPARIRE).

Riguardo alla seconda domanda, preferisco non rispondere perché la soluzione la capirai a conclusione dell'esercizio.

In ultimo, non si accetta mai un pensiero, anche se hai paura che possa capitare.


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Grazia91
Inviato il: Martedì, 25-Lug-2017, 08:24
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Ciao Grazie, scusami del ritardo nel risponderti.
Da quel che leggo, mi pare che stai tralasciando un aspetto importante: tu hai PAURA.
Che cosa è per te la paura? Ciò di cui hai paura ha qualche evidenza oppure è una ricostruzione che "sembra" vera, ma che in realtà è solo uno scenario mentale?
La paura di buttarsi è un classico, soprattutto avvicinandosi ad una ringhiera o davanzale che fungono da stimolo per il pensiero ansioso; significa che hai paura di perdere il controllo.
I sintomi che hai mi fanno pensare da una parte ad una gestione errata dal punto di vista cognitivo e comportamentale, sulla quale devi lavorare molto, dall'altro a qualche eventuale carenza.
Ti consiglierei di usare per qualche settimana un integratore di vitamina B (attivata), vitamina C e del magnesio cloruro che dovrebbero sicuramente attenuare i sintomi somatici che mi descrivi, che sono dovuti ad un eccesso di adrenalina in circolo.
RISPONDO AL SUO MESSAGGIO: NON SO FARE DIVERSAMENTE PSICO-asd.gif

La ringrazio tanto di avermi risposta. E mi scusi se le scrivo dopo tanto tempo. Volevo dirle che adesso sono in cura con lo psicoterapeuta e faccio strategia breve. Sono 3 sedute, ho fatto 2 sedute con una psicologa che la verità mi faceva stare male perché indagava nel passato allora più indagava nel passata e più il mio DOC mi faceva venire sensi di colpa non veri. Adesso ho cambiato psicologo e posso dire che comunque è bravo anche se ancora non vedo molti miglioramento. Per me la paura è una difesa, questo lo capito ma alcune la maggior parte delle volte i miei pensieri diventano affermazioni ad esempio buttati giù oppure la tua vita è brutta e quindi buttati giù, che comunque sono cose che prima non ho mai pensato di fare e da li inizia la mia paura. Spero che tutto questo calvario passi subito. Anche perché ora sono in gravidanza, e ho paura che maggiori il tutto. Per quanto riguarda i miei attacchi di panico sto molto meglio ho solo raramente senso di soffocamento ma ho capito che alla fine accettare l' attacco di panico fa in modo di guarire. Spero in un altra sua risposta grazie mille e buongiornata PSICO hug.gif ( la mia strategia che mi ha datto il mio psicoterapeuta e non fare la partita con l' amica cattiva PSICO-asd.gif ). Mi scusi ma non so usare il programma quindi ho risposto in un altro post scusami.
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Grazia91
Inviato il: Martedì, 25-Lug-2017, 09:48
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Che cosa è per te la paura? Ciò di cui hai paura ha qualche evidenza oppure è una ricostruzione che "sembra" vera, ma che in realtà è solo uno scenario mentale?
RISPONDO:
allora la paura per me è una cosa brutta mi da fastidio il senso che si prova tipo quelle che ho io farfalle allo stomaco ( le chiamo cosi per definirle meglio) a me è iniziato tutto da ipocondria come le dicevo poi feci una preghiera a Dio dove lo dissi di farmi passare tutti questi sintomi dolori veri, altrimenti mi sarei buttata giù, poi incontrai una mia amica dove disse che una sua parente si era suicidata, poi cominciai a leggere su internet, da li la paura di diventare pazza paura di buttarmi giù ecc ecc non sono più andati via. Piangevo sempre al solo pensiero avevo perso anche 5 kg perché comunque mi si chiudeva lo stomaco, adesso ho paura che da e se... Sono diventati affermazioni tipo fallo. Spero mi risponda di nuovo grazie
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Violetta08
Inviato il: Venerdì, 04-Ago-2017, 11:37
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Scusate, vorrei porvi una domanda. Innanzitutto, il mio è un disturbo ossessivo da relazione (diagnosticato da una psicoterapeuta cognitivo comportamentale). Ultimamente, è emerso un nuovo pensiero, o per meglio dire una nuova ossessione, cioè: non è meglio continuare ad avere ansia piuttosto che continuare la terapia e magari veder confermati i tuoi peggiori timori? È di nuovo una domanda dettata da un altro tranello del doc, mi pare di capire. E questo chiarimento che ho chiesto è l'ennesima compulsione dry.gif
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Grazia91
Inviato il: Domenica, 20-Ago-2017, 11:42
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