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> Hocd - Doc A Contenuto Sessuale, Alcune nozioni e falsi miti
Gionatan
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 07:34
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Mini guida su questo "tipo" di DOC.

PARTE PRIMA

Sezione A - Falsi miti

1) L'orientamento sessuale non cambia

Se il problema non ve lo siete mai posto e ora vi trovare a indagare ripetutamente su quali siano le vostre "preferenze" con test, prove, e cose di questo tipo, significa che siete in preda alla sindrome ossessivo compulsiva. L'orientamento sessuale viene scoperto con estrema naturalità fin da bambini e poi nella fase adolescenziale emerge come agito. Se vi sono sempre piaciute le donne (per gli uomini) e gli uomini (per le donne), allora continuerà ad essere così. Coloro che dicono di esser stati eterosessuali e poi sono divenuti, a detta loro sempre, omosessuali, sono bugiardi e creatori di falso mito: ricordate poi che su internet difficilmente si trova la verità sulla questione. Solo pochi siti specializzati (vi consiglio gli articoli del OCDLA center di Los Angeles per chi legge in inglese) parlano con cognizione di causa. Altri, parlano di concetti inesistenti come omosessualità latente, omosessualità repressa, o addirittura omosessualità ego-distonica: tutte cose create ad arte e concettualmente, che però non trovano riscontro nella realtà.
Infatti latenza o repressione sono vecchi concetti freudiani, definitivamente superati e per altro basati su una visione dell'essere umano fortemente influenzata da presupposti sessocentrici e basati su una visione dell'uomo e della sua psiche errata.

2) Scoprirsi in età adulta

Anche questo è un falso mito. Le persone omosessuali, come quelle eterosessuali, sanno le loro preferenze fin da subito e viene loro in modo estremamente naturale. Vero che per le persone omosessuali ci sono problemi nel farsi accettare dalla società, ma questo non significa, ripeto NON significa, che non provino un desiderio autentico verso il quale non si fanno problemi.
Chi invece soffre di DOC, di problemi se ne fa! Ansia, tremore alle gambe, vomito, conati, infiniti test e prove... Uno scenario a noi ben noto.
Comunque in età adulta l'orientamento è già definito e non cambia. Poi c'è chi legge Kinsey o cose di questo tipo...ma, anche qui siamo ai confini tra la scienza e la fantascienza.
In età adulta non si scopre più nulla: al massimo tramite il DOC si scopre di essere persone insicure, ansiose, che necessitano di lavorare su stesse e di crescere e maturare.
Ripeto, in età adultà, ciò che potete scoprire circa il vostro orientamento è nient'altro che ciò che è sempre stato in passato: se vi sono piaciute fino a ieri le donne, continueranno a piacervi; se vi sono piaciuti gli uomini, idem.

3) Pseudo-attrazioni

E' il falso mito per eccellenza creato dall'ansia: è il frutto del meccanismo ossessivo, ripetuto e radicalizzato internamente. Ad un tratto si ragiona per schemi. Facciamo alcuni esempi.

"Se noto la bellezza di un uomo (o donna per le donne), allora sono gay". Sbagliato. Semplicemente riconosci che c'è qualcuno più bello (o bella) di te, con cui però non accadrà nient'altro. I motivi per notare la bellezza altrui sono milioni: uno tra i più ricorrenti in coloro che soffrono di questa "forma di DOC" è la combinazione di una bassa autostima e di un alta insicurezza personale. Ovvero "voglio essere così". Questo meccanismo duplice mette in campo un terzo meccanismo che è l'identificazione (appunto "Voglio essere così"). Questo però non è indice di nulla dal punto di vista sessuale, ma soltanto indice di un mancato darsi il giusto valore come persone.

"Se vedo una donna e non ho più erezione spontanea, allora sono gay". Sbagliato. Con il passare del tempo, uscendo dall'adolescenza, la spinta ormonale cala. Non è più possibile andare in giro iper-eccitati o sessualizzando tutto. Con lo sviluppo della persona verso l'età adulta nasce il bisogno di una attivazione sessuale giocata sull'erotismo, sull'intimità, sulla complicità, etc. Quindi, trovare una donna bella ma non provare eccitazione sessuale, non significa che le donne non piacciano più; bensì che la donna piace ancora ma ciò che si richiede da un rapporto sessuale è qualcosa di più profondo che un semplice atto meccanico. Inoltre, cercando l'eccitazione a tutti i costi non la si ottiene; per un principio molto semplice: il controllo. Se controllo, distorco il sentire. Ecco perchè chi ha questo DOC sente ciò che non vorrebbe (com-pulsioni verso lo stesso sesso) e non sente ciò che vorrebbe (pulsioni verso il sesso opposto). La differenza tra com-pulsione e pulsione è nota: la prima è sintetica ed è prodotta dalla paura e dall'ansia; la seconda è sana e naturale.

Questo tipo di ragionamento si fonda su presupposti sbagliati: ragionare per schemi prefissati al fine di controllare e di avere certezza; ragionare emotivamente, ovvero provocare un pensiero e vedere la reazione emotiva, che tragicamente finisce per essere quasi sempre quella non voluta o non aspettata.

Le pseudo-attrazioni NON sono attrazioni. Sono frutto dell'ansia, dei test e della volontà di controllo da parte del soggetto. L'unico modo per rompere il circolo, che si radica purtroppo e diventa quasi automatico, è quello di lasciar scorrere: accettando l'ansia momentanea, la presenza del pensiero e continuando a vivere come sempre. Facendo in questo modo ci sarà un disagio iniziale forte ma i benefici ci saranno; continuando invece ad analizzare ogni pensiero, o anche la sensazione di vuoto che a volte l'ansia lascia, si continuerà ad alimentare il circolo vizioso pensiero-emozione-paura-controllo-nuovo pensiero-inizio circolo.

FINE PRIMA PARTE
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hope40
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 09:40
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Sei un grande! Davvero...
Propongo di spostare la discussione in evidenza in alto la pagina. È molto chiarificatoria ..
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Gionatan
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 13:37
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SECONDA PARTE

4) Il sistema nervoso centrale, il cervello, l'eccitazione e la falsa-eccitazione

Le ossessioni si innervano letteralmente come parassiti (tanto è che sono chiamati pensieri parassiti dalla letteratura) sul sistema nervoso involontario, guarda a caso quello che controlla la muscolatura liscia e guarda a caso quella che sta nella zona dello sfintere e degli organi genitali (pene e vagina). Le sensazioni sgradevoli percepite da chi soffre di questa "forma" di DOC, sono quindi il frutto di questa "disfunzione ansiosa" che si focalizza proprio sulle parti intime, perchè viene toccata una sfera della vita che le coinvolge (la sessualità e l'attrazione).
Un ragionamento di ampio respiro però ci permette di guardare la cosa da un punto di vista conveniente: come mai, chi soffre di ossessioni da contaminazione sente letteralmente lo sporco addosso (sulla mani per esempio)? Come mai chi soffre di ossessioni da amianto sente sempre sensazioni ai polmoni e al cuore? Come mai chi soffre di ossessioni di natura sessuale sente strane sensazioni alla zona degli organi genitali, all'ano o alle labbra?
Esattamente per lo stesso motivo: perchè ci si focalizza su quelle parti, si creano sensazioni fasulle generate dall'ansia, le quali risultano essere "incontrollabili" e non volute perchè a loro volta causate da pensieri parassitari che si annidiano nel ciclo del sistema nervoso involontario.
Se le si cerca di controllare, così come i pensieri, esse si rafforzano e si crea una sorta di circuito preferenziale, per cui il cervello, il sistema nervoso involontario, l'amigdala e quant'altro entra in funzione nel gioco delle ossessioni, imparano letteralmente a rispondere in un determinato modo.
L'unico modo per insegnare il corretto funzionamento alla nostra testa, è quello di ignorare i falsi messaggi creati dalla paura e dall'ansia, di modo che quei circuiti attivati dall'ossessione "si spengano". E' vero, ignorare significa accettare livelli di ansia inizialmente superiori, ma il beneficio a lungo termine è importante, rispetto al beneficio immediato di mettere in atto una compulsione.

5) è HOCD o DOC?

In realtà non si soffre di un tipo (o "forma" come avrete visto ho indicato) di DOC (doc-pedofilo, harm-ocd, holding-ocd, doc-da-contaminazione, etc...) ma di DOC. Il meccanismo che soggiace alle varie "forme" o manifestazioni è il medesimo. Così come medesima ne è la causa e l'origine.
Quindi non si soffre di Doc-omosessuale, o Doc-sessuale, ma di DOC, e basta.

Tutte le teorie moderne, concordano (vedi DSM-V) sulla radice ansiosa di questo disturbo tremendo. In realtà quando si sente dire "ho sofferto di questo o quel doc" è una affermazione sbagliata. Una persona soffre di DOC, poi il contenuto è un accessorio al disturbo, cioè è il modo in cui di volta in volta si manifesta. Risolvere una "forma" non significa risolvere il DOC stesso.
Questo è stato vero nella mia esperienza: in 20 anni ho avuto molte forme, ma il Doc e i suoi meccanismi sono gli stessi. Uguali sintomi, uguali reazioni, uguali tempi di decorrenza e modalità di superamento.
Per chi ha sofferto di varie forme, un'analisi serena dei sintomi e della modalità di reazione al DOC, dovrebbe insegnare che ci sono denominatori comuni: depressione secondaria, isolamento, cicli di sonno alterati, reazioni di vomito, ricerca di rassicurazioni, perdita d'interesse nella vita e nelle attività, paura di esporsi al rischio, paura che sia vero l'evento temuto, etc...
Questa è una dimostrazione indiretta di come le forme del Doc sono tante, ma è la modalità di manifestazione, la radice che fa germogliare i frutti per usare una metafora, il vero problema.
Questo ci conduce però a un punto successivo.

6) DOC, tra predisposizione, fisiologia e psicologia

Perchè il DOC?
Gli studi dimostrano che c'è una predisposizione, sia in parte di natura biologica sia in parte di natura educativo-caratteriale. Inoltre la medicina ha dato buoni risultati nel connettere il disturbo alla serotonina. Queste cose chi legge le sa meglio di me e sono accessibili a tutti.
Io però ho maturato una convinzione personale, rafforzata dal tipo di cura psicoterapeutica che ho fatto.
Io, al contrario di molti, non ho fatto una TCC specifica. L'approccio con il quale mi "curo" è il sistemico-relazionale. In realtà in questo approccio l'ossessione è vista da una prospettiva prima di tutto "esistenziale" e "relazionale" se vogliamo: cioè, l'ossessione è una psicosi che si manifesta come reazione a un fitto sistema di relazioni entro cui il soggetto si muove ed è cresciuto.
Non sono qui a dire che una terapia è meglio di un'altra. Dipende tutto dalla bravura del o della terapeuta e dalla tipologia di persona dell'ossessivo o dell'ossessiva (il carattere).
Credo però che un approccio eclettico in cui si combinano i lati positivi della TCC, della sistemico-relazionale e di altre fonti del sapere psicologico e psichiatrico, sia opportuno.
Per esempio io ho ricevuto nozioni e suggerimenti tipici della TCC per affrontare praticamente l'ossessione, ma al contempo inseriti in un contesto di terapia sistemico-relazionale, in cui si va ad affrontare il perchè dell'ansia e quindi l'ansia stessa. Il tutto infarinato da conoscenze che mi sono state fornite, di tipo medico e clinico.

L'ossessione è la figura di qualcosa di voluto (la crescita e la conquista di ampi spazi in cui poter vivere e scrivere il proprio nome e la propria storia), ma al contempo qualcosa di temuto (il distacco da una zona di comfort, di sicurezza, in cui non vi sono responsabilità o pericoli). E' la gabbia che ognuno di noi, ansioso o ansiosa, si costruisce per non camminare liberi: se ci fate caso le ossessioni prendono sempre intensamente quando vi sono periodi di cambiamento nella vita, di crescita, o quando qualcosa ci costringe a confrontarci con noi stessi e a darci un valore. Non credo sia ozioso e nemmeno scorretto dire che gli ossessivi hanno tratti caratteriali, sensibilità e intelligenze simili, oltre che vissuti simili. Persone capaci di grandi affetti, sensibili ed emotive, dall'intelligenza spiccata, dotate di grande curiosità, ma al contempo proprio perchè tali anche più impressionabili, più pronte all'analisi, a spaventarsi, a cercare il controllo di ciò che "non quadra"; persone che hanno vissuto in situazioni familiari dove vi sono forti legami, ma legami che nel momento in cui vengono ridefiniti per via della crescita personale (fidanzamento, matrimonio, andare fuori città per studiare, viaggiare, lavoro nuovo, nascita di un figlio, presa di responsabilità, etc...) diventano causa di ossessione perchè si ha paura di spezzarli, perchè quei legami rappresentano la nostra area di sicurezza. L'errore dell'ossessivo è quello di temere il distacco, come se distacco fosse rottura del legame; invece distacco significa definizione del sè e vivere i legami in modo più maturo, con una consapevolezza diversa.
L'ossessione è il prezzo che si paga per tali per persone, al fine di crescere.
Un discorso a parte poi merita l'insicurezza (parte tre): perchè le persone ossessive sono di fondo, così insicure? A questo quesito risponderemo a parte.
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Crudelia231
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 13:49
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"L'ossessione è la figura di qualcosa di voluto ma al contempo qualcosa di temuto." Significa che voglio una donna ma ho paura di ammetterlo?
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Gionatan
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 13:50
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TERZA PARTE

7) autostima e insicurezza

Nel DOC con contenuto omosessuale, autostima e insicurezza personale giocano un ruolo chiave. La parola d'ordine è il CONFRONTO. Le ossessioni tipicamente si attivano nel confronto con altri membri dello stesso sesso.
Pensieri tipici degli uomini "E' più bello, ha quella smorfia, ha i pettorali, è alto, ha la barba folta, gli occhi scuri, gli occhi chiari, le labbra fatte così, etc...."
Pensieri tipici delle donne: "Ha il seno più grande del mio, ha la forma del seno migliore, i suoi capelli sono lunghi e mossi, è spigliata e carina, le gambe, i piedi, etc...."

I termini di paragone sono tipicamente basati sul confronto FISICO e sul confronto RELAZIONALE, cioè colpiscono e attivano le ossessioni le persone che reputiamo generalmente migliori di noi, più sicure di noi, ammirevoli, che fanno qualcosa meglio di noi, etc..
Il problema però non è che pensiamo a loro perchè c'è un cambiamento di sessualità (cosa che abbiamo già detto essere umanamente, clinicamente, scientificamente impossibile!), bensì pensiamo a loro perchè non riusciamo a dare un valore a noi: non abbiamo una equilibrata e corrette autostima.
La radice di ciò è nella sensibilità e nell'insicurezza di fondo della persona ansioso-ossessiva: cerca l'approvazione degli altri, cerca il riconoscimento degli altri, cerca il conseguire successo nel fare le cose in modo perfetto e superiore agli altri. L'autostima però non ha principalmente legami con la quantità del fare o con il numero di titoli, con la bellezza fisica o con altre caratteristiche, ma ha a che fare con l'essere: quindi con il conoscersi, valorizzando il positivo e avendo consapevolezza dei propri limiti. Anche in questo caso l'ossessione è la figura della lotta per "scrivere il proprio nome", per "dire il proprio nome" e non lasciarlo solo pronunciato dagli altri. L'omosessualità non c'entra nulla in questo: è l'ansia che sposta l'attenzione creando qualcosa che in REALTA' NON C'E'.
Se si comincia a lavora sull'autostima e su sè stessi, a prezzo di fatica certamente, si fanno passi in avanti grandi verso non una parziale, ma verso una completa remissione della sindrome.
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Gionatan
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 13:52
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CRUDELIA: da buona ossessiva distorci ciò che ho scritto. :-)
Significa che vuoi crescere, vuoi vivere libera dalle ossessioni ma soprattutto libera dall'ansia, e che l'ossessione invece è una gabbia che tu stessa ti crei per non affrontare la libertà. Kierkegaard diceva che gli uomini cercano la libertà, ma al contempo la temono perchè non riescono a gestire la vertigine che genera. Fuor di metafora, tu vuoi libertà, vuoi crescita, vuoi maturità, ma al contempo ti auto-infliggi la punizione dell'ossessione perchè quella libertà in qualche modo ti spaventa: significa camminare sulle tue gambe senza stampelle esterne.
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Streghetta85
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 13:54
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Grazie di questi scritti, sono davvero illuminanti e di conforto.

La mia ansia si attacca principalmente alla mia storia, ma spesso anche se altro.

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Gionatan
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 14:09
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Streghetta85 (ma preferirei chiamare ognuno di voi per nome, perchè il forum è impersonale così)

Il contenuto non ha importanza nel DOC. E' DOC comunque. Il contenuto solitamente attacca ciò a cui teniamo di più.

Non vorrei spaventarti ulteriormente, ma si vede che il contenuto attacca la tua storia, perchè questa storia è per te importante e fondamentale.

Se ti può incoraggiare, io mi sto per sposare con la mia fidanzata (nel giro di qualche mese) e guarda a caso proprio mentre ero felice con lei, mi sono reso conto, come quei bambini che si arrampicano troppo in lato perchè lo vogliono, di essere arrivato in alto... Da lì, poi l'ossessione, in modo prevedibile (secondo il mio psicoterapeuta) si è di nuovo manifestata (perchè guarda a caso ho fatto un altro passo in avanti e perchè guarda a caso tali cose sono sempre avvenute nei periodi di grande cambiamento nella mia vita).
Direi che il DOC arriva, ma in fondo è una bestia prevedibile.
Pensa alla mamma che partorisce e a cui viene il cosiddetto HARM-OCD (doc violento), Pensa al padre che ha un figlio e a cui viene il Doc-pedofilo, pensa a chi soffre di doc da contaminazione o di doc rituale e fa infiniti lavaggi e rituali mentali o fisici per proteggere i propri cari.... Pensa a chi ha il DOC da relazione o il Doc a contenuto sessuale e ha paura di perdere o il proprio amore o la propria eterosessualità (cioè la capacità di poter amare, quindi la condizione per esercitare l'amore)
Non trovi ci sia una denominatore comune in tutto questo?
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Peter2014
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 14:18
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Ho letto bene la discussione e devo dire che sei un grande hai elencato le problematiche de nostro disturbo! Spero ci siano più parti per capire meglio anche se sembra tutto chiaro fino a ora,

Complimenti! PSICO wink.png
Direi di metterla nella cartella in evidenza!
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Kitsune
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 14:23
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Gionatan grazie tante per ciò k hai scritto. Sono forse troppo immersa per potermi rendere conto, ma riconosco alcune peculiarita, sensazioni k magari ho avuto in passato. Ma la bassa autostima, l insicurezza credo sia la base del problema
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Dr.Dock
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 14:26
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QUOTE (Gionatan @ Mercoledì, 04-Giu-2014, 13:09)
Streghetta85 (ma preferirei chiamare ognuno di voi per nome, perchè il forum è impersonale così)

Il contenuto non ha importanza nel DOC. E' DOC comunque. Il contenuto solitamente attacca ciò a cui teniamo di più.

Non vorrei spaventarti ulteriormente, ma si vede che il contenuto attacca la tua storia, perchè questa storia è per te importante e fondamentale.

Se ti può incoraggiare, io mi sto per sposare con la mia fidanzata (nel giro di qualche mese) e guarda a caso proprio mentre ero felice con lei, mi sono reso conto, come quei bambini che si arrampicano troppo in lato perchè lo vogliono, di essere arrivato in alto... Da lì, poi l'ossessione, in modo prevedibile (secondo il mio psicoterapeuta) si è di nuovo manifestata (perchè guarda a caso ho fatto un altro passo in avanti e perchè guarda a caso tali cose sono sempre avvenute nei periodi di grande cambiamento nella mia vita).
Direi che il DOC arriva, ma in fondo è una bestia prevedibile.
Pensa alla mamma che partorisce e a cui viene il cosiddetto HARM-OCD (doc violento), Pensa al padre che ha un figlio e a cui viene il Doc-pedofilo, pensa a chi soffre di doc da contaminazione o di doc rituale e fa infiniti lavaggi e rituali mentali o fisici per proteggere i propri cari.... Pensa a chi ha il DOC da relazione o il Doc a contenuto sessuale e ha paura di perdere o il proprio amore o la propria eterosessualità (cioè la capacità di poter amare, quindi la condizione per esercitare l'amore)
Non trovi ci sia una denominatore comune in tutto questo?

Ciao, nella tua guida ci sono alcuni spunti molto interessanti. PSICO wink.png
Non so in che situazione sei ora però il DOC non è una cosa che arriva, è semplicemente la manifestazione di un pensiero ansioso.
Sei tu che pensi, non è l'ossessione che scatta, ma un pensiero a cui tu attribuisci il valore di ossessione.


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Gionatan
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 14:31
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QUARTA PARTE

8) Ansia, non ansia, DOC, non DOC - questo è il problema

Attenzione, l'ansia è sempre ansia: è come un camaleonte, cambia colore ma è sempre lei.
C'è l'ansia cosciente, quella che avete quando nelle fase acute del DOC vomitate, tremate, non uscite di case, etc...
C'è l'ansia in-cosciente e l'ansia da non aver l'ansia: quella che prende dopo qualche periodo quando i pensieri sembrano aver lo statuto dell'accettabilità, ma al contempo vi continuano a dare un fastidio atroce.
E'SEMPRE ANSIA.
Poi c'è anche il meccanismo della paura della paura che mantiene attiva l'ansia: ovvero anticipo l'ansia prima che lei anticipi me (sapete bene a cosa mi riferisco; ovvero a quel creare pre-immagini mentali prima di affrontare una determinata situazione).
I pensieri che sembrano accettabili, sono sempre frutto dell'ansia; nessun altra storia. Non significa che avete accettato un cambiamento di identità.
Significa che fintanto che pensate a quella cosa, a prescindere dalla sensazioni, è una paura e preoccupazione e quindi è sempre frutto dell'ansia.
Sarete guariti quando non vi alzerete la mattina con la voglia di testarvi e dire "E' ancora qui?".
Bisogna imparare a vivere sopra il pensato, e a quel punto il pensato torna in linea con la nostra storia, con chi siamo e con il nostro vissuto.
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Jimmy Valmer
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 14:53
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Secondo me è la paura del pensiero a creare tutto il problema, basta accettare il fatto che i pensieri non si controllano, ma che la realtà è ben diversa, se pensi di uccidere tua madre con un coltello e la cosa ti spaventa solo per il fatto di averla pensata ecco che ti scatta il doc, se viceversa questo pensiero non ti crea nessun problema il doc non arriva.
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Logan
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 15:45
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Gionatan, non ho ancora letto il post ma sono felice che tu sia tornato, da Vincitore ovvio. PSICO wink.png
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Streghetta85
Inviato il: Mercoledì, 04-Giu-2014, 18:34
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Per il DOC che si incentra sulla relazione la certezza di amare non c'è, purtroppo. Anche in quell articolo che c'è sul forum, il medico spiegava questa differenza.
Ho provato il DOC omosessuale per pochi giorno e confermo che i meccanismi sono esattamente gli stessi. Poi mi son detta che sono sciocchezze ed è passato tutto, al di là delle mie fantasie erotiche che poi non centrano molto con la determinazione della sessualità. Penso che l'ansia attacchi proprio nei momenti di svolta, come dici tu Gionatan. Io se penso, ad es., ad una convivenza fissa, vado in crisi.

Streghetta


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Streghetta
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