Powered by Invision Power Board



Pagine : (10) 1 [2] 3 4 ... Ultima »  ( Vai al primo messaggio non letto ) Reply to this topicStart new topicStart Poll

> Errori, Esercizi, Tool, Racconti, Test
 
Dr.Dock
Inviato il: Mercoledì, 03-Apr-2013, 13:37
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



QUARANTATREESIMO ESERCIZIO - TECNICA DEL CONTINUUM (esercizio cognitivo, utile per le OSSESSIONI DA IMMORALITÀ e FUSIONE PENSIERO AZIONE)
Questa tecnica può aiutarvi nell'interpretare in maniera più realistica i vostri pensieri ansiosi.
È specialmente utile per coloro che hanno pensieri sessuali, violenti e che danno grossa importanza a questi: il pensiero tipico è "se ho pensato questo significa che sono un'assassina, un'immorale, disonesta, traditrice…"
Per l'ansioso è molto semplice confondere il pensiero ansioso con l'intenzione di metterlo in pratica.
Molti sperimentano quello che sembra un impulso o un'urgenza di compire l'azione del pensiero.
Prendiamo qualcuno che pensa di fare del male ad un bambino, ma che non agisce: il pensiero può essere considerato sullo stesso livello dell'azione?
Se pensate che chi siete è determinato da cosa pensate, allora quanti pensieri cattivi dovete fare prima di diventare "immorali"?
Avere un pensiero immorale è così grave quando fare centro pensieri immorali?
E cosa ne pensate del fatto che tutti hanno questo tipo di pensieri? Siamo tutti immorali allora?
La tecnica del continuum è utile per capire questi concetti.
Iniziamo l'esercizio.
Prendete un foglio di carta, sul quale disegnate una linea retta (continuum).
Ad una estremità avremo la "persona più immorale/persona peggiore possibile" dall'altra la "persona più morale/persona migliore possibile".
La linea dovrebbe essere così

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------->
Persona peggiore/immorale Persona migliore/morale

Ora che avete tracciato la linea, segnate una X nel punto esatto della linea dove mettereste voi stessi, basandovi sul modo in cui vi sentite a causa dei pensieri.
Ora considerate le persone scritte nell'elenco qui sotto.
Segnate queste persone sulla linea, inserendo il numero nel punto della linea che ritenete più esatto:
1 Una persona che ha commesso un omicidio
2 Una persona che pensa di commettere un omicidio ma non lo fa
3 Una persona che ruba al supermercato
4 Una persona che pensa di rubare ma non lo fa
5 Una persona che inganna il coniuge
6 Una persona che pensa di ingannare ma che non lo mette in pratica

Dove vi siete messi sulla linea? Dove avete messo le altre sei persone?
Completando questo esercizio, comincerete a capire che la moralità è basata sulla scelta di compiere l'azione, piuttosto che su un pensiero involontario che non avete mai messo in pratica.
In altre parole, i comportamenti negativi sono più importanti dei pensieri negativi involontari.
Forse voi mi direte "Ma io ho come l'impulso a metterlo in pratica", appunto è un impulso, non un'azione. La sensazione di poterla metterla in pratica è solo una sensazione, nulla di più.




QUARANTAQUATTRESIMO ESERCIZIO - OCCHIO ALLE MANI (esercizio di controcondizionamento utile per TRICOTILLOMANIA e ONICOFAGIA)
Trattare la tricotillomania è considerata una sfida.
La terapia di controcondizionamento (Habit Reversal Training) propone i seguenti passaggi:
Sviluppo della consapevolezza: per una settimana, controlla l'urgenza di tirare i capelli o mangiarsi le unghie, l'occorrenza in cui avviene, quando e dove avviene, l'emozione che si sperimenta prima di metterla in pratica, la sensazione che si ha subito dopo averla messa in pratica
Identificazione di cosa fate inizialmente: cosa fate con le mani nell'istante prima di tirarvi i capelli? Vi passate le mani tra i capelli? Vi toccate la faccia o le sopracciglia?
Tecnica di rilassamento: praticate una tecnica rilassante che funziona per voi. Due esercizi consigliati sono la respirazione profonda e il rilassamento muscolare progressivo. Se vi piace imparare queste tecniche, potete trovare le istruzioni online o nei libri. Il rilassamento vi aiuta a raggiungere la consapevolezza e a scaricare la tensione in un modo costruttivo. Praticate queste tecniche due/tre volte al giorno o al bisogno.
Atteggiamento alternativo: scegliere un comportamento incompatibile con quello compulsivo, cioè che tenga impegnate le mani. Questa attività dovrebbe prevenire la compulsione e eliminare l'urgenza. Una strategia usata è quella di contrarre per 10 secondi i muscoli delle braccia, facendo tre serie di contrazioni con le braccia in differenti posizioni. Alternate contrazione e rilassamento dei muscoli. Farlo per una settimana poi passare al punto successivo.
Atteggiamento alternativo situazionale: Praticate le contrazioni ai muscoli nelle situazioni in cui c'è l'urgenza di tirarsi i capelli. Per esempio, premere le mani contro il corpo quando vi trovate in situazioni sociali, o stringere un oggetto. Quando guidate, afferrate saldamente il volante. Continuare a praticare le contrazioni per almeno una settimana, verificando che la necessità di compulsare sia diminuita.
Combinare i vari passaggi: ora, quando notate l'esigenza di tirare i capelli, rilassatevi facendo dei respiri profondi per un minuto. Dopo, mettete in pratica l'atteggiamento alternativo fino a quando l'urgenza non scompare. Se ti becchi a tirarti i capelli, interrompi l'azione. Usa questo esercizio giornalmente, anche in situazione dove l'esigenza non compare.
L'esercizio è valido anche per l'onicofagia, ossia il mangiarsi compulsivamente le unghie.




QUARANTACINQUESIMO ESERCIZIO - COMB (esercizio comportamentale utile per TIC, TRICOTILLOMANIA e ONICOFAGIA)
Per questo modello, tirarsi i capelli ha una funzione stimolante o sfogante.
Infatti, si è visto che le persone tendono a tirarsi i capelli quando sono annoiate oppure quando sono stressate.
Questo esercizio vi aiuterà ad affrontare questo problema.
Qui sotto trovate le modalità individuali con cui effettuate questa compulsione:
Giocherellare: si riferisce alla necessità di fare qualcosa con le mani o la bocca per stimolarsi. Il rimedio può essere quello di avere un braccialetto scacciapensieri o fare giochetti con le monete (passarsele tra le nocche), o qualsiasi altra cosa che tenga occupata le mani. Per le unghie, si può tenere a portata di mano una limetta, così quando avvertite la necessità di mangiarvi le unghie, tirate fuori la limetta. In questo modo avrete le unghie belle, aumenterete l'autostima e vi renderete conto che non è necessario mangiarsi le unghie per scaricare la tensione.
Sensi: si riferisce al praticare attività che stimolano i sensi, tipo lavarsi la faccia con una spugna, pettinarsi i capelli con un pettine a larghi, usare del ghiaccio da mettere sul viso, sciacquarsi la faccia con l'acqua fredda, masticare una gomma o un bastoncino di liquirizia.
Mani: a volte le mani sembrano muoversi da sole. Vi accorgete che vi state toccando i capelli (o mangiardo le unghie) senza esservene resi conto. Ovviamente dovreste controllarvi sempre, ma non è un buon rimedio. Invece, indossare un capello. Nel caso delle unghie potete comprare in farmacia uno smalto dal cattivo sapore oppure usare l'olio essenziale di tea tree, che ha un gusto pessimo. PSICO puke.gif
Ambiente: indica il posto dove mettete in pratica la compulsione. Può essere a casa, a lavoro, davanti alla tv, a scuola. Mettete dei post-it da tenere a vista, così vi ricordate di non tirarvi i capelli o mangiarvi le unghie. Per esempio, se capita a lavoro, potete mettere un post-it vicino al monitor.
Emozioni: significa accorgersi che tirarsi i capelli (o mangiarsi le unghie) avviene quando siete nervosi, frustrati, arrabbiati. Potete sfogare questi stati facendo arte, giocando ai videogiochi, imparando a fare cose rilassanti come lo scrivere o il cucinare.
Perfezionismo: imparare a tollerare la sensazione che i capelli siano fuori posto, imperfetti, irregolari. Per contrastare il perfezionismo, dovete imparare a trattare voi stessi con compassione e accettazione, senza giudicarvi.
Per utilizzare questo approccio con successo, è importante impiegare più strategie contemporaneamente ogni volta che compare la stimolo.
Combinate i vari parametri scritti sopra per scegliete la strategia giusta per il vostro problema.
Ricordatevi che la tricotillomania e l'onicofagia sono due atteggiamenti che richiedono pazienza e costanza per ottenere risultati.
La cosa più importante è trovare delle motivazioni interne, non dei semplici rimedi che sono solo un palliativo. Per questo, cercate due motivi che vi diano la motivazione giusta per cambiare.
Ad esempio, se vi impegnate a fare l'esercizio potrete smettere di nascondere le mani dalla vista degli altri o potrete andare dal parrucchiere per farvi il taglio che più vi piace.
Non aspettatevi risultati istantanei ma, se lavorerete giornalmente, otterrete i risultati nell'arco di settimane.




QUARANTASEIESIMO ESERCIZIO - RICETTA PER GLI ATTACCHI DI PANICO (consigli utili per gli ATTACCHI DI PANICO, IPOCONDRIA e ANSIA)
L'attacco di panico è l'apice dell'energia che si accumula dentro di noi e che viene liberata tutta d'un colpo.
Nelle persone ansiose, la lotta tra i pensieri ansiosi e le risposte fallimentari degenerano in un attacco di panico.
In chi ha le ossessioni, gli attacchi sono collegati ai pensieri ansiosi, mentre nelle altre persone possono comparire così dal nulla o essere legati a specifiche sensazioni (stare in mezzo agli altri, essere soli).
Anche gli ipocondriaci possono avere attacchi di panico, ad esempio quando scambiano la propria tachicardia per un infarto.
Una volta che arriva l'attacco c'è poco da fare, però ci sono dei piccoli accorgimenti per farli diventare più deboli.
Facendoli diventare più deboli, saranno meno problematici, comincerete a dargli meno importanza e perciò li penserete meno (e se li pensate meno, ne avrete meno).
Se percepite che state per sentirvi male, provate questo:
Riguadagnate il controllo del respiro: nella fase pre-attacco, si respira molto più velocemente e superficialmente. Ciò porta ad un rapido abbassamento dell'anidride carbonica nel corpo, che a sua volta fa contrarre i vasi sanguigni nel cervello, generando un senso di ansia. La sensazione che qualcosa non va nell'organismo, fa attivare il sistema simpatico, cioè quello che invia gli allarmi di attacco e fuga (tachicardia, sudorazione, bocca secca, tensione, apprensione). Inoltre, la respirazione superficiale porta ad una scarsa ossigenazione del tessuti, quindi si avrà senso di sbandamento, vertigini, ovattamento, mancanza di fiato, senso di irrealtà. Ecco perché se vi sentite ansiosi dovete cominciare a focalizzarvi sul respiro per evitare l'iperventilazione. Non forzatevi, inspirate lentamente, trattenete per un po' il respiro e ispirate lentamente. Cercate di mantenere il ritmo fluido e costante.
Evitate di fingere: non potete far finta di stare bene. Accettate di stare male e prendetevi del tempo per dedicarvi solo a voi stessi.
Non lottate: se cercate di opporvi, l'attacco aumenterà di intensità. Ha bisogno di spazio dentro di voi, non cercate di bloccarlo.
Distraetevi: la distrazione è un metodo per ridurre la severità dell'attacco. Se rimanete dentro la vostra testa, entrerete in una spirale di pensieri ansiosi che peggioreranno la situazione fino all'attacco di panico. Quando fate qualcosa di esterno a voi, staccate voi stessi dalla vostra mente ansiosa e non alimenterete il ciclo. Cercate di rimanere focalizzati sulle cose esterne a voi.
Chiamate un amico: parlate con qualcuno di fidato e ditegli che state per avere un attacco. Anche se pensate che gli altri non possano capirvi completamente, non dovete tenervi tutto dentro. Scegliete qualcuno che sia felice di parlare con voi, qualcuno che riesce ad ascoltarvi senza giudicarvi. Se parlate, rendete il vostro problema meno potente e meno paralizzante.
Bere dell'acqua: l'atto di bere dà la sensazione di essere in controllo, inoltre essere idratati migliora il proprio stato di salute. Questo vale per tutti, ormai l'avrete sentito mille volte, bene almeno 8 bicchieri al giorno fa bene per la salute, infatti, la disidratazione aumenta gli stati d'ansia. Un buon metodo è controllare il colore della pipì: se è ambrata significa che siete disidratati, se è giallo chiaro va bene.
Fate qualcosa quando è finito l'attacco: cosa fa una persona dopo un attacco di panico? Si deprime, incomincia a rimuginare. Così facendo si dà più potere ai prossimi attacchi. Se non riuscite a controllare l'attacco di panico mentre lo avete, almeno cercate di controllare la reazione successiva. Andate a correre, camminate, cucinate, dipingete, fate qualsiasi cosa di pratico, ma evitate di ragionare sulla vostra condizione, la prossima volta andrà meglio. Se ogni volta cominciate ad analizzare i motivi dei vostri attacchi, troverete sempre un motivo per sentirsi malati (ragionate da ansiosi).




QUARANTASETTESIMO ESERCIZIO - UCCIDERE IL SERPENTE CON IL SUO STESSO VELENO* (stratagemma di terapia strategica, utile per le OSSESSIONI PURE)
Chi soffre di ansia, ha molti dubbi e paure.
È impossibile bloccare i dubbi perché questi sono automatici, non possiamo controllarli.
Quello che possiamo fare però è bloccare le risposte, ossia la ricerca di rassicurazioni ai nostri interrogativi, ricordandoci che quando diamo risposte razionali a dubbi irrazionali (emozionali, spirituali, futuri), aumentiamo i dubbi e costruiamo un labirinto che si estende sempre più.
Quindi, non possiamo bloccare i pensieri ma possiamo bloccare le compulsioni.
L'obiettivo è quello di bloccare le risposte rassicuranti.
Se non riuscite a farlo, tutte le volte che non ci riuscite prendete carta e penna e scrivete il vostro dialogo interno.
Dovete scrivere esattamente la discussione che avviene nella vostra mente, tra gli interrogativi ansiosi e le risposte che vi date.
Ricapitolando, avete due strade: o bloccate le risposte in modo da far perdere potere alle ossessioni ogni volta che non rispondete, oppure trascrivere su carta tutto il dialogo mentale dall'inizio alla fine.
Lasciate che la disputa si svolga in maniera naturale, voi dovete solo scrivere tutto quello che capita all'interno di voi.




QUARANTOTTESIMO ESERCIZIO - UCCIDERE IL NEMICO CON IL SUO STESSO PUGNALE* (stratagemma di terapia strategica, utile per le COMPULSIONI MENTALI e RITUALI in particolare CONTEGGI, FORMULE, CONTROLLI)
Questo esercizio è molto semplice ed è rivolto a tutti quelli che effettuano compulsioni mentali (contare, ripetere parole…) o rituali (allineare, ricontrollare).
Ogni volta che dovete ripete delle formule, contare o ricontrollare compulsivamente, fatelo esattamente 5 volte di seguito.
Per esempio, se dovete controllare il gas, fatelo 5 volte, né una in meno né una in più.
Se dovete contare, fate la conta per 5 volte di seguito.
Aggiungo una difficoltà per chi ripete mentalmente le parole: la prossima volta che vi capita, ripeterete 5 volte la vostra parola o la frase ma al contrario (esempio "angelo" diventa "olegna", perciò direte olegna, olegna, olegna, olegna, olegna).
C'è un segreto in questo esercizio, ma lo si scopre praticandolo…




QUARANTANOVESIMO ESERCIZIO - SE MI LAVO SONO SANA?* (stratagemma di terapia strategica, utile per le OSSESSIONI DA CONTAMINAZIONE e LAVAGGIO COMPULSIVO)
L'esercizio è simile a "uccidere il nemico con il suo stesso pugnale", in questo caso sarà rivolto alla pulizia.
Se vi trovate a mettere in atto un rituale di pulizia (lavaggio delle mani, doccia), ripetetelo 5 volte di seguito.
Potete evitare di farlo, ma se iniziate a lavarvi dovete farlo 5 volte, né una di meno né una di più.
Voi mi direte: "Sì, ma così sto tutto il giorno a lavarmi…"
Così sarete più puliti, no?
La scelta è vostra, se cominciate dovete ripeterlo per le volte che vi ho detto.




CINQUANTESIMO ESERCIZIO - UBI MAYOR MINOR CESSAT (stratagemma di terapia strategica, utile per OSSESSIONI PURE e ATTACCHI DI PANICO)
Chi ha paura di restare da sola o dipende dalle rassicurazioni, si trova spesso ad evitare i momenti in cui non ha nessuno vicino.
Ha paura di sentirsi male, di non ricevere aiuto da nessuno e si trova a sopravvalutare i suoi pensieri, a volte è consapevole che sono solo pensieri ma l'ansia li fa sembrare reali.
Queste persone rimuginano, cercano di contrastare invano i pensieri ma alla fine finiscono per accumulare ansia e farla sfociare in un attacco di panico.
Questo esercizio è per voi.
È una semplice riflessione che dovete fare ogni volta che vi fate aiutare o chiedete supporto: ogni volta che lo fate ottenete un sollievo momentaneo ma poi peggiorate la situazione dato che la paura produce sempre nuovi dubbi.
Oltre a questo risultato, voi inviate un messaggio implicito a voi stessi: "io non posso farcela da sola, sono malata". E questo rende più forte la vostra paura.
Non vi dico che non dovete chiedere aiuto, visto che non siete in grado di farcela da soli, però se lo fate aggraverete i problemi.
Dovete solo pensare a questo aspetto, cioè che se vi appoggiate a qualcosa o qualcuno farete andare le cose peggio.




CINQUANTUNESIMO ESERCIZIO - COME SE… (stratagemma di terapia strategica, utile per per OSSESSIONI PURE e ANSIA SOCIALE)
Quante volte siete rimasti bloccati da un pensiero e non avete fatto altro che pensare, bloccati dall'idea che il pensiero andasse risolto prima di fare qualsiasi altra cosa?
Quante persone si sentono di non essere all'altezza e si comportano in maniera evitante e arrendevole?
Un pensiero, per quanto triste o pauroso, rappresenta solo un riflesso del proprio stato d'animo. È quindi una cosa momentanea.
Al posto di rimanere bloccati, iniziate a comportarvi in maniera diversa.
Ogni giorno, usate alcuni minuti della giornata per immaginare cosa fareste di diverso da quello che fate, poi agite "come se" il problema non esistesse.
Ripetere ogni giorno l'esercizio e scegliete una cosa da fare, la più piccola e facile da mettere in pratica.




CINQUANTADUESIMO ESERCIZIO - EVOCARE IL FANTASMA PER FARLO SPARIRE (stratagemma di terapia strategica, utile per OSSESSIONI PURE e ATTACCHI DI PANICO)
L'evitamento e il ragionamento sono due approcci inutili per i pensieri ansiosi.
Se avete letto la parte sull'ipocondria, avrete notato che questi pensieri diventano dei persecutori, dei moralizzatori o dei sabotatori interni.
Questo esercizio messo a punto da Nardone, lavorerà in maniera opposta rispetto a quello che avete fatto finora.
L'esercizio è molto semplice ma richiede impegno.
Ogni giorno, per circa 30 minuti, isolatevi in una stanza e cominciate a pensare alle peggiori fantasie generate dalla vostra paura.
Cercate di generare quanta più ansia possibile e lasciarla sfogare.
Fatelo per circa due settimane, ogni giorno.
Passato questo periodo, inizierete a fare l'esercizio per 5 minuti, 5 volte a giorno.
A mano a mano che riuscirete a gestire l'ansia, utilizzerete questa pratica solo al momento del bisogno.
Come per ogni esercizio di terapia strategica, i risultati si sbloccano solo se metterete li mettete in pratica.




CINQUANTATREESIMO ESERCIZIO - DARE RAGIONE ALLA PAURA (esercizio utile per OSSESSIONI PURE e ATTACCHI DI PANICO)
Oggi vi voglio svelare un esercizio molto potente e molte semplice da mettere in pratica.
Quante volte vi siete domandati se la vostra fosse solo paura o realtà?
Quante volte avete cercato di ragionare?
La necessità di usare una qualche forma per controllare la paura nasce dalla sopravvalutazione dei nostri stessi pensieri: la paura viene messa sotto una lente e ingigantita fino a che non finisce per controllarci.
L'esercizio consiste nel dar ragione alla paura.
Quando facciamo un pensiero preoccupante, dovremo solo accettare che il pensiero abbia ragione.
Cosa significa? Significa per caso amare qualcun altro o voler fare del male a qualcuno?
Assolutamente no.
Dovete solo dare ragione al vostro pensiero "limitatamente" al fatto che avete paura.
Esempio pratico.
Anna che sta guardando foto di un'amica: "Le guardi perché ti piace".
Risposta terapeutica: "Hai ragione, mi piace", e nel frattempo riconoscere che si ha paura, perciò sentimenti e pensieri devono per forza essere in questo modo.
Esempio n°2
Paolo si avvicina alla ragazza: "Tu sei gay, cosa l'abbracci a fare".
Risposta terapeutica: "Giusto, non potrei pensare diversamente", e nel frattempo riconosce che si pensa a quel modo perché si ha paura.
Non dovete cambiare nulla della vostra emozione negativa, dove darle ragione limitatamente al fatto che provarla significa sentire e pensare in un certo modo.
Esempio n°3
Margherita ha paura dei suoi pensieri: "Continueranno per sempre e non sarai mai felice".
Risposta terapeutica: "È vero, non potrei pensare altrimenti", e riconoscere che si è in un momento di paura, quindi, pensieri e sensazioni non possono essere differenti.
L'unico punto debole è che la paura vi farà pensare che ci sia qualcosa sotto.
Esempio: "E se non è solo paura e non mi sto ascoltando?".
Nuovamente si risponderà: "È vero, hai perfettamente ragione" e riconoscere che la paura si è solamente spostata, ma che il pensiero non può essere diverso.


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
 
Diga92
Inviato il: Mercoledì, 03-Apr-2013, 13:39
Quote Post


Membro Attivo
*


Messaggi: 268
Utente Nr.: 9.813
Iscritto il: 04-Mar-2012



Sto capendo un sacco di cose leggendo le guide e gli esercizi...
PMEmail Poster
Top
 
giovannalapazza
Inviato il: Mercoledì, 03-Apr-2013, 13:42
Quote Post


Amministratrice Socratica
********


Messaggi: 59.767
Utente Nr.: 38
Iscritto il: 02-Lug-2007



l'ho messa in rilievo e cancellerò gli ot


--------------------
venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
PMUsers Website
Top
 
giovannalapazza
Inviato il: Mercoledì, 03-Apr-2013, 13:42
Quote Post


Amministratrice Socratica
********


Messaggi: 59.767
Utente Nr.: 38
Iscritto il: 02-Lug-2007



QUOTE (Dr.Dock @ Mercoledì, 03-Apr-2013, 12:37)
Grazie Simona, giusto?
Spero che possano essere d'aiuto...

sì simona, simmi per gli amici


--------------------
venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
PMUsers Website
Top
 
Dr.Dock
Inviato il: Mercoledì, 03-Apr-2013, 13:45
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



Pensavo ti chiamassi Giovanna... PSICO rolleyes.gif blush.gif


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
 
Dr.Dock
Inviato il: Mercoledì, 03-Apr-2013, 13:47
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



QUOTE (Diga92 @ Mercoledì, 03-Apr-2013, 12:39)
Sto capendo un sacco di cose leggendo le guide e gli esercizi...

Sono contento. PSICO smile.gif


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
 
BLUEGIRL
Inviato il: Lunedì, 08-Apr-2013, 20:03
Quote Post


Psico Amico
*


Messaggi: 567
Utente Nr.: 9.988
Iscritto il: 06-Apr-2012



la voce ridicola la uso anche io PSICO wink.png


--------------------
Distruggi le tue paure o loro distruggeranno TE.

PMEmail Poster
Top
 
Dr.Dock
Inviato il: Lunedì, 08-Apr-2013, 22:30
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



Ciao, si è ottima perché permette di sminuire quella parte paurosa che c'è dentro di noi e che negli ansiosi è molto potente.
Almeno fino a quando non si tirano fuori le strategie... PSICO armati93.gif


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
 
Dr.Dock
Inviato il: Venerdì, 12-Apr-2013, 11:28
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



QUARTO ESERCIZIO: Il sentiero impervio
Avete smarrito la vostra strada,
vi trovate in un bosco e non sapete più come mai vi trovate lì.
Volete tornare a casa, c'è il sole e il bosco non fa paura.
Scorgete un sentiero e vi incamminate, è un percorso tortuoso, con molte difficoltà.
A volte siete sul ciglio di un burrone, ma vi tenete stretti alle pareti, avete molta paura di cadere.
Continuate a camminare, non sapete dove vi porta ma continuate perché volete arrivare in un posto sicuro, un posto accogliente, sereno, essere felici.
Arrivate ad un bivio, un dubbio sopraggiunge e vi fermate.
Qual'è la strada giusta?
Una è tranquilla, solo i richiami degli animali, luci che si aprono tra le fronde.
L'altra, quella di destra, è più tetra, gli alberi sono nodosi, fitti, non c'è vita.
Però quella strada vi attira, è se fosse quella la strada giusta?
Avete paura, ma perchè scegliere quella tranquilla? E se l'altra non la scegliessimo solo per paura?
La strada sembra breve, forse conduce a qualcosa, scorgete una luce al fondo, ne siete attratti.
Può essere quella la strada...
Così vi incamminate, anche se l'ambiente fa paura voi volete arrivare alla luce.
Vedete a sinistra, l'altra strada che si allontana sempre di più.
A mano a mano che vi addentrate nel sentiero buio, quella luce non arriva mai.
Camminate ma sembra che la luce si allontani, fate un altro passo e la luce è sempre uguale, distante, ferma.
State camminando a vuoto, siete confusi.
Voi pensavate che quella strada portasse in un posto sicuro, ma vi trovare in un sentiero di foglie morte, fango e solitudine.
Avete paura, siete soli, ragionate e vedete solo oscurità.
La luce è ancora davanti a voi, distante. Volete ancora raggiungerla?
Più camminate e più vi accorgete che non arriverete mai a quel punto. È come un'illusione.
Vi fermate. La luce è ancora accattivante, volete scoprire cosa c'è, ma dovete fare i conti con la realtà.
Poi vi ricordate l'altra strada.
Vi voltate e tornate indietro.
La luce tenta di attirarvi a se, brilla, diventa più luminosa.
Vi girate più volte a fissarla, sentite che potrebbe essere la soluzione, la strada giusta, magari eravate ad un passo da quella luce e ora mollate tutto.
Ma la decisione l'avete ormai presa, siete stanchi.
Vi voltate e continuate in direzione del bivio.
Quella strada, non faceva per voi.
Siete sicuri che ragionare sul problema sia la strada giusta? O è solo un'illusione?


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
 
Dr.Dock
Inviato il: Martedì, 30-Apr-2013, 11:58
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



Ho inserito la nuova sezione sui test, la trovate in prima pagina!!!


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
 
Dr.Dock
Inviato il: Mercoledì, 01-Mag-2013, 12:08
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



Ho inserito un test per valutare il disturbo ossessivo-compulsivo, lo trovate sotto l'altro in prima pagina.


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
 
Dr.Dock
Inviato il: Venerdì, 03-Mag-2013, 13:57
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



QUINTO ESERCIZIO: Il viaggio nell'ignoto

Voi siete troppo identificati con la mente, con i vostri pensieri.
Sedetevi in un posto tranquillo e cominciate a guardare cosa vi circonda.
Magari leggete davanti al computer, cosa trovate davanti a voi?
Una tastiera...la stampante...un vaso di fiori...il divano.
Sono tutte cose che avete imparato a conoscere, etichettare.
Ora osservate la vostra mente.
Voi non siete la vostra mente, voi non siete quello che pensate, voi non siete nulla di quello che già sapete.
Voi avete delle forze che sono in voi, non c'è un passato, non c'è un futuro.
Non ci sono definizioni.
Cos'è la paura?
Una forza.
Cos'è la felicità?
Una forza.
Chi siamo? Che gusti abbiamo? Cosa ci rende felici?
Non lo sappiamo, noi siamo il nulla.
Noi non possiamo controllare le forze, non possiamo controllare i gusti, non possiamo etichettarci perchè non sappiamo.
Quando ci cerca di provare, si fa uno sforzo. È come una pianta che si sforza di far uscire le foglie, tutto ciò che è forzato è controllato, non naturale.
Come andrà la relazione, e se perderò il controllo...
Sono pensieri di paura, paura di non essere, paura di essere, paura.
Ma chi siamo?
I pensieri di paura non ci descrivono, sono pensieri, logica, la nostra mente.
La paura nasce dove cerchiamo di essere o volere il controllo, cercare la felicità, ma ottenere l'apatia.
Cercare l'amore ma ottenere la paura, cercare di sapere e ottenere il dubbio.
Le emozioni sono già in noi, non dobbiamo forzarle.
La paura è un emozione, non la si può controllare, non la si può conoscere o etichettare.
La soluzione è affidarsi all'ignoto, non vogliamo sapere.
Ci mettiamo in un oceano, spieghiamo le vele e dove ci portano le onde lo scopriremo vivendo.


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
 
Dr.Dock
Inviato il: Lunedì, 13-Mag-2013, 16:49
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



Ho aggiunto un test in prima pagina, quello sulla relazione.


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
 
Dr.Dock
Inviato il: Martedì, 14-Mag-2013, 18:10
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



Ho inserito il test sulla qualità della vita.
È preso dal libro The Imp of the Mind...


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
 
Dr.Dock
Inviato il: Giovedì, 16-Mag-2013, 10:37
Quote Post


Psico Nonno
****


Messaggi: 5.783
Utente Nr.: 8.040
Iscritto il: 08-Mag-2011



Primo Tool, lo trovate anche in prima pagina


SECONDO ESERCIZIO - MAGNIFICAZIONE* (tool per esposizione attraverso l'immaginazione, utile per le OSSESSIONI PURE)
Alcune persone diventano ansiose solo quando i pensieri avvengono spontaneamente, al volo, piuttosto che attraverso gli esercizi di esposizione.
Nessuna strategia funziona per tutti, perciò dovete sperimentare quel'è l'esercizio più adatto a voi.
L'esercizio che segue è un tool, ossia un esercizio che serve per gestire i pensieri intrusivi al volo, quando vi vengono.
Ve lo propongo qui sotto.
Quando vi arriva un pensiero ansioso, rappresentarvi la scena nel modo più terrorizzante possibile.
Per esempio, se il pensiero riguarda il tema aggressivo, rappresentarvi vividamente l'immagine terrificante di voi che colpite violentemente una persona cara, mantenete l'immagine a mente fino a quando non perde mordente.
Se ad esempio avete paura di perdere il controllo, immaginatevi già rinchiusi in un ospedale psichiatrico, con camicia di forza e imbottiti di farmaci. Soli e abbandonati.
All'inizio questa tecnica può spaventare, ma per assurdo finisce per far ridurre la forza e l'intensità del pensiero.
Il compito è quello di mantenere la scena terrorizzante in mente, fino a quando l'ansia non si smorza.


--------------------
https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum
PM
Top
Utenti totali che stanno leggendo la discussione: 0 (0 Visitatori e 0 Utenti Anonimi)
Gli utenti registrati sono 0 :

Topic Options Pagine : (10) 1 [2] 3 4 ... Ultima » Reply to this topicStart new topicStart Poll

 



[ Script Execution time: 0.4963 ]   [ 20 queries used ]   [ GZIP Abilitato ]