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PSICO > Disturbi d'ansia, panico, fobie > Tbs - Terapia Breve Strategica


Inviato da: Mela il Giovedì, 17-Set-2009, 19:38
Copio e incollo i post di Fungo Velenoso sparsi in un altro thread.
Ogni vostro contributo (TCC, psicoterapia, libri, esperienze e testimonianze sul panico) sarà strabenaccetto. PSICO smile.gif

___________________________________________

TERAPIA STRATEGICA PER ATTACCHI DI PANICO.

Questo link che aggiungerò in calce, è un articolo scritto dalla dott.ssa Federica Cagnoni, che lavora a Torino e Modena.

Io sono stata in cura da lei per un problema di attacchi di panico, ansia generalizzata (soprattutto questa), evitamento totale e piccole ossessioni.

La cura mi ha aiutata moltissimo.
E' diversa dalla Tcc, per quanto tutti le associno, e si basa su metodi e strategie diverse.

Mi sono rivolta alla dottoressa verso febbraio marzo (2007); non riuscivo a prendere il treno, dovevo fare una 20ina di minuti di tratta e non bastava l'ansiolitico e la cura di sereupin iniziata da poco... piangevo, avevo crisi pazzesche ai piedi dei binari, dovevo farmi accompagnare dai miei genitori ovunque.
Non facevano eccezione i bus urbani; per andare a seduta dalla mia "vecchia psicologa", dovevo affrontare 6-7 fermate di autobus in città, 10 minuti o poco più. Niente, me li facevo a piedi ogni santa volta, dopo una fermata dovevo scendere.

Queste le premesse, per dire che a luglio dello stesso anno, alcuni se lo ricorderanno, ho preso un aereo e sono andata negli Stati Uniti

nessun miracolo, ma la terapia mi ha aiutato molto.

Intanto vi posto il link dell'articolo, dopo di che mi piacerebbe discutere i punti essenzali del percorso terapeutico.

http://www.psicolab.net/index.asp?pid=idar...t=268&arid=2102

Intanto vorrei sottolineare quello che è il problema fondamentale del disturbo d'ansia, dell'agorafobia e degli attacchi di panico; l'evitamento.

Evitare equivale a darsi scontatamente per malati, e a permettere alla malattia di avanzare e mettere radici.

Ciò che determina la costituzione della forte sintomatologia fobica non è comunque l´evento iniziale, ma ciò che il soggetto mette in atto per evitare la paura, ossia le tentate soluzioni escogitate dalla persona nel tentativo di sfuggire allo scatenarsi delle reazioni emotive e somatiche proprie della paura. Questo induce al costituirsi della paura ad un livello superiore di gravità.

[...] una prima casuale esperienza reale o immaginaria inserisce nella mente del soggetto una nuova possibilità percettivo-reattiva: quella della paura. A partire da tale esperienza, tutto ciò che viene fatto in direzione di una difesa da questa spaventosa realtà, se non funziona, non fa altro che confermarla aggravandone gli effetti sino alla reazione di panico, in termini sia di generalizzazione della paura che di risposta psichica e comportamentale.

L’effetto dell’evitamento, infatti, è quello di confermare la pericolosità della condizione evitata preparando, in tal modo, l’evitamento successivo.
Tutto ciò non ha come unico effetto quello di incrementare la paura confermandola, ma anche quello di rendere il soggetto sempre più scettico rispetto alle proprie risorse, aumentando così anche le proprie reazioni fobiche e rendendo il disturbo sempre più impedente e limitante.


In pratica, più si evita, più ci si riconosce deboli e malati e incapaci.

La richiesta d'aiuto ha la stessa potenza distruttiva.

L’effetto di tale richiesta è, inizialmente, quello di rassicurare la persona, ma gradualmente conduce all’aggravamento della paura e delle sue conseguenze limitanti.
Difatti, proprio la possibilità di avere qualcuno pronto ad intervenire in aiuto conferma al soggetto la sua incapacità di affrontare da solo le situazioni temute e gestirne le conseguenze. Anche questo processo tende a generalizzarsi - funzionando come una vera e propria “profezia che si autodetermina” - fino a divenire un’assoluta necessità e porta la persona ad instaurare forme gravi di disturbo fobico basate sulla logica del “io dipendo” e non “io controllo”.



A proposito del controllo, vi riconoscerete in questa descrizione; cercando di controllare il respiro, ad esempio, ci si preoccuperà talmente tanto riguardo ad esso, che incominceremo per forza a sentirlo affannato, ci spaventeremo, e inizia la giostra del panico.

..proprio il controllo delle proprie reazioni, sia fisiologiche che comportamentali, può diventare il copione percettivo-reattivo ridondante e fallimentare che il soggetto mette in atto per affrontare la propria paura.
Ciò che accade in questo caso è infatti che, nel tentativo di mantenere un controllo delle proprie funzioni organiche e psichiche, il soggetto sperimenta una situazione paradossale: il focalizzare l’attenzione sulle proprie reazioni fisiologiche (battito cardiaco, ritmo respiratorio, equilibrio, ecc.) conduce alla inevitabile alterazione di almeno una di queste, provocando paura che a sua volta genera ulteriori alterazioni, innescando in questo modo il tipico circolo vizioso del “tentativo di controllo che fa perdere il controllo”.



(continua)

Inviato da: Mela il Giovedì, 17-Set-2009, 19:40
Nel caso pratico della terapia, ecco come si svolge, e come l'ho vissuta io in prima persona.
(non io Mela, io Fungo Velenoso, n.d.r.)

A questo punto il terapeuta passa alle prime prescrizioni terapeutiche che in questa prima fase solitamente sono: il diario di bordo, la paura dell´aiuto (e/o dell´evitamento) e il come peggiorare.
Il diario di bordo è un blocchettino appositamente preparato che viene consegnato al paziente insieme alla prescrizione: si tratta di uno schema suddiviso in diverse colonne relative a data, ora, luogo, situazione, persone, pensieri, sintomi e reazioni, che il paziente dovrà avere sempre con sé e compilare al presentarsi di ogni "episodio" di panico.
Lo scopo di questa manovra, apparentemente banale, è quello di spostare altrove l´attenzione del soggetto all´insorgere del primo sintomo ansioso, evitando così il successivo disfunzionale tentativo di controllo del sintomo e delle proprie reazioni. L´effetto che si ottiene è, solitamente, una notevole riduzione (se non scomparsa) degli episodi ansiosi nell´arco di tempo che intercorre tra la prima e la seconda seduta.


Io ho tenuto il diario di bordo per una settimana, come da descrizione.
In più, uno degli altri compiti che mi è stato dato, fu quello di non parlare più con nessuno del mio problema.
Non una parola. Come se non esistesse.

A questo punto siamo poi passate alla parte più interessante della terapia;

Durante la seconda fase del trattamento (dalla seconda alla quinta seduta secondo i casi) avviene la rottura, o sblocco, del sistema percettivo-reattivo e delle tentate soluzioni fin qui utilizzate. [...]
A questo punto [..] si procede con la prescrizione della peggiore fantasia (vedi II seduta). Si tratta di una prescrizione paradossale che funziona secondo la logica dello stratagemma cinese di spegnere il fuoco aggiungendo la legna. Si chiede infatti al soggetto di prescriversi volontariamente ogni giorno i propri sintomi più temuti calandosi deliberatamente nella propria peggiore fantasia all’interno di un rituale comportamentale preciso e formalizzato. La prescrizione della peggiore fantasia porta solitamente a due tipi di effetto: alcune persone pur provando a calarsi nella situazione fobica non riescono a provare nulla e possono arrivare addirittura ad addormentarsi; altre (la percentuale minore) provando ad invocare il proprio "fantasma" riescono a stare male. In entrambi i casi comunque, nel corso della giornata, la maggior parte dei pazienti riporta di non aver avuto momenti di crisi a parte qualche sporadico episodio ansioso facilmente gestibile.


Nella pratica, quello che mi è stato chiesto di fare, è di fermarmi per 30 minuti, 3 volte al giorno, di trovare un posto tranquillo e in cui non venissi disturbata, di mettere una sveglia appunto dopo mezz'ora, e di concentrarmi, in questo lasso di tempo, cercando di farmi venire un attacco di panico.
blink.gif

..suonerà ridicolo, ma dopo i primi dieci minuti un po' così.. l'ansia iniziava a scendere.

L'attacco di panico non arriva, se l'esercizio viene fatto bene, concentrandosi tantissimo, è impossibile auto indurselo.

Dopo i due o tre giorni, la cosa ha iniziato addirittura a diventare rilassante huh.gif

Piccola evoluzione della "mezzora di peggiore fantasia", nelle settimane successive...

A seconda dell´effetto ottenuto dalla prescrizione della "mezz’ora di peggiore fantasia" avremo due tipi di ridefinizione della situazione. Nel caso in cui il soggetto non sia riuscito a stare male il terapeuta sottolineerà come il problema possa essere annullato proprio provocandolo volontariamente; nel secondo caso invece, ristrutturerà la capacità di provocarsi i sintomi come la capacità di poterli anche ridurre, sottolineando che più ne farà stare nella mezz’ora meno ne avrà al di fuori. Vengono a questo punto prescritti 5 minuti di peggiore fantasia ogni 3 ore (ad orari prefissati, alle 9.00, alle 12.00, alle 15.00, alle 18.00 e alle 21.00) in cui il paziente dovrà cercare di provocarsi i sintomi.
I 5 minuti ogni 3 ore vengono successivamente trasformati in 5 minuti al bisogno, attraverso i quali viene data la possibilità al paziente di "toccare il fantasma nel momento in cui compare per farlo svanire immediatamente". Viene quindi data la possibilità di sfruttare l’effetto paradossale della peggiore fantasia al momento dell’insorgere dell’ansia.


A questo punto, nel mio percorso, era arrivato luglio; l'aereo, quel viaggio impossibile, ecc ecc...

boh, non so come, ma qualcosa è completamente cambiato dentro di me.

Tutt'ora posso riutilizzare le tecniche imparate, perchè pare banale ma "toccare il fantasma per farlo svanire" è quello che mi succede.

In tanti ridono o mi trattano con superficialità quando racconto di questa cosa, ma.. resta il fatto che non ho mai sentito nessuno che CON CONVINZIONE, lasci arrivare l'ansia o cerchi addirittura di aumentarla, nel momento in cui è già forte.

Perchè non è facile, ci va "allenamento", esercizio, ma può funzionare.
E' una terapia che consiglio caldamente di provare, con impegno e costanza, anche solo per il fatto che dopo massimo 7 sedute capite se vi può aiutare oppure no, senza dover sobbarcarvi un impegno economico di anni di terapie costose e che non danno grandi frutti o fanno previsione di tempistiche di guarigione.

L'altro compito fu appunto quello come peggiorare, ogni mattina a colazione mi dovevo mettere lì come una scema e fare una lista di cosa avrei potuto fare per far peggiorare la giornata dry.gif

Attraverso la prescrizione del come peggiorare si chiede al paziente di porsi la seguente domanda ogni giorno: "Cosa dovrei fare o non fare, pensare o non pensare, se volessi volontariamente peggiorare la mia situazione?" e di portare le risposte nella seduta successiva. Nel porsi questa domanda i pazienti si rendono solitamente conto che ciò che in realtà farebbero per stare peggio è ciò che già fanno nel tentativo di stare meglio! In sostanza vengono svelate le tentate soluzioni disfunzionali senza che sia il terapeuta a suggerirle.

Inviato da: Mela il Giovedì, 17-Set-2009, 19:42
Franci chiede:
"scusate se mi intrometto, ma non ho ben capito come si fa. per esempio domani devo affrontare una situazione che mi mette in agitazione.

io già ci sto pensando ininterrottamente da ieri sera più o meno e tutte le altre cose sono in secondo piano rispetto a questa, sto meditando di farmi accompagnare. come faccio a pensarci per dieci minuti se già ci penso 24 ore? non vi aumenta l'ansia? io pensando a quella situazione penso già a dove inizierò ad andare in loop con la testa...come si fà a 'staccare'il cervello anche solo per dieci minuti? più ci penso e più questa sensazione si trasforma in 'catastrofe'... PSICO sad.gif

France ma a te succedeva questa cosa?...per esempio se io SO di dover fare una cosa, mi ci fisso, ci penso e se poi riesco a affrontarla sto in continua tensione. tensione AL LIMITE, però l'ansia non diventa attacco o pensiero soffocante, solo sto male come se fossi COSTANTEMENTE IN PERICOLO. il dramma sono gli imprevisti, le situazioni che non ho calcolato, il dover fare una cosa all'improvviso per necessità, li proprio il caos (e di solito mi blocco e non l'affronto, tornando indietro, trovando scuse)."


Inviato da: Mela il Giovedì, 17-Set-2009, 19:42
Fungo risponde:
"franci, considera che questa non è una terapia fai da te, che va fatta seguita da un terapeuta, e che io ne ho parlato solo per raccontare come si svolge.

fatta questa premessa, io stavo ESATTAMENTE (ma proprio pari pari) come te.

costantemente in pericolo.

questa è una cosa che la dottoressa ha subito inquadrato, ovvero che chi soffre di ansia, ha come dire un "difetto" nel meccanismo di ALLERTA.

noi stiamo all'erta troppo, anche quando non ce n'è bisogno, il nostro cervello ci manda segnali di pericolo anche quando pericolo non ce n'è.

gli esercizi che ho descritto, e che non sono per niente banali proprio perchè, come dici tu, siamo già in ansia e pare IMPOSSIBILE l'idea di aumentarla, servono proprio per ri-bilanciare questo meccanismo rotto.

considera che tu stai molto male, e che questi esercizi della peggior fantasia arrivano DOPO i primi passi; dovresti iniziare con lo schema di cui si parla all'inizio, non direttamente con questi. PSICO smile.gif

dopo di che, il fatto di mettersi per mezz'ora a pensare INTENSAMENTE a tutte le nostre peggiori paure, oltre a funzionare secondo l'infallibile teoria del "toccare il fantasma per farlo svanire", funziona anche da "catalizzatore"; cerco di spiegare.

quello che succedeva a me, era che come te il cervello era sempre in azione. quando dico sempre intendo proprio tutte le ore da sveglia e pure qualche sogno. Il sottofondo è sempre quello di come si farà a superare i vari imprevisti e compiti quotidiani, si pensa a espedienti per evitare le situazioni difficili, si calcola, si cerca di prevedere...
Allo stesso tempo però cerchi di non pensarci troppo, per paura di farsi sopraffare dall'ansia, così si resta in una via di mezzo logorante.

diciamo che le ns energie concentrate sull'ansia sono un costante 8? da 1 a 10, dico.

ok, tu in quei momenti la devi far arrivare a 10, per mezzora.
Quella è la mezz'ora in cui ti "sfoghi", in cui lasci che tutte le paure che cerchi di soffocare durante le 24 ore, vengano fuori. Lasci che tutti i pensieri che cerchiamo di non ascoltare, prendano forma.
Lasciandoli sfogare, è paradossale, ma primo, non escono come pensiamo (l'ansia NON SALE, ma anzi scende), secondo, se si inizia a pensare durante il giorno a qualche situazione di panico, e il cervello rischia di andare in loop, automaticamente, per stanchezza, si rimanda; "ci penserò durante la mezz'ora di peggior fantasia". E il loop non parte.

Ripeto per la centesima volta che raccontate così sembrano una marea di cazzate da santone, al contrario l'approccio è totalmente scientifico e cosa posso dirti?
Funziona."

Inviato da: Mela il Venerdì, 09-Ott-2009, 13:34
Aggiornamento/riepilogo:
Fungo Velenoso©


il cambiamento più profondo è uno solo, ed è in pratica quello di cercare ad arrivare a toccare con mano il panico.

tutte le nostre ansie (tutte) sono basate sulla PROIEZIONE di quello che sarà, potrebbe essere, potrebbe succedere, chissà etc etc.

l'unica, per capire davvero cosa succede, è starci dentro.

starci dentro, significa (e sto per sganciare la bomba) convivere e lasciare spazio al panico.

mi spiego..
cosa fai quando stai per avere un attacco, o senti l'ansia che cresce?

cerchi di soffocarlo.
ti agiti perchè inizi a dirti "oh no cazzo, smettila, vai via, ora passa, NON POSSO FARMI SALIRE L'ANSIA"

insomma, è come cercare di schiacciare sul coperchio di una scatola che dentro ha uno di quei bambolotti su una molla.. più schiaccio, più quello esce con forza.

se tu lasci uscire, quello sta li, e tu lo guardi, e dopo un po' non ti fa più paura.

a parole sembra facile, nella pratica (come ben sappiamo tutti) è devastante.

cosa succede però? che mano a mano che tu riesci a VIVERE il panico, a provarlo (ci vanno due coglioni ragà che..), vedi nella pratica che cosa succede; niente.

ovviamente è un percorso a cui si deve arrivare per piccoli passi, intanto provando a fare esercizi a casa (quelli classici in cui la mia psicologa mi diceva di stare mezz'ora a immaginare tutte le situazioni più ansiose e ansiogene, e passati i primi minuti di terrore, mi addormentavo -:-), poi esponendosi piano piano.

___________


Anche io, poi mi fisso sui miei schemi e diventano un pensiero costante che mi mette adosso un senso di paralisi.
E' come se entrassi in uno stato d'animo da cui non sò come uscire e se mi blocco è peggio perchè poi prevale la paura, l'incapacità a fare tutto, il senso di inadeguatezza. in contemporaenea l'incapacità a esprimere o esternare, con chiunque, come mi sento realmente in quel momento.

quella è la parte peggiore...

è la stessa che sto vivendo io ora.

tanto per fare la cronaca... visto che da mesi non racconto più nulla di me sul forum: a febbraio torno dall'Irlanda dove ho vissuto per un anno e mezzo.
Per una che soffre di ansia da una vita, un sogno.
IL sogno.
Sto qualche mese in un limbo strano, cercando di decidermi a trovare lavoro a Ginevra per andare a vivere col mio fidanzato; scelta leggera leggera

Nel frattempo, sto bene, ormai da anni; togliamo l'antidepressivo che da mesi prendo -parole dello psichiatra- in dosi omeopatiche?

Lo tolgo, a giugno, e si aprono i cancelli dell'inferno.
Passo un mese in preda a ossessioni e depressione DEVASTANTI. Appena si placano, torna il panico.
Tutto, proprio quello che avevo dimenticato da 4 anni.

Corro dalla psicologa e mi ha rimesso in piedi ben bene.
Ora... sono in piedi ma devo muovere i primi passi da sola e mi CAGO ADDOSSO..

Ho avuto un colloquio di lavoro a Ginevra lunedì. Da 4 giorni aspetto di sapere di che morte morire, non voglio accettare il lavoro, non sarò in grado, spero che mi dica che ha scelto un altro..

Mi sono persa

Scusa!!
Volevo dirti, e volevo dire anche a me stessa..
Il concetto alla base del panico è uno solo; ci sembra di morire, ma non moriamo.

Ok, lo sappiamo, poi quando lo vivi, è tutt'altra storia. Se ti sembra di morire, ti spaventi ben bene, e l'unica cosa che ti viene da fare è correre più forte che puoi per scamparla, quella morte chimica!

Se con tanto allenamento, uno se la VIVESSE, quella tempesta di neurotrasmettitori impazziti, lei (come tutte le cose naturali) seguirebbe il suo decorso e PASSEREBBE.
L'attacco di panico, passa. Passa perchè ti abitui a non spaventarti (e ripeto, ci vanno mesi, non giorni, di allenamento), ti passa perchè se ci prendi confidenza ti spaventi di meno, e blocchi il circolo vizioso del panico ovvero dell'attacco che aumenta perchè ci fa paura e noi lo alimentiamo.

Man mano che affronti le situazioni, poi, e riesci a superarle, il tuo cervello memorizza, cambia, registra, e la chimica si ristabilizza piano piano.


Più le eviti, invece, più il cervello prende atto del fatto che quella è una cosa paurosa e che tu la DEVI temere.

Insomma, l'unica soluzione è l'esposizione.


Piano piano, e con l'aiuto di uno psicologo, e con tanta tenacia e coraggio;
i fobici, mi dice la dott.ssa, hanno questa cosa che DEVONO fare quello che sono prefissati di fare, e se non la fanno per intero, falliscono, e se falliscono sono delle merde.

Allora, regola numero uno; permettetevi di non arrivare. Ma PROVATE a PARTIRE.

Io per ora ci sono riuscita per piccole cose; vado in macchina con altre persone che non siano il mio ragazzo - due mesi fa era un ostacolo anche questo, cazzo - ho preso diversi treni (!), ho ricominciato a bere alcool , nel senso buono; a cena, un bicchiere di vino o una birra, che normalmente mi spaventavano perchè non potevo prendere l'ansiolitico..

Piccole conquiste che dopo aver preso aerei e girato un po' l'America mi sembrano cazzate enormi, ma cosa posso farci?

Ci va pazienza.
Per uscire dal loop, prova a scrivere una lettera, buttando giù d'istinto tutto quello che provi, poi NON la rileggi, la metti in una busta e sigilli.

L'altra cosa da fare sarebbe quello di stendersi mezz'ora e cercare di aumentare l'ansia e di immaginare il peggio attacco di panico che riesci a concepire, ma questo va fatto in terapia e non mi sento di consigliartelo perchè fa paura i primi dieci minuti.


Inviato da: fungo velenoso il Venerdì, 09-Ott-2009, 14:26
che imbarazzo!!
sono tutte parole mie?!?
che noiosa PSICO addio.gif

laugh.gif

Inviato da: Mela il Venerdì, 09-Ott-2009, 14:39
QUOTE (fungo velenoso @ Venerdì, 09-Ott-2009, 13:26)
che imbarazzo!!
sono tutte parole mie?!?
che noiosa PSICO addio.gif

laugh.gif

No, questa frase:
(non io Mela, io Fungo Velenoso, n.d.r.)
e altre due simili sono farina del mio sacco. PSICO-asd.gif

(non sei MAI noiosa Franz)

Inviato da: fungo velenoso il Venerdì, 09-Ott-2009, 15:39
QUOTE (Mela @ Venerdì, 09-Ott-2009, 13:39)
QUOTE (fungo velenoso @ Venerdì, 09-Ott-2009, 13:26)
che imbarazzo!!
sono tutte parole mie?!?
che noiosa PSICO addio.gif

laugh.gif

No, questa frase:
(non io Mela, io Fungo Velenoso, n.d.r.)
e altre due simili sono farina del mio sacco. PSICO-asd.gif

(non sei MAI noiosa Franz)

laugh.gif
le tue sono quelle che servono a dare un po' di pepe PSICO-asd.gif
dry.gif è che sembra tutto ripetitivo, ma poi mi è venuto in mente che sono cose scritte a tanta distanza una dall'altra, quindi non ricordavo mica cosa avevo già detto e cosa no..

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PSICO-kiss.gif

Inviato da: mey83 il Martedì, 05-Gen-2010, 20:00
ciao a tutti!
oggi secondo appuntamento con la tbs...che dire...io sono nuova di psicoterapie...ero abituata col metodo della mia psichiatra,non pensavo fosse cosi' diverso il tutto.
Innanzitutto devo premettere che io ho molteplici problemi, ansia generalizzata,ipocondria,ossessione del controllo del mio corpo,derealizzazione,questi diciamo sono i principali...il mio cruccio più grande è cmq legato ai sintomi fisici e cioè la spossatezza e astenia e soprattutto la sensazione e quindi la fobia dello svenimento.
La prima seduta è andata molto bene,anche se ho capito subito che con lei non potevo fare come la psichiatra alla quale facevo molte domande di ordine medico,sui miei sintomi fisici che soddisfacevano (per 5 minuti)la mia ipocondria...però cmq mi ha sollevato, mi ha dato delle direttive sul mio modo di ragionare e mi ha spiegato alcuni errori nella mia visione della realtà.
Oggi invece,non so...ho avuto una sensazione strana...la sensazione era che non poteva darmi le rassicurazioni che volevo...ha continuato a parlarmi degli errori che compio nella mia mente, delle soluzioni sbagliate che trovo per rimediare ai miei malesseri, a quanto sia deleterio l'evitamento...tutte cose che trovo assolutamente giuste....però non so,cioè, non è cosi' automatica la storia...cioè a volte io mi sforzo per non evitare un luogo o una sensazione,cerco di star tranquilla ma sto male lo stesso,quelle sensazioni brutte non mi abbandonano...oppure ad es,le ho detto che faccio una gran fatica ad alzarmi dal letto alla mattina,non vorrei viverla,vorrei che passasse in fretta quel momento della giornata e lei cosa mi dice?che mi devo sforzare un pò etc etc...ma io son davvero rimbambita e angosciatissima di mattina!non è facile!!!

non so forse è presto per tirat le somme...o forse dovrei davvero ricominciare con i farmaci,magari non con la paroxetina....voi che dite???

ps trovo utili però i compiti che mi da...la settimana scorsa dovevo pensare ogni mattina cosa avrei fatto nella giornata se fossi stata bene, per la prossima settimana devo compilare un diario in cui giorno per giorno analizzo il mio corpo scrivendo per ogni organo cosa sento e quale malattia temo di avere.

Inviato da: miki_70 il Martedì, 05-Gen-2010, 20:50
Credo che sia presto per tirare giu dei risultati,sei alla seconda seduta se ho capito.Io so che funziona benissimo nell'eliminazione dei sintomi d'ansia e panico.Ho letto diversi libri sulla TSB,in particolare quelli di Nardone e della scuola di Palo Alto di Arezzo.Tieni conto,però,che molto spesso alla base dell'ansia e del panico c'è la depressione,questo può essere il motivo della tua apatia la mattina.Inoltre diversi studi biochimici,che non trovano ancora certezze,motivano l'astenia mattutina alla pressenza di ormoni corticosteroidi,specie il cortisolo,che si accumulerebbe in situazioni di stress o autostress.Il cortisolo viene eliminato attraverso le urine,ed ecco perchè nel corso della giornata,fino a sera,questa sintomatologia tende a sfumare o cessare.

Mela?dove posso scrivere di testi riguardanti disturbi mentali?Grazie PSICO rolleyes.gif

Inviato da: Mela il Martedì, 05-Gen-2010, 20:54
Nella cartella del disturbo specifico,
oppure in Altre problematiche,
poi se vuoi metto i thread in evidenza. PSICO smile.gif

Inviato da: Mela il Martedì, 05-Gen-2010, 20:56
QUOTE (Mela @ Martedì, 05-Gen-2010, 19:54)
Nella cartella del disturbo specifico,
oppure in Altre problematiche,
poi se vuoi metto i thread in evidenza. PSICO smile.gif

Anzi no, direi che è meglio nella Cartella Archivio! PSICO smile.gif

Inviato da: miki_70 il Martedì, 05-Gen-2010, 20:56
Grazie.Appena torno a casa,faccio quel che posso PSICO smile.gif

Inviato da: Mela il Martedì, 05-Gen-2010, 21:02
Grazie a te. PSICO-kiss.gif

Inviato da: mey83 il Mercoledì, 06-Gen-2010, 13:46
si infatti io stessa ho detto che è tr presto...volevo sentire solo le vostre opinioni a riguardo...ma di solito è utile anche associare la tbs all'uso di farmaci? la psicoterapeuta potrebbe consigliarmi?

Inviato da: miki_70 il Mercoledì, 06-Gen-2010, 19:38
Infatti,dovresti parlarne con la terapista. PSICO smile.gif

Inviato da: dustin99 il Venerdì, 08-Gen-2010, 04:04
QUOTE (mey83 @ Mercoledì, 06-Gen-2010, 12:46)
si infatti io stessa ho detto che è tr presto...volevo sentire solo le vostre opinioni a riguardo...ma di solito è utile anche associare la tbs all'uso di farmaci? la psicoterapeuta potrebbe consigliarmi?

ciao anche io ho iniziato da poco la tbs (pur avendo una posteriore e pluriennale esperienza di tcc). Speriamo bene!

Sul tema farmaci, che io ad esempio attualmente sto prendendo, posso dirti quello che mi disse il mio Psichiatra (illustre prof. Ordinario di Psichiatria della Facoltà di Medicina dell'Università di Torino). "La necessità dell'utilizzo dei farmaci è da relegare al mantenimento della qualità della tua vità". Mi spiego meglio: se normalmente (senza disturbi) sei un tipo che lavora, ha una famiglia, guida l'auto, va al cinema alla domenica ecc, e da quando hai questi disturbi non riesci a fare più nulla, cioè non hai neanche le forze per lavorare, guidare, uscire, stare in famiglia ecc, in modo grave e per un periodo di tempo sufficentemente lungo da far si che appunto la qualità della tua vita decada fortemente in basso a causa dei disturbi, allora potrebbe essere utile, sempre dietro prescrizione Psichiatrica, ricorrere all'uso di farmaci per stabilizzare un pò la situazione e consentirti di riprendere in mano, quantomeno una quota parte della tua vita, garantendoti di andare avanti almeno nelle cose basilari (es. lavoro, guidare l'auto ecc.). Poi pian piano congiuntamente alla psicoterapia, farai anche il resto e sempre pian piano, successivamente, scalerai i farmaci fino ad eliminarli.

Infine, come nota ti dico che i farmaci devono essere prescritti da un medico, se la psicoterapeuta non lo è non può prescriverteli. Ovviamente uno psicoterapeuta cercherà sempre di spronarti a farcela da sola, sei tu che devi cercare, in modo obiettivo, sulla base di quando ti ho indicato precendetemente, di capire se hai necessità di un "aiutino farmacologico" o puoi farcela, seppur zoppicando, con le tue gambine..

Spero di esserti stato un pl di aiuto!

In bocca al lupo!

D.

Inviato da: mey83 il Venerdì, 08-Gen-2010, 12:53
caro dustin,sei stato di grandissimo aiuto!guarda io ho preso la paroxetina per vari mesi...non ti dico che facevo tutto da sola...anzi...non prendevo cmq la metro,andare in città da sola era (ed è) seriamente un problema...però confrontando con ora (che non prendo più paroxetina) capisco che...stavo meglio prima!ora la mia ansia generalizzata è rimasta ma gli attacchi di panico sono aumentati!!!
io ho fatto il gravo errore di interrompere da sola la terapia,ormai la psichiatra la stava diminuendo però non mi trovavo più con lei (mi ha bidonato varie volte) quindi ho continuato a diminuirla da sola fino ad interromperla. Ora ho voluto provare con la psicoterapia,ma devo essere onesta con me stessa...forse non basterà...i limiti e impedimenti alla mia vita,nonchè i miei sintomi sono troppo forti.
Tu esattamente di cosa soffri?e che farmaci usi?e che differenze trovi tra la tbs e la tcc?io ero incerta tra le due...
grazie mille per la tua preziosa risposta.

Inviato da: dustin99 il Venerdì, 08-Gen-2010, 16:36
Io soffro praticamente di problemi molto simili ai tuoi (e a gran parte dei lettori di questo forum). Ansia generalizza con qualche attacco più forte (di panico) ogni tanto. Prendo Citalopram (sempre ssri simle a quello che prendevi tu). Io sono al secondo giro, nel senso che 3 anni fa lo avevo preso, poi dopo 1 anni circa avevo scalato ed eliminito e poi dopo un anno ho ricominciato causa ricaduta. Adesso vorrei scalare (pian piano) di nuovo anche con l'aiuto della tbs. Sono alle seconda seduta di tbs quindi non ti saprei dire che differenze trovo rispetto alla tcc. Quello che posso dirti, e che ciò mi ha convinto a seguire questo tipo di terapia è che in teoria in poco tempo, una decina di sedute, si dovrebbe vedere un certo (seppur minimo) miglioramento. Se questo arriva, allora la terapia è efficace, altrimenti, ti stringi la mano con il terapeuta, e con tanti saluti provi altro. Diciamo non butti degli anni della tua vita ad aspettare il miracolo e poi questo magari non arriva.. Per questo motivo ho voluto provare.

Tornando al discorso dei farmaci, concludo consigliandoti di trovare uno Psichiatra bravo e di esperienza, disponibile quando necessario, che ti possa seguire bene e con cui ti trovi bene.

In bocca al lupo!

D.

Inviato da: panda il Mercoledì, 27-Gen-2010, 19:01
ciao a tutti,

a proposito di questa terapia raccontata, appunto la strategica breve, io avrei un problemino. Improvvisamente come ho già raccontato , dopo 3 anni di guida rilassatissima in autostrada e tangenziale mi iniziano attacchi di panico devastanti. Semi-svemimento, paralisi, offuscamento della vista e visione distorta delle immagini circostanti. In seconda corsia, a 120 allora, da lasciarci la pelle. Come faccio a "toccare il fantasma"? Se il panico lo vivo completamente, allora fantasma divento io...

Mi sa che devo prioprio parlarne con uno psicologo, da 8 giorni prendo alprazolam 2 volte al giorno, ma per ora l'effetto ancora non è arrivato. Pero' e' troppo presto, giusto?

Ciao! Panda PSICO-nono.gif

Inviato da: melfy il Giovedì, 28-Gen-2010, 18:56
QUOTE (Mela @ Venerdì, 09-Ott-2009, 12:34)
Aggiornamento/riepilogo:
Fungo Velenoso©



mi spiego..
cosa fai quando stai per avere un attacco, o senti l'ansia che cresce?

cerchi di soffocarlo.
ti agiti perchè inizi a dirti "oh no cazzo, smettila, vai via, ora passa, NON POSSO FARMI SALIRE L'ANSIA"

insomma, è come cercare di schiacciare sul coperchio di una scatola che dentro ha uno di quei bambolotti su una molla.. più schiaccio, più quello esce con forza.

se tu lasci uscire, quello sta li, e tu lo guardi, e dopo un po' non ti fa più paura.

a parole sembra facile, nella pratica (come ben sappiamo tutti) è devastante.


ma cosa intendi esattamente? o meglio.. quali sono le frasi da dirsi durante un attacco?

Inviato da: fungo velenoso il Giovedì, 28-Gen-2010, 20:10
QUOTE (melfy @ Giovedì, 28-Gen-2010, 17:56)
QUOTE (Mela @ Venerdì, 09-Ott-2009, 12:34)
Aggiornamento/riepilogo:
Fungo Velenoso©



mi spiego..
cosa fai quando stai per avere un attacco, o senti l'ansia che cresce?

cerchi di soffocarlo.
ti agiti perchè inizi a dirti "oh no cazzo, smettila, vai via, ora passa, NON POSSO FARMI SALIRE L'ANSIA"

insomma, è come cercare di schiacciare sul coperchio di una scatola che dentro ha uno di quei bambolotti su una molla.. più schiaccio, più quello esce con forza.

se tu lasci uscire, quello sta li, e tu lo guardi, e dopo un po' non ti fa più paura.

a parole sembra facile, nella pratica (come ben sappiamo tutti) è devastante.


ma cosa intendi esattamente? o meglio.. quali sono le frasi da dirsi durante un attacco?

ti racconto cosa cerco di fare io seguendo le indicazioni del terapeuta.. intanto va premesso che ti devi allenare prima, gli esercizi li devi fare a casa e quando sei tranquillo a orari precisi.

Detto questo, non ci sono delle frasi precise da dirsi, ma bisogna concentrarsi per far aumentare l'attacco, tutti i suoi sintomi.

Bisogna provare perchè a parole è difficile da spiegare.. PSICO smile.gif

Inviato da: melfy il Giovedì, 28-Gen-2010, 21:56
QUOTE
ti racconto cosa cerco di fare io seguendo le indicazioni del terapeuta.. intanto va premesso che ti devi allenare prima, gli esercizi li devi fare a casa e quando sei tranquillo a orari precisi.

Detto questo, non ci sono delle frasi precise da dirsi, ma bisogna concentrarsi per far aumentare l'attacco, tutti i suoi sintomi.

Bisogna provare perchè a parole è difficile da spiegare.. PSICO smile.gif


si si, mi sono letta tutto.. tranne l'articolo perchè non c'è più!
di questa terapia non ne ho mai sentito parlare.. probabilmente nella mia città non esistono neanche psicologi che la praticano, uff!
quel che non riesco a capire è il concetto di lasciarsi andare e/o lasciarsi sopraffare dal panico, accettarlo ecc.. Riesci a farmi un esempio.. non so, tipo inizi a pensare a una situazione che ti crea il panico? Poi che fai? la "ingrandisci"?

Inviato da: fungo velenoso il Venerdì, 29-Gen-2010, 09:54
QUOTE (melfy @ Giovedì, 28-Gen-2010, 20:56)


si si, mi sono letta tutto.. tranne l'articolo perchè non c'è più!
di questa terapia non ne ho mai sentito parlare.. probabilmente nella mia città non esistono neanche psicologi che la praticano, uff!
quel che non riesco a capire è il concetto di lasciarsi andare e/o lasciarsi sopraffare dal panico, accettarlo ecc.. Riesci a farmi un esempio.. non so, tipo inizi a pensare a una situazione che ti crea il panico? Poi che fai? la "ingrandisci"?

nel weekend provero' a ricercarti l'articolo..

la terapia è in realtà abbastanza diffusa, forse se ne parla di meno della TCC ma ha anni di studi alle spalle.
Tu dove abiti? basta una breve ricerca su internet http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm per vedere se c'è qualcuno nella tua città.

Per il concetto che mi chiedi di spiegarti... è difficilissimo purtroppo a parole, perchè ognuno vive l'attacco di panico in modo diverso!
Comunque faccio esattamente come dici, ovvero penso a una situazione che mi metta panico, fortissimo, e cerco di ingrandirla e immedesimarmi il piu' possibile.

Poi cerco di ampliare tutte le singole sensazioni che sento "concentrati, senti che la saliva non scende piu', ora soffochi, sentila che non scende" (es.).

Ti ripeto, all'inizio si prova a casa, sdraiati, con una sveglia puntata; mi verrebbe da dirti di provare ma non mi oso blush.gif insomma il risultato è che se per MEZZORA ti impegni e cerchi di farti venire un attacco di panico, non ci riesci PSICO smile.gif

Inviato da: melfy il Mercoledì, 03-Feb-2010, 15:48
hey, grazie del link.. ne ho trovato uno!
ma boh, non sono convinta...
davvero non riesci a fartelo venire? a casa non ho mai provato.. però ogni tanto in qualche negozio o locale mi sembra di essere tranquilla e mi dico "stavolta che la faccio!" e invece poi inizio a pensare che tanto prima o poi mi verrà "male" e infatti voilà! Arriva il panico.. Li si che ci riesco a farmeli venire! tongue.gif

Inviato da: fungo velenoso il Mercoledì, 03-Feb-2010, 19:38
QUOTE (melfy @ Mercoledì, 03-Feb-2010, 14:48)
hey, grazie del link.. ne ho trovato uno!
ma boh, non sono convinta...
davvero non riesci a fartelo venire? a casa non ho mai provato.. però ogni tanto in qualche negozio o locale mi sembra di essere tranquilla e mi dico "stavolta che la faccio!" e invece poi inizio a pensare che tanto prima o poi mi verrà "male" e infatti voilà! Arriva il panico.. Li si che ci riesco a farmeli venire! tongue.gif

si ma li riesci a farteli venire perchè cerchi di stare tranquilla!!!

tongue.gif

..guarda, è cosi, non ti vengono, pero' purtroppo è una cosa che finchè non provi non capisci..

e dirti di provare cosi, sarei tentata di farlo ma non mi prendo la responsabilità PSICO smile.gif

perchè nn cerchi un terapista se ti puo' interessare?

PSICO wink.png

Inviato da: melfy il Venerdì, 05-Feb-2010, 23:18
QUOTE (fungo velenoso @ Mercoledì, 03-Feb-2010, 18:38)
si ma li riesci a farteli venire perchè cerchi di stare tranquilla!!!

tongue.gif

..guarda, è cosi, non ti vengono, pero' purtroppo è una cosa che finchè non provi non capisci..

e dirti di provare cosi, sarei tentata di farlo ma non mi prendo la responsabilità PSICO smile.gif

perchè nn cerchi un terapista se ti puo' interessare?

PSICO wink.png

boh, non capisco piu niente!
si, mi interessa la cosa.. ma non ci credo più...

Inviato da: ninfeablu il Sabato, 01-Mag-2010, 18:33
Anch'io ho seguito la TBS.
Aggiungo qualche trucchetto:

prima di affrontare una situazione ansiogena, immaginare le cose terribili che possono succedere in quella situazione e che temiamo.


Di fronte a una situazione ansiogena (per me era incontrare persone che conosco) tenere un antistress, tipo schiacciare una pallina.

Oppure, fare volutamente una figuraccia, far cadere qualcosa, sbagliare una parola, cose così.

La tecnica della figuraccia si può usare anche per strada: se riuscite a far finta di inciampare in mezzo alla strada, a dire una parola a voce alta in mezzo alla gente o a salutare qcno che non conoscete, siete a buon punto.

Ciao

Inviato da: bettyboop il Lunedì, 10-Mag-2010, 15:11
La TBS della scuola di Nardone è una bomba! ve la consiglio...x i disturbi d'ansia (DAP; DOC; ecc) è davvero spettacolare...io la sto facendo e sono molto contenta! un bacio

Inviato da: Ubik' il Lunedì, 10-Mag-2010, 17:41
QUOTE (bettyboop @ Lunedì, 10-Mag-2010, 14:11)
La TBS della scuola di Nardone è una bomba! ve la consiglio...x i disturbi d'ansia (DAP; DOC; ecc) è davvero spettacolare...io la sto facendo e sono molto contenta! un bacio

Una bomba dici?
Quasi quasi prendo appuntamento direttamente col Nardone.
Chissà che non riesca a farmi passare del tutto la FS PSICO-si.gif

Inviato da: bettyboop il Sabato, 15-Mag-2010, 20:20
Io mi sto trovando davvero bene e i presupposti su cui si fonda sono innovativi e, a mio parere, efficaci. Un bacio

Inviato da: Lory_80 il Giovedì, 03-Giu-2010, 13:19
QUOTE (bettyboop @ Sabato, 15-Mag-2010, 19:20)
Io mi sto trovando davvero bene e i presupposti su cui si fonda sono innovativi e, a mio parere, efficaci. Un bacio

Pensi che anche con la mia emofobia (con svenimenti a seguito) ultraventennale si possa risolvere qualcosa?

Inviato da: bettyboop il Lunedì, 26-Lug-2010, 16:50
Si! lo penso! dovresti provare. Si tratta solo di sbloccare la situazione...!!

Inviato da: darix il Mercoledì, 13-Apr-2011, 22:37
QUOTE (Mela @ Venerdì, 09-Ott-2009, 12:34)
l'unica, per capire davvero cosa succede, è starci dentro.

starci dentro, significa (e sto per sganciare la bomba) convivere e lasciare spazio al panico.

mi spiego..
cosa fai quando stai per avere un attacco, o senti l'ansia che cresce?

cerchi di soffocarlo.
ti agiti perchè inizi a dirti "oh no cazzo, smettila, vai via, ora passa, NON POSSO FARMI SALIRE L'ANSIA"

insomma, è come cercare di schiacciare sul coperchio di una scatola che dentro ha uno di quei bambolotti su una molla.. più schiaccio, più quello esce con forza.

se tu lasci uscire, quello sta li, e tu lo guardi, e dopo un po' non ti fa più paura.



Rispondo a questo thread anche se e` di un paio di anni fa.. magari ancora qualcuno lo sta seguendo,l'argomento e` sempre attuale.

E` tutto molto facile (relativamente poi cerco di spiegarmi) quando sai cosa ti scatena il panico, la paura di volare, del buoi, dei luoghi chiusi, tanto per citare i piu` comuni. Ma quando non sai cosa ti scatena lo stato di ansia, quando sei seduto davanti al computer, o stai facendo altro tranquillamente in casa, seduto, davanti alla tv, sdraiato sul letto, e improvvisamente sei nel petto una specie di tamburo impazzito, ti sembra di contarli i colpi, uno si tre no, poi una raffica, magari e` solo una impressione, ma se e` una impressione e` terribilmente realistica.

Come posso affrontare la mia ansia se non so quale sia il fattore scatenante? Non posso immaginarmi in un aereo perché`non ho paura di andare in aereo, non al buoi, non in mezzo ai ragni (beh non esageriamo coi ragni...)

Sicuramente sbaglio cercando di razionalizzare una cosa che ha una origine emotiva, ma diventa difficile fare quel tipo di esercizio in cui ti immagini di affrontare la situazione che ti crea l'ansia quando non sai cosa sia a scatenarla, io cerco un legame diretto di causa effetto ( e sicuramente sbaglio) mi ritrovo li a fantasticare e non succede niente (a parte che alla fine diventa un momento rilassante perché a forza di cercare di ricreare delle situazioni di ansia mi ritrovo più tranquillo ). Finito l'esercizio puo` succedere che tutto riconcia come prima, non succede niente.

Probabilmente ho scritto solo per avere uno sfogo, scrivere mi salva dal pensare se stasera succederà oppure no... e` la prima volta che scrivo qua quindi perdonatemi se sono andato fuori tema, se ho scritto delle cose troppo banali o personali...

Inviato da: tanit il Giovedì, 05-Gen-2012, 16:10
ciao a tutti!
vedo che è da parecchio che nessuno scrive più in questo thread, però sono molto interessata all'argomento.. soffro di ansia, attacchi di panico e agorafobia da tanti anni..non mi sono mai fatta aiutare ma nonostante questo, con tantissimo impegno, sono stata abbastanza bene per qualche anno..ultimamente però sto avendo una brutta ricaduta da cui mi sembra impossibile riuscire a riprendermi da sola!Quindi finalmente ho deciso di farmi aiutare.. L'idea dei farmaci mi ha sempre spaventata, e anche quelle infinite terapie cognitivo comportamentali soprattutto per la spesa economica! Un'amica che studia psicologia mi ha parlato di questo nuovo tipo di terapia che sembra essere davvero efficace. Mi ha colpito molto.. ho subito pensato che potrebbe essere veramente quello che fa per me! Fortunatamente ho trovato una psicologa specializzata in questa terapia proprio vicino casa mia e credo che oggi stesso chiamerò per fissare un appuntamento!
Mi piacerebbe poter condividere con voi la mia esperienza e avere suggerimenti da parte di chi l'ha fatta..e soprattutto sapere da chi è intervenuto in questo thread molto tempo fa se appunto a distanza di anni se la sentirebbero ancora di consigliare questa terapia. Grazie!

Inviato da: Mela il Giovedì, 05-Gen-2012, 17:36
QUOTE (Mela @ Giovedì, 17-Set-2009, 18:38)
Copio e incollo i post di Fungo Velenoso sparsi in un altro thread.

Riprendo il post iniziale:
io non l'ho fatta, non posso quindi darvi alcun consiglio in privato (né in pubblico). PSICO smile.gif

Inviato da: tony_90 il Lunedì, 16-Gen-2012, 14:13
sono i stessi sintomi ke ho io ke nn mi fanno piu ragionare e mi fanno impazzire e mi nascondo attraverso attegiamenti ridicoli

Inviato da: angelica il Mercoledì, 18-Gen-2012, 10:11
la TBS la conosco e l'ho provata non mi ha fatto nessun effetto se non aver speso un sacco di soldi PSICO bam.gif alcuni consigli forse possono essere utili ma per persone che hanno questi disturbi DAP da molto tempo per primo è necessario affrontare una cura farmacologica partendo da dosi minime di antidepressivo io ne uso 1/4 di 20 mg e un ansiolitico che è efficace sopratutto contro il panico......
la sola terapia mi sembra troppo poco efficace......e per altro molto costosa Doh!.gif

Inviato da: ondin@ il Giovedì, 04-Apr-2013, 19:35
Avevo intravisto questa discussione in passato...
Non ho letto tutti i post.... quando una discussione è Lunga faccio fatica...
Scrivo però perché lo psichiatra che ho da poco contattato mi ha dato da leggere un libro su questo tipo di terapia... non se se poi me la farà fare....

Ho trovato il libro molto interessante.... solo mi chiedo... io non soffro di dap.... la mia ansia si riferisce a situazioni particolari che non so, Allo stato attuale, Se generano fobie vere e proprie...

Parlando con lui, nella prima seduta, è Venuta fuori una certa forma di controllo e la paura del giudizio....

Potrà aiutarmi?

Inviato da: Nausicaa979 il Domenica, 26-Gen-2014, 17:58
Ciao a tutti. Mi sono avvicinata alle teorie del Prof. Nardone incuriosita dai suoi libri. Da sempre perseguitata dal l'ansia e a volte sconfitta dal panico, mesi fa ho deciso di contattare una professionista nella mia zona.

Purtroppo la mia esperienza non è stata positiva, ma tengo a precisare che si tratta,appunto, solo della mia esperienza. Come ho scritto anche nell'altra discussione, probabilmente tutto è soggettivo, la terapia breve strategica sarà anche fenomenale, ma non mi ha dato nulla, nemmeno semplice conforto. Dopo 5 sedute ho deciso di interrompere.La psicologa a stento conosce il mio nome, non c'è un minimo di rapporto umano nè transfert. Solo l'elenco degli esercizi da fare e tanto da sborsare. Tutto in 20-25 minuti di seduta. Mi fa piacere per chi ne esce fuori così, in 4-5 incontri, dopo anni di malessere.

Forse nel mio caso è invece necessario uno sfogo, il dialogo, il racconto...nonostante io sia timida, restìa ad aprirmi...o forse perchè il mio problema si protrae ormai da 16-16 anni, e non può essere isolato da contesto,sentimenti, relazioni, personalità.

Inviato da: Mela il Domenica, 26-Gen-2014, 18:29
QUOTE (Nausicaa979 @ Domenica, 26-Gen-2014, 16:58)
Purtroppo la mia esperienza non è stata positiva, ma tengo a precisare che si tratta,appunto, solo della mia esperienza.

probabilmente tutto è soggettivo

Io non l'ho fatta perché, semplicemente, non fa per me.
Lo so io, lo sa o il mio psi (che la pratica) quindi ho evitato.

Se funzionasse, in tre mesi non ci sarebbero più dappati e agorafobici come me.

Nel mio caso non va bene perché:
i miei problemi sono ormai abbastanza cronicizzati,
il mio carattere non si concilia con questa terapia.

Sì, tutto è soggettivo anche quando i problemi sono gli stessi. PSICO smile.gif

Inviato da: Pelle310 il Domenica, 26-Gen-2014, 19:10
Anche io tempo fa lessi un libro del medico che ha sviluppato questo metodo, Nardone, e il libro parlava nello specifico del DOC.
Il fatto che la psicoterapia ad un certo punto debba finire è ovvio,ma io che sono seguito da una psico-terapeuta analitica mi vengono fuori delle cose che neanche pensavo di averci mai ragionato e sono roba tutta mia e non so se con la TBS ci sarebbe stato il tempo di farle finire fuori..io di carattere sono tendente a prendermela con calma,ho i miei bioritmi e non mi piace essere forzato a fare cose o pratiche..quindi anche con la TCC non credo andrei d'accordo.poi è come per i farmaci,ognuno è portatot ad un tipo di terapia rispetto ad un'altra.mi piacerebbe sentire qualche esperienza di chi l'ha provata..

Inviato da: Nausicaa979 il Lunedì, 10-Feb-2014, 18:18
... Cedo diversi libri del Prof. Nardone. Se qualcuno/a è interessato/a ,mi scriva pure in privato.

Inviato da: ema74 il Lunedì, 24-Mar-2014, 14:00
Io ho visto un po' di terapeuti qui a milano.
Sono tentato ad andarci.

Comunque penso sia difficile trovare responsi positivi qui nel forum.

Chi scrive e chi legge spesso sono persone che sono dentro ancora nel tunnel :-)
Chi ne esce, non frequenta piu' i forum se non giusto una volta per raccontare l'esito ..

IMHO :-)
emanuele

Inviato da: psycoshock il Lunedì, 24-Mar-2014, 15:10
Io l'ho provata, con l'assistente del prof. Nardone.
Innegabile che ci siano benefici circa la scomparsa dei sintomi o l'affievolimento degli stessi.
Sono riuscito a riprendere la macchina (parlo di due anni fa) a togliermi alcune idee fisse circa la morte e la cardiofobia.
Il problema sapete qual'è?
E' che poi tornano.
Se tornano vuol dire che non era la strada definitiva per la totale remissione sintomatologica.
Ripeto: i risultati ci sono però personalmente non la definirei una terapia definitiva.

Inviato da: caos calmo il Venerdì, 02-Mag-2014, 10:06
Leggo e rileggo da tempo questa discussione...proprio l'ultimo post di psycoschok focalizza uno dei punti quasi certi nei disturbi da panico ovvero :

l'eterno ritorno di quest'ultimo o meglio la crisi di panico a cielo aperto, inaspettata proprio quando pensavi di stare bene, proprio quando pensavi di aver lasciato nel libro dei ricordi l'ultimo ansiolitico, l'ultimo antidepressivo, l'ultima TCC.. come mi diceva quel terapeuta tempo fa : "... il cervello è un sè plastico e il panico è il suo orribile guardiano ".

Come l'autrice dei primi post e per vie diverse ho cercato una strada per guarire e per lunghi tratti della mia vita sono riuscito a tenere chiuso in gabbia il guardiano.. ma egli si è liberato più e più volte.

Ne parlo ed egli è qui quasi vicino, ora passerà non è forte, cerco di lasciarlo andare libero, non morirò, no .

In fondo Tiziano Terzani aveva ragione.

Inviato da: Cecilia il Giovedì, 02-Giu-2016, 18:32
Nella mia provincia non c'è nessun terapeuta con questa formazione, mi sarebbe piaciuto provarla.

Inviato da: squalotto il Sabato, 29-Apr-2017, 16:08
sto provando a pensare la peggiore paura, ma dopo 5 minuti mi stufo
30 minuti non riesco a farli
vuol dire che farò 5 minuti 2 volte al giorno per due settimane

Inviato da: Klaus1 il Sabato, 29-Apr-2017, 16:16
QUOTE (squalotto @ Sabato, 29-Apr-2017, 15:08)
sto provando a pensare la peggiore paura, ma dopo 5 minuti mi stufo
30 minuti non riesco a farli
vuol dire che farò 5 minuti 2 volte al giorno per due settimane

I 5 minuti mi pare siano per emergenza, la mezzora come terapia fissa, per le fobie. A me diceva così il terapeuta nardoniano da cui andavo.

Per le fobie pure di solito funziona.

Inviato da: squalotto il Sabato, 29-Apr-2017, 17:33
QUOTE (Klaus1 @ Sabato, 29-Apr-2017, 16:16)
QUOTE (squalotto @ Sabato, 29-Apr-2017, 15:08)
sto provando a pensare la peggiore paura, ma dopo 5 minuti mi stufo
30 minuti non riesco a farli
vuol dire che farò 5 minuti 2 volte al giorno per due settimane

I 5 minuti mi pare siano per emergenza, la mezzora come terapia fissa, per le fobie. A me diceva così il terapeuta nardoniano da cui andavo.

Per le fobie pure di solito funziona.

io soffro di disturbo d'ansia generalizzato
non so se è la terapia adatta

Inviato da: Klaus1 il Sabato, 29-Apr-2017, 18:55
QUOTE (squalotto @ Sabato, 29-Apr-2017, 16:33)
QUOTE (Klaus1 @ Sabato, 29-Apr-2017, 16:16)
QUOTE (squalotto @ Sabato, 29-Apr-2017, 15:08)
sto provando a pensare la peggiore paura, ma dopo 5 minuti mi stufo
30 minuti non riesco a farli
vuol dire che farò 5 minuti 2 volte al giorno per due settimane

I 5 minuti mi pare siano per emergenza, la mezzora come terapia fissa, per le fobie. A me diceva così il terapeuta nardoniano da cui andavo.

Per le fobie pure di solito funziona.

io soffro di disturbo d'ansia generalizzato
non so se è la terapia adatta

credo di si.

Per me non molto, avendo sovrastima dei pensieri (pensiero ossessivo=realtà, come per molti dockers).

Inviato da: squalotto il Sabato, 29-Apr-2017, 19:11
QUOTE (Klaus1 @ Sabato, 29-Apr-2017, 18:55)
QUOTE (squalotto @ Sabato, 29-Apr-2017, 16:33)
QUOTE (Klaus1 @ Sabato, 29-Apr-2017, 16:16)
QUOTE (squalotto @ Sabato, 29-Apr-2017, 15:08)
sto provando a pensare la peggiore paura, ma dopo 5 minuti mi stufo
30 minuti non riesco a farli
vuol dire che farò 5 minuti 2 volte al giorno per due settimane

I 5 minuti mi pare siano per emergenza, la mezzora come terapia fissa, per le fobie. A me diceva così il terapeuta nardoniano da cui andavo.

Per le fobie pure di solito funziona.

io soffro di disturbo d'ansia generalizzato
non so se è la terapia adatta

credo di si.

Per me non molto, avendo sovrastima dei pensieri (pensiero ossessivo=realtà, come per molti dockers).

beh, il dag mi porta a catastrofizzare in anticipo...

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