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Inviato il: Mercoledì, 31-Lug-2013, 15:57
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Membro Senior Messaggi: 321 Utente Nr.: 11.206 Iscritto il: 09-Nov-2012 |
ciao,
sono riuscita a procurarmi un libro del Dott. Nardone dal titolo OSSESSIONI COMPULSIONI MANIE capirle e sconfiggerle in tempi brevi. prima edizione aprile 2013 /prima ristampa giugno 2013 (forse l'avete già comprato tutti?) "Essere attenti e meticolosi nello svolgimento di un compito è un pregio che ci rende rigorosi e affidabili; dover tornare su qualcosa che è stata ricontrollata + volte x' non sono sicuro di averla eseguita correttamente diventa un problema; sviluppare una compulsione irrefrenabile a ricontrollare + volte ciò che ho già controllato diventa una patologia. Un viaggio attraverso i modi in cui la tirannia dell'assurdo si costituisce e imprigiona la mente nelle sue trappole, ma anche, e soprattutto, come possiamo evadere da tali prigioni e ricondurre l'assurdo alla ragionevolezza mediante percorsi strategicamente pianificati. ....si è giunti a individuare 5 tipologie fondamentali di motivazioni che attivano azioni e pensieri compulsivi. 1.dubbio che innesca bisogno di risposte rassicuranti. 2.ritualità che deriva dall'eccesso di rigidità ideologica o nel rispetto di una moralità o nella credenza superstiziosa. 3.esasperazione di processi di ragionamento razionale sino a renderli del tutto irragionevoli. 4.patologia che si innesca sulla base di atti di sana prevenzione condotti all'estremo. 5.effetti di un'esperienza traumatica. ...come si mantiene il disturbo? evitamento-costante richiesta di rassicurazione ed aiuto-messa in atto di sequenza rituale di azioni... le tentate soluzioni diventano il problema! CAMBIAMENTO TRAMITE STRATEGIE E STRATAGEMMI TERAPEUTICI DIFFERENZE TRA TBS E TCC casi clinici: 1. dal dubbio di sporcarsi alla fobia degli escrementi 2.dalla prevenzione alla fobia (lo sguardo che contagia) 3.dalla fede al rito propiziatorio : la falsa preghiera 4. il figlio troppo bravo : quando il ragionevole diviene irragionevole 5.tricotillomania 6.l'ossessione di farsela addosso LA LOGICA DEL CAMBIAMENTO TERAPEUTICO: - uso di controrituale basato sulla ripetizione pianificata del rituale compulsivo; - introduzione progressiva di violazioni delle imposizioni fobiche; - posporre la compulsione - ritualizzare la compulsione in spazi e tempi prefissati durante la giornata -introdurre nella logica del paziente la necessità del piccolo disordine che mantiene l'ordine. casi particolari : la bestemmia essenziale- la gamba che si blocca- rituali senza tregua- l'identità negata- il trattenitore estremo (accumulo). alla fine vengono riportate le trascrizioni complete delle sedute terapeutiche di 2 casi clinici: --il musicista irrigidito --il controllo della gravidanza inventata a fianco dei dialoghi c'è l'indicazione degli strumenti strategici utilizzati per abbattere il disturbo e inserire modalità di vita + costruttive! forse c'è anche in biblioteca!...ve lo consiglio!!! ciao |
Inviato il: Mercoledì, 31-Lug-2013, 20:16
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poor man Messaggi: 34.079 Utente Nr.: 57 Iscritto il: 04-Lug-2007 |
Non dimentichiamoci la base riassuntiva semplice per iniziare
Vincere le ossessioni di gabriele melli -------------------- Informazione:
Per favore Solo supporto tecnico ed informativo, no domande sul Doc per quello aprire una nuova discussione o meglio leggere le vecchie discussioni e le discussioni in evidenza. Grazie |
Inviato il: Venerdì, 02-Ago-2013, 15:02
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Psico Nonno Messaggi: 5.783 Utente Nr.: 8.040 Iscritto il: 08-Mag-2011 |
Bello, tutto dedicato al disturbo ossessivo? Sicuramente lo prendo, Nardone è il mio maestro spirituale. Grazie per l'informazione. -------------------- https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum |
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Inviato il: Venerdì, 02-Ago-2013, 16:07
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Membro Senior Messaggi: 321 Utente Nr.: 11.206 Iscritto il: 09-Nov-2012 |
GABRIELE MELLI – VINCERE LE OSSESSIONI (capire e affrontare il disturbo ossessivo compulsivo)
Ossessioni e compulsioni, impropriamente dette anche fissazioni o manie, affliggono un numero crescente di persone. Talvolta rendono la vita impossibile sia a che ne soffre che a chi gli sta accanto. Il DOC è una delle trappole psicologiche dalle quali è + difficile liberarsi. Questo volume, giunto ormai alla sua terza edizione, ne illustra dettagliatamente le caratteristiche e le possibilità di cura e propone un programma di auto-aiuto, basato sui principi della TCC, che può essere un ottimo primo passo verso una via d’uscita. Il libro si rivolge pertanto a chi è affetto da questo problema, ai suoi familiari o amici e ai professionisti che possono adottarlo come utile sussidio nel corso di una psicoterapia. COS’E’ IL DOC DIVERSE TIPOLOGIE DI DOC (da contaminazione—da controllo-da superstizione eccessiva—da ordine e simmetria—da accumulo/accaparramento) Differenza tra ossessioni e compulsioni mentali DISTURBI CHE POSSONO ESSERE CONFUSI CON IL DOC: disturbo ossessivo-compulsivo di personalità; disturbi del controllo degli impulsi; convinzioni deliranti; ipocondria; depressione. FREQUENZA, ESORDIO E DECORSO DEL DOC. CAUSE DEL DOC: - ipotesi psicologiche: eccessivo senso di responsabilità; eccessiva importanza attribuita ai pensieri; soovrastima della possibilità di controllare i propri pensieri; sovrastima della pericolosità dell’ansia - ipotesi neuro-biologiche: alterazioni funzionali di specifiche aree cerebrali; iperfrontalità; anomalie dei neurotraasmettitori; deficit mnesici; influenze genetiche. COME SI CURA IL DOC: TRATTAMENTO FARMACOLOGICO; PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE (scientificameente fondata; orientata allo scopo; pratica e concreta; centrata sul qui e ora; attiva; collaborativa; a breve termine. La pssicoterapia comportamentale viene attuata tramite l’esposizione allo stimolo e la prevenzione della risposta. La psicoterapia cognitiva nel DOC aiuta a modificare le specifiche convinzioni sull’importanza dei pensieri, senso di responsabilità,… SECONDA PARTE DEL LIBRO: 1.AUTOVALUTAZIONE (TIPO DI OSSESSIONI, TIPO DI COMPULSIONI; valutazione della gravità del disturbo in base al punteggio Y-BOCS (se i sintomi sono medio- gravi o peggio è raccomandabile o addirittura necessario un intervento professionale e/o farmacologico); VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI CONVINZIONE a proposito della fondatezza e ragionevolezza delle proprie ossessioni e compulsioni. 2.EDUCAZIONE SUL DISTURBO : COSA DIFFERENZIA PREOCCUPAZIONI NORMALI E PENSIERI OSSESSIVI; LIBERARSI DALLA TRAPPOLA DELLE COMPULSIONI; EVITARE DI EVITARE; RIDURRE IL TENTATIVO DI CONTROLLO DEI PENSIERI; AUMENTARE LA TOLLERANZA DELLA COSCIENZA DEL RISCHIO; RIDURRE IL SENSO DI RESPONSABILITA’ E IL TIMORE DI ESSERE COLPEVOLI; DARE IL GIUSTO PESO AI PENSIERI NEGATIVI; IMPARARE A TOLLERARE L’ANSIA. 3.PROGRAMMA DI TRATTAMENTO DEL DOC CON COMPULSIONI Utilizzando la tecnica dei 4 gradini descritta da Schwartz nel libro IL CERVELLO BLOCCATO si devono utilizzare le tecniche di esposizione e prevenzione della risposta senza scoraggiarsi se i risultati si possono apprezzare dopo un discreto margine di tempo! E’ utile spiegare la situazione a un amico o familiare, fargli leggere il libro e farsi aiutare negli esercizi di esposizione. CREARE LE GERARCHIE DI ESPOSIZIONE E PREVENZIONE DELLA RISPOSTA :come spiega Baer, tenere presentee l’immagine di un bersaglio da tirassegno (iniziare aa lavorare sui problemi posti sui cerchi + esterni del bersaglio, e man mano raggiungere il problema centrale, cioè quello che causa + ansia). Bisogna scrivere almeno 15 o 20 situazioni problematiche e creare una scaletta in base al valore d’ansia attribuito ad ogni situazione. Iniziare l’esposizione con prevenzione della risposta partendo dalla situazione meno ansiogena. A volte è necessario utilizzare la dilazione temporale o la modificazione della risposta per rendere l’intervento terapeutico ancora + graduale. Esempi di casi clinici su: disturbo da contaminazione; da controllo; da superstizione eccessiva; compulsioni di ordine e simmetria; ossessioni e compulsioni da accumulo; compulsioni mentali. 4.PROGRAMMA DI TRATTAMENTO DELLE OSSESSIONI PURE Tra i + comuni pensieri intrusivi vi sono: aggredire persone care; farsi del male; ossessioni omosessuali; ossessioni pedofile; tradimento mentale del partner; ossessioni blasfeme; ossessioni che riguardano rubare, imbrogliare, offendere qualcuno o compiere altri atti discontrollati. Il ciscolo vizioso che si crea è caratterizzato da tentativi di controllare i pensieri, evitamenti e messe alla prova che non fanno altro che alimentare i dubbi del soggetto… Per il programma terapeutico delle ossessioni vengono riportate delle schede esemplificative da compilare in base al tipo di pensieri. Bisogna poi compilare la scaletta dal pensiero meno a quello più ansiogeno e poi fare esposizione alle situazioni che li scatenano in modo graduale. Caso clinico di una madre con pensieri e immagini aggressive nei confronti della figlia appena nata. 5.PREVENZIONE DELLA RICADUTA Il DOC è un disturbo ad alto rischio di ricaduta. Esposizione costante agli stimoli ansiogeni. Stroncare sul nascere i nuovi comportamenti compulsivi. Effetti inevitabili dello stress e dell’ansia occcasionale. Distinguere la momentanea caduta dalla ricaduta. Impegnare il tempo liberato. SUGGERIMENTI PER I FAMILIARI E GLI AMICI A CHI RIVOLGERSI questolibro lo tengo nel cassetto per il ripasso in caso di emergenza! ciao |
Mela |
Inviato il: Venerdì, 02-Ago-2013, 21:31
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Unregistered |
Preferisco Nardone a Melli.
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Inviato il: Mercoledì, 12-Mar-2014, 17:00
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Nuovo iscritto Messaggi: 27 Utente Nr.: 10.869 Iscritto il: 03-Set-2012 |
Buongiorno,
io soffro di disturbo ossessivo compulsivo e sto leggendo vari testi, ma quello che vorrei chiedervi è se qualcuno conosce qualche libro scritto in maniera non troppo complicata che possa spiegare in maniera efficace e diretta alle persone che mi sono care qual è il mio problema e che possa aiutarle a "reggermi e sorreggermi" quando sono in fase acuta. Grazie! |
Inviato il: Sabato, 22-Mar-2014, 05:13
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Psico Zio Messaggi: 3.903 Utente Nr.: 13.094 Iscritto il: 03-Dic-2013 |
Dock una domanda, ma perché ho paura di essere rifiutata da chi amo all'inizio del corteggiamento e martello chi mi sta intorno di domande sul perché mi dice sempre male, perché il destino è avverso ecc. ??? Fa parte anche questo del doc? Perché appena si attenua il doc sessuale mi parte questa paranoia. Che inferno!!!
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Inviato il: Sabato, 22-Mar-2014, 09:38
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Amministratrice Socratica Messaggi: 59.767 Utente Nr.: 38 Iscritto il: 02-Lug-2007 |
sì c'è quella guida che consigliava LRG non è un libro ma puoi far leggere quella devo cercarla se la trovo te la posto -------------------- venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
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Inviato il: Sabato, 22-Mar-2014, 09:53
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Nuovo iscritto Messaggi: 27 Utente Nr.: 10.869 Iscritto il: 03-Set-2012 |
Ok, grazie mille! |
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Inviato il: Sabato, 22-Mar-2014, 12:19
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Psico Nonno Messaggi: 5.783 Utente Nr.: 8.040 Iscritto il: 08-Mag-2011 |
Parti dal fatto che non servono libri per "sorreggerti", anzi, con questo ragionamento puoi solo peggiorare perché usi il libro come rassicurazione. Se vuoi capire come funziona il dubbio patologico, ti consiglio i libri di Nardone, in particolare "Cogito, ergo soffro". Non ci sono fasi acute, ci sono momenti d'ansia. -------------------- https://psyco.forumfree.it/
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Inviato il: Sabato, 22-Mar-2014, 12:21
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Psico Nonno Messaggi: 5.783 Utente Nr.: 8.040 Iscritto il: 08-Mag-2011 |
Scrivimi nell'altra discussione, questa teniamola per i libri. Un elemento comune è la paura, prima hai paura di una cosa poi di un'altra. Tutti hanno, chi più chi meno, paura di essere rifiutati. Non lo trovi una cosa normale? Io dico che è timidezza o bassa autostima. C'è da sottolineare un po' di ossessività nel fatto che ti analizzi e non accetti le paure, quello sì. -------------------- https://psyco.forumfree.it/
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Inviato il: Lunedì, 24-Mar-2014, 08:14
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Membro Senior Messaggi: 321 Utente Nr.: 11.206 Iscritto il: 09-Nov-2012 |
ciao,
nel libro del Dott.Gabriele Melli c'è un capitolo dedicato ai suggerimenti per familiari ed amici. inoltre ho trovato un documento della OCD FOUNDATION che spiega in modo completo le caratteristiche del disturbo.... riporto il paragrafo riservato ai familiari: INTERNATIONAL OCD FOUNDATION CIÒ CHE DEVI SAPERE RIGUARDO Il Disturbo Ossessivo -Compulsivo . Famiglie e D.O.C. Barbara Livingston Van Noppen, PhD Professore Associato , University of Southern California Consiglio Scientifico della Internat ional OCD Foundation Se a un membro della tua famiglia è stato diagnosticato il D.O.C., la prima domanda che ti viene da porre è la seguente: “Cosa posso fare per aiutarlo?” Elenchiamo di seguito alcune cose che possono risultare utili. 1. Informarsi sul Disturbo Ossessivo-Compulsivo Informarsi sul D.O.C. è la prima cosa da fare. Più conosci il problema e più sarai in grado di aiutare la persona che ne è affetta. Quindi potresti: • Leggere libri sul D.O.C. • Diventare membro dell’International OCD Foundation • Frequentare un gruppo di sostegno per malati di D.O.C. • Ricercare informazioni online 2. Imparare a riconoscere e a ridurre i comportamenti di coinvolgimento familiare I comportamenti di coinvolgimento familiare sono quei comportamenti messi in atto dai familiari che favoriscono i sintomi del D.O.C. Le famiglie in cui è presente un individuo colpito dal disturbo sono costantemente sotto pressione per via delle richieste correlate al D.O.C. Le ricerche mostrano che il modo in cui una famiglia reagisce alle problematiche oste dall’individuo affetto da D.O.C. possono alimentarne i sintomi. Quanto più i membri della famiglia apprendono riguardano il comportamento da tenere di fronte ai sintomi del D.O.C. e all’impatto che possono avere sull’individuo malato, tanto più la famiglia può fare la differenza! ...ciao ora devo andare, continuo in seguito! |
Inviato il: Lunedì, 24-Mar-2014, 10:03
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Amministratrice Socratica Messaggi: 59.767 Utente Nr.: 38 Iscritto il: 02-Lug-2007 |
ecco bravi
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Inviato il: Lunedì, 24-Mar-2014, 12:14
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Membro Senior Messaggi: 321 Utente Nr.: 11.206 Iscritto il: 09-Nov-2012 |
....
Barbara Livingston Van Noppen, PhD Professore Associato, University of Southern California Consiglio Scientifico della International OCD Foundation Se a un membro della tua famiglia è stato diagnosticato il D.O.C., la prima domanda che ti viene da porre è la seguente: “Cosa posso fare per aiutarlo?” Elenchiamo di seguito alcune cose che possono risultare utili. 1. Informarsi sul Disturbo Ossessivo-Compulsivo Informarsi sul D.O.C. è la prima cosa da fare. Più conosci il problema e più sarai in grado di aiutare la persona che ne è affetta. Quindi potresti: •Leggere libri sul D.O.C. •Diventare membro dell’International OCD Foundation •Frequentare un gruppo di sostegno per malati di D.O.C. •Ricercare informazioni online 2. Imparare a riconoscere e a ridurre i comportamenti di coinvolgimento familiare I comportamenti di coinvolgimento familiare sono quei comportamenti messi in atto dai familiari che favoriscono i sintomi del D.O.C. Le famiglie in cui è presente un individuo colpito dal disturbo sono costantemente sotto pressione per via delle richieste correlate al D.O.C. Le ricerche mostrano che il modo in cui una famiglia reagisce alle problematiche poste dall’individuo affetto da D.O.C. possono alimentarne i sintomi. Quanto più i membri della famiglia apprendono riguardano il comportamento da tenere di fronte ai sintomi del D.O.C. e all’impatto che possono avere sull’individuo malato, tanto più la famiglia può fare la differenza! Di seguito mostriamo alcuni esempi di comportamenti problematici, erroneamente messi in pratica dai familiari: •partecipare al comportamento compulsivo: condividere lo stesso comportamento tenuto dal soggetto malato. Ad esempio: lavarsi le mani fino a quando il soggetto non smette di lavarsi a sua volta. •aiutare ad evitare: aiutare il tuo familiare ad evitare le cose che possono causargli turbamento. Ad esempio: fare il bucato al suo posto, in modo che sia fatto nella “giusta maniera”. •rinforzare il comportamento: fare cose che permettano al familiare di compiere i suoi comportamenti compulsivi. Ad esempio: comprare grandi quantità di prodotti per la pulizia. •introdurre cambiamenti nella routine familiare: ad esempio: cambiare l’orario in cui ci si lava o in cui si fa il bucato •prendersi responsabilità in più: ad esempio: accompagnare il familiare in macchina quando invece potrebbe guidare lui stesso. •modificare il proprio tempo libero: ad esempio: lasciarsi convincere dal familiare a non uscire di casa senza di lui. Questo può influire sugli interessi, le cene fuori, le uscite con gli amici etc. • introdurre cambiamenti al proprio lavoro: ad esempio: sottrarre ore al lavoro per prendersi cura del familiare. 3. Aiutare il proprio familiare a trovare la giusta terapia La miglior terapia comprende in genere farmaci, Terapia Cognitivo-Comportamentale e supporto e sostegno della famiglia. 4. Imparare a reagire nel modo giusto quando il proprio familiare rifiuta la terapia •Portare a casa libri, videocassette e/o materiale audio sul D.O.C.. Fornire o lasciare strategicamente a portata del familiare affetto da D.O.C. materiale sul disturbo, in modo che possa fruirne per conto proprio e di propria iniziativa. •Incoraggiare. Dire al familiare che attraverso il corretto trattamento la maggior parte delle persone osserva un notevole miglioramento dei sintomi. Dirgli che c’è modo di essere aiutati e che ci sono altre persone che soffrono del medesimo disturbo. Suggerire la frequentazione di gruppi di supporto per persone affette da D.O.C., da solo o accompagnato, oppure di cercare gruppi di supporto online o ancora di parlare con uno specialista presso una clinica locale specializzata in D.O.C.. •Ottenere supporto e aiutare se stessi: cercare il consiglio e l’aiuto di uno specialista che conosca il D.O.C. e parlare con gli altri membri della famiglia, in modo da poter condividere i propri sentimenti di rabbia, tristezza, senso di colpa e solitudine. •Frequentare un gruppo di supporto: discutere con altre famiglie della gestione dei sintomi, in modo da ottenere consigli su come trattare al meglio il familiare affetto da D.O.C. Per un elenco dei gruppi di supporto suddiviso per area, visitare: www.ocdfoundation.org . ...ciao |
Inviato il: Lunedì, 24-Mar-2014, 12:39
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Nuovo iscritto Messaggi: 27 Utente Nr.: 10.869 Iscritto il: 03-Set-2012 |
Grazie mille, sei stato davvero di aiuto! |
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