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PSICO > Disturbo ossessivo compulsivo: Strategie per vincere le ossessioni > Sulla Meditazione


Inviato da: orsogrizzly il Domenica, 13-Dic-2009, 11:48
Noi tendiamo a confondere i nostri pensieri sulla realtà con la realtà stessa, cioè tendiamo a confondere la nostra valutazione cognitiva del mondo con il mondo stesso. La maggioranza dei nostri pensieri consiste in sogni ad occhi aperti, giudizi, opinioni, desideri, fantasticherie.

Non abbiamo una percezione diretta e oggettiva del reale. Crediamo che i pensieri nascano in relazione agli eventi reali, mentre invece spesso sono legati a questi ultimi in modo indiretto e distorto.

C'è un insegnamento nella tradizione buddista chiamato "uomo delle due frecce". Un uomo viene ferito da una freccia; a questo punto, invece di agire per salvarsi la vita, comincia a maledire il mondo, a lamentarsi della propria sfortuna, a imprecare. In questo modo viene colpito da 2 frecce: la prima produce il dolore reale, mentre la seconda è legata ad una sofferenza autoinflitta.

Occorre comprendere che i pensieri sono solo pensieri, mentre la nostra reazione si basa invece sul convincimento che essi siano la realtà.

Meditando ci si accorge che i pensieri vanno e vengono, ma spesso noi reagiamo ad essi emotivamente attuando comportamenti e azioni.

neutralizzando la reazione, "distanziandoci" o "decentrandoci", anche il pensiero finisce per dissolversi. Questo succede soprattutto per i pensieri e gli stati d'animo negativi.

Sul piano cognitivo i pensieri negativi, se non vengono riconosciuti consapevolmente, innnescano la produzione di routine automatiche di altri giudizi, emozioni, stati d'animo negativi, in una spirale distruttiva che si autoalimenta.

Queste routine sono proliferazioni mentali: attività di pensiero che trasformano le situazioni in problemi. L'inconsapevolezza di questi processi rinforza le reti neurali che li sottendono. Di fronte agli stessi stimoli, diventa sempre più probabile che si reagisca con le medesime proliferazioni. Quando ciò avviene, ogni minimo pensiero negativo diventa abbastanza forte da scatenare una potente reazione sotto forma di cambiamenti nello stato dell'umore.

La pratica meditativa consente di riconoscere i pensieri all'origine delle proliferazioni mentali, di prenderne coscienza senza reagire ad essi.

E' come se diceste a voi stessi: "oh, ecco di nuovo la paura", ma senza dover agire di conseguenza.

Chi sa decentrarsi vive i pensieri per quello che sono, non li considera copie fedeli della realtà, non si identifica con essi.


Altro grande vantaggio nell'utilizzo della meditazione è la sua efficacia nel contrastare gli effetti fisiologici dello stress: la pratica della meditazione regola la produzione di cortisolo e noradrenalina, tra i più importanti ormoni legati allo stress cronico; diminuisce il tono simpatico dell'attività cardiaca, aumenta la serotonina, neurotrasmettitore legato all'umore; diminuisce la pressione sanguigna.

La tecnica meditativa è molto semplice; in realtà, di tecniche ne esistono tante, ma quello che conta non è la forma esterna, ma l'attenzione ai processi mentali: la modalità qui sotto descritta è quella della Clinica per la riduzione dello stress presso l'università del Massachusetts:

"respirate seduti rivolgendo costantemente l'attenzione alla respirazione. Soprattutto la respirazione "nella pancia". Non ci concentriamo sui contenuti della mente, l'obiettivo non è cambiarli; noi vogliamo solo osservarli e quello che va cambiato è il nostro rapporto con loro: precisamente, la nostra tendenza a reagire nei loro confronti. Se arriverà disagio, va bene. Se arriverà ansia, va bene. L'importante è osservare ciò che c'è, senza reagire frettolosamente. Se la mente vaga, occorre osservare per qualche istante che cos'è che la distrae e poi con delicatezza riportare l'attenzione sul respiro.

L'obiettivonon è di impedire alla mente di vagare, ma solo di osservare il suo comportamento: è come se ci proponessimo di etichettare i pensieri e le sensazioni che appaiono nella mente. Per esempio, è molto diverso pensare: "sento che potrei non farcela" oppure dirsi: "ora arriva questo pensiero: sento che potri non farcela".
Se la mente si distrae cento volte, occorre riportarla indietro cento volte. Il vagare in sè non è un errore, è l'attività propria della mente. Il problema è il rapporto che abbiamo con questo vagare. Se ci arrabbiamo con la mente, ancora una volta avremo agito inutilmente a un evento mentale. Invece prendiamo atto, e riportiamo l'attenzione sul respiro. Ecco, la meditazione è tutta qui".

(ho riassunto un articolo dal libro di pietro trabucchi, psicologo, "resisto dunque sono")
PSICO ciao.gif PSICO ciao.gif

Inviato da: Zanji il Domenica, 13-Dic-2009, 12:51
ottimo, allora meditiamo tutti insieme e facciamo scorrere i pensieri PSICO D.gif PSICO D.gif PSICO D.gif

Inviato da: giovannalapazza il Domenica, 13-Dic-2009, 17:13
ma per meditazione cosa si intende esattamente?

quello che faccio io è yoga

meditare significa respirare e basta?

Inviato da: knucklehead il Domenica, 13-Dic-2009, 17:22
si èvero a me a funzionato all'inizio..mi era preso un attacco di panico..mi son messo sul tappeto e ho seguito un corso audio online..dopo 15 minuti stavo veramente meglio

Inviato da: orsogrizzly il Domenica, 13-Dic-2009, 21:40
QUOTE (Ghor @ Domenica, 13-Dic-2009, 20:07)
QUOTE (giovannalapazza @ Domenica, 13-Dic-2009, 16:13)
ma per meditazione cosa si intende esattamente?

quello che faccio io è yoga

meditare significa respirare e basta?

a me, a yoga, l'insegnante, dopo aver fatto diverse posizioni, ci faceva sdraiare e fare diversi esercizi che definiva di meditazione:
- immaginare un fiore sull'ombelico che si apriva durante l'inspirazione e di riuschiudeva con l'espirazione
- oppure immaginare un laghetto con una barca che dovevamo spostare sempre con il respiro

poi ad un certo punto ci descriveva delle situazioni (tipo lo stare in un campo, a piedi nudi... dovevamo poi immaginare il vento che soffiava, e poi la pioggia che comicniava a scendere)
poi tante altre cose che non ricordo...
cmq erano esercizi molto difficili perchè la mente tendeva ad andaresene per i fatti suoi... però comunque alla fine ti sembrava di aver fatto una bella dormita, e ti sentivi tutto rilassato e in pace

però non so se è questa la vera meditazione

ci sono diverse forme di meditazione, quella che descrive ghor è una meditazione guidata.

C'è la meditazione yoga e la meditazione zen. Nelle scuole di yoga però, più che altro ti insegnano le asana (posizioni) e lo spazio riservato alla meditazione è di pochi minuti, magari tra un esercizio e l'altro.

Dove si pratica veramente la meditazione è nelle scuole zen, dove si fa meditazione - collettiva - seduta (zazen = meditazione seduta).

Questo tipo di meditazione consiste semplicemente nello stare seduti nella posizione del loto o mezzo loto o comunque seduti su un cuscino a gambe incrociate e concentrare l'attenzione sul respiro.
La concentrazione sul respiro serve a non distrarre l'attenzione, in modo da non lasciare che la mente vaghi da un pensiero all'altro, "come una scimmia pazza".

I pensieri comunque si presentano, di tutti i tipi (dal pensiero: uffa che noia stare qui seduti al pensiero doccoso, a che cosa preparo stasera per cena). Allora, la meditazione consiste nel prendere atto della presenza del pensiero che si presenta, senza interferire, senza giudicare quello che si sta pensando, nè in bene nè in male; consiste insomma nel prendere atto della realtà così com'è. La meditazione si può fare da soli o insieme ad altri, è lo stesso.

Non è meditazione solo quella che si pratica seduti sul cuscino, ma a lungo andare diventa un atteggiamento o una disposizione mentale in tutte le attività. Diventa abitudine all'introspezione, cioè al riconoscimento dei pensieri che si presentano e che vengono così considerati per quello che sono nella realtà, cioè solo pensieri, non la realtà stessa delle cose.

Così si ridimensiona l'importanza dei pensieri e si acquista più padronanza delle emozioni.

Si possono anche lavare i piatti o preparare da mangiare o fare qualsiasi cosa con atteggiamento meditativo, si tratta di spegnere il pilota automatico e introdurre la consapevolezza, cioè l'attenzione in quello che facciamo.

Non c'è niente di mistico in questo, è una tecnica per riappropriarci dei nostri pensieri e della nostra vita, per non essere schiavi delle ansie, del doc e di altri errati atteggiamenti mentali.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 14-Dic-2009, 09:53
QUOTE (Ghor @ Domenica, 13-Dic-2009, 22:05)
mi piacerebbe iniziare... però non so come fare...
vabbe magari riprovo con un po' di esercizi per la respirazione

http://www.zenhome.it/zen-zazen.asp

in questo sito ci sono le istruzioni di base. Al posto del cuscino zafu, puoi usare una coperta piegata o un altro cuscino pirchè duro (non ci devi sprofondare dentro e le ginocchia devono stare a terra; quando hai raggiunto una buona posizione, ti concentri sul respiro, cioè osservi il respiro, senza modificarlo. Immancabilmente si presentano dei pensieri, perchè la mente non riesce a starsene tranquilla mnemmeno un secondo; allora osservi il contenuto della mente, questi pensieri che si presentano, senza analizzarli, giudicarli, respingerli o accettarli. Li lasci andare e riconduci la concentrazione alla consapevolezza del respiro. All'inizio, puoi fare per 10 minuti (difficile che riesci a stare di più e poi è meglio iniziare la pratica per gradi, altrimenti rischi di stufarti subito).

Dopo qualche giorno, comuincia a praticare questo tipo di attenzione anche alle cose che fai, mentre le stai facendo, di qualsiasi cosa si tratti; coltiva la consapevolezza dell'azione. Poi fai lo stesso con i pensieri, così impari a capirne il meccanismo. Per il doc è un esercizio molto utile.
PSICO-kiss.gif

Inviato da: giovannalapazza il Lunedì, 14-Dic-2009, 09:58
QUOTE (orsogrizzly @ Lunedì, 14-Dic-2009, 09:53)
QUOTE (Ghor @ Domenica, 13-Dic-2009, 22:05)
mi piacerebbe iniziare... però non so come fare...
vabbe magari riprovo con un po' di esercizi per la respirazione

http://www.zenhome.it/zen-zazen.asp

in questo sito ci sono le istruzioni di base. Al posto del cuscino zafu, puoi usare una coperta piegata o un altro cuscino pirchè duro (non ci devi sprofondare dentro e le ginocchia devono stare a terra; quando hai raggiunto una buona posizione, ti concentri sul respiro, cioè osservi il respiro, senza modificarlo. Immancabilmente si presentano dei pensieri, perchè la mente non riesce a starsene tranquilla mnemmeno un secondo; allora osservi il contenuto della mente, questi pensieri che si presentano, senza analizzarli, giudicarli, respingerli o accettarli. Li lasci andare e riconduci la concentrazione alla consapevolezza del respiro. All'inizio, puoi fare per 10 minuti (difficile che riesci a stare di più e poi è meglio iniziare la pratica per gradi, altrimenti rischi di stufarti subito).

Dopo qualche giorno, comuincia a praticare questo tipo di attenzione anche alle cose che fai, mentre le stai facendo, di qualsiasi cosa si tratti; coltiva la consapevolezza dell'azione. Poi fai lo stesso con i pensieri, così impari a capirne il meccanismo. Per il doc è un esercizio molto utile.
PSICO-kiss.gif

il respiro deve essere profondo diaframmatico?

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 14-Dic-2009, 11:37
QUOTE (giovannalapazza @ Lunedì, 14-Dic-2009, 08:58)
il respiro deve essere profondo diaframmatico?

all'inizio, per "entrare" meglio mella meditazione, puoi fare dei respiri lunghi e concentrarti sul respiro addominale, "nella pancia". Volendo, puoi anche contare 5 sec. inspirazione, 5 sec. espirazione, per 10 volte. Poi osservi il respiro naturale così com'è, senza modificarlo. L'atteggiamento è sempre quello dell'osservatore e l'attenzione concentrata sul respiro serve a calmare la mente e coltivare la consapevolezza (consapevolezza = attenzione consapevole al qui e ora, cioè a quello che succede adesso dentro e fuori di noi)

Inviato da: giovannalapazza il Lunedì, 14-Dic-2009, 12:11
QUOTE (orsogrizzly @ Lunedì, 14-Dic-2009, 11:37)
QUOTE (giovannalapazza @ Lunedì, 14-Dic-2009, 08:58)
il respiro deve essere profondo diaframmatico?

all'inizio, per "entrare" meglio mella meditazione, puoi fare dei respiri lunghi e concentrarti sul respiro addominale, "nella pancia". Volendo, puoi anche contare 5 sec. inspirazione, 5 sec. espirazione, per 10 volte. Poi osservi il respiro naturale così com'è, senza modificarlo. L'atteggiamento è sempre quello dell'osservatore e l'attenzione concentrata sul respiro serve a calmare la mente e coltivare la consapevolezza (consapevolezza = attenzione consapevole al qui e ora, cioè a quello che succede adesso dentro e fuori di noi)

si ma se osservo il respiro non mi viene naturale, non so se mi spiego

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 14-Dic-2009, 12:23
QUOTE (giovannalapazza @ Lunedì, 14-Dic-2009, 11:11)
si ma se osservo il respiro non mi viene naturale, non so se mi spiego

laugh.gif ti spieghi benissimo! Il fatto è che la meditazione consiste nello "stare con quello che c'è", nell'osservazione delle cose così come sono.

Se il respiro è naturale, bene, se non lo è, bene lo stesso, puoi prendere nota di come è e basta, non c'è problema.

Tu sei un osservatore e basta, non devi cercare di modificare niente.

Mantieni l'attenzione sul respiro e quando arrivano i pensieri ti limiti a prenderne atto e ricondurre l'attenzione sul respiro; se i pensieri verranno a disturbare 1000 volte, per 1000 volte li osserverai e li lascerai andare.

Il fatto che l'osservazione del respiro venga disturbata dai pensieri non è un fallimento della meditazione, è sempre e comunque meditazione, basta che rimanga sveglia la consapevolezza.

Inviato da: giovannalapazza il Lunedì, 14-Dic-2009, 12:37
QUOTE (orsogrizzly @ Lunedì, 14-Dic-2009, 12:23)
QUOTE (giovannalapazza @ Lunedì, 14-Dic-2009, 11:11)
si ma se osservo il respiro non mi viene naturale, non so se mi spiego

laugh.gif ti spieghi benissimo! Il fatto è che la meditazione consiste nello "stare con quello che c'è", nell'osservazione delle cose così come sono.

Se il respiro è naturale, bene, se non lo è, bene lo stesso, puoi prendere nota di come è e basta, non c'è problema.

Tu sei un osservatore e basta, non devi cercare di modificare niente.

Mantieni l'attenzione sul respiro e quando arrivano i pensieri ti limiti a prenderne atto e ricondurre l'attenzione sul respiro; se i pensieri verranno a disturbare 1000 volte, per 1000 volte li osserverai e li lascerai andare.

Il fatto che l'osservazione del respiro venga disturbata dai pensieri non è un fallimento della meditazione, è sempre e comunque meditazione, basta che rimanga sveglia la consapevolezza.

PSICO-si.gif è quello che dice il mio maestro

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 14-Dic-2009, 12:49
QUOTE (giovannalapazza @ Lunedì, 14-Dic-2009, 11:37)
[PSICO-si.gif è quello che dice il mio maestro

PSICO-asd.gif allora sono promossa psico-guru?

Inviato da: giovannalapazza il Martedì, 15-Dic-2009, 09:54
QUOTE (orsogrizzly @ Lunedì, 14-Dic-2009, 12:49)
QUOTE (giovannalapazza @ Lunedì, 14-Dic-2009, 11:37)
[PSICO-si.gif è quello che dice il mio maestro

PSICO-asd.gif allora sono promossa psico-guru?

PSICO hug.gif

Inviato da: herbaemme il Martedì, 15-Dic-2009, 14:56
Per gli interessati alla meditazione, vorrei riproporre questo articolo da me postato nella sezione PsicoClub qualche tempo fa. Buona lettura PSICO smile.gif

http://www.psyco.forumfree.org/index.php?&showtopic=31529

Inviato da: giovannalapazza il Martedì, 15-Dic-2009, 15:01
QUOTE (herbaemme @ Martedì, 15-Dic-2009, 14:56)
Per gli interessati alla meditazione, vorrei riproporre questo articolo da me postato nella sezione PsicoClub qualche tempo fa. Buona lettura PSICO smile.gif

http://www.psyco.forumfree.org/index.php?&showtopic=31529

grazie angelo

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 15-Dic-2009, 15:25
QUOTE (herbaemme @ Martedì, 15-Dic-2009, 13:56)
Per gli interessati alla meditazione, vorrei riproporre questo articolo da me postato nella sezione PsicoClub qualche tempo fa. Buona lettura PSICO smile.gif

http://www.psyco.forumfree.org/index.php?&showtopic=31529

bello e molto interessante. E' un articolo su un giornale o tratto da un libro?

Inviato da: herbaemme il Martedì, 15-Dic-2009, 15:41
QUOTE (orsogrizzly @ Martedì, 15-Dic-2009, 14:25)
QUOTE (herbaemme @ Martedì, 15-Dic-2009, 13:56)
Per gli interessati alla meditazione, vorrei riproporre questo articolo da me postato nella sezione PsicoClub qualche tempo fa. Buona lettura  PSICO smile.gif

http://www.psyco.forumfree.org/index.php?&showtopic=31529

bello e molto interessante. E' un articolo su un giornale o tratto da un libro?

PSICO smile.gif è una sintesi del capitolo 15 del libro "La scomparsa dell’orizzonte"
a cura dell'Eremo dal silenzio.

sito web: contemplazione.it

Inviato da: Zanji il Giovedì, 17-Dic-2009, 15:43
molto interessante, ne farò tesoro...e utilizzero la tecnica dei link .
il post si intitola "meditazione" e mi sembra il post adatto per specificare un po' anche la mia tecnica di meditazione...

ad occhi chiusi, o anche aperti, seduto comodamente in terra o sul letto prima di addormentarmi o appena apro gli occhi al mattino o mentre lavo i piatti o ascolto la radio....inizio la mia regressione nel passato e il mio viaggio nel futuro...lasciando al doc il suo gesto mancato. il suo singulto vuoto, la sua pantomima sgretolata, la sua onda emotiva smussata, la sua ruga nel tempo accarezzata e risistemata...

magari vi può essere utile...

la meditazione che ho elaborato ( zanji è incorreggibile, vuole sempre creare qualcosa di testa sua) si basa su una visualizzazione acritica e rasserenata di ogni lasso temporale della mia vita del nostro passato delle nostre sconfitte e dei nostri momenti negativi e traumi.

Parto da questo processo a ritroso e nel futuro ( a volte vado anche oltre la mia esistenza e prendo in considerazione il tempo in una dimensione universale) per immaginare le varie situazioni della mia vita come se fossero interamente penetrabili e permeabili ad una sorta di "farmaco della guarigione interiore"


Immagino cioè che ogni "frammento registrato" di futuro presente e passato non sia immune e non possa sfuggire da un inesorabile volontà farmacologica che passa attraverso barriere di farmaco che permeano e penetrano in ogni più piccolo interstizio le contraddizioni...RISOLVENDOLE...

così considero e riconsidero ( come un rewind del registratore) scene attimi e frammenti inondandoli di ironia, nuove consapevolezze, ragionamenti più maturi e riflessioni che mi liberano dai nodi...lo faccio anche per eventi già risolti e minimi...vado ad indagare con assoluta serenità come se mi vedessi dal di fuori...ogni punto del percorso...come un antivirus che procede sul pc...

ebbene questa dimensione mi porta ad essere pervaso durante il giorno da sentimenti nuovi e rasserenanti come ad esempio:

" andrà tutto al suo posto, ogni cosa prende il suo posto nell'ordine pacato e semplice dell'universo"

" le nuvole che vedo in lontananza dalla mia scrivania del lavoro mi comunicano sussurri di pace in un mondo che in ogni lasso temporale ho permeato di tepore, pace e risoluzione"

" centinaia di anime vivono in me e in comune accordo esprimono una melodia talmente celestiale che orecchio umano non può cogliere"


questo è quanto! PSICO smile.gif


Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 17-Dic-2009, 16:01
QUOTE (herbaemme @ Martedì, 15-Dic-2009, 14:41)
QUOTE (orsogrizzly @ Martedì, 15-Dic-2009, 14:25)
QUOTE (herbaemme @ Martedì, 15-Dic-2009, 13:56)
Per gli interessati alla meditazione, vorrei riproporre questo articolo da me postato nella sezione PsicoClub qualche tempo fa. Buona lettura  PSICO smile.gif

http://www.psyco.forumfree.org/index.php?&showtopic=31529

bello e molto interessante. E' un articolo su un giornale o tratto da un libro?

PSICO smile.gif è una sintesi del capitolo 15 del libro "La scomparsa dell’orizzonte"
a cura dell'Eremo dal silenzio.

sito web: contemplazione.it

ma è una miniera d'oro, il pozzo di san patrizio questo sito, come mi era potuto sfuggire? Grazie! PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 17-Dic-2009, 16:06
QUOTE (Zanji @ Giovedì, 17-Dic-2009, 14:43)
molto interessante, ne farò tesoro...e utilizzero la tecnica dei link .
il post si intitola "meditazione" e mi sembra il post adatto per specificare un po' anche la mia tecnica di meditazione...

ad occhi chiusi, o anche aperti, seduto comodamente in terra o sul letto prima di addormentarmi o appena apro gli occhi al mattino o mentre lavo i piatti o ascolto la radio....inizio la mia regressione nel passato e il mio viaggio nel futuro...lasciando al doc il suo gesto mancato. il suo singulto vuoto, la sua pantomima sgretolata, la sua onda emotiva smussata, la sua ruga nel tempo accarezzata e risistemata...

magari vi può essere utile...

la meditazione che ho elaborato ( zanji è incorreggibile, vuole sempre creare qualcosa di testa sua) si basa su una visualizzazione acritica e rasserenata di ogni lasso temporale della mia vita del nostro passato delle nostre sconfitte e dei nostri momenti negativi e traumi.

Parto da questo processo a ritroso e nel futuro ( a volte vado anche oltre la mia esistenza e prendo in considerazione il tempo in una dimensione universale) per immaginare le varie situazioni della mia vita come se fossero interamente penetrabili e permeabili ad una sorta di "farmaco della guarigione interiore"


Immagino cioè che ogni "frammento registrato" di futuro presente e passato non sia immune e non possa sfuggire da un inesorabile volontà farmacologica che passa attraverso barriere di farmaco che permeano e penetrano in ogni più piccolo interstizio le contraddizioni...RISOLVENDOLE...

così considero e riconsidero ( come un rewind del registratore) scene attimi e frammenti inondandoli di ironia, nuove consapevolezze, ragionamenti più maturi e riflessioni che mi liberano dai nodi...lo faccio anche per eventi già risolti e minimi...vado ad indagare con assoluta serenità come se mi vedessi dal di fuori...ogni punto del percorso...come un antivirus che procede sul pc...

ebbene questa dimensione mi porta ad essere pervaso durante il giorno da sentimenti nuovi e rasserenanti come ad esempio:

" andrà tutto al suo posto, ogni cosa prende il suo posto nell'ordine pacato e semplice dell'universo"

" le nuvole che vedo in lontananza dalla mia scrivania del lavoro mi comunicano sussurri di pace in un mondo che in ogni lasso temporale ho permeato di tepore, pace e risoluzione"

" centinaia di anime vivono in me e in comune accordo esprimono una melodia talmente celestiale che orecchio umano non può cogliere"


questo è quanto! PSICO smile.gif

io cerco il vuoto, tu il pieno; dato che secondo la migliore dottrina, il vuoto è pieno ed il pieno è vuoto; magari ci incontreremo! laugh.gif

Inviato da: Zanji il Giovedì, 17-Dic-2009, 16:08
già magari siamo la stessa cosa! PSICO D.gif PSICO D.gif PSICO D.gif

Inviato da: herbaemme il Venerdì, 18-Dic-2009, 10:01
QUOTE (orsogrizzly @ Giovedì, 17-Dic-2009, 15:01)
QUOTE (herbaemme @ Martedì, 15-Dic-2009, 14:41)
QUOTE (orsogrizzly @ Martedì, 15-Dic-2009, 14:25)
QUOTE (herbaemme @ Martedì, 15-Dic-2009, 13:56)
Per gli interessati alla meditazione, vorrei riproporre questo articolo da me postato nella sezione PsicoClub qualche tempo fa. Buona lettura  PSICO smile.gif

http://www.psyco.forumfree.org/index.php?&showtopic=31529

bello e molto interessante. E' un articolo su un giornale o tratto da un libro?

PSICO smile.gif è una sintesi del capitolo 15 del libro "La scomparsa dell’orizzonte"
a cura dell'Eremo dal silenzio.

sito web: contemplazione.it

ma è una miniera d'oro, il pozzo di san patrizio questo sito, come mi era potuto sfuggire? Grazie! PSICO hug.gif

Eh sì,ogni tanto verrebbe voglia di andare in quell'eremo ... PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 18-Dic-2009, 10:05
Sto leggendo "la scomparsa dell'orizzonte", è interessante e rasserenante. Anche a me piacerebbe ritirarmi nell'eremo per un po' PSICO-si.gif

Inviato da: Zanji il Venerdì, 26-Mar-2010, 20:31
e uppo pure questo topic per la sua bellezza!

eh si! la meditazione solleva dalla necessità di avere un doc a tutti i costi.


(mi è appena venuta una delle mie intuizioni....

ho detto ...."solleva dalla necessità di avere un doc a tutti i costi"....

mumble mumble...)

Inviato da: orsogrizzly il Domenica, 28-Mar-2010, 20:59
QUOTE (Zanji @ Venerdì, 26-Mar-2010, 19:31)

eh si! la meditazione solleva dalla necessità di avere un doc a tutti i costi.


(mi è appena venuta una delle mie intuizioni....

ho detto ...."solleva dalla necessità di avere un doc a tutti i costi"....

mumble mumble...)

certo, il doc deriva anche falsa interpretazione della mente sulla sua necessità, quindi da una falsa convinzione. Deriva dall'istinto di conservazione, come l'ansia.


Solo che esagera un pochettino laugh.gif

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 01-Apr-2010, 13:33
orsetto mi manderesti a fanXXX
se ti chiedessi di scrivere in questo 3d tutto quello che sai sulla meditazione?

qualsiasi cosa vorrai, tanto per "stimolarmi"
mi basta un post ogni tanto anche breve

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 01-Apr-2010, 14:04
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 01-Apr-2010, 12:33)
orsetto se ti chiedessi di scrivere in questo 3d tutto quello che sai sulla meditazione


Va bene, ci provo PSICO smile.gif

Inviato da: amos81 il Giovedì, 01-Apr-2010, 14:04
PSICO-si.gif

Non vedo l'ora di iniziare ma non mi hanno ancora chiamato PSICO sad.gif

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 01-Apr-2010, 14:05
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 01-Apr-2010, 14:04)
PSICO-si.gif

Non vedo l'ora di iniziare ma non mi hanno ancora chiamato PSICO sad.gif

non hanno tempo ora , stanno ancora facendo i test a noi figurati

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 01-Apr-2010, 14:23
QUOTE (tunnel @ Giovedì, 01-Apr-2010, 12:51)
se qualcuno dovesse avere in mente un titolo in particolare di introduzione alla meditazione (x principianti) mi fareste sapere?


ciao tunnel,
potresti proprio iniziare con un piccolo libro:

Mente zen, mente di principiante, di Suzuki Shunryu - ed. Astrolabio Ubaldini

E' un'introduzione alla meditazione zen, che per me è la migliore (anche se il termine è inesatto, non ci sono tipi di meditazione migliori o peggiori), nel senso che lo zen non è una vera e propria religione, anche se deriva dal buddismo; è una tecnica, molto pragmatica, anche se quando cominci, non sai dove andrai a finire... laugh.gif

Il titolo del libro non deve trarre in inganno; non si riferisce ad un manuale per principianti, come tali da distinguere dai meditatori esperti; vuol dire che il giusto modo di avvicinarsi alla meditazione è la mente del principiante, sgombra da preconcetti, libera dalle conoscenze dottinarie; l'atteggiamento è piuttosto quello di presentarsi nudo, spogliato di tutto quello che hai finora appreso, come un bambino che non sa ancora niente, libero da condizionamenti. La meditazione è lasciar cadere e ascoltare, osservare senza proporsi niente.

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 02-Apr-2010, 15:58
QUOTE (tunnel @ Giovedì, 01-Apr-2010, 16:54)
[ho iniziato da poco il corso di yoga e non sono abituata a pratiche di rilassamento

anche se in forma diversa, forse non è dissimile dal nuoto, mio sport da sempre
sopra c'è il rumore delle onde, delle correnti, del chiacchiericcio di quelli che stanno a bordo vasca e sotto tutto è immobile, silenzioso, calmo

o almeno è così che me lo immagino!


è proprio così infatti, la mente in sè è calma, la turbolenza delle emozioni ne costrituisce la parte più superficiale. Di solito i maestri usano come paragone il mare: sopra è agitato dalle onde, ma sotto è calmo.

PER QUANTO RIGUARDA LA POSIZIONE DELLA MEDITAZIONE

Occorre una condiziione di equilibrio tale da permettere alla mente di essere rilassata e vigile nello stesso tempo.

Si chiama postura in 7 punti.

1 - predisporre una base stabile per il corpo, possibilmente a gambe incrociate. non è necessario stare nella posizione del loto se non si riesce. Serve un cuscino duro o una coperta ripiegata, in modo che i glutei stiano appoggiati sopra e le ginocchia a terra. la posizione deve essere comoda e stabile.

2 - poggiare le mani in grembo in modo che il dorso di una riposi sul palmo dell'altra (questa è la posiziione dello zazen). Oppure appoggiare il palmo delle mani sulle ginocchia.

3 - la parte superiore: le spalle sono rilassate. Il petto disteso e rilassato, in modo che la respirazione fluisca bene.

4 - la colonna vetrtebrale diritta, "come una freccia", trovando un giusto equilibrio.
Il sostegno parte dal basso.

5 - la testa e diritta, il mento rimane leggermente rivolto in basso

6 - la bocca in posiziione naturale e rilassata, le labbra leggermente separate.

7 - gli occhi "passivamente aperti", rivolti verso il basso ma senza guardare niente.

E' più facile stare nella posizione che descriverla e comunque non bisogna nemmeno fissarsi sulla posizione, l'importante è che sia comoda e rilassata, ma non troppo moscia, altrimenti ti prende l'abbiocco laugh.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 05-Apr-2010, 11:57
LA CONSAPEVOLEZZA - FARE CONOSCENZA CON LA MENTE

Il metodo della meditaziione consiste nell'imparare a dimorare nella nuda consapevolezza dei pensieri, delle percezioni e delle emozioni così come si presentano, senza tentare di cambiarli.

Riuscendo ad acquistare la consapevolezza dei pensieri e delle emozioni, il loro potere su di noi si attenua e impariamo a non lasciarci tradsportare dal loro flusso.

PROVIAMO:

nella posizione seduta descritta sopra, prestare attenzione al respiro, all'aria che entra ed esce dalle narici, inspirazione/espirazione.

Vi renderete conto che passano un sacco di pensieri nella mente; alcuni è facile lasciarli andare, antri ci trascinano con loro senza che quasi ce ne accorgiamo. Ogni volta che vi accorgete che state seguendo i pensieri, tornate a voi stessi concenttrandovi di nuovo sul repiro.

(la concentrazione sul respiro nella meditazione è solo un espediente utile; serve a calmare la mente e a tornare alla consapevolezza quando si distrae)

Può capitare di farvi catturare da una concatenazione di pensieri e all'improvviso ricordarvi che dovevate solo osservarli; per questo non dovete sentirvi in colpa o giudicare fallito il tentativo di meditazione, anzi; ogni volta che vi accorgete di essere stati catturati dai pensieri, l'unica cosa da fare è prenderne atto e continuare la concentrazione sul respiro.

Con la pratica, si scopre che anche se i pensieri sono tanti e vanno e vengono, la chiarezza sostanziale della mente non ne viene alterata: i pensieri sono come le onde sulla superficie del mare, la mente è come la profondità calma degli abissi.

Acquistare la consapevolezza dei pensieri e delle emozioni è un processo graduale, non bisogna avere fretta.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 05-Apr-2010, 12:02
MEDITAZIONE INFORMALE

A parte la meditazione formale seduta, si può praticamente abituarsi a meditare dappertutto, anche sul tram o camminando per strada: basta prestare attenzione ai pensieri, alle emozioni e alle percezioni, cioè a tutte le esperienze che ci arrivano sia dall'interno che dall'esterno, considerandole come normali, senza rifiutarle nè accettarle ma solo lasciando che si manifestino e scompaiano.

Dopo un po' di tempo, scopriamo di essere diventati bravi a riconoscere e gestire le emozioni.In effetti, la parola tibetana per meditazione è GOM, che significa "familiarizzare con", cioè fare conoscenza con la nostra mente.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 05-Apr-2010, 12:26
MEDITAZIONE E APERTURA MENTALE - MENTE NATURALE

la differenza tra meditazione e quelli che consideriamo gli ordinari processi mentali, cioè i pensieri, le sensazioni e le emozioni, è l'applicazione, a questi processi, della nuda attenzione vigile, cioè della CONSAPEVOLEZZA.

La consapevolezza c'è quando osserviamo i nostri processi mentali così come sono, senza intervenire, giudicare, senza seguire i pensieri (l'ho già detto, ma ripeto perchè fondamentale). Qualsiasi cosa sperimentiamo quando applichiamo questa nuda attenzione (relax, paura, rabbia, indifferenza), è meditazione. Anche "stare con" la rabbia, osservandola, è meditazione.

Qual'è il vantaggio (cui prodest? laugh.gif )

Se non cerchiamo di arrestare i processi mentali, ma ci limitiamo ad osservarli, alla lunga sperimentiamo un senso di rilassamento e di APERTURA MENTALE.QUESTA APERTURA MENTALE E' LA MENTE NATURALE, IL BACKGROUND IMPERTURBABILE, IL MARE CALMO SOTTO IL MOTO ONDOSO SUPERFICIALE, LA CALMA DELLA MENTE RISPETTO ALLA QUALE SI MANIFESTA L'ANDIRIVIENI DEI PENSIERI.
Questa apertura mentale viene definita VACUITA'.

Non si tratta di sperimentare il vuoto. Il termine tibetano per definire la vacuità è tongpa - nyi; tongpa vuol dire vuoto, ma nel senso di inconcepibile/indefinibile, cioè che va oltre la nostra capacità di concettualizzazione; mentre nyi indica possibilità.

Quindi, per vacuità si intende un potenziale illimitato per cui ogni cosa può apparire, mutare, e scomparire. Tutto scorre e muta. In questo modo, dalla vacuità naturale della mente possono nascere tutti i pensieri possibili.

Infatti anche secondo i fisici, la base da cui si originano i fenomeni subatomici, da cui appaiono e compaiono le particelle subatomiche che sono considerate la base più elementare della materia, è il vuoto; ma un vuoto pieno di potenziale attivo, in grado di produrre qualsiasi fenomeno
(per chi volesse approfondire consiglio il bellissimo libro di fritjof Capra (fisico americano) - Il Tao della fisica, ed. adelphi).

Allora: praticando la meditazione con la consapevolezza, cioè l'attenzione consapevole e vigile ai processi mentali, a lungo andare risvegliamo nuovi percorsi neuronali che, diventando sempre più forti, migliorano la nostra capacità di tollerare i pensieri negativi: i pensieri disturbanti (tipo il doc) fungono da catalizzatori che stimolano la consapevolezza della pace naturale della mente (per la serie non tutti i mali vengono per nuocere PSICO smile.gif ).

Acquistiamo la capacità di sostituire vecchie abitudini di pensiero; con l'apertura alla mente naturale acquistiamo DUTTILITA', con cui possiamo afrontare le vecchie disposizioni mentali negative, causa di infelicità.

Inviato da: giovannalapazza il Martedì, 06-Apr-2010, 09:55
fantastico grazieeeee

Inviato da: giovannalapazza il Martedì, 06-Apr-2010, 11:52
wub.gif è proprio così secondo me

Inviato da: Zanji il Martedì, 06-Apr-2010, 11:53
si ottimo!

mi verrebbe addirittura da fare questa considerazione...

ditemi cosa ne pensate:

ci sentiamo a disagio soffermandoci sulle nostre ossessioni proprio perchè non ci apriamo alla vastità e profondità del mare che dentro di noi reclama una visione più distaccata e ampia. Agitandoci nelle onde superficiali non rendiamo giustizia alla nostra mente naturale, alla nostra vacuità, alla nostra nuda accettazione ed osservazione dei fenomeni considerati appunto come tali.

Rimaniamo legati come boe alle onde superficiali e non ci immergiamo nella profondità dell'essere umano.
Ecco perchè troviamo intollerabile uno stupido doc da balcone o da pulizia. Perchè SMINUISCE la nostra natura. Offende la nostra potenziale grandezza. Umilia la mente naturale e la sua grande capacità di accogliere, osservare, contemplare.


E da qualche parte questa contraddizione la percepiamo. La soluzione è così semplice e a portata di mano che le idee sembrano appese e trattenute in attesa che ci arriviamo da soli.
Tratteniamo nelle nostre mani l'intrattenibile, l'acqua dei pensieri deve fluire, è la sua strada naturale. PSICO smile.gif

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 07-Apr-2010, 08:47
è così ed è molto semplice. Peccato che non siamo abituati alla semplicità ma alle complicazioni e siamo attaccati ai nostri complicati schemi mentali, restii a mollarli, per paura che annullandoli annulleremmo il nostro Io.

Guardate, anche su questo forum, con quanta caparbietà difendiamo le nostre opinioni, a volte cercando di prevaricare quelle degli altri.

Sappiamo che dobbiamo raggiungere l'altra sponda, ma abbiamo paura a lasciarci andare alla corrente, così stiamo abbrancati a 'sto scoglio scomodo, pieno di ricci che pungono, ma che rappresenta un' apparente sicurezza!! laugh.gif

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 09-Apr-2010, 09:43
L'IMPERMANENZA DELL'IO E LE EMOZIONI NEGATIVE

Siamo abituati a considerarci un "Io" stabile, ad attribuirci un Sè personale, un Ego. Come se noi fossimo un'entità immutabile nel tempo.

Ma poi,che cos'è questo Io? Da che cosa è composto?

Se scomponiamo la materia, di cui fa parte il nostro corpo, fino ad arrivare alla sua base più elementare, le particelle subatomiche, arriviamo a qualcosa che non è nemmeno più materia, ma onde, mera possibilità di esistenza.

Arriviamo all'essenza della realtà, possibilità dove i fenomeni, come l'Io, si dissolvono.

E' il concetto buddista dell'impermanenza, della realtà relativa dei fenomeni e quindi dell'Io.

E' anche la base filosofica della teoria della relatività di Einstein.

L'Io viene da noi definito anche come la nostra personalità; ma che cosa vuol dire? la parola deriva dal latino "persona", che sta a designare la maschera del teatro antico e quindi l'insieme delle caratteristiche visibili che permettevano, nel dramma, di distinguere un personaggio dall'altro.

Quindi, quello che chiamiamo la nostra personalità è in realtà una maschera, non la realtà ma un'illusione creata dalla mente.

Eppure, siamo succubi delle illusioni create dalla mente e facciamo di tutto per crearcene altre, che generano adrenalina e ci fanno soffrire; ne diventiamo dipendenti.

Drammatizziamo noi stessi ed i nostri problemi, ci diamo importanza, rinforziamo il concetto di un nostro Io che si oppone agli Altri.

Quando, però, cominciamo a renderci conto, osservandoli con consapevolezza distaccata, che i nostri pensieri, le nostre emozioni, sono solo eventi passeggeri, la loro influenza su di noi comincia ad attenuarsi.


Inviato da: Zanji il Venerdì, 09-Apr-2010, 13:33
questo post è interessantissimo, anche i nostri pensieri vanno educati ad essere impermanenti poichè noi non abbiamo gli STRUMENTI (giacchè il nostro io è impermanente) per catturarli e tenerli sotto i nostri occhi come se avessimo un retino.

non a caso le ossessioni sono legate in alcuni casi al temperamento di chi "colleziona" , collezionare è l'atto di chi vorrebbe mantenere permanente e sotto la sua attenzione oggetti e particolari frammenti.

collezionare da una certa sicurezza. come se le cose possedute non degradassero mai.

un po' come un sistema di protezione eccessivo vorrebbe avere sott'occhio tutti i pensieri negativi per tenerli a mente in modo che non scappino o diventino fuori controllo.



è la logica del retino. ma guarire ( e sostituire) significa imparare e capire ( nonchè convincersi) che TUTTO DEGRADA. anche una collezione iniziata nel 1500 è destinata a trasformarsi in polvere prima o poi. cosi' i nostri pensieri degradano...si trasformano....e tenerli a mente è solo una fatica inutile.


il pensiero che ci spaventa non è più ciò che faticosamente il nostro sistema di protezione tiene a mente. è già cambiato. impercettibilmente forse ma è già un'altra cosa.

ad esempio è una cosa gravosa che ci ossessiona.

non è più identico al pensiero originale.


dobbiamo smetterla di collezionare.

non abbiamo gli strumenti per poter mantenere PERMANENTE nulla.


il mondo non è fatto cosi'....sono fatte cosi' solo le nostre CONVINZIONI.

sostituiamo anche questa!


( ci farò un post! brava orso!) PSICO D.gif


Inviato da: Zanji il Venerdì, 09-Apr-2010, 13:36
collezionare da una certa sicurezza...dicevo...

come se le cose possedute non degradassero mai....come se fossero una rassicurazione.

un po' come un ragazzo che mesi fa raccontava la sua ossessione per la sua macchina---che non doveva avere graffi, che parcheggiava sempre più lontana e in posti nascosti per non dover trovarsela rovinata.


che non la prendeva mai per paura di ritrovarla ammaccata.


LE COSE CHE POSSEDIAMO FINISCONO PER POSSEDERCI. DOBBIAMO SOSTITUIRE QUESTA LOGICA.


MEDITERO' IN UN MIO POST SUL MANUALE SU QUESTE INTUIZIONI.

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 09-Apr-2010, 14:06
sì, è proprio così. L'ossessivo vuole controllare, fissare, collezionare, imbalsamare, per questo sta male. Non tollera l'incertezza, l'impermanenza.

Ma può imparare ad essere duttile e tollerante, perchè l'intolleranza è solo una distorsione cognitiva, non è la realtà nè sua nè degli avvenimenti.

Forza, sostituite 'ste false convinzioni, avete tutto l'occorrente per farlo, 1000 fulmini a vostra disposizione!!! Che aspettate??? laugh.gif

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 13-Apr-2010, 12:44
non fissarti su queste lunghe spiegazioni; l'articolo si riferisce al concetto yogico del "prana" come soffio vitale, un concetto filosofico del respiro.
Per respiro addominale o "di pancia", si intende quando si osserva il movimento respiratorio concentrandosi sull'addome, sulla pancia che si gonfia e si sgonfia con l'inspirazione e l'espirazione. All'inizio della meditazione è utile fare qualche respiro concentrandosi sul movimento respiratorio della pancia, perchè aiuta la distensione. Poi invece ti concentri semplicemente sull'aria che entra ed esce dal naso, cioè dalle narici.

Per "respirazione diaframmatica" si intende la concentrazione, durante la respirazione, sul diaframma cioè sulla parte bassa dei polmoni, quella vicina allo stomaco per intenderci, anzichè sulla parte alta dei polmoni. Tutto qui in pratica. Ma ora, ai nostri fini meditativi, la respirazione diaframmatica possiamo lasciarla stare.

Non ci complichiamo troppo le cose, la meditazione è una cosa semplice e naturale. PSICO-si.gif

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 13-Apr-2010, 13:21
QUOTE (tunnel @ Martedì, 13-Apr-2010, 12:08)

ora mi lascerò andare e mi vivrò questi 20 minuti giornalieri senza stare tanto a pensare se faccio bene o faccio male.....se riuscirò a rilassarmi e a ottenere 20 minuti di pura calma interiore x me sarà già tantissimo

del resto fino ad oggi mi ci sono applicata con regolarità e anche se ho iniziato da poco e a volte non sapevo come mettermi ho scoperto davvero un altro mondo


benissimo, mantieni semplicemente l'attenzione sul respiro e quando compaiono pensieri lasciali andare senza inseguirli; quando poi ti accorgi di esserti fatta intrappolare dai pensieri che ti trascinano via con loro, basta che semplicemente ritorni alla consapevolezza del respiro.
Il momento in cui ti accorgi che i pensieri ti stanno distraendo, è un momento di vera consapevolezza, in cui la tua mente naturale riprende il controllo della situazione.
Buona meditazione!
PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 14-Apr-2010, 10:49
MEDITAZIONE SENZA OGGETTO

Concentrandoci sul respiro, sull'aria che entra ed esce, non dobbiamo nè impedire il flusso dei pensieri, nè seguirli.

Stiamo nel momento presente, lasciando che si manifestino pensieri ed emozioni.

Conserviamo, però, l'attenzione vigile.

Ci affidiamo alla chiarezza della mente naturale, che è indifferente al passaggio dei pensieri e delle emozioni.

Accettiamo che la chiarezza della mente venga attraversata da queste perturbazioni; è come se stessimo volando in aereo nel cielo limpido e vedessimo sotto di noi le nuvole.

Siamo consapevoli dei processi mentali ma non li analizzziamo, ne restiamo solo spettatori. Non cerchiamo di evitare nessuna sensazione.

Questo vale anche per i pensieri e le emozioni negative (la paura, la rabbia, la tristezza); non vanno analizzate intellettualmente ma solo osservate, senza tentare di bloccarle (se le analizziamo e opponiamo resistenza, le rinforziamo).

Inviato da: giovannalapazza il Mercoledì, 14-Apr-2010, 10:55
QUOTE (orsogrizzly @ Mercoledì, 14-Apr-2010, 10:49)
MEDITAZIONE SENZA OGGETTO

Concentrandoci sul respiro, sull'aria che entra ed esce, non dobbiamo nè impedire il flusso dei pensieri, nè seguirli.

Stiamo nel momento presente, lasciando che si manifestino pensieri ed emozioni.

Conserviamo, però, l'attenzione vigile.

Ci affidiamo alla chiarezza della mente naturale, che è indifferente al passaggio dei pensieri e delle emozioni.

Accettiamo che la chiarezza della mente venga attraversata da queste perturbazioni; è come se stessimo volando in aereo nel cielo limpido e vedessimo sotto di noi le nuvole.

Siamo consapevoli dei processi mentali ma non li analizzziamo, ne restiamo solo spettatori. Non cerchiamo di evitare nessuna sensazione.

Questo vale anche per i pensieri e le emozioni negative (la paura, la rabbia, la tristezza); non vanno analizzate intellettualmente ma solo osservate, senza tentare di bloccarle (se le analizziamo e opponiamo resistenza, le rinforziamo).

sai orsetto da quando faccio yoga ho cominciato anche a meditare

non troppo a lungo lo faccio per periodi brevissimi dopo lo yoga

e poi...lo faccio quando mi annoio , in metropolitana, camminando , facnedo

le faccende domestiche , mi concentro sul respiro e osservo i miei pensieri

come fosse al di fuori di me

ieri lo stavo facendo mentre ero in metro e mi è venuto da fare uno dei miei

tanti tic

quello di toccarmi la pancia lo faccio spesso...ebbene mi sono detta

"guarda quella là ( che sarei io) che fa un tic" sai che è bastato questo

per farmi smettere di "ticcare" ?

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 14-Apr-2010, 11:51
QUOTE (giovannalapazza @ Mercoledì, 14-Apr-2010, 09:55)
tanti tic

quello di toccarmi la pancia lo faccio spesso...ebbene mi sono detta

"guarda quella là ( che sarei io) che fa un tic" sai che è bastato questo

per farmi smettere di "ticcare" ?

è così e funziona anche osservando i pensieri. nel momento in cui applichi la consapevolezza osservando i pensieri, questi si acquietano e se ne vanno PSICO smile.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:07
Non vedo l'ora di cominciare. Penso che mi servirebbe molto.

E poi c'è Simmi PSICO hug.gif

E pure la maestra tettona ( ecco quello potrebbe distrarmi un pò dalla meditazione PSICO-asd.gif )

Inviato da: giovannalapazza il Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:16
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:07)
Non vedo l'ora di cominciare. Penso che mi servirebbe molto.

E poi c'è Simmi PSICO hug.gif

E pure la maestra tettona ( ecco quello potrebbe distrarmi un pò dalla meditazione PSICO-asd.gif )

devi vedere quando si piega nelle varie posizioni PSICO-asd.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:23
Oddio, ma così come farò a fare meditazione dry.gif

PSICO-asd.gif

Inviato da: giovannalapazza il Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:25
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:23)
Oddio, ma così come farò a fare meditazione dry.gif

PSICO-asd.gif

per non parlare di quando ci fa mettere tutti a 4 zampe e tu ti ritrovi col culo

di un compagno/a davanti laugh.gif PSICO lingua.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:28
Vabbè, quello lo posso sopportare. Io sono pro lato A PSICO D.gif

Inviato da: giovannalapazza il Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:30
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:28)
Vabbè, quello lo posso sopportare. Io sono pro lato A PSICO D.gif

e allora quando ci piegheremo tutte a 90 e tu sarai davanti PSICO-asd.gif e le magliette

saranno un pò scollate PSICO lingua.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:38
Spero che la mia compagna non legga mai questo forum. Altrimenti altro che yoga, mi tocca fare i 100 metri PSICO-asd.gif

Inviato da: giovannalapazza il Mercoledì, 14-Apr-2010, 13:18
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 14-Apr-2010, 12:38)
Spero che la mia compagna non legga mai questo forum. Altrimenti altro che yoga, mi tocca fare i 100 metri PSICO-asd.gif

laugh.gif se vuoi ci parlo io le dico che sei un galantuomo PSICO-si.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 14-Apr-2010, 13:24
Vero che sono stato bravissimo?

Che se no qua pensano che sono un viscidone PSICO-si.gif

Inviato da: giovannalapazza il Mercoledì, 14-Apr-2010, 13:31
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 14-Apr-2010, 13:24)
Vero che sono stato bravissimo?

Che se no qua pensano che sono un viscidone PSICO-si.gif

un vero gentleman , ma questo non significa nulla, magari con un'altra saresti un

viscidone laugh.gif

scherzo PSICO-kiss.gif

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 14-Apr-2010, 14:12
huh.gif 'sta meditazione di amos la vedo problematica con tutte 'ste tette e 'sti c...

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 14-Apr-2010, 14:36
PSICO-asd.gif

Ma no, a parte scherzi, ci tengo davvero e sarò impeccabile PSICO-si.gif

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 15-Apr-2010, 09:40
vado a postare la meditazione sul cibo nella cartella disturbi dell'alimentazione.

Non so come la prenderanno però, speriamo in bene unsure.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 26-Apr-2010, 09:30
LASCIAR ANDARE TUTTO E RITORNARE ALLA MENTE ORIGINARIA CON LO SPIRITO DA PRINCIPIANTE


I pensieri ossessivi vanno lasciati andare, mai trattenuti; bisogna essere arrendevoli; trattenere è paura, chiusura; lasciare è libertà, apertura.
trattemere è tensione, sforzo; lasciare è riposo, calma.

Trattenere i pensieri ossessivi vuol dire assentarsi dalla realtà.

Vogliamo essere perfetti, facciamo distinzioni tra quello che è giusto e va bene e quello che non lo è, fuggire dai difetti, conservare le nostre convinzioni e difenderle da quelle degli altri.

turro questo può rendersi indispensabile per sopravvivere nella giungla della cosiddetta socuietà civile e costituisce lo spirito di adattamento; solo che esageriamo ad arrovellarci, ad immedesimarci nei problemi veri o presunti, ad inseguire preoccupazioni.

dovremmo invece lasciar cadere il lavorio mentale e mollare la presa, abbandonarci, uscire dalla gabbia della volontà, del devo/non devo, bene/male, giusto/ingiusto, delle catalogazioni delle nostre emozioni.

C'è un'alternativa, ed è abbandonare i desideri di rivalsa, le reattività, gli egocentrismi; diventare più aperti, disponibili ai cambiamenti.

Abbandonare la zavorra dei pregiudizi, delle convinzioni assolute a cui siamo attaccati e che abbiamo paura di mollare.

Non cìè niente da capire intellettualmente, ma c'è da sperimentare.

IL METODO DI SPERIMENTAZIONE CONSISTE NELL'APPLICARE LA CONSAPEVOLEZZA AI PENSIERI E ALLE EMOZIONI.

La consapevolezza apre la mente e la rende disponibile al lasciare la presa.

Nella pratica della meditazione si sperimentano consapevolezza e abbandono dei pensieri, quindi svuotamento e apertura.

Il contrario della consapevolezza e dell'abbandono, il seguire i pensieri negativi, è rifiuto, negazione, rigidità rispetto alla vita, mancanza di amore per noi stessi.

Non diciamo: tanto è inutile, con me questo sistema non funzione, non ci nascondiamo dietro all'intellettualismo; proviamo a fare pratica di abbandono della zavorra dei pensieri negativi!

Viviamo nel presente, adesso.Non tratteniamo niente, lasciamo fluire, lasciamo andare i pensieri, non ci attacchiamo a loro; non ci appartengono, come niente ci appartiene in modo permanenete, quindi seguiamo il movimento della vita, senza tutto questo bagaglio pesante e inutile!

In realtà, nella meditazione si abbandonano tutti i pensieri, non solo quelli negativi. Si lasciano andare le idee, le convinzioni. Si applica quello che nello zen si chiama "spirito del principiante", si guarda con la meraviglia del bambino che scopra il mondo.

Dobbiamo riscoprire la realtà perchè ce la siamo persa, abbiamo acquistato esperienza e conoscenze, capacità, ma perso noi stessi, ci siamo dimenticati là, ci siamo abbandonati. Ora non abbiamo più identità vera, siamo succubi di cose che non appartengono alla nostra natura umana, conseguenze di apprendimenti sbagliati.

Non si tratta di dover raggiungere niente, ma di ritornare alla condizione psichica di quando non avevamo ancora subito i condizionamenti che hanno portato alla comparsa della novrosi, del male di vivere. Bisogna ricominciare da capo, essere disposti a rimettersi in discussione ab origine, absolute beginner.

UN ESERCIZIO:

Quando scriviamo, facciamolo nel modo più diretto, senza cercare di fare bella figura, apparire intelligenti, Mettiamo sulla carta quello che abbiamo dentro e "stiamo dentro" la scrittura, immersi in quello che vogliamo esprimere.

accettiamo di essere aperti, fragili e vulnerabili, non corazziamoci contro le nostre paure, ma ascoltiamole e abbandoniamole, guardandole arrivare e andarsene.

Molliamo la falsa sicurezza delle parole con cui cerchiamo inutilmente di rassicurarci, superiamo le parole ed entriamo in contatto con noi stessi, la nostra natura autentica con tutta la sua fragilità e la sua forza, con la mìnostra mente autentica, quella originaria precedente ai condizionamenti che hanno portato alle distorsioni cognitive, radicandole in pensieri negativi, abitudinari e malati.

ricordo che anni fa, alle lezioni di meditazione yoga, una signora di una certa età arrivava carica di gioielli o bigiotterie e prima di srotolare il suo tappetino degli esercizi, con calma, li toglieva ad uno ad uno; bracciali, anelli, collane e li metteva in un mucchietto vicino a sè. prima mi sembrava un'ostentazione stupida (non poteva fare a meno di arrivare con tutta quella roba addosso)? Poi capii che quello che faceva era un gesto simbolico, di mollare la zavorra (materiale ma anche psichica), prima di iniziare il viaggio dentro sè stessa.


Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 26-Apr-2010, 09:34
LA CONSAPEVOLEZZA -

La differenza tra il vivere consapevolmente nella realtà ed il vivere nella rappresentazione dei nostri inbubi, inconsapevoli e attaccati alle nostre zavorre mentali, si può afferrare in questa poesia zen:

la luna è la vecchia luna di sempre,

i fiori sono esattamente come prima,

eppure ho raggiunto l'essenza

di tutte le cose che vedo.

Inviato da: amos81 il Lunedì, 26-Apr-2010, 10:29
Mi adotti? Cioè io una mamma ce l'ho già e la adoro, ma una seconda mamma come te la voglio PSICO-si.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 26-Apr-2010, 11:02
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 26-Apr-2010, 09:29)
Mi adotti? Cioè io una mamma ce l'ho già e la adoro, ma una seconda mamma come te la voglio PSICO-si.gif

PSICO hug.gif

Inviato da: Zanji il Lunedì, 26-Apr-2010, 11:41
si, lasciare andare...è la strada della semplicità del ritorno alla semplicità.



trattenere addirittura un malanno fisico lo rende più gravoso e pesante da sopportare...lasciamo andare anche quelli. lasciamoli cadere.

Inviato da: Zanji il Lunedì, 26-Apr-2010, 13:39
Orsogrizzly stavo proprio pensando a quanto sia prezioso il tuo contributo sul forum.

Sei preziosa. PSICO hug.gif PSICO hug.gif PSICO hug.gif PSICO hug.gif


Grazie!!!!! rifletto molto spesso sui tuoi interventi e ne traggo molti insegnamenti e spunti nuovi.



Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 26-Apr-2010, 15:17
Grazie!

PSICO-kiss.gif

Inviato da: amos81 il Giovedì, 29-Apr-2010, 20:56
QUOTE (tunnel @ Giovedì, 29-Apr-2010, 19:42)
oggi mi è stato spiegato il concetto di equanimità interiore.
se riuscissi a mettere in pratica questo proposito mi sentirei ricchissima.
altro passetto, magari impiegherò un pò ma ne ho davvero bisogno

Ce lo esplichi?

Inviato da: amos81 il Giovedì, 29-Apr-2010, 21:45
Ho capito. Cioè oggi capisco qualche mese fa non avrei capito.

Sono le stesse cose che dicevano alla serata di presentazione del corso di yoga al fatebenefratelli qui a milano.

Inviato da: Lory_80 il Venerdì, 30-Apr-2010, 16:41
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 26-Apr-2010, 09:29)
Mi adotti? Cioè io una mamma ce l'ho già e la adoro, ma una seconda mamma come te la voglio PSICO-si.gif


PSICO-si.gif Anche io!

Quando leggo quello che scrivi, anche se sto male, riesci a trasmettermi ottimismo!

Grazie

PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Domenica, 09-Mag-2010, 13:13
QUOTE (Lory_80 @ Venerdì, 30-Apr-2010, 15:41)
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 26-Apr-2010, 09:29)
Mi adotti? Cioè io una mamma ce l'ho già e la adoro, ma una seconda mamma come te la voglio  PSICO-si.gif


PSICO-si.gif Anche io!

Quando leggo quello che scrivi, anche se sto male, riesci a trasmettermi ottimismo!

Grazie

PSICO hug.gif

grazie lory, scusa se non ti ho risposto prima, la scorsa settimana ero via PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Domenica, 09-Mag-2010, 13:43
ERACLITO

VI sec. A.C., filosofo mistico di rango sacerdotale, erede della tradizione orfico dionisiaca di derivazione orientale, scrisse un trattato di supporto alla meditazione dal titolo "Sulle Origini".

Il misticismo dionisiaco unisce l'uomo alla divinità, l'individuum diuventa en-tèos, l'essere dentro dell'uomo in dio e di dio nell'uomo, con la mediazione della CONSAPEVOLEZZA, cioè della meditazione-

Ci sono molte analogie tra gli scritti di Eraclito e quelli del cinese chuang tzu, testo base del Taoismo, nella concezione dell'unità degli opposti e dell'impermanenza delle cose. Eraclito condivide l'intuizione che tutte le cose sono unite in quanto espressione di un unico Principio eterno che è fine e principio di tutte le cose che mutano e insieme della loro somma.

Il trattato "Delle origini" è una raccolta di attimi conoscitivi, intuizioni originate dalla consapevolezza nella meditazione, di grande potere evocativo. Il prioncipio cosmico di Eraclito è colto nella sua espressione dinamica, dove si incontrano e lottano e infine si armonizzano gli opposti (come nel concetto taoista dello yin e dello yang). Nella danza degli opposti solo il saggio rimane fermo al centro del cosmo, come spettatore del continuo mutare delle cose.

Vediamo qualche massima del trattato sulle Origini:

Belle per il dio sono tutte le cose, e giuste; ma gli umani ne hanno ritenute giuste alcune, in giuste le altre.

non si tratta di indifferenza ma della condizione spirituale di accettazione

Il sole è nuovo ogni giorno

Così deve essere la nostra mente; aperta, sempre nuova; invece ci costruiamo sistemi di convinzioni che pietrificano il flusso della nostra vita e costruiamo pensieri immobili a uso e consumo della sola ragione

Entrano negli stessi fiumi, ma acque sempre diverse scorrono verso di loro

gli oggetti dell'esperienza nascono e mutano di continuocome l'acqua del fiume che scorre e non è mai la stessa, mentre ti immergi scorre e cambia continuamente

quindi:

nello stesso fiume non è possibile entrare due volte

Una sola cosa è la sapienza: conoscere l'intendimento che governa tutte le cose attraverso tutte le cose

cioè, il principio di tutte le cose si trova nelle cose stesse, non in un essere separato e superiore ma in un essere indiviso e molteplice nello stesso tempo, in cui tutte le cose fanno parte del tutto; non c'è separazione tra noi e gli altri

I molti non colgono la vera natura delle cose in cui si imbattono, nè le conoscono dopo averle apprese, ma se ne costituiscono un'0pinione

Questa massima è molto significativa: spesso, i film mentali che ci facciamo non corrispondono alla realtà delle cose, ma sono solo nostre credenze, opionioni appunto che valgono quel che valgono.

Eh, avete visto? lo diceva anche Eraclito!!! laugh.gif














Inviato da: Zanji il Domenica, 09-Mag-2010, 20:55
e bravo Eraclito, anche io ne avevo parlato sul mio manuale PSICO wink.png


Eraclito la sapeva lunga. E ogni giorno la sapeva sempre diversa, mai uguale ! PSICO smile.gif

mai fossilizzarci su strategie. lasciamo scorrere.

panta rei! ( tutto scorre in greco antico)

Inviato da: giovannalapazza il Domenica, 09-Mag-2010, 22:29
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 29-Apr-2010, 21:45)
Ho capito. Cioè oggi capisco qualche mese fa non avrei capito.

Sono le stesse cose che dicevano alla serata di presentazione del corso di yoga al fatebenefratelli qui a milano.

vedrai dopo il corso wub.gif

Inviato da: Franck il Domenica, 09-Mag-2010, 22:32
Ciao a tutti!
Avrei qualche domanda riguardante la meditazione.
Mi sono avvicinato alla meditazione grazie anche a voi, è da qualche settimana che provo a meditare, uso la tecnica della concentrazione sul respiro.

Volevo chiedervi dei chiarimenti... ho letto che questa tecnica si usa con l'intento di lasciar scorrere tutti i pensieri senza giudicarli rimanendo il più possibile concentrati sul respiro, ebbene, nel momento in cui comincio, spesso mi capita di non avere pensieri, o almeno non attinenti alle mie ossessioni giornaliere, alla fine sono un pò io che li vado a cercare, è come se dal momento che mi siedo e mi concentro, la mia testa fosse abbastanza libera!

Poi un'altra cosa, mi capita a volte di entrare un pò in una specie di dormiveglia, dite che questo sia funzionale? però è il momento in cui fatico di più a rimanere concentrato sul respiro, o meglio, è il momento in cui mi trovo ripetutamente a riportare la concentrazione sul respiro.

Devo dire però che da quando ho cominciato, mi capita di dare meno peso alle ossessioni, è una cosa molto interessante e entusiasmante!


Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 10-Mag-2010, 09:53
QUOTE (Franck @ Domenica, 09-Mag-2010, 21:32)
Ciao a tutti!
Avrei qualche domanda riguardante la meditazione.
Mi sono avvicinato alla meditazione grazie anche a voi, è da qualche settimana che provo a meditare, uso la tecnica della concentrazione sul respiro.

Volevo chiedervi dei chiarimenti... ho letto che questa tecnica si usa con l'intento di lasciar scorrere tutti i pensieri senza giudicarli rimanendo il più possibile concentrati sul respiro, ebbene, nel momento in cui comincio, spesso mi capita di non avere pensieri, o almeno non attinenti alle mie ossessioni giornaliere, alla fine sono un pò io che li vado a cercare, è come se dal momento che mi siedo e mi concentro, la mia testa fosse abbastanza libera!

Poi un'altra cosa, mi capita a volte di entrare un pò in una specie di dormiveglia, dite che questo sia funzionale? però è il momento in cui fatico di più a rimanere concentrato sul respiro, o meglio, è il momento in cui mi trovo ripetutamente a riportare la concentrazione sul respiro.

Devo dire però che da quando ho cominciato, mi capita di dare meno peso alle ossessioni, è una cosa molto interessante e entusiasmante!

se mentre mediti non ti arrivano pensieri disturbatori è meglio, non è assolutamente il caso di andarli a cercare apposta! laugh.gif

L'attenzione sul respiro comunque deve essere sempre vigile; la meditazione è uno stato di consapevolezza, quindi nè tensione nè torpore; quando ti prende l'abbiocco, riporta gentilmente l'attenzione al respiro.

anche nello stato di non meditazione, cioè nella vita normale, lascia scorrere i pensieri ossessivi come faresti se si presentassero durante la seduta di meditazione.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 17-Mag-2010, 10:05
Meditazione come abitudine di vita

Non è che la meditazione sia esclusivamente quella canonica, dello stare seduti per terra a gambe incrociate concentrati sul respiro.

La meditazione è una salutare abitudine di vita, un modo di essere e di considerare gli avvenimenti e le nostre percezioni, pensieri ed emozioni.

Parliamo della considerazione per i nostri pensieri: di solito per noi sono un dato assoluto, di primaria importanza, come se ne andasse del futuro del pianeta, come se fossimo responsabili dei nostri pensieri e questi avessero pesanti ripercussioni all’esterno.

Questo è il modo “pesante” di considerare i pensieri, che purtroppo ci è stato insinuato nel cervello con l’educazione, in particolare con la vecchia educazione cattolica dei nostri nonni, vedi preghiere tipo gli atti di dolore, con frasi del tipo: “e ho peccato molto in PENSIERI, parole ed opere”.

Ora, ammesso e non concesso che si possa “peccare” oltre che con le opere e le parole, ma i pensieri CHE M…. C’AZZECCANO?

Eppure, riteniamo di essere responsabili pure di quello che ci passa per la testa, il che ovviamente è assurdo.

Allora stiamo a fare le pulci ai nostri pensieri, dandogli un’estrema importanza, caricandoli di significati inesistenti, anziché, semplicemente, lasciarli volare via come sono venuti, mollandoli e basta.

QUESTA E’ MEDITAZIONE, E’ MOLLARE, ABBANDONARE, ABBANDONARSI.

Mentre si compie qualsiasi attività, creativa ma anche no, si può meditare oppure no, secondo. Chi legge o studia lo sa; si può “essere immersi nella lettura” che significa tutt’uno con quello che si sta leggendo, in modo che non ci sono più io che leggo e le parole stampate, ma il significato, il contenuto di quelle parole che entra a far parte della mia coscienza, cioè non leggo con gli occhi soltanto ma mi identifico. Medito.

Chi legge invece distrattamente, svogliatamente, vede solo le parole stampate sulla carta, legge ma non gli rimane niente.

Medita chi dipinge, se sta esprimendo veramente qualcosa che ha dentro, ma anche se sta semplicemente copiando un paesaggio da una cartolina, se lo fa con consapevolezza e attenzione; non ha importanza che l’attività sia creativa.

Nel famoso libro “Lo zen ed il tiro con l’arco” è descritto come i grandi maestri di questa disciplina tendono archi pesantissimi senza la minima fatica, perché l’arco e il tiratore diventano nella meditazione un unicum, sparisce la differenza tra soggetto che agisce e oggetto agito.

Potete meditare mentre cucinate, introducendo la calma in questa attività, prendendovi tutto il tempo necessario, senza fretta e facendo attenzione ad ogni singolo gesto, come se affettare gli zucchini, sbattere le uova ecc. fosse un’attività molto importante; in effetti, se ci pensate, lo è, perché nutrirsi bene è fondamentale.

Invece, rimuginare a vuoto è soltanto deleterio per la salute.

Occupate la mente in quello che state facendo adesso, qualunque cosa sia.


Inviato da: giovannalapazza il Lunedì, 17-Mag-2010, 10:15
QUOTE (orsogrizzly @ Lunedì, 17-Mag-2010, 10:05)
Meditazione come abitudine di vita

Non è che la meditazione sia esclusivamente quella canonica, dello stare seduti per terra a gambe incrociate concentrati sul respiro.

La meditazione è una salutare abitudine di vita, un modo di essere e di considerare gli avvenimenti e le nostre percezioni, pensieri ed emozioni.

Parliamo della considerazione per i nostri pensieri: di solito per noi sono un dato assoluto, di primaria importanza, come se ne andasse del futuro del pianeta, come se fossimo responsabili dei nostri pensieri e questi avessero pesanti ripercussioni all’esterno.

Questo è il modo “pesante” di considerare i pensieri, che purtroppo ci è stato insinuato nel cervello con l’educazione, in particolare con la vecchia educazione cattolica dei nostri nonni, vedi preghiere tipo gli atti di dolore, con frasi del tipo: “e ho peccato molto in PENSIERI, parole ed opere”.

Ora, ammesso e non concesso che si possa “peccare” oltre che con le opere e le parole, ma i pensieri CHE M…. C’AZZECCANO?

Eppure, riteniamo di essere responsabili pure di quello che ci passa per la testa, il che ovviamente è assurdo.

Allora stiamo a fare le pulci ai nostri pensieri, dandogli un’estrema importanza, caricandoli di significati inesistenti, anziché, semplicemente, lasciarli volare via come sono venuti, mollandoli e basta.

QUESTA E’ MEDITAZIONE, E’ MOLLARE, ABBANDONARE, ABBANDONARSI.

Mentre si compie qualsiasi attività, creativa ma anche no, si può meditare oppure no, secondo. Chi legge o studia lo sa; si può “essere immersi nella lettura” che significa tutt’uno con quello che si sta leggendo, in modo che non ci sono più io che leggo e le parole stampate, ma il significato, il contenuto di quelle parole che entra a far parte della mia coscienza, cioè non leggo con gli occhi soltanto ma mi identifico. Medito.

Chi legge invece distrattamente, svogliatamente, vede solo le parole stampate sulla carta, legge ma non gli rimane niente.

Medita chi dipinge, se sta esprimendo veramente qualcosa che ha dentro, ma anche se sta semplicemente copiando un paesaggio da una cartolina, se lo fa con consapevolezza e attenzione; non ha importanza che l’attività sia creativa.

Nel famoso libro “Lo zen ed il tiro con l’arco” è descritto come i grandi maestri di questa disciplina tendono archi pesantissimi senza la minima fatica, perché l’arco e il tiratore diventano nella meditazione un unicum, sparisce la differenza tra soggetto che agisce e oggetto agito.

Potete meditare mentre cucinate, introducendo la calma in questa attività, prendendovi tutto il tempo necessario, senza fretta e facendo attenzione ad ogni singolo gesto, come se affettare gli zucchini, sbattere le uova ecc. fosse un’attività molto importante; in effetti, se ci pensate, lo è, perché nutrirsi bene è fondamentale.

Invece, rimuginare a vuoto è soltanto deleterio per la salute.

Occupate la mente in quello che state facendo adesso, qualunque cosa sia.

orsetto che si fa con la depressione?

come faccio a mandarla via quando il mio cervello si rifiuta di collaborare^

Inviato da: amos81 il Lunedì, 17-Mag-2010, 10:34
QUOTE (orsogrizzly @ Lunedì, 17-Mag-2010, 09:05)
Meditazione come abitudine di vita

Non è che la meditazione sia esclusivamente quella canonica, dello stare seduti per terra a gambe incrociate concentrati sul respiro.

La meditazione è una salutare abitudine di vita, un modo di essere e di considerare gli avvenimenti e le nostre percezioni, pensieri ed emozioni.

Parliamo della considerazione per i nostri pensieri: di solito per noi sono un dato assoluto, di primaria importanza, come se ne andasse del futuro del pianeta, come se fossimo responsabili dei nostri pensieri e questi avessero pesanti ripercussioni all’esterno.

Questo è il modo “pesante” di considerare i pensieri, che purtroppo ci è stato insinuato nel cervello con l’educazione, in particolare con la vecchia educazione cattolica dei nostri nonni, vedi preghiere tipo gli atti di dolore, con frasi del tipo: “e ho peccato molto in PENSIERI, parole ed opere”.

Ora, ammesso e non concesso che si possa “peccare” oltre che con le opere e le parole, ma i pensieri CHE M…. C’AZZECCANO?

Eppure, riteniamo di essere responsabili pure di quello che ci passa per la testa, il che ovviamente è assurdo.

Allora stiamo a fare le pulci ai nostri pensieri, dandogli un’estrema importanza, caricandoli di significati inesistenti, anziché, semplicemente, lasciarli volare via come sono venuti, mollandoli e basta.

QUESTA E’ MEDITAZIONE, E’ MOLLARE, ABBANDONARE, ABBANDONARSI.

Mentre si compie qualsiasi attività, creativa ma anche no, si può meditare oppure no, secondo. Chi legge o studia lo sa; si può “essere immersi nella lettura” che significa tutt’uno con quello che si sta leggendo, in modo che non ci sono più io che leggo e le parole stampate, ma il significato, il contenuto di quelle parole che entra a far parte della mia coscienza, cioè non leggo con gli occhi soltanto ma mi identifico. Medito.

Chi legge invece distrattamente, svogliatamente, vede solo le parole stampate sulla carta, legge ma non gli rimane niente.

Medita chi dipinge, se sta esprimendo veramente qualcosa che ha dentro, ma anche se sta semplicemente copiando un paesaggio da una cartolina, se lo fa con consapevolezza e attenzione; non ha importanza che l’attività sia creativa.

Nel famoso libro “Lo zen ed il tiro con l’arco” è descritto come i grandi maestri di questa disciplina tendono archi pesantissimi senza la minima fatica, perché l’arco e il tiratore diventano nella meditazione un unicum, sparisce la differenza tra soggetto che agisce e oggetto agito.

Potete meditare mentre cucinate, introducendo la calma in questa attività, prendendovi tutto il tempo necessario, senza fretta e facendo attenzione ad ogni singolo gesto, come se affettare gli zucchini, sbattere le uova ecc. fosse un’attività molto importante; in effetti, se ci pensate, lo è, perché nutrirsi bene è fondamentale.

Invece, rimuginare a vuoto è soltanto deleterio per la salute.

Occupate la mente in quello che state facendo adesso, qualunque cosa sia.

Grandissima. Vivere nel momento è una delle cose che riesco a fare solo al 50% anche passata la fase pesante del doc.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 17-Mag-2010, 12:14
QUOTE (giovannalapazza @ Lunedì, 17-Mag-2010, 09:15)
orsetto che si fa con la depressione?

come faccio a mandarla via quando il mio cervello si rifiuta di collaborare^

non conosco strategie per la depressione, perchè non l'ho mai provata in forma patologica; ho provato però sconforto, tristezza, disperazione.

L'unico rimedio (banale) che conosco è la distrazione, nel senso letterale di distrarre l'attenzione dal motivo, vero o presunto, della tristezza. Non PENSANDO ad altro ma FACENDO altro e cercando di concentrare l0'attenzione su quello che faccio. dovrebbe essere un'attività piacevole ed assorbente, che non ammette deconcentrazione.

Una cosa che ti piaccia e che richieda attenzione e concentrazione insomma

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 17-Mag-2010, 12:15
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 17-Mag-2010, 09:34)
Vivere nel momento è una delle cose che riesco a fare solo al 50% anche passata la fase pesante del doc.

il 50% è già tantissimo, se ci riesci sei bravo PSICO smile.gif

Inviato da: Zanji il Lunedì, 17-Mag-2010, 12:31
"Nel famoso libro “Lo zen ed il tiro con l’arco” è descritto come i grandi maestri di questa disciplina tendono archi pesantissimi senza la minima fatica, perché l’arco e il tiratore diventano nella meditazione un unicum, sparisce la differenza tra soggetto che agisce e oggetto agito."


concetto stupendo. Anche io quando scrivo voglio (è vorrò) sentirmi così. Devo inserirlo come compendio del mio 163eesimo capitolo, è indicatissimo.

Inviato da: Zanji il Lunedì, 17-Mag-2010, 12:34
Orso sei il mio guru.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 17-Mag-2010, 13:15
QUOTE (Zanji @ Lunedì, 17-Mag-2010, 11:31)
"Nel famoso libro “Lo zen ed il tiro con l’arco” è descritto come i grandi maestri di questa disciplina tendono archi pesantissimi senza la minima fatica, perché l’arco e il tiratore diventano nella meditazione un unicum, sparisce la differenza tra soggetto che agisce e oggetto agito."


concetto stupendo. Anche io quando scrivo voglio (è vorrò) sentirmi così. Devo inserirlo come compendio del mio 163eesimo capitolo, è indicatissimo.

in effetti, per un Guerriero combattente, l'arco ci vuole...lo puoi usare per scagliare i 1000 fulmini al posto delle frecce laugh.gif

Inviato da: Zanji il Lunedì, 17-Mag-2010, 13:26
wow che idea, adesso provo a lanciarne uno sul tetto del vicino PSICO armati93.gif

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 28-Mag-2010, 09:21
MEDITAZIONE E GATTI

Alla sera, quando mi accomodo sul tappetino con il cuscino sopra per la seduta di meditazione, tengo la porta della stanza socchiusa; dopo 5 minuti una zampina bianca si introduce per aprire un po’ la porta, poi il muso bianco nero fa capolino; entra la gatta e si accomoda vicino a me sul tappetino.

La osservo, è completamente rilassata, acciambellata sul tappeto, come se fosse un animale di gomma senza scheletro. Nello stesso tempo è completamente vigile, fa le fusa.

Credo che abbia una tecnica di meditazione perfetta; vive nel momento presente, non ha ossessioni, se ha dei pensieri li lascia andare, è abbandonata sul tappeto, tutt’uno con l’ambiente in cui è immersa e che per lei è fonte di benessere.

Non si preoccupa di nulla, non ha sensi di colpa, è contenta della propria condizione.

Osservate un gatto che sonnecchia su una poltrona: è completamente rilassato, ma al primo segnale di allerta scatterà come un fulmine, perché il suo riposo è consapevole e vigile.

Quando non riusciamo a rilassarci, a mollare i pensieri invasivi, osserviamo un gatto in relax e prendiamo esempio PSICO smile.gif



Inviato da: giovannalapazza il Venerdì, 28-Mag-2010, 09:23
QUOTE (orsogrizzly @ Venerdì, 28-Mag-2010, 09:21)
MEDITAZIONE E GATTI

Alla sera, quando mi accomodo sul tappetino con il cuscino sopra per la seduta di meditazione, tengo la porta della stanza socchiusa; dopo 5 minuti una zampina bianca si introduce per aprire un po’ la porta, poi il muso bianco nero fa capolino; entra la gatta e si accomoda vicino a me sul tappetino.

La osservo, è completamente rilassata, acciambellata sul tappeto, come se fosse un animale di gomma senza scheletro. Nello stesso tempo è completamente vigile, fa le fusa.

Credo che abbia una tecnica di meditazione perfetta; vive nel momento presente, non ha ossessioni, se ha dei pensieri li lascia andare, è abbandonata sul tappeto, tutt’uno con l’ambiente in cui è immersa e che per lei è fonte di benessere.

Non si preoccupa di nulla, non ha sensi di colpa, è contenta della propria condizione.

Osservate un gatto che sonnecchia su una poltrona: è completamente rilassato, ma al primo segnale di allerta scatterà come un fulmine, perché il suo riposo è consapevole e vigile.

Quando non riusciamo a rilassarci, a mollare i pensieri invasivi, osserviamo un gatto in relax e prendiamo esempio PSICO smile.gif

wub.gif ecco perchè amo i gatti ... anzi li adoro ...anzi li venero

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 17-Giu-2010, 16:01
ESERCIZIO DI NAVIGAZIONE NELLA PAURA

Lasciatevi pervadere dalla vostra paura, come una banderuola al vento…lasciatevi andare….qualunque sia il pensiero che vi agita.

Io mi sono resa conto che ho paura di mia madre, della sua disapprovazione; non mi sono affrancata da lei diventando adulta ed ha ancora il potere di spiazzarmi. Mi ribello, le rispondo male, ma poi ho assurdamente paura delle conseguenze di questo mio comportamento; quali conseguenze? Non lo so; ho paura di lei e dei miei sensi di colpa. Però ho imparato ad ascoltare la mia paura anziché rimuginarci sopra cercando di autorassicurarmi.

Ognuno di noi, che soffriamo di disturbi da ansia, ha bisogno di puntellarsi contro la paura, perché non ne tollera le aggressioni; oppone resistenza.

Invece, provate questo esercizio:

alla scarica di adrenalina della paura, che sia doc o ansia generalizzata, NON OPPONETE NESSUNA RESISTENZA.

Non cercate oggetti fissi, ragionamenti precostituiti a cui aggrapparvi.

ASCOLTATE LA VOSTRA PAURA.

Se la ascoltate e ci fate caso, la paura si concentra nella zona tra il petto e lo stomaco e dà un leggero senso di vertigine; a volte si prova anche un brivido lungo la spina dorsale, che dalle vertebre del fondo schiena sale fino alla nuca.

La paura dà un senso di fragilità, come se fossimo troppo piccoli e deboli per sopportarla, come se il pensiero pauroso ci dovesse stroncare.

Invece non ci abbatte e non ci stronca, noi siamo ancora qui in piedi, anche se ci sentiamo scossi.

Immaginate di essere una nave in mezzo ad un tifone, sbattuta dalle onde. Il tifone passa e la nave è ancora là, con tutto il suo equipaggio, un po’ confuso ma sano e salvo.

ANCHE NOI SIAMO SANI E SALVI, SEMPRE.

Siamo sani e salvi nel momento in cui ci rendiamo conto che possiamo navigare nella tempesta senza danni e ad ogni tempesta impariamo a navigare sempre meglio.

Inviato da: M_aber il Giovedì, 17-Giu-2010, 16:12

Osho, per esempio, ci dice di essere più testimoni dei nostri pensieri e stati d'animo, come un uomo che siede sulle rive di un fiume e osserva l'acqua che scorre senza intromettersi attivamente.

let go
ciao

Inviato da: giovannalapazza il Venerdì, 18-Giu-2010, 10:00
QUOTE (M_aber @ Giovedì, 17-Giu-2010, 16:12)
Osho, per esempio, ci dice di essere più testimoni dei nostri pensieri e stati d'animo, come un uomo che siede sulle rive di un fiume e osserva l'acqua che scorre senza intromettersi attivamente.

let go
ciao

bravo maber

Inviato da: Lory_80 il Venerdì, 18-Giu-2010, 12:53
QUOTE (orsogrizzly @ Giovedì, 17-Giu-2010, 15:01)
ESERCIZIO DI NAVIGAZIONE NELLA PAURA

Lasciatevi pervadere dalla vostra paura, come una banderuola al vento…lasciatevi andare….qualunque sia il pensiero che vi agita.

Io mi sono resa conto che ho paura di mia madre, della sua disapprovazione; non mi sono affrancata da lei diventando adulta ed ha ancora il potere di spiazzarmi. Mi ribello, le rispondo male, ma poi ho assurdamente paura delle conseguenze di questo mio comportamento; quali conseguenze? Non lo so; ho paura di lei e dei miei sensi di colpa. Però ho imparato ad ascoltare la mia paura anziché rimuginarci sopra cercando di autorassicurarmi.

Ognuno di noi, che soffriamo di disturbi da ansia, ha bisogno di puntellarsi contro la paura, perché non ne tollera le aggressioni; oppone resistenza.

Invece, provate questo esercizio:

alla scarica di adrenalina della paura, che sia doc o ansia generalizzata, NON OPPONETE NESSUNA RESISTENZA.

Non cercate oggetti fissi, ragionamenti precostituiti a cui aggrapparvi.

ASCOLTATE LA VOSTRA PAURA.

Se la ascoltate e ci fate caso, la paura si concentra nella zona tra il petto e lo stomaco e dà un leggero senso di vertigine; a volte si prova anche un brivido lungo la spina dorsale, che dalle vertebre del fondo schiena sale fino alla nuca.

La paura dà un senso di fragilità, come se fossimo troppo piccoli e deboli per sopportarla, come se il pensiero pauroso ci dovesse stroncare.

Invece non ci abbatte e non ci stronca, noi siamo ancora qui in piedi, anche se ci sentiamo scossi.

Immaginate di essere una nave in mezzo ad un tifone, sbattuta dalle onde. Il tifone passa e la nave è ancora là, con tutto il suo equipaggio, un po’ confuso ma sano e salvo.

ANCHE NOI SIAMO SANI E SALVI, SEMPRE.

Siamo sani e salvi nel momento in cui ci rendiamo conto che possiamo navigare nella tempesta senza danni e ad ogni tempesta impariamo a navigare sempre meglio.

Hai descritto il tutto molto bene PSICO hug.gif

ma in questo momento non riesco a metterlo in pratica e sto male PSICO cry.gif

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 18-Giu-2010, 13:27
QUOTE (Lory_80 @ Venerdì, 18-Giu-2010, 11:53)


ma in questo momento non riesco a metterlo in pratica e sto male PSICO cry.gif

non è questione di riuscire ma di provarci, di mettere in pratica. si tratta di cambiare atteggiamento nei confronti della paura: anzichè contrapporre contro-pensieri rassicuranti o fuggire cercando di sopprimere i pensieri intrusivi, lasciarli venire e andare.

Prova a cambiare punto di vista, astraendoti dai pensieri paurosi: astrarsi vuol dire non immedesimarsi, non farli propri; perchè, in effetti, non sono nostri, non sono il nostro consueto modo di pensare ma una distorsione cognitiva.

Prova a metterti dal punto di vista dello spettatore di queste paure, come se fosse un temporale: invece di scappare a cercare un riparo, ti lasci piovere addosso. Non è piacevole, ma è solo acqua, poi smette.

Inviato da: Lory_80 il Venerdì, 18-Giu-2010, 15:58
QUOTE (orsogrizzly @ Venerdì, 18-Giu-2010, 12:27)
QUOTE (Lory_80 @ Venerdì, 18-Giu-2010, 11:53)


ma in questo momento non riesco a metterlo in pratica e sto male  PSICO cry.gif

non è questione di riuscire ma di provarci, di mettere in pratica. si tratta di cambiare atteggiamento nei confronti della paura: anzichè contrapporre contro-pensieri rassicuranti o fuggire cercando di sopprimere i pensieri intrusivi, lasciarli venire e andare.

Prova a cambiare punto di vista, astraendoti dai pensieri paurosi: astrarsi vuol dire non immedesimarsi, non farli propri; perchè, in effetti, non sono nostri, non sono il nostro consueto modo di pensare ma una distorsione cognitiva.

Prova a metterti dal punto di vista dello spettatore di queste paure, come se fosse un temporale: invece di scappare a cercare un riparo, ti lasci piovere addosso. Non è piacevole, ma è solo acqua, poi smette.

Grazie, leggerti mi infonde tanta speranza....

Inviato da: Zanji il Sabato, 19-Giu-2010, 02:54
come al solito è un ottimo esercizio di meditazione.

a poco a poco diventa bellissimo tollerare l'incertezza della paura e farsi trapassare da essa.


ti senti vivo!

è impagabile!



Inviato da: orsogrizzly il Sabato, 19-Giu-2010, 20:39
QUOTE (Zanji @ Sabato, 19-Giu-2010, 01:54)
come al solito è un ottimo esercizio di meditazione.

a poco a poco diventa bellissimo tollerare l'incertezza della paura e farsi trapassare da essa.


ti senti vivo!

è impagabile!

sì è vero, ti senti vivo; un po' scosso, tremante ma vivo e con un'accrresciuta sicurezza di potercela fare.

Ciao Zanij caro PSICO hug.gif

Inviato da: Zanji il Domenica, 20-Giu-2010, 01:13
ciao orsetta PSICO wink.png!!

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 14-Lug-2010, 15:07
IL FIORE DI LOTO E L’ESPERIENZA DEL MOMENTO PRESENTE – TECNICA ANTICOMPULSIONI

La pratica che porta alla conoscenza di sé stessi consiste in due aspetti:

-Guardare dentro i nostri processi mentali
-fare esperienza, cioè entrare con la consapevolezza nella realtà del momento presente.

La pratica di chiarire il processo mentale significa identificare i pensieri di cui siamo più convinti e le nostre opinioni di base, che nel tempo si sono trasformate in opinioni talmente solide che le consideriamo assolutamente vere.

Significa anche vedere come le nostre strategie comportamentali che nascono da convinzioni fondate sulla paura e sul senso di colpa si sono talmente radicate in noi che le consideriamo come la nostra vera natura. Con il processo di comprensione delle nostre convinzioni profondamente radicate si smantella l’idea che si ha di sé stessi, prevalentemente fondata sulla paura e sulla colpa e tendente a svalorizzarci; ci si apre alle nostre paure, si affronta l’ignoto. Per questo il processo è graduale ed esitante, con alti e bassi e frequenti ricadute nel doc. Ma alla fine si riesce.

Un po’ per volta, osservando e smantellando le nostre convinzioni di paura e colpa ci sentiamo sempre meno colpevoli e sviluppiamo la compassione nei nostri confronti, ci giudichiamo meno “sbagliati”. Impariamo, come disse un maestro zen, ad “essere una lampada per noi stessi”, cioè a camminare con le nostre gambe. Per trovare la lampada bisogna scendere in profondità nel nostro essere.

Per scendere in profondità nel nostro essere e riuscire a vedere le convinzioni errate, dobbiamo fare esperienza del momento presente, cioè guardare quello che capita nella nostra mente senza giudizi, non con l'intenzione di correggerci, come se fossimo difettosi, ma solo di guardare come siamo veramente nella vastità della nostra natura, compresi gli aspetti che definiamo “cattivi”.

Immaginiamo un bicchiere d’acqua con uno strato di fango sul fondo e poi immaginiamo di agitare l’acqua in modo che diventi fangosa. Quest’acqua fangosa è il pensiero doccoso, un vortice di ansia e confusione.

Allora, nell’esperienza del momento presente, quando arriva il doc, non compulsare significa prendere il bicchiere e posarlo, in modo che il fango si depositi sul fondo e l’acqua ritorni limpida.

Non ci agitiamo, rimaniamo fermi, come se ci trovassimo nella seduta di meditazione, non alimentiamo l’agitazione. Possiamo ricorrere anche alla concentrazione sul respiro, come aiuto per calmarci. Un po’ per volta, a forza di non alimentare la confusione, arriva la chiarezza mentale, il fango rimane al fondo e sull’acqua pulita cresce un bel fiore, quello della nostra consapevolezza.

Un verso che si recita nei templi zen:

che la nostra vita sia come quella del loto,
a proprio agio in acque torbide.


Quando ancora non sapevo niente della tcc, ho utilizzato questa tecnica antidoc, traendo spunto da un libro di Ezra Baida, intitolato “Star bene in acque torbide”

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 14-Lug-2010, 15:36
Interessantissimo come al solito.

Quello del vivere qui e ora è fondamentale. Perchè ti evita moltissime preoccupazioni, pensieri inutili, strategie su come andranno le cose, che se riguardiamo un attimo serenamente al passato non servono poi a molto. Basta avere un idea generale sulle 2 o 3 cose fondamentali della vita e per il resto vivere benissimo nel presente. Il lavoro migliorerà, le relazioni anche (ho pensato in maniera ossessiva al tradimento, a cosa potevo fare per evitarlo, a miliardi di altre cose e non mi accorgevo che la mia storia andava a rotoli nel frattempo).

Poi c'è un discorso sulla speranza che fa Osho, che non condivido in pieno, ma che ha il suo perchè, almeno per uno come me. La speranza dice lui è un cancro, serve per non vivere nel presente e rimandare la felicità ad un domani che non arriva mai. La speranza deve quindi essere distrutta in quanto parte dell'Ego e bisogna passare al livello successivo del sè. La differenza con la visione cristiana in cui la speranza è una delle virtù fondamentali è lampante. Stavolta pur comprendendolo non mi convince in pieno. Forse ciò che sarebbe più equilibrato dire è quello che dice il mio maestro di yoga e quindi Sri sri Ravi Shankar: "le aspettative riducono la gioia". La speranza ci può stare, puoi sperare di trovare un lavoro mentre studi e questo ti aiuterà a studiare, puoi sperare di stare meglio quando stai male e questo ti aiuterà a sopportare, puoi sperare di ritrovare l'amore quando sei solo e questo ti aiuterà a curarti e andare avanti con fiducia.
Quello che non devi fare è avere aspettative troppo rigide e circostanziate. Ad esempio devo trovare lavoro nel settore x entro la data y altrimenti sarò un fallito. Devo stare subito meglio altrimenti non guarirò mai. Devo trovare subito una nuova ragazza altrimenti rimarrò solo per sempre.

E peggiori di tutte le aspettative sugli altri. Lì davvero non abbiamo alcun potere se non un minimo potere di influenza e solo in alcuni momenti e se scegliamo i modi e le parole giuste (e di solito scegliamo o almeno io scelgo modi tempi e parole sbagliate). In quel caso sono deleterie perchè la speranza ci serve non come carburante per affrontare un periodo duro, ma come anestetico in attesa che qualcosa cambi. E il risveglio di slito è brusco e doloroso.

Scusa orsetta se ho divagato.

Inviato da: Zanji il Mercoledì, 14-Lug-2010, 16:28
Amos concediti la speranza. Esci da questa cappa...è possibile guardare oltre a tutto questo groviglio. La vita non è solo groviglio, ma dobbiamo concedercelo. PSICO hug.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 14-Lug-2010, 16:32
QUOTE (Zanji @ Mercoledì, 14-Lug-2010, 15:28)
Amos concediti la speranza. Esci da questa cappa...è possibile guardare oltre a tutto questo groviglio. La vita non è solo groviglio, ma dobbiamo concedercelo. PSICO hug.gif

No, io me la concedo. E infatti non mi piaceva molto quel pezzo di Osho anche se ne capivo il senso laugh.gif . Diciamo una speranza del domani ma che costruiamo lavorando oggi e senza attenderci il paradiso ma solo i frutti del nostro lavoro

Inviato da: Zanji il Mercoledì, 14-Lug-2010, 16:37
ecco, e perdonati e perdona PSICO wink.png perchè solo così possiamo lasciare il pianeta delle recriminazioni che nasconde doc grossi come conigli. E faccio io stesso autocritica in questo senso!

Inviato da: Zanji il Mercoledì, 14-Lug-2010, 16:38
Lo so Amos che non è facile perdonare. Ma è l'unica strada per liberarci dai lacci che non ci permettono di girare pagina e guardare altrove verso nuove opportunità e vita nuova.

Inviato da: Zanji il Mercoledì, 14-Lug-2010, 16:41
Tunnel magari questo può servirti:

speranza si, ma scissa dal pensiero magico .


ad esempio speranza che le cose scorrano serene senza ambire a particolari traguardi. PSICO smile.gif

Inviato da: Zanji il Mercoledì, 14-Lug-2010, 16:54
è la solita intolleranza all'incertezza sul fatto che qualcosa non vada come (in questo caso) " speriamo"


PSICO wink.png abbracciamo lo scarto, la piccola percentuale. facciamo amicizia con la piccola percentuale e concediamoci di abbracciarla.

Inviato da: Zanji il Mercoledì, 14-Lug-2010, 17:14
ma certo PSICO wink.png la terapia è olistica! PSICO hug.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 14-Lug-2010, 18:58
QUOTE (Zanji @ Mercoledì, 14-Lug-2010, 15:38)
Lo so Amos che non è facile perdonare. Ma è l'unica strada per liberarci dai lacci che non ci permettono di girare pagina e guardare altrove verso nuove opportunità e vita nuova.

Sto cercando di farlo e meditando molto. E oggi per la prima volta dopo molti giorni che non la sento riesco a capire la gravità di quello che ho fatto senza però farmi venire sensi di colpa perchè stavo malissimo. E riesco a capire un pò anche lei che magari non ha saputo esattamente cosa fare e dove ritengo abbia sbagliato, beh fa niente, spero le servirà in futuro in altre relazioni. Magari nella tranquillità di questi mesi lo capirà. Avrei dovuto fare (ma nn ero pronto, ero troppo agitato) quello che dice il mio maestro di yoga: comprendere, dove non puoi comprendere perdonare. Il che non vuol dire accettare, dopo uno prende le sue decisioni, ma senza rabbia nel cuore.

Purtroppo avendomi abbassato gli antidepressivi perchè mi sbalzavano troppo (spero me li aumenti di nuovo il prima possibile) mi sono tornate un pò di ossessioni.

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 15-Lug-2010, 10:41
IDENTIFICARE I PENSIERI

Ogni volta che si presenta una tensione emotiva ansiogena con pensieri negativi, proviamo ad identificarli, tipo: questo è un pensiero di paura che succeda…..oppure: questo è un pensiero di essere colpevole di….

Senza rifiutare i pensieri, senza elaborarli razionalmente.

Chiederci “che cos’è” ed identificare i pensieri ci fa concentrare l’attenzione, come un raggio laser, sul luogo del disagio emotivo. Quando prestiamo attenzione a questo luogo, il disagio perde consistenza.

Quindi:

SPERIMENTARE IL DISAGIO EMOTIVO E RIMANERE CON LA NUDA ESPERIENZA CORPOREA DELL’ANSIA

Prestando attenzione nel momento presente, in cui il disagio si manifesta, trasformiamo la chiusura della paura in curiosità e disponibilità alla conoscenza di noi stessi, sviluppando anche empatia nei nostri confronti e smontando le false convinzioni di colpa e l’autocritica che stanno alla base del doc.




Inviato da: amos81 il Giovedì, 15-Lug-2010, 13:38
QUOTE (orsogrizzly @ Giovedì, 15-Lug-2010, 09:41)
IDENTIFICARE I PENSIERI

Ogni volta che si presenta una tensione emotiva ansiogena con pensieri negativi, proviamo ad identificarli, tipo: questo è un pensiero di paura che succeda…..oppure: questo è un pensiero di essere colpevole di….

Senza rifiutare i pensieri, senza elaborarli razionalmente.

Chiederci “che cos’è” ed identificare i pensieri ci fa concentrare l’attenzione, come un raggio laser, sul luogo del disagio emotivo. Quando prestiamo attenzione a questo luogo, il disagio perde consistenza.

Quindi:

SPERIMENTARE IL DISAGIO EMOTIVO E RIMANERE CON LA NUDA ESPERIENZA CORPOREA DELL’ANSIA

Prestando attenzione nel momento presente, in cui il disagio si manifesta, trasformiamo la chiusura della paura in curiosità e disponibilità alla conoscenza di noi stessi, sviluppando anche empatia nei nostri confronti e smontando le false convinzioni di colpa e l’autocritica che stanno alla base del doc.

Non ho capito mlto. Tipo quando mi si presenta l'ossessione pedofila, oppure quando incomincio a chiedermi come in che quantità un comportamento è giusto e come non esagerare in un senso o nell' altro (ad esempio quando essere geloso e quando no) cosa devo fare?

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 15-Lug-2010, 13:54
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 15-Lug-2010, 12:38)
quando mi si presenta l'ossessione pedofila, oppure quando incomincio a chiedermi come in che quantità un comportamento è giusto e come non esagerare in un senso o nell' altro (ad esempio quando essere geloso e quando no) cosa devo fare?

per "etichettamento" dei pensieri intendo quelli legati al doc, cioè i pensieri ossessivi, non i normali ragionamenti. I pensieri ossessivi che generano compulsione; nel momento in cui ti vengono, portandosi dietro la loro carica ansiogena, cioè quando provi un'emozione negativa - di ansia appunto - legata al pensiero, lo riconosci come tale e gli metti il suo bel cartellino tipo: "ecco qua l'ossessione pedofila" e così via. Presti attenzione al disagio emotivo senza rifiutarlo ma riconoscendolo come tale. Eviti di elaborarlo con ragionamenti o rifiuti.

In questo modo, la carica emotiva che si portano dietro rimane svuotata del contenuto e l'esperienza emotiva dell'ansia diventa meno intellettuale e più fisica; con il tempo, la carica emotiva a cui è stato tolto il contenuto tende ad affievolirsi


Inviato da: amos81 il Giovedì, 15-Lug-2010, 13:59
QUOTE (orsogrizzly @ Giovedì, 15-Lug-2010, 12:54)
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 15-Lug-2010, 12:38)
quando mi si presenta l'ossessione pedofila, oppure quando incomincio a chiedermi come in che quantità un comportamento è giusto e come non esagerare in un senso o nell' altro (ad esempio quando essere geloso e quando no) cosa devo fare?

per "etichettamento" dei pensieri intendo quelli legati al doc, cioè i pensieri ossessivi, non i normali ragionamenti. I pensieri ossessivi che generano compulsione; nel momento in cui ti vengono, portandosi dietro la loro carica ansiogena, cioè quando provi un'emozione negativa - di ansia appunto - legata al pensiero, lo riconosci come tale e gli metti il suo bel cartellino tipo: "ecco qua l'ossessione pedofila" e così via. Presti attenzione al disagio emotivo senza rifiutarlo ma riconoscendolo come tale. Eviti di elaborarlo con ragionamenti o rifiuti.

In questo modo, la carica emotiva che si portano dietro rimane svuotata del contenuto e l'esperienza emotiva dell'ansia diventa meno intellettuale e più fisica; con il tempo, la carica emotiva a cui è stato tolto il contenuto tende ad affievolirsi

Ok. quindi ad esempio quando sento il blocco allo stomaco e l'ansia oltre a non compulsare ascolto le sensazioni fisiche, faccio respirazione? E questo va bene, anche se non è facile.

Altre volte però non è così netto. C'è tutta una fascia di pensieri in cui vedo il rimuginio tipico del doc, l'esigenza di trovare la soluzione giusta, di capire cosa fare o cosa non fare e che mi creano solo una gran confusione mentale. Anche perchè a volte (come nel caso della gelosia) la mia reazione istintiva sarebbe dannosa ed esagerata e quindi non posso fare conto su quella. A ragionare troppo però entro nei loop del doc. Su quelli come devo fare?

Inviato da: Zanji il Giovedì, 15-Lug-2010, 16:02
sono identici a tutti gli altri.


c'è sempre "l'intolleranza all'incertezza di provarli" che te li rende inaccettabili.

Brava Orso, da mesi mi comporto così con i miei pensieri e ho ridotto l'ansia come un ferro da stiro liscia le pieghe.


sto per scrivere uno dei miei ultimi capitoli e ne parlerò diffusamente, ultimi nel senso che mi ripropongo di accedere al forum solo più una volta ogni settimana e poi ogni mese.

Sono guarito ed è giusto volare via. PSICO smile.gif


Inviato da: amos81 il Giovedì, 15-Lug-2010, 17:00
QUOTE (Zanji @ Giovedì, 15-Lug-2010, 15:02)
sono identici a tutti gli altri.


c'è sempre "l'intolleranza all'incertezza di provarli" che te li rende inaccettabili.

Brava Orso, da mesi mi comporto così con i miei pensieri e ho ridotto l'ansia come un ferro da stiro liscia le pieghe.


sto per scrivere uno dei miei ultimi capitoli e ne parlerò diffusamente, ultimi nel senso che mi ripropongo di accedere al forum solo più una volta ogni settimana e poi ogni mese.

Sono guarito ed è giusto volare via. PSICO smile.gif

Ci mancherai PSICO wink.png

Inviato da: Zanji il Giovedì, 15-Lug-2010, 17:19
si ma una volta alla settimana torno! cool.gif

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 16-Lug-2010, 10:33
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 15-Lug-2010, 12:59)
Ok. quindi ad esempio quando sento il blocco allo stomaco e l'ansia oltre a non compulsare ascolto le sensazioni fisiche, faccio respirazione? E questo va bene, anche se non è facile.

Altre volte però non è così netto. C'è tutta una fascia di pensieri in cui vedo il rimuginio tipico del doc, l'esigenza di trovare la soluzione giusta, di capire cosa fare o cosa non fare e che mi creano solo una gran confusione mentale. Anche perchè a volte (come nel caso della gelosia) la mia reazione istintiva sarebbe dannosa ed esagerata e quindi non posso fare conto su quella. A ragionare troppo però entro nei loop del doc. Su quelli come devo fare?

nel secondo caso che hai descritto vale la stessa regola, staccarsi dai pensieri e osservarli con calma. Non lasciarti assillare dalla fretta di prendere decisioni (hai visto dove porta); identifica ed etichetta come ossessione la fretta di decidere sul momento; le decisioni si prendono man mano che il problema contingente si presenta (e per problema contingente si intende un fatto, non il tuo lavorio mentale), prendendo le distanze e con il dovuto distacco. Classificare o etichettare i pensieri ci serve a staccarci emotivamente e vederli sotto una luce più obiettiva.

Inviato da: amos81 il Venerdì, 16-Lug-2010, 13:49
Cmq stamattina ho fatto una meditazione fantastica (cioè sempre la solita su cd, non lo sky, ma oggi è andata benissimo). A un certo punto non sentivo nemmeno più la voce sul cd, avevo perso il senso dello spazio e del tempo e semplicemente mi fluivano pensieri in testa, ma non ossessivi, quasi come nel dormiveglia, ero in una specie di stato boh di quasi trance.

E adesso ho la mente più pulita e molte meno ossessioni. Speriamo nel lungo periodo mi faccia sempre più questo effetto.

Inviato da: Alice89 il Lunedì, 19-Lug-2010, 16:20
Volevo citarvi un pezzo di un libro di Osho che ho comprato tempo fa e che credo possa essere utile a noi ossessivi che ci facciamo tanto sottomettere dalla mente:

Accetta la mente

Accetta anche la tua mente e i suoi giochi in quanto parte della natura,non vi è nulla di innaturale;non potrebbe essere altrimenti:tutto cio' che accade puo' accadere solo perchè la natura lo permette.Certo,anche la mente ne e' parte,e anche i giochi della mente sono parte della natura.Decicendo che non dovrebbero esistere,vai contro natura.Decidendo di opporti alla mente,hai iniziato a scegliere;e quando scegli,subentra la repressione,perchè cio' che non hai scelto dovra' essere represso,dovrai negargli ogni possibilita' di manifestarsi,dovrai accantonarlo cosi' che non ti intralci continuamente.Ma comunque,se è parte della natura - e tutto ne è parte - sara' inevitabile che insorga,reagira' per ripicca.Tornera' in gioco con maggior energia,si imporra',si vendichera'.Non ti lascera' in pace.
La vera comprensione della natura è questa:tutto è naturale,inclusa la mente e i suoi giochi.In questo caso ci si rilassa,tutto va benissimo com'è...lascia che la mente giochi:se n giorno va per conto suo,benissimo;anche questo è naturale.Questo è lasciarsi andare:non decidi nulla,non scegli,non hai preferenze.Questo è vivere senza pregiudizi,ne' preconcetti a favore o contro;questo è semplice vivere,ragion per cui qualcisasi cosa accada accade.Accade la mente,e allora?Semplicemente la mente sta manifestandosi:non farne un problema.Se ne fai un problema,ne rimarrai intrappolato.Osserva semplicemente un fatto evidente:tutto è naturale.A quel punto non c'è piu' un luogo dove andare e nulla da fare.Sai che gli scacchi sono un gioco,ma comunque ti puoi divertire;sai che il cavallo,la torre e il re sono solo artifici,finzioni prive di sostanza..eppure giochi e ti diverti!
Dunque,sappi senza ombra di dubbio che la mente gioca un'infinita' di giochi,ma non c'è nulla di cui preoccuparsi:lascia che sia cosi'.Sii ampio e permetti a ogni cosa di esistere;perchè essere chiuso e limitato?Perchè negare qualcosa?Perchè distruggere qualcosa?E in quella totale capacita' di accetazione sussiste la trasformazione(quanto mi piace questa parola wub.gif ) :quella totale accettazione è trasformazione;si viene trasportati in un altro mondo in cui è impossibile l'esistenza di qualsiasi infelicita',non è possibile alcuna ansia perchè non viene accettato alcun problema,non viene creato alcun problema.
Vivi alcuni giorni senza problemi e ne vedrai la bellezza.Allora,sempre di piu' percepirai il canto della natura,e sempre di piu' l'esistenziale si avvicinera' a te.la mente non è necessariamente un ostacolo,lo diventa se ti ci attacchi,oppure se le sei antagonista.Lascia che esista,non essere ne' a favore ne' contro.Non sono affari tuoi!Cosi' come sugli alberi crescono le foglie,la mente genera pensieri.Cosi' come il trafficofa rumore,la mente fa rumore...ma va benissimo cosi'!Non c'è nulla di male o sbagliato.


Devo cercare ci mettere in pratica tutto cio',anche se non è semplice.. PSICO-si.gif

Inviato da: amos81 il Lunedì, 19-Lug-2010, 18:37
QUOTE (tunnel @ Lunedì, 19-Lug-2010, 16:24)
devo dire, alice, che questo passo è bellissimo e ti ringrazio davvero per aver avuto la pazienza di postarlo tutto.

ti auguro di riuscire presto a mettere in pratica queste parole, così come lo auguro a tutti coloro che soffrono di questo tipo di disturbo o di pensieri comunque ossessivi.

dopo tanti mesi e altrettante ricadute, sono riuscita finalmente ad accettare questa realtà di fatto.
da quando ho iniziato a farlo ho maturato un grande amore verso me stessa e sono arrivata a sperimentare una pace ed un silenzio interiore mai conosciuti, neppure quando "stavo bene".
nessun conflitto interiore, nessun tentativo di repressione, nessun senso di colpa.
siamo esseri umani e questa stessa considerazione ci "assolve" da ogni colpa che noi dockers riteniamo di avere.

PSICO hug.gif

Anche a me la meditazione ora che la sto facendo con costanza mi sta aiutando tantissimo. E pure le filosofie orientali.

Inviato da: Alice89 il Lunedì, 19-Lug-2010, 19:10
Ci sono molti passi interessanti in quel libro,se ne trovo qualcun'altro significativo non ho alcun problema a postarlo!:)
Secondo me la meditazione puo' aiutare molto...

Inviato da: amos81 il Lunedì, 19-Lug-2010, 19:16
QUOTE (tunnel @ Lunedì, 19-Lug-2010, 17:57)
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 19-Lug-2010, 17:37)
Anche a me la meditazione ora che la sto facendo con costanza mi sta aiutando tantissimo. E pure le filosofie orientali.

verissimo amos. purtroppo letture non posso farne molte perchè non ho davvero un briciolo di tempo.
in compenso pratico yoga e meditazione ogni giorno (anche a casa).
devo dire che ho un'insegnante straordinaria, e che il bagaglio delle nozioni che ora ho in materia hanno contribuito a farmi raggiungere (e mantenere) uno stato di calma e quiete che potevo solo sognarmi qualche mese fa.

non aggiungo "speriamo che duri" perchè ho constato già che dura, del resto la vita è fatta anche di ansia, stress, preoccupazioni varie, che però con la suddetta pratica possiamo affrontare e vivere, evitando un coinvolgimento totale e quindi riuscendo a liberarcene in tempi ragionevoli.

con leggerezza addirittura.

Si, è proprio così. Si pensa che la meditazione porti alla felicità. Non è così, vi sono anche momenti di grande gioia, ma è più che altro una sorta di serena quiete e stabilità che ti porta a vedere le cose della vita, belle o brutte con un sereno distacco. Una sorta di stabilizzatore naturale dell'umore. Io la pratico da marzo, ma alla fine solo nell'ultima settimana mi sono messo a farla con costanza, e devo dire che funziona assai sia per la calma, che in parte per le ossessioni.

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 20-Lug-2010, 08:49
il passo citato da alice è molto significativo e chiarisce anche qual'è il nostro obiettivo:

non vogliamo migliorare o modificare il contenuto della mente - la meditazione non serve a questo e non sta a noi giudicare se il contenuto della nostra mente è buono o cattivo. Meditazione è pratica dell'osservazione senza giudizio che porta alla serena accettazione di sè.

Diffido dei mistici che sbandierano ai 4 venti discorsi di amore per tutto il mondo, perchè questo semmai può venire in un secondo tempo, quando avremo imparato ad accettare il contenuto della nostra stessa mente.

Questo non vuol dire che non possiamo cambiare anche il modo di pensare; in realtà, questo cambia ogni momento: solo che questo cambiamento non avviene battendo testate contro il muro, ma solo con la calma accettazione.

Inviato da: amos81 il Martedì, 20-Lug-2010, 09:55
Quello che sento da quando la sto cominciando a praticare costantemente (prima scemo, la facevo solo saltuariamente) è una sorta di calma e tranquillità dentro e una maggiore distanza dagli eventi. Non ti arrivano più in faccia come prima, provi malinconia, tristezza, gioia, ma sono nn so come dire sensazioni al di fuori di te, non ti schiacciano più. Insomma nn riesco a spiegarmi molto, ma il senso è quello.

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 20-Lug-2010, 10:12
QUOTE (amos81 @ Martedì, 20-Lug-2010, 08:55)
Quello che sento da quando la sto cominciando a praticare costantemente (prima scemo, la facevo solo saltuariamente) è una sorta di calma e tranquillità dentro e una maggiore distanza dagli eventi. Non ti arrivano più in faccia come prima, provi malinconia, tristezza, gioia, ma sono nn so come dire sensazioni al di fuori di te, non ti schiacciano più. Insomma nn riesco a spiegarmi molto, ma il senso è quello.

ti sei spiegato bene, credo che tu sia sulla strada giusta. Momenti di rabbia ne avrai ancora credo, non si può cambiare atteggiamento in poco tempo, è un processo lento; però quando cominci a vedere i risultati acquisti più fiducia in te stesso

Inviato da: giovannalapazza il Martedì, 20-Lug-2010, 10:16
QUOTE (amos81 @ Martedì, 20-Lug-2010, 09:55)
Quello che sento da quando la sto cominciando a praticare costantemente (prima scemo, la facevo solo saltuariamente) è una sorta di calma e tranquillità dentro e una maggiore distanza dagli eventi. Non ti arrivano più in faccia come prima, provi malinconia, tristezza, gioia, ma sono nn so come dire sensazioni al di fuori di te, non ti schiacciano più. Insomma nn riesco a spiegarmi molto, ma il senso è quello.

quando dici di fare meditazione ti riferisci al sudarshan kriya o alla meditazione

successiva?

Inviato da: amos81 il Martedì, 20-Lug-2010, 10:42
QUOTE (giovannalapazza @ Martedì, 20-Lug-2010, 09:16)
QUOTE (amos81 @ Martedì, 20-Lug-2010, 09:55)
Quello che sento da quando la sto cominciando a praticare costantemente (prima scemo, la facevo solo saltuariamente) è una sorta di calma e tranquillità dentro e una maggiore distanza dagli eventi. Non ti arrivano più in faccia come prima, provi malinconia, tristezza, gioia, ma sono nn so come dire sensazioni al di fuori di te, non ti schiacciano più. Insomma nn riesco a spiegarmi molto, ma il senso è quello.

quando dici di fare meditazione ti riferisci al sudarshan kriya o alla meditazione

successiva?

A volte faccio lo sky, a volte faccio una meditazio sempre di sri sri che mi ha dato robi in cd. Ti dirò, mi piace anche di più. E' meno potente, ma più tranquilla e graduale e vedo che mi fa più dello sky.

Inviato da: giovannalapazza il Martedì, 20-Lug-2010, 10:48
QUOTE (amos81 @ Martedì, 20-Lug-2010, 10:42)
QUOTE (giovannalapazza @ Martedì, 20-Lug-2010, 09:16)
QUOTE (amos81 @ Martedì, 20-Lug-2010, 09:55)
Quello che sento da quando la sto cominciando a praticare costantemente (prima scemo, la facevo solo saltuariamente) è una sorta di calma e tranquillità dentro e una maggiore distanza dagli eventi. Non ti arrivano più in faccia come prima, provi malinconia, tristezza, gioia, ma sono nn so come dire sensazioni al di fuori di te, non ti schiacciano più. Insomma nn riesco a spiegarmi molto, ma il senso è quello.

quando dici di fare meditazione ti riferisci al sudarshan kriya o alla meditazione

successiva?

A volte faccio lo sky, a volte faccio una meditazio sempre di sri sri che mi ha dato robi in cd. Ti dirò, mi piace anche di più. E' meno potente, ma più tranquilla e graduale e vedo che mi fa più dello sky.

THE BLOSSOM OF THE SMILE?^

io ho quel cd di sri sri

Inviato da: amos81 il Martedì, 20-Lug-2010, 11:05
QUOTE (giovannalapazza @ Martedì, 20-Lug-2010, 09:48)
QUOTE (amos81 @ Martedì, 20-Lug-2010, 10:42)
QUOTE (giovannalapazza @ Martedì, 20-Lug-2010, 09:16)
QUOTE (amos81 @ Martedì, 20-Lug-2010, 09:55)
Quello che sento da quando la sto cominciando a praticare costantemente (prima scemo, la facevo solo saltuariamente) è una sorta di calma e tranquillità dentro e una maggiore distanza dagli eventi. Non ti arrivano più in faccia come prima, provi malinconia, tristezza, gioia, ma sono nn so come dire sensazioni al di fuori di te, non ti schiacciano più. Insomma nn riesco a spiegarmi molto, ma il senso è quello.

quando dici di fare meditazione ti riferisci al sudarshan kriya o alla meditazione

successiva?

A volte faccio lo sky, a volte faccio una meditazio sempre di sri sri che mi ha dato robi in cd. Ti dirò, mi piace anche di più. E' meno potente, ma più tranquilla e graduale e vedo che mi fa più dello sky.

THE BLOSSOM OF THE SMILE?^

io ho quel cd di sri sri

No, le meditazione eterne. Ma faccio quasi sempre la prima, quella più rilassante.

La seconda è molto bella, molto focalizzata sull espansione, ma la ho fatta slo 2 volte. La prima è molto soft, tranquilla, con il solito elenco delle parti del corpo che ti fa rilassare una per una, con la concentrazione sul respiro, sui pensieri, sulla mente, sulel emozioni.

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 20-Lug-2010, 12:06
molto interessante tunnel; probabilmente è un metodo che hai elaborato da sola, mettendo insieme insegnamenti tratti da fonti diverse. In effetti, la pratica della meditazione può adattarsi soggettivamente secondo chi la pratica. Probabilmente questo è un metodo adatto a te, perchè hai molta sensibilità artistica PSICO smile.gif

Inviato da: amos81 il Martedì, 20-Lug-2010, 12:34
Bello. A me invece piace proprio il contrario, eliminare completamente la vista e passare a livelli di buio differenti, visualizzarmi i colori che vedo nel buio (cioè che la mia mente mi fa vedere) avere dei veri e propri momenti di illuminazione (anche fisica) e pace.

Cmq io penso ancora molto anche nella meditazione. Solo che sono molto meno ossessivi, sono più distanti e se arrivano ossessivisono come dire più fisici, o meglio riesco a riconoscerne di più la fisicità e a scioglierla....

Inviato da: Alice89 il Martedì, 20-Lug-2010, 20:24
Anche questo!Alla fine le cose sono sempre quelle,il succo è lo stesso,ma è questa la chiave per venirne fuori:

La mente non esiste come entità – questa è la prima cosa. Esistono solo i pensieri.

La seconda cosa: i pensieri esistono separatamente da te, non sono tutt’uno con la tua natura, vanno e vengono – tu rimani. Sei come il cielo: non viene mai, non va mai via, è sempre presente. Le nuvole vanno e vengono, sono fenomeni momentanei, non eterni. Persino se cerchi di rimanere attaccato a un pensiero, non puoi trattenerlo molto a lungo; deve andarsene – ha una nascita e una morte. I pensieri non sono tuoi, non ti appartengono. Arrivano come visitatori, ospiti, ma non sono loro i padroni di casa.

Osserva bene, e diventerai il padrone di casa e i pensieri saranno gli ospiti. Come ospiti sono molto belli(-va beh,su questo avrei da ridire PSICO-si.gif- ), ma se ti dimentichi completamente di essere tu il padrone di casa e lasci che lo diventino loro, allora sei veramente nei pasticci. Questo qui è l’inferno. Tu sei il padrone di casa; la casa appartiene a te, ma gli invitati sono diventati padroni.

La mente diventa un problema perché hai permesso che i pensieri arrivassero così in profondità dentro di te da dimenticarti completamente della distanza che c’è tra te e loro. Ti sei dimenticato che sono visitatori, che vanno e vengono. Ricorda sempre ciò che permane: quella è la tua natura, il tuo tao. Presta attenzione a ciò che non va e non viene mai, proprio come il cielo. Cambia la gestalt: non concentrare l’attenzione sui visitatori, rimani radicato nel padrone di casa.


wub.gif wub.gif wub.gif


Noi siamo il cielo,i pensieri sono le nuvole...devo ficcarmela in testa questa cosa,perchè è sacrosanta!!!
Mi conforta pensare di avere una natura buona che nessun pensiero orribile potra' mai scalfire...cioè,posso pensare tutto cio' che voglio,di fare le cose piu' atroci,tanto la mia natura è questa,è immutabile,sono cosi' e non c'è niente da fare,e i pensieri con la mia vera natura non c'entrano un fico secco...per me è la manna sta cosa! PSICO-love.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 21-Lug-2010, 23:06
Ho appena finito la meditazione. E' sorprendente quanto ti pulisca la mente e ti focalizzi su quello che stai facendo.

Sono ancora agli inizi, l'effetto nel resto del giorno è più blando, ma i pensieri sono meno forti e mi sento cmq molto più sereno, in pace e disposto ad attendere.

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 22-Lug-2010, 08:20
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 21-Lug-2010, 23:06)
Ho appena finito la meditazione. E' sorprendente quanto ti pulisca la mente e ti focalizzi su quello che stai facendo.

Sono ancora agli inizi, l'effetto nel resto del giorno è più blando, ma i pensieri sono meno forti e mi sento cmq molto più sereno, in pace e disposto ad attendere.

amos non fare solo la meditazione fai anche il sudarshan kriya mi raccomando

Inviato da: amos81 il Giovedì, 22-Lug-2010, 08:39
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 22-Lug-2010, 07:20)
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 21-Lug-2010, 23:06)
Ho appena finito la meditazione. E' sorprendente quanto ti pulisca la mente e ti focalizzi su quello che stai facendo.

Sono ancora agli inizi, l'effetto nel resto del giorno è più blando, ma i pensieri sono meno forti e mi sento cmq molto più sereno, in pace e disposto ad attendere.

amos non fare solo la meditazione fai anche il sudarshan kriya mi raccomando

Yes.

Inviato da: amos81 il Giovedì, 22-Lug-2010, 15:59
Stamattina ho fatto entrambi e dopo mi sono riaddormentato laugh.gif senza nemmeno accorgermene. Mi sono risvegliato quando è arrivato mio figlio

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 22-Lug-2010, 16:03
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:59)
Stamattina ho fatto entrambi e dopo mi sono riaddormentato laugh.gif senza nemmeno accorgermene. Mi sono risvegliato quando è arrivato mio figlio

col sudarshan K ci si addormenta che è un piacere PSICO-si.gif

Inviato da: amos81 il Giovedì, 22-Lug-2010, 16:42
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:03)
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:59)
Stamattina ho fatto entrambi e dopo mi sono riaddormentato  laugh.gif senza nemmeno accorgermene. Mi sono risvegliato quando è arrivato mio figlio

col sudarshan K ci si addormenta che è un piacere PSICO-si.gif

Cmq va molto meglio, ma ogni tanto sento un filo di rabbia che mi pervade....tipo in coda in auto, se al pc non funziona un programma...E mi verrebbe da lanciare tipo il mouse contro il pc o fare qualcosa quando sono in coda. E' normale? Non c'è più la rabbia costante ed incontrollabile, però non capisco se queste sono cose che capitano a tutti o no...

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 22-Lug-2010, 16:48
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 16:42)
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:03)
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:59)
Stamattina ho fatto entrambi e dopo mi sono riaddormentato  laugh.gif senza nemmeno accorgermene. Mi sono risvegliato quando è arrivato mio figlio

col sudarshan K ci si addormenta che è un piacere PSICO-si.gif

Cmq va molto meglio, ma ogni tanto sento un filo di rabbia che mi pervade....tipo in coda in auto, se al pc non funziona un programma...E mi verrebbe da lanciare tipo il mouse contro il pc o fare qualcosa quando sono in coda. E' normale? Non c'è più la rabbia costante ed incontrollabile, però non capisco se queste sono cose che capitano a tutti o no...

a me capitano , però non so dirti se la tua rabbia è diversa dalla mia

la mia è più che altro ansia, irritazione, nervosismo,l mi viene in mente di tirare

un pugno al pc per es però non so se lo farei...

forse tu , rischi di farlo, forse è questo che fa la differenza

poi ci sono giorni in cui tutto e tutti mi danno fastidio..specie in fase premestruale

da piccola ero molto aggressiva, da quando prendo i farmaci molto meno

la bea mi ha insegnato un metodo "anti rabbia" chiedi a robi la prossima volta

a proposito vieni martedì? andiamo a farci una pizza tutti insieme

Inviato da: amos81 il Giovedì, 22-Lug-2010, 16:52
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:48)
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 16:42)
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:03)
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:59)
Stamattina ho fatto entrambi e dopo mi sono riaddormentato  laugh.gif senza nemmeno accorgermene. Mi sono risvegliato quando è arrivato mio figlio

col sudarshan K ci si addormenta che è un piacere PSICO-si.gif

Cmq va molto meglio, ma ogni tanto sento un filo di rabbia che mi pervade....tipo in coda in auto, se al pc non funziona un programma...E mi verrebbe da lanciare tipo il mouse contro il pc o fare qualcosa quando sono in coda. E' normale? Non c'è più la rabbia costante ed incontrollabile, però non capisco se queste sono cose che capitano a tutti o no...

a me capitano , però non so dirti se la tua rabbia è diversa dalla mia

la mia è più che altro ansia, irritazione, nervosismo,l mi viene in mente di tirare

un pugno al pc per es però non so se lo farei...

forse tu , rischi di farlo, forse è questo che fa la differenza

poi ci sono giorni in cui tutto e tutti mi danno fastidio..specie in fase premestruale

da piccola ero molto aggressiva, da quando prendo i farmaci molto meno

la bea mi ha insegnato un metodo "anti rabbia" chiedi a robi la prossima volta

a proposito vieni martedì? andiamo a farci una pizza tutti insieme

oKI laugh.gif

Diciamo che prima, prima del Fevarin, ero proprio insopportabile, nervoso per tutto, rispondevo male.

Ora, tolte situazioni limit sono più tranquillo, ma capita di sentire che cresce dentro se qualcosa non va come dovrebbe, solo che riesco a riconoscerla e mi controllo (ed è meno forte). E non mi compiaccio più, visto che prima a volte mi compiacevo, mi sentivo bene a liberarla; oggi cercio di non trattenerla, ma nemmeno farla esplodere.

Il litio poi stabilizza abbastanza. Però adesso ho un pò il terrore di fare altre cazzate.

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 22-Lug-2010, 16:56
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 16:52)
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:48)
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 16:42)
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:03)
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 15:59)
Stamattina ho fatto entrambi e dopo mi sono riaddormentato  laugh.gif senza nemmeno accorgermene. Mi sono risvegliato quando è arrivato mio figlio

col sudarshan K ci si addormenta che è un piacere PSICO-si.gif

Cmq va molto meglio, ma ogni tanto sento un filo di rabbia che mi pervade....tipo in coda in auto, se al pc non funziona un programma...E mi verrebbe da lanciare tipo il mouse contro il pc o fare qualcosa quando sono in coda. E' normale? Non c'è più la rabbia costante ed incontrollabile, però non capisco se queste sono cose che capitano a tutti o no...

a me capitano , però non so dirti se la tua rabbia è diversa dalla mia

la mia è più che altro ansia, irritazione, nervosismo,l mi viene in mente di tirare

un pugno al pc per es però non so se lo farei...

forse tu , rischi di farlo, forse è questo che fa la differenza

poi ci sono giorni in cui tutto e tutti mi danno fastidio..specie in fase premestruale

da piccola ero molto aggressiva, da quando prendo i farmaci molto meno

la bea mi ha insegnato un metodo "anti rabbia" chiedi a robi la prossima volta

a proposito vieni martedì? andiamo a farci una pizza tutti insieme

oKI laugh.gif

Diciamo che prima, prima del Fevarin, ero proprio insopportabile, nervoso per tutto, rispondevo male.

Ora, tolte situazioni limit sono più tranquillo, ma capita di sentire che cresce dentro se qualcosa non va come dovrebbe, solo che riesco a riconoscerla e mi controllo (ed è meno forte). E non mi compiaccio più, visto che prima a volte mi compiacevo, mi sentivo bene a liberarla; oggi cercio di non trattenerla, ma nemmeno farla esplodere.

Il litio poi stabilizza abbastanza. Però adesso ho un pò il terrore di fare altre cazzate.

l'ok era per martedì sera???

Inviato da: amos81 il Giovedì, 22-Lug-2010, 17:08
si

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 22-Lug-2010, 17:14
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 17:08)
si

che bello sono contenta!!!! e poi ., a gruppi uniti, magari trovi anche qualche

interessante compagna di yoga PSICO smile.gif

Inviato da: amos81 il Giovedì, 22-Lug-2010, 17:22
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 22-Lug-2010, 16:14)
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 17:08)
si

che bello sono contenta!!!! e poi ., a gruppi uniti, magari trovi anche qualche

interessante compagna di yoga PSICO smile.gif

Mah, se la media è come quella del mio gruppo.........

Poi dubito in questo momento di avere una gran testa per qualsiasi cosa, cmq mi piace uscire e divertirmi, poi quello che viene viene.

Inviato da: *giallina* il Giovedì, 22-Lug-2010, 18:02
ragazzi ma la meditazione è utile anche per cambiare modo di affrontare la vita di tutti i giorni. Io vorrei debellare il mio pessimismo cosmico, la mia ansia da prestazione e l'ansia che ne deriva...e anche la mia debolezza nel dover sempre cercare la forza in qualcun altro; so che non otterrò miracoli, ma mi piacerebbe diventare più libera, indipendente e sicura delle mie capacità! mi consigliate un percorso di yoga/meditazione?sto cercando un posto dove farlo dalle mie parti!

Inviato da: Alice89 il Giovedì, 22-Lug-2010, 18:21
Ciao Giallina!
Sicuramente fare meditazione in modo serio ti aiuta ad approcciarti alla vita in modo diverso!Io sinceramente non seguo nessun corso anche se mi piacerebbe,ma ultimamente sto leggendo un libro di Osho,si chiama "22 chiavi per riscoprire te stesso"..non so se lo conosci,comunque potresti andare su questo sito per informarti su chi è:

http://www.osho.com/

Dice molte cose interessanti per me,è molto vere..se riuscissimo ad applicarle potremmo essere un po' piu' non dico felici,ma almeno sereni e tranquilli. PSICO wink.png

Inviato da: amos81 il Giovedì, 22-Lug-2010, 18:27
QUOTE (*giallina* @ Giovedì, 22-Lug-2010, 17:02)
ragazzi ma la meditazione è utile anche per cambiare modo di affrontare la vita di tutti i giorni. Io vorrei debellare il mio pessimismo cosmico, la mia ansia da prestazione e l'ansia che ne deriva...e anche la mia debolezza nel dover sempre cercare la forza in qualcun altro; so che non otterrò miracoli, ma mi piacerebbe diventare più libera, indipendente e sicura delle mie capacità! mi consigliate un percorso di yoga/meditazione?sto cercando un posto dove farlo dalle mie parti!

Certo che è utile. Anzi, nè è proprio la base, le tecniche sono solo parte della meditazione, è poprio l'approcio alla vita che cambia. Io spesso ripenso a molte frasi del mio maestro e cerco di applicarle alla mia vita perchè capisco che sono vere. Non è facile se per 28 anni ti sei comportato in un modo, ma è molto soddisfacente.

Inviato da: amos81 il Giovedì, 22-Lug-2010, 18:29
QUOTE (Alice89 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 17:21)

Dice molte cose interessanti per me,è molto vere..se riuscissimo ad applicarle potremmo essere un po' piu' non dico felici,ma almeno sereni e tranquilli. PSICO wink.png

he è anche meglio, la felicità non dura per sempre e quella si è in parte connaturata agli eventi esterni.

Ma la serenità, la pace interiore, quel minimo di distacco dagli eventi, la fiducia in te stesso quella no, quella è dentro di te.

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 22-Lug-2010, 21:46
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 18:27)
QUOTE (*giallina* @ Giovedì, 22-Lug-2010, 17:02)
ragazzi ma la meditazione è utile anche per cambiare modo di affrontare la vita di tutti i giorni. Io vorrei debellare il mio pessimismo cosmico, la mia ansia da prestazione e l'ansia che ne deriva...e anche la mia debolezza nel dover sempre cercare la forza in qualcun altro; so che non otterrò miracoli, ma mi piacerebbe diventare più libera, indipendente e sicura delle mie capacità! mi consigliate un percorso di yoga/meditazione?sto cercando un posto dove farlo dalle mie parti!

Certo che è utile. Anzi, nè è proprio la base, le tecniche sono solo parte della meditazione, è poprio l'approcio alla vita che cambia. Io spesso ripenso a molte frasi del mio maestro e cerco di applicarle alla mia vita perchè capisco che sono vere. Non è facile se per 28 anni ti sei comportato in un modo, ma è molto soddisfacente.

del nostro maestro PSICO lui.gif

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 23-Lug-2010, 08:51
QUOTE (*giallina* @ Giovedì, 22-Lug-2010, 17:02)
ragazzi ma la meditazione è utile anche per cambiare modo di affrontare la vita di tutti i giorni. Io vorrei debellare il mio pessimismo cosmico, la mia ansia da prestazione e l'ansia che ne deriva...e anche la mia debolezza nel dover sempre cercare la forza in qualcun altro; so che non otterrò miracoli, ma mi piacerebbe diventare più libera, indipendente e sicura delle mie capacità! mi consigliate un percorso di yoga/meditazione?sto cercando un posto dove farlo dalle mie parti!

non so di dove sei; comunque la meditazione è yoga o zen ed è difficile consigliare quale sia meglio delle due. Più che altro, se ti iscrivi a un corso di yoga la meditazione è parte degli esercizi, mentre le scuole zen fanno solo meditazione (zazen = meditazione seduta): all'inizio può sembrare noioso o bizzarro come ambiente.
Tutto dipende dalle inclinazioni personali. Se opti per lo yoga ti consiglierei di scegliere una scuola seria, che faccia solo yoga e non una palestra dove, tra le tante attività, fanno anche quello. In genere, qualunque scuola prima dell'iscrizione ti concede una lezione di prova gratuita; meglio farla per capire se ti piace.
Fai una ricerca delle scuole su internet, trovi di tutto.

Comunque, i saggi dicono che ognuno nella vita trova il suo vero Maestro PSICO rolleyes.gif

Inviato da: amos81 il Venerdì, 23-Lug-2010, 17:20
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 22-Lug-2010, 20:46)
QUOTE (amos81 @ Giovedì, 22-Lug-2010, 18:27)
QUOTE (*giallina* @ Giovedì, 22-Lug-2010, 17:02)
ragazzi ma la meditazione è utile anche per cambiare modo di affrontare la vita di tutti i giorni. Io vorrei debellare il mio pessimismo cosmico, la mia ansia da prestazione e l'ansia che ne deriva...e anche la mia debolezza nel dover sempre cercare la forza in qualcun altro; so che non otterrò miracoli, ma mi piacerebbe diventare più libera, indipendente e sicura delle mie capacità! mi consigliate un percorso di yoga/meditazione?sto cercando un posto dove farlo dalle mie parti!

Certo che è utile. Anzi, nè è proprio la base, le tecniche sono solo parte della meditazione, è poprio l'approcio alla vita che cambia. Io spesso ripenso a molte frasi del mio maestro e cerco di applicarle alla mia vita perchè capisco che sono vere. Non è facile se per 28 anni ti sei comportato in un modo, ma è molto soddisfacente.

del nostro maestro PSICO lui.gif

Si, del nostro maestro. Cazzo mi sono tornate le ossessioni su di lei. La malinconia posso sopportarla, è anche normale, ma le ossessioni sono carognose, mi fanno paura. E mi fa paura il fatto che non so se me ne libererò mai e rischierò di vivere da pazzo geloso ogni storia della mia vita non appena le cose andranno un pò meno bene.

E' vero che sono blande blande (quando mi capitavano prima avevo l'ansia a mille ed ero quasi in trance, ma NON dovrebbero più capitare)

Inviato da: Alice89 il Martedì, 27-Lug-2010, 20:26
Ciao a tutti,come qualcuno sa ultimamente mi sto informando su Osho,e sulle sue tecniche di meditazione.Mi h colpito molto il suo modo di intendere la meditazione,completamente opposto a quello tradizionale in cui meditare consiste nello stare immobili in silenzio.Cosa che per l'uomo occidentale,sempre abituato a muoversi da una parte all'altra e ad essre sommerso da mille pensieri,è difficilissima da fare,e rappresenta un ulteriore repressione.Invece la sua meditazione dinamica prevede il buttare fuori tutto quello che senti dentro,attraverso il movimento,la voce..devi praticamente sfogarti,impazzire completamente(ma rimanendo sempre consapevole).

Qui fa vedere in cosa consiste:

http://www.youtube.com/watch?v=q8IU2IkJJkc

http://www.youtube.com/watch?v=MGSygFfWhm8

So che a prima vista puo' sembrare una cosa ridicola a vedersi(sono la prima a cui veniva da sorridere PSICO D.gif ),pero' secondo me è una cosa che puo' essere molto,molto utile.Butti fuori completament tutto lo stess,tutte le tnsioni accumulate...tutto!Per e dopo ci si sente davvero rigenerati..

Voi cosa ne pensate?

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 28-Lug-2010, 09:01
QUOTE (Alice89 @ Martedì, 27-Lug-2010, 19:26)
Ciao a tutti,come qualcuno sa ultimamente mi sto informando su Osho,e sulle sue tecniche di meditazione.Mi h colpito molto il suo modo di intendere la meditazione,completamente opposto a quello tradizionale in cui meditare consiste nello stare immobili in silenzio.Cosa che per l'uomo occidentale,sempre abituato a muoversi da una parte all'altra e ad essre sommerso da mille pensieri,è difficilissima da fare,e rappresenta un ulteriore repressione.Invece la sua meditazione dinamica prevede il buttare fuori tutto quello che senti dentro,attraverso il movimento,la voce..devi praticamente sfogarti,impazzire completamente(ma rimanendo sempre consapevole).

Qui fa vedere in cosa consiste:

http://www.youtube.com/watch?v=q8IU2IkJJkc

http://www.youtube.com/watch?v=MGSygFfWhm8

So che a prima vista puo' sembrare una cosa ridicola a vedersi(sono la prima a cui veniva da sorridere PSICO D.gif ),pero' secondo me è una cosa che puo' essere molto,molto utile.Butti fuori completament tutto lo stess,tutte le tnsioni accumulate...tutto!Per e dopo ci si sente davvero rigenerati..

Voi cosa ne pensate?

ho letto quasi tutto di osho, ma non ho mai praticato le sue tecniche di meditazione. Non che le trovi ridicole, probabilmente sono molto liberatorie, scatenano i mostri che agitano la nostra mente e li obbligano ad uscire fuori; credo che siano più efficaci come meditazioni di gruppo guidate da un maestro, perchè in questo modo la suggestione collettiva rende la manifestazione più dirompente, con il sommarsi delle emozioni di tutti i partecipanti, quindi più efficace l'effetto liberatorio PSICO smile.gif

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 28-Lug-2010, 11:44
DAL DHAMMAPADA (CANONE BUDDISTA)

III La mente

33 Come il fabbro raddrizza una freccia,
così il saggio governa i suoi pensieri,
per loro natura instabili, irrequieti
e difficili da controllare.

34 I pensieri fremono e si dibattono
per sfuggire alla morte
come pesci tolti alla loro dimora liquida
e gettati sulla terraferma.

35 La padronanza della propria mente,
ribelle, capricciosa e vagabonda,
è la via verso la felicità.

36 Il saggio osserva continuamente
i propri pensieri,
che sono sottili, elusivi ed erranti.
Questa è la via verso la felicità.

37 pensieri, incorporei ed erranti,
vagano lontano.
Raccoglili nella caverna del cuore
e liberati dalla schiavitù
del desiderio e della morte.
38 Come può una mente agitata
comprendere la legge eterna?
Se la serenità della mente è turbata,
la saggezza non può manifestarsi.

39 Il risvegliato,
colui la cui mente è serena
e ha trasceso il dilemma del bene e del male,
è libero da ogni timore.

40 Questo tuo corpo è fragile
come un vaso di coccio.
Fai della tua mente una fortezza
e combatti le tentazioni
con l'arma della saggezza.

41 Ben presto questo corpo
giacerà sulla terra,
privo di coscienza,
inutile come un ceppo bruciato.

42 Nessuno, neppure il tuo peggior nemico
può nuocerti quanto una mente indisciplinata.

43 Ma una mente disciplinata
è un'alleata preziosa.
Nessuno, né tua madre, né tuo padre,
né i tuoi amici,
può esserti di altrettanto aiuto.


Inviato da: Alice89 il Mercoledì, 28-Lug-2010, 12:03
Se solo riuscissi a capire come si fa,Orso! dry.gif
Ci sono dei giorni in cui m sforzo di vedere i pensieri per quello che sono,cioè frutto di una mente indisciplinata.E riesco allora a guardarli con distacco,da osservatore,come dovrebbe essere.Ed effettivamente va meglio...ma poi mi dimentico di farlo e di solito vengo sopraffatta dai pensieri.Sono talmente abituata ad approcciarmi ai pensieri in un certo modo che anche se provo a vedere e cose in modo diverso il modo vecchio di vedere ritorna subito alla ribalta appena l'attenzione cala...uffa PSICO sad.gif

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 28-Lug-2010, 12:53
QUOTE (Alice89 @ Mercoledì, 28-Lug-2010, 11:03)
Se solo riuscissi a capire come si fa,Orso! dry.gif
Ci sono dei giorni in cui m sforzo di vedere i pensieri per quello che sono,cioè frutto di una mente indisciplinata.E riesco allora a guardarli con distacco,da osservatore,come dovrebbe essere.Ed effettivamente va meglio...ma poi mi dimentico di farlo e di solito vengo sopraffatta dai pensieri.Sono talmente abituata ad approcciarmi ai pensieri in un certo modo che anche se provo a vedere e cose in modo diverso il modo vecchio di vedere ritorna subito alla ribalta appena l'attenzione cala...uffa PSICO sad.gif

sembra una cosa assurda da dire, ma non l'importante non è riuscire ma provarci, con insistenza, ogni volta che i pensieri ossessivi si presentano. Solo in questo modo si disabitua la mente a girare nel solito circolo vizioso.

se qualche volta ci riesci è già molto, basta continuare su questa strada; intanto sai riconoscere i tuoi meccanismi mentali: non pensare che questo sia poco, c'è gente che passa tutta la vita in balia dei propri pensieri.

Dal riconoscimento dei pensieri si arriva al controllo PSICO smile.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 28-Lug-2010, 13:15
QUOTE (orsogrizzly @ Mercoledì, 28-Lug-2010, 11:53)
QUOTE (Alice89 @ Mercoledì, 28-Lug-2010, 11:03)
Se solo riuscissi a capire come si fa,Orso! dry.gif
Ci sono dei giorni in cui m sforzo di vedere i pensieri per quello che sono,cioè frutto di una mente indisciplinata.E riesco allora a guardarli con distacco,da osservatore,come dovrebbe essere.Ed effettivamente va meglio...ma poi mi dimentico di farlo e di solito vengo sopraffatta dai pensieri.Sono talmente abituata ad approcciarmi ai pensieri in un certo modo che anche se provo a vedere e cose in modo diverso il modo vecchio di vedere ritorna subito alla ribalta appena l'attenzione cala...uffa  PSICO sad.gif

sembra una cosa assurda da dire, ma non l'importante non è riuscire ma provarci, con insistenza, ogni volta che i pensieri ossessivi si presentano. Solo in questo modo si disabitua la mente a girare nel solito circolo vizioso.

se qualche volta ci riesci è già molto, basta continuare su questa strada; intanto sai riconoscere i tuoi meccanismi mentali: non pensare che questo sia poco, c'è gente che passa tutta la vita in balia dei propri pensieri.

Dal riconoscimento dei pensieri si arriva al controllo PSICO smile.gif

PSICO-si.gif

Inviato da: Alice89 il Mercoledì, 28-Lug-2010, 13:17
Ok,grazie,mi impegnero'!Chi sa che perseverando cambi qualcosa... PSICO smile.gif
Intanto continuero' a leggere Osho,perchè lo trovo davvero illuminante..

Inviato da: Ubik' il Mercoledì, 28-Lug-2010, 13:31
QUOTE (Alice89 @ Martedì, 27-Lug-2010, 20:26)
So che a prima vista puo' sembrare una cosa ridicola a vedersi(sono la prima a cui veniva da sorridere PSICO D.gif ),pero' secondo me è una cosa che puo' essere molto,molto utile.Butti fuori completament tutto lo stess,tutte le tnsioni accumulate...tutto!Per e dopo ci si sente davvero rigenerati..

Voi cosa ne pensate?

Che effettivamente potrebbe essere molto utile...

Ma non la vedo molto semplice realizzare per un fifone riservato e timido come può essere un fobico sociale, qual io sono blush.gif unsure.gif

Inviato da: Alice89 il Mercoledì, 28-Lug-2010, 13:35
Ubiiii PSICO hug.gif
Pensa che io non ho nemmeno il coraggio di farlo a casa da sola!E dire che potrei anche,visto che abitando in campagna non corro il rischio di disturbare i miei vicini XD
Pero' mi sentirei troppo strana....anche se sono convinta che questa cosa potrebbe davvero fare bene!Immagino come ti senti scaricato dopo...Forse dovrei provare a farlo in qualche centro.Superato l'imbarazzo iniziale deve essere veramente un toccasana!

Inviato da: Ubik' il Mercoledì, 28-Lug-2010, 13:52
QUOTE (Alice89 @ Mercoledì, 28-Lug-2010, 13:35)
Ubiiii  PSICO hug.gif
Pensa che io non ho nemmeno il coraggio di farlo a casa da sola!E dire che potrei anche,visto che abitando in campagna non corro il rischio di disturbare i miei vicini XD
Pero' mi sentirei troppo strana....anche se sono convinta che questa cosa potrebbe davvero fare bene!Immagino come ti senti scaricato dopo...Forse dovrei provare a farlo in qualche centro.Superato l'imbarazzo iniziale deve essere veramente un toccasana!

Eeh.. figurati che io abito persino in un condominio.. e si sente pure se a quello di sopra cade la cenere della sigaretta nel pavimento PSICO-asd.gif

Chissà, magari tra qualche tempo, se sto meglio e vinco l'imbarazzo, lo faccio pure io un corso di meditazione dinamica (ci si diverte anche, mi sa PSICO D.gif).

Dovrei proprio trovare un'attività più o meno regolare come un corso di qualcosa, da far fuori casa... unsure.gif

Inviato da: Alice89 il Mercoledì, 28-Lug-2010, 23:06
Uffa!Alterno momenti in cui riesco a guardare i pensieri con distacco ad altri in cui mi sento totalmente sopraffatta da essi e non ci riesco piu'!Oggi pomeriggio ci ero riuscita egregiamente e infatti stavo meglio,e stasera è peggio di prima!Sembra che piu' cerco di stare bene,e piu' il doc si accanisce con maggiore intensista'..come faccio ad essere testimone imparziale anche quando mi sento totalmente in balia dei pensieri?Che pizza.. PSICO sad.gif

Inviato da: Alice89 il Mercoledì, 28-Lug-2010, 23:28
Ok,allora lascio correre anche questa..e domani si ricomincia PSICO smile.gif !Grazie Tunnelina,riesci sempre ad aiutarmi! PSICO hug.gif

Inviato da: Alice89 il Giovedì, 29-Lug-2010, 00:05
D'accordo,faro' cosiì allora! PSICO smile.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 02-Ago-2010, 09:44
QUOTE (tunnel @ Sabato, 31-Lug-2010, 14:01)
Le circostanze sono sempre neutre.

L'ARMONIA DEL TAO

Il simbolo del Tao, che rappresenta l'Armonia della natura, viene raffigurato in bianco e nero.

Il bianco è l'energia in espansione verso l'esterno, il cielo, principio maschile, yang.

Il nero è l'energia che viene interiorizzata, la terra, principio femminile, ying.

Il bianco contiene in sè in potenza il nero e viceversa, perchè in natura non esiste niente di immbbile e assoluto, tutto è in continua trasformazione nel suo opposto, in movimento.

La forma del movimento è circolare o a spirale.

Questo è il simbolo del Tao, come sintetizzato nel periodo confuciano, in epoca relativamente tarda.


user posted image
Il simbolo del Tao però esisteva già in epoca molto più antica, anzi arcaica, forse risale al 5000 a.c., e allora conteneva, oltre al biaco e al nero, anche il colore GRIGIO.

Questa zona di grigio, posta in mezzo tra il bianco e il nero, rappresentava lo zero o il vuoto, il famoso concetto della VACUITA' (wo).

La vacuità, il vuoto che però in potenza contiene ogni cosa e da cui tutte le cose traggono origine, esiste sia nel macrocosmo dell'ordine naturale che nel nostro microcosmo personale.

E' in questa zona neutra che possiamo dimorare e da qui possiamo osservare, con gli occhi distaccati del saggio, tutto quello che succede dentro e fuori di noi

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 02-Ago-2010, 12:31
QUOTE (tunnel @ Lunedì, 02-Ago-2010, 11:24)
[ho sentito dire che la pace è il risultato della fiducia e la seconda non mi manca  PSICO smile.gif

sì, fiducia in noi stessi, sia nelle nostre capacità reali, che nella possibilità di trasformazione (in meglio, ovvio laugh.gif )

E un po' di ottimismo, che aiuta sempre PSICO-si.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 02-Ago-2010, 14:29
blush.gif

Inviato da: amos81 il Lunedì, 02-Ago-2010, 15:40
Non vorrei dire una minchiata, ma è possibile he la meditazione acuisca le percezioni? O forse tra quella e l'antipsicotico avendo la mente piu pulita percepisco meglio le cose? Parlo proprio di percezione fisica, quandop ascolto una canzone sento strumenti che prima non sentivo, riesco a copgliere meglio la ricchezza espressiva di un brano ad esempio...

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 02-Ago-2010, 16:00
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 02-Ago-2010, 14:40)
Non vorrei dire una minchiata, ma è possibile he la meditazione acuisca le percezioni? O forse tra quella e l'antipsicotico avendo la mente piu pulita percepisco meglio le cose? Parlo proprio di percezione fisica, quandop ascolto una canzone sento strumenti che prima non sentivo, riesco a copgliere meglio la ricchezza espressiva di un brano ad esempio...

sicuramente la meditazione, proprio perchè abitua alla concentrazione, all'ascolto di sè stessi e di quello che sta intorno, rende più attenti e ricettivi, anche fisicamente. Si diventa meno 'distratti'; niente di strano se, ascoltando un brano musicale, riesci a sentire anche quello che, ascoltando più distrattamente, ti sarebbe sfuggito; probabilmente stai imparando a concentrare l'attenzione su quello che stai facendo al momento presente PSICO smile.gif

Se poi dipende anche dai farmaci, non saprei

Inviato da: Zanji il Martedì, 03-Ago-2010, 00:22
la meditazione ci connette alla spontaneità e all'immediatezza del vivere , ci connette alla sorgente del respirare.

Anche i pensieri sono respiri. Non ci occorre altro che sederci e sentire il mondo, percepirlo in modo perfettamente trasparente e penetrabile, dentro e fuori di noi.


come il respiro...tutte le costruzioni non hanno rilevanza perchè ridondanti, pretestuose, finalizzate, centrifughe. La paura non serve in questo processo vitale. E' una scorciatoia che evolvendoci come esseri umani stiamo perdendo sempre più per strada...

Una stuoia, le gambe incrociate, l'orizzonte, il rumore delle foglie.

La bellezza del mondo nel cuore e il cielo sopra di me.

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 03-Ago-2010, 09:09
QUOTE (Zanji @ Lunedì, 02-Ago-2010, 23:22)
la meditazione ci connette alla spontaneità e all'immediatezza del vivere , ci connette alla sorgente del respirare.

Anche i pensieri sono respiri.

PSICO-si.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 09-Ago-2010, 10:35
posto queste citazioni su cui riflettere, sono molto "illuminanti"

Essere in contatto con il centro
"Immagina un cerchio, e immagina che ne stai percorrendo la circonferenza. Qualunque sia il punto in cui cominci il percorso, quello è il tuo inizio. Ma, una volta che cominci a muoverti, non c'è fine; continui a girare in tondo. Se vuoi uscir fuori dal cerchio senza fine, devi essere consapevole che il cerchio ha un centro e che tu devi stare in quel centro, invece che lungo la circonferenza.
Cos'è questo centro? È la realtà che risiede permanentemente nel Cuore di tutti gli esseri. È la coscienza, è verità e amore. Tutti devono conoscere questo centro, se vogliono smettere di girare in tondo all'infinito, spostandosi continuamente da un punto all'altro. Non ci sono punti in quel centro e, quindi, non c'è movimento. Quando arrivi al centro, per te è finito tutto. Non c'è né inizio né fine nel centro, perchè lì cessa ogni direzione, distinzione e movimento. [...]
In questo mondo riusciranno a non essere frantumati quelli che sono vicini al centro, vicini al Cuore del loro stesso essere. Chi si allontana dal centro rimane schiacciato. La maggior parte della gente si distanzia dal centro e, per questo solo motivo, soffre. La cosa migliore è stare vicino al perno e rimanere lì, immobili. Se rimani lì, il mondo ti girerà attorno, ma non ne verrai schiacciato e frantumato. Se riposi in quel centro, il mondo non potrà turbarti o toccarti in alcun modo".

Poonja, maestro Vedanta



Non appena senti la sofferenza
"Occuparsi di sé [...] significa solo che dobbiamo sviluppare le nostre capacità di sentire le nostre emozioni e quelle degli altri, di pensare nel modo giusto e di percepire la bellezza del mondo. [...]
Non lasciare che nessuno assuma potere nella tua anima, ovvero che nessuno ti faccia arrabbiare, che nessuno ecciti la tua invidia, il tuo orgoglio, ti seduca, ti illuda... Sei padrone della tua anima. [...]
Fai attenzione a come le persone che ti avvicinano fanno sorgere le tue emozioni: la collera con l'aggressione, la passione con la seduzione, l'orgoglio con la lusinga, il senso di colpa con l'accusa, la confusione con la menzogna, la paura con la minaccia, la speranza con la promessa ecc. Osserva bene come funziona la manipolazione. In ultima analisi, sei sempre complice di questa manipolazione perché nessuno al di fuori di te può far nascere i tuoi sentimenti. Potresti sempre, se non evitarli totalmente, almeno osservare il loro sorgere e il loro dissolversi senza attaccartici, senza che le tue parole e i tuoi atti obbediscano loro. Non appena smetti di vigilare sulla tua mente, non appena ti assenti dal tuo corpo e dalla tua presenza, non appena la luce della piena coscienza non risplende più al centro della tua anima-mondo, vieni manipolato, inizi a diventare un morto-vivente, una marionetta, e qualsiasi forza oscura può infiltrarsi nella tua vita. [...]
Quando provi un sentimento triste (avidità, speranza, aggressività, paura, invidia, ecc.) non pensare che sia tu ad avere questa emozione. Riconosci invece l'esistenza di un parassita emozionale. Se rimuovi, o se neghi, o se credi, o se fuggi, o se obbedisci a questo sentimento, il meccanismo dell'assuefazione si mette in moto. La trappola della dipendenza si chiude.
Se tenti di sbarazzarti della sofferenza, questa farà presa salda sulla tua anima. Attenzione! si gioca tutto in una frazione di secondo. Non appena senti la sofferenza (e anche la speranza è una forma sottile e particolarmente virulenta di sofferenza), accoglila, accettala, gustala, osservala in piena coscienza, poi lascia che se ne vada da sé. [...]

da Il fuoco liberatore, Pierre Lévy



Smetti di chiedere il senso della vita
Qual è il senso della vita? Come se ci fosse una vita che sia altro da te e un senso della vita separato dalla vita! Smetti di chiedere il senso della vita. Tu sei la vita! Non c'è altra vita che te, qui, ora. Abbandona ogni illusione di un qualsiasi riferimento esterno. Tutto è te. Tutto ciò che puoi vivere è la tua stessa vita. La tua libertà è completa, come la tua solitudine. Il senso della vita è quello che tu costruisci istante dopo istante. [...]
Qual è il senso della vita? Risposta: sii presente! Questa «risposta» cerca di svegliare il dormiente che fa la domanda".

da Il fuoco liberatore di Pierre Levy


Inviato da: *giallina* il Lunedì, 09-Ago-2010, 10:54
molto interessante, vorrei imparare ad accettare le emozioni negative senza combatterle...

Inviato da: amos81 il Sabato, 04-Set-2010, 12:33
Sono 5 giorni che ho ripreso a praticare lo sky yoga e va molto meglio. Sento più energia, più ottimismo, più fiducia in me.

Sento soprattutto meno l'urgenza dell'ansia, del risolvere subito tutti i problemi, di avere la soluzione adesso. Sono riuscito a non scrivere alla mia ex per 4 giorni, cosa che non avevo mai fatto e anche oggi che le ho scritto è per farle sapere come stavo.
Sento di avere trovato una via, anche se il cammino sarà lungo.

Faccio fatica però ancora ad accettare la questione della speranza. Lo dice anche il mio maestro, le aspettative riducono la gioia ed infatti io cerco di fare il mio 100% perchè le cose vadano bene senza però immaginarmi come debbano andare per forza di cose. Ed in questo riesco.

Ma la speranza sulle grandi cose? Stare bene, ritrovare una compagna, ricostruirsi una compagnia di amici? Quella mi aiuta molto ora. Però forse con il continuare della meditazione andrà via anche quella e tutto accadrà molto più naturalmente.

O anche il pezzo sulla seduzione. Lasciamo stare i seduttori patologici, parliamo della seduzione spontanea, quella che ti fa piacere una perona per quello che è, per come la vedi agire, per quello che gli senti dire, per quello che è anche fisicamente. Ci sarà anche un minimo di volersi presentare bene quello si, ma che c'è di male? O forse intende che c'è solo da riconoscerla e lasciarsi andare sapendo che è una fase?

Inviato da: robertina25 il Domenica, 05-Set-2010, 11:29
grazie mille a tutti per quello che fate anche per noi....ieri sera ho iniziato la meditazione.Nn è durata moltissimo perchè ero decisamente stanca ma è stata piacevole.Orso volevo chiederti una cosa.Nel sito che ci hai dato le immagini mostrano anche dei rituali da fare prima di sedersi a meditare,sn indispensabili?E poi per quando riguarda la respirazione io ho iniziato cm dice il sito contando i secondi in cui inspiro e respiro,all'incirca sette..faccio bene?prima di lasciarmi andare e non contare più deve passare molto tempo?vanno bene due settimane?grazie mille

Inviato da: amos81 il Lunedì, 06-Set-2010, 08:17
Forse lo sky inizia davvero a fare un pò di effetto anche se il percorso sarà lunghissimo.

Stanotte grazie a mal di gola e raffreddore avrò dormito (male) 4 ore. Epure mi sono svegliato moderatamente di buon umore e con poche ossessioni.

Inoltre mi sembra aumenti la capacità di sapere aspettare.

Naturalmente non è la panacea di tutti i mali e sono solo all'inizio (ieri sera ad esempio non riuscivo a prendere sonno anche perchè mi ossessionavo sui problemi sessuali che mi stanno dando i farmaci e non riuscivo a calmarmi) però è almeno un buon inizio.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 06-Set-2010, 13:21
QUOTE (robertina25 @ Domenica, 05-Set-2010, 10:29)
grazie mille a tutti per quello che fate anche per noi....ieri sera ho iniziato la meditazione.Nn è durata moltissimo perchè ero decisamente stanca ma è stata piacevole.Orso volevo chiederti una cosa.Nel sito che ci hai dato le immagini mostrano anche dei rituali da fare prima di sedersi a meditare,sn indispensabili?E poi per quando riguarda la respirazione io ho iniziato cm dice il sito contando i secondi in cui inspiro e respiro,all'incirca sette..faccio bene?prima di lasciarmi andare e non contare più deve passare molto tempo?vanno bene due settimane?grazie mille

la meditazione non ha regole precise inderogabili, ognuno la adatta a modo proprio.

Gli esempi riportati non sono tassativi, il contare i respiri e i gesti rituali servono a favorire la calma indispensabile per la concentrazione, come introduzione alla meditrazione; ma non necessariamente.

Se invece di essere utili diventano un ostacolo, allora si possono benissimo tralasciare.

L'importante è concentrarsi sul respiro naturale che va e viene senza seguire i pensieri; se, come immancabilmente succede, i pensieri si presentano, osservarli mentre vengono e se ne vanno senza dargli retta PSICO smile.gif

Inviato da: amos81 il Lunedì, 06-Set-2010, 21:24

Stasera sequenza di pratiche notevole. Mi sono sentito da sunito in sincronia con il respiro già durante i pranayama. Poi lo sky yoga è stato una bomba. All'ultimo giro ho avuto dei forti brividi dall'energia che mi attraversava.

Finito nella parte di meditazione prima il mio corpo ha iniziato a tremare come quando ti vengono forti crisi di pianto. Poi ho riso. Poi beatitudine. E adesso mi sento decisamente bene.

Ripeto per avere effetti positivi ci vorrà molto ma forse è la strada giusta.

Lei mi manca ancora da morire, ora vorrei condividere questa gioia con lei. Ma incomincio a potere accettare in qualche momento di lucidità che sia una storia del passato.

E per me è già tantissimo.

Speriamo duri, anzi speriamo migliori.

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 07-Set-2010, 09:00
bravo amos, stai facendo un ottimo lavoro su te stesso!!!

Ora voglio farvi vedere questo

user posted image

è un ovoo e se ne trovano moltissimi in mongolia. Li costruiscono i pastori nomadi e sono conoidi di sassi, con infissi dei pali di legno e molte sciarpe azzurre legate intorno, che rappresentano il cielo e sono agitate dal vento.

Gli ovoo sono dedicati agli Spiriti Celesti che abitano nelle montagne ed esprimono l'aspirazione dell'uomo a far parte ed essere tutt'uno con lo Spirito della Natura, allargando i propri personali e limitati orizzonti.

Posto anche questo:

user posted image

è un'aquila in volo; il vederla, a me dà un grande senso di libertà e di fiducia nelle nostre possibilità

PSICO hug.gif




Inviato da: Zanji il Martedì, 07-Set-2010, 14:11
ma quante ne sai! PSICO hug.gif

è bellissima questa cosa degli ovoo...voglio costruirne uno in giardino! PSICO smile.gif

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 07-Set-2010, 14:36
QUOTE (Zanji @ Martedì, 07-Set-2010, 13:11)
è bellissima questa cosa degli ovoo...voglio costruirne uno in giardino! PSICO smile.gif

dopo aver messo l'offerta si fanno 3 giri intorno all'ovoo e si esprime un desiderio... PSICO D.gif

Inviato da: carlo1974 il Sabato, 18-Set-2010, 18:26
davvero spettacolare questo post sulla meditazione. Complimenti ad orsogrizzly per i preziosi consigli, le esperienze e la competenza "disinteressata" mostrata in questa splendida materia.
Sto riscoprendo questa pratica da poco, a mio avviso è utilissima (almeno spero) anche nella depressione e negli sbalzi umorali in genere. La depressione cmq si cinge e autoalimenta di pensieri negativi, ossessivi, lesionistici quindi il concetto il meccanismo è lo stesso. Io per esempio sento una grande voglia di vivere, percepisco quella parte di me vera, autentica che grida alla vita e alla sua infinità bellezza poi però vengo abbattutto, deriso da un infinità di pensieri ossessivi negativi, ansiogeni, che mi trasportano via, mi lasciano senza fiato impaurito e solo. Ma il miracolo è proprio questo, accorgersi di "essere altrove" di lasciarsi trasportare dalla carica emotiva dei pensieri, e di lottare contro di essi, di tentare di risolverli razionalmente. e ti battono sempre, hanno sempre un arma in più, più combatti e più si rinforzano e ti angosciano. e tu sfinito ti ritrovi esausto, senza voglia di fare nulla, battuto inesorabilmente. depresso. mi riavvicino alla meditazione fiducioso che è questione di pratica, di perseveranza, di prendere una buona abitudine contro la malsanità del passato. Orso ti ho scritto in pvt. ciao a tutti e non scoraggiatevi (lo dico prima a me stesso PSICO wink.png

Inviato da: skicca il Domenica, 19-Set-2010, 10:08
ciao a tutti, x me grande confusione..... io so che respiro da cani (oltre tutto fumo...) ho provato vari tipi di rilassamento ma non funzionavano o forse io non ero costante nel praticarli
ho 3 amici che praticano meditazione e devo dire che su di loro VEDO effetti eccezionali
2 praticano meditazione vipassana
(prevede ritiri di 10 gg ed e una pratica quotidiana di ore, mattino e sera) ottimi effetti: chiarezza, centratura, tranquillità, forza
la mia parte pigra si ribella però ad una tecnica così impegnativa
l'altra è buddista, mi ha passato svariati libri, tra cui "il budda geof ed io" (molto carino, facile da leggere e UTILE). Beh, anche su di lei ottimi effetti.
Questa pratica prevede la ripetizione di un mantra, mattina e sera x almeno 10 m
e beh, io sto praticando.....mi son detta PROVA che sono 20 m del tuo tempo....
è da 20 gg che faccio questo e beh, una parte si annoia, ribella a questi rituali e fa fatica, un'altra (forse incoraggiata dall'esempio della mia amica) si sente un pò più leggera; perciò forzandomi un pò decido di proseguire........

Inviato da: amos81 il Domenica, 19-Set-2010, 18:38
Serve tempo skicca e impegno e costanza.

Io l'ho mollata e ripresa solo da 3 settimane ma mi aiuta per l'umore e per l'ansia.

Purtroppo avendo il doc fai proprio fatica a lasciarti andare, a fare uscire le emozioni, a non controllare.

Ma forse anche per questo è ancora più utile.

Io continuerò allo sfinimento fino a quando non avrò risultati stabili (e già ora ripeto sull'umore e sull'ansia generalizzata ne vedo e considerata la merda del momento attuale tanto basta).

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 20-Set-2010, 10:43
17.09.2010 CONFERENZA DI LAMA RIMPOCHE – IMPRESSIONI

Sogyal Rinpoche è un lama tibetano, autore del “libro tibetano del vivere e del morire”; venerd’ scorso ha tenuto una conferenza a Torino.

Come tutte le persone che hanno raggiunto la realizzazione del proprio potenziale umano, o illuminazione, lama Rimpoche è molto semplice e affabile nei modi, parla in modo chiaro senza inutili giri di parole, non ha pose studiate ma la naturalezza di un bambino, è immediatamente simpatico a tutti.

C’era talmente tanta gente a sentirlo, che un’ora prima della conferenza si era già formata una coda lunghissima nella Piazza del teatro Carignano e sicuramente non c’era posto per tutti nel teatro.

Così, sono stati disposti gli altoparlanti nella piazza e Lui è uscito due volte a parlare con noi che stavamo fuori e durante la conferenza domandava spesso se sentivamo bene, fuori.

In effetti si sentiva e si stava bene nella magnifica piazzetta barocca, ad ascoltare il Maestro stando seduti al tavolino della più antica e famosa gelateria della città.
Un caso insolito, in effetti. PSICO smile.gif

Che cosa ha detto lama Rinpoche? Tante cose.

Ha detto che, se si volesse dare una definizione molto concisa degli insegnamenti del Buddha, si dovrebbe dire che consiste nel domare la mente; e se a qualcuno non piace l’espressione domare, può dire trasformare, che è la stessa cosa.

Trasformare la mente vuol dire diventare padroni anziché vittime dei pensieri e se siamo padroni dei pensieri, anche le apparenze cambiano, cioè le circostanze della vita ci appaiono diversamente. Perché, se non fossimo noi difficili, le cose ci sarebbero più facili ed è la nostra mente generare ogni cosa, il samsara (ciclo delle rinascite) o il nirvana.

Tutte le paure e le ansie derivano dalla mente non domata, cioè sopraffatta da illusione e distrazione.
La vera natura o essenza della mente non sono i pensieri e le emozioni e il processo per conoscere la propria mente presuppone che bisogna essere in contatto con sé stessi, lasciando che i pensieri si acquietino e praticando l’attenzione e la consapevolezza, che porta alla visione profonda della saggezza.

Con l’addestramento della mente si può vincere la sofferenza, perché la felicità non esiste oggettivamente, ma soggettivamente rispetto alla nostra esperienza; noi la cerchiamo all’esterno, anziché rivolgerci all’interno di noi stessi. Cerchiamo dalla parte sbagliata, come quel tizio che segue le orme dell’elefante all’esterno per trovarlo e non si accorge che l’elefante ce l’ha proprio dentro casa sua.

Solo noi possiamo trasformare la nostra mente, nessun altro può farlo per noi.
Per trasformare/domare la mente dobbiamo coltivare il CUORE, cioè la parte più “tenera” dentro di noi; tutti abbiamo punti teneri , quelli che ci fanno provare sentimenti di amore per persone e animali: bisogna coltivare questi sentimenti.
Dobbiamo abbandonare la malevolenza e coltivare il buon cuore; d’altra parte, è stupido far del male, perché noi SIAMO CORRELATI E INTERDIPENDENTI CON GLI ALTRI; già solo per questo, far del male agli altri è un comportamento stupidamente egoista. Quindi, se proprio dobbiamo essere egoisti, cerchiamo di esserlo saggiamente e non stupidamente, pratichiamo la non violenza. Se non riusciamo a fare del bene, almeno non facciamo del male.

E quando ci capitano cose negative, cerchiamo di volgerle a nostro vantaggio, cioè considerarle esperienze utili per migliorare noi stessi.

Venerdì scorso ho preso questi appunti, seduta al tavolino della gelateria davanti a un affogato all’amarena. Le parole di lama Rinpoche erano semplici fresche e dolci come il gelato laugh.gif

Inviato da: amos81 il Lunedì, 20-Set-2010, 10:54
Che bella cosa, mi piacerebbe arrivare a quel punto. Che poi da li vai comunque verso l'esterno, le gioie della vita, gli amici, una compagna, ma non dipendi da esse. E' il giro contrario.

Ma penso ci voglia tanto tanto tempo.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 20-Set-2010, 10:57
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 20-Set-2010, 09:54)
Che bella cosa, mi piacerebbe arrivare a quel punto. Che poi da li vai comunque verso l'esterno, le gioie della vita, gli amici, una compagna, ma non dipendi da esse. E' il giro contrario.

Ma penso ci voglia tanto tanto tempo.

però il lama ha detto che dobbiamo cominciare ora. Non la settimana prossima, quando staremo meglio, stasera, quando avremo voglia; proprio IN QUESTO MOMENTO

Inviato da: amos81 il Lunedì, 20-Set-2010, 11:29
Io ho già cominciato. Ma sono molto incastrato in paure, dipendenze, iperanalisi della realtà.

Ad esempio prendiamo l'amore. Indubbiamente quando c'è ti fa stare bene. Come non legarsi ad esso in modo patologico e farsi prendere dalla paura di perderlo?
Come non rassegnarsi al fatto che magari scemi anche senza lasciarsi?

Io so che queste sono impostazioni sbagliate, che ti portano prima o poi all'infelicità. Ma sono ancora all'inizio del percorso inverso...

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 20-Set-2010, 11:45
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 20-Set-2010, 10:29)
Io ho già cominciato. Ma sono molto incastrato in paure, dipendenze, iperanalisi della realtà.

Ad esempio prendiamo l'amore. Indubbiamente quando c'è ti fa stare bene. Come non legarsi ad esso in modo patologico e farsi prendere dalla paura di perderlo?
Come non rassegnarsi al fatto che magari scemi anche senza lasciarsi?

Io so che queste sono impostazioni sbagliate, che ti portano prima o poi all'infelicità. Ma sono ancora all'inizio del percorso inverso...

Purtroppo proprio quello che hai appena scritto "legarsi all'amore in modo patologico" è cosa umana ma deleteria, perchè come purtroppo sappiamo tutti, l'amore può finire. Così diventa tanto difficile sganciarsi emotivamente quando finisce.

Eppure le cose cambiano, eccome; ti puoi anche trovare, a distanza di anni, a osservare le ceneri di quello che una volta credevi fosse il grande, unico ed essenziale amore della tua vita.

Perchè è tutto nella nostra testa, nelle emozioni da cui siamo dominati e di cui non siamo padroni.


Meno male che esistono le emozioni, altrimenti la vita sarebbe piatta e insignificante; ma non dobbiamo coltivarle, attaccarci, sprofondarci.

Possiamo prendere atto del cambiamento e decidere di andare insieme alla vita e a quello che ci porta di nuovo e pensare che anche le batoste possono servire per capire e conoscerci meglio. Come ha detto il lama, le cose spiacevoli della vita possono insegnarci e anche costituire una svolta; magari conoscerai una pesona più adatta a te, con cui ricominciare una bella storia e ringrazierai di non essere rimasto attaccato ad un rapporto che non funzionava più!!

Inviato da: amos81 il Lunedì, 20-Set-2010, 12:11
Ma quello sicuro. Però io vorrei imparare appunto a coltivare quel distacco dalle cose, quella fiducia nelle persone che prima avevo ma solo perchè ero molto arrogante e sicuro di me.

E ora non ho più perchè so che le cose possono anche finire. Anche da adulti e per mille motivi.


Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 20-Set-2010, 12:47
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 20-Set-2010, 11:11)
Ma quello sicuro. Però io vorrei imparare appunto a coltivare quel distacco dalle cose, quella fiducia nelle persone che prima avevo ma solo perchè ero molto arrogante e sicuro di me.

E ora non ho più perchè so che le cose possono anche finire. Anche da adulti e per mille motivi.

già, alla fine il succo del discorso è che bisogna imparare a vivere nell'incertezza, senza paura. Non per l'erroneo convincimento che a noi debba andare tutto bene perchè siamo intoccabili dalla sfiga, ma perchè accettiamo il fatto che le cose possono cambiare...

Inviato da: amos81 il Lunedì, 20-Set-2010, 13:24
Hai detto poco. A me sta cosa fa restare così PSICO cry.gif Sai quando capisci che è vero, che è l'unica cosa giusta ma ti fa comunque una paura folle? E rischi di vivere in paure che non si concretizzeranno mai non affrontando invece i reali problemi.

Perchè il tuo cervello ti dice che devi prevenire, controllare, trovare la soluzione giusta e nulla ti accadrà. E che se lasci andare cadi nell'ignoto. Non è così naturalmente ma non è facile raggiungere quello stato.

Inviato da: skicca il Martedì, 21-Set-2010, 07:47
ok, io continuo, impongo alla "parte pigra-ansiosa", quella che vuole risultati senza sforzarsi....che si incasina, di stare lì, paziente , di non farsi prendere dall'ansia e.... di lasciar scorrere le cose di
SONO AFFASCINATA DAL PENSIERO BUDDISTA.....
è prorio un modo diverso di pensare.....
devo dire che praticando la recitazione di questo mantra qualche risultato c'è
sono un pò più tranquilla, meno angosciata, aperta
questa pratica l'avevo già fatta un anno fa e poi ho mollato, nonostante anche allora avessi avuto risultati
ora punto la mia sveglitta, 15 minuti (espediente x controllare "l'ansia" e farmi distrarre dal pensiero di quanto tempo è? che ora è?) e recito
e lascio scorrere i pensieri......
si accavallano uno sull'altro...
QUANTA ROBA C'E' DENTRO AL CERVELLO?
Mi sto accorgendo che piano piano va meglio
come vorrei- VOGLIO che funzionasse......

Inviato da: amos81 il Martedì, 21-Set-2010, 09:28
QUOTE (tunnel @ Martedì, 21-Set-2010, 08:16)
QUOTE (skicca @ Martedì, 21-Set-2010, 06:47)
ok, io continuo, impongo alla "parte pigra-ansiosa", quella che vuole risultati senza sforzarsi....che si incasina,  di stare lì, paziente , di non farsi prendere dall'ansia e.... di lasciar scorrere le cose di

deve essere un procedimento molto dolce, più che imporre deve essere un "portare a", un "lasciare andare", inglobando e accettando nella pratica meditativa anche quella parte irrequieta e impaziente che vorrebbe ottenere risultati ottimali o soddisfacenti immediati.
forse è la pratica secondo tunnel, non lo so, ma il mio consiglio è quello di condurre al qui ed ora la mente che divaga, che si perde dietro mille pensieri ma per il resto dovresti accettare ogni stato d'animo, a priori, senza pretendere di "ammettere" solo determinati stati mentali.
ho fatto per parecchi anni nuoto agonistico e quando mi preparavo a scendere in vasca dovevo arrivarci già rilassata e concentrata. questo era l'unico stato mentale e fisico su cui potevo far leva se volevo ottenere dei risultati.

l'allenamento richiedeva molta disciplina, chiarezza degli obiettivi, del numero di vasche da fare, resistenza muscolare e respiratoria.
il concetto di aspettativa: "se mi alleno tot ottengo tot".
qui, invece, vale il contrario.
il che non significa pratica all' "acqua di rose" bensì che alla parola "disciplina" sostituisco quella di "pratica paziente e costante", che alla parola "imposizione" sostituisco quella di "condurre a".
uno dei paradossi della meditazione è che i risultati si ottengono solo quando impariamo ad accettare le cose come sono, quando abbracciamo le mille sfumature che in quel momento siamo: posso sentirmi irrequieta, annoiata, impaziente e allora porto l'attenzione su questo stato d'animo, non lo considero di serie B, anzi non lo etichetto proprio.
è solo uno stato d'animo, con la stessa dignità e importanza degli altri.

non sono un'esperta e come dicevo forse è la meditazione secondo tunnel, però solo così sono riuscita ad accettare determinate cose e ad accettarmi, in un discorso che mi porta anche al di là della meditazione in sè.

E' proprio così anche per me invece.

Costanza e perseveranza nella pratica. Assenza di aspettative per quello che arriva. Quello che c'è c'è. Una volta potrai andare in estasi, una volta no, una volta potrai stare benissimo e provare piacere, una volta piangere (parlo del metodo sky non della meditazione pura che non faccio). Ma va bene tutto, ti liberi, lasci fluire, entri in contatto con le tue emozioni e trovi poco per volta un pò di pace mentale.

Hai ragione è proprio un metodo di ragionare diversio dal nostro. Ma proprio per questo può servirci da antidoto.

Inviato da: skicca il Martedì, 21-Set-2010, 09:35
si, inizio a capire l'importanza dei termini: la mente è abituata ad imporre......
si, "meditando" lasci scorrere i pensieri, cercando di non giudicarli, cercando di non aspettarmi nulla, osservando e cercando di stare nel "qui ed ora"
x me è incredibile osservare come il cervello funzioni in automatico, come sia abituato a pretendere, imporre...... e come questo modo di lavorare del cervello crei ansia e aspettative che puntualmente vengono deluse, creando i "soliti" circoli viziosi

proprio un stravolgimento del modo in cui sei abituato a vivere, pensare, aspettarti le cose
in certi momenti sembra così chiaro e semplice......
mi fa anche un pò paura......
questa cosa ha un potere immenso.....
io ho un potere immenso!!!!!!!!!!

Inviato da: amos81 il Martedì, 21-Set-2010, 09:41
Ci vuole molto tempo pobabilmente ma qualche risultato io già lo vedo dopo 1 mese di pratica costante e dopo la lettura di un pò di testi di filosofie orientali.

Certo, fa paura, soprattutto per noi docker abituati al controllo, all'iperanalisi, al giudizio.

Per noi è più difficile penso rispetto a uno che soffre di ansia generica, ma forse anche più necessario come antidoto.

Inviato da: amos81 il Martedì, 21-Set-2010, 09:45
Ah, un piccolo consiglio. La meditazione è una cosa importante, ma non seria. Non essere troppo seria quando la fai, non devi diventare Buddha o la maestra della meditazione.

E' invece necessario liberarci della troppa serietà.

Noi ossessivi siamo troppo seri (anche quando faciamo battute e scherziamo permane un tratto di fondo serio). L'ironia ti libera.

Inviato da: skicca il Martedì, 21-Set-2010, 10:01
ok grazie, tutto vero troppo seri.... l'ironia.....
sto imparando................ e anche se non è anzi, era...... il mio stile cerco leggerezza
ciao

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 21-Set-2010, 10:02
QUOTE (skicca @ Martedì, 21-Set-2010, 08:35)
si, inizio a capire l'importanza dei termini: la mente è abituata ad imporre......
si, "meditando" lasci scorrere i pensieri, cercando di non giudicarli, cercando di non aspettarmi nulla, osservando e cercando di stare nel "qui ed ora"
x me è incredibile osservare come il cervello funzioni in automatico, come sia abituato a pretendere, imporre...... e come questo modo di lavorare del cervello crei ansia e aspettative che puntualmente vengono deluse, creando i "soliti" circoli viziosi

proprio un stravolgimento del modo in cui sei abituato a vivere, pensare, aspettarti le cose
in certi momenti sembra così chiaro e semplice......
mi fa anche un pò paura......
questa cosa ha un potere immenso.....
io ho un potere immenso!!!!!!!!!!

in generale quoto quello che hanno scritto tunnel e amos.
la meditazione non è cosa a cui ci si debba obbligare, ma un atteggiamento nei confronti della vita, caratterizzato dalla non violenza e dall'accettazione.
Non nel senso che se abbiamo problemi, li dobbiamo accettare e tenerceli laugh.gif ma nel senso di riconoscere che i problemi, nostri e degli altri, fanno parte della vita e possono capitare, vanno e vengono e spesso sta a noi lasciarli andare piuttosto che trattenerli.
In questo consiste il lasciar andare. Dal momento che i pensieri si possono osservare e lasciar andare, perchè noi possiamo scegliere il contenuto della nostra mente, quali pensieri tenere e coltivare e quali no, just do it; facciamolo, lasciamoli andare.

Un suggerimento, a proposito della sostituzione di pensieri positivi a quelli negativi.
Si chiama sankalpa ed è una risoluzione, o proponimento, che si fa durante la pratica di meditazione o durante il rilassamento profondo, quando l'inconscio è più ricettivo; un proponimento positivo, qualcosa in cui vogliamo trasformarci. Si ripete 3 volte. Uno può, ad esempio, proporsi di essere coraggioso nei confronti dei problemi genetori di ansia. Ma naturalmente il proponimento è personale PSICO smile.gif

Inviato da: skicca il Martedì, 21-Set-2010, 10:02
[SIZE=14][COLOR=orange]PENSAVO FOSSE UN INCIAMPO E INVECE ERA UN GRADINO

Inviato da: amos81 il Martedì, 21-Set-2010, 10:24
Infatti non si tratta di non affrontare i problemi, o non volere evitare gli eventi spiacevoli. Chiaro che tutti vogliamo stare meglio, chiaro che vorremmo più eventi piacevoli che spiacevoli. E per quello dice il mio maestro, facciamo il nostro 100% perchè le cose vadano bene.

Ma per il resto accettiamo. Può essere accettare che i farmaci o anche la stessa meditazione facciano effetto, può essere accettare che una storia sia fiita e un periodo sia duro, può essere accettare la perdita di una persona cara e così via....Non farsi schiacciare dall'ossessione e dal pensiero negativo. Avere quella serenità mentale che ti porta a fare quello che puoi fare e ad accettare il resto.

Io sono ancora all'inizio ma mi pare una bella strada, per i miei problemi e il mio modo di guardare alla vita.

Inviato da: carlo1974 il Martedì, 21-Set-2010, 21:51
oggi ho praticato la meditazione sul respiro e sui pensieri. 20 minuti che veramente dedichi a te stesso. in cui senti di aver fatto qualcosa per te. solo per te. è impagabile l'emozione di riuscire ad osservarti da fuori, pur rimanendo attivo e vigile. vedere scorrere il prodotto convulso della tua mente stando seduto per esempio ai piedi di un lago (ero a casa il lago faceva parte dell'esercizio PSICO smile.gif ). Lentamente ti rendi consapevole di essere te stesso anche nei tuoi pensieri ossessivi. e nello stesso tempo ti rendi consapevole di non essere "solo" i tuoi pensieri con tutta la loro forza ansiosa ed angosciante.
questa la mia testimonianza. spero possa essere utile.

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 22-Set-2010, 10:14
QUOTE (carlo1974 @ Martedì, 21-Set-2010, 20:51)
oggi ho praticato la meditazione sul respiro e sui pensieri. 20 minuti che veramente dedichi a te stesso. in cui senti di aver fatto qualcosa per te. solo per te. è impagabile l'emozione di riuscire ad osservarti da fuori, pur rimanendo attivo e vigile. vedere scorrere il prodotto convulso della tua mente stando seduto per esempio ai piedi di un lago (ero a casa il lago faceva parte dell'esercizio PSICO smile.gif ). Lentamente ti rendi consapevole di essere te stesso anche nei tuoi pensieri ossessivi. e nello stesso tempo ti rendi consapevole di non essere "solo" i tuoi pensieri con tutta la loro forza ansiosa ed angosciante.
questa la mia testimonianza. spero possa essere utile.

l'attenzione è sempre sul respiro; non perchè il respiro abbia qualche significato particolare nella meditazione ma solo perchè serve a concentrare l'attenzione e impedire alla mente di vagare all'inseguimento dei pensieri.
E' impossibile che i pensieri non si affaccino alla mente durante la meditazione, ne arrivano una caterva, sia pensieri oziosi che ossessivi che di noia, perchè la mente non disciplinata in effetti trova noiosa l'inattività del pensiero e si attacca a tutti quelli che si presentano.

L concentrazione dell'attenzione serve a riconoscere i pensieri e lasciarli subito andare.

Al'inizio non si riesce a lasciarli andare, ci si ritrova ad inseguirli e intanto l'attenzione sul respiro se n'è andata a quel paese, non sappiamo nemmeno in che momento preciso laugh.gif

In questo caso non ci si deve demoralizzare e ritenere che, per questo, l'esperimento meditativo sia fallito, anzi; il momento in cui ti accorgi che la mente sta divagando, QUELLO è la meditazione.

i benefici si realizzano con il tempo, non subito.

Ti scrivo questo perchè credo che se hai appena iniziato, dopo la prima volta in cui si è motivati, poi se non si ottengono subito risultati si tende a pensare che non serve e si è tentati di lasciar perdere. Invece conviene continuare, assolutamente.
L meditazione guidata è più efficace di quella praticata da soli, perchè in più persona, con la guoida del maestro ci si "immerge" in un'atmosfera meditativa e questo facilita le cose PSICO smile.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 22-Set-2010, 10:18
A me piacerebbe fare un corso di meditazione vera e propria da unire alle pratiche di respirazione.

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 22-Set-2010, 10:40
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 22-Set-2010, 09:18)
A me piacerebbe fare un corso di meditazione vera e propria da unire alle pratiche di respirazione.

a Milano devono esserci un sacco di scuole, credo che il problema sia solo la scelta...

Inviato da: amos81 il Giovedì, 23-Set-2010, 14:02
Lo fa anche l'associazione che mi fa il corso yoga PSICO wink.png

Inviato da: stella82 il Venerdì, 24-Set-2010, 13:12
Premetto che non ho letto tutti i post...quindi forse ne avete già parlato..ma mi chiedevo se gli esercizi di meditazione possono essere anche inventati...

ad esempio, io inspirando immagino una luce intensa che mi pervade, espirando un fumo nerissimo che si dissolve nell'aria.

e inoltre: si può praticarla da soli, senza una guida?


Di solito la sera prima di dormire faccio questi esercizi e mi rilassano conducendomi dolcemente al sonno.

Ho ttrovato molto interessante un libro di Krishnananda a proposito: illustra veri e propri eercizi di meditazione da poter mettere in pratica.

Mi è piaciuto moltissimo questo:

inspira ed espira profondamante
metre lo fai immagina che la tua pancia cresca molto fino a diventre un grosso contenitore

sempre continuando ad espirare metti dentro la pancia tutte le ansie, le paure, le preoccupazioni, le angosce e senti come il tuo grosso pancione abbia la capacità di contenerle tutte.
Continua a respirare e immagina il caos dentro la tua grossa pancia

Ora al centro, immagin una fiammella, immobile, imperturbabile, non si lascia toccare minimamante da quello che accade intorno.

Fai n respiro più profondo e apri gli occhi.

A me dà una sensazione di pace interiore... PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 24-Set-2010, 13:24
QUOTE (stella82 @ Venerdì, 24-Set-2010, 12:12)
Premetto che non ho letto tutti i post...quindi forse ne avete già parlato..ma mi chiedevo se gli esercizi di meditazione possono essere anche inventati...

ad esempio, io inspirando immagino una luce intensa che mi pervade, espirando un fumo nerissimo che si dissolve nell'aria.

e inoltre: si può praticarla da soli, senza una guida?



in teoria sì, non c'è una meditazione migliore di un'altra e tutte vanno bene se sono efficaci. Non è nemmeno necessaria una guida.

personalmente, l'unico tipo di meditazione che riesco a fare da sola è quello più semplice, con la concentrazione sul respiro; non azzardo esperimenti, non vorrei incasinarmi anche con la meditazione, ottenendo l'effetto contrario laugh.gif

Inviato da: stella82 il Venerdì, 24-Set-2010, 22:53
Giusto !! Se ci incasiniamo pure la meditazione è la fine!!! PSICO-asd.gif

Inviato da: amos81 il Sabato, 25-Set-2010, 10:39
Da credere si. Ma funziona comunque PSICO wink.png

Inviato da: ilcla87 il Sabato, 25-Set-2010, 13:37
anche la ricerca del respiro perfetto PSICO D.gif
della posizione perfetta, come se ci fosse sempre un quid fuoriposto
un circolo vizioso per l'appunto PSICO wink.png

Inviato da: Dogmah il Sabato, 25-Set-2010, 13:54
Io mi addormentavo nella meditazione.... Doh!.gif

Inviato da: carlo1974 il Domenica, 26-Set-2010, 20:50
La meditazione non è il raggiungimento di un particolare stato. è semplicemente rendersi consapevoli di quello che c'è. è uno stato profondamente vigile!
sono 10 giorni che ho riniziato seriamente e con costanza. Sono più sereno, centrato, attento e soprattutto gli spettri delle ossessioni si sono affievoliti molto.

Orsogrizzly possibile tutto questo? E' un metodo potentissimo!

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 27-Set-2010, 10:51
QUOTE (carlo1974 @ Domenica, 26-Set-2010, 19:50)
La meditazione non è il raggiungimento di un particolare stato. è semplicemente rendersi consapevoli di quello che c'è. è uno stato profondamente vigile!
sono 10 giorni che ho riniziato seriamente e con costanza. Sono più sereno, centrato, attento e soprattutto gli spettri delle ossessioni si sono affievoliti molto.

Orsogrizzly possibile tutto questo? E' un metodo potentissimo!

certo che funziona, non allo stesso modo per tutti però; c'è chi impiega pochi giorni a raggiungere risultati che per altri richiedono anni

Inviato da: amos81 il Lunedì, 27-Set-2010, 12:38
Io mi sento più energetico e sereno. Un pò meno ansia, e un pò più in contatto con le emozioni.

Ma per me, sebbene sembri funzionare da subito, sarà un lavoro lungo, perchè ho troppa mente, troppo controllo, troppa gelosia, troppa incapacità di attendere, e troppo far dipendere la mia felicità dagli altri.

E poi mi stanno aiutando le letture. Ieri leggevo un pezzo bellissimo di osho sulla gelosia come assenza di amore.

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 28-Set-2010, 09:09
è vero che lo sappiamo già, ma è bene ripeterselo, magari con le parole di Sogyal Rinpoche, che mi sembra rendano bene l'idea:

"Qualunque pensiero ed emozione si presenti durante la meditazione, lasciate che sorga e svanisca, come un'onda nell'oceano. Ogni volta che vi scoprite a pensare, lasciate che il pensiero sorga e svanisca senza alcuna coercizione.

Non afferratelo, non alimentatelo, non abbandonatevi ad esso e non tentate di conferirgli solidità. Non invitate e non seguite i pensieri; siate come l'oceano nei confronti delle onde o come il cielo che vede, giù in basso, le nuvole che lo attraversano.

Scoprirete ben presto che i pensieri sono come il vento, vanno e vengono. Il segreto sta nel non 'pensare' ai pensieri, ma lasciarli passare nella mente senza costruire pensieri su pensieri".



naturalmente, questo non vale solo per i pensieri che si affacciano alla mente 'disturbando' la meditazione, ma anche nei riguardi dei pensieri ossessivi che perseguitano in qualsiasi momento

Inviato da: amos81 il Martedì, 28-Set-2010, 09:26
PSICO-si.gif

Anche se è la parte più difficile, ma vedo che un pochino ci sto riuscendo. E poi la cosa di vivere nel presente. Per me è tanto fondamentale quanto arduo.

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 29-Set-2010, 09:15
LASCIAR ANDARE E ACCETTARE L'IMPERMANENZA DELLE COSE


prendersi davvero a cuore l'impermanenza significa liberarsi a poco a poco dall'idea di afferrare, dalla nostra erronea e distruttiva idea di permanenza, dalla falsa passione per la sicurezza sulla quale costruiamo tutto.

A poco a poco si fa luce in noi la verità che l'angoscia che abbiamo sperimentato afferrandoci all'inafferrabile era profondamente inutile.

all'inizio può sembrare doloroso da accettare, perchè non suona familiare; eppure, man mano che vi riflettiamo, il nostroi cuore e la nostra mente subiranno una graduale trasformazione.

Lasciar andare sarà avvertito come un fatto sempre più naturale, sempre più facile.

Forse ci vorrà molto tempo per renderci conto della portata della nostra stupidità, ma più riflettiamo e più svilupperemo l'atteggiamento del lasciar andare.

allora avverrà una radicale trasformazione nel nostro modo di vedere le cose.

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 29-Set-2010, 09:18
Tu ci riesci? Io sto incominciando da poco a sentire l'idea. E vale sia per il doc puro che per la mia gelosia.....

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 29-Set-2010, 10:18
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 29-Set-2010, 08:18)
Tu ci riesci? Io sto incominciando da poco a sentire l'idea. E vale sia per il doc puro che per la mia gelosia.....

ci riesco non benissimo ma molto meglio rispetto a qualche anno fa. La gelosia è tipica di chi si attacca ad una relazione e non accetta che possa finire, rappresenta il massimo dell'intolleranza all'incertezza. Eppure, se ci pensi, dovevi saperlo fin dall'inizio che l'amore può finire, che nei sentimenti non esiste nessuna garanzia di durata

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 29-Set-2010, 10:28
Eh, si lo so. Razionalmente lo so.

Spero di farcela anch'io altrimenti la mia vita sarà un bell'incubo. Io prima ero sicuro perchè pensavo che le cose non avrebbero mai potuto capitare a me.

Ora devo trovare quella stabilità che mi consenta di accettarlo invece.

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 29-Set-2010, 10:34
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 29-Set-2010, 09:28)
Eh, si lo so. Razionalmente lo so.

Spero di farcela anch'io altrimenti la mia vita sarà un bell'incubo. Io prima ero sicuro perchè pensavo che le cose non avrebbero mai potuto capitare a me.

Ora devo trovare quella stabilità che mi consenta di accettarlo invece.

l'unico modo è vivere il rapporto nel presente, con genersosità nei confronti propri e dell'altro. Senza pensare a quanto durerà ma concentrandosi sul piacere di stare con l'altro; meglio un giorno insieme trascorso bene che una vita di sospetti e paure

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 29-Set-2010, 10:42
Eh si, ma mi manca tanta strada. Io vivo sempre nel passato o nel futuro, nelle speranze o nelle paure, a meno che quello che sto facendo mi coinvolga totalmente (e infatti stavo bene con lei nei momenti di grande amore o di grande difficoltà sua, in quei casi stavo nel presente, altrimenti ero nel mio mondo).

Però penso di stare andando nella direzione giusta

Inviato da: carlo1974 il Mercoledì, 29-Set-2010, 14:40
QUOTE
Io vivo sempre nel passato o nel futuro, nelle speranze o nelle paure


quindi praticamente non vivi nella realtà ma vivi nella tua mente, nel suo incessante movimento concettuale, nei suoi pensieri.
Come mirabilmente tu ha detto orsogrizzly devi imparare ad accettare il tuo presente, ad accondiscendere al turbinio della tua mente, a lasciare andare senza giudizio, senza risposte, senza ragionamenti i tuoi pensieri sulle tue speranze e sulle tue paure. Ricordati tu sei "altro" da quello che la tua mente ti impone, datti la possibilità di scegliere, riprendi in mano il timone della tua coscienza.
La meditazione è un percorso che non si esaurisce mai, continuerà ad arricchirti, è un modo di vivere non una semplice profilassi. provaci!

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 29-Set-2010, 14:48
Sto facendo un percorso dy yoga basato soprattutto sulla respirazione.

Spero prima o poi di arrivarci.

Si, vivo sempre nella mia mente a meno che qualcosa non mi interessi così tanto da attirare la mia attenzione.

Adesso vorrei però fare un corso di meditazione pura con l'organizzazione con cui faccio yoga. A fine ottobre ce n'è uno.

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 29-Set-2010, 15:09
QUOTE (amos81 @ Mercoledì, 29-Set-2010, 13:48)
Adesso vorrei però fare un corso di meditazione pura con l'organizzazione con cui faccio yoga. A fine ottobre ce n'è uno.

postioma_ok.gif ottimo!!!

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 29-Set-2010, 15:17
Anche se probabilmente l'asportazione di metà del mio cervello sarebbe un metodo più rapido.

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 29-Set-2010, 15:26
ci avevo pensato anch'io, però non saprei quale metà tenermi laugh.gif

Inviato da: amos81 il Mercoledì, 29-Set-2010, 16:31
Levo quella della razionalità, cioè la sinistra mi pare. Così non rimane più nulla e vivo sereno PSICO D.gif

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 29-Set-2010, 16:39
ah, ma io quella l'avevo già eliminata; non è mica servito huh.gif

Inviato da: Zanji il Mercoledì, 29-Set-2010, 19:36
"la falsa passione per la sicurezza" come mi piaceeeeeeeeeeeee PSICO hug.gif



e intanto che ci appassioniamo non ne veniamo mai a capo. Dobbiamo imparare a distaccarci dalle passioni deleterie.

Le passioni sono un tentativo di aggrapparci a ciò che sfugge per sua natura. Il mondo sfugge per sua natura, aspiriamo ad altro! Guardiamo oltre le apparenze. Oltre le forme, oltre le simmetrie e le asimmetrie.

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 30-Set-2010, 09:12
QUOTE (Zanji @ Mercoledì, 29-Set-2010, 18:36)
o. Dobbiamo imparare a distaccarci dalle passioni deleterie.

Le passioni sono un tentativo di aggrapparci a ciò che sfugge per sua natura. Il mondo sfugge per sua natura, aspiriamo ad altro! Guardiamo oltre le apparenze. Oltre le forme, oltre le simmetrie e le asimmetrie.

quotissimo, e aggiungo questo:


Più di ogni altra cosa dobbiamo nutrire il vero sè, che possiamo anche chiamare la 'nostra natura di buddha'***; troppo spesso infatti cadiamo nel fatale errore di identificarci con la nostra confusione e poi la usiamo per giudicare e condannare noi stessi, alimentando così quella mancanza di amore per se stessi che affligge tante persone.

quant'è vitale resistere alla tentazione di giudicare noi stessi, ed essere umoristicamente coscienti della nostra condizione e del fatto che, al momento, è come se in noi convivessero molte persone differenti!

e quanto può essere incoraggiante accettare che da una certa prospettiva tutti abbiamo enormi problemi, che ci portiamo dietro sul cammino spirituale e che anzi possono averci condotto agli insegnamenti, e allo stesso tempo sapere che, da un altro punto di vista, in ultima analisi tali problemi non sono così reali, concreti o insormontabili come abbiamo fatto credere a noi stessi



***queste sono parole di un monaco buddista, ma non occorre essere buddisti per rendersi conto dell'utilità, anche a fini terapeutici, di tali insegnamenti. Per 'natura di buddha' non è da intendersi qualcosa che trascende i limiti umani, ma semplicemente la consapevolezza originaria che costituisce la natura essenziale e più profonda della mente, non offuscata da tutto il ciarpame di opinioni, credenze, attaccamenti, rifiuti, desideri, paure e complessi che nel tempo gli abbiamo aggiunto e che ci portiamo dietro come fardello tanto pesante quanto inutile.

Inviato da: Zanji il Giovedì, 30-Set-2010, 12:12
"Più di ogni altra cosa dobbiamo nutrire il vero sè, che possiamo anche chiamare la 'nostra natura di buddha'***; troppo spesso infatti cadiamo nel fatale errore di identificarci con la nostra confusione e poi la usiamo per giudicare e condannare noi stessi(ma anche i pensieri, gli altri e ci facciamo convinzioni che diventano prigioni! nota di zanji! ) , alimentando così quella mancanza di amore per se stessi che affligge tante persone.

quant'è vitale resistere alla tentazione di giudicare noi stessi ( e anche i pensieri nota di zanji!!!) , ed essere umoristicamente coscienti della nostra condizione e del fatto che, al momento, è come se in noi convivessero molte persone differenti!

e quanto può essere incoraggiante accettare che da una certa prospettiva tutti abbiamo enormi problemi, che ci portiamo dietro sul cammino spirituale e che anzi possono averci condotto agli insegnamenti ( vedi il discorso dei treni!! siamo già su un treno!!nota di zanji), e allo stesso tempo sapere che, da un altro punto di vista, in ultima analisi tali problemi non sono così reali, concreti o insormontabili come abbiamo fatto credere a noi stessi"



devo appendermelo al collo! PSICO-si.gif PSICO-si.gif PSICO-si.gif

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 30-Set-2010, 12:19
QUOTE (Zanji @ Giovedì, 30-Set-2010, 11:12)
vedi il discorso dei treni!! siamo già su un treno!!

PSICO-si.gif

PSICO-kiss.gif


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Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 05-Ott-2010, 11:46
MEDITAZIONE AD OCCHI APERTI

Ci sono molte ragioni per tenere gli occhi aperti durante la meditazione. prima di tutto, avrete menoi possibilità di addormentarvi.

poi, la meditazione non è un modo per fuggire dal mondo, per rifugiarsi nell'esperienza simile alla trance di uno stato alterato di coscienza.

al contrario, è un metodo diretto per comprendere realmente noi stessi, per metterci in rapporto con la vita e il mondo.

per questo in meditazione dovete tenere gli occhi aperti e non chiusi. Non chiudete fuori la vita, ma rimanete aperti e in pace verso ogni cosa. lasciate che i sensi (udito, vista, tatto) siano naturalmente aperti, senza rincorrere le percezioni sensoriali.

tutto ciò che vedete, tutto ciò che udite, lasciatelo così com'è senza afferrarlo. lasciate l'udire nell'udire, il vedere nel vedere, senza permettere all'attaccamento di mescolarsi alla percezione **


** nel senso di osservare quello che vedete e udite, senza attacarvici e cercare di fermarlo, ragionandoci sopra, ma sempre lasciandolo andare

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 06-Ott-2010, 10:14

GUARDARE DENTRO


Siamo così assuefatti all'abitudine di guardare fuori che abbiamo quasi completamente perso il contatto con il nostro essere interiore.

Guardare dentro ci spaventa, perchè la nostra cultura non ci offre indicazioni su ciò che troveremo. Potremmo addirittura pensare che c'è il rischio di impazzire. E' l'ultima risorsa e una delle tattiche più ingegnose dell'io per impedici di scoprire la nostra vera natura.

Riempiamo la vita di frenesia proprio per non correre il minimo rischio di guardare in noi stessi. L'idea stessa di meditazione può far paura. Sentir parlare di "non io" o "vacuità" suscita in alcuni l'immagine di essere scagliati fuori da una navicella spaziale e fluttuare per l'eternità in un vuoto freddo e buio.

Niente è più lontano dalla verità. In un mondo che si è consegnato alla distrazione, il silenzio e l'immobilità ci atterriscono e ce ne proteggiamo con il rumore e l'attività frenetica. Guardare nella natura della mente è l'ultima cosa che vorremmo fare.



GUARDARE DENTRO LA PAURA

le difficoltà e gli ostacoli, se propriamente intesi e correttamente usati, si rivelano una fonte insospettata di forza.

Essere un guerriero spirituale significa sviluppare un tipo particolare di coraggio.

I guerrieri spirituali possono provare paura, ma hanno il coraggio di provare il sapore della sofferenza, di sviluppare un rapporto chiaro con la paura fondamentale e di imparare dalle difficoltà invece di fuggirle

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 20-Ott-2010, 09:10
Se l'elefante della mente è legato da ogni lato dalla corda
della presenza mentale,

tutte le paure svaniscono e sorge la totale felicità.

Tutti i nemici: tigri, leoni, elefanti, orsi e serpenti (delle nostre emozioni)
tutti i guardiani dell'inferno: demoni e orrori,
tutti sono legati dfalla padronanza della mente
e, domando quell'unica mente, tutti sono sottomessi.

perchè dalla mente provengono tutte le paure
e le innumerevoli sofferenze.

Shantideva


Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 20-Ott-2010, 09:18
perchè uno dovrebbe starsene seduto immobile due ore davanti a un muro e per far questo adattare i propri orari, vincere la pigrizia che lo porterebbe ad andarsene a casa tranquillo quando esce dal lavoro, anzichè sbattersi sui mezzi pubblici e saltare la cena?

non ci sono perchè, lo fai e basta, è qualcosa che ti spinge a farlo, punto.

perchè non meditare da soli, comodamente a casa propria? Perchè a casa si è più distratti, ma soprattutto perchè nel dojo sei immerso in un'armosfera meditativa, è un'esperienza che condividi con altri, senti che queste persone sono esseri umani come te e che sono sospinti dallo stesso qualcosa; perchè è un'esperienza condivisa.


Inviato da: SOL il Domenica, 31-Ott-2010, 13:16
Scusate,non ho letto molti dei vostri post,ma vorrei porvi una domanda:
la meditazione zen,lasciare scorrere i pensieri etc.,non è come annullarsi essere inattivi.Non riesco a capire.
Voi dite di non combattere il problema ma di lasciarlo scorrere,ma questo non ci porta a una apatia ..
Confuso?

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 02-Nov-2010, 10:41
QUOTE (SOL @ Domenica, 31-Ott-2010, 12:16)
Scusate,non ho letto molti dei vostri post,ma vorrei porvi una domanda:
la meditazione zen,lasciare scorrere i pensieri etc.,non è come annullarsi essere inattivi.Non riesco a capire.
Voi dite di non combattere il problema ma di lasciarlo scorrere,ma questo non ci porta a una apatia ..
Confuso?

la meditazione non è mancanza di attività ma esercizio di consapevolezza dei propri contenuti mentali; nella 'meditazione senza oggetto' non si medita su qualcosa, ma soltanto si osserva, senza giudicare, quello che accade all'interno di sè stessi. I pensieri che passano per la testa non si inseguono, non si trattengono ma se ne prende atto e si lasciano andare.

Ad esempio, normalmente al pensiero ossessivo, ad un pensiero di rabbia e in generale a tutti i pensieri a cui si accompagnano emozini negative, segue una serie di rimuginamenti volti ad alimentarli o scacciarli dalla mente; trutto questo non fa che alimentarli. Se invece li lasci andare e non li coltivi, prima o poi se ne vanno definitivamente


Inviato da: amos81 il Martedì, 02-Nov-2010, 11:31
PSICO-si.gif

Alla fine è lo stesso lavoro che fanno con i farmaci anti ossessivi.

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 03-Nov-2010, 10:22
LA MEDITAZIONE E' UNA BATOSTA ALL'EGO

Quando stai seduti 2 ore davanti a un muro, immobile e concentrato sulla posizione, vedi i pensieri che ti attraversano la mente e sono di ogni tipo, da "mi sono dimenticata di scongelare il merluzzo", e "che cazzo ci sto a fare io qui seduta davanti a 'sto muro", ad altri pensieri più complessi che non sto a dire.

E li lasci passare.

Così, non conta più niente quesllo che pensi di essere e che cosa e quanto hai studiato e come sei vestito e che aspetto hai.

Non contano niente nemmeno i tuoi giudizi e opinioni sul mondo, sulle persone e su te stesso.

Sei solo, davanti a questo muro dove si abbattono tutte le tue presunzioni

Inviato da: Zanji il Mercoledì, 03-Nov-2010, 20:17
"dove si abbattono tutte le tue presunzioni "





là, dove si abbattono tutte le presunzioni e sei solo più tu.

Senza accessori, senza etichette, senza giudizi, senza preconcetti, pregiudizi, paure.

Sei solo più tu là dove si abbattono tutte le presunzioni.

Tu in armonia con l'universo di cui il muro è una rappresentazione concettuale semplice e comprensibile.


Ed è bellissimo, una volta che lo hai provato, una volta che agguanti questa intuizione la possibilità di ricollegarti ad essa è sempre a portata di mano. PSICO smile.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 08-Nov-2010, 12:28
ACCETTARE DI ESSERE VULNERABILI

Come sappiamo, al disturbo ossessivo è legata la rigidità del pensiero, che ripete all’infinito gli stessi schemi dettati dalla paura, dal senso di colpa, dall’intolleranza all’incertezza. Quale incertezza e paura di che cosa?

Secondo i maestri dell’Oriente si tratta, in ultima analisi, di paura della morte, intesa non solo in senso fisico ma anche mentale, cioè della dissoluzione dell’ego. Può anche essere paura di quello che potrebbe avvenire dopo la morte a causa delle nostre presunte colpe, l’espiazione e il castigo eterno (doc religioso e superstizioso in generale).

Comunque sia, la paura della morte è insita nella mente umana, che rifiuta di accettarla. Quindi non solo la morte del corpo ma qualunque tipo di perdita; l’attaccamento ossessivo è conseguenza della paura della perdita, perdere qualcosa è un po’ come morire.

La reazione alla paura è la rigidità mentale, quindi il rifiuto a priori di quello che può mettere a repentaglio le nostre certezze, in discussione le nostre opinioni, in dubbio i nostri giudizi.

Ci irrigidiamo e costruiamo intorno a noi una fortezza mentale, a cui aggiungiamo continuamente nuovi mezzi di difesa cercando di renderla inespugnabile.

Poi ci chiudiamo dentro e accettiamo di ricevere solo comunicazioni filtrate e mediate in modo da non doverci mai esporre e se proprio ci tocca uscire indossiamo una corazza per renderci invulnerabili.

Ma non funziona così, non funziona proprio. Prima o poi, può arrivare qualche cataclisma imprevisto in grado di distruggere tutte le nostre costruzioni mentali, magari un ciclone che ci trascina via da quello a cui siamo disperatamente aggrappati e che non vogliamo mollare a nessun costo. Però siamo costretti a mollarlo, sia pure con tutta la disperazione e la rabbia, mandando giù la frustrazione, il senso di vuoto e di solitudine.

Allora, tanto vale evitare di spendere tanta fatica nella costruzione di barriere inutili, tanto vale uscire così come siamo accettando di essere vulnerabili, di muoverci con la vita, di essere felici quando ne abbiamo l’occasione senza preoccuparci di tutto; accettiamo di poter provare dolore per una perdita, ma con la consapevolezza che tutto fa parte del Gioco; accettiamo che in questo Gioco si può dare e prendere ma non conviene né attaccarsi troppo né rifiutare a priori.


Inviato da: amos81 il Lunedì, 08-Nov-2010, 12:35
PSICO cry.gif PSICO cry.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 08-Nov-2010, 12:45
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 08-Nov-2010, 11:35)
PSICO cry.gif PSICO cry.gif

no, non c'è da rattristarsi; se l'infelicità è data dall'attaccamento egoistico, il fatto che ci sia il modo di liberarsene è una grande possibilità che abbiamo e che possiamo coltivare. Una volta toccato il fondo, quando ci rendiamo conto delle conseguenze dell'attaccamento e della rigidità delle nostre abitudini mentali, si può guarire.

PSICO hug.gif

Inviato da: amos81 il Lunedì, 08-Nov-2010, 13:28
Mi rattristo perchè mi ci rivedo in toto (paura della morte esclusa, non ho paura di morire, ma di vivere male, di essere solo e infelice).

Speriamo che quella strada sia percorribile anche per quelli come me.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 08-Nov-2010, 13:37
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 08-Nov-2010, 12:28)
Speriamo che quella strada sia percorribile anche per quelli come me.

soprattutto per quelli come te - come noi - che, a causa di un problema, sono costretti a trovare una soluzione

Inviato da: Nathan Never il Martedì, 09-Nov-2010, 09:43
faccio mie queste bellissime parole... PSICO ok.gif

Inviato da: amos81 il Martedì, 09-Nov-2010, 10:18
QUOTE (tunnel @ Martedì, 09-Nov-2010, 08:37)
QUOTE (orsogrizzly @ Lunedì, 08-Nov-2010, 11:28)
accettiamo di poter provare dolore per una perdita, ma con la consapevolezza che tutto fa parte del Gioco; accettiamo che in questo Gioco si può dare e prendere ma non conviene né attaccarsi troppo né rifiutare a priori.

PSICO-si.gif
nessuno è invincibile, ma la vulnerabilità non è una colpa, è semmai un'occasione di verifica (di ciò che va e di ciò che non va neanche un pò) e cambiamento.
risvegliata da un lungo letargo mi guardo intorno.
non guardo alla mia situazione ma a quella di coloro che, prima di addormentarmi nel mio "mondo", avevo lasciato più o meno incasinati, più o meno traditi, più o meno provati dalla vita.
oggi alcuni di loro (quelli che posso dire di conoscere bene) mi sembrano così diversi, solo un paio di anni fa dicevano che basta, quella era davvero la fine, da quel trauma, da quel tradimento non si sarebbero più risollevati, la fine di un qualcosa esterno a loro sembrava davvero la fine della loro vita.
eppure nella vita accade sempre qualcosa.
forse il tempo che passa, non so, una maggiore consapevolezza, un rinnovato amor proprio, il puntare tutto più sull'interno che su ciò che sta fuori.

una forma di rispetto per se stessi, una ritrovata dignità.

PSICO hug.gif

Speriamo.

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 09-Nov-2010, 13:09
QUOTE (tunnel @ Martedì, 09-Nov-2010, 09:34)
più che speranza, io sposterei l'attenzione sul concetto di fiducia.
la speranza (ma è solo una mia opinione) mi riporta sempre all'esterno, a qualcosa che non dipende da me.
sono di nuovo in balìa del caso, degli eventi, del destino, del fato, in cui io non credo.
e poi mi sa di doc, di quando dicevo "se faccio X accade Y, se non l'ho fatto male speriamo che non accada nulla".
la fiducia in me stessa invece mi sa di un qualcosa che dipende in toto da me, che posso gestire e piegare (il termine forse è un pò bruttino) a mio favore.
un processo che va dall'interno all'esterno e non viceversa.
"se faccio o non faccio X può accadere di tutto, perchè non c'è correlazione. ci sono solo io che credo in me stessa e nel mio libero arbitrio".

PSICO-kiss.gif

concordo. Fiducia in sè stessi vuol dire decidere di essere in grado di prendersi la responsabilità delle proprie azioni, speranza è affidarsi al caso ed è tipica del doc.

Infatti, in queste cartelle, ricorre sempre il termine "speriamo" (di riuscire ad evitare le compulsioni, di uscire dal loop del doc, di riuscire ad esporci); come se fosse una forza magica che ci deve arrivare dall'esterno, anzichè cose che dipende da noi mettere in pratica! laugh.gif

Inviato da: amos81 il Martedì, 09-Nov-2010, 13:15
mi sono spiegato male.

Non era uno speriamo magico. Era uno speriamo perchè ahimè non tutto dipende da noi (questo anche è tipico del doc da controllo) ma dobbiamo come dite voi fidarci e affidarci anche agli altri siano essi medici, amici, insegnanti etc etc.

E poi vedere come vanno le cose.

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 09-Nov-2010, 13:28
QUOTE (amos81 @ Martedì, 09-Nov-2010, 12:15)
mi sono spiegato male.

Non era uno speriamo magico. Era uno speriamo perchè ahimè non tutto dipende da noi (questo anche è tipico del doc da controllo) ma dobbiamo come dite voi fidarci e affidarci anche agli altri siano essi medici, amici, insegnanti etc etc.

E poi vedere come vanno le cose.

PSICO-si.gif sii consapevole di questo domani, quando uscirai; abbi fiducia in te tesso PSICO hug.gif


Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 10-Nov-2010, 10:58
MANGIARE LO SPECCHIO

Vorrei condividere con voi l’esperienza della meditazione; cioè, vorrei condividerla con tutti, che tutti provassero a praticarla (quando mi appassiono a qualcosa sono così).
Allora abbiate pazienza, credo che questa discussione diventerà anche una specie di diario sull’esperienza della meditazione che, spero, possa invogliare altri ad intraprendere questa strada.
Allora.
Quando sei immerso in te stesso può capitare di avere paura e sentirti solo, provare un senso di vuoto; dovuto, credo, al fatto che non c’è niente a cui aggrapparsi, seduto davanti a un muro e solo con te stesso.
La mente produce in continuazione pensieri e un po’ alla volta ci si abitua, si impara a non farsi trascinare via dai pensieri, a non dargli importanza e tornare alla consapevolezza del presente. Un po’ per volta gli spazi vuoti tra un pensiero e l’altro si allargano. In mezzo c’è l’assenza di pensiero, il presente.
Nel presente non c’è niente, per questo ci si sente soli e si ha un po’ paura (almeno io che sono una fifona), perché non si è abituati alla solitudine vera, quella senza pensieri ed è una sensazione strana; come essere davanti a uno specchio, solo che lo specchio non è all’esterno e non riflette l’immagine esteriore,
ma quello che sta dentro: insomma lo specchio sembra di averlo mangiato laugh.gif

Inviato da: giovannalapazza il Domenica, 14-Nov-2010, 19:50
io però non sono ancora riuscita a capire se ho mai meditato veramente

Inviato da: orsogrizzly il Domenica, 14-Nov-2010, 21:56
QUOTE (giovannalapazza @ Domenica, 14-Nov-2010, 18:50)
io però non sono ancora riuscita a capire se ho mai meditato veramente

credo ci sì, la meditazione non è uno stato particolare della mente, non è nemmneno l'assenza dei pensieri ma solo la consapevolezza, la presenza mentale, l'accorgersi che i pensieri passano per la testa senza lasciarsi trascinare via. Quando ti accorgi che stai 'inseguendo' i pensieri e riporti l'attenzione al momento presente, quella è la meditazione, cioè attenzione consapevole.
Man mano che ti eserciti nella pratica, si allarga lo spazio di consapevolezza e si riduce quello in cui ti lasci trascinare via dai pensieri; questo spazio è la meditazione: dentro non c'è niente, è uno spazio vuoto.
Più difficile da spiegare che da mettere in pratica PSICO smile.gif

Inviato da: giovannalapazza il Lunedì, 15-Nov-2010, 10:08
QUOTE (orsogrizzly @ Domenica, 14-Nov-2010, 20:56)
QUOTE (giovannalapazza @ Domenica, 14-Nov-2010, 18:50)
io però non sono ancora riuscita a capire se ho mai meditato veramente

credo ci sì, la meditazione non è uno stato particolare della mente, non è nemmneno l'assenza dei pensieri ma solo la consapevolezza, la presenza mentale, l'accorgersi che i pensieri passano per la testa senza lasciarsi trascinare via. Quando ti accorgi che stai 'inseguendo' i pensieri e riporti l'attenzione al momento presente, quella è la meditazione, cioè attenzione consapevole.
Man mano che ti eserciti nella pratica, si allarga lo spazio di consapevolezza e si riduce quello in cui ti lasci trascinare via dai pensieri; questo spazio è la meditazione: dentro non c'è niente, è uno spazio vuoto.
Più difficile da spiegare che da mettere in pratica PSICO smile.gif

ok allora l'ho fatta

perchè c'è gente che dice di sentirsi in uno stato tra veglia e sonno e non capisco

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 15-Nov-2010, 14:37
QUOTE (giovannalapazza @ Lunedì, 15-Nov-2010, 09:08)
perchè c'è gente che dice di sentirsi in uno stato tra veglia e sonno e non capisco

quello è abbiocco, non meditazione laugh.gif

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 17-Nov-2010, 11:03
CONSIGLI DI OSHO SULLA MEDITAZIONE

Accade questo: quando le persone sono sedute in silenzio, in meditazione, nella loro mente si presentano molti più pensieri del solito , è come se co fosse un’esplosione straordinaria. Milioni di pensieri si affollano in te, perché hanno un investimento su di te…e tu stai cercando di liberarti dal loro potere? Ti stanno mettendo a dura prova!

Cosa puoi fare con questi pensieri? Non puoi continuare a stare seduto là, evidentemente devi fare qualcosa. Lottare contro di loro non servirà perché ti perderesti nella giungla dei tuoi pensieri. Se cominciassi a dare la caccia ai pensieri, saresti perduto; se lottassi contro di loro, saresti perduto. Allora, cosa si dovrebbe fare?

Questo è il segreto: il Buddha lo chiamava sammasati, giusto rimembrarsi. Ricorda semplicemente: questo pensiero è arrivato, guarda dove si trova, senza combatterlo, senza giustificarlo, senza condannarlo. Sii semplicemente obiettivo, come obiettivo è lo scienziato.Guarda dove si trova, da dove è venuto e dove sta andando. I pensieri sono mobilissimi, non si fermano a lungo. Devi osservare semplicemente il sorgere del pensiero, la presenza del pensiero, l’andarsene del pensiero. Non tentare di combatterlo, non tentare di seguirlo, sii solo un osservatore silenzioso e rimarrai sorpreso; più si stabilizzerà la tua osservazione e meno pensieri arriveranno. Quando la tua osservazione sarà perfetta, i pensieri spariranno, lasceranno un vuoto, un intervallo.

Ma ricorda un altro punto: la mente può tenderti ancora un tranello.
Non tentare di spingere oltre la tua osservazione,
la psicoanalisi freudiana fa questo: la libera associazione dei pensieri. Arriva un pensiero, poi ne aspetti un altro e un altro ancora e l’intera catena…questo è quello che fa ogni tipo di psicoanalisi; tu cominci a muoverti a ritroso nel passato ma un pensiero è connesso con un altro e così via, all’infinito. Se parti in questa direzione, inizi un viaggio eterno. Quello sarebbe un puro spreco.

Quindi fa solo questo: osserva un unico pensiero. Non entrare nella catena. Un pensiero sorge in te. Osserva dove sta andando, da dove arriva e quando scompare osserva. È scomparso. Dovrai rimanere semplicemente presente, all’erta, osservando il pensiero. Allora il pensiero comincerà a dissolversi. Proprio com’era venuto, scomparirà era nato nell’immaginazione, sparirà nell’immaginazione. Una volta che sarà sparito, tornerai alla contemplazione. Non occorre andare fino alle radici stesse del pensiero, perché non ha radici e dovresti raggiungere le origini stesse dell’esistenza.

Inviato da: miki_70 il Lunedì, 22-Nov-2010, 03:25


PSICO smile.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 22-Nov-2010, 11:48
PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 22-Nov-2010, 12:40
La meditazione è praticamente impossibili se non si è sinceri con sé stessi, se si pensa di fare qualcosa che ci sta rendendo migliori, persone più ‘spirituali’, meno materialiste. Oppure se ci imbottiamo la testa di luoghi comuni da manuale, tipo che dobbiamo amare tutti gli esseri della terra a cominciare da subito e godere delle cose semplici della vita.
Intanto, la meditazione non è un mezzo per nobilitare desideri e istinti sublimandoli nella luce dello spirito, se ci raccontiamo queste cose è solo un autoinganno.
Perché allora perdere tempo seduti davanti a un muro?
Per vedere la faccia che avevamo prima di nascere, dicono i maestri.
Per creare le condizioni di silenzio della mente necessaria a guardare dentro noi stessi, senza essere costantemente accompagnati da quel rompiballe logorroico ossessionante del pensiero razionale.
Se non seguiamo i pensieri, questi passano e vanno via senza essere tradotti in parole. Allora restiamo davvero soli, sia pure per poco, nell’intervallo tra un pensiero e l’altro. Questo lasciarsi andare all’inizio fa un po’ paura, si tende a opporre resistenza; con un po’ di esercizio però l’ansia sparisce e nell’intervallo di vera meditazione tra un pensiero e l’altro si prova una bella sensazione, di calma leggerezza e apertura, come se fossi seduto in mezzo ad uno spazio aperto.
Questi momenti non si dimenticano.
Dato che non si dimenticano, quando si è tristi o si sente arrivare l’ansia o i pensieri molesti, si possono richiamare alla memoria, e ritrovare quel senso di leggerezza e calma e libertà dalla zavorra mentale.


Inviato da: amos81 il Lunedì, 22-Nov-2010, 12:55
QUOTE (orsogrizzly @ Lunedì, 22-Nov-2010, 11:40)
La meditazione è praticamente impossibili se non si è sinceri con sé stessi, se si pensa di fare qualcosa che ci sta rendendo migliori, persone più ‘spirituali’, meno materialiste. Oppure se ci imbottiamo la testa di luoghi comuni da manuale, tipo che dobbiamo amare tutti gli esseri della terra a cominciare da subito e godere delle cose semplici della vita.

PSICO cry.gif

Allora non ho capito nulla.

Io pensavo davvero potesse cambiarti il modo di vedere la vita....

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 22-Nov-2010, 13:22
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 22-Nov-2010, 11:55)
QUOTE (orsogrizzly @ Lunedì, 22-Nov-2010, 11:40)
La meditazione è praticamente impossibili se non si è sinceri con sé stessi, se si pensa di fare qualcosa che ci sta rendendo migliori, persone più ‘spirituali’, meno materialiste. Oppure se ci imbottiamo la testa di luoghi comuni da manuale, tipo che dobbiamo amare tutti gli esseri della terra a cominciare da subito e godere delle cose semplici della vita.

PSICO cry.gif

Allora non ho capito nulla.

Io pensavo davvero potesse cambiarti il modo di vedere la vita....

non volevo dire che la meditazione non possa cambiare il modo di vedere la vita. Lo può eccome; può anche superare le ossessioni. Soltanto, bisogna essere onesti con sè stessi, non credere di essere migliori per il fatto di meditare, di diventare esseri superiori; la meditazione è aderente alla realtà, non alle illusioni, non deve essere una forma di autoesaltazione, altrimenti viene snaturata

Inviato da: amos81 il Lunedì, 22-Nov-2010, 13:39
No quello si, sono completamente d'accordo, non è una gara.

Spero però possa essere un modo per calmare non solo le ossessioni i sensi di clpa, gli sbalzi d'umore, la negatività persistente, ma anche e soprattutto la rabbia e il giudizio.

Porgi l'altra guancia insomma. Sono stanco di prendere schiaffi e ridarli, prenderli e ridarli, sempre in costante tensione per evitare che qualcuno ti freghi.

Fare le cose (anche di contrasto dove serve) ma con serenità d'animo, mi piacerebbe arrivare a quello.

Inviato da: amos81 il Lunedì, 22-Nov-2010, 14:08
Ma secondo te può essere di qualche utilità cercare di concentrarsi sulla respirazione anche nel resto della giornata oltre che nel momento delle pratiche?

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 22-Nov-2010, 15:10
QUOTE (amos81 @ Lunedì, 22-Nov-2010, 13:08)
Ma secondo te può essere di qualche utilità cercare di concentrarsi sulla respirazione anche nel resto della giornata oltre che nel momento delle pratiche?

io lo faccio, se mi accorgo che sta arrivando una paura, anche se la paura è ancora 'generica', cioè non ancora formulata in pensiero come paura di qualcosa di preciso. Osservo l'emozione-paura (o dispiacere, quello che è: naturalmente faccio questo esercizio solo con le emozioni spiacevoli, quelle piacevoli ben vengano laugh.gif ) e il respiro; di solito noto che il respiro cambia in presenza di paura.

E' un buon calmante PSICO-si.gif

Inviato da: giovannalapazza il Martedì, 23-Nov-2010, 08:23
per quanto si dovrebbe meditare al giorno? io faccio un quarto d'ora poi comincio ad annoiarmi a morte

Inviato da: amos81 il Martedì, 23-Nov-2010, 10:01
Ma oltre allo sky? Come fai? Mediti seguendo qualche istruzione o fai da te?

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 23-Nov-2010, 10:37
QUOTE (giovannalapazza @ Martedì, 23-Nov-2010, 07:23)
per quanto si dovrebbe meditare al giorno? io faccio un quarto d'ora poi comincio ad annoiarmi a morte

non c'è un tempo stabilito, ma più tempo dedichi meglio è. Un quarto d'ora è poco ma sempre meglio di niente.
All'inizio ci si annoia sempre, perchè la mente non vuole accettare la mancanza di qualcosa a cui attaccarsi. In una seconda fase, la mente si adatta e prende la meditazione come una pausa di silenzio da riservare alle proprie fantasticherie, così i pensieri anzichè diminuire aumentano.
Si arriva però con l'esercizio a vederli mentre si formano e lasciarli andare e aumenta lo spazio di puro silenzio tra un pensiero e l'altro.
A quel punto non ci si annoia, anzi

Inviato da: amos81 il Martedì, 23-Nov-2010, 10:48
Ma c'è qualche tecnica? Oppure siedi ad occhi chiusi e osservi il respiro?

Inviato da: orsogrizzly il Martedì, 23-Nov-2010, 11:07
QUOTE (amos81 @ Martedì, 23-Nov-2010, 09:48)
Ma c'è qualche tecnica? Oppure siedi ad occhi chiusi e osservi il respiro?

La tecnica consiste nel sedere con le ginocchia a terra (ci vuole un cuscino duro o una coperta piegata), la schiena eretta, occhi passivamente aperti, sguardo posato verso il basso. meglio non chiudere gli occhi, altrimenti tendi ad addormentarti; invece nella meditazione devi essere sveglio e consapevole.

All'inizio conviene concentrarsi sul respiro naturale, così la mente ha qualcosa su cui fermarsi e tende meno ad andare alla deriva con il pensiero.

L'osservazione del pensiero comunque è solo un mezzo, non il fine della meditazione.

Inviato da: rax il Giovedì, 25-Nov-2010, 21:17
QUOTE (orsogrizzly @ Martedì, 23-Nov-2010, 09:37)
QUOTE (giovannalapazza @ Martedì, 23-Nov-2010, 07:23)
per quanto si dovrebbe meditare al giorno? io faccio un quarto d'ora poi comincio ad annoiarmi a morte

non c'è un tempo stabilito, ma più tempo dedichi meglio è. Un quarto d'ora è poco ma sempre meglio di niente.
All'inizio ci si annoia sempre, perchè la mente non vuole accettare la mancanza di qualcosa a cui attaccarsi. In una seconda fase, la mente si adatta e prende la meditazione come una pausa di silenzio da riservare alle proprie fantasticherie, così i pensieri anzichè diminuire aumentano.
Si arriva però con l'esercizio a vederli mentre si formano e lasciarli andare e aumenta lo spazio di puro silenzio tra un pensiero e l'altro.
A quel punto non ci si annoia, anzi

Orso vorrei prima di tutto dirti che Tu e Zanij siete i pilastri di questa magnifica sezione. Anche se non partecipo molto ultimamente, vi leggo sempre non appena trovo tempo.
Anche se mi sono avvicinata alla meditazione (fai da te) dall'anno scorso seguendo le tue indicazioni, solo ora però inizio a credere fortemente al suo potere salutare perchè ho notato dei cambiamenti.
Devo dire che soprattutto quando ritorna il doc, la mia mente la applica oramai in automatico. Osservo il nascere del pensiero e cerco in tutti i modi di non interferire giudicandolo, subito dopo va via. Non mi ritaglio uno spazio o del tempo, la faccio durante il susseguirsi della quotidianità. Qui nasce la domanda...Sbaglio? Avverto un senso di stanchezza, perchè mi sento costretta a guardarli in faccia e anche se poi vanno via, c'è un continuo andirivieni, pur essendoci un maggior intervallo di tempo tra un pensiero e l'altro. Poi subentra la rabbia, il senso d'ingabbiamento, prendono forma e subito dopo si dileguano.
Nonostante ciò il doc mi permane anche per poco più di una settimana, ma perchè??? Mi chiedo allora, se l'averlo superato voglia dire gestire semplicemte al meglio le proprie paure e ansie convivendo sempre con quel brusio della mente O avere una vita serena e la mente in pace (pur avendo i pensieri)????.
PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 26-Nov-2010, 10:50
QUOTE (rax @ Giovedì, 25-Nov-2010, 20:17)
Orso vorrei prima di tutto dirti che Tu e Zanij siete i pilastri di questa magnifica sezione. Anche se non partecipo molto ultimamente, vi leggo sempre non appena trovo tempo.
Anche se mi sono avvicinata alla meditazione (fai da te) dall'anno scorso seguendo le tue indicazioni, solo ora però inizio a credere fortemente al suo potere salutare perchè ho notato dei cambiamenti.
Devo dire che soprattutto quando ritorna il doc, la mia mente la applica oramai in automatico. Osservo il nascere del pensiero e cerco in tutti i modi di non interferire giudicandolo, subito dopo va via. Non mi ritaglio uno spazio o del tempo, la faccio durante il susseguirsi della quotidianità. Qui nasce la domanda...Sbaglio? Avverto un senso di stanchezza, perchè mi sento costretta a guardarli in faccia e anche se poi vanno via, c'è un continuo andirivieni, pur essendoci un maggior intervallo di tempo tra un pensiero e l'altro. Poi subentra la rabbia, il senso d'ingabbiamento, prendono forma e subito dopo si dileguano.
Nonostante ciò il doc mi permane anche per poco più di una settimana, ma perchè??? Mi chiedo allora, se l'averlo superato voglia dire gestire semplicemte al meglio le proprie paure e ansie convivendo sempre con quel brusio della mente O avere una vita serena e la mente in pace (pur avendo i pensieri)????.
PSICO hug.gif

ti ringrazio molto e mi fa molto piacere sapere che quello che scrivo serve a qualcuno PSICO hug.gif

Quello che stai facendo va benissimo (applicare la meditazione alla quotidianità), però sarebbe molto meglio se riuscissi a fare un piccolo sforzo in più, ritagliandoti un po' di tempo ogni giorno (anche solo 20 m) per la meditazione seduta.

Nel caso decidessi di farlo, ti consiglio, quando siedi in meditazione, prima di concentrarti sul respiro naturale, di rilassare la mente concentrandoti su un semplice proponimento per rafforzare l'autostima e la convinzione di superare i pensieri molesti (nello yoga si chiama sankalpa - proponimento). Ad esempio: 'sono libera, oppure 'lascia scorrere', o 'accettazione totale' (ma sono solo esempi, decidi tu quale proponimento formulare). Meglio se accompagnati dalla respirazione, tipo: 'sono (inspirazione) - libera (espirazione)'.

Puoi ripetere questi proponimenti, formulati come mantra, anche durante la meditazione. E' un esercizio utile a far sì che, mentre la mente è calma, durante il silenzio della meditazione, l'inconscio è più ricettivo; allora, questi pensieri formulati razionalmente fanno presa nella parte emotiva inconscia di noi e, un po' alla volta, con le ripetizioni, vanno a 'sostituire' i pensieri ossessivi PSICO smile.gif

Inviato da: darknaiz il Venerdì, 26-Nov-2010, 12:44
diciamo che ognuno ha la sua visione e tecnica di meditazione, anche se quella più semplice e comune è quella di concentrarsi sul respiro, anche se per altre persone concentrarsi sul respiro crea ulteriore ansia.
Esiste infatti "l'ansia della meditazione" e cioè il pensiero di non effettuarla bene.
A tal proposito riporto questo link http://spiritualita-meditazione.blogspot.com/2010/10/lansia-della-meditazione.html

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 26-Nov-2010, 13:35
QUOTE (darknaiz @ Venerdì, 26-Nov-2010, 11:44)
diciamo che ognuno ha la sua visione e tecnica di meditazione, anche se quella più semplice e comune è quella di concentrarsi sul respiro, anche se per altre persone concentrarsi sul respiro crea ulteriore ansia.
Esiste infatti "l'ansia della meditazione" e cioè il pensiero di non effettuarla bene.
A tal proposito riporto questo link http://spiritualita-meditazione.blogspot.com/2010/10/lansia-della-meditazione.html

l'ansia da meditazione dell'articolo da te citato non è da intendere come ansia a livello patologico, ma come dubbio di non meditare bene; è una preoccupazione che si ha sempre, all'inizio della pratica PSICO smile.gif

E' vero che ci sono tante forme di meditazione, ma quella sul respiro è la più semplice e 'collaudata' e per chi fa da sè, credo sia meglio non andare a cercare cose complicate che non si è in grado di gestire senza una guida.

per meditazione sul respiro intendo semplicemente l'ascolto del respiro naturale, così com'è, senza modificarlo.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 29-Nov-2010, 12:57
MEDITAZIONE A COLORI

Dalle osservazioni fatte da qualcuno di voi, mi sono resa conto che la meditazione zen, in cui l’attenzione si concentra sul nulla, oppure la meditazione sul respiro, sono molto ‘astratte’ per chi inizia la pratica della meditazione e possono risultare troppo difficili da mettere in pratica.

La mente si annoia e tende troppo spesso a divagare. Allora, ho pensato che per chi inizia è meglio coinvolgere la mente nella nostra meditazione; non lasciandole spazio per andarsene per i fatti suoi, magari tormentandoci con i pensieri ossessivi, ma invitandola a collaborare con la nostra meditazione ed anche a creare pensieri positivi da inviare al subconscio, che rafforzino le nostre ‘difese immunitarie’ contro le ossessioni.

Naturalmente, quelli che propongo sono mezzi per concentrare la mente su un oggetto, per creare una condizione di silenzio e di calma mentale; i pensieri che si presentano durante la pratica devono essere lasciati andare via, riportando la mente alla consapevolezza del momento presente ed all’oggetto della concentrazione.

Unica differenza rispetto alla concentrazione sul respiro è che ci concentriamo su altro, in modo da rendere la pratica meno noiosa per la mente. La posizione del corpo è quella dello yoga, seduta a gambe incrociate su un cuscino duro o una coperta piegata, in modo che le ginocchia, possibilmente, tocchino terra. Mani posate aperte sulle ginocchia, palmi rivolti all’insù, pollice e indice uniti. Occhi passivamente aperti o semiaperti, sguardo rivolto verso il basso, schiena dritta e mento leggermente reclinato verso lo sterno.

MEDITAZIONE SUI 7 CHAKRA PRINCIPALI

Premessa:
non ho la presunzione di illustrare la teoria sui chakra, non è questa la sede e ai nostri fini non serve. Spiego soltanto come si pratica questa meditazione con la visualizzazione dei colori, associata all’individuazione di questi 7 ‘centri energetici’, su cui concentreremo l’attenzione. Non importa se crediamo o meno alla teoria dei centri energetici, non ci interessa formalizzarci su queste cose, quello che ci interessa è l’esperienza della meditazione.

Allora, immaginiamo che lungo il nostro corpo, dall’ultima vertebra sacrale fino alla sommità della testa, siano collocati 7 centri di energia, ciascuno associato ad un colore, cioè (dal basso verso l’alto):

BASE DELLA SPINA DORSALE, centro dell’energia di base materiale e fisica, colore ROSSO

BASSO ADDOME, centro dell’energia sessuale, colore ARANCIONE

ZONA DELL’OMBELICO, centro dell’energia della stabilità e dell’equilibrio interiore, colore GIALLO

ZONA DEL CUORE, centro dell’energia dell’emotività e dei sentimenti, colore VERDE

GOLA, centro dell’energia dell’espressione e della comunicazione, colore BLU

TERZO OCCHIO (punto in mezzo alle sopracciglia), centro energetico dell’immaginazione e dell’intuizione, colore INDACO

CORONA (sommità della testa), centro energetico della conoscenza superiore e della spiritualità, colore VIOLA.
Visualizziamo questi centri, dalla base salendo lungo il corpo, soffermandoci su ognuno.

Cominciamo con il 1° chakra, alla base della colonna vertebrale, centro dell’energia della vita materiale: visualizziamo questo punto, immaginiamolo come zona del corpo di energia in movimento, di colore rosso. Portiamo l’attenzione su questo punto, ascoltiamo le sensazioni che provengono da qui.

Risaliamo lungo il corpo, soffermandoci in modo analogo su ogni centro di energia, visualizzandolo con il colore caratteristico che lo rappresenta e immaginando di sentir fluire l’energia dentro ed intorno ad esso. Ascoltiamo le sensazioni provate.

In questo modo, risaliamo dal centro dell’energia sessuale (sopra gli organi genitali – colore arancione), dell’equilibrio interiore (zona dell’ombelico – colore giallo), delle emozioni (zona del cuore – colore verde), della comunicazione (zona della gola - colore blu), dell’intuizione (terzo occhio in mezzo alle sopracciglia – colore indaco), della conoscenza superiore/spiritualità (sommità della testa – colore viola).

Visualizziamo i colori e soffermiamoci su ogni centro, immaginiamo l’energia vitale che vi fluisce e osserviamo le sensazioni che ne provengono.

Alla fine della meditazione sui chakra, visualizziamo il nostro corpo seduto immobile come se fossimo un osservatore dall’esterno e facciamo qualche respiro profondo.

Ora, in questa condizione di silenzio e di calma della mente, inviamo dei messaggi positivi al nostro subconscio, perché questo è un momento in cui è particolarmente ricettivo.
I messaggi devono essere chiari e brevi, non contenere negazioni o condizionali e consistere in un proponimento.
A titolo di esempio:

LASCIA ANDARE

SONO SERENO

ACCETTAZIONE TOTALE.

Questi messaggi positivi, inviati a sé stessi, un po’ per volta si stabiliscono nella nostra parte emotiva, dove si depositano come un balsamo lenitivo dei pensieri negativi.

Una volta scelto il nostro pensiero positivo, dovrà essere sempre lo stesso, ripetuto per ogni pratica. Repetita iuvant laugh.gif


Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 29-Nov-2010, 15:41
QUOTE (tunnel @ Lunedì, 29-Nov-2010, 14:29)
grazie orso, ho letto con attenzione e l'ho trovato molto molto interessante.
forse per me è ancora troppo presto o forse sono davvero tanti i pensieri che mi strattonano da una parte e dall'altra tutte le volte in cui chiudo gli occhi e inizio la pratica, fatto sta che per ora è solo attraverso la concentrazione su un oggetto che riesco a calmarmi e a esercitare un minimo di controllo sulla mente.

e di queste indicazioni ne farò senz'altro tesoro.

PSICO hug.gif

un po' per volta, vedrò di postare meditazioni 'facili' e non troppo noiose, con luci e colori PSICO smile.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 29-Nov-2010, 16:29
Anartista??!! huh.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 29-Nov-2010, 17:46
QUOTE (tunnel @ Lunedì, 29-Nov-2010, 15:57)
dai, oggettivamente, quale termine può essere più atroce di Psico Nonno? laugh.gif

con tutta la buona volontà neppure Anartista può esserlo.... PSICO-asd.gif PSICO-asd.gif

sì ma 'anartista' mi pare troppo modesto...un po' svalorizzante....

se non proprio artista almeno critico d'arte PSICO-si.gif


Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 29-Nov-2010, 17:59
QUOTE (tunnel @ Lunedì, 29-Nov-2010, 16:57)
laugh.gif
è una definizione di Marcel Duchamp (un tipo che tutto intende fare tranne che sminuire il suo ruolo di artista... PSICO-asd.gif ).
cioè, in breve è un gioco di linguaggio sulla lingua inglese. alla domanda di un intervistatore inglese "come definisce la sua arte? lei come si definisce?" lui risponde "I am anartist" che però a voce suona "I am an artist" ("Sono un artista").
in realtà lui intende dire "Non sono un artista ma non sono neanche un non artista, sono un anartista".
il che ovviamente non ha senso...è solo un gioco! laugh.gif

prendiamola così!!!

'sti artisti non li capisco, sono troppo complicati huh.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 29-Nov-2010, 18:42
QUOTE (tunnel @ Lunedì, 29-Nov-2010, 17:09)
se si legge in francese le cinque lettere danno:" Elle à chaud au cul", ossia "Lei ha caldo al sedere".


anch'io ho caldo al sedere, sto qui seduta dalle 8.00 di stamattina e non posso uscire prima di 1 ora dry.gif

Inviato da: rax il Martedì, 30-Nov-2010, 20:47
QUOTE (orsogrizzly @ Lunedì, 29-Nov-2010, 14:41)
QUOTE (tunnel @ Lunedì, 29-Nov-2010, 14:29)
grazie orso, ho letto con attenzione e l'ho trovato molto molto interessante.
forse per me è ancora troppo presto o forse sono davvero tanti i pensieri che mi strattonano da una parte e dall'altra tutte le volte in cui chiudo gli occhi e inizio la pratica, fatto sta che per ora è solo attraverso la concentrazione su un oggetto che riesco a calmarmi e a esercitare un minimo di controllo sulla mente.

e di queste indicazioni ne farò senz'altro tesoro.

PSICO hug.gif

un po' per volta, vedrò di postare meditazioni 'facili' e non troppo noiose, con luci e colori PSICO smile.gif

Grazie Orso PSICO hug.gif . Vedo un po' di fermarmi, sedermi e iniziare a fare meditazione seguendo questa tua traccia.
Come faremmo senza te!!!!!! PSICO D.gif

Inviato da: Zanji il Mercoledì, 01-Dic-2010, 23:54
si! si ! meditazione con i colori. PSICO armati93.gif voglio farla pure io! PSICO hug.gif PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 02-Dic-2010, 10:27
QUOTE (rax @ Martedì, 30-Nov-2010, 19:47)
['facili' e non troppo noiose, con luci e colori PSICO smile.gif [/QUOTE]
Grazie Orso PSICO hug.gif . Vedo un po' di fermarmi, sedermi e iniziare a fare meditazione seguendo questa tua traccia.
Come faremmo senza te!!!!!! PSICO D.gif

blush.gif

Inviato da: orsogrizzly il Giovedì, 02-Dic-2010, 10:27
QUOTE (Zanji @ Mercoledì, 01-Dic-2010, 22:54)
si! si ! meditazione con i colori. PSICO armati93.gif voglio farla pure io! PSICO hug.gif PSICO hug.gif

PSICO-asd.gif

PSICO-kiss.gif

Inviato da: orsogrizzly il Venerdì, 03-Dic-2010, 13:19
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IL GAP !!!!


è l'intervallo, lo spazio tra un pensiero e l'altro.

dura pochissimo e non si riesce a bloccarlo.

però, se si riesce a dargli un'occhiata, quelli saremmo noi, in quell'intervallo del pensiero quando la mente sta zitta.

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 06-Dic-2010, 11:04
MEDITAZIONE CON VISUALIZZAZIONE – LUCE DORATA


Posizione seduta, mani aperte sulle ginocchia, come descritto sopra.

All’oro, metallo nobile, è sempre stato associato un potere benefico, ed è il colore della spiritualità.

Nel nostro immaginario, sono circondate da un’aura dorata le persone illuminate, che hanno trasceso la normale condizione umana della mente.

Senza pretesa di raggiungere la santità, visualizziamo nella nostra mente una luce di colore dorato, come quello che usavano i miniaturisti persiano del 1500 per dipingere le aureole dei santi e le ali degli angeli (per tunnel: rif. romanzo di Pamuk – Il mio nome è Rosso PSICO smile.gif ).

Immaginiamo che questa luce dorata arrivi dallo spazio siderale e sia formata di polvere di stelle.

Visualizziamo questa luce mentre entra dalla sommità della nostra testa e si diffonde nel corpo, irradiandosi anche all’esterno e circondando il nostro corpo come un’aura.

Mentre sediamo immobili visualizziamo questa luce che entra, si irradia e ci avvolge, brillante e tiepida.

Passiamo in rassegna le varie zone del nostro corpo e visualizziamo la luce dorata che le attraversa, diffondendo benessere: cominciamo dalla testa e scendiamo lungo il corpo, fino ai piedi.

Visualizziamo poi tutto il corpo immerso nella luce dorata, immobile e rilassato.

Poi ripetiamo mentalmente, per tre volte, il nostro proponimento di libertà (vedi meditazione sui colori), in modo da farlo ‘assorbire’ dal nostro subconscio.

Ora spostiamo l’attenzione dal corpo fisico alla zona delle emozioni; immaginiamo che le emozioni siano idealmente situate nella zona del cuore (4° chakra). Qui è il luogo dove si trovano anche le vecchie ferite, che non sono mai guarite bene e si affacciano alla nostra coscienza sotto forma di paure e ossessioni; da qui hanno origine i pensieri distruttivi. Quindi, è proprio in questa zona che dobbiamo portare energia benefica.

Visualizziamo la luce dorata che raggiunge e si diffonde come un balsamo in questa zona del cuore, sede delle emozioni; è luce benefica che guarisce le nostre ferite.

Ora che la luce dorata vi ha attraversati, lasciatela andare via. Se ne andrà silenziosamente e tornerà nello spazio.
Verrà di nuovo, quando vorrete.

Poi osservate come vi sentite, fisicamente e spiritualmente.

Sciogliete la posizione lentamente, stiratevi come i gatti, alzatevi e sistemate con calma le vostre cose, che avete usato per meditare; materassino, cuscino, coperta. Mettetele in ordine. Intanto continuate a sentire gli effetti benefici della luce che ha attraversato il vostro corpo e il vostro spirito, sentitevi in pace e augurate mentalmente la pace anche agli altri esseri, anche ai rompicoglioni laugh.gif

Anche a noi, grazie PSICO hug.gif


Inviato da: Zanji il Lunedì, 06-Dic-2010, 12:10
è bellissimo tutto ciò che ci trasmetti. La luce dorata sei tu. PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 06-Dic-2010, 12:25
QUOTE (Zanji @ Lunedì, 06-Dic-2010, 11:10)
è bellissimo tutto ciò che ci trasmetti. La luce dorata sei tu. PSICO hug.gif

ehm, inzomm.... blush.gif

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Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 06-Dic-2010, 12:39
postala Tunnel !!!! wub.gif

Inviato da: Zanji il Lunedì, 06-Dic-2010, 13:08
evviva anche il loto!


nei prossimi giorni mi applico su tutto questo! PSICO armati93.gif


siamo un bel gruppetto di luci dorate ! PSICO smile.gif

Inviato da: Zanji il Lunedì, 06-Dic-2010, 13:26
le luci del palazzo! si le luci! laugh.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 06-Dic-2010, 15:57
laugh.gif

praticamente è la meditazione suoi chakra; ho avuto solo il tempo di dare un'occhiata, devo ascoltare con calma.

Grazie tunnel PSICO hug.gif

Inviato da: amos81 il Lunedì, 06-Dic-2010, 17:01
Carino

Inviato da: *giallina* il Martedì, 07-Dic-2010, 00:08
cavolo per qualche secondo ho percepito una sensazione di benessere totale..peccato che è durata poco...poi mi sa che l'ansia ci ha messo lo zampino solito!

grazie tunnel! PSICO smile.gif

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 13-Dic-2010, 14:23
La pratica della Meditazione (Allan Watts)

La pratica della meditazione non è quel che comunemente si intende per pratica, nel senso di ripetizione intesa a preparare a una qualche prova futura. Può sembrare strano e illogico dire che la meditazione sotto forma di yoga, dhyana o za-zen, come è in uso presso gli induisti e i buddhisti è una pratica priva di scopo nel futuro immediato o lontano, poiché è l'arte dell'essere completamente centrati nel qui e ora. "Io non sono addormentato e non c'è nessun posto in cui voglia andare".

Viviamo in una cultura totalmente stregata dall'illusione del tempo, in cui il cosiddetto momento presente è sentito come qualcosa di infinitesimale fra un passato potentemente condizionante e un futuro la cui importanza è assoluta. Non abbiamo un presente. La nostra coscienza è quasi totalmente occupata dal ricordo e dall'aspettativa. Non ci rendiamo conto che non c'è mai stata, non c'è e non ci sarà mai altra esperienza che quella del presente.

Siamo perciò privi di contatto con la realtà. Confondiamo il mondo di cui si parla, che si descrive e si misura col mondo qual è in realtà. Siamo sotto l'incantesimo di quegli utili strumenti che sono i nomi, i numeri, i simboli, i segni, i concetti e le idee. Ecco dunque che la meditazione è l'arte di sospendere temporaneamente il pensiero verbale e simbolico, un po' come un pubblico beneducato interrompe le conversazioni quando sta per iniziare un concerto.

Limitatevi a stare seduti, chiudere gli occhi e ascoltare tutti i suoni che possono essere nell'aria, senza provare a identificarli o a definirli. Ascoltate come ascoltereste la musica. Se vi accorgete che il dialogo mentale continua, non cercate di interromperlo con la volontà. Limitatevi a lasciare la lingua rilassata, abbandonata e comoda nella mascella inferiore, e ascoltate i vostri pensieri come ascoltereste gli uccelli che cinguettano fuori dalla finestra, puro rumore nella vostra testa: i pensieri alla fine si placheranno da soli, come uno stagno agitato e fangoso si calma e torna limpido se non lo si disturba.

Ancora, prendete coscienza del vostro respiro e lasciate che i vostri polmoni funzionino al ritmo loro congeniale. E per un po' restate semplicemente ad ascoltare e sentire il respiro. Ma, se possibile, non chiamatelo così. Limitatevi a vivere l'evento non verbale. Si può obiettare che questa non è meditazione 'spirituale' ma semplice attenzione al mondo fisico: si dovrebbe però comprendere che spirituale e fisico sono soltanto idee, concetti filosofici, e che la realtà di cui ora avete coscienza non è un'idea. Di più, non c'è in voi un io che ne è cosciente. Anche quella era solo un'idea. Potete udirvi in ascolto?

E adesso cominciate a lasciar 'cadere' il vostro respiro all'esterno, lentamente e comodamente. Non sforzate né tendete i polmoni, ma lasciate che il respiro esca allo stesso modo di quando vi abbandonate in un letto accogliente. Lasciatelo semplicemente andare, andare, e andare. Non appena c'è un minimo sforzo, fatelo semplicemente rientrare come un riflesso, senza pressioni o strappi. Non pensate all'orologio. Non pensate a contare. Mantenete semplicemente questo stato tanto a lungo quanto dura il senso di beatitudine che dà.

Soprattutto, non puntate a un risultato, a un improvviso cambiamento di coscienza o al satori: l'essenza della pratica della meditazione è tutta nel concentrarsi su ciò che È, non su ciò che dovrebbe o potrebbe essere. Il problema è: non usare la forza per svuotare la mente, o per concentrarsi su un punto di luce o altro, anche se, fatto senza accanimento, queste cose possono essere meravigliose.

Quanto dovrebbe durare tutto ciò? La mia idea, forse non ortodossa, è che lo si possa far durare fintanto che non c'è sensazione di sforzo - e può voler dire arrivare a trenta o quaranta minuti a seduta; dopo di che vorrete tornare allo stato di normale riposo e distrazione.

Sedendo per meditare, è bene mettere sul pavimento un cuscino abbastanza consistente, tenere la spina dorsale diritta ma non rigida, tenere le mani in grembo - a palme in alto - poggiare morbidamente l'una sull'altra e sedere a gambe incrociate nella posizione del Buddha, nella postura del mezzo 'loro' o del loto completo, o inginocchiati e seduti all'indietro sui calcagni. 'Loro' significa che uno o entrambi i piedi poggiano, con la pianta rivolta verso l'alto, sulla coscia opposta. Queste posture sono leggermente scomode, ma hanno, proprio per questo, il vantaggio di tenervi desti.

Può accadere che nel corso della meditazione abbiate visioni stupefacenti, idee abbaglianti e meravigliose fantasie. Può anche succedervi di avere l'impressione di stare per diventare chiaroveggenti, o di poter lasciare il corpo e viaggiare a volontà. Ma tutto ciò è distrazione. Lasciatelo stare e osservate semplicemente cosa accade ADESSO. Non si medita per acquistare poteri straordinari:
infatti, se riusciste a diventare onnipotenti e onniscienti, che fareste? Non ci sarebbero ad attendervi altre sorprese, e tutta la vostra vita sarebbe come far l'amore con una donna di plastica. Attenti, quindi, a tutti quei guru che promettono 'meravigliosi risultati' e altri futuri benefici dal loro insegnamento. Ciò che importa veramente è rendersi conto che il futuro non esiste, e che il vero senso della vita è l'esplorazione dell'eterno presente. FERMATEVI, GUARDATE e ASCOLTATE!


Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 16-Dic-2010, 01:09
yes PSICO-si.gif

Inviato da: SOL il Giovedì, 16-Dic-2010, 21:52
Per Orso Grizzly...
Trovare uno stile di vita che unisca il nostro pensiero occidentale e la spiritualità orientale,potrebbe essere una situazione molto equilibrante.
Uno diceva metti insieme Oriente e Occidente e parti...

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 27-Dic-2010, 13:21
NON PUOI PIANTARE UN CHIODO NEL CIELO

Liu Chi (maestro zen cinese del X sec.) diceva: ‘se incontri il buddha, uccidilo!’.

Vuol dire che non bisogna attaccarsi a niente, nemmeno ad una dottrina.

Tutto quello a cui ci attacchiamo produce solo karma, cioè fardello inutile che ci portiamo dietro, triste e pesante e ci allontana dalla liberazione.

Quando siamo attaccati a qualcosa o a qualcuno, nasce la paura della perdita; la paura si può poi trasformare in ossessione.

Se ci aspettiamo che le cose durino per sempre, se non accettiamo dentro di noi la possibilità della trasformazione e l’eventualità della perdita, se non ci esponiamo a questo rischio, saremo sempre proiettati nel futuro e pieni di ansia anticipatoria.

E’ così evidente che non dobbiamo attaccarci e invece lo facciamo sempre, costruendo la nostra infelicità; non ci attacchiamo solo alle persone e alle cose, ma anche ai pensieri e pure a quelli spiacevoli, rielaborandoli e rimuginandoci masochisticamente, nella speranza di esorcizzarli.

Così non li esorcizzeremo mai e la paura che cerchiamo di controllare e addomesticare ne esce invece rafforzata.

Dobbiamo abbandonare i pensieri ossessivi ed esporci, uscire dal loro circolo vizioso, non obbedire a quello che ci suggeriscono, alla voce delle sirene. Non contrastarli razionalizzando, ma semplicemente mollarli.

E le emozioni?
Le emozioni sono legate ai pensieri. I pensieri sono emozioni tradotte in linguaggio.
Quando nella mente appare un pensiero ossessivo, all’origine c’è un’emozione negativa, di paura e senso di colpa.

Se acquistiamo familiarità con la pratica dell’introspezione, cioè del guardarsi dentro, riusciremo a lasciar andare via il pensiero ossessivo, ad abbandonarlo, e rimanere con l’emozione nuda da cui il pensiero si origina. E’ l’emozione allo stato puro, senza filtro mentale, non ancora espressa in linguaggio.

Provate a fare questo esperimento con il pensiero doc, di qualunque tipo sia (contaminazione, relazione, aggressivo ecc.). Lasciate andare il pensiero formulato in linguaggio appena sorge e osservate l’emozione nuda e cruda che ne sta all’origine. Non definite l’emozione (come paura, colpa ecc), non datele un nome, lasciatela affiorare alla coscienza così com’è.

LIBERATE L’EMOZIONE, non vi farà nessun male; può capitarvi di tremare e piangere, ma questo vi farà bene.

Più in generale, cerchiamo di praticare la libertà del pensiero, non chiudiamoci nelle nostre paure, non sigilliamo la mente intorno al doc; non attacchiamoci alle nostre opinioni e giudizi, non diamo niente per scontato, non cerchiamo le certezze assolute, apriamo la mente alla libertà dell’incertezza e della trasformazione.

Ricordiamoci che, nella realtà delle cose, noi ci troviamo in viaggio a bordo di una palla che viaggia nello spazio a grande velocità; allora rassegniamoci, non pretendiamo l’immobilità che non esiste in natura!

Liu Chi diceva anche: ‘non puoi piantare un chiodo nel cielo!’

Inviato da: SOL il Sabato, 01-Gen-2011, 19:45
Grazie Maestro!
Tanti auguri di buon anno

Inviato da: orsogrizzly il Lunedì, 03-Gen-2011, 10:37
QUOTE (SOL @ Sabato, 01-Gen-2011, 18:45)
Grazie Maestro!
Tanti auguri di buon anno

grazie, anche a te PSICO hug.gif

Inviato da: orsogrizzly il Mercoledì, 05-Gen-2011, 12:02
MEDITAZIONE SULLA LUCE E SUL PUNTO IN MEZZO ALLE SOPRACCIGLIA
Rimando da post ‘1000 fulmini’ di oggi

Leggendo il post di oggi di Zanij, che ha provato una meditazione con concentrazione ad occhi chiusi sul punto in mezzo agli occhi, mi sembra utile scrivere di questa meditazione molto semplice e ‘rasserenante’.

Sedete a gambe incrociate e ponete a terra davanti a voi a circa 1 m. di distanza un lumino dentro una ciotola rotonda (deve essere rotonda, poi vedrete perché).

Spegnete altre fonti di luce e concentratevi sulla fiammella del lumino; non sui bordi o sulla ciotola, ma proprio sulla fiamma; se l’attenzione devia altrove, riportatela dolcemente sulla fiamma.

Rimanete concentrati per quanto tempo volete, almeno 15 minuti, con gli occhi ‘passivamente aperti’, cioè socchiusi a fissare la fiamma, il mento deve essere leggermente reclinato.

Poi chiudete gli occhi e fate convergere lo sguardo sul punto in mezzo alle sopracciglia (quello che nello yoga viene chiamato terzo occhio o sesto chakra); per effetto ottico, visualizzerete un bel fiore viola, simile ad un loto, con un punto luminoso nel mezzo (per questo la ciotola con il lumino deve essere rotonda laugh.gif ); continuate a osservare l’immagine finchè pian piano sarà svanita.

Riaprite gli occhi e osservate i mutamenti prodotti; dovreste provare un senso di rilassamento e freschezza nella zona intorno agli occhi.


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