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> Doc Omosex: Consigli Di Un Veterano, prendere coscienza e uscirne
 
hope40
Inviato il: Mercoledì, 04-Set-2019, 10:42
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Ciao ragazzi,

cinque anni fa frequentavo il forum per uscire da un incubo chiamato doc. Alla fine ci sono riuscito ma, dopo essere stato bene, ci sono ripiombato e ho deciso di tornare a dare un’occhiata. Ho visto che tanti ex “compagni di doc” si sono cancellati dal forum e tanti sono off-line da secoli, quindi sono felice per loro, vorrà dire che ne sono usciti. Siccome tanti di voi hanno letto i miei vecchi post e mi scrivono in privato per avere qualche consiglio, ho deciso di scrivere questo post per darvi dei consigli di chi, prima di voi, ci è cascato e poi è uscito. Prendete questo scritto come una serie di consigli, fermo restando che la vera guarigione arriva quando non avrete più bisogno della rassicurazione e di venire a trovare conforto qui sul forum

1) La buona notizia è che si può uscire da questo incubo, quella cattiva è che se ne esce non come pensate voi. Il doc non è un quiz, un enigma da risolvere con la logica e lo sforzo mentale. Il doc è una malattia: il sintomo di un malessere che si cura soltanto attraverso la psicoterapia e i farmaci. Non illudetevi di poterne uscire sforzandovi da soli; perderete solo tempo perché potete forse silenziarlo, spedirlo in fondo alla vostra mente, ma lui tornerà. Perciò, se volete stare bene, cercate uno psicologo (so che state pensando “non voglio andare dallo psicologo perché mi farà accettare la mia omosessualità”, lo abbiamo pensato tutti) o rivolgetevi all’asl. Questo è l’unico modo per iniziare la strada verso il benessere.

2) Non esiste il “doc omosessuale”, esiste il doc, che prende le forme delle nostre paure più grandi. Chi soffre di doc omosessuale ha sofferto in passato di altri pensieri ossessivi, proprio perché questo disturbo si attacca agli aspetti della nostra vita ai quali siamo più legati. Ma c’è un comune denominatore nel doc: il problema di personalità. Quello che dobbiamo curare è l’aspetto del nostro io, non una rivelazione sessuale uscita all’improvviso. Il “doccato” è generalmente una persona ansiosa e insicura, incapace di apprezzare il suo valore e di analizzare le sfumature delle cose. Il doccato vede tutto “o bianco o nero”, tende a razionalizzare tutto. Vuole primeggiare e mettersi in competizione, vuole essere amato e giudicato positivamente da tutti. Fatica a digerire le critiche, e questo lo porta spesso a definirsi debole, a reagire con aggressività o ad assumere un atteggiamento di difesa. Ci focalizziamo sul sesso ma il problema è la nostra personalità, ed da qui che dobbiamo ripartire a costruire il nostro percorso.
3) Sapete qual è la soluzione del doc? Non la risposta definitiva che mette a tacere tutti i nostri dubbi, ma la prevenzione dalla risposta. So che risulta strano ma starete bene quando vi dimenticherete del dubbio da un momento all’altro, quando smetterete di cercare le risposte o, come accaduto a me, quando non vi interesserà più cercarla. Più vi sforzate, più il doc diventa profondo e si cronicizza. Quando smetterete di cercare le risposte, tutto tornerà più nitido: i ricordi, le pseudoattrazioni, il livello di ansia. Ma a questo si arriva ovviamente dopo un percorso terapeutico in grado di ricostruire il problema che vi ha portato ad ossessionarvi per mesi o anni
Dal doc non se ne esce quando accetterete che non siete omossessuali, ma quando realizzerete che 4) c’è una minima possibilità che lo siate, anche solo un 1%. Il problema non è pensare che siate diventati gay da un giorno all’altro, questo è un normale pensiero; il problema è ossessionarvi e arrecarvi malessere, stress e ansia. Dovete capire che la guarigione non trovare la risposta definitiva e mettere alle spalle tutta la frustrazione di mesi, ma saper convivere con un dubbio che assomiglia a un elettrocardiogramma: una linea retta che va su e giù, a volte molto su e a volte molto giù, ma che la giusta direzione è stare a ridosso della linea retta il massimo possibile, fino a ritrovare la serenità. Dovete imparare a “nuotare senza braccioli”, a “muovervi nel bosco senza lanterna”, a “guidare senza navigatore”. Liberatevi del pensiero, non giudicatelo, ignoratelo il più possibile, e vedrete che la vita reale non è quella dentro la vostra testa. Come disse un ragazzo qui sul forum tanti anni fa: “la mente è profonda ed è capace anche a farvi pensare che vi piaccia mangiare la cacca del vostro cane”, ma la realtà è un’altra.

5) Se quello di rivolgervi a un terapeuta è il primo consiglio più importante, il secondo è quello di lasciare stare test e siti porno. Il materiale hard non riflette sempre la nostra sessualità, perché è un angolo nel quale possiamo sfogare le nostre fantasie e le nostre perversioni più profonde. La masturbazione, se fatta per testarsi, perde il suo fine primario, cioè quello di portare piacere. Più consuma porno, più il cervello ha bisogno di materiale più spinto per eccitarvi e vi porterà ad apprezzare cose che nella vita reale non fareste mai. Quindi lasciate stare la pornografia, serve solo a ingannarvi e a farvi credere cose sbagliate.

So che ci sono tante altre cose che vorrei dirvi ma preferisco chiudere qui. Ho voluto darvi solo qualche dritta da chi ci è passato e per colpa dei pensieri ossessivi ha sprecato anni e alcuni dei momenti più belli della sua vita. Come dissi nel mio primo post sul forum cinque anni fa: “vi auguri il meglio e vedremo che ce la faremo tutti a uscirne”





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gianlugoal
Inviato il: Mercoledì, 04-Set-2019, 12:55
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bellissima testimonianza.
questo deve essere il forum, non altre paranoie o altro
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giovannalapazza
Inviato il: Mercoledì, 04-Set-2019, 16:54
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complimenti, sposto in strategie per combattere il doc


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Egot
Inviato il: Sabato, 28-Set-2019, 18:45
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Giusto hope...è l'ora di vedere le cose per quello che sono, il cervello è un organo biologico come altri, complesso e ancora sconosciuto, ma è materia organica e può avere parametri non sempre lineari che possono sviluppare patologie come ogni altro organo umano.
Chi non ne prende coscienza continuerà come un ragazzino a "scalare il monte con il ginocchio rotto" perché "devo farcela con le mie forze"...è necessario crescere abbastanza in fretta, emotivamente e razionalmente, perché solo ai bambini e permesso non rendersi conto di ciò che gli accade. Ci sono papà e mamma a proteggerli.
Nel nostro caso siamo noi a doverci proteggere, quindi, soprattutto per chi si trova all'inizio del percorso con un disturbo mentale, si deve andare dal medico come per un qualsiasi problema di salute di cui non si conosce nulla.
Nel tempo, vi assicuro che è cosi, si imparerà a gestire i propri guai mentali al pari di una influenza o emicrania cronica, sapendo cosa e come prendere eventuali medicine.
Io iniziai a soffrire di doc a seguito di una depressione moderata circa vent'anni fa...ho una certa idea di ciò che scrivo.
Fede e fiducia in voi stessi.
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