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Aeroplano italiano |
Inviato il: Lunedì, 17-Set-2018, 23:06
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Unregistered |
Il Doc, lo sappiamo, è un'immersione in un mare nero di pensieri.
MA NOI ABBIAMO UNA VERA ARMA: LA COSCIENZA. Avete notato che, quando rimuginate, credete che i vostri pensieri sono la vostra vita? E che i vostri pensieri siete voi? Queste convinzioni sono false e vi divorano l'anima. Questi pensieri sono prodotti unicamente dal Doc; non sono la vostra vita e non siete voi. Qualsiasi rimuginazione vi venga, interrompetela, ricordando che: "QUESTO È IL DOC CHE PARLA, NON SONO IO! “. Diversi di voi assumono zoloft, che é un antidepressivo. Perché purtroppo, anche la depressione é rimuginativa. MA È LA DEPRESSIONE, NON SIETE VOI Quando é colpa di una malattia, diamo la colpa alla malattia, non a noi!!! Questa non è un colpo di bacchetta magica , ma é semplicemente la coscienza di noi e che il Doc è un'altra cosa, diversa da noi. |
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Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 01:20
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Membro Attivo Messaggi: 121 Utente Nr.: 18.832 Iscritto il: 22-Feb-2018 |
Raccontavo in un post che ho avuto periodi depressivi da oltre 20 anni, iniziati da adolescente.
In passato non rimuginavo né ruminavo, a dire il vero neanche ero consapevole di essere depresso, non conoscevo del tutto il significato VERO di essere depressi. Per questo non pensavo al mio stato, ero triste, un po' asociale e svogliato, ma affrontavo tutto questo con "naturalezza": non mi ponevo domande. Questa assenza di ruminazione in effetti non mi bloccava completamente nelle attività, magari le rallentava solo, così anche se ero depresso mi mantenevo ugualmente attivo e sveglio sul piano mentale. Dopo alcune settimane o mesi, quando la depressione spontaneamente perdeva di potenza, la mia vita si ristabilizzava: ritornavo insieme alla gente, uscivo di più all'aria aperta, ecc. Nel presente, con l'ultimo episodio depressivo, mi sono messo sin da subito a rimuginare, non immediatamente a dire il vero, diciamo dopo 2 anni di abbattimento continuo, solo allora ho iniziato a macinare pensieri negativi ripetitivi. Ma ho voluto capire cosa mi stava succedendo sin da subito! Questo mi ha definitivamente bloccato ogni attività, non solo fisica ma anche mentale, favorendo quindi la totale inattività ... che come sappiamo è fonte di depressione e malumore. Mi domando: ma può essere SOLO la presenza di ruminazione mentale a fare tutta questa differenza tra il passato e il presente, cioè a mantenere attiva e persistente la depressione? Può la sola ruminazione portare a peggiorare la depressione di giorno in giorno sino ad arrivare alla paralisi totale e poi spingersi ancora oltre? Oppure più semplicemente fino ad oggi non ho mai avuto una vera DEPRESSIONE come Cristo comanda? |
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Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 01:27
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Psico Padrino Messaggi: 1.817 Utente Nr.: 18.781 Iscritto il: 27-Gen-2018 |
la mia paura è "e se il doc sta dicendo qualcosa di reale"? dato che spesso le sensazioni sono così forti...
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Aeroplano italiano |
Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 08:45
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Unregistered |
Qualsiasi cosa dica, sono cazzi creati dal doc. Tu avverti dei sintomi, ma non sei tu. Allo stesso modo che se hai tosse e catarro: ti senti male, ma é la bronchite, non sono bronchitici i tuoi polmoni. Certo, la bronchite tornerà a farti visita, ma é lei che viene; i tuoi polmoni respirano resoirano normalmente. |
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Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 09:05
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Psico Padrino Messaggi: 1.263 Utente Nr.: 17.624 Iscritto il: 07-Nov-2016 |
Quindi anche le sensazioni sono una cazzata del doc giusto o sbaglio? -------------------- l’ansia non deve vincere sulla vita di chi ne soffre. È un’amara sofferenza, certo, ma combatterla è possibile
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Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 10:14
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Psico Amico Messaggi: 804 Utente Nr.: 18.495 Iscritto il: 03-Set-2017 |
Le sensazioni sono una risposta fisiologica ai pensieri creati dal doc. Possiamo dire che le sensazioni sono uno dei sintomi collaterali del doc. -------------------- Ansiosa da sempre, docker a fasi alterne dal 2015.
In terapia cognitivo-comportamentale dal 2017. In terapia farmacologica dal 2018. Intravedo da poco la luce. Per uscirne vuole studio, pazienza impegno. E volontà di mettersi in discussione. |
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Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 10:26
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Psico Amico Messaggi: 804 Utente Nr.: 18.495 Iscritto il: 03-Set-2017 |
Ciao, Provo a rispondere alla tua domanda citando un libro che a me ha aiutato tantissimo, ovvero La Trappola della Felicità di Russ Harris, che consiglio di leggere veramente a TUTTI... L'autore citando le teorie dell'ACT ovvero una terapia basata sull'acceptance and commitment ovvero: accetta che esiste il negativo ma impegnati per ottenere la vita che vuoi, distingue tra "Dolore pulito" ovvero la sofferenza che naturalmente ogni persona nella sua vita affronta, per i più svariati motivi. Il dolore pulito ha un suo percorso, arriva, perdura per un periodo, poi passa in modo naturale. Poi c'è il "dolore sporco" che è quello dato dal ruminamento dei pensieri. Il dolore sporco si mescola a quello pulito finché non sai più distinguere quale sia uno e quale sia l'altro, e ovviamente rallenta di molto i tempi di guarigione fino a far precipitare la persona in una baratro. In sostanza: periodi bui capitano a tutti, l'unico metodo "funzionale" per affrontarli è accettarli in pieno, piangendo, facendo gli asociali o qualsiasi altra cosa ci serva, perché il dolore deve fare il suo corso, EVITANDO qualsiasi tipo di rimuginamento (riflettere sul perché si sta male, scavare nel passato, dare la colpa a qualcuno, autocompatirsi, cominciare a predirsi una futuro nero ecc ecc... Perché ogni volta che si compiono queste azioni si rallenta il processo di guarigione e ci si causa dolore inutilmente) Quindi sì. La presenza di ruminamento mentale è la differenza fondamentale tra il guarire in tempi naturali o perdurare nella sofferenza. Leggi il libro che ho citato qui sopra. Ti si aprirà un mondo. -------------------- Ansiosa da sempre, docker a fasi alterne dal 2015.
In terapia cognitivo-comportamentale dal 2017. In terapia farmacologica dal 2018. Intravedo da poco la luce. Per uscirne vuole studio, pazienza impegno. E volontà di mettersi in discussione. |
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Aeroplano italiano |
Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 10:28
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Unregistered |
Quindi anche le sensazioni sono una cazzata del doc giusto o sbaglio?
Si, Gattina: qualsiasi cosa il Doc suggerisca, anche se sembra tua, non sei tu. E' una cosa che frulla da sé. |
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Aeroplano italiano |
Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 10:43
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Unregistered |
La depressione porta da sé la rimuginazione. Purtroppo lo so da molti anni. Siccome poi la depressione ha sempre una componente ansiosa, penso che si possa sviluppare qualche tratto ossessivo, anche in assenza di diagnosi Doc specifica (è il mio caso). Il quadro di te che riferisci , è perfetto per chiarire un fatto: l'apatia, il senso di rinuncia, la difficoltà a portare avanti le cose e a fare progetti, sono tutte cose che riducono l'attività. Ma l'essere attivi è la condizione forse più importante per il benessere, per non sedersi a pensare e a rimuginare. E' ben più difficile uscire dalle rimuginazioni, se restiamo fermi. E' logico che se siamo impegnati in qualcosa e con qualcuno, non avremo spazio per lambiccarci il cervello. Contro il Doc, serve la distrazione, non la concentrazione. L'ideale è l'attività sociale e fuori di casa. Se non siamo abbastanza motivati, troviamo qualsiasi pretesto per uscire. Per questo non pensavo al mio stato, ero triste, un po' asociale e svogliato, ma affrontavo tutto questo con "naturalezza": non mi ponevo domande. Verissimo: perché fino a che non sei cosciente che è colpa della depressione, credi che sei fatto così e che la vita è fatta così. E quindi alla fine , concludi che è tutta colpa tua . |
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Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 11:10
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Membro Attivo Messaggi: 121 Utente Nr.: 18.832 Iscritto il: 22-Feb-2018 |
Grazie mille per il suggerimento, lo divorerò quanto prima!!! |
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Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 11:12
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Membro Attivo Messaggi: 121 Utente Nr.: 18.832 Iscritto il: 22-Feb-2018 |
Ho letto solo l'inizio di questo articolo del 2001 che sembra confermare in pieno la tua teoria. |
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Aeroplano italiano |
Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 12:23
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Unregistered |
Bellissimo intervento, Fairy
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Aeroplano italiano |
Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 12:31
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Unregistered |
Molto, molto interessante. Grazie. |
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Aeroplano italiano |
Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 12:56
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Unregistered |
Altra osservazione.
Quando rimuginiamo, si forma un flusso di pensieri negativi. Ma non esiste un flusso di eventi negativi che accadono intorno a noi. Il problema è che questo flusso dei pensieri finisce per costituire Il mondo in cui esistiamo, che alla fine soppianta quello vero. Cioè la rimuginazione sembra più vera del vero! Facciamo la prova. La prossima volta che vi capita di rimuginare forte , andate in una bella piazza con un giardino e guardatevi intorno. Dove siete, nel giardino? No, siete dove sta la vostra testa! Altrove. La prova? State 10 minuti e poi andate via: non vi ricorderete nulla di quello che avete visto, ma ricorderete tutto quello che avete pensato. |
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Inviato il: Martedì, 18-Set-2018, 16:25
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Membro Senior Messaggi: 486 Utente Nr.: 19.039 Iscritto il: 12-Lug-2018 |
Ciao Aeroplano!
Osservazione interessante, ma mi permetto di dissentire. Se abbiamo pensieri “intrusivi” non è affatto per colpa del DOC, ma perché siamo esseri umani. Non è vero che i pensieri sono prodotti dal DOC. Li produciamo noi stessi! perché ebbene sì, questi pensieri ce li hanno tutti! Anche quelli che sembrano la coppia perfetta (molto tra virgolette) o che sembrano perfettamente etero. Perché pretendere perfezione se siamo esseri umani Fallaci? Il doc non provoca i pensieri. Il doc li amplifica e li rende INACCETTABILI perché eticamente, socialmente e moralmente PER NOI errati |
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