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Alli88 |
Inviato il: Venerdì, 23-Giu-2017, 20:14
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Unregistered |
Buona sera! Ho preso appuntamento da uno psicoterapeuta che effettua TCC. Non so se è esattamente specializzato in DOC, ma in disturbi d'asnia sì, e mi sono lasciata convincere dalle oltre cento recensioni positive.
Il primo sarà un colloquio conoscitivo gratuito e senza vincoli, e ho questi dubbi: Mi servirà davvero andare da uno psicologo che mi dica cose che già so? Che mi dica che ho problemi di ansia radicati fin dall'infanzia a causa delle influenze/del vissuto famigliare, che ho problemi nel rapporto con mio padre e grossi problemi di autostima che sono alla base di due dei miei doc? Non sprecheró soldi? D'altronde lui può solo spiegarmi come fare a stare meglio ma non può certo togliermi i pensieri dalla testa. Mi sembra tanto di andare in cerca di rassicurazioni, per cose che già so bene di mio. |
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Inviato il: Venerdì, 23-Giu-2017, 22:24
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Membro Junior Messaggi: 51 Utente Nr.: 16.741 Iscritto il: 10-Mar-2016 |
A me personalmente la terapia è servita molto, anche solo avere un dialogo riguardo ai tuoi poblemi è già una cosa che da sollievo, poi all'inizio mi sembrava che non stessi facendo alcun progresso e che non mi servisse ma poi ho capito che stava cercando di farmi arrivare da sola alla consapevolezza. Il successo dipende ovviamente dalla tua volontà, il terapeuta ti dà gli strumenti ma sei tu che devi lavorare su te stessa. Se posso chiedere quali sono le tue ossessioni?
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Alli88 |
Inviato il: Venerdì, 23-Giu-2017, 22:48
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Unregistered |
Doc da relazione, doc omosessuale, rari episodi di doc violento, di doc da contaminazione e ipocondria. Un po' tutti insomma, ma il problema non è il contenuto delle ossessioni in sé ma il fatto che io abbia/abbia avuto paura di ogni cosa
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Inviato il: Venerdì, 23-Giu-2017, 22:49
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Membro Junior Messaggi: 69 Utente Nr.: 18.237 Iscritto il: 03-Giu-2017 |
Beh ti chiedo, in fondo l'alternativa qual è? Prova! Mal che vada cambi metodo, ma in fondo loro ti possono indirizzare meglio di come faresti tu
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Inviato il: Venerdì, 23-Giu-2017, 23:06
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Psico Nonno Messaggi: 6.414 Utente Nr.: 16.642 Iscritto il: 14-Feb-2016 |
Se credo che in terapia ti verranno dette cose che già sai allora non sei informata né sulla terapia in sé né sulla tcc. La terapia da sola non cambia, non cura. Ci sono persone che hanno passato anni in terapia e non vanno comunque avanti. Sta a te utilizzare ogni elemento che esce in terapia per fare progressi.
Quindi a prescindere dalle cose che ti verranno dette quello che conta è come utilizzerai quellecose |
Giorgio1988 |
Inviato il: Venerdì, 23-Giu-2017, 23:08
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Unregistered |
Uno spsicologo serve ma non pensare che ti possa guarire dal doc dipende solo da te |
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Alli88 |
Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 10:08
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Unregistered |
Appunto, lo psicologo può servire ma non mi può certo levare i pensieri dalla testa. Può darmi degli spunti per migliorare, ma in questi mesi di spunti per migliorare me ne sono data tanti anche da sola e credo anche di essermela cavata bene.
Però ci andrò, tanto il primo colloquio è gratuito e senza vincoli per il futuro Vediamo che impressione mi farà questo psicoterapeuta |
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Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 10:55
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Psico Nonno Messaggi: 4.718 Utente Nr.: 17.093 Iscritto il: 06-Giu-2016 |
Se ci vai come faccio io sperando in una bacchetta magica allora stai fresca. Purtroppo bisogna prendere coscienza di certe cose e farsele proprie con l'aiuto della psicoterapia, che siano brutte ma anche belle.
-------------------- "È stupefacente quanto sia liberatorio essere capaci di vedere che i tuoi pensieri sono solo pensieri e che non sono te stesso o la realtà... il semplice atto di riconoscere i tuoi pensieri come pensieri può renderti libero dalla realtà distorta che essi spesso creano e genera un senso di maggior chiarezza e padronanza sulla tua vita"
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Alli88 |
Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 11:52
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Unregistered |
Ma è appunto perché non credo che lo psicologo possa davvero risolvere i miei problemi e che posso fare benissimo da sola, perché lui non può certo resettarmi il cervello da zero, che non ho grande fiducia nella terapia ho paura che faccia come l'ultima terapeuta da cui sono stata e mi dica "ah ma io non sono per nulla preoccupata per lei, perché nonostante tutto la sua mente funziona bene"...
Poi certo, sono sicura che magari in terapia possano emergere ulteriori spunti di riflessione e cambiamento che io da sola non riesco a scovare, però... |
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Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 12:28
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Membro Junior Messaggi: 69 Utente Nr.: 18.237 Iscritto il: 03-Giu-2017 |
Mh secondo me è più una questione di abituarsi a pensare ib maniera diversa e riprendere le vecchie abitudini di quando si stava bene.. Io sto provando a convincermi che la terapia sarà la svolta. Ovviamente sto mettendo tanto impegno e sto cercando di fidarmi davvero troppo. Poi un ulteriore problema sorge quando lo psico non è esattamente indicato a risolvere quel determinato problema, ma non tanto per la specializzazione tcc o altro, ma semplicemente perché non si è mai approcciato a quello in modo diretto. Io sono stata anni da uno che mi diceva semplicemente di parlare ma non mi rassicurava su nulla, per poi scoprire che si occupava solo di disagi adolescenziali come bullismo o autostima, e non aveva avuto mai a che fare con un adulto ( in genere il doc arriva in una fase un po' più tarda dell'adolescenza) ....
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Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 12:55
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Psico Padrino Messaggi: 1.125 Utente Nr.: 9.671 Iscritto il: 09-Feb-2012 |
La psicoterapia è un supporto, non è la formula magica che ti guarirà dal DOC, li dipende da te. Non avverrà tutto e subito ma ci vorrà costanza e perseveranza nel voler guarire, in quel caso si la psicoterapia sarà di grande aiuto. Dipende tutto da te.
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Alli88 |
Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 13:03
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Unregistered |
È che io non me lo ricordo come pensavo prima di iniziare a stare "male" o meglio, non per tutto.
Per quanto riguarda l'ipocondria, lo sono fin da piccola, anche se ora sono migliorata tanto. Ma sono cresciuta sentendo sempre parlare mia nonna di tumori e malattie varie, perché lei era malata, quindi ho sempre avuto paura di malattie, ospedali ecc con la differenza so che alcune paure sono del tutto irrazionali mentre da bambina non me ne rendevo conto. Per quanto riguarda l'ansia generalizzata, pure quella me la porto dietro dall'adolescenza e forse anche prima perché anche da bambina avevo paura di tutto. Questo probabilmente perché avendo genitori un pot ansiosi che mi dicevano di state attenta a tutto sono cresciuta con la paura di tutto. Per quanto riguarda il doc da relazione non so come fosse prima che iniziasse, perché prima della mia relazione attuale non be ho mai avuta una quindi questo è forse da imputare a idee di relazioni ipotetiche che mi sono costruita i negli anni e sulle quali ha inciso anche la mia educazione (mamma che diceva che gli uomini sono quasi tutti stronzi, che vogliono una cosa sola, che il sesso si fa solo con la persona "giusta" e dopo tanto tempo ecc). Il doc violento e forse quello che mi fa meno fastidio ma ricordo un episodio da bambina in cui ero a casa con mamma e una mia amichetta, mamma stava usando un martello per montare non ricordo cosa e io avevo immaginato di prendere il martello e tirarglielo in testa. Sentitami in colpa per quel pensiero lo raccontai a mamma che non ricordo cosa mi disse, probabilmente che era solo un pensiero e i pensieri non sono reali. Di fatti non ricordo di aver più avuto episodi del genere, fino all'anno scorso. Quelli con cui posso identificare con certezza come mi sentivo prima del doc sono quello omosex e un po' quello da contaminazione. Quello omosex è scoppiato a settembre scorso, ma so perfettamente che prima di ciò io ho sempre guardato le donne e pensato fossero belle senza però avere nessun dubbio sul mio essere etero. Quello da contaminazione è un po' più complicato, perché mi era scoppiato dieci anni fa dopo un episodio specifico che non sto a raccontare. Ma già da anni io avevo il TERRORE delle siringhe perché, sempre mamma, mi ha messo in testa fin da bambina che queste le potevo trovare nei prati (e mi è capitato, senza che però all'epoca andassi nel panico) e che potevo pungermi e beccarmi l'hiv. Poi ho scoperto che è praticamente impossibile contagiarsi con una siringa trovata in un prato, ma la paura irrazionale è rimasta. Quello che a me da più fastidio sono i pensieri e mi dico perché se so che non sono gay devo continuare ad avere pensieri che mi dicono che lo sono? Perché se so che le siringhe non sono infettive, se attraverso un prato o un'aiuola devo aver paura di essermi punta per sbaglio? So che tutto ciò non è reale ma i pensieri mi vengono e mi infastidiscono, lo ammetto. So anche però che non dovrei dar peso ai pensieri perché se no si rinforzano e tutte le altre tecniche, quindi nel mio caso sarebbe più iniziare/continuare a pensare in un modo diverso rispetto a prima perché quello che ho sempre creduto finora era sbagliato |
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Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 13:35
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Nuovo iscritto Messaggi: 41 Utente Nr.: 18.256 Iscritto il: 11-Giu-2017 |
Provate a vederla in questo modo:
"Ma allenarsi serve davvero? Se io vado dall'allenatore so già quello che mi dirà, che devo fare 30 squat, 40 flessioni, correre 1 km. Solo che ogni volta che lo faccio incomincio a sudare, mi fanno male i muscoli e ad un certo punto addirittura mi sembra di non avere fiato! Vi sembra normale?! Quindi meglio smettere, perchè tanto ogni volta la stessa storia. E poi andarci non mi ha risolto niente, continuava a dirmi di fare squat, io non li facevo e a tutt'oggi ancora non riesco a correre per la maratona, quindi soldi sprecati". Se poi andate da un allenatore che non vi dice di fare squat ma vi dice di parlare di come vi sentite male quando vi manca il fiato allora avete sbagliato proprio allenatore e allora sì che è inutile. Se, invece, avete sufficiente forza di volontà da fare tutti gli squat e le corse da soli, allora meglio per voi! l'unica cosa è stare attenti a fare le cose nel modo giusto e non procurarsi "strappi muscolari" L'altra cosa che voglio dire è che tecnicamente non penso sia giusto definire questi pensieri come irrazionali, semmai come eccessivamente razionali.. è inutile stare lì a dimostrare quanto siano irrazionali i pensieri perchè in realtà puoi sempre pensare ad un perchè in realtà è possibile che avvenga; del resto c'è gente che si lascia, gente che diventa gay (non mettiamoci a discutere se è possibile o meno, sarebbe un discorso senza fine), gente che uccide (purtroppo), gente che si ammala (purtroppo), gente che scorda di chiudere la porta e gli entrano i ladri in casa, prese elettriche che mettono a fuoco casa.. perchè dovrebbero essere irrazionali? Il pensiero irrazionale semmai è pensare di poter tener sotto controllo tutto questo! Smettere di provare a dimostrare che tutto ciò sia impossibile e iniziare ad accettare che non possiamo controllare l'universo è il primo passo verso un minimo di libertà Alla fine se ci pensate si tratta di paure legate ad un nostro eventuale senso di colpa, temiamo che avvengano determinate cose e che sia solo e soltanto colpa nostra. |
Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 16:21
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poor man Messaggi: 34.079 Utente Nr.: 57 Iscritto il: 04-Lug-2007 |
NON SI PUO' risolvere un problema con la stessa mentalità che lo ha creato...
credo fosse Einstein a dirlo... frase eccezionale. per quanto tu sia intelligente e ti informi con libri e forum e tu sia motivata un aiuto e un punto di vista esterno (di un professionista viso a viso non tramite internet con noi) apre la nostra mente in maniera incredibile e ti dà quegli strumenti di cui hai bisogno. credimi lo so sulla mia pelle.. TU CREDI di sapere come fare a realizzare ciò che sai in teoria ma in realtà c'è un mare di cose che difficilmente riesci a mettewre in pratica senza terapia e /o farmaci in certi casi. Saluti e auguri per tutto -------------------- Informazione:
Per favore Solo supporto tecnico ed informativo, no domande sul Doc per quello aprire una nuova discussione o meglio leggere le vecchie discussioni e le discussioni in evidenza. Grazie |
Alli88 |
Inviato il: Sabato, 24-Giu-2017, 20:21
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Unregistered |
Ho chiesto però a questo terapeuta se si occupa anche di DOC perché dal suo profilo non sono riuscita a capirlo. Nel mentre però ho prenotato anche un altro incontro presso un centro che fa tcc anche per doc. Vi dirò come va a finire.
Premetto che ne parlerò in terapia, ma mi è venuto un dubbio: Stasera mi ha chiamato una mia amica per uscire, una che non vedo da tanto e rivedrei volentieri. Andiamo a sentire il suo ragazzo suonare, presumo all'aperto. Il primo pensiero appena mi ha chiesto di uscire è stato "si, dai!", poco dopo mi è venuta la paura che suonando probabilmente all'aperto, magari suonano in un prato ed è partita la paura delle siringhe. Questa cosa è doc o semplice ansia anticipatoria? Ho sempre avuto il brutto vizio, quando uscivo con le amiche, di vedere scenari catastrofici di cose brutte che potevano capitarci mentre eravamo in giro, tipo fare un incidente in macchina. Detto ciò, stasera uscirò comunque, fanculo i pensieri, però mi danno proprio fastidio |
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