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> Una Beata Minchia, parole a caso dall scrivania di uno stronzo
 
halak
Inviato il: Venerdì, 26-Ott-2007, 12:46
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QUOTE (halak @ Mercoledì, 24-Ott-2007, 11:52)

Anch'io ho una certa storia lungodegente. Non credo neppure che questa donna alla quale volevo bene, alla quale voglio bene, non fosse adatta a me, solo che era parecchi anni fa e la verità in dieci anni cambia di molto.
Così un paio d'anni fa me lo sono confessato, mi sono chiesto cos'è che mi manca? E mi sono risposto: mi manca un amore.
Non vi dico il super io: mi ha preso a calci nel culo, ma io l'ho lasciato fare.
Un amore nuovo è facile a dirsi (per me neanche a dirsi, figuriamoci a farsi), ma poi le cose si complicano. La nostra storia clandestina è durata poco più di un anno, poi lei mi ha detto: non si può andare avanti così, o l'altra o me.
Ma l'altra mi amava o diceva di amarmi e da tanto viveva con me, io come potevo lasciarla?
Così, inevitabilmente ci siamo separati noi clandestini ( a dirla tutta mi sento un poco clandestino in generale, clandestino al mondo).
Però ci amiamo ancora, ed io ne soffro e magari anche lei ne soffre, ma i termini della questione permangono, almeno per lei (dura lex sed lex): Io sono più possibilista, più tirabaralla, più chissà cosa, lascio passare il tempo, mi arrampico sugli specchi, non so che fare, prendo pastiglie, mentine, birre e quant'altro.
E scrivo auto da fè sul forum. E' grasso che cola se non mi bruciano, ma anche se mi bruciano il grasso cola.
Magari non mi chiedo da dove vengo (dovrei per forza venire da qualche parte?), ma credo che noi uomini siamo razza ben stupida e abbiamo regole ben stupide che non valgono nulla il giorno dopo, mentre dalla stella più vicina ci separa un abisso così grande che se solo riuscissimo ad immaginarlo ci verrebbe da ridere della nostra supponenza.
Già la vita è sufficientemente breve e dolorosa.

Hi, hi, hi, mi autocito, scusate l'indelicatezza. PSICO-asd.gif
E anche l'indelicatezza di parlar sempre delle stesse cose, ma che volete, ognuno ha il suo punto debole.
Si può dire senza troppi patemi che F, l'altra donna, ha ragione. A questo amore è mancato il gran gesto, quello che antepone l'amore romantico a tutto il resto dell'universo, quello, per intendersi, che fa Dustin Hoffman nel Laureato.
"Eliane!! Eliane!!!" grida dal fondo della chiesa. Ve lo ricordate? E poi fuggono in autobus.
Lei, F, d'altra parte, il gran gesto in dispregio delle convenzioni e del perbenismo, lo aveva già fatto.
Sono io che ho manato mantenendomi sul terreno solido: all'amore romantico, questo non conviene.
Da questo punto di vista, la mia è stata una magra figura.
Tuttavia la mia magra figura pareva essere abbastanza ragionevole e a guardar di sbieco, anche a suo modo simpatica e per qualche verso perfino altrettanto ribelle: l'amore segreto, clandestino, l'eccitazione, il mistero, le fermate del tram, i corridoi e allo stesso tempo la complicità, farla in barba al modo, agli incastri, alle regole e allo stesso tempo ancora il tentativo di far meno male possibile a tutti i coinvolti, il domani che è sempre un poi chissà.
Un'atmosfera, mettiamo, tipo Woody Allen in Commedia sexy in una notte di mezz'estate.
Quale delle due alternative è più giusta e più attraente?
La prima è più spettacolare, più giovanilistica, più Hollywood, la seconda più ironica, più contenuta, più europea.
Ecco, che dire? Questi siamo noi e il giusto e lo sbagliato.

Hey hey hey Mrs. Robinson....
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