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> Ansia Da Relazione - Primo Approccio, Consigli ?
 
Piccolagios
Inviato il: Lunedì, 02-Gen-2017, 11:55
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Ciao a tutti, mi presento. Sono nuova ed oggi ho finalmente deciso di prendere parte alle attività del forum perché ho bisogno di raccontare la mia storia a qualcuno che possa capire. Ho 21 anni, frequento l'università in una città a 600 kilometri di distanza dal mio paese d'origine, e questa è stata una scelta imposta in parte dai miei genitori in parte da un mio personale senso di sacrificio. Posso dire che nonostante sia perfettamente in pari con gli esami la mia esperienza all'università la vivo con grande fatica. Ma ciò su cui vorrei concentrarmi è la mia relazione. Sono fidanzata da quasi sette anni con un ragazzo, che vive nel mio paese d'origine, e nonostante la lontananza siamo stati sempre capaci di gestire questo rapporto, confidando che un giorno questi sacrifici avrebbero ripagato ogni attimo di sconforto. Ecco, sono più di due mesi che non sono più la stessa persona. Non ho la possibilità di ricevere una diagnosi di uno specialistica sia a causa di motivi economici, che a causa del fatto che i miei genitori non potrebbero comprendere la situazione. Credo di essere caduta nella spirale del doc da relazione, o ansia da relazione, perché da un giorno all'altro la mia vita è diventata un inferno. Sono una persona tendenzialmente ansiosa, è ricordo in passato di avere avuto periodi in cui sono stata convinta di poter essere lesbica, ma la situazione è rientrata da sé. A volte anche qualche dubbio sulla mia relazione ha fatto capolino, ma non mi ha mai causato un tale problema come quello attuale. Mi sento fuori di me, ogni giorno lotto per alzarmi dal letto dopo una notte insonne, e non capisco come sia potuto capitare proprio a me, alla mia relazione. La mia ansia è praticamente cronica, non ho appetito, sono dimagrita, ho un peso costante al petto e le gambe di gelatina. Anche ora che sono a casa in pausa dall'università per la sessione invernale la situazione è difficile. Proprio ieri ho passato il pomeriggio con il.mio lui abbracciati mentre lui dormiva tranquillo e mi stringeva la mano mentre il mio cuore galoppava impazzito, e nonostante l'impulso a scappare via ho cercato di rimanere lì ferma, seppur con l'ansia a mille. Fino a pochi mesi fa avrei dato di tutto per stare tra le sue braccia, sono stata anche fin troppo ossessiva forse. Ho passato l'estate sentendo il cuore scoppiare d'amore per lui , abbiamo anche litigato spesso perché avevo paura che non mi amasse abbastanza, ed ora mi trovo esattamente nella situazione opposta. Vi prego, ho bisogno di qualche consiglio, ho tanta paura, non mi sento me stessa e anche lui mi sembra un estraneo, non sono io questa persona. Ho letto tante discussioni in cui si consigliava di continuare la relazione nonostante l'ansia, ma ho paura di non riuscire a sopportare questo stato a lungo andare. Grazie a chi risponderà, mi scuso per la lunghezza
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Piccolagios
Inviato il: Lunedì, 02-Gen-2017, 12:01
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Lui è così dolce con me, ed io mi sento sempre più sporca ed in colpa. Sa che ho problemi d'ansia particolarmente forti in questo periodo, ma cerco di tenerlo lontano dal contenuto dei miei dubbi per proteggerlo, perché so che lo ferirei terribilmente e non posso sopportarlo. Inoltre credo che chi non abbia vissuto l'assurdità della situazione non possa davvero comprendere. Però sono due mesi in cui gli attimi di tranquillità possono essere contati sulle dita di una mano, ed è questo che mi fa paura. Ho paura che sia reale, mentre vorrei solo poter tornare ad essere la sua piccola, anche se non so come.
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Piccolagios
Inviato il: Lunedì, 02-Gen-2017, 12:20
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Scusate se continuo a scrivere, ma vorrei provare a spiegare meglio. Non riesco a provare sentimenti in questo stato, ed è comprensibile
Ma vorrei davvero tornare quella che ero, così forte del suo amore. A guardo le nostre foto e Non riconosco entrambi , se mi capita di sentire una canzone su storie d'amore finite mi sembra un segno . Proprio ieri il padre del mio lui mi ha raccontato di aver sognato una biscia nera che gli stava accanto, pensando potesse essere sua cognata, con la quale di fatto ha avuto una discussione proprio ieri. Ed io dentro di me pensavo " Dio mio fa' che non sia io quella biscia ". Se sento parlare di relazioni finite , in particolare a causa di uno dei due che si è stancato, mi immedesimo e tremo dalla paura. Altre volte faccio pensieri stupidi, del tipo suonano al campanello, e mi viene da pensare se è mia madre vuol dire che ci lasceremo. So che tutto ciò non ha un senso, ma sto soffrendo tanto, non riesco più a studiare, è soprattutto ho paura di far del male al mio amore e di non poter tornare la stessa persona . Ne morirei, anche se mi sembra di non volerlo vedere, di non volerlo abbracciare, di voler scappare ( ma scappare dove? Anche scappando da lui non posso scappare da me stessa ). Scusate davvero per i messaggi che sto scrivendo a raffica.
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Piccolagios
Inviato il: Lunedì, 02-Gen-2017, 12:37
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Un altro particolare... Anche se ce ne sarebbero così tanti da scrivere un romanzo, il tutto è iniziato il giorno stesso in cui ci siamo rivisti dopo un mese, dopo una settimana sono ripartita e sono tornata nuovamente dopo un mese. Inutile dire che quel dubbio atroce, e quella sensazione ancor più atroce che sia reale, sono rimasti invariati, quasi senza un attimo di tregua. So che bombardarvi di messaggi non è giusto, volevo spiegare un po' la dinamica in modo da poter ricevere i consigli più appropriati. Grazie ancora
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serotonine
Inviato il: Martedì, 03-Gen-2017, 02:39
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QUOTE (Piccolagios @ Lunedì, 02-Gen-2017, 10:55)
questa è stata una scelta imposta in parte dai miei genitori in parte da un mio personale senso di sacrificio

A parte che ti consiglio di aprire un topic apposito nella sezione doc, il senso di SACRIFICIO significa che è una scelta che ti è pesato fare e che non era ciò che realmente volevi. Non è che ti causa un'ansia che riversi sulla relazione?
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serotonine
Inviato il: Martedì, 03-Gen-2017, 02:40
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Ah, l'hai già aperto
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Piccolagios
Inviato il: Martedì, 03-Gen-2017, 09:06
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Sì , potrebbe anche se finora non era mai successo. Parlo di sacrificio ma è qualcosa che in parte ho compreso di dover fare nonostante la mia sofferenza . I miei genitori hanno sempre detto che avrei dovuto iscrivermi ad università nel Nord Italia perché la laurea è un investimento per poter avere delle buone possibilità in futuro, e gli atenei più vicini al mio paese non hanno sempre una buona credibilità.
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Piccolagios
Inviato il: Martedì, 03-Gen-2017, 09:26
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Inoltre il mio corso di studi non mi entusiasma particolarmente , avevo delle aspettative diverse, però sono arrivata al terzo anno ottenendo dei buoni risultati nonostante questo. Spesso penso di aver sbagliato facoltà, che avrei potuto fare altro
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