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> Neuroplasticità E Neuroatrofia., Una base biologica per il DOC
 
Pask270393
Inviato il: Martedì, 11-Giu-2013, 20:30
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Vedo tanta gente scrivere guide e trattazioni riguardanti il doc, tutte basate sull’impostazione “psicologica” del problema. Utilissime senza dubbio, ma che hanno la pecca di essere un po’ “soggettive”. Cioè, se il lettore crede poco a queste storie, per quanto reali e efficaci che siano, le seguirà poco e male, o non le seguirà affatto. E’ stato il mio caso, perché, da buon studente di medicina, sono più attratto e colpito da tutto ciò che è biologico. Perciò, un risvolto biologico sul DOC accoppiato ad uno studio sull’anatomia del sistema nervoso ben infarcito di nozioni neurofisiologiche, mi ha quasi portato sulla via della guarigione. Perciò voglio scrivere qualcosa di più “biologico”, naturalmente un po’ a cartoni animati e senza paroloni, che possa colpire, quasi shockare il lettore (così come sono stato colpito e shockato io) e indurlo ad usare le tecniche più “psicologiche” scritte nelle varie sezioni e consigliate dai vari psicoterapeuti.

Sto parlando della NEUROPLASTICITA’. Prima di arrivare alla neuroplasticità vera e propria dovete sapere però qualcosa di basilare sull’organizzazione del nostro cervello, che naturalmente vi spiegherò. Pronti per iniziare?
1. Come è fatto il cervello umano.
Il cervello umano non è altro che un’accozzaglia di cellule, chiamate neuroni, e fibre di collegamento tra le cellule, chiamate assoni.

Vi piace il termine accozzaglia? Beh, scordatevelo. Nel cervello umano tutto è organizzato al nanometro e nulla è lasciato al caso.

Immaginate il processore di un supercomputer: milioni di miliardi di circuiti altamente intrecciati tra loro, che funzionano in codice binario: passa la corrente=1 / non passa la corrente =0. Possiamo ridurre il cervello umano fondamentalmente a questo: ad un processore. Passa la corrente (l’impulso) attraverso i circuiti = 1/non passa corrente= 0.

Ora voi mi direste: ma come mai noi non siamo robot che si comportano meccanicamente sempre allo stesso modo? La domanda è del tutto logica, perché da un sistema limitato al solo codice binario di solito ci si aspetta: Imput-> movimento. O imput-> risposta.

L’aspetto che differenzia il cervello umano da un processore comune è, tra molti aspetti poco utili alla nostra trattazione, la MODULABILITA’ del segnale. Tramite giunzioni intercellulari chiamate SINAPSI noi possiamo modulare l’intensità e la frequenza del segnale. Come? Tramite i nostri beneamati neurotrasmettitori, tra cui la serotonina. Tramite l’azione di neurotrasmettitori specifici i nostri neuroni possono amplificare, ridurre o addirittura inibire la trasmissione di un segnale. Capirete bene che i collegamenti associativi possono essere miliardi di miliardi. Questo ha permesso non solo negli uomini, ma anche negli animali inferiori la capacità di integrare i segnali provenienti dall’esterno (ma anche dall’interno) e produrre una risposta, sempre di tipo elettrico, da propagare in altrettanti circuiti.
Bene, abbiamo capito l’organizzazione fondamentale non del cervello, ma del TESSUTO NERVOSO.

E il cervello?

Il cervello è il risultato della diversa organizzazione del tessuto nervoso in strutture dotate di forma e funzione propria. Di entrambe le componenti del tessuto nervoso, che non vi ho spiegato e che vi spiegherò ora.

Il tessuto nervoso è formato da due tipi tissutali:

La sostanza bianca e la sostanza grigia. La differenza fondamentale è una: la sostanza grigia contiene i corpi cellulari, la sostanza bianca le strutture di collegamento (assoni) tra i vari corpi cellulari (non è proprio così, ma a noi ci interessa sapere questo. La sostanza bianca può collegare corpi cellulari molto distanti tra loro grazie alla straordinaria lunghezza di determinati assoni, che possono collegare strutture poste nel cranio con strutture poste nel midollo spinale, magari anche al livello del “culo”.

Il tessuto nervoso si organizza in varie strutture che, dal basso verso l’alto, sono:

Il midollo spinale: porta gli stimoli sia dal cervello alla periferia che dalla periferia al cervello.

Il tronco dell’encefalo (con annesso cevelletto): integra i segnali in entrata e smista quelli in uscita in maniera INCOSCIENTE.

Il diencefalo: la funzione principale del diencefalo è quella di filtrare i messaggi in ENTRATA alla corteccia, sempre in maniera incosciente.

Il telencefalo: formato da corteccia e strutture sottocorticali. Solo al livello della corteccia le informazioni arrivano a COSCIENZA, cioè siamo in grado di riconoscerle e di organizzarle. Qui sta “l’anima” per essere più chiari.

2. Il loop del pensiero

Abbiamo visto come funziona (in linea di massima) il cervello e abbiamo visto qual è la differenza tra coscienza e incoscienza. Naturalmente, eh ti pareva, queste due “formazioni” sono strettamente collegate.

Come abbiamo già detto la coscienza risiede in corteccia e la non coscienza risiede nelle formazioni sottocorticali. Nel caso delle funzioni psichiche la porzione cosciente si trova nella parte di corteccia situata sopra il tetto dell’orbita e fa parte del lobo frontale, chiamata quindi corteccia “orbitofrontale”. La porzione incosciente si trova in formazioni sottocorticali che chiameremo “nuclei del pensiero”, perché sono talmente tanti e poco chiari dal punto di vista funzionale che descriverli risulta fondamentalmente inutile e complicherebbe solo la vita sia a me nella descrizione sia a voi nella comprensione.

Naturalmente queste due porzioni sono collegate. Il collegamento è di tipo “a doppia via”, cioè va sia in direzione corteccia -> nucleo che al contrario.
Secondo voi i pensieri in quale parte si formano? In corteccia o nei nuclei?

Naturalmente, nei nuclei.

Alla corteccia ARRIVANO i pensieri e quindi noi li distinguiamo e discriminiamo, ma non li “produciamo”. Quindi i pensieri sono AUTOMATICI. Riassumendo:

Nucleo -> Corteccia.

Dalla corteccia poi, se riteniamo un pensiero importante, lo distinguiamo dagli altri e lo AMPLIFICHIAMO, integrandolo con altri impulsi che arrivano da aree della corteccia diverse, rimandandolo ai nuclei.

Quindi il loop è:

Nucleo -> Corteccia -> Nucleo.

E ricomincia, rimandando alla corteccia.

Questo sistema è alla base di ogni processo cognitivo, sia esso un processo d’apprendimento che di ragionamento. Più questo loop viene utilizzato, più le cellule implicate in questo processo si collegano tra loro, rendendo il processo più veloce. Questo fenomeno si chiama NEUROPLASTICITA’ ed è alla base di apprendimento, memoria e ragionamento, in poche parole dell’intelligenza.

Non abbiamo considerato una componente fondamentale di questo circuito: l’EMOTIVITA’.

La componente emotiva associata ai pensieri viene, come era prevedibile, da connessioni collaterali del loop appena descritto con varie formazioni nucleari sottocorticali, quindi INCOSCIENTI e AUTOMATICHE, tra cui il più importante è l’AMIGDALA.

Ricapitolando il percorso è:

Nucleo -> Corteccia -> Amigdala -> Corteccia ->Nucleo.

Quindi l’amigdala, e gli altri nuclei, “decidono” se un argomento ci piace, ci annoia, ci mette PAURA.

E proietta di nuovo in corteccia, in modo che noi ci rendiamo conto delle sensazioni che ci provoca quel pensiero. L’amigdala è inoltre collegata a strutture del tronco encefalico che regolano risposte viscerali, ovvero dei nostri organi, in maniera del tutto riflessa. Per questo, per esempio, se abbiamo ansia aumenta la frequenza cardiaca e la secrezione di adrenalina, che ci mette IN GUARDIA.

Spero di non aver annoiato nessuno, sono stato più chiaro e semplice possibile.

Ora però, arriva il risvolto pratico. Ricordate il fenomeno di NEUROPLASTICITA’?

Si applica anche alle connessioni con l’amigdala e con il tronco dell’encefalo, quindi più utilizziamo la parte cosciente, ovvero la corteccia, più il percorso che ho citato sopra si intensifica e diventa più veloce.

Questo sta alla base dell’OSSESSIONE:

Più diamo peso ad un pensiero, più esso si ripropone, proprio perché i circuiti con amigdala e nuclei si intensificano. E se ci fanno paura, ci faranno stare sempre peggio.

Questo è il meccanismo biologico alla base del DOC.

Non vi ho parlato però ancora del fenomeno che ha acceso in me la “lampadina” nell’affrontare il DOC.

Ed è il fenomeno della NEUROATROFIA.

Così come, se amplifichiamo un pensiero, questo provoca un aumento delle connessioni sinaptiche e quindi il fenomeno si ripresenta, se noi non diamo peso ad un pensiero e non ci stiamo a ragionare sopra le connessioni sinaptiche si atrofizzano e il circuito, con la relativa emozione associata, si ripresenta sempre con frequenze minori e con componenti emotive sempre meno importanti. Fino a scomparire del tutto (forse).

Questo sta alla base della terapia contro il DOC.

Spero che tutti voi abbiate compreso perché le guide e le strategie, nonché i preziosi consigli dei terapeuti, sono efficaci e soprattutto VANNO applicati. Se avete dubbi e volete chiarimenti, postate in questo topic o mandatemi un mp!
Forza ragazzi, che la guarigione è possibile!


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Alla base di tutto c'è la fisica: Correnti inconsapevoli su circuiti inconsapevoli. Poi viene la chimica: legami inconsapevoli tra molecole inconsapevoli. Poi viene la biologia: integrazione di chimica e fisica in un sistema inconsapevole.

Alla fine di tutto ciò, c'è il cervello umano, dove fisica, chimica e biologia si fanno consapevoli.. con tutto il malessere che ne deriva.


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CapodibonaSperanza
Inviato il: Martedì, 11-Giu-2013, 20:47
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Il tutto sta nel farsi meno pippe mentali!
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Sinceramente io penso che nessuna guida sia utile veramente, sul serio, nemmeno le mie.
Sono pur sempre una forma di rassicurazione, in ogni caso, bisogna leggere sempre tra le righe e capire.

Quando però dici che le altre guide sono "soggettive", lo sono anche le tue.
Sicuramente con te la conoscenza della parte biologica può dare ottimi risultati, però ad un altro può essere utile "solo" per capire come funziona ma non avere utilità sul lato pratico.
C'è una strategia diversa per ogni persona, un modo per ingannare la mente che inganna, ecco perché la cosa migliore non è seguire la guida ma un terapeuta che attraverso il dialogo, ti inganni sul tuo stesso inganno.
Per uscire dall'inganno quando sei dentro ci vuole molta capacità a guardare la realtà dall'esterno, e non è semplice, soprattutto per chi ha picchi d'ansia molto elevati.
Per questi ultimi sarebbe meglio iniziare con qualche erba che abbassi gradualmente lo stato d'ansia, in modo da riuscire a guardare tutto con una prospettiva più reale.

Con questo non voglio fare polemica, anzi trovo interessante la tua guida ed è utile per capire il meccanismo che rafforza i pensieri ansiosi. PSICO smile.gif


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Pask270393
Inviato il: Martedì, 11-Giu-2013, 21:23
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Rispondendo a Capodibonasperanza: questo topic spiega PERCHE' non bisogna farsi le pippe mentali, cosa abbastanza ovvia.

Per quanto riguarda Dr. Dock:

Per "soggettive" non intendevo (mi sono espresso male) dal punto di vista di chi le scrive, ma di chi le interpreta! Se leggi bene, scrivo che questa trattazione serve come stimolo ad usare le guide e i consigli del terapeuta, senza altri scopi.

Quella che ho scritto io non è una guida, nè una strategia. Senza polemiche naturalmente PSICO wink.png


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MAX-ILLUSION
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2013, 12:18
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Pask270393 questo 3d lo trovo molto interessante (pur come hai scritto tu è quello che sappiamo fino ad ora del cervello e speriamo in futuro di care ancora di più) fino ad ora molti con loro esempi o testi scrivevano di come funziona il pensiero e come comportarsi col doc, tu hai dato un infarinatura di come funziona "la meccanica del pensiero" ed è la perfetta riprova del perchè impegnandosi a non rispondere al doc questo si affievolisce e si migliora.

Ovviamente come dice Dr. Dock non è la soluzione quella sta ad ognuno di noi nel nostro percorso ma è bellissimo vedere come "funzioniamo" e che quindi le nostre sono paure di un disturbo.


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MAX-ILLUSION
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2013, 12:19
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QUOTE (CapodibonaSperanza @ Martedì, 11-Giu-2013, 20:47)
Il tutto sta nel farsi meno pippe mentali!

Molto conciso... ma anche le pippe mentali possono creare sofferenza.

la sofferenza merita sempre rispetto.


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Pask270393
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2013, 12:33
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Infatti la mia non è una "guida" (manco così la voglio chiamare) per guarire dal disturbo. Questo thread l'ho scritto per spiegare come funziona il disturbo e perchè le strategie e i consigli dei terapeuti, se applicati, portano alla guarigione.

Vuole essere uno stimolo per mettere in pratica le terapie e le strategie, non è assolutamente una terapia nè una strategia PSICO D.gif


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MAX-ILLUSION
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2013, 12:41
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QUOTE (Pask270393 @ Mercoledì, 12-Giu-2013, 12:33)
Infatti la mia non è una "guida" (manco così la voglio chiamare) per guarire dal disturbo. Questo thread l'ho scritto per spiegare come funziona il disturbo e perchè le strategie e i consigli dei terapeuti, se applicati, portano alla guarigione.

Vuole essere uno stimolo per mettere in pratica le terapie e le strategie, non è assolutamente una terapia nè una strategia PSICO D.gif

Certo ma è cmq bello sapere come funziona una cosa l'ho trovato molto chiaro non essendo del settore, sei stato bravo.


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giovannalapazza
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2013, 13:39
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wub.gif ma....................MERAVIGLIOSOOOOO!!! happy.gif happy.gif happy.gif happy.gif

grazie, grazie e grazie ancora

ora abbiamo la spiegaziojne scientifica del perchè non compulsare sia importante

lo metto subito in evidenza


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giovannalapazza
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2013, 13:41
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Così come, se amplifichiamo un pensiero, questo provoca un aumento delle connessioni sinaptiche e quindi il fenomeno si ripresenta, se noi non diamo peso ad un pensiero e non ci stiamo a ragionare sopra le connessioni sinaptiche si atrofizzano e il circuito, con la relativa emozione associata, si ripresenta sempre con frequenze minori e con componenti emotive sempre meno importanti. Fino a scomparire del tutto (forse).

Questo sta alla base della terapia contro il DOC.

Spero che tutti voi abbiate compreso perché le guide e le strategie, nonché i preziosi consigli dei terapeuti, sono efficaci e soprattutto VANNO applicati. Se avete dubbi e volete chiarimenti, postate in questo topic o mandatemi un mp!
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questa parte la metto anche di là


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Pask270393
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2013, 14:51
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Addirittura in evidenza! Sono commosso, mai avrei pensato di ricevere un simile onore wub.gif


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giovannalapazza
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2013, 16:48
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beh sei stato bravo, molto chiaro e, secondo me, possiamo convincere una parte di utenti a smettere di compulsare

almeno a provarci

se compulsiamo, peggiora il circolo vizioso dei pensieri

e tu hai spiegato scientificamente perchè


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pensierostupendo
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2013, 18:09
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QUOTE
Non vi ho parlato però ancora del fenomeno che ha acceso in me la “lampadina” nell’affrontare il DOC.

Si pask, ma non vorrei che qui stai mordendo la coda.
Anche qui come tutte le 'guide' descrivi ben bene come funziona il cervello.
Ma se Più diamo peso ad un pensiero, più esso si ripropone, proprio perché i circuiti con amigdala e nuclei si intensificano. E se ci fanno paura, ci faranno stare sempre peggio , cadi nel tranello di dare troppo peso nel capire tutto cio che ci stai spiegando, dando cosi troppa importanza anche a questo

E' utile conoscere, ma tutto sommato che ce ne frega?
E siccome come ci sembra di aver capito tutti che il segreto sta propio nell'allontanarsi quanto piu possibile dal dare importanza a qualcosa, non bisogna dunque cadere nella trappola che bisogna capire come funziona il cervello per affrontare il doc, il che ci riporta driitti dritti al punto di partenza (che forse è la mia spiegazione in parole povere di quello che te minuziosamente hai descritto in termini piu tecnici)
Piu te ne freghi di tutto, e anche di come funziona il cervello, l'ansia, la corteccia, l'amigdala e piu ti allontani dal doc.
Piu cerchi di trovare la risposta nel capire le connessioni sinaptiche, piu aumentano le connessioni sinaptiche, e piu ti freghi

Noi dobbiamo far cadere l'importanza. Che senso ha dunque capire se l'unica cosa da capire è che quello che capiamo non deve avere troppa importanza?
Meglio non capirlo proprio allora. PSICO smile.gif


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Cerco l'ordine preciso dei pensieri per la paura di sbagliare.
È una programmazione ossessiva costante di un modello perfetto di persona volto a voler nascondere i propri errori
La soluzione: lasciarsi cadere mollando la presa perche sei a 20 cm di altezza dalla superficie e ridere dei propri piccoli difetti, debolezze e gaffe.
La libertà è nell'accogliegliere se stessi per come si è
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Perchè non capite? PSICO lingua.gif

Questo thread deve servire da stimolo ad allontanarsi dai pensieri, perchè sappiamo che lasciar perdere i pensieri è efficace, ed io ho spiegato come mai.

Tu che lo sai, allora lo metti in pratica a priori, fregandotene poco o nulla di quello che c'è scritto sopra.

Chi non lo sa, e non si fida delle varie guide e, peggio ancora, dei consigli dei terapeuti, leggendo questo thread capirà l'importanza di lasciar perdere i pensieri e dell'applicare le strategie, o almeno questo era lo scopo PSICO-green.gif


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pensierostupendo
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QUOTE (Pask270393 @ Mercoledì, 12-Giu-2013, 17:27)
Perchè non capite? PSICO lingua.gif

Questo thread deve servire da stimolo ad allontanarsi dai pensieri, perchè sappiamo che lasciar perdere i pensieri è efficace, ed io ho spiegato come mai.

Tu che lo sai, allora lo metti in pratica a priori, fregandotene poco o nulla di quello che c'è scritto sopra.

Chi non lo sa, e non si fida delle varie guide e, peggio ancora, dei consigli dei terapeuti, leggendo questo thread capirà l'importanza di lasciar perdere i pensieri e dell'applicare le strategie, o almeno questo era lo scopo PSICO-green.gif

ma infatti anche io sono contro alle guide e alle strategie.

Io dico che capire cio che hai scritto, per quanto interessantissimo, per i doccati mette in forte aumento le connessione sinaptiche. ohmy.gif E' una mia opinione.
Io penso che non bisogna capire niente...
La vittoria sta nel 'chissenefrega'


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