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> Certi Doc, curatevi accettando il contenuto reale
 
Darschy
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 13:12
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°_°
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QUOTE (DRUMMER @ Giovedì, 14-Giu-2018, 11:52)
QUOTE (DP94 @ Giovedì, 14-Giu-2018, 10:30)
Uno dei problemi che io vedo nella tua teoria sul DOC sta nel concetto di contenuto reale: a mio parere a volte, anzi spesso, chi ha il DOC si ossessiona su cose che sono reali ma che non sono quello che lui crede, cioè definisce (nel senso scientifico del termine) in modo errato le cose, di solito dando ad un fenomeno la definizione che più lo mette in difficoltà.
Ti faccio un esempio: ho letto varie volte sul forum di persone che credono di aver scoperto di essere trans. E quali sono le prove di questa loro scoperta? A volte portano elementi gravissimi, che non lasciano spazio ai dubbi (sono ironico, eh), come "da piccolo giocavo con bambole", "a volte mi fermo a guardare le vetrine con le scarpe da donna" e che cazzo ne so "ho sognato di essere donna e non mi faceva schifo". Ecco, il piccolo problema è che tutte queste cose magari sono pure vere, ma il punto è che queste cose non c'entrano niente con la transessualità. In pratica, queste persone hanno paura di essere trans e collezionano prove a supporto della loro tesi, si convincono anche, ma siccome in realtà non sono trans non sanno neanche bene che vuol dire esserlo e quindi le prove che hanno raccolto in realtà non dimostrano un bel niente, se non la diagnosi di DOC. Nel caso specifico, ad esempio, confondono l'espressione di genere (come mi piace vestire, cosa mi piace fare) con l'identità di genere (ossia il genere a cui mentalmente appartengo). Ed è naturale che facciano questo errore: se ho il DOC e ho deciso che devo dimostrare che sono trans cercherò delle prove, ma io non sono trans in realtà, quindi non so come è esserlo, e quindi quello che posso fare è solo cercare prove del fatto che io sia come penso che siano i trans.
Il DOC a mio parere è logica allo stato puro, parte da una definizione e costruisce un teorema sempre più perfetto, dimostrando continuamente nuove cose. Il problema è che se la definizione è sbagliata le conclusioni che trai a partire da questa sono logiche, ma sbagliate. Nel caso specifico la persona definisce la transessualità in base a come crede che sia, trova analogie col proprio comportamento e ne deduce che è trans. Solo che ha sbagliato la definizione, perché se non sei trans quel concetto ti è estraneo, non te lo puoi immaginare in nessun modo.
Sapessi quante volte sono stato male per mesi, ho sofferto terribilmente, e poi ho scoperto che avevo frainteso qualcosa e ci avevo costruito su una realtà mentale assurda e tutto si smontava in pochi giorni quando capivo non che le cose su cui mi ossessionavo non erano reali, ma semplicemente che pur essendo reali non comportavano ciò che io ritenevo.

una parola: eccellente e molto interessante. Ma devo rileggerla per bene perchè su alcuni punti rimango incastrato, leggo ma senza capirne il significato. Come se avessi un blocco cognitivo su quello che leggo. Percepisco delle cose interessanti all'interno delle tue parole ma non riesco a prenderne possesso.. è una sensazione strana. Al di fuori però della tua analisi ragonata, come spieghi la realtà delle sensazioni? è una realtà costruita? come fa ad esserlo e se mi immagino di abbracciareun uomo sembra che mi piaccia? Per momento GRAZIE

Bravi, dai che ci arrivate laugh.gif Usate anche le parole giuste!!!

Uso il plurale ma in realtà parlo con drummer, DP94 mi pare aver già molto chiaro come funziona il tutto.
Mi scuso per il tono saccente (che nemmeno potrei permettermi, in realtà °°)

Quello che giustamente scrive DP94 è la parte "cognitiva" (parola che anche drummer ha usato, spero non a caso!) della terapia cognitivo comportamentale.

come giustamente dice spesso in chi soffre di doc ci sono delle convinzioni errate, che diventano presupposti e terreno fertilissimo per l'ossessività.

Esempio per chi ha il doc da relazione: se vedo brutto il mio compagno allora non lo amo. Perché deriva dalla convinzione sbagliata "se ami una persona la vedi bella per forza" ...che è una stronzata PSICO smile.gif

Drummer tu come hai detto...non sei sicuro di essere gay. Quindi di che parliamo? ...hai il doc e sei molto ma molto rigido.


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La strada dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza
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Ansia1000
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 13:18
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Forse se ci uniamo tutti per sviluppare una teoria..forse, e dico forse, possiamo riuscire a combinare qualcosa di più utile che compensare.

Anche se è difficile capire qual è il presupposto sbagliato alla base..qual è la convinzione che fa partire il tutto?
È bella sotterrata e camuffata da realtà vera, difficile scovarla ma non impossibile
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DP94
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 13:19
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DRUMMER, se ci riesco proverò a chiarire alcuni concetti e a rispondere nel mio piccolo alle tue domande. Però non adesso, forse tra qualche giorno, per due motivi:
1) devo studiare per l'esame
2) anch'io ho il DOC e, per esempio, per me risponderti è una cosa difficile. Perché ho paura che se non mi impegno abbastanza nel rispondere faccio danni e qualsiasi cosa io scriverò poi comincerò a chiedermi "e se non mi fossi espresso bene? Avrei potuto scriverlo meglio? Magari avrei aiutato qualcuno. Invece così, di fretta, siccome non mi andava, forse ho peggiorato la situazione". Quindi preferisco fare con calma. E nota che questi non sono dubbi infondati secondo la tua teoria, ma contenuti reali: mica puoi negare che a seconda di come rispondo potrei alleviare o aggravare la situazione di qualcuno, anche se di pochissimo. Ma sono sbagliati lo stesso! A cosa serve che io me lo chieda? Forse chiedendomelo risponderò meglio? No, è solo un meccanismo di pensiero errato.

Però una cosa voglio dirtela subito. Non pensare che la tua situazione sia diversa da quella di tutti gli altri, cioè tu dici: forse sono gay, ma non lo accetto né voglio accettarlo; in pratica a questa tua situazione apparentemente non c'è rimedio. Sappi che anche io di queste situazioni senza via di uscita ne ho affrontate alcune e sappi che ogni volta la soluzione stava nel riconsiderare la realtà da un altro punto di vista, a un livello più vero e profondo. Per esempio, tu, che dici anche di essere omofobo, sei davvero sicuro di poter sapere cos'è l'amore omosessuale? E sei davvero sicuro che le sensazioni su cui tanto ti interroghi e soffri siano davvero attrazione omosessuale? Come fai a saperlo? E quando dici che delle donne non riesci a innamorarti, non pensi che sarebbe formalmente più corretto dire "finora non sono mai riuscito a innamorarmi di una donna"? Non credo tu possa leggere il futuro.

A presto


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DP94
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 14:03
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QUOTE (Ansia1000 @ Giovedì, 14-Giu-2018, 12:18)
Forse se ci uniamo tutti per sviluppare una teoria...forse, e dico forse, possiamo riuscire a combinare qualcosa di più utile che compulsare.


Ansia1000 mi sa di sì. Anche se le cose che diciamo non sono poi queste grandi scoperte: per esempio io prima ho scritto sul DOC "trans" delle cose a cui sono arrivato da solo, con gli anni, ma come faceva notare Darschy, non sono concetti nuovi, è effettivamente la parte cognitiva della terapia cognitivo-comportamentale, e neanche lo sapevo! Quando quelle stesse cose me le dicevano i medici, io dicevo che erano tutte fesserie per tranquillizzarmi, ma avevano ragione loro.


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Ansia1000
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 15:09
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Pensa che il mio psicoterapeuta mi dice delle cose che il mio ragazzo già diceva in risposta alle mie ansie!

In più l’altro giorno ha quasi esultato quando gli ho spiegato cosa secondo me continuava a farmi rimuginare sul tutto!

Comunque si, arriviamo a cose OVVIE che però con l’ansia perdono tutta la loro ovvietà!
Ci arriveremo!

Tu intanto sembri un genio! 😁
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DP94
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 15:35
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Grazie per il complimento, ma fidati non lo sono per niente (non ho neanche la lampada dei 3 desideri). Se ho scritto qualcosa di sensato, come spero, è solo perché dopo 9 anni di DOC ho pensato che fosse meglio riflettere bene sulle cose invece di ossessionarmici e capire quali fossero i miei errori nel pensare. E in questo le riflessioni di alcuni utenti di questo forum mi hanno aiutato molto.


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Ansia1000
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 15:37
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Ogni tanto, quando magari mi sto vestendo o sto cercando un vestito, mi compare tipo un flash il nome di un ragazzo con cui mi ero fissata (ora molto meno). Non succede altro, solo questo “colpo di pistola” con il nome e basta, nessuna immagine o scena fantasiosa associata..

Non riesco ad inserirla nella tecnica del “presupposto sbagliato” o forse questa è una risposta ad un presupposto sbagliato che è molto sotto, cioè questa è una conseguenza dell’essermi fissata che a sua volta è conseguenza dell’aver paura di innamorarmi di altri, che a sua volta sarà conseguenza di un qualcosa partita in modo errato..
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Ansia1000
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 15:38
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QUOTE (DP94 @ Giovedì, 14-Giu-2018, 14:35)
Grazie per il complimento, ma fidati non lo sono per niente (non ho neanche la lampada dei 3 desideri). Se ho scritto qualcosa di sensato, come spero, è solo perché dopo 9 anni di DOC ho pensato che fosse meglio riflettere bene sulle cose invece di ossessionarmici e capire quali fossero i miei errori nel pensare. E in questo le riflessioni di alcuni utenti di questo forum mi hanno aiutato molto.

Sì, ogni tanto ci sono certi messaggi che ti fanno riflettere sempre di più, finche non arrivi a “partorire” certe considerazioni che poi aiutano te e forse anche gli altri..
E questa è già una gran cosa!
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Somersault
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 15:48
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QUOTE (Ansia1000 @ Giovedì, 14-Giu-2018, 12:18)
Forse se ci uniamo tutti per sviluppare una teoria..forse, e dico forse, possiamo riuscire a combinare qualcosa di più utile che compensare.

Anche se è difficile capire qual è il presupposto sbagliato alla base..qual è la convinzione che fa partire il tutto?
È bella sotterrata e camuffata da realtà vera, difficile scovarla ma non impossibile

Hint: non servirebbe assolutamente a nulla PSICO smile.gif

Un esempio che faccio spesso: se hai un incidente in moto e ti rompi una gamba, per far guarire la frattura quanto ti sarebbe utile sapere chi aveva la precedenza? PSICO smile.gif


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Ansia1000
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 15:55
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Beh, ma allora cosa faresti?
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Ansia1000
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 15:56
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Non sono d’accordo..
Perché qui c’è una causa errata scatenante che se viene corretta, ti dovrebbe permettere di risolvere.

Un po’ come sapere che in moto stavo correndo troppo e allora la prossima volta evito e cambio questo mio comportamento sbagliato, cosi magari evito l’incidente
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Ansia1000
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 15:59
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Qui sappiamo che la frattura ce la stiamo causando non dando le precedenza ogni volta, quindi se imparo a darla questa benedetta precedenza, magari smetto di fratturarmi! 😁

Quindi correggo il mio comportamento.

Sapere che i miei pensieri sono frutto di una rigidità mentale sbagliata, dovrebbe aiutare in quanto già riconosci che è sbagliata. Se poi la correggi anche, dovrebbe sistemarsi tutto ciò che da quella cosa sbagliata ne è conseguito.
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DP94
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 16:16
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QUOTE (Ansia1000 @ Giovedì, 14-Giu-2018, 14:37)
Ogni tanto, quando magari mi sto vestendo o sto cercando un vestito, mi compare tipo un flash il nome di un ragazzo con cui mi ero fissata (ora molto meno). Non succede altro, solo questo “colpo di pistola” con il nome e basta, nessuna immagine o scena fantasiosa associata..

Non riesco ad inserirla nella tecnica del “presupposto sbagliato” o forse questa è una risposta ad un presupposto sbagliato che è molto sotto, cioè questa è una conseguenza dell’essermi fissata che a sua volta è conseguenza dell’aver paura di innamorarmi di altri, che a sua volta sarà conseguenza di un qualcosa partita in modo errato..

Guarda, io non sono uno psicoterapeuta, quindi potrei dire delle fesserie.
Però siccome ci stiamo affezionando a questa "teoria del presupposto sbagliato", a mio parere possiamo provare a farci rientrare anche questo, senza grandi forzature. Ti propongo due possibili situazioni, di cui una sana e una da docker, chissà perché sono sicuro che non è difficile capire qual è quella da seguire:

situazione 1:

"Mi è venuto in mente un nome...bho, chissà perché, a volte il cervello fa strani scherzi, specialmente quello di noi docker. Vabbè, quindi, stavo decidendo cosa mettermi: chissà se questa maglietta ci sta bene con questo pantalone? Fammi provare un attimo..."

situazione 2:

"Mi è venuto in mente un nome...oddio, sempre questo nome, ma perché mi viene in mente? Che vorrà dire? Se mi viene in mente ci sarà un motivo! Eh, per forza. Cioè, se sto col mio ragazzo, non dovrebbe venirmi in mente. Non è che questa persona mi interessa? Altrimenti perché mi verrebbe in mente il suo nome?"

Numero di presupposti sbagliati nella situazione 1: zero.
Numero di presupposti sbagliati nella situazione 2: almeno tre, una tragedia logica.

In sintesi: un nome è un nome. Punto. Niente di più. L'errore logico sta nel collegare un semplice nome ad altre cose che ti fanno paura, quando il collegamento in realtà non c'è. Ma credo tu queste cose già le sappia.


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Ansia1000
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 17:21
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QUOTE (DP94 @ Giovedì, 14-Giu-2018, 15:16)
QUOTE (Ansia1000 @ Giovedì, 14-Giu-2018, 14:37)
Ogni tanto, quando magari mi sto vestendo o sto cercando un vestito, mi compare tipo un flash il nome di un ragazzo con cui mi ero fissata (ora molto meno). Non succede altro, solo questo “colpo di pistola” con il nome e basta, nessuna immagine o scena fantasiosa associata..

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Guarda, io non sono uno psicoterapeuta, quindi potrei dire delle fesserie.
Però siccome ci stiamo affezionando a questa "teoria del presupposto sbagliato", a mio parere possiamo provare a farci rientrare anche questo, senza grandi forzature. Ti propongo due possibili situazioni, di cui una sana e una da docker, chissà perché sono sicuro che non è difficile capire qual è quella da seguire:

situazione 1:

"Mi è venuto in mente un nome...bho, chissà perché, a volte il cervello fa strani scherzi, specialmente quello di noi docker. Vabbè, quindi, stavo decidendo cosa mettermi: chissà se questa maglietta ci sta bene con questo pantalone? Fammi provare un attimo..."

situazione 2:

"Mi è venuto in mente un nome...oddio, sempre questo nome, ma perché mi viene in mente? Che vorrà dire? Se mi viene in mente ci sarà un motivo! Eh, per forza. Cioè, se sto col mio ragazzo, non dovrebbe venirmi in mente. Non è che questa persona mi interessa? Altrimenti perché mi verrebbe in mente il suo nome?"

Numero di presupposti sbagliati nella situazione 1: zero.
Numero di presupposti sbagliati nella situazione 2: almeno tre, una tragedia logica.

In sintesi: un nome è un nome. Punto. Niente di più. L'errore logico sta nel collegare un semplice nome ad altre cose che ti fanno paura, quando il collegamento in realtà non c'è. Ma credo tu queste cose già le sappia.

Puoi farmi terapia? 😂
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Ansia1000
Inviato il: Giovedì, 14-Giu-2018, 17:22
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Quello che comunque temo è:

Mi è venuto in mente un nome. Ok pazienza, non è nulla.

Poi: ma il mio ragazzo se lo sapesse penserebbe che non lo voglio ecc ecc, a lui non succede.. e da li le altre conseguenze e frasi che hai scritto
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