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Inviato il: Venerdì, 24-Ott-2014, 13:59
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poor man Messaggi: 34.079 Utente Nr.: 57 Iscritto il: 04-Lug-2007 |
Complimenti è molto carino ed esaustivo il blog
Le testimonianze sono sempre ben accetta anche perché (comprensibilmente non tutti rimangono legati al forum) molti utenti quando incominciano a stare bene vogliono lasciarsi anche il forum alle spalle. -------------------- Informazione:
Per favore Solo supporto tecnico ed informativo, no domande sul Doc per quello aprire una nuova discussione o meglio leggere le vecchie discussioni e le discussioni in evidenza. Grazie |
Inviato il: Venerdì, 24-Ott-2014, 18:30
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Membro Junior Messaggi: 65 Utente Nr.: 14.583 Iscritto il: 22-Ott-2014 |
Caspita che accoglienza! Allora, metto subito per inciso una cosa. Non sono qui per RASSICURARE nessuno. Infatti essendoci passato sò che chiedere rassicurazioni è normale, ma è anche una delle COMPULSIONI peggiori. Perciò non chiedetemi se il vostro è DOC e cose varie. Tanto non sono titolato per dirvelo. Risponderò solo a domande sui meccanismi del DOC o a quelle che considero importanti per darvi indizi utili. Perchè queste sono le cose che bisogna sapere per vincerlo!! Rimanere incastrati sulla domanda "o mio dio e se non è Doc" è l'errore numero 1! Spero sia chiaro Adesso, dato che non potevate sapere queste cose, risponderò ad alcune domande, ma spero di non dover ripetere quanto appena detto
Penso che sia una grande rottura di scatole, come tutti gli altri di Doc. Il tuo psichiatra ha ragione. Sappi che capire che etichetta dare al tuo Doc o sapere che è veramente Doc non ti aiuterà di una virgola nel tuo processo di guarigione. Concentrati sui meccanismi, non sui contenuti!
Il dubbio lo avevo, altrimenti non sarebbe stato Doc. Ma tutte le volte che arrivavo a pensare "Forse sono gay" (capitava nei picchi di ansia tipici di fine ciclo), la parte sana di me sapeva che non era possibile. Poi migliorando sono passato al "forse sono bisex", ma anche lì non era possibile. Poi al "forse sono l'unico bisex a cui piacciono solo le donne". Ecco lì mi sembrava una soluzione accettabile e la risposta è andata bene per un bel pezzo, finchè poi ho smesso di farmi la domanda.
Questo non lo sò. Anche altri hanno lamentato questa cosa. Da cosa provi ad accedere? Pc o cellulare? Usi Chrome o Explorer o Firefox? FAmmi sapere così cerco di capire cosa è.
Quando si dice una accoglienza calorosa
Grazie a te
C'è stato un periodo in cui avevo le tue stesse sensazioni. Ne ho parlato in questo articolo. Mi sentivo come un elefante in una cristalleria. Qualsiasi cosa avessi fatto o pensato, sarebbe stato un dramma. E' stato molto doloroso. Ma anche il momento in cui ho capito che era tutto troppo assurdo per essere vero Tieni duro e ricorda che è sempre tutto falso, anche se sembra vero. Cerca di osservarti dallì'esterno. Ci sono tecniche molto utili ma in questo momento non riesco a pubblicarle. Iscriviti al blog.
Coraggio, lo sò che è dura ma DEVI resistere. Ricorda che la notte è più buia proprio prima dell'alba. Grazie anche a tutti coloro che non ho menzionato! P.S: Se avete problemi tecnici con il blog scrivetemi in privato (solo per problemi tecnici!!!) -------------------- “Smetti di dare retta all’irreale, ed il reale spontaneamente prenderà il suo posto, naturalmente e senza sforzo ”
Penso quindi sono - Il più grande errore dell'Occidente Non penso quindi sono - Il più grande dono fattoci dall'Oriente Il mio Blog sul Disturbo Ossessivo Compulsivo |
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Inviato il: Venerdì, 24-Ott-2014, 18:39
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Membro Junior Messaggi: 65 Utente Nr.: 14.583 Iscritto il: 22-Ott-2014 |
Questa storia mi ricorda tutte le volte che mi sono fatto delle enormi seghe mentali per cose che si sono poi risolte in un nonnulla. Trovo che possa essere utile non solo a chi soffre di DOC, ma più in generale a chi è fortemente ansioso. A quanti di voi è capitato, aldilà del DOC, di preoccuparvi per qualcosa che poi non si è rivelato affatto preoccupante? Di avere fatto qualcosa che sembrava terribile e poi invece è andato benissimo? Bene, questa è l'ansia che stà alla base del DOC. E la produzione di pensiero è la conseguenza dell'ansia. Pensieri che però non hanno nessuna attinenza con la realtà. Pericoli che sono solo nella mente di chi stà pensando. Il monaco della storiella passa una notte di inferno, perchè teme di aver fatto qualcosa di profondamente in contrasto con la sua Natura. La mente lavora, lavora, immaginando tutti i possibili scenari catastrofici. E poi? Una melanzana matura... L'unico risultato concreto prodotto da una notte insonne a pensare è stato... una notte insonne. Alla prossima! -------------------- “Smetti di dare retta all’irreale, ed il reale spontaneamente prenderà il suo posto, naturalmente e senza sforzo ”
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Inviato il: Venerdì, 24-Ott-2014, 18:56
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Nuovo iscritto Messaggi: 45 Utente Nr.: 14.387 Iscritto il: 07-Set-2014 |
io |
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Inviato il: Venerdì, 24-Ott-2014, 19:46
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poor man Messaggi: 34.079 Utente Nr.: 57 Iscritto il: 04-Lug-2007 |
Se il link non è cliccabile usate il copia e incolla o scrivete nella barre degli indirizzi direttamente http://liberidaossessioni.it/ -------------------- Informazione:
Per favore Solo supporto tecnico ed informativo, no domande sul Doc per quello aprire una nuova discussione o meglio leggere le vecchie discussioni e le discussioni in evidenza. Grazie |
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Inviato il: Venerdì, 31-Ott-2014, 19:03
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Membro Junior Messaggi: 65 Utente Nr.: 14.583 Iscritto il: 22-Ott-2014 |
« Sii come il promontorio contro cui si infrangono incessantemente i flutti: esso resta immobile e intorno ad esso si placa il ribollire delle acque. «Me sventurato, mi è capitato questo». Niente affatto! Semmai: «Me fortunato, perché anche se mi è capitato questo resisto senza provar dolore, senza farmi spezzare dal presente e senza temere il futuro». Infatti una cosa simile sarebbe potuta accadere a tutti, ma non tutti avrebbero saputo resistere senza cedere al dolore. Allora perché vedere in quello una sfortuna anziché in questo una fortuna? »
Marco Aurelio - uno dei più grandi imperatori della storia romana -------------------- “Smetti di dare retta all’irreale, ed il reale spontaneamente prenderà il suo posto, naturalmente e senza sforzo ”
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Inviato il: Giovedì, 27-Nov-2014, 02:41
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Nuovo iscritto Messaggi: 19 Utente Nr.: 14.574 Iscritto il: 21-Ott-2014 |
ciaoo lucio che ne pensi del doc superstizioso??? dammi indcazioni vorrei uscirne fuori ...ti ringrazio
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Inviato il: Venerdì, 12-Dic-2014, 00:18
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Psico Padrino Messaggi: 1.073 Utente Nr.: 10.982 Iscritto il: 25-Set-2012 |
ciao ho provato ad entrare sul tuo sito ma non si apre... vorrei scaricare il tuo manuale ... come si puo' fare? qualcuno è riuscito ad entrare sul sito?
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Inviato il: Sabato, 27-Dic-2014, 14:37
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Membro Junior Messaggi: 65 Utente Nr.: 14.583 Iscritto il: 22-Ott-2014 |
Questa storia è una delle più belle ed importanti della tradizione Taoista. Leggetela con attenzione e rifletteteci. Spesso siamo convinti che le cose debbano andare solo come vogliamo noi. Ma la realtà è tutt'altra cosa.
Una storia cinese narra di un vecchio contadino molto povero che possedeva solo un vecchio cavallo per coltivare i suoi campi. Un giorno il cavallo scappò su per le colline e con esso il contadino perse la possibilità di ottenere quei pochi cibi che gli consentivano di andare avanti. Vennero i vicini che volevano consolarlo e gli dissero che era davvero sfortunato. Ma a loro il contadino rispondeva: “Sfortuna, fortuna, chi lo sa?”. Dopo una settimana il cavallo tornò alla fattoria portando con sé dalle colline una mandria di cavalli selvatici. Il contadino si ritrovò così, inaspettatamente, ad essere l'uomo più ricco del villaggio. Vennero di nuovo i vicini e questa volta si congratulavano con il contadino per la sua fortuna. Ma a loro il contadino rispondeva: “Fortuna? Sfortuna? Chi lo sa?”. Poi accadde che suo figlio, mentre cercava di domare uno dei cavalli selvatici, cadde, rompendosi malamente una gamba. Il ragazzo sarebbe rimasto storpio per tutta la vita. Tutti andarono a trovare il contadino e pensarono che si trattasse veramente di una grande sfortuna. Ma a loro il contadino rispondeva: “Sfortuna? Fortuna? Chi lo sa?”. Qualche settimana più tardi scoppiò una guerra e l’esercito entrò nel villaggio, imponendo a tutti i giovani abili la coscrizione obbligatoria: quando videro il figlio del contadino con la sua gamba rotta lo lasciarono stare. I vicini del contadino, disperati per la partenza dei loro figli, andarono a trovarlo invidiosi e dicendogli che era stato molto fortunato. Ma a loro il contadino rispose: “Sfortuna, fortuna, chi lo sa?”. Morale: non puoi mai sapere se quanto ti stà accadendo è un bene o un male. Esci dal tuo solito modo di vedere le cose ed accetta quello che succede momento per momento -------------------- “Smetti di dare retta all’irreale, ed il reale spontaneamente prenderà il suo posto, naturalmente e senza sforzo ”
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Inviato il: Sabato, 03-Gen-2015, 18:57
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Membro Attivo Messaggi: 207 Utente Nr.: 14.225 Iscritto il: 04-Ago-2014 |
Molto interessante )
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Inviato il: Domenica, 04-Gen-2015, 14:19
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Psico Nonno Messaggi: 5.783 Utente Nr.: 8.040 Iscritto il: 08-Mag-2011 |
Molto interessante questa storia.
Questa storia può insegnare anche a capire quanto siamo immersi in una realtà che è solo relativa e soggettiva, ma che la soggettività non coincida con la realtà. Chi soffre d'ansia non riesce a vedere oltre quello che prova. -------------------- https://psyco.forumfree.it/
venite sul nuovo forum |
Inviato il: Mercoledì, 07-Gen-2015, 21:51
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Membro Junior Messaggi: 65 Utente Nr.: 14.583 Iscritto il: 22-Ott-2014 |
Esattamente!! Siamo talmente immersi nella nostra testa che non ci rendiamo conto che TUTTE le interpretazioni che diamo di ciò che accade sono totalmente false e basate unicamente sulla nostra visione del mondo. Infatti io dico sempre che esistono due mondi: quello della realtà e quello della mente. Talvolta questi mondi si intersecano, altre volte mai. Nelle persone ansiose e ossessive sono molto, molto distanti, ma con un pò di lavoro su se stessi si può arrivare a farli coincidere. -------------------- “Smetti di dare retta all’irreale, ed il reale spontaneamente prenderà il suo posto, naturalmente e senza sforzo ”
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Inviato il: Giovedì, 08-Gen-2015, 16:58
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Membro Attivo Messaggi: 223 Utente Nr.: 14.705 Iscritto il: 26-Nov-2014 |
Lucio odisei ho letto i tuoi post, devo dire che sono ben scritti. Io soffro di doc anzi visto il significato che molti danno del doc soffro di pensieri su cui mi soffermo sul contenuto terrificamte. Ho fatto passi da gigante e la domanda che ti pongo è la seguente: per te cosa significa guarire dal doc?
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Inviato il: Giovedì, 08-Gen-2015, 22:37
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Psico Padrino Messaggi: 1.073 Utente Nr.: 10.982 Iscritto il: 25-Set-2012 |
ciao lucio, io purtroppo continuo a non riuscire ad accedere al tuo sito... ma ti chiedo una cosa... nel caso in cui a fare paura non sia il contenuto del pensiero , ma il fatto che nel mio caso l'ossessione verta piu' su una sensazione della quale non mi riesco a liberare , causandomi angoscia, e impossibilita' a fare parecchie cose, quindi invalidandomi... come agire? come fare per smuovere la mente? ti ringrazio sara |
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Inviato il: Sabato, 17-Gen-2015, 20:42
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Membro Junior Messaggi: 65 Utente Nr.: 14.583 Iscritto il: 22-Ott-2014 |
E' una domanda che richiederebbe una risposta molto complessa ed articolata. In parte ho già risposto in 2 articoli che ho scritto sul blog e che ti indico: Aggiungo alcune considerazioni utili a stimolare la riflessione senza dare risposte nette. La risposta finale è infatti diversa per ognuno di noi. Per il mio psichiatra ero guarito quando non avevo più bisogno delle medicine. Era il segnale che avevo capito la lezione e potevo andare da solo sulle mie gambe. Per il mio psicoterapeuta(TBS) sono guarito quando ho assimilato e fatto mie le strategie che mi avrebbero consentito di tenere a bada ossessioni e compulsioni. In effetti, nonostante avessi ancora ricadute, avevo comunque compreso i pilastri della personalità ossessiva, al di là del Doc. Per il mio maestro di meditazione sono guarito quando ho scoperto quanto poco l'uomo moderno abbia il controllo della sua mente e perchè. A dire il vero stò ancora lavorando molto su questo aspetto, perchè obiettivamente non è un traguardo facilmente raggiungibile. Ora, da un punto di vista "tecnico" potremmo dire che ci si può definire "guariti" dal Doc nel momento in cui i pensieri smettono di creare ansia e smettono soprattutto di ripresentarsi in maniera così frequente. E' vero, ma in realtà per me ha rappresentato molto di più. Per me guarire dal Doc ha significato: - comprendere come funziona la mia mente (e la mente in generale) - smetterla di voler controllare tutto, soprattutto ciò che non può essere controllato - essere più indulgente nei confronti di me stesso e degli altri - aumentare moltissimo la mia autostima e la mia sicurezza - rivedere totalmente il rapporto con la mia famiglia, emanciparmi, diventare adulto - soprattutto capire che la vita di "prima" era una vita da schiavo in gabbia Ho cpaito che il DOC e le nevrosi in generale sono dei messaggi che la nostra interiorità ci manda per obbligarci a porre l'attenzione sul fatto che stiamo trascurando qualcosa di importante nella nostra vita. Qualcosa che abbiamo sempre desiderato e che, se avremo il coraggio di andare oltre allo spauracchio del contenuto dell'ossessione (che è solo ed esclusivamente uno specchietto per le allodole) troveremo un tesoro così grande da cambiare tutta la vita.
Ciao Sara, bisognerebbe capire ch cosa intendi per sensazione. Se non è una sensazione fisica, devo comunque desumere che si tratti di un mix di pensieri (razionali) ed emozioni. In questo caso, la cosa migliore è trattare il Doc come una ossessione pura e rifarsi alle varie guide presenti anche in questo forum. Il DOC agisce sempre per inganno. E lo fà anche simulando stati d'animo cui attribuiamo significati che in realtà non hanno. NE ho parlato anche nell'ultimo articolo sul Doc Omosex. Non sò quale sia il tuo tipo di Doc ma ti consiglio di leggerlo perchè comunque aiuta a comprendere le distorsioni del disturbo. -------------------- “Smetti di dare retta all’irreale, ed il reale spontaneamente prenderà il suo posto, naturalmente e senza sforzo ”
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