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> Gli Inganni Della Mente
 
Dr.Dock
Inviato il: Lunedì, 29-Lug-2013, 09:23
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QUOTE (marioland88 @ Lunedì, 29-Lug-2013, 00:17)
ah un altra cosa...delle erezioni durante il sonno sai qualcosa? sai ho come la sensazione che io faccia il sogno...poi all'improvviso mi vengono in mente come nella realtà immagini di miei amici che mi parlano o che mi toccano ecc...e li per li sembra piacerti...poi ti svegli e ti rigiri nel letto...boh?

Sarà il tema di un prossimo inganno. PSICO wink.png


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QUOTE (poldino18 @ Lunedì, 29-Lug-2013, 07:18)
per dr. dock

ho letto le tue tecniche, strategie,,esercizi da fare per debellare le ossessioni.
io ho le oessisioni suicida o meglio paura di perdere il controllo e compiere atti suicida e su questo ho letto molto poco.mi piacerebbe tanto verfamente che tu potessi dirmi che tipo di esercizio fare oppure parlare di questo argomento.
ho visto che siamo in tanti ad avere questa ossessione che porta ad avere un morale a terra, un umore molto depresso.
grazie per la tua collaborazione, sei un aiuto incredibile dr. dock, non puoi immaginare il bene che fai a noi tutti che scriviamo su questo forum

Qual'è l'evidenza che vuoi ucciderti?
Cosa te lo fa pensare?


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Inviato il: Lunedì, 29-Lug-2013, 09:38
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Perché ti si attiva la paura.
Devi dare per scontato che per un po' di tempo, mentre lo pensi scatta il pensiero di non amarlo.

È un collegamento che hai rafforzato con i ragionamenti fino a farlo diventare automatico.


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Inviato il: Lunedì, 29-Lug-2013, 11:40
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XIV° CASO - L'ILLUSIONE DI DISCUTERE PER RISOLVERE LE PAURE
Come abbiamo detto in altre occasioni, la discussione di una paura è una forma naturale di compulsione.
È un'istinto naturale dell'uomo, non è indice di patologia.
Il problema nasce quando si prendono molto sul serio i propri pensieri, pensando che tutto ciò che ci passa per la testa abbia un significato.
E questo succede sia a causa dello stato ansioso sia in chi è troppo razionale (le due cose possono essere collegate).
L'illusione è quella di pensare di poter discutere o verificare la propria paura, cioè usare la logica per controllare un'emozione; succede che il controllo genera una realtà patologica in cui non si riesce più ad uscire.
Quando ragionate, implicitamente confermate la paura, cioè considerate vero e importante un pensiero ansioso fatto.
Voi perdereste tempo con cose di poca importanza?
Discutere significa già aver aver accettato il pensiero, cioè aver dato per scontato che è reale tutto ciò che si pensa.
Una persona "normale" sa di fare pensieri strani ogni tanto, però riesce a lasciarli scorrere con molta semplicità, l'ansioso non riesce perché il pensiero genera un effetto di paura che attira l'attenzione.
Ed essendo in ansia, verrà molto naturale analizzare i propri pensieri e farsi suggestionare.
Inoltre, più discutete, più darete potere al vostro pensiero perché la paura è un emozione che trova sempre nuovi dubbi da proporre: razionalmente riuscite a trovare una rassicurazione temporanea, poi però la paura metterà in dubbio la vostra tesi e sarete di nuovo al punto di partenza.
Inizia una discussione tra voi e la mente, che sembra quasi un'esistenza a sé: è una battaglia persa in partenza perché i discorsi della ragione si rivelano vani, non potete controllare la paura.
Potete solo dissociarvi, cioè riconoscere che avete paura, accettarla e metterla da parte.
Sicuramente lei vi farà salire l'ansia, perché la compulsione era diventata una forma di protezione, che però rafforzava il problema.
L'altro lato della paura si rivela quando smettete di ragionare: "se non ragioni, vivrai una vita di inganno", "se non compulsi, l'evento succederà", "se non controlli, succederà…" (vi fa vedere il futuro con paura).
Questa è un'altra forma di inganno, è sempre la paura che vuole l'attenzione che non gli date più: ricordate che la paura è un emozione negativa che spaventa e vi attira.
Non c'è niente da discutere, altrimenti discuterete della paura, non della realtà.
La paura è paura, non centra niente con le altre emozioni: non potete confondere paura e amore, paura e istinti.
La paura si basa sulla logica, non ha nulla a che fare su ciò che siete.
Inoltre, quando discutete riprendete un pensiero fatto nel passato, cioè riportate al presente una situazione passata con annessa l'ansia che vi aveva procurato.
Magari è un pensiero che avreste dimenticato (un pensiero ansioso nato da inganni, non un pensiero reale sul quale volete mettere una pietra sopra).
Invece, adesso ragionate sul pensiero, dando addirittura per scontato che questo si ripresenterà nel futuro: voi vi sentite malati e state già temendo il pensiero che farete nel futuro.
Così, vivrete con gli occhi puntati inconsciamente sulla vostra mente, dimenticando che la mente pensa sempre e penserà anche a quel pensiero, se temete di poterlo fare.
Non c'è nulla di strano: se mi controllo, il pensiero fatto in precedenza ritornerà alla mente.
Discutendo in continuazione una paura, si crea un canale preferenziale tra la paura e l'oggetto della paura: così finisce che quando pensate alla vostra ragazza, vi scatta subito la paura.
La più grande illusione del discutere è che analizzate la paura con la stessa mente che ha prodotto quella paura, si usa la stessa logica.
Come fa una mente che si sta ingannando ad uscire da sola dall'inganno? Impossibile.
Quando controllo e discuto, osservo sempre la realtà con gli occhi della paura, perciò non potrò mai capire dove mi inganno.
Di fronte ad un dubbio patologico dal quale non riuscite ad uscire, lasciatelo andare perché si risolverà da solo.
Lo so, mi direte: "ma se non discuto come faccio a sapere…": volete saperlo voi o la vostra paura?
Voi avete accettato il pensiero e avete iniziato a vivere una realtà di paura: se il pensiero non fosse mai esistito, ve la fareste questa domanda? Vi controllereste?
Un primo errore commesso è stato quello di aver preso sul serio il pensiero (ricordate che avete uno stato d'ansia interno che genera questi pensieri).
Non commettere ora l'errore di controllare e discutere; dovete fermarvi voi perché vi verrà spontaneo compulsare.
Discutendo non avrete mai la sensazione del "ok ho tutto sotto controllo".


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Inviato il: Lunedì, 29-Lug-2013, 11:55
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per dock

ciao dock sono davanti alla tue due domande molto dirette e su cui ho voluto riflettere prima di rispondere.(scusami se mi dilungo so che non vuoi ma vorrei spiegarti bene se ci riesco
La prima tua domanda
Qual'è l'evidenza che vuoi ucciderti?

Nessuna evidenza, è una pura ossessione, non ho motivi veri e propri, vedo un grattacielo e dico oddio e se vado su e mi butto, passa un camion e dico e se perdo il controllo e ci vado contro.
Tanto penso dura un minuto di sofferenza e poi finisce il dolore.
E mi rendo conto delle stupidate che dico ma vivo perennemente con questa ansia.

Cosa te lo fa pensare?
Non capisco questa domanda, non so , mi nasce cosi l'ossessione.
Il mio morale è a terra, immagina quante volte al giorno mi faccio la domanda è doc o depressione, è depressione o doc
Ho iniziato da due sedute a fare terapia breve strategica del dotto. Nardone mah vedremo ma non vedo molti risulttit, d'accordo è presto ma vedremo.
Credimi, le tue parole sono meglio di tante frasi dette da medici.
Come vorrei guarire subito odmani mattina, è un anno e mezzo che vado avanti cosi e ho 53 anni.
Ciao
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Dr.Dock
Inviato il: Lunedì, 29-Lug-2013, 19:25
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Ti succede perché nella tua mente hai paura di perdere il controllo.
Se hai quella paura, farai quel tipo di pensieri quando si presenta l'occasione.
Comincia a sminuire i pensieri e non dargli peso quando arrivano.
Magari ti spaventi un po' all'inizio, pian piano ti spaventerai sempre meno e calerà anche l'ansia.

Quando ti fai le domande alimenti la tua paura, anche se questa è irrazionale, la rendi importante.

Prima vorrai guarire, più lungo sarà il tempo.
Poi, tu vuoi guarire ecco perché i pensieri hanno peso su di te…
Tu li vedi come un danno alla tua vita.





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Inviato il: Lunedì, 29-Lug-2013, 19:27
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QUOTE (poldino18 @ Lunedì, 29-Lug-2013, 07:18)
per dr. dock

ho letto le tue tecniche, strategie,,esercizi da fare per debellare le ossessioni.
io ho le oessisioni suicida o meglio paura di perdere il controllo e compiere atti suicida e su questo ho letto molto poco.mi piacerebbe tanto verfamente che tu potessi dirmi che tipo di esercizio fare oppure parlare di questo argomento.
ho visto che siamo in tanti ad avere questa ossessione che porta ad avere un morale a terra, un umore molto depresso.
grazie per la tua collaborazione, sei un aiuto incredibile dr. dock, non puoi immaginare il bene che fai a noi tutti che scriviamo su questo forum

Non posso scrivere ogni tipo di ossessione, non servirebbe.
E sai perché?
Perché vuoi rassicurazioni! Vuoi che copra ogni possibile caso così poi pensi di essere al sicuro.
Non funziona così, se cerchi parole e letture per stare meglio, la paura si rafforza alle tue spalle e sarà pronta a colpirti quando sarai indifeso.


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Inviato il: Martedì, 30-Lug-2013, 09:05
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XV° CASO - L'ILLUSIONE DI NON AVERE PIÙ L'ANSIA
In questo caso, compare il fenomeno della tolleranza: l'organismo si abitua a qualsiasi stimolo che gli viene proposto continuamente.
Inizialmente, una pensiero ansioso produrrà una gran dose di paura, quasi terrore.
Più passa il tempo, più vi abituerete al pensiero, cioè la sua presenza produrrà solo fastidio e malessere ma avrà perso gran parte della paura.
È lo stesso principio di quando guardate un film horror: se lo vedete la prima volta, siete tesi e ansiosi; più volte lo vedete, più diventa prevedibile e sarete indifferenti alle scene (anzi, potrebbe diventare monotono).
Sullo stesso principio si basa l'esposizione, di cui scriveremo alcuni esercizi.
Se una paura fa meno paura, l'ansia sarà meno presente; ciò significa che vi siete abituati al pensiero non che avete accettato il pensiero.
La realtà resta sempre la stessa, non è cambiato nulla, solo che il dubbio adesso produce meno ansia.
Questo fenomeno è completamente naturale, ma l'ansioso finisce per ingannarsi perché non lo tiene in considerazione.
Dato che l'ansia viene presa come forma di rassicurazione: "se ho l'ansia significa che il pensiero non è vero", questa rassicurazione salta quando l'ansia non c'è più.
Allora la persona pensa: "è un pensiero oppure ho accettato la realtà?".
Il problema qua non è che l'ansia non c'è più, ma che vi rassicurate su una paura: ogni rassicurazione è un sistema destinato a fallire.
Un discorso simile si può fare per le coppie che stanno assieme da molto tempo: in loro l'amore c'è ma è in una fase dove si conosce l'altra persona, per cui ci sono meno picchi emozionali.
Scatta la paura quando si comincia a razionalizzare l'amore, cioè pensare che debba essere in un certo modo (bisogna sempre provare qualcosa).
In realtà, questa è una paura che nasce dal controllare troppo il rapporto.
Quando si comincia a ragionare, non si parla più di amore ma di logica; e dato che le convinzioni sull'amore sono sbagliate, lo saranno anche le paure che nasceranno.
Anche la sensazione di ribrezzo delle persone con la paura di essere omosessuali funziona allo stesso modo.
Si inizia con le prove e queste prove generano disgusto; poi, a furia di provare, il test non provoca più il disgusto iniziale e si incomincia ad aver paura che sia diventata realtà.


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Inviato il: Martedì, 30-Lug-2013, 10:15
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Esattamente!

La fine dei sentimenti non la riconosci con il ragionamento.
Tanto è vero che il pensiero ti ha generato paura.



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Dr.Dock
Inviato il: Martedì, 30-Lug-2013, 10:20
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Certo che sbagli, sbagli perché la paura è un emozione che ti fa sembrare vero quello che temi.
La paura nasce perché c'è un inganno alla base.

Come fai a smettere?
Fai altro.
Ti viene il pensiero? Non lo discuti e continui a fare quello che facevi.





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Dr.Dock
Inviato il: Martedì, 30-Lug-2013, 10:40
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Il bisogno è tuo o della tua paura?
Con il ragionamento riuscirai a scoprire la verità?

Quali sono i risultati del tuo ragionare? Ci sono benefici?
Hai avuto altre paure in passato? Erano vere?


Non riesci a dire che è solo una paura perché la paura legge le tue parole come una forma di rassicurazione.


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sara76
Inviato il: Martedì, 30-Lug-2013, 18:46
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QUOTE (Dr.Dock @ Martedì, 30-Lug-2013, 09:20)
Certo che sbagli, sbagli perché la paura è un emozione che ti fa sembrare vero quello che temi.
La paura nasce perché c'è un inganno alla base.

Come fai a smettere?
Fai altro.
Ti viene il pensiero? Non lo discuti e continui a fare quello che facevi.

ciao dr dock, questo è un punto interessante ma che io nonostante tutto non riesco ad applicare nel mio caso...vivendo io con la sensazione costante di avere la mente occupata forse perché me la controllo in continuazione e quindi sono focalizzata li' tutto il tempo, dovrei praticamente continuare a vivere la mia vita come se niente fosse anche se faccio fatica anche a sostenere una conversazione?

si tratterebbe di rifocalizzazione giusto? perché 'io continuo comunque a fare tutto (con estrema fatica) ma posso andare avanti con questa sensazione per molto tempo , giorni se non di piu', non si tratta di averlo a tratti...magari fosse cosi' , starei molto meglio.

cosa mi consigli di fare?
se te lo chiedo è perché ho fiducia in te
grazie
sara
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Inviato il: Martedì, 30-Lug-2013, 18:47
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No, però l'ossessione può farti fare questa domanda.


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Inviato il: Martedì, 30-Lug-2013, 18:53
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QUOTE (lullabi @ Martedì, 30-Lug-2013, 09:47)


QUOTE
il bisogno è diventato mio perchè mi sento confusa....

Beh, ti senti confusa, però discutendo vai ancora più in confusione.
È come dire, mi sono scottata e ora riprovo a bruciarmi…

QUOTE
fin ora non ho avuto alcun beneficio anzi.

Finora nulla, puoi sempre continuare…

QUOTE
in passato ho avuto paura di avere un tumore, paura dei pidocchi, che mia nonna morisse...
nessuna di queste era vera..

Bene, però se avessimo fatto questo discorso quando avevi una di queste paure, la situazione era uguale a quella di ora.

l
QUOTE
a più brutta prima di questa era quella del tumore...mi sentivo prudere nella regione perianale ed ero convinta di un tumore al colon perchè dai controlli fatti non c'era nnt a livello di apparato riproduttore...lìunica cosa che faceva calmare il prurito era lavarmi...e arrivavo a farlo anche 10 volte al giorno...finchè non mi sono scocciata e ho smesso..

Quindi il prurito ti si era creato perché ti focalizzavi su quella zona.
Non è che questo problema si crea perché gli stai dando troppa attenzione?
Non è che forse un rimedio per risolvere sia proprio quello di smettere di discutere?
Come vedi quei problemi si sono risolti da sé.

QUOTE
solo che in questa situazione, x quanto mi sia scocciata, non riesco a dire basta perch mi sembra di non amarlo seriamente e di dover accettare la realtà...

Ti sembra, come ti sembravano gli altri…
Più controlli e più ti sembra…


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QUOTE (sara76 @ Martedì, 30-Lug-2013, 17:46)
QUOTE (Dr.Dock @ Martedì, 30-Lug-2013, 09:20)
Certo che sbagli, sbagli perché la paura è un emozione che ti fa sembrare vero quello che temi.
La paura nasce perché c'è un inganno alla base.

Come fai a smettere?
Fai altro.
Ti viene il pensiero? Non lo discuti e continui a fare quello che facevi.

ciao dr dock, questo è un punto interessante ma che io nonostante tutto non riesco ad applicare nel mio caso...vivendo io con la sensazione costante di avere la mente occupata forse perché me la controllo in continuazione e quindi sono focalizzata li' tutto il tempo, dovrei praticamente continuare a vivere la mia vita come se niente fosse anche se faccio fatica anche a sostenere una conversazione?

si tratterebbe di rifocalizzazione giusto? perché 'io continuo comunque a fare tutto (con estrema fatica) ma posso andare avanti con questa sensazione per molto tempo , giorni se non di piu', non si tratta di averlo a tratti...magari fosse cosi' , starei molto meglio.

cosa mi consigli di fare?
se te lo chiedo è perché ho fiducia in te
grazie
sara

Certo.
E ricorda che l'ansia ti fa focalizzare sulla tua mente, quindi devi fare un piccolo sforzo, almeno inizialmente.
Stai riuscendo a capire. PSICO wink.png

Io comunque fare delle analisi precise, se non altro per essere sicura che non hai problemi.

Hai mai sofferto di eczemi o pruriti?


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