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> Doc Omosex: Ostacoli Durante Il Tragitto
 
John Nash 95
Inviato il: Giovedì, 12-Dic-2019, 13:09
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Ragazzi/e ho 24 anni, sono oramai tre mesi che convivo con il DOC omosex e dopo un mese e mezzo di psicoterapia le cose sono mutate non totalmente ma insomma qualcosa è cambiato. Tralasciando l'idea surreale ed innaturale del tipo "sono diventato gay all'improvviso" e quindi alimentando l'idiozia della fantomatica omosessualità latente (cosa che molti "doccati" fanno qui sul forum purtroppo nonostante le smentite degli altri doccati aventi però il doc etero), volevo sapere e chiedere come comportarsi nelle fasi in cui,come nel mio caso, si avverte un'ansia generalizzata in via di diminuzione, una decisa ansia a contatto con i miei coetanei e sopratutto la sensazione di totale indifferenza e mancata voglia o eccitazione non so come spiegare nei riguardi del sesso opposto. (Ci tengo a dire una cosa stranissima che mi sta succedendo: dopo 10 anni una ragazza anzi la ragazza di cui sono da sempre profondamente innamorato si sta aprendo, porca troia proprio ora, e per lei prim di tutto questo avrei fatto tutto e al minimo tocco sarei schizzato come un pazzo,ora ripeto cosa assurda non riesco a sentire quella sensazione che ho nutrito per lei per tutti questi anni.... come può essere spiegata?)

P.S. : Cosa forse ancor peggiore è anche lo stato di immobilismo verso tutto verso ogni cosa che con la sessualità non c'entra nulla,studio,passioni,amicizie insomma tutte cose che mi sono sempre piaciute ora sembrano svanire nel nulla.

Come comportarsi in tutto questo?
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John Nash 95
Inviato il: Giovedì, 12-Dic-2019, 13:58
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Anche la mia psicologa ha detto che non bisogna più parlarne in quanto lei non lo vede come il problema reale e già il fatto di parlarne crea effetto cassa di risonanza .
Ma sinceramente non temo il giudizio degli altri il mio più grande timore è questo stato perenne,il fatto di non provare più nessun sentimento verso le donne in primis e dopo verso la mia vita in generale. Ti ripeto io questa ragazza l'ho sempre AMATA e desiderata ed ora che sto così e forse potrei averla,che accade? Non riesco a farmi smuovere nulla? Zero.
Nella mia vita ho creato personaggi,un'infinità,maschere a go go ma solo su una cosa non ho MAI alterato o recitato: l'amore per le donne ed ora proprio ciò chs più desideravo senti come se me lo portassero via.

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John Nash 95
Inviato il: Giovedì, 12-Dic-2019, 14:19
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Il giudizio lo temo per una cosa mia, nel senso lo vivo male io. Dentro di me sento che non sono le mie scarpe. Cioè degli altri fondamentale non me ne frega nulla perché se sto male io alla fine penso egoisticamente a me. Per esempio ho raccontato tranquillamente questo a tutti i miei amici e familiari ed il giudizio è stato una grossa risata (in senso buono) per dire un ragazzo omosessuale mi ha persino detto "Tu con sta roba non c'entri nulla".
Lasciar scorrere lo so,ma combattere con le ansie è tosta e ancor più con l'apatia.
Tu riesci per dire a continuare la tua vita? Io mi sono bloccato letteralmente. Ad esempio io sono un culturista quindi nelle palestre ci sono cresciuto,di uomini e donne in mutande ne ho visti a non finire è il mio mondo ero felice nel fare quella attività ora non riesco nemmeno a metterci piede. Lo studio uguale per dire non vedevo l'ora do fare gli ultimi tre esami e laurearmi ma adesso è tutto pesante e brutto.

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John Nash 95
Inviato il: Giovedì, 12-Dic-2019, 14:49
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A no aspetta allora il giudizio in questo senso sì stranamente capto pure io questa sensazione come se mi sentissi preso in causa inspiegabilmente.

Bene sapere che ci sono altre persone nel mio stesso caso,è da una parte triste e dall'altra incoraggiante. Si devo impegnarmi e sforzarmi se continuo così finisco veramente in una cella imbottita al buio e non ne esco più. Devo fidarmi di me stessi e riniziare a riappropriarmi della mia vita e piano piano l'assetto si ristabilirá.

Si dice chi nasxe tondo non muore quadrato, lo ripeteró a me stesso anzi forse è il caso che io non mi dica nulla e che a fatica faccia le cose.
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modusoperandi
Inviato il: Venerdì, 13-Dic-2019, 03:23
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QUOTE (John Nash 95 @ Giovedì, 12-Dic-2019, 12:09)
volevo sapere e chiedere come comportarsi nelle fasi in cui,come nel mio caso, si avverte un'ansia generalizzata in via di diminuzione, una decisa ansia a contatto con i miei coetanei e sopratutto la sensazione di totale indifferenza e mancata voglia o eccitazione non so come spiegare nei riguardi del sesso opposto. (Ci tengo a dire una cosa stranissima che mi sta succedendo: dopo 10 anni una ragazza anzi la ragazza di cui sono da sempre profondamente innamorato si sta aprendo, porca troia proprio ora, e per lei prim di tutto questo avrei fatto tutto e al minimo tocco sarei schizzato come un pazzo,ora ripeto cosa assurda non riesco a sentire quella sensazione che ho nutrito per lei per tutti questi anni.... come può essere spiegata?)

P.S. : Cosa forse ancor peggiore è anche lo stato di immobilismo verso tutto verso ogni cosa che con la sessualità non c'entra nulla,studio,passioni,amicizie  insomma tutte cose che mi sono sempre piaciute ora sembrano svanire nel nulla.

Come comportarsi in tutto questo?

Purtroppo questo è l’inconveniente peggiore di quest’ossessione: l’apatia verso il sesso opposto e, più in generale, verso la vita.

Come si supera? Col tempo. E senza forzare la mano. Il tuo umore è sottoterra, e vorrei vedere, dato che hai messo in dubbio la cosa che ti ha sempre contraddistinto come essere umano. So bene quello che hai pensato all’inizio: “ma che senso ha vivere, se oramai guardo le ragazze e non sento più niente?” Ecco, questa frase ti rimbomba ancora in testa, amico mio. Fa maledettamente male questa merda, so le lacrime che hai versato, il dolore che hai provato e che in parte stai continuando a provare, lo so.

Forse tre mesi sono ancora pochi per rimettersi perfettamente in pista, per tornare a provare piacere per la vita in sé, sì, decisamente pochi, rispetto al solco che ti ha lasciato tutto questo. L’incubo di uscire di casa e fare caso ad ogni uomo, testarsi, avere reazioni genitali, tormentarsi h24 col dubbio; è come avere un nervo scoperto che, ogni tre per due, torna a pulsare ricordandoti che tu hai quel cazzo di tarlo nel cervello e che non stai più vivendo come tutti gli altri tuoi amici. Vorresti tanto non aver mai avuto quel pensiero iniziale, il “Vaso di Pandora”, l’origine del tuo inferno personale. Ma fatto sta che è successo, hai sperimentato tutti i pensieri e le sensazioni più svilenti, l’hai fatto e non puoi tornare indietro.

Leggendoti, mi sembri un ragazzo intelligente e perciò ne uscirai sicuramente. Il tuo nick, poi, è sintomatico... come te, anche io ho pensato (come una sorta di similitudine, seppur con le debite proporzioni, a questo genere di ossessioni) più volte al disturbo schizofrenico del padre della “Teoria dei giochi”, alle sue allucinazioni ed a come, ad un certo punto, le trattasse nell’unico modo possibile, ossia ignorandole.

Dici: chi nasce tondo, non muore quadrato. Dato di fatto. E allora, abbi fede, datti tempo. Per ora focalizzati su altri aspetti della tua vita, tipo la realizzazione professionale ed il fare ciò che, in questo momento, ti distrae e rilassa. Non lasciare andare la tua vita, che la macchina del tempo, ahimè, ancora non l’hanno inventata. Le cose, pian piano, vedrai che torneranno da sé. Certo, il percorso potrebbe non essere tutto rose e fiori: a volte avrai i tuoi “momenti ossessivi”, i “giorni no”, l’umore “altalenante” eccetera, eccetera. Insomma, si cade e ci si rialza. Quante volte l’ho letta questa frase, qui sopra... quasi come fosse un mantra.

Hai mai fatto un incidente con l’auto? Io sì: due testacoda prima di schiantarmi contro il guard rail dell’altra corsia. All’inizio giurai a me stesso che non avrei mai più guidato in vita mia; dopo qualche mese mi rimisi, tutto tremolante, alla guida, ripromettendomi che non avrei mai più superato i 90 km/h, né effettuato sorpassi; dopo tre anni ero tornato a “sfrecciare” in autostrada costantemente sulla corsia di sorpasso. Ora faccio circa quarantamila chilometri l’anno.

Tu in questo momento è come se avessi appena superato la fase del “non guiderò mai più in vita mia”.PSICO wink.png

"Tempus omnia medetur".
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gianlugoal
Inviato il: Martedì, 07-Gen-2020, 12:50
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QUOTE (modusoperandi @ Venerdì, 13-Dic-2019, 02:23)
QUOTE (John Nash 95 @ Giovedì, 12-Dic-2019, 12:09)
volevo sapere e chiedere come comportarsi nelle fasi in cui,come nel mio caso, si avverte un'ansia generalizzata in via di diminuzione, una decisa ansia a contatto con i miei coetanei e sopratutto la sensazione di totale indifferenza e mancata voglia o eccitazione non so come spiegare nei riguardi del sesso opposto. (Ci tengo a dire una cosa stranissima che mi sta succedendo: dopo 10 anni una ragazza anzi la ragazza di cui sono da sempre profondamente innamorato si sta aprendo, porca troia proprio ora, e per lei prim di tutto questo avrei fatto tutto e al minimo tocco sarei schizzato come un pazzo,ora ripeto cosa assurda non riesco a sentire quella sensazione che ho nutrito per lei per tutti questi anni.... come può essere spiegata?)

P.S. : Cosa forse ancor peggiore è anche lo stato di immobilismo verso tutto verso ogni cosa che con la sessualità non c'entra nulla,studio,passioni,amicizie  insomma tutte cose che mi sono sempre piaciute ora sembrano svanire nel nulla.

Come comportarsi in tutto questo?

Purtroppo questo è l’inconveniente peggiore di quest’ossessione: l’apatia verso il sesso opposto e, più in generale, verso la vita.

Come si supera? Col tempo. E senza forzare la mano. Il tuo umore è sottoterra, e vorrei vedere, dato che hai messo in dubbio la cosa che ti ha sempre contraddistinto come essere umano. So bene quello che hai pensato all’inizio: “ma che senso ha vivere, se oramai guardo le ragazze e non sento più niente?” Ecco, questa frase ti rimbomba ancora in testa, amico mio. Fa maledettamente male questa merda, so le lacrime che hai versato, il dolore che hai provato e che in parte stai continuando a provare, lo so.

Forse tre mesi sono ancora pochi per rimettersi perfettamente in pista, per tornare a provare piacere per la vita in sé, sì, decisamente pochi, rispetto al solco che ti ha lasciato tutto questo. L’incubo di uscire di casa e fare caso ad ogni uomo, testarsi, avere reazioni genitali, tormentarsi h24 col dubbio; è come avere un nervo scoperto che, ogni tre per due, torna a pulsare ricordandoti che tu hai quel cazzo di tarlo nel cervello e che non stai più vivendo come tutti gli altri tuoi amici. Vorresti tanto non aver mai avuto quel pensiero iniziale, il “Vaso di Pandora”, l’origine del tuo inferno personale. Ma fatto sta che è successo, hai sperimentato tutti i pensieri e le sensazioni più svilenti, l’hai fatto e non puoi tornare indietro.

Leggendoti, mi sembri un ragazzo intelligente e perciò ne uscirai sicuramente. Il tuo nick, poi, è sintomatico... come te, anche io ho pensato (come una sorta di similitudine, seppur con le debite proporzioni, a questo genere di ossessioni) più volte al disturbo schizofrenico del padre della “Teoria dei giochi”, alle sue allucinazioni ed a come, ad un certo punto, le trattasse nell’unico modo possibile, ossia ignorandole.

Dici: chi nasce tondo, non muore quadrato. Dato di fatto. E allora, abbi fede, datti tempo. Per ora focalizzati su altri aspetti della tua vita, tipo la realizzazione professionale ed il fare ciò che, in questo momento, ti distrae e rilassa. Non lasciare andare la tua vita, che la macchina del tempo, ahimè, ancora non l’hanno inventata. Le cose, pian piano, vedrai che torneranno da sé. Certo, il percorso potrebbe non essere tutto rose e fiori: a volte avrai i tuoi “momenti ossessivi”, i “giorni no”, l’umore “altalenante” eccetera, eccetera. Insomma, si cade e ci si rialza. Quante volte l’ho letta questa frase, qui sopra... quasi come fosse un mantra.

Hai mai fatto un incidente con l’auto? Io sì: due testacoda prima di schiantarmi contro il guard rail dell’altra corsia. All’inizio giurai a me stesso che non avrei mai più guidato in vita mia; dopo qualche mese mi rimisi, tutto tremolante, alla guida, ripromettendomi che non avrei mai più superato i 90 km/h, né effettuato sorpassi; dopo tre anni ero tornato a “sfrecciare” in autostrada costantemente sulla corsia di sorpasso. Ora faccio circa quarantamila chilometri l’anno.

Tu in questo momento è come se avessi appena superato la fase del “non guiderò mai più in vita mia”.PSICO wink.png

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grande Modus, sei un grande
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