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> Ragionamenti Evitanti
 
jungla
Inviato il: Domenica, 05-Giu-2016, 15:36
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Scusate il titolo ambiguo..effettivamente non saprei nemmeno bene dove collocare questa discussione.
Vivo un periodo relativamente tranquillo, ansie a parte che credo ci siano nella vita di tutti, da qualche mese a questa parte ho introiettato un ragionamento che mi turba ma allo stesso tempo probabilmente mi tiene al riparo da qualcosa.
In sostanza mi privo dei rapporti affettivi, relazioni sentimentali nello specifico, per la paura di causare dolore nelle persone. Non che ci siano stati effettivamente tentativi da parte di qualcuna di approcciarmi in questo modo ed io di conseguenza abbia evitato, ma scanso proprio l'evenienza appena avverto un minimo di interessamento mio nei confronti di qualcuna che mi piace.
Penso che ogni relazione sia corrotta da un inevitabile egoismo nel quale sfruttiamo il prossimo per soddisfare noi stessi e appena avremo finito butteremo questa persona come fosse una cosa per cercare una nuova preda da sbranare. Odio sapere di essere così, odio sapere che prima o poi la relazione terminerà con uno dei due privato di qualcosa che l'altro ha preso allegramente.
Il fatto è che non so nemmeno io bene quanto posso credere tutto questo, in quanto sento l'interesse e sento il conflitto tra idea e azione, ma mi blocco. Mi blocco inevitabilmente quando penso che sarei interessato a conoscere una ragazza che ha suscitato curiosità in me ma che tanto alla fine sarà solo voglia di non star solo, voglia di fare sesso, per poi stancarmi di lei e stancarmi di me.
Effettivamente io non so se questo possa essere un disturbo di qualche tipo...ho sofferto di doc da cui ne sono uscito e sinceramente non sento la sofferenza e il disagio che ho provato il quel periodo.
Forse vorrei solo ascoltare qualcuno che mi possa convincere del contrario perchè tutto intorno a me sembra avere questa serpe in seno fino a farmi dubitare di tutto.
Non riesco nemmeno a lavorare su me stesso alla ricerca del motivo di questo pensiero..ho avuto dei bei genitori affettuosi che si sono voluti bene e me ne hanno voluto perciò non ho "archetipi" particolari da cui ho ripreso questo ragionamente. Si forse ho sentito di aver fatto del male alle persone per puro piacere personale nel senso di aver fatto soffrire loro indirettamente per raggiungere un piacere personale e forse questo non lo sopporto.
Scusate lo sproloquio.
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Cecilia
Inviato il: Mercoledì, 08-Giu-2016, 19:17
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Cecinuotatrice
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Iscritto il: 29-Lug-2015



L'evitamento nasconde quasi sempre un disagio, potresti parlarne con un terapeuta.
In realtà non sappiamo mai come si evolverà una situazione, penso che ciò che conta sia l'intenzione, il viverla nel modo più sincero possibile.


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Sempre così smisuratamente perduta ai margini della vita reale: difficilmente la vita reale mi avrà e se mi avrà sarà la fine di tutto quello che c’è di meno banale in me.
Antonia Pozzi

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