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Aeroplano italiano |
Inviato il: Lunedì, 12-Feb-2018, 20:40
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Unregistered |
È vero: ti soffocano. E più ci pensi e meno risolvi, anzi, finisci come in una tela di ragno.
Ma ho escogitato un sistema : scrivere la preoccupazione di turno su in foglio, descrivendola per come ci viene. Poi piegare il foglio e tenerlo a vista, ma decidere di riaprirlo dopo un certo tempo: 6 ore, un giorno, ecc. Il primo vantaggio è di portarla fuori e di darle un posto fisico. Possiamo rinviare. Il secondo - principale - è che rileggeremo la preoccupazione quando saremo in uno stato mentale diverso. Molto probabilmente, quanto avevamo scritto sotto ansia, ci apparirà diverso, discutibile o infondato. Ci sono dei momenti in adatti per giudicare. |
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Inviato il: Martedì, 13-Feb-2018, 11:46
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Membro Senior Messaggi: 476 Utente Nr.: 16.573 Iscritto il: 28-Gen-2016 |
Sì, mi sembra un buon sistema!
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Inviato il: Giovedì, 01-Mar-2018, 20:01
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Psico Amico Messaggi: 995 Utente Nr.: 18.383 Iscritto il: 27-Lug-2017 |
Sistema ottimo... ma finché non so se è una preoccupazione o una cosa che sono realmente come faccio a farlo?
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Inviato il: Venerdì, 02-Mar-2018, 11:22
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Nuovo iscritto Messaggi: 19 Utente Nr.: 18.160 Iscritto il: 04-Mag-2017 |
Scrivere la preoccupazione su un foglio e darle una forma, un corpo, secondo me è un buon metodo perchè metaforicamente tale preoccupazione non è più dentro di me, quindi non fa più parte di me.
Il passo ulteriore (ma parlo a titolo personale perchè ci son passato, sicuramente non per tutti è così) è quello di riuscire a far in modo che tale preoccupazione non faccia parte di me a prescindere. Io non sono la mia preoccupazione. Un evento esterno che mi provoca una preoccupazione non fa parte di me e non può modificare quello che sono. L'ansia, se presente nella giusta misura, serve a far presente che c'è un problema e che merita attenzione. Questa è la giusta funzione dell'ansia. |
Inviato il: Domenica, 04-Mar-2018, 14:08
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Psico Zio Messaggi: 2.752 Utente Nr.: 18.393 Iscritto il: 31-Lug-2017 |
a me aiuta tanto infatti, scriverle proprio perchè riesco a guardarle con distanza e a comprendere che in quei momenti in cui si genera il pensiero, il mio cervello parla sotto dettatura dell'ansia
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Aeroplano italiano |
Inviato il: Venerdì, 16-Mar-2018, 00:29
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Unregistered |
Bene. Molto bene
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Inviato il: Venerdì, 16-Mar-2018, 08:10
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Psico Padrino Messaggi: 1.045 Utente Nr.: 18.827 Iscritto il: 19-Feb-2018 |
Moon io faccio la stessa cosa.. ho creato una specie di diario, quaderno che mi aiuta tanto.. ci scrivo su i dubbi,consigli ecc..
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Inviato il: Mercoledì, 21-Mar-2018, 16:45
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Psico Zio Messaggi: 2.752 Utente Nr.: 18.393 Iscritto il: 31-Lug-2017 |
bene, aiuta molto a scrivere su carta perchè dai forma al pensiero e lo lasci andare, trattandolo solo come pensiero |
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Inviato il: Mercoledì, 21-Mar-2018, 16:51
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Psico Padrino Messaggi: 1.045 Utente Nr.: 18.827 Iscritto il: 19-Feb-2018 |
Si infatti è così.. scrivo tutti i pensieri che ho.. in modo da calmarmi..ma a volte neanche mi aiuta..
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Aeroplano italiano |
Inviato il: Venerdì, 23-Mar-2018, 00:00
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Unregistered |
Bravissimo. Se scrivi tutti i pensieri negativi, le paure, i sospetti, ecc., ti accorgi che c'è una folla, che non ti fa vivere e che ti molesta, anche quando stai bene. Ma è tutta monnezza a cui non dare peso, prendendo la sana abitudine di non caricarsi di nuovi pensieri - spazzatura. Ho capito che, se mi abituo passivamente a pensar male, vado avanti a pensar male. È una coerenza fessa. |
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Inviato il: Domenica, 25-Mar-2018, 10:36
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Psico Zio Messaggi: 2.752 Utente Nr.: 18.393 Iscritto il: 31-Lug-2017 |
Ho capito che, se mi abituo passivamente a pensar male, vado avanti a pensar male. È una coerenza fessa -> è verissimo, purtroppo più pensiamo negativo più creiamo un'aurea negativa attorno a noi
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Inviato il: Lunedì, 09-Apr-2018, 09:00
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Nuovo iscritto Messaggi: 8 Utente Nr.: 18.899 Iscritto il: 09-Apr-2018 |
Ciao, allora scrivo la mia preoccupazione... vediamo se si risolve qualcosa
poniamo questo caso: - uomo brutto esteticamente, che non si piace (e ne ha motivo, perchè è veramente brutto, come ho detto prima) e non può farci nullla (chirurgia, ecc...) - si trova in competizione con un altro di parità di carattere ed intelligenza, ma bello ovviamente la ragazza che deve scegliere tra i due sceglie il bello. A meno che essa non sia a sua volta brutta e quindi il bello non la vorrà Ecco, la domanda è:"COME PUOI ACCETTARLO?" ti dicono sempre "devi accettare questo! Devi accettarlo! Devi accettare quell'altro!" ma come si fa ad accettare il fatto di dover vivere una vita senza piacere ad una ragazza, senza avere una ragazza che ti piaccia, a doversi masturbare sempre pensando alle belle ragazze perché dal vivo non le avrai mai? Mi risponderete:"ma sì la bellezza è soggettiva e poi conta l'amore vero! troverai comunque una ragazza che ti ami per quello che sei e BLA BLA BLA" ma lo sapete bene che se sei l'uomo in questione, passerai la vita a sognare il bel fisico... una ragazza dal culo bello tondo e dalle tette morbide, che non avrai mai, se non per miracolo divino (e non credo nelle divinità). A TUTTI coloro che non l'hanno PIACEREBBE avere una ragazza bella e anche se trovassero una che li ami, comunque rimarrebbero frustrati sul lato estetico sia per se stessi sia per lei. Ma per gli psicologi qualunque cosa non vada bene bisogna accettarla per non stare male... e grazie al cazzo!!! Allora sapete cosa posso fare? Accetto il fatto di fare schifo, mi rendo conto che sarò costretto ad una vita penalizzata e quindi poi mi ammazzo, va bene? Lo accettate? Penso di si Lo stesso discorso ovviamente vale per chi nasce con gravi probllemi fisici o diventa disabile e si ritrova senza le stesse possibilità che hanno le persone normali... come può non essere depresso questo genere di persone? Chiunque sano di mente lo sarebbe |