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> Vorrei Denunciare Tutti!
Ishtar
Inviato il: Mercoledì, 17-Ott-2012, 11:53
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Unregistered









QUOTE (Preoccupatissima @ Martedì, 16-Ott-2012, 20:08)
A mio padre non va di parlarne
Anche perche e falso anche lui
Ma lo sono tutti
Sono tutti falsi e bugiardi che per parlare di una cosa e non farmi sentire piuttosto si chiudono in bagno
Io odio la falsita le bugie e le menzogne ma purtroppo non posso dire niente
Non posso ribellarmi
Altrimenti ricomincia il sentirsi dire di andare da mio padre
Ed ogni volta che lo sento sto sempre peggio
Da una parte mi dicono che non mi vogliono piu
Dalla altra anche
Mi sento un peso
Mi sento un qualcosa di inutile
Come un qualcosa da eliminare!!!

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exdreamer
Inviato il: Mercoledì, 17-Ott-2012, 13:36
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Senti, io ti capisco abbastanza perchè anche la mia famiglia mi ha dato grossi grattacapi, anche se nn ai livelli della tua (almeno l'infanzia non è stata devastante come quella che hai vissuto tu anche se il rapporto con mia madre era quasi inesistente).Capisco il tuo senso di solitudine, l'impotenza, la frustrazione che mina la tua autostima e la disperazione che ne conseguono.
Tu hai vissuto e continuI a vivere situazioni che non dovrebbero accadere MAI, ma purtroppo si sa che la vita è fatta anche di queste cose.
E' per questo che hai tutte le ragioni del mondo di essere incazzata...
perchè tu non MERITI quello che ti stanno facendo vivere...
non sei tu quella sbagliata, ma loro...e questo tienilo sempre bene in testa.
Io ho passato l'adolescenza e ben oltre a distruggermi psicologicamente e covare rancore senza provare a muovere un dito per migliorare la mia situazione...sinchè, quando la sitazione è degenerata, non sono esplosa e mi sono trovata faccia a faccia con una depressione che ancora non riesco ad allontanare del tutto.
Tu invece sei in tempo per provare a prendere in mano la tua vita e tentare di porre qualche tipo di rimedio alle situazioni che stai vivendo.
Devi fare di tutto per allontanarti dalla tua famiglia...magari non subito...puoi aspettare di finire la scuola e trovarti qualche lavoretto per renderti indipendente...o puoi provare ad avvicinarti a tuo padre. Magari nn è cos' pessimo come pensi...magari è più che altro la paura della reazione tua madre e i conseguenti sensi di colpa a fartelo vedere così...
E poi non aver paura di chiedere aiuto a uno psicologo o uno specialista.
A pensarci sembra complicatissimo, invece basta cercare un nome, telefonare, prendere appuntamento e tac è fatto.
Ti garantisco che, anche se anche se questo non dovesse migliorare la tua vita, ti aiuterà almeno a trovare un piccolo appoggio morale e psicologico e a vedere le cose nel giusto verso, prima che la disperazione e la solitudine,ti facciano compiere errori di cui potresti pentirti.
Ti do questi consigli perchè so che più passa il tempo più le cose diventano complicate... e potresti ritrovarti ad avere un sacco di rimpianti come me.
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Preoccupatissima
Inviato il: Domenica, 21-Ott-2012, 12:58
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Sfogo personale
Ieri sera ero a casa di amici con il mio ragazzo e ad un certo punto mi sono addormentata
Poi mi sveglio sentendo il mio ragazzo che mi singhiozzava addosso e allora l ho preso in disparte e gli ho chiesto come mai piangeva
Lui mi ha risposto che si sentiva solo che avrebbe voluto star con me e quando mi chiamava non mi svegliavo cosi e stato male
Premetto che e un ragazzo molto timido ed emotivo
Sta male per ogni piccola cosa e per questo cerco di stare sempre attenta a cosa faccio quando ce anche lui
Comunque tornando a prima
Poi gli ho parlato un po gli ho detto che non era il caso di piangere perche non voleva svegliarmi e che se aveva qualche problema io ci sarei stata in qualsiasi momento
Poi lui ha detto che in qualsiasi caso non l avrebbe fatto perche non ne e abituato
E poi ad un certo punto mi ha detto che per lui non ce mai stato nessuno e che a parte me continua ad essere cosi
Allora l ho portato in una stanza dove c eravamo solo io e lui e abbiamo parlato un po
Lui piangeva ma io gli ho fatto un luuungo discorso
Dato che lui quando sta male tende ad isolarsi io gli ho detto di andare dalle persone e di dire che ha un problema se vuole essere aiutato altrimenti perforza che le persone non ci sono mai se non lo sanno e se non glielo fa sapere lui
Io lo conosco veramente bene
Lo capisco da uno sguardo se sta male se e felice o se ha qualche preoccupazione
Comunque
Fatto sta che ha pianto un po e poi dopo questo discorso siamo stati un po li vicini e gli e passato
Mi ha chiesto come mai prima non cera mai nessuno che lo ascoltasse ed era convinto che per lui era impossibile trovare una persona cosi
Io gli ho risposto che tutti abbiamo almeno una persona che ci ascolta
Poi ci siamo salutati
Io sono andata a casa
Ed ho incominciato a pensare che son tanto brava ad aiutare gli altri ma per me non ce mai nessuno
Sua mamma si fa in quattro per lui lo aiuta in ogni cosa
Se ha bisogno e lui chiama sua mamma e sempre li che corre
Si mettono li
Parlano insieme
Lei lo aiuta
Escono
Chiacchierano ridono e scherzano
I suoi genitori gli vogliono davvero bene
Lo sgridano quando e il momento e lo lodano quando fa le cose giuste
Ma dico io
Perche devo sempre appigliarmi ai genitori degli altri e non ce mai nessuno che ascolta me
Io sto diventando gelosa anche del mio ragazzo oltre che alle mie amiche
Vado a casa degli altri e sto veramente bene poi quando torno a casa mia inizia l inferno
Io non sto piu bene
Ho quattordici anni e non riesco piu a sorridere
Ho anche pregato mia mamma quasi in ginocchio di mettermi in comunita ma tanto lei e talmente tirchia che non tira fuori i soldi neanche per quello
Ma ora ditemi
Ma e questa la vita giusta per una ragazza della mia eta???
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Analitica
Inviato il: Domenica, 30-Giu-2013, 15:14
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"Preoccupatissima", ciao, provo molta tenerezza per te.
La tua situazione è orribile e in teoria si parla tanto del bisogno della privacy e degli spazi, per un adolescente, ma il problema è che nessuno o pochi vogliono far valere questi diritti all'atto pratico, mi riferisco a figure professionali.
Effettivamente forse il tuo fidanzato è solo viziato, ma forse anche lui ha problemi in famiglia, potresti parlarne in modo più approfondito con lui, perchè alcune famiglie, tu non lo sai, ma sono bravissime a costruirsi una facciata e mantenere l'identica situazione della tua "dietro le quinte".
Magari anche per questo vi siete "trovati".

Comunque voglio dirti che un grosso errore che puoi fare è chiuderti perchè se c'è una cosa che può salvarti è il mondo esterno, quindi coltiva le amicizie, accetta sempre gli inviti, poi se ti chiedono inventa qualcosa o dì che i tuoi non vogliono ospitare, che la casa è vecchia, che tua nonna o tua madre soffre di emicranie e non può sentir nessuno, qualsiasi cavolata.

Per il resto, fortuna che sei andata via no? Almeno non hai più le mani addosso e tu sai quanto è importante. Anche i due euro sono importanti. Almeno non ti è impedito di farti la tua vita, che è fondamentale e non sempre è così. Per il resto, rimane lo scoglio enorme di avere una quotidianità non serena e sangue del tuo sangue così incattivito e avvelenato. Mi dispiace molto, non puoi far altro che aggrapparti ad altre figure adulte, una professoressa particolarmente congeniale, l'istruttore di qualche corso... ma, mi criticheranno aspramente, io ti dico di non far affidamento su quelle persone. Dall'esterno ti consigliano di far loro capire questo e quello, di cercare di spiegarti etc. ma sono persone che hanno scelto un'impostazione, non sono a contatto con la realtà, seguono dei meccanismi malati. Quindi interargirci come con la persona della porta accanto non serve. Tua madre ha scelto di usare te come proiezione dei suoi fallimenti, delle SUE mancanze, i nonni sono suoi succubi e trainano quindi lo stesso gioco, perchè certamente lei fa disperare anche loro. E non c'è dialogo che valga, tu senz'altro ci provi sempre, di fronte alle non logiche più plateali, ma la verità è che non è importante quello che tu dici, che non è importante la verità, importante per loro è l'obbiettivo: darti contro, l'impostazione che si son dati e che è immutabile. Tu cerchi tutte le parole più pertinenti per fargli capire, ma sei tu che devi capire (tu generico, in ognuno di questi casi): a loro non interessaquel che hai da dire o quel che è nella realtà, stanno seguendo solo un copione. Il loro eterno stolido copione già scritto.
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Betola
Inviato il: Martedì, 09-Lug-2013, 21:39
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Grazie per il conforto, mi fa piacere che ci sia qualcuno che mi ascolti.
Comunque fortuna mica tanta, purtroppo per me le cose non vanno bene neppure qua, boh saro io una specie di calamita per queste cose.
Dicevo, qua sto un po tranquilla, ma nemmeno tanto, non posso dire o fare niente che vada contro il loro pensiero, anche essendo io nel giusto.
Per farti capire: anche solo stasera, eravamo a tavola, stavo cercando di parlare con mio nonno ma si alza e si mette sul divano, allora mi giro verso mia nonna ed inizio a parlare ma lui si mette a fare dei versi stupidi, assurdi.
Mi zittisco una volta, due, tre, dopodiche gli chiedo di smetterla, ma molto gentilmente, in modo molto pacato dato che comunque non sono una persona che strilla o vuole sempre aver ragione, anzi, i discorsi sono sempre i benaccetti.
Comunque alle mie parole inizia a dirmi di smetterla, di farmi furba, continuava a ripetermi:"Ma che versi faccio, che versi faccio!!!", cosi gli ho detto che se avesse urlato di meno glielo avrei spiegato, e boh li e partita tutta la storia del qui faccio cosa voglio, questa e casa mia, ho ottant anni e tu le osservazioni non me le fai, ma comunque sempre urlando.
A quel punto ho risposto che se uno sbaglia non sto a guardare quanti anni ha, ma se devo fare un osservazione la faccio.
Mi ha detto che qua e casa sua, che fa cosa vuole, ricordandomi che ovviamente io sono qua a scrocco, e comunque fa sempre male ricordarlo.
Poi stavo spiegando che non riuscivo a parlare e cosi gli ho fatto notare che stava facendo dei versi un po troppo forte, e allora si e alzato, e andato in camera, continuava a fare dei versi per il corridoio, ed ad un certo punto lui mi chiedeva cosa aveva fatto, come prima, io cercavo di spiegare, ma sopra alle mie parole cerano solo tutti i suoi insulti, cosi a cavolo, stupida, cretina, deficiente, ed insulti vari.
Ad un certo punto vado vicino per parlare, fa il gesto come se volesse darmi un pugno e poi mia nonna lo ferma, non e la prima volta, ci ho fatto l abitudine, gli piace far scena, anche se me le son gia prese.
Io che dico che se abbassasse un po la voce sentirebbe anche le mie parole e lui che scatta dandomi della puttana, cosa che odio, perche odio quella parola, cosi a quel punto alzo un po la voce anche io dicendo che anche se era mio nonno non mi interessava, che non mi facevo dare della puttana da nessuno.
Poi comunque io non sono per gli insulti, ma almeno se devi darli dalli con una certa regolazione.
Poi sono andata in camera, e lui li che continuava ad urlare dicendo a mia nonna che dovevano "buttarmi via", che non mi volevano piu, che dovevano farmi fuori, insomma, sempre le solite cose che fanno sempre male come alla prima volta.
Ovviamente poi lui va in sala da pranzo ben servito e riverito da mia nonna che ovviamente continuava a ripetergli che non aveva fatto niente, ed io in camera a piangere come al solito, senza nemmeno finir di mangiare.
Dopo il pianto e tutto un paio di domande me le faccio anche io.
Ma cazzo ma perche devo vivere in questo modo, cosa ho fatto di male???
Io veramente non ho piu la forza per andare avanti cosi, a volte penso anche che sia colpa mia, in tal caso chiederei subito scusa e riparerei come posso ma non ho veramente fatto niente.
Vorrei avere i soliti problemi da adolescente, quelli che hanno tutte le mie amiche, che si raccontano ed alla fine si aggiustano tra di loro sorridendo.
Io invece no, perche nessuno mi capirebbe, nessuno.
Se ci penso non ho veramente nulla in cui rifugiarmi, un qualcosa che sia come una seconda famiglia per me, contando che non ho nemmeno la prima.
Non sono brava in nulla, faccio sport ma non sono bravissima, suonare non so suonare, disegnare non disegno bene, di fisico non sono snellissima e quindi non mi da molte soddisfazioni, non lavoro quindi non ho soldi da buttare in qualche mio piccolo sfizio, insomma non mi sento appagata in niente, mi sento solo un gran peso, faccio schifo.
A volte penso se ad un altra famiglia potrei dare di piu, vado bene a scuola, sono stata promossa, non esco tutte le sere, ma solo qualche pomeriggio.
Le mie amiche alla sera vanno in giro e tutto quanto, io invece no perche poi nessuno mi riporta a casa, e mi darebbe fastidio far stare mia nonna alzata fino a tardi.
Vorrei tanto essere come gli altri, vivere spensierata e felice, e non gelosa di tutto e di tutti.
Io provo a far andare le cose meglio, mi sbatto a fare dei discorsoni, ma tanto la gente poi parte e va a dormire, ed il mattino seguente e gia dinuovo tutto come prima.
Mia madre che dice che non ha piu voglia di sentirmi, mio nonno che non ragiona e mia nonna che sa tutto ma si ostina a dar tutta la colpa a mio padre ed ovviamente ad elogiare sua figlia, che non si fa vedere se non quando ha bisogno di essere guardata o di soldi.
Non credo di farcela ad andare avanti cosi, vorrei morire, non mi sento appagata in niente, non ce niente in cui io sia davvero brava, alla fine faccio sempre schifo a tutti, vivo a scrocco e non voglio che la gente con cui vivo abbia una copertura e faccia finta di accettarmi, perche cosi mi faccio schifo da sola.
Mi sembra di essere una ragazza a modo, non chiedo e non accetto soldi, sono una chiacchierona ma a casa non posso mai parlare perche tanto la maggior parte degli argomenti sono tabu oppure non ricevo risposta.
Non sto tutto il giorno davanti alla televisione, anzi, se posso cerco di trovare sempre qualcosa da fare.
Ma alla fine mai niente, mai un brava, mai un sorriso per merito mio, niente risate, niente battute, niente luuunghe chiacchierate tra donne, un bel niente di niente.
Persino stasera, vengo sgridata anche se dico le cose giuste ed ho ragione.
Vorrei veramente capire cosa faccio o ho fatto di sbagliato per meritarmi questo.
Mia madre, mia nonna, tutti, dicono sempre che la ruota gira, ma come mai gira solo e sempre a favore loro e mai per me???


--------------------
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

Si vis pacem, para bellum - si vis vitam, para mortem

Canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.
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Analitica
Inviato il: Mercoledì, 10-Lug-2013, 13:57
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Forse prima dovresti risolvere il problema di personalità, come ti ho scritto sulla chat io ho risposto a Preoccupatissima.
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Betola
Inviato il: Mercoledì, 10-Lug-2013, 19:11
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Ah scusami ieri sono uscita dalla chat perche internet era lento e non capivo piu niente, comunque ho solo cambiato nickname tranquilla!!!
Comunque grazie della risposta!!!


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Analitica
Inviato il: Giovedì, 11-Lug-2013, 00:44
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Cara Betola,
vale la stessa cosa di prima,
i consigli sono gli stessi eppure nessuno vale.

Perchè tu non puoi accettare che loro non capiscono, perchè noi che partiamo dal bene non accettiamo qualcosa con un senso diverso, non puoi accettare che loro siano cattivi a prescindere, ma davvero loro sanno e capiscono, ma non vogliono, non gli interessa, lo vedi da te dai discorsi surreali che si innescano con queste persone. E' come cercare di far rinsavire un malato. Allo stesso tempo posso chiederti di inaridirti al punto di accettare che dei parenti così prossimi ti siano nemici crudeli?
Sarà un circolo vizioso che percorrerai a lungo. Loro sparleranno, tu cercherai di fargli capire, loro sparleranno...
Non pensare mai che tu vivi lì a scrocco, tu lo sai che alla tua età tutti "vivono a scrocco" e non è il coso che nessuno mai pensi questo dell'ospitalità di parenti, al bisogno e quando si è piccoli, fanno solo il loro dovere, con quello che ti fanno pagare finisce che sono loro in debito.
No, ti prego, non cadere in questi giochi malati che persone cattive riescono a creare, te lo ripeteranno finchè ti entrerà nelle carni e quella frase ti bastonerà ogni volta che non lo penserai, invece tu non cederai mai a questo, allenati da adesso, a mantenere la verità nella tua testa; non cedere mai o ti porterà disturbi dopo.
E non pensare che fai schifo perchè non sei brava in niente: sei brava a scuola, non sei mai stata bocciata, e quindi? Non è una cosa bellissima?
Non è detto che devi avere per forza un talento o averlo già trovato.
I soli tuoi interessi e il tuo impegno fanno di te una persona dinamica, aperta e il valore maggiore lo hai nel cuore. Guardati attorno, le persone meno brave vengono forse prese a scudisciate o gettate nel fosso?
Fa molto male quello che scrivi, come guardi il mondo fuori e poi il tuo, perchè sei molto giovane e dovresti avere l'affetto primario; forse a te farebbe bene parlare con lo psicologo della scuola..? Spesso sono incentrati a far valere le ragioni dei grandi, ciecamente, e farle accettare ai ragazzini, creando più danno che bene, quindi non sempre, puoi provare e non ricordo se ci sei già stata.

Ricorda solo una cosa: c'è stata una catena dietro di te, di violenze e mancanze che hanno portato altra violenza e altre mancanze, tu spezzi questa catena, tu hai un grande dono e una grande responsabilità.

Quando sei triste, martoriata, non capisci perchè tutto questo a te, distogli il pensiero da ciò e pensa invece: "Ma io sono diversa". "Voi avete la condanna peggiore che è vivere così, come bestie che sbranano, perchè continuamente sbranati dentro. Io sono e sarò diversa".
Non farti cambiare, quando sarai grande, indipendente, avrai delle amicizie forti del valore di un famigliare, avrai dei figli cui non farai ricadere nulla di tutto questo, avrai vinto tu.
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Betola
Inviato il: Giovedì, 11-Lug-2013, 01:39
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QUOTE (Analitica @ Mercoledì, 10-Lug-2013, 23:44)
Cara Betola,
vale la stessa cosa di prima,
i consigli sono gli stessi eppure nessuno vale.

Perchè tu non puoi accettare che loro non capiscono, perchè noi che partiamo dal bene non accettiamo qualcosa con un senso diverso, non puoi accettare che loro siano cattivi a prescindere, ma davvero loro sanno e capiscono, ma non vogliono, non gli interessa, lo vedi da te dai discorsi surreali che si innescano con queste persone. E' come cercare di far rinsavire un malato. Allo stesso tempo posso chiederti di inaridirti al punto di accettare che dei parenti così prossimi ti siano nemici crudeli?
Sarà un circolo vizioso che percorrerai a lungo. Loro sparleranno, tu cercherai di fargli capire, loro sparleranno...
Non pensare mai che tu vivi lì a scrocco, tu lo sai che alla tua età tutti "vivono a scrocco" e non è il coso che nessuno mai pensi questo dell'ospitalità di parenti, al bisogno e quando si è piccoli, fanno solo il loro dovere, con quello che ti fanno pagare finisce che sono loro in debito.
No, ti prego, non cadere in questi giochi malati che persone cattive riescono a creare, te lo ripeteranno finchè ti entrerà nelle carni e quella frase ti bastonerà ogni volta che non lo penserai, invece tu non cederai mai a questo, allenati da adesso, a mantenere la verità nella tua testa; non cedere mai o ti porterà disturbi dopo.
E non pensare che fai schifo perchè non sei brava in niente: sei brava a scuola, non sei mai stata bocciata, e quindi? Non è una cosa bellissima?
Non è detto che devi avere per forza un talento o averlo già trovato.
I soli tuoi interessi e il tuo impegno fanno di te una persona dinamica, aperta e il valore maggiore lo hai nel cuore. Guardati attorno, le persone meno brave vengono forse prese a scudisciate o gettate nel fosso?
Fa molto male quello che scrivi, come guardi il mondo fuori e poi il tuo, perchè sei molto giovane e dovresti avere l'affetto primario; forse a te farebbe bene parlare con lo psicologo della scuola..? Spesso sono incentrati a far valere le ragioni dei grandi, ciecamente, e farle accettare ai ragazzini, creando più danno che bene, quindi non sempre, puoi provare e non ricordo se ci sei già stata.

Ricorda solo una cosa: c'è stata una catena dietro di te, di violenze e mancanze che hanno portato altra violenza e altre mancanze, tu spezzi questa catena, tu hai un grande dono e una grande responsabilità.

Quando sei triste, martoriata, non capisci perchè tutto questo a te, distogli il pensiero da ciò e pensa invece: "Ma io sono diversa". "Voi avete la condanna peggiore che è vivere così, come bestie che sbranano, perchè continuamente sbranati dentro. Io sono e sarò diversa".
Non farti cambiare, quando sarai grande, indipendente, avrai delle amicizie forti del valore di un famigliare, avrai dei figli cui non farai ricadere nulla di tutto questo, avrai vinto tu.

Lo so che non dovrei, ma cavolo ma allora devo vivere come una sguattera???
Senza mai parlare ne fare discorsi per evitare insulti???
Cavolo l altro giorno volevo buttarmi dalla finestra dopo aver fatto un resoconto di come sta andando la mia vita.
Posso essere forte quanto voglio, ma non ce la faccio ad andare avanti cosi.
Vorrei che finissero tutti in galera, tutti quanti senza distinzione, tutti insieme nella loro merda.


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Inviato il: Giovedì, 11-Lug-2013, 02:05
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E lo so e lo so, e dovrebbero.
Tu puoi provare con gli assistenti sociali ma potresti impelagarti e riuscirne peggio di così, per come funziona tutto.
Ma forse puoi provare a cercare un dialogo con una psicologa della scuola, se è una tosta cercherebbe una mediazione coi tuoi nonni. Per come la vedo io per un periodo potrebbero rimettersi in carreggiata, poi riprenderebbero. Meglio di niente. Ma poi tua madre farebbe delle scenate? Tu reggeresti?

Poi ehi ci sono bambini che vengono tolte a persone per bene e altri che vivono nel marciume e nessuno muove un dito, potresti anche trovare quello giusto che ti mette in comunità. E son sempre cose grosse, qualcuno mi potrà bacchettare, ma io credo che con degli educatori che ti facciano sentire protetta e curino i tuoi spazi e interessi di adolescente (tv e altro) sarebbe meglio che con delle arpie che ti fan desiderare lo schianto, seppur parenti.
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Betola
Inviato il: Venerdì, 12-Lug-2013, 00:23
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QUOTE (Analitica @ Giovedì, 11-Lug-2013, 01:05)
E lo so e lo so, e dovrebbero.
Tu puoi provare con gli assistenti sociali ma potresti impelagarti e riuscirne peggio di così, per come funziona tutto.
Ma forse puoi provare a cercare un dialogo con una psicologa della scuola, se è una tosta cercherebbe una mediazione coi tuoi nonni. Per come la vedo io per un periodo potrebbero rimettersi in carreggiata, poi riprenderebbero. Meglio di niente. Ma poi tua madre farebbe delle scenate? Tu reggeresti?

Poi ehi ci sono bambini che vengono tolte a persone per bene e altri che vivono nel marciume e nessuno muove un dito, potresti anche trovare quello giusto che ti mette in comunità. E son sempre cose grosse, qualcuno mi potrà bacchettare, ma io credo che con degli educatori che ti facciano sentire protetta e curino i tuoi spazi e interessi di adolescente (tv e altro) sarebbe meglio che con delle arpie che ti fan desiderare lo schianto, seppur parenti.



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Purtroppo ho gia chiesto di andare in comunita ed anche piu volte, credendo di togliergli un peso e cosi stare bene tutti quanti, ma non mi e mai arrivata risposta.
Mia madre mi dice sempre si, ma tanto e talmente spilorcia che non tirerebbe fuori i soldi nemmeno per quello.
Poi senza di me nessuno le darebbe piu soldi e non potrebbe piu fare la disoccupata mantenuta a casa.
Comunque la psicologa della scuola e davvero una brava persona, ma purtroppo sparla un po con tutti, e non vorrei essere guardata con occhi diversi dai professori, oppure che mi sia fatta la grazia, sarebbe proprio l ultima cosa che vorrei, non voglio grazie, non voglio far pena a nessuno.
Comunque, volevo dirti grazie per le parole che mi dici, almeno mi ascolti, mi leggi, ed e come dialogare con qualcuno, cosa che amo fare, e spero di non annoiarti troppo.
Grazie ancora di tutto ed un bacio PSICO hug.gif


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Figurati PSICO smile.gif Ne sono molto contenta.
Ma, mia cara, nelle comunità non si va così di spontanea volontà, ci deve essere un iter burocratico, forse anche un provvedimento del giudice, tutto deve partire da una figura come lo psicologo o l'assistente sociale, che accertano una situazione di inadempienza e di forte malessere arrecato al minore.
Mica una madre può pagare una comunità per farci crescere la figlia.
Non devi fare pena a nessuno, anche se è tedioso il comportamento di molti in questi casi, però se l'ultima occasione è data dal chiedere aiuto, anche senza sapere chi si trova davanti, bisogna provare, sarebbe il loro lavoro.

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Betola
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Lo so, beh pero ora le persone a cui ho chiesto aiuto sono stati i miei nonni, e la cosa e finita male.
Ora sto parlando con il mio ragazzo, ma penso sempre a cosa succede a casa, sempre alle solite cose anche quando parliamo dei miei problemi che non penso piu di amarlo, ho paura di non amarlo piu, o di non amarlo abbastanza.
Mi ci manca ancora il Doc da relazione, e poi sono a posto.


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Non puoi chiedere aiuto ai tuoi nonni, sono loro il problema.
Po ne parli col tuo fidanzato della situazione a casa?
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Betola
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QUOTE (Analitica @ Venerdì, 12-Lug-2013, 12:27)
Non puoi chiedere aiuto ai tuoi nonni, sono loro il problema.
Po ne parli col tuo fidanzato della situazione a casa?

Ne parlo con lui, parliamo di tutto, solo che diciamo che lui e molto benestante come famiglia, pero ce la mette tutta per capirmi e per farmi ridere quindi apprezzo tantissimo.
Comunque, come avevo scritto, ora sono un po in crisi anche con quello, gli ho spiegato della cosa, abbiamo parlato a lungo, e gli ho spiegato cosa mi prende, cosa penso e tutto.
Pero ce qualcosa di piu, continuo a ripetermi: "Cavolo quando sono con lui sto benissimo, ma appena arrivo a casa sento che non mi manca quindi non lo amo" oppure "Mi piace davvero o no???" oppure "Cazzo lui e cosi dolce con me ed io a pensare questo mi sento davvero uno schifo" e li partono anche i sensi di colpa.
Mi alzo al mattino con l ansia, poi dopo che ci parlo un po di questo, mi passa tutto.
Eppure non e una storiella cosi a caso cavolo, sono quasi due anni, mi piace, ma non riesco piu a dire ti amo, la cosa mi blocca, e come se non provassi piu niente, eppure e cosi bravo con me ma non riesco piu ad apprezzare quello che fa, non mi sento normale, ragazze sbaverebbero per un ragazzo cosi ed io non riesco ad apprezzarlo.
Mi sento davvero uno schifo PSICO cry.gif


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Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

Si vis pacem, para bellum - si vis vitam, para mortem

Canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.
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