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Inviato il: Domenica, 20-Gen-2008, 21:58
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Psico Amico Messaggi: 835 Utente Nr.: 287 Iscritto il: 24-Lug-2007 |
Accidenti anche a me succede la stessa cosa!Mi sento la testa...come dire...vuota...ma contemporaneamente stordita da quanto è piena... ..e poi è come se mi allontanassi dalla realtà,mi sento come distaccata...ma più lontana....grrrr.....che sensazione...è una confusione totale! -------------------- Together we stand,divided we fall!!!
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Inviato il: Martedì, 22-Gen-2008, 02:01
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Membro Senior Messaggi: 317 Utente Nr.: 136 Iscritto il: 07-Lug-2007 |
allontanarsi nn so ma sicuramente nn ci capisci+un kazzo,il bello+fai finta di niente come se nn avessi nessuna ossessione e continui come se nulla fosse e piu lo svarione o crash diciamo come un piccolo corto circuito si fa potente,il corpo si abbitua fino ad un certo punto ma nn sene esce cosi cmq aiuta molto,per chi a poche ossessione puo presentare un punto di salvezza chi come mè è costante continua,bisogna tentare via alternative yoga,energia oleodinamica?nn ricordo come si chiama,massaggi,reiki,queste son le vie di guarigione,e farsi una vita impegnata insomma alla sera devi arrivare a casa distrutto in modo che le troppe energie che abbiamo in testa vengono assorbite dal corpo..direte ma tu stai conciato male come fai a dire queste cose?io purtroppo sto ancora superando una astinenza ormai già da 1 anno da un cocktail di farmaci pesantissimi presi per 4 mesi,speriamo di uscire da questi psicofarmaci,e poi faro quelle cose che vi ho detto,giovedi ho appuntamento al san raffaele,speriamo che esista qualche altra sostanza x kiudere l'astinenza e nn il coktail di farmaci che mi han portato cosi seno son rovinato,cmq per vostra informazione era un antiepilettico ed un neurolettico presi contemporaneamente,fate attenzione!!era solo una prova miscuglio sperimentale fate attenzione agli psichiatri nn combinate mai sostanze che portan dipendenza insieme ad altre contemporaneamente diffidate e fatevi dare spiegazioni del perchè,saluti buona fortuna dany |
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Inviato il: Sabato, 26-Gen-2008, 00:56
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Psico Amico Messaggi: 599 Utente Nr.: 207 Iscritto il: 11-Lug-2007 |
volevo precisare che quando parlo di lasciare andare mi riferisco principalmente alle ossessioni, queste è necessario lasciarle perdere perché a rimuginarci sopra o ad analizzare o compulsare si peggiora la situazione. Ci sono forse però altri pensieri, non ossessioni, a cui bisogna prestare attenzione e cercare di capirne il senso, potrebbe esserci utile. let go, nel senso delle ossessioni principalmente ciao |
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Inviato il: Sabato, 26-Gen-2008, 10:35
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Membro Senior Messaggi: 307 Utente Nr.: 775 Iscritto il: 18-Dic-2007 |
Si, però adesso bisogna spiegare come si fa a distinguere i pensieri che vanno ascoltati dalle vere e proprie ossessioni.... Secondo me vanno sempre e comunque lasciati fluire sul momento, salvo poi riprendere in mano con uno psicologo il contenuto di questi se ci si dovesse accorgere che c'è qualcosa di non risolto dentro di noi. Ma quando siamo noi da soli, assolutamente e solo lasciar fluire. Let go. Una difficoltà che a volte si presenta, invece, e che avevo analizzato con il mio psicologo, è il fatto che tutte le tecniche della TCC, compresa quella fondamentale, e cioè il lasciar andare i pensieri, per una persona ossessiva, che spesso non ha la lucidità mentale necessaria, possono diventare ossessioni esse stesse. Nel senso di pensare ossessivamente "devo lasciar fluire, devo lasciar fluire", oppure agitarsi nello sforzo di lasciar fluire i pensieri. Il problema è capire che il lasciar andare, il non interferire, il restare inerti di fronte alle ossessioni, che comunque è sempre la tecnica vincente contro l'ansia, COMPORTA ANCHE IL NON SFORZARSI A FARLO. Non è una cosa su cui ci si deve impegnare al massimo, perchè più mi impegno, più il mio impegno mi crea ansia, più i pensieri aumentano, più la stessa tecnica di lasciar fluire i pensieri mi diventa un'ossessione! Il vero atteggiamento da tenere è quello invece di, per così dire, NON FARE NULLA quando vengono i pensieri ossessivi, almeno non fare nulla nei confronti di questi pensieri. Io lo definirei sempre al negativo come un atteggiamento passivo: - Non interferire con i pensieri, - Non bloccare i pensieri, - Non cercare di scacciarli, - Non cercare di valutare se sono veri o falsi, - Non compulsare. Infatti quando si ha forte ansia non c'è altro modo, perchè qualsiasi cosa si faccia l'ansia aumenta e non ci sono altri mezzi che il non fare nulla. Penso che l'abbiamo provata un po' tutti questa sensazione di impotenza nel contenere le nostre ossessioni. E dirò di più, a volte anche il non fare nulla non serve subito a far sparire i pensieri. Infatti l'ansia quando è forte ci vuole qualche tempo a smaltirla. Ma per lo meno lasciano fluire i pensieri non la alimentiamo! Lo so che questo sul momento non fa che aumentare il livello di ansia in noi, ma a lungo andare l'ansia, se non alimentata attraverso la nostra collaborazione, se ne va da sola. E' un po' come quello che faceva Gandhi con la sua "non collaborazione non violenta": non collaborare contro chi ci opprime, senza fare nulla, cosicchè col tempo smetterà di opprimerci. Non è mai facile, lo so, anche con Gandhi il governo inglese ha cercato fino all'ultimo di scoraggiare la non collaborazione non violenta, opprimendo sempre di più il popolo indiano. La nostra mente spesso fa così perchè quando incominciamo a lasciar fluire essa si ribella a noi perchè non è abituata a questo atteggiamento.... Ma con la perseveranza e con il tempo i risultati sono arrivati per Gandhi ed arriveranno anche per noi. Un'altra cosa: l'ansia si lega molto al fisico, e per questo fa molto bene ad esempio una camminata, fatta con regolarità, perchè serve a far si che l'ansia non si accumuli e si scarichi man mano dai muscoli. Certo, a volte è necessario riprendere con lo psicologo certe cose non risolte dentro di noi, perchè quelle sono la causa del nostro DOC. Ma quello con calma e sangue freddo, quando non si è in preda alle ossessioni. Quando invece ci si è dentro fino al collo, l'unica cosa è lasciar fluire e non fare nulla nei confronti di questi pensieri. Un abbraccio a tutti. Mauro. |
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Inviato il: Sabato, 26-Gen-2008, 12:06
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Membro Attivo Messaggi: 221 Utente Nr.: 379 Iscritto il: 18-Ago-2007 |
concordo con quanto dice Mauro 77. Anche il lasciar andare deve essere - per così dire - lasciato andare, altrimenti diventa un'ennesima compulsione. Purtroppo il doc è la cosa più furba che esista: riesce a trasformare tutti i suoi avversari in alleati. Quindi, non forniamogli nuovi alleati, ossia non attacchiamolo. Mi piace spesso proporre questa immagine metaforica: quando un'ape ti ronza intorno se tu ti muovi, cerchi di scacciarla, ti agiti, essa ti pungerà. Se invece stai assolutamente fermo, essa se ne va. Così mi hanno insegnato i miei genitori da piccolo. e ha sempre funzionato. Lo stesso è con quelle api che sono le ossessioni. |
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Inviato il: Domenica, 27-Gen-2008, 00:35
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Psico Amico Messaggi: 599 Utente Nr.: 207 Iscritto il: 11-Lug-2007 |
all'inizio del doc sono andato da uno psichiatra che me lo ha diagnosticato subito (facile, controllavo la finestra per un'oretta!). Da buon psi male informato abbiamo cominciato ad analizzare tutto , anche i sogni, cosa interessante ma con risultati nulli. Grazie a Internet ho fatto una ricerca a tappeto e sono arrivato alla tcc e allo yoga specifico per il doc. All'nizio ho preso alcuni medicamenti per finire finalmente con la fluoxetina. Ho notato che i farmaci che mi rallentavano i pensieri, le reazioni, che mi rincoglionivano un ' (oltre a farmi fare incidenti stradali) non miglioravano il doc: le ossessioni, i paurosi dubbi ossessivi, essendo rallentati, rimanevano più a lungo nella mia coscienza, alla mia attenzione e questo è in contrasto col lasciare andare subito e totalmente. Se si ha il doc, si prendono farmaci per il doc, non farmaci per la schizofrenia, psicosi o chissà cos'altro; gli esperimenti li hanno già fatti le case farmaceutiche! Sempre leggere bene i foglietti illustrativi delle medicine prima di prenderle. let go ciao |
Inviato il: Lunedì, 28-Gen-2008, 11:00
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Membro Attivo Messaggi: 266 Utente Nr.: 874 Iscritto il: 16-Gen-2008 |
Leggendo questa discussione mi è venuto in mente una cosa che vorrei chiedervi. Io ho pensieri ossessivi (assurdi o meno) non credvo di avere compulsioni. ma secondo voi, se devo confessare tutto al mio partner per sentirmi poi senza senso di colpa, può esser considerato una compulsione?
Vi prego rispondete. Grazie |
Inviato il: Lunedì, 28-Gen-2008, 15:33
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Membro Attivo Messaggi: 221 Utente Nr.: 379 Iscritto il: 18-Ago-2007 |
credo che il confessare in questo caso sia una compulsione proprio perché tu senti la spinta a farlo, in modo da poter eliminare l'ansia. E le compulsioni sono proprio il meccanismo con cui l'ossessivo compulsivo cerca di eliminare l'ansia provocata dall'ossessione. Peccato che questo comportamento porta ad uno stato di benessere falso e temporaneo. La vera serenità sta nello smettere di cercare di risolvere le ossessioni. Paradossalmente, insomma, la vera serenità sta nello smettere di cercare la serenità. Il docher di solito sta lì a vedere se è tutto a posto (che poi l'oggetto della sua analisi siano i rapporti di coppia, la religione, l'esistenza, i soprammobili ordinati o meno, la contaminazione, etc. tutto ciò ha alla base lo stesso meccanismo). E così facendo si distrugge pian piano, ottenendo come risultato il non essere a posto da nessuna parte! Proprio perchè cercava di essere a posto! Ti parlo per esperienza personale: la mia vita è stata un fallimento proprio perché ho sempre cercato che non lo fosse. Non c'è una via per la pace. La via è la pace. |
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Inviato il: Lunedì, 28-Gen-2008, 15:44
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Membro Attivo Messaggi: 266 Utente Nr.: 874 Iscritto il: 16-Gen-2008 |
Grazie per la risposta...STO CERCANDO DI FARE COosì...mi basta sapere che lui lo sa...però a volte l'ansia è forte e non mi fa dormire magari un'intera notte perchè mi sento in colpa...in dicembre ho avuto due episodi così forti...
Grazie |
Inviato il: Lunedì, 28-Gen-2008, 16:44
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Psico Amico Messaggi: 835 Utente Nr.: 287 Iscritto il: 24-Lug-2007 |
Straquoto! -------------------- Together we stand,divided we fall!!!
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Inviato il: Lunedì, 28-Gen-2008, 16:53
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Membro Attivo Messaggi: 266 Utente Nr.: 874 Iscritto il: 16-Gen-2008 |
Mi sembra una cosa così strana esser prigionieri di se stessi...a volte è tanto dura!!! Sto cercando di dirmi: "me lo tengo per me è una cavolata se ho paura di esser cattiva e di dovermi confessare per esser migliore per esser onesta perchè gli voglio bene, allora devo fare il contrario, devo stare zitta, lui sa che ho avuto queste crisi quindi lo sa, monica stai tranquilla, se gli vuoi bene devi star zitta, non sentirti in colpa...se no poi confessi, ti senti meglio, te ne viene uno nuovo e trac sei in un circolo vizioso! "...ma è tanto dura a volte...c'è un'ansia generalizzata, un non sentirmi mai "a posto" davvero che mi segue sempre o quasi...
Grazie amici, grazie davvero |
Inviato il: Lunedì, 28-Gen-2008, 18:31
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Membro Attivo Messaggi: 266 Utente Nr.: 874 Iscritto il: 16-Gen-2008 |
Ciao
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Inviato il: Lunedì, 28-Gen-2008, 18:36
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Membro Attivo Messaggi: 221 Utente Nr.: 379 Iscritto il: 18-Ago-2007 |
stai attenta perché questo dialogo interiore che tu fai ti procura ulteriore ansia, ecco perché poi non dormi. Non devi rimuginare sul fatto di lasciare andare il pensiero, altrimenti sei punto e a capo, continui a rimuginare paradossalmente sul non rimuginare! Come ho già detto prima e come hanno detto anche altri nel forum - magari con altre parole -, bisogna lasciar andare anche il lasciar andare. Non puoi martoriarti il cervello dicendo: "devo stare tranquilla, devo stare zitta, etc.". Altrimenti è di nuovo una compulsione. Insomma il lasciare andare è un'arte facilissima da attuare (perché si tratta di non fare niente!), ma difficile da capire. E un passaggio chiave è capire che anche quest'arte può diventare una compulsione se usata male. Il messaggio del "lasciare andare" è colto nella sua verità più profonda solo quando si capisce che esso stesso dev'essere lasciato scorrere. Non devi usarlo come una cura. Devi solo smetterla di cercare la cura. Perché la pace c'è già, non è una meta da raggiungere. |
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Inviato il: Lunedì, 28-Gen-2008, 20:25
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Psico Amico Messaggi: 835 Utente Nr.: 287 Iscritto il: 24-Lug-2007 |
Mi fai alcuni esempi di pensieri che ti viene voglia di confidargli? Un bacio -------------------- Together we stand,divided we fall!!!
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Inviato il: Martedì, 29-Gen-2008, 11:31
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Membro Attivo Messaggi: 266 Utente Nr.: 874 Iscritto il: 16-Gen-2008 |
a volte cose assurde "come far del male ai suoi parenti oppure che sono attratta da un mio ex" che so non esser vere allora il mio cervello malefico è come se dicesse "pensa a qualcosa meno asurdo ma magari che può esser vero" e così mi viene in mente che trovo sua nipote molto viziata e per niente bella come credono e poi dico vedi ci penso troppo spesso vuol dire che sono cattiva e pazza perchè non posso esser fissata con una bambina... oppure mi viene in mente che magari sono cattiva perchè magari dentro di me non voglio che passi tempo con la sua famiglia...poi mi passa e mi dico "che stupida" vedi che ci pensi solo perchè hai paura di pensarci troppo?Oppure mi sento in colpa perchè non mi viene da parlare di mia cuginetta perchè magari ho paura di dovergli rimarcare il fatto che non va bene a scuola (sua niopote si ma mia cugina è molto gentile e disponibile e generosa e matura per la sua età almeno!) e se lo tengo nascosto è perchè mi vergogno allora devo confessarlo...mah vedi sono cavolate ma ossessive e mi fanno sentire in colpa...poi magari mi passa e mi fisso su un altro pensiero...
sono pazza? che ne pensi? |
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