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> Disturbi Del Sonno E Complicazioni
Aeroplano italiano
Inviato il: Venerdì, 26-Apr-2019, 08:05
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sono 3 mesi che soffro di disturbi del sonno, perché ho risvegli frequenti tutte le notti. Da anni assumo il litio, essendo bipolare. E su questo non ci piove. Purtroppo non basta e bisogna integrare con la quietapina. ma questo farmaco serve come integrativo quando ci sono delle spinte maniacali, ma non ha senso assumerlo quando ci sono fasi depressive. Che pure compaiono.è inutile prendere un sedativo quando sono di umore basso. allora assumo un sonnifero, che però non mi copre tutta la notte.

purtroppo gli stati ipomaniacali sono difficili da decifrare.perché non necessariamente sono euforici e carichi di attività, ma possono anche essere rabbiosi rancorosi (sono detti stati misti). E sono comunque indice di intensa attività mentale. Non so più come regolarmi. Tornerò dal medico. Qualcuno assume quietapina? E come va?
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Felix
Inviato il: Venerdì, 26-Apr-2019, 15:11
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il principio attivo si chiama Quetiapina, non Quietapina, io lo prendo da almeno 8 anni la sera prima di andare a letto, perché mi fa dormire di lusso. Peraltro è un farmaco che gli psichiatri somministrano agli anziani per i suoi effetti ipnoinducenti. Io soffro di doc e depressione maggiore e assumo anche un serotoninergico, anche se per ora l’umore non è dei migliori. Che possa essere il seroquel (quetiapina) a peggiorare la depressione non saprei dirlo, in questi anni ho avuto anche fasi piuttosto positive e lo prendevo. Piuttosto mi ha permesso di eliminare del tutto le benzodiazepine che non uso più da moltissimi anni.
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Aeroplano italiano
Inviato il: Domenica, 28-Apr-2019, 22:05
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Interessante. Io prendo normalmente 100 mg, ma adesso metterò a 200, perché il sonno è sempre inquieto.di solito faccio fatica solo ad addormentarmi, ma ultimamente tendo a svegliarmi anche la notte. Il che mi rende un po' inquieto. E preoccupato.
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Felix
Inviato il: Lunedì, 29-Apr-2019, 14:09
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L’effetto ipnoinducente del seroquel si ottiene con dosaggi bassi, 25-50 mg, così dicono gli psichiatri. Non so se a dosaggi più alti mantenga questa caratteristica. Parlane con il tuo psichiatra, è l’unico che può prescrivere i farmaci. Fammi sapere.
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Alexme
Inviato il: Lunedì, 29-Apr-2019, 16:31
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Ciao ma non avete mai usato benzodizepine? a me le prescrivono per l'ansia e mi fanno dormire benissimo.
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Felix
Inviato il: Lunedì, 29-Apr-2019, 17:43
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QUOTE (Alexme @ Lunedì, 29-Apr-2019, 15:31)
Ciao ma non avete mai usato benzodizepine? a me le prescrivono per l'ansia e mi fanno dormire benissimo.

Le benzodiazepine sono degli ottimi farmaci ma vanno usati con cautela e per un tempo non lungo. Inoltre tendono a dare assuefazione e dipendenza.
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Alexme
Inviato il: Lunedì, 29-Apr-2019, 18:38
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Io le uso solo in caso di necessità (attacco di panico). Il medico me le prescrisse al bisogno, ora però domani ho il consulto con lo psichiatra per stabilire la nuova cura che già mi ha detto ci saranno anche altri farmaci.
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Aeroplano italiano
Inviato il: Martedì, 30-Apr-2019, 13:24
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QUOTE (Felix @ Lunedì, 29-Apr-2019, 13:09)
L’effetto ipnoinducente del seroquel si ottiene con dosaggi bassi, 25-50 mg, così dicono gli psichiatri. Non so se a dosaggi più alti mantenga questa caratteristica. Parlane con il tuo psichiatra, è l’unico che può prescrivere i farmaci. Fammi sapere.

È vero. La quietapina favorisce l'addormentamento. Ma se ci sono risvegli notturni è un'altra questione. Allora credo che vada aumentato il dosaggio, perché occorre proteggere tutte le ore del sonno.

in realtà un dosaggio un po' più alto serve un'altra cosa fondamentale, cioè a passare il giorno dopo senza grosse ansie e sbalzi di umore. Perché è l'andamento della giornata che poi determina la qualità del sonno. Quindi il farmaco non protegge soltanto la notte, ma anche la giornata.

Il medico può anche non accorgersi di tutto questo. Perché magari sto bene al momento della visita. Ma non si può prevedere cosa succederà già il giorno dopo. Ed è difficile da riconoscere da parte dello stesso paziente, per poterlo riferito poi al medico.
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Alexme
Inviato il: Martedì, 30-Apr-2019, 14:11
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Che vuol dire esattamente bipolare?
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Aeroplano italiano
Inviato il: Martedì, 30-Apr-2019, 18:01
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Bipolare è una variante della depressione. Quindi si alternano fasi depressive a fasi maniacali. L'energia è molto bassa nella depressione ma è molto alta nella mania. I sintomi della mania sono opposti a quelli depressivi cioè la persona si sente troppo sicura di sé, spericolata, dorme poco, sente forti impulsi sessuali, rischia di spendere molto o troppo denaro. In depressione tutte queste cose non accadono ovviamente.
Per dirla in breve, il depresso si sente sempre stanco mentre quando c'é un periodo di mania , la persona è sempre troppo attiva.

Entrambi i poli sono pericolosi, ma la mania ha un pericolo in più: la persona crede di stare benissimo, perché si sente troppo carico, perfino euforico. In depressione almeno ti accorgi che stai male, che sei depresso.
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Alexme
Inviato il: Martedì, 30-Apr-2019, 21:32
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Mi è venuta l'ansia a leggerti (scusa non è una battuta nel senso che è un disturbo bello tosto per gli opposti che presenta). Ma è un disturbo che non si guarisce o se ne esce coi farmaci?

Io in passato credo di aver avuto una fase del genere ma mi è passata spontaneamente ma forse era solo legata a un momento particolare.
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Aeroplano italiano
Inviato il: Mercoledì, 01-Mag-2019, 20:36
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In effetti è generalmente più grave, rispetto alla depressione unipolare . Ma può presentare forme più blande e quindi più tollerabili.
Per capirci meglio: tantissimi hanno il diabete, ma la gravità cambia per ciascuno.

Si può essere bipolari e non accorgersi per un certo tempo, ma non per tanto, perché i primi episodi acuti danno ripercussioni pesanti sulla vita. In breve: non basta che uno si senta su e poi giù, per parlare di bipolarismo, ma occorrono un certo numero di casini nel lavoro, negli affetti, nei rapporti sociali.
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Alexme
Inviato il: Mercoledì, 01-Mag-2019, 21:05
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Ma con le dovute cure se ne esce cioè si guarisce o è una problematica "a vita"??
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Alexme
Inviato il: Martedì, 07-Mag-2019, 16:50
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Io per mia fortuna sono sempre stato "schizzato" ma non depresso, triste si anche molto ma sempre pronto a riprendermi per mie virtù, certo anche condizionate dal mondo esterno ma situazioni come quelle descritte non le ho mai vissute. Purtroppo (o per fortuna a seconda dei punti di vista) ho il problema opposto.
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Aeroplano italiano
Inviato il: Martedì, 07-Mag-2019, 20:50
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Bisogna ricordare che la diagnosi di disturbo bipolare non è tutto, perché c'è sempre la persona. E non esistono due bipolari uguali. La persona vuol dire un insieme di cose, quali il carattere il temperamento, l'educazione , il mondo affettivo , ecc. Quindi esistono sempre scelte e comportamenti. Più questi sono consapevoli, più la malattia perde terreno, anche se la protezione del farmaco di solito viene lasciata sempre, come misura preventiva. Perché in condizioni particolari, di stress, o di eventi molto critici, i sintomi tipici della malattia possono riemergere.
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