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> Ricerche Su Ketamina E Depressione
 
Faggio
Inviato il: Mercoledì, 12-Ott-2016, 20:44
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QUOTE (unipolare @ Mercoledì, 12-Ott-2016, 19:16)
Vedo che sei molto informato. Ed è proprio esketamine come spray nasale che potrebbe addirittura entrare in uso nel 2017. I risultati sembrano strabilianti. Con una dose nasale si ha un effetto che dura una settimana. Il bello è che le percentuali di non-responder sono praticamente inesistenti. Sarà finalmente qualcosa di reale e concreto per curare la depressione.

L'esketamine però non è un metabolita, è un enantiomero. Sta alla ketamina come l'escitalopram sta al citalopram. Sono quasi la stessa cosa. Per questo qualora dovesse ricevere l'approvazione avrà tutte le limitazioni del caso. L'idroxynorketamine è un metabolita, ma non è neppure iniziata la sperimentazione su umani.

PS Un utilizzo cronico di ketamina è altamento tossico per le vie urinarie.
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unipolare
Inviato il: Giovedì, 13-Ott-2016, 10:46
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Scusa io queste differenze che mi descrivi non le conosco.Quello che posso riconfermare è che c'è un notevole ottimismo tra gli addetti ai lavori sull'utilizzo dell'esketamine per la cura della depressione.Mi sbaglierò però è questo quello che ho capito, leggendo in particolare articoli dagli USA. Domanda:Faggio perchè non credi che diventerà mai un trattamento di massa disponibile nelle farmacie ? Potrebbe diventare un trattamento di massa gestito dai reparti di psichiatria negli ospedali. Il malato si potrebbe recare settimanalmente presso la struttura sanitaria per assumere la sua dose. A parte il miglioramento dello stato di salute di migliaia di persone. Vuoi mettere il risparmio non indifferente per la sanità pubblica. PSICO D.gif PSICO D.gif Sperem.............
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Faggio
Inviato il: Giovedì, 13-Ott-2016, 17:50
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QUOTE (unipolare @ Giovedì, 13-Ott-2016, 09:46)
Scusa io queste differenze che mi descrivi non le conosco.Quello che posso riconfermare è che c'è un notevole ottimismo tra gli addetti ai lavori sull'utilizzo dell'esketamine per la cura della depressione.Mi sbaglierò però è questo quello che ho capito, leggendo in particolare articoli dagli USA.

Praticamente la ketamina utilizzata come anestetico di solito è per metà esketamine e per metà arketamine.
In questo caso utilizzano solo una metà, l'esketamine.
Tuttavia diverse ricerche recenti suggeriscono che l'arketamine potrebbe essere più tollerata dell'esketamine, avendo contemporaneamente lo stesso robusto effetto antidepressivo.

QUOTE (unipolare @ Giovedì, 13-Ott-2016, 09:46)

Domanda: Faggio perchè non credi che diventerà mai un trattamento di massa disponibile nelle farmacie ? Potrebbe diventare un trattamento di massa gestito dai reparti di psichiatria negli ospedali. Il malato si potrebbe recare settimanalmente presso la struttura sanitaria per assumere la sua dose. A parte il miglioramento dello stato di salute di migliaia di persone. Vuoi mettere il risparmio non indifferente per la sanità pubblica. PSICO D.gif  PSICO D.gif Sperem.............


Perché è considerata una droga pesante con potenziale d'abuso e dipendenza, oltre che di danni alle vie urinarie. Lo scenario da te ipotizzato anzi auspicato, è plausibile, si vedrà.

Anche se nel frattempo sono in fase di sperimentazione almeno tre farmaci ispirati alla ketamina, e ne seguiranno sicuramente altri.

L'unica cosa certa è che nessun antidepressivo oggi esistente è paragonabile alla ketamina per velocità ed entità dell'effetto antidepressivo, oltre che per numero dei soggetti che rispondono ovvero praticamente tutti, non esistono non-responders. Più comprenderanno come agisce e più saranno in grado di creare farmaci efficaci con meno effetti collaterali.
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unipolare
Inviato il: Venerdì, 14-Ott-2016, 11:40
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QUOTE (Faggio @ Giovedì, 13-Ott-2016, 16:50)
QUOTE (unipolare @ Giovedì, 13-Ott-2016, 09:46)
Scusa io queste differenze che mi descrivi non le conosco.Quello che posso riconfermare è che c'è un notevole ottimismo tra gli addetti ai lavori sull'utilizzo dell'esketamine per la cura della depressione.Mi sbaglierò però è questo quello che ho capito, leggendo in particolare articoli dagli USA.

Praticamente la ketamina utilizzata come anestetico di solito è per metà esketamine e per metà arketamine.
In questo caso utilizzano solo una metà, l'esketamine.
Tuttavia diverse ricerche recenti suggeriscono che l'arketamine potrebbe essere più tollerata dell'esketamine, avendo contemporaneamente lo stesso robusto effetto antidepressivo.

QUOTE (unipolare @ Giovedì, 13-Ott-2016, 09:46)

Domanda: Faggio perchè non credi che diventerà mai un trattamento di massa disponibile nelle farmacie ? Potrebbe diventare un trattamento di massa gestito dai reparti di psichiatria negli ospedali. Il malato si potrebbe recare settimanalmente presso la struttura sanitaria per assumere la sua dose. A parte il miglioramento dello stato di salute di migliaia di persone. Vuoi mettere il risparmio non indifferente per la sanità pubblica. PSICO D.gif  PSICO D.gif Sperem.............


Perché è considerata una droga pesante con potenziale d'abuso e dipendenza, oltre che di danni alle vie urinarie. Lo scenario da te ipotizzato anzi auspicato, è plausibile, si vedrà.

Anche se nel frattempo sono in fase di sperimentazione almeno tre farmaci ispirati alla ketamina, e ne seguiranno sicuramente altri.

L'unica cosa certa è che nessun antidepressivo oggi esistente è paragonabile alla ketamina per velocità ed entità dell'effetto antidepressivo, oltre che per numero dei soggetti che rispondono ovvero praticamente tutti, non esistono non-responders. Più comprenderanno come agisce e più saranno in grado di creare farmaci efficaci con meno effetti collaterali.

Condivido tutto quello che hai scritto. Devo dire inoltre che l'argomento mi incuriosisce molto e allo stesso tempo mi da molta speranza. Speriamo di saperne sempre di più.
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W0lf
Inviato il: Martedì, 18-Ott-2016, 13:53
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Speriamo sia la volta buona
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non_so
Inviato il: Martedì, 18-Ott-2016, 17:28
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Ma ci sarà un modo per provarla a breve o dovremo aspettare secoli secondo voi?
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unipolare
Inviato il: Venerdì, 21-Ott-2016, 13:53
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QUOTE (Faggio @ Mercoledì, 12-Ott-2016, 18:07)
QUOTE (unipolare @ Martedì, 11-Ott-2016, 14:09)
Si propagano a macchia d'olio gli articoli sulla stampa USA sull'uso dei metaboliti della ketamina per la cura della depressione. Negli Stati Uniti esistono già decine di centri dove questo farmaco viene utilizzato. Esiste anche un centro in Europa (Madrid) http://www.nyket.com. I pareri sono più che entusiasti. Potremmo essere veramente arrivati ad una svolta.

Dove c'è scritto che in queste cliniche vengono utilizzati metaboliti? Se conosci un articolo e puoi linkarlo, sarebbe una buona cosa, perché il link che hai postato in questo momento non funziona.

Queste cliniche private negli USA esistono già da qualche anno e da quel che ho capito somministrano ketamina in un ambiente controllato, sotto osservazione medica, ma non un metabolita.

Anche perché non credo possano somministrare un metabolita se quest'ultimo non è stato prima approvato dall'agenzia americana dei farmaci, la FDA.
Somministrano la ketamina in quanto essa è già disponibile ai medici come anestetico ad uso ospedaliero, oltre che ai veterinari per usi simili.

Possibile che anche in Italia verrà utilizzata la ketamina pura come trattamento d'urgenza o per chi se la può permettere, nelle cliniche private, però non credo diventerà mai un trattamento di massa disponibile nelle farmacie.
Tra i farmaci ispirati alla ketamina in fase di sperimentazione ci sono il Rapastinel in fase due di tre e l'Apimostinel in fase uno di tre ed il CERC-301 in fase due. Solo il 18% dei farmaci in fase due passa alla terza, mentre il 50% dei farmaci in fase 3 la supera e ottiene il via libera.

Sono d'accordo che ci può essere una svolta rispetto agli ultimi decenni, e questi farmaci sono soltanto l'inizio di una lunga serie, però i tempi credo che saranno lunghi.

In questa voce ci sono delle informazioni: https://en.wikipedia.org/wiki/Rapid-acting_antidepressant

QUOTE
Rapid-acting antidepressant

From Wikipedia, the free encyclopedia

A rapid-acting antidepressant is a type of antidepressant drug which improves symptoms of depression within minutes to hours. In contrast to rapid-acting antidepressants, conventional antidepressants, such as the selective serotonin reuptake inhibitors (SSRIs), tricyclic antidepressants (TCAs), and monoamine oxidase inhibitors (MAOIs), require weeks for their antidepressant effects to manifest.

The prototypical rapid-acting antidepressant is ketamine. Other drugs with rapid-acting antidepressant effects include esketamine, arketamine, hydroxynorketamine, rapastinel (GLYX-13), NRX-1074, 4-chlorokynurenine (AV-101), and scopolamine. Cordycepin (3'-deoxyadenosine), and the GABAA α5 subunit-containing receptor negative allosteric modulators L-655,708 and MRK-016, have also been found to produce rapid antidepressant-like effects, in animal models of depression. Agonists and antagonists of TrkB (the main signaling receptor of brain-derived neurotrophic factor (BDNF)) such as 7,8-dihydroxyflavone (7,8-DHF) and ANA-12, respectively, also produce rapid antidepressant-like effects in animal models of depression.

Relatively rapid-onset antidepressants include tianeptine and buprenorphine, which produce benefits sooner than other conventional antidepressants (e.g., after one week), though not virtually immediately like drugs like ketamine.

Euphoriants like amphetamines and opioids produce rapid-acting antidepressant-like effects and were formerly used in the treatment of depression in the early 20th century. However, unlike the case of drugs like conventional antidepressants and ketamine, the antidepressant effects of euphoriants quickly disappear with chronic administration due to tachyphylaxis. Moreover, these drugs show long-lasting depressive effects with long-term use.


E' in fase avanzata di sperimentazione uno spray nasale con l'esketamine, enantiomero della ketamina, per "treatment-resistant depression": https://en.wikipedia.org/wiki/Esketamine

QUOTE
Potential use as an antidepressant[edit]

Johnson & Johnson is developing a nasal spray formulation of esketamine as a treatment for depression in patients that have been unresponsive to other antidepressants in the United States.[12] As of August 2016, phase III clinical trials of intranasal esketamine sponsored by the Johnson & Johnson subsidiary Janssen Pharmaceutica are underway.[13] Other pharmaceutical companies are also developing new antidepressant drugs that act similarly to ketamine, including Naurex's rapastinel (GLYX-13) and * apimostinel (NRX-1074), Cerecor's CERC-301, and VistaGen's 4-chlorokynurenine (AV-101).[12]

Although studies suggest that esketamine is preferable for medical uses, a 2013 study found that the rapid antidepressant effect of arketamine was greater and lasted longer than that of esketamine in mice.[14]

Scusa Faggio una curiosità, ma come fai ad essere così preparato sull'argomento lavori nel campo farmacologico ?
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Faggio
Inviato il: Martedì, 25-Ott-2016, 14:49
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QUOTE (unipolare @ Venerdì, 21-Ott-2016, 12:53)
Scusa Faggio una curiosità, ma come fai ad essere così preparato sull'argomento lavori nel campo farmacologico ?

No, mi informo su questo argomento con la stessa motivazione per cui lo fai tu.
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Faggio
Inviato il: Martedì, 25-Ott-2016, 15:10
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Una nuova ricerca spiegata da State of Mind:

QUOTE
La ketamina per via endovenosa riduce i pensieri suicidari nei pazienti depressi

Una nuova ricerca ha mostrato come bassi dosaggi di ketamina per via endovenosa, possano ridurre i pensieri suicidari in pazienti gravemente depressi

Pubblicato il: 26 maggio 2016

Inizialmente utilizzata come anestetico, la ketamina, ha già dimostrato in numerosi studi di fornire un rapido sollievo dai sintomi della depressione. Una nuova ricerca ha mostrato come la ketamina possa portare a una veloce diminuzione dei pensieri suicidi.

Maurizio Rossetti

Una nuova ricerca ha mostrato come ripetuti trattamenti a base di ketamina a basso dosaggio, somministrata per via endovenosa, abbiano portato ad una veloce diminuzione dei pensieri suicidi in un gruppo di pazienti gravemente depressi e già risultati resistenti alle terapie standard.

Il recente studio è stato condotto presso il Massachussets General Hospital e pubblicato sulla rivista The journal of Clinical Psychiatry.

La recente scoperta rappresenta una importantissima conquista nel trattamento di questa tipologia di pazienti, verso i quali allo stato attuale non c’è una vera e propria terapia efficace e sicura.

Infatti le sostanze attualmente utilizzate per trattare i pazienti depressi con pensieri suicidari, come il litio e la clozapina, manifestano importanti effetti collaterali, nonché un costante monitoraggio dei livelli ematici. Mentre la terapia elettroconvulsiva (TEC), pur parzialmente efficace, può provocare effetti devastanti sull’integrità mentale del paziente, come la perdita di memoria.

Il presente studio è stato progettato non solo per esaminare gli effetti antidepressivi e antisuicidali della ketamina a basso dosaggio, ma anche per testarne l’efficacia e il grado di tollerabilità con una dose più elevata.

Sono stati coinvolti 14 pazienti ambulatoriali gravemente depressi, risultati resistenti allo tradizionali terapie antidepressive. La presenza dei pensieri suicidali doveva persistere da almeno tre mesi, per cui ne è stata rilevata la presenza, la frequenza e l’intensità.

I partecipanti hanno ricevuto due iniezioni settimanali di ketamina per tre settimane. La dose iniziale somministrata era di o.5 mg/Kg, equivalente a circa un quinto del tipico dosaggio anestetico. Mentre dopo la terza somministrazione si aumentava la dose a 0.75 mg/Kg. Seguiva, alla fase di trattamento, una fase di follow-up, in cui i pazienti sono stati rivalutati per i tre mesi successivi con una frequenza quindicinale, per valutarne l’efficacia nel tempo.

I risultati della ricerca sono stati molto positivi, in quanto la maggior parte dei partecipanti hanno manifestato una sensibile riduzione dei pensieri suicidali presenti all’inizio del trattamento, mentre ben sette pazienti hanno avuto una completa remissione della sintomatologia alla fine del trattamento. Due di loro hanno continuato ad essere asintomatici, anche al termine del periodo di follow-up.

Ulteriore dato positivo: non è stata rilevato nessun episodio critico a livello di tollerabilità, riguardo all’aumento del dosaggio.

Nuovi studi seguiranno per validarne ed ampliare i risultati con un campione di riferimento più ampio. Inoltre sarà necessario confrontare i risultati ottenuti con uno speculare gruppo di controllo in cui ai pazienti sia stato somministrato placebo. Come sottolineato da Ionescu, il principale limite nella validazione dello studio attuale è rappresentato dal fatto che i pazienti erano perfettamente consapevoli di ciò che stavano ricevendo.

Rivolgendo un ulteriore e conclusivo sguardo al futuro, gli studi mirano ora a capire i meccanismi sottostanti all’efficacia della ketamina nella riduzione dei pensieri suicidali in modo da scoprire le aree del cervello sulle quali la sostanza agisce direttamente, e poter sviluppare nuovi farmaci anche con diverse modalità di assunzione orale o intranasale.


Fonte: stateofmind.it/2016/05/ketamina-depressione-suicidio/
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Faggio
Inviato il: Martedì, 25-Ott-2016, 15:19
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Il Rapastinel, nuovo farmaco in fase di sperimentazione, derivato dagli studi sulla ketamina, dopo aver ricevuto il 'Fast track' nel 2014, nel 2016 ha ricevuto il 'Breakthough therapy' dalla FDA americana: https://en.wikipedia.org/wiki/Rapastinel

QUOTE
Rapastinel (INN) (former developmental code names GLYX-13, BV-102) is a novel antidepressant that is under development by Allergan (previously Naurex) as an adjunctive therapy for the treatment of treatment-resistant major depressive disorder.[1][2] It is a centrally active, intravenously administered (non-orally active) amidated tetrapeptide (Thr-Pro-Pro-Thr-NH2) that acts as a selective, weak partial agonist (mixed antagonist/agonist) of an allosteric site of the glycine site of the NMDA receptor complex (Emax ≈ 25%).[1][2] The drug is a rapid-acting and long-lasting antidepressant as well as robust cognitive enhancer by virtue of its ability to both inhibit and enhance NMDA receptor-mediated signal transduction.[1][2]

On March 3, 2014, the U.S. FDA granted Fast Track designation to the development of rapastinel as an adjunctive therapy in treatment-resistant major depressive disorder.[3] As of 2015, the drug had completed phase II clinical development for this indication.[4] On January 29, 2016, Allergan (who acquired Naurex in July 2015) announced that rapastinel had received Breakthrough Therapy designation from the U.S. FDA for adjunctive treatment of major depressive disorder.


In entrambi i casi si tratta di incentivi che l'agenzia del farmaco americana dà alle sperimentazioni di farmaci che rappresentano un'innovazione o che hanno una maggiore efficacia rispetto alle precedenti cure esistenti.

Anche un altro farmaco simile al Rapastinel è in fase di sperimentazione, si tratta dell'Apimostinel: https://en.wikipedia.org/wiki/Apimostinel

Altra sostanza in fase di sperimentazione, tra i farmaci derivati dagli studi sulla ketamina è il 4-Chlorokynurenine: https://en.wikipedia.org/wiki/4-Chlorokynurenine
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unipolare
Inviato il: Mercoledì, 26-Ott-2016, 10:22
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QUOTE (Faggio @ Martedì, 25-Ott-2016, 14:10)
Una nuova ricerca spiegata da State of Mind:

QUOTE
La ketamina per via endovenosa riduce i pensieri suicidari nei pazienti depressi

Una nuova ricerca ha mostrato come bassi dosaggi di ketamina per via endovenosa, possano ridurre i pensieri suicidari in pazienti gravemente depressi

Pubblicato il: 26 maggio 2016

Inizialmente utilizzata come anestetico, la ketamina, ha già dimostrato in numerosi studi di fornire un rapido sollievo dai sintomi della depressione. Una nuova ricerca ha mostrato come la ketamina possa portare a una veloce diminuzione dei pensieri suicidi.

Maurizio Rossetti

Una nuova ricerca ha mostrato come ripetuti trattamenti a base di ketamina a basso dosaggio, somministrata per via endovenosa, abbiano portato ad una veloce diminuzione dei pensieri suicidi in un gruppo di pazienti gravemente depressi e già risultati resistenti alle terapie standard.

Il recente studio è stato condotto presso il Massachussets General Hospital e pubblicato sulla rivista The journal of Clinical Psychiatry.

La recente scoperta rappresenta una importantissima conquista nel trattamento di questa tipologia di pazienti, verso i quali allo stato attuale non c’è una vera e propria terapia efficace e sicura.

Infatti le sostanze attualmente utilizzate per trattare i pazienti depressi con pensieri suicidari, come il litio e la clozapina, manifestano importanti effetti collaterali, nonché un costante monitoraggio dei livelli ematici. Mentre la terapia elettroconvulsiva (TEC), pur parzialmente efficace, può provocare effetti devastanti sull’integrità mentale del paziente, come la perdita di memoria.

Il presente studio è stato progettato non solo per esaminare gli effetti antidepressivi e antisuicidali della ketamina a basso dosaggio, ma anche per testarne l’efficacia e il grado di tollerabilità con una dose più elevata.

Sono stati coinvolti 14 pazienti ambulatoriali gravemente depressi, risultati resistenti allo tradizionali terapie antidepressive. La presenza dei pensieri suicidali doveva persistere da almeno tre mesi, per cui ne è stata rilevata la presenza, la frequenza e l’intensità.

I partecipanti hanno ricevuto due iniezioni settimanali di ketamina per tre settimane. La dose iniziale somministrata era di o.5 mg/Kg, equivalente a circa un quinto del tipico dosaggio anestetico. Mentre dopo la terza somministrazione si aumentava la dose a 0.75 mg/Kg. Seguiva, alla fase di trattamento, una fase di follow-up, in cui i pazienti sono stati rivalutati per i tre mesi successivi con una frequenza quindicinale, per valutarne l’efficacia nel tempo.

I risultati della ricerca sono stati molto positivi, in quanto la maggior parte dei partecipanti hanno manifestato una sensibile riduzione dei pensieri suicidali presenti all’inizio del trattamento, mentre ben sette pazienti hanno avuto una completa remissione della sintomatologia alla fine del trattamento. Due di loro hanno continuato ad essere asintomatici, anche al termine del periodo di follow-up.

Ulteriore dato positivo: non è stata rilevato nessun episodio critico a livello di tollerabilità, riguardo all’aumento del dosaggio.

Nuovi studi seguiranno per validarne ed ampliare i risultati con un campione di riferimento più ampio. Inoltre sarà necessario confrontare i risultati ottenuti con uno speculare gruppo di controllo in cui ai pazienti sia stato somministrato placebo. Come sottolineato da Ionescu, il principale limite nella validazione dello studio attuale è rappresentato dal fatto che i pazienti erano perfettamente consapevoli di ciò che stavano ricevendo.

Rivolgendo un ulteriore e conclusivo sguardo al futuro, gli studi mirano ora a capire i meccanismi sottostanti all’efficacia della ketamina nella riduzione dei pensieri suicidali in modo da scoprire le aree del cervello sulle quali la sostanza agisce direttamente, e poter sviluppare nuovi farmaci anche con diverse modalità di assunzione orale o intranasale.


Fonte: stateofmind.it/2016/05/ketamina-depressione-suicidio/

Grazie Faggio sei molto gentile e le tue informazioni sono molto utili.Io sono andato su "Reddit" a leggere le reazioni di chi negli Stati Uniti si sta curando con la ketamina nelle cliniche private.Mi sembra che ci siano molte opinioni ottimistiche.Negli Usa queste cure se le pagano per cui non è a portata di tutti. So che anche in Italia stanno l'Aifa sta testando la S-Ketamina. Staremo a vedere.
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W0lf
Inviato il: Mercoledì, 26-Ott-2016, 17:38
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Grazie delle news, danno un po' di speranza.
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unipolare
Inviato il: Giovedì, 27-Ott-2016, 14:12
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Faggio
Inviato il: Giovedì, 27-Ott-2016, 14:54
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QUOTE (unipolare @ Giovedì, 27-Ott-2016, 13:12)
The Economist 15/10/2016


http://www.economist.com/news/science-and-...ted-novel-drugs

Non è esagerato sostenere che ci troviamo di fronte a un cambiamento epocale nella cura della depressione. Purtroppo è appena iniziato.
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Faggio
Inviato il: Domenica, 30-Ott-2016, 08:45
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Un paio di articoli in inglese (in italiano c'è poco):

https://www.washingtonpost.com/national/hea...679a_story.html feb 2016 "Onetime party drug hailed as miracle for treating severe depression"

http://nymag.com/scienceofus/2016/03/what-...genic-drug.html mar 2016 "What It’s Like to Have Your Severe Depression Treated With a Hallucinogenic Drug"
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