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PSICO > Disturbi della personalità > Borderline


Inviato da: icsi il Lunedì, 15-Feb-2010, 19:01
la mia dott. mi ha detto che il mio disturbo di persnalità presenta momenti psicotici... tuttavia sottolineando che non sono psicotica (e meno male)

io sono terrorizzata da questa cosa, so bene cos'è la psicosi (babbo ne è affetto) ,ma mi capita spesso spesso di partire con la mente e mi assento e chissà quando torno! e quando torno poi mi viene il panico , penso sempre che le mie assenze dureranno sempre di più fin quando la mia vita sarà un'unica assenza

come mio padre che ormai ha il suo mondo...

anche le mie crisi, i miei tagli, tutto incontrollabile, quando mi nascondo tra cappelli, capelli e foulard perchè la mia faccia è diventata inguardabile e io cerco di strapparmela via con le unghie e guai quando LUI cerca di guardarmi, alzandomi il mento e io scosto la testa per evitare che mi guardi (DIO CHE MOSTRO CHE SONO) , tentata da urlargli contro di lasciarmi stare, ma fermata dal fatto che se facessi così lo perderei subito.... ma perchè faccio così schifo...
non valgo nulla... non so fare niente, non ho costruito niente, nemmeno uno schifo di lavoro decente sono riuscita a trovarmi

tagliarmi mi aiuta , ma non so bene perchè. ma mi tranquillizza... mi fa ritornare in me. mi aiuta davvero nei momenti di crisi acuta, non so se perchè punisco il mio corpo tanto odiato o perchè mi piace vedere come funziona il processo di guarigione

sono tornata dalla psichiatra in gran segreto, nessuno sa, qualche amica a cui l'ho detto (a parte una che può capirmi) non hanno giustamente potuto capire...

il mio compagno, nonchè convivente inveec è puro lui non sa cosaè la psicologia e tutte quelle cose strane che ne hanno a che fare
lui non può capire e se potesse non lo amerei così...
mi aveva dato per anni l'illusione di essere normale, ma più cerchi di nascondere e di non accettare il fatto che NON sei normale, più poi tutto torna più violento di prima

devo GUARIRE e devo guarire IN FRETTA prima che lui si stanchi di avere una pazza che tra una crisi di identità e l'altra un giorno lo idealizza e lo venera e l'altra lo fa sentire una merda vivente

devo guarire prima di distruggere tutto, devo guarire perchè voglio un figlio e non è che abbia poi tutto sto tempo per farlo e non posso e non voglio farlo finchè ho questa bella mente...

ma si guarisce???

Inviato da: Becky il Lunedì, 15-Feb-2010, 19:10
se ti interessa c'è un blog molto bello sul disturbo borderline tenuto da una psicologa:http://blog.libero.it/fernandazanier/

Inviato da: le_chevalier_inexistant il Lunedì, 15-Feb-2010, 19:25
più che altro ne approfitto per qualche riflessione e per farti qualche domanda.

posto che esista davvero una normalità e fosse definibile tu vorresti davvero essere normale?
Io credo che se essere normale significasse essere diverso da quello che sono e simile a tante persone della media credo che non vorrei esserlo. Inoltre, è vero, mi dispiace per i risultati non ottenuti ma non mi piacerebbe essere altro per ottenerli, il gusto sta nell'ottenerli così, a queste condizioni.
detto questo io non mi ritengo malato, il mio è un modo di essere esattamente come lo sono tanti altri.

Alla fine i riferimenti esistono e ce li da la logica, non capisco l'affannarsi per riferimenti che implichino affetto o altro.
tagliarsi è un male solo perchè ha effetti negativi sul tuo corpo (senza il comnsiderarsi sul come ci si sente dopo). Non si riesce a smettere semplicemente perchè la cosa, che dir si voglia, presenta dei suoi aspetti positivi (che hanno una loro logica ma, razionalmente, sono nocivi).
questo è un problema, di difficile soluzione, ma che si può tentare di risolverlo esattamente come si cerca di risolvere il problema di una perdita della doccia o un'equazione differenziale.
non vedo il perchè dovrebbe essere caricato di significati particolari che esulano dalla soluzione dle problema stesso.
e risolvere questo problema, e con esso altri problemi di natura contraddittoria, è un obbiettivo, anzi è l'obbiettivo.
Al di fuori di quello non c'è altro, la guarigione è un concetto astratto, ideale, quindi totalmente inutile nanche se può affascinare qualcuno.

Inviato da: icsi il Lunedì, 15-Feb-2010, 19:27
grazie mille! sembra molto interessante

Inviato da: Becky il Lunedì, 15-Feb-2010, 20:28
ecco cosa dice la psicologa in questione sul concetto di "guarigione"(personalmente penso che possa essere condivisibile ma siccome non me ne intendo, non sbranatemi...secondo me migliorare è sempre possibile, icsi)

"....Questo messaggio tacito, sottinteso, si riflette sia sulle persone con un disagio - danneggiando la compliance alle cure psicoterapiche - sia nel sociale, a causa di una diffusa e condivisa convinzione che quanti soffrono di un disagio psicologico, non potranno mai raggiungere uno stato di salute, intesa quest’ultima come assenza di comportamenti dannosi. Credo si debba denunciare tutto questo; questa errata convinzione nega alle persone con un disagio sia la fiducia che la speranza verso un possibile cambiamento. L’assenza di speranza, il pensarsi solo come dei borderline per sempre, in un ottica identitaria con il disturbo stesso, determina una prospettiva futura di vita, nella quale il disagio diviene l’unica realtà alla quale riferirsi. Così se un ingegnere parla dei suoi progetti, un borderline parla dei sintomi. Con la differenza che l’ingegnere, smessi i panni del lavoro, potrebbe anche dedicarsi alla cura dei bonsai, restando comunque una persona che si occupa di ingegneria; ma una persona con disagio pur dedicandosi ad un lavoro, rimane sempre e solo una persona, in questo caso, borderline. Una persona con un disagio si trova ad affrontare non solo il suo personale disagio, ma anche un paradosso: un sociale che lo vuole curare, e dall’altra lo considera inguaribile.Poi nel caso specifico del DPB, che di per sé pone resistenze al cambiamento, questa discrepanza, chiaramente percepita ed utlizzata dalle persone border a favore delle resistenze, alimenta la tendenza a considerarsi una minoranza, e come tale, a crearsi una sorta di ghetto mentale protettivo. I sintomi vengono considerati come dei tratti di personalità, utili nel confronto con l'altro per accumunare - per questo parlavo di ghetto mentale- rafforzando i tratti "identitari" in comune, e di gruppo."


Inviato da: icsi il Lunedì, 15-Feb-2010, 22:07
QUOTE (schoen @ Lunedì, 15-Feb-2010, 20:36)
ehi
anke io stessa etichetta,anche io tagli, testa che se ne va,macelli vari, desiderio di avere figli (che lo psi ha detto desiderio di essere normale,ma va, voglio una cavolo di famiglia, punto). anke io nel tentativo di non distruggere la prima relazione che dura e in cui credo, in cui mi sono messa in gioco...

dai, spero tu ti senta un pò meno sola, ame aiuta sapere che non sono la sola in sta malefica situazione

grazie della risposta... in effetti il tuo riassunto è stato un po' più diretto e breve del mio papiro interminabile PSICO D.gif perdonatemi, è la prima volta che ne parlo così apertamente e mi spn venute fuori tutte le parole mai dette laugh.gif

grazie anche delle altre risposte, in effetti mi sento meglio...


chevalier_inexistant, tu hai ragione, ma quello che intendo è i sintomi sono solo sintomi di un dolore che sento più profondo... non sono mai stata una fautrice di psicanalisi e di " scavature" profonde , ma in questo caso si , perchè il dolore che sento è pesante
i tagli sono solo modi per superare le crisi allucinanti, e senza tagli le crisi ci sarebbero lo stesso e forse sarebbero anche peggiori

non pretendo la SERENITA' a tutti i costi
i miei scheletri ci sono e ci saranno sempre, ci sono cresciuta insieme e forse sono l'unica vera cosa che caratterizza la mia identità sconosciuta, non vorrei mai nemmeno che mi abbandonassero

ma voglio un equilibrio tale da permettermi una vita sociale normale, tale da permettermi di essere mamma e consentire un attaccamento abbastanza sano ed equilibrato col mio bambino

insomma quello che voglio dire è che ogni persona ha il proprio vissuto, i propri scheletri ed è giusto che li abbia, ma quando si parla di malattia o di disturbo allora credo si possa parlare anche di guarigione...

grazie per la risposta e per la riflessione....ti auguro una buona notte,

Inviato da: Rampicante il Giovedì, 18-Feb-2010, 12:06
QUOTE (rosi76 @ Lunedì, 15-Feb-2010, 19:28)
[/i]L’assenza di speranza, il pensarsi solo come dei borderline per sempre, in un ottica identitaria con il disturbo stesso, determina una prospettiva futura di vita, nella quale il disagio diviene l’unica realtà alla quale riferirsi. Così se un ingegnere parla dei suoi progetti, un borderline parla dei sintomi. Con la differenza che l’ingegnere, smessi i panni del lavoro, potrebbe anche dedicarsi alla cura dei bonsai, restando comunque una persona che si occupa di ingegneria; ma una persona con disagio pur dedicandosi ad un lavoro, rimane sempre e solo una persona, in questo caso, borderline. Una persona con un disagio si trova ad affrontare non solo il suo personale disagio, ma anche un paradosso: un sociale che lo vuole curare, e dall’altra lo considera inguaribile.Poi nel caso specifico del DPB, che di per sé pone resistenze al cambiamento, questa discrepanza, chiaramente percepita ed utlizzata dalle persone border a favore delle resistenze, alimenta la tendenza a considerarsi una minoranza, e come tale, a crearsi una sorta di ghetto mentale protettivo. I sintomi vengono considerati come dei tratti di personalità, utili nel confronto con l'altro per accumunare - per questo parlavo di ghetto mentale- rafforzando i tratti "identitari" in comune, e di gruppo.

Credo sia una delle poche (ma pochissime) cose sensate che io abbia letto sul mio disturbo, da anni. O anche da sempre.
Vero, vero, vero, innegabilmente vero.
Ecco perchè, nei fatti, io non potrei fare altro che quotare ciò che ha scritto Chev.
Quello è ciò che penso, che sento, di me, del mio disturbo, che ormai so essere un disturbo ma non riesco più nemmeno a considerare tale.
Sono io.

E da me stessa, mi verrebbe da dire, non posso guarire.
Al massimo mi si potrebbe chiedere di essere un' altra persona, e questo, non è fattibile.

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 18-Feb-2010, 12:14
QUOTE (Rampicante @ Giovedì, 18-Feb-2010, 12:06)
QUOTE (rosi76 @ Lunedì, 15-Feb-2010, 19:28)
[/i]L’assenza di speranza, il pensarsi solo come dei borderline per sempre, in un ottica identitaria con il disturbo stesso, determina una prospettiva futura di vita, nella quale il disagio diviene l’unica realtà alla quale riferirsi. Così se un ingegnere parla dei suoi progetti, un borderline parla dei sintomi. Con la differenza che l’ingegnere, smessi i panni del lavoro, potrebbe anche dedicarsi alla cura dei bonsai, restando comunque una persona che si occupa di ingegneria; ma una persona con disagio pur dedicandosi ad un lavoro, rimane sempre e solo una persona, in questo caso, borderline. Una persona con un disagio si trova ad affrontare non solo il suo personale disagio, ma anche un paradosso: un sociale che lo vuole curare, e dall’altra lo considera inguaribile.Poi nel caso specifico del DPB, che di per sé pone resistenze al cambiamento, questa discrepanza, chiaramente percepita ed utlizzata dalle persone border a favore delle resistenze, alimenta la tendenza a considerarsi una minoranza, e come tale, a crearsi una sorta di ghetto mentale protettivo. I sintomi vengono considerati come dei tratti di personalità, utili nel confronto con l'altro per accumunare - per questo parlavo di ghetto mentale- rafforzando i tratti "identitari" in comune, e di gruppo.

Credo sia una delle poche (ma pochissime) cose sensate che io abbia letto sul mio disturbo, da anni. O anche da sempre.
Vero, vero, vero, innegabilmente vero.
Ecco perchè, nei fatti, io non potrei fare altro che quotare ciò che ha scritto Chev.
Quello è ciò che penso, che sento, di me, del mio disturbo, che ormai so essere un disturbo ma non riesco più nemmeno a considerare tale.
Sono io.

E da me stessa, mi verrebbe da dire, non posso guarire.
Al massimo mi si potrebbe chiedere di essere un' altra persona, e questo, non è fattibile.

credo che lo metterò in evidenza

connie che dici?

Inviato da: Scarlet il Giovedì, 18-Feb-2010, 12:19
Sì, va bene

Inviato da: EriKaos il Giovedì, 18-Feb-2010, 20:03
Nel momento stesso in cui ti dicono che sei borderline ti tolgono un qualcosa.
Lo ricorderò per sempre quando me lo sono sentita dire e anche se non ci ho mai veramente creduto lo uso sempre come scusa(non è colpa mia se sno borderline!! la frase post cazzate tipica)
e lo usano anche gli altri: "stai delirando"
"No ti dico che sono incazzata"
"no non sei veramente inca, è che sei border..."
circolo vizioso inutile.
Avrei preferito non saperlo.
Ma col senno d poi...
insomma si puù guarire da se stessi? NO
e nemmeno è giusto farlo e per il fatto di condurre una vita "normale". beh nemmeno i così detti normali ci riescono.
Ho visto genitori fare danni sui figli, genitori senza alcun disturbo.

Inviato da: le_chevalier_inexistant il Giovedì, 18-Feb-2010, 20:44
quello che mi sforzo di dire sempre però è che la guarigione è un concetto astratto.
Nel quote fatto da Rosi ci sono cose molto condivisibili. Sono il primo a dire che la cosa peggiore da fare e farsi mettere (o mettersi) la maschera del malato e recitare sempre la stessa parte da cui pure se vuoi uscirne non puoi perchè ormai gli altri ti percepisocno in quel modo (come nell'Enrico IV di Pirandello).
però nel blog quotato da Rosi non si parla di guarigione, non la definisce e per me, che ho una formazione scientifica, se una cosa non è definibile è come se non esistesse.
Cambiamento non vuol dire guarigione, e si può cambiare, si possono cambiare quelle cose percepite alla persona stessa come dannose o dolorose. Io stesso darei un braccio per poter attenuare gli attacchi di panico o le visioni o altre cose che mi rendono la vita impossibile ma non ho trovato nessun terapeuta che volesse davvero discutere di questo.
Non è un caso che se si vuole trattare seriamente il disturbo borderline solitamente si parte da un contratto con il paziente in cui si fissano le cose da cambiare.
e oltre il ridurre o eliminare le cose fastidiose si può pensare anche ad un altro tipo di soluzione, quella si rivoluzionaria, ossia il prosperare tra i picchi di umore, tra i terremoti e i cicloni, il solidificarsi nella perenne instabilità. questo lo si può fare solo se si rifiuta una visione riduttiva del disturbo che tende a mettere una maschera fatta di nove criteri e una miriade di pregiudizi.

Inviato da: EriKaos il Giovedì, 18-Feb-2010, 21:50
la psicoterapia è ridicola. Fissare obiettivi?
La mia psico che mi guarda e mi dice "Adesso lavoriamo sulle emozioni"
e io scoppio a ridere, sì a ridere e non perchè sn sarcastica e disfattista ma perchè FA RIDERE.
Lavorarci su?
e cioè? sedermi qua davanti a te un ora a settimana a raccontarti i fatti miei il 90% dei quali sempre e solo riconducibili all'infanzia?
dopo settimane e settimane passate a parlare della mia famiglia mi dice che i miei genitori sono opposti, io li ho identificati da piccola come buono e cattivo e da lì è nata la mia scissione del mondo.
OHHHHHHHH grazie dell'illuminazione!e adesso cosa me ne faccio? torno a casa e urlo addosso ai miei? perchè la mia "scissione" c'è e nn ha alcun senso tentare di spiegarla, c'è e non me la tolgo, è il mio modo di leggere il mondo.
questo sarebbe lavorare sulle emozioni???
che poi dai come se le emozioni si potessero controllare, comandare...
Confessare i tuoi peccati, sì questa è la psicologia. Confessare i peccati ad una persona qualificata a risolvere il rebus della tua mente.
qualificata come?
beh per avere passato cinque anni a leggere libri di psicologia che descrivono le persone cme un errore avvenuto durante la catena di montaggio.

Inviato da: BettyBlu il Venerdì, 19-Feb-2010, 10:41
QUOTE (le_chevalier_inexistant @ Lunedì, 15-Feb-2010, 18:25)
più che altro ne approfitto per qualche riflessione e per farti qualche domanda.

posto che esista davvero una normalità e fosse definibile tu vorresti davvero essere normale?
Io credo che se essere normale significasse essere diverso da quello che sono e simile a tante persone della media credo che non vorrei esserlo. Inoltre, è vero, mi dispiace per i risultati non ottenuti ma non mi piacerebbe essere altro per ottenerli, il gusto sta nell'ottenerli così, a queste condizioni.
detto questo io non mi ritengo malato, il mio è un modo di essere esattamente come lo sono tanti altri.

Alla fine i riferimenti esistono e ce li da la logica, non capisco l'affannarsi per riferimenti che implichino affetto o altro.
tagliarsi è un male solo perchè ha effetti negativi sul tuo corpo (senza il comnsiderarsi sul come ci si sente dopo). Non si riesce a smettere semplicemente perchè la cosa, che dir si voglia, presenta dei suoi aspetti positivi (che hanno una loro logica ma, razionalmente, sono nocivi).
questo è un problema, di difficile soluzione, ma che si può tentare di risolverlo esattamente come si cerca di risolvere il problema di una perdita della doccia o un'equazione differenziale.
non vedo il perchè dovrebbe essere caricato di significati particolari che esulano dalla soluzione dle problema stesso.
e risolvere questo problema, e con esso altri problemi di natura contraddittoria, è un obbiettivo, anzi è l'obbiettivo.
Al di fuori di quello non c'è altro, la guarigione è un concetto astratto, ideale, quindi totalmente inutile nanche se può affascinare qualcuno.

quoto in pieno

Inviato da: BUMBUM il Martedì, 02-Mar-2010, 18:22
QUOTE (icsi @ Lunedì, 15-Feb-2010, 18:01)
la mia dott. mi ha detto che il mio disturbo di persnalità presenta momenti psicotici... tuttavia sottolineando che non sono psicotica (e meno male)

io sono terrorizzata da questa cosa, so bene cos'è la psicosi (babbo ne è affetto) ,ma mi capita spesso spesso di partire con la mente e mi assento e chissà quando torno! e quando torno poi mi viene il panico , penso sempre che le mie assenze dureranno sempre di più fin quando la mia vita sarà un'unica assenza

come mio padre che ormai ha il suo mondo...

anche le mie crisi, i miei tagli, tutto incontrollabile, quando mi nascondo tra cappelli, capelli e foulard perchè la mia faccia è diventata inguardabile e io cerco di strapparmela via con le unghie e guai quando LUI cerca di guardarmi, alzandomi il mento e io scosto la testa per evitare che mi guardi (DIO CHE MOSTRO CHE SONO) , tentata da urlargli contro di lasciarmi stare, ma fermata dal fatto che se facessi così lo perderei subito.... ma perchè faccio così schifo...
non valgo nulla... non so fare niente, non ho costruito niente, nemmeno uno schifo di lavoro decente sono riuscita a trovarmi

tagliarmi mi aiuta , ma non so bene perchè. ma mi tranquillizza... mi fa ritornare in me. mi aiuta davvero nei momenti di crisi acuta, non so se perchè punisco il mio corpo tanto odiato o perchè mi piace vedere come funziona il processo di guarigione

sono tornata dalla psichiatra in gran segreto, nessuno sa, qualche amica a cui l'ho detto (a parte una che può capirmi) non hanno giustamente potuto capire...

il mio compagno, nonchè convivente inveec è puro lui non sa cosaè la psicologia e tutte quelle cose strane che ne hanno a che fare
lui non può capire e se potesse non lo amerei così...
mi aveva dato per anni l'illusione di essere normale, ma più cerchi di nascondere e di non accettare il fatto che NON sei normale, più poi tutto torna più violento di prima

devo GUARIRE e devo guarire IN FRETTA prima che lui si stanchi di avere una pazza che tra una crisi di identità e l'altra un giorno lo idealizza e lo venera e l'altra lo fa sentire una merda vivente

devo guarire prima di distruggere tutto, devo guarire perchè voglio un figlio e non è che abbia poi tutto sto tempo per farlo e non posso e non voglio farlo finchè ho questa bella mente...

ma si guarisce???

Qualche mese fa lo psicologo che mi ha seguita,"a tratti" in questi anni
ha detto che io sono una borderline "trattata"...(????)

L'unica cosa certa e' che,se all'inizio sentirmi dare questa definizione
mi aveva gettato nel panico piu'assurdo,
ora non me ne puo' fregar di meno,
mi interessa "solo" stare il meglio possibile
per sentirmi piu' in pace possibile con me stessa
e per far stare tranquilli e sereni i miei figli.

Altra cosa certa,
e' che comunque,anche se io mi sono fondamentalmente accettata col mio fardello,
non posso dire a qualcuno con cui interagisco
(famigliari,colleghi,conoscenti,"amici")
"mi comporto cosi' e non posso fare proprio altrimenti
perche' sono borderline"
perche' questi mi guarderebbero come si guarda un lebbroso
e mi starebbero a distanza controllata(.... PSICO giveup.gif ....)

Inviato da: Scarlet il Martedì, 02-Mar-2010, 21:38
QUOTE (BUMBUM @ Martedì, 02-Mar-2010, 17:22)

Qualche mese fa lo psicologo che mi ha seguita,"a tratti" in questi anni
ha detto che io sono una borderline "trattata"...(????)

)

Trattata da chi?
Che intendeva?

Inviato da: BUMBUM il Mercoledì, 03-Mar-2010, 11:50
QUOTE (Scarlet @ Martedì, 02-Mar-2010, 20:38)
QUOTE (BUMBUM @ Martedì, 02-Mar-2010, 17:22)

Qualche mese fa lo psicologo che mi ha seguita,"a tratti" in questi anni
ha detto che io sono una borderline "trattata"...(????)

)

Trattata da chi?
Che intendeva?

Avendo fatto parecchie sedute dallo psicologo,
secondo lui
il mio disturbo e' stato "trattato".
Credo che intendesse non pienamente curato
(non credo che essere borderline sia una malattia curabile;
essere borderline e' "un modo di essere" legato ad un'infinita' di cose da cui non ci si puo' piu' scindere)
ma "analizzato",compreso,sotto controllo,un po' rientrato.
CREDO.
Di piu' non gli ho chiesto,non mi interessa,
mi basta sentirmi anche solovabbastanza serena.

Inviato da: Jamilsambra il Martedì, 04-Mag-2010, 16:12
Comprendo la tua disperazione, il tuo dolore...sono bipolare un giorno mi sento dio in cielo e in terra il giorno dopo sono uno straccio da buttarvia, comprendo le tue varianti come vivevo le mie e non ci sono parole per descrivere il dolore che si prova talmente è profondo e poi vai a capire il significato di normalità e se esiste davvero? Ti sono vicina e ti auguro ogni bene e felicità.

Inviato da: lorena86 il Domenica, 16-Mag-2010, 20:07
Si si guarisce al 100% e tu ne hai la capacità

Inviato da: melanie il Venerdì, 17-Set-2010, 04:07
BORDERLINE: una vita incasinata da cui cerco di cavarci qualcosa di buono, disturbo contro cui lotto ogni giorno per cercare di avere una vita decente, disturbo che devo camuffare quando sto con gli altri, perche' nn puoi incaxxarti contro qualcuno all'improvviso, tirargli oggetti contro e dirgli"scusa ma sono borderline e, dato che stai dicendo una marea di caxxate,, mi hai fatto salire il sangue alla testa e mi va di picchiarti!"Gli psicologi mi dicono di convivere con questa realta' senza indossare maschere! Cio' vuol dire che posso liberamente passare da comportarmi da angelo a diavolo nel giro di poche ore nella stessa serata in un gruppo di amici?!Convivere con il disturbo borderline vuol dire automaticamente nn poter avere un lavoro, una vita sociale normale, un raporto di coppia normale.....Io poi sono,a detta dei miei medici, sia borderline che bipolare:COME POSSO VIVERE NORMALMENTE?! qUALCUNO PUO' DIRMELO?! Doh!.gif

Inviato da: Marko974 il Mercoledì, 29-Set-2010, 16:08
QUOTE (melanie @ Venerdì, 17-Set-2010, 04:07)
COME POSSO VIVERE NORMALMENTE?! qUALCUNO PUO' DIRMELO?! Doh!.gif

Con l'aiuto difarmaci e di un buon psicoterapeuta........ Per il resto sta a te.....VIVI E BASTA!!!!!

Inviato da: tamora86 il Venerdì, 08-Ott-2010, 21:49
ciao a tutti.
anch'io sono borderline....il dolore mi segue sempre.
più che il dolore mi fa paura il senso di vuoto che ho dentro di me...non mi interessa niente.
ho iniziato la psicoterapia....

Inviato da: Marko974 il Venerdì, 08-Ott-2010, 22:29
QUOTE (tamora86 @ Venerdì, 08-Ott-2010, 21:49)
ciao a tutti.
anch'io sono borderline....il dolore mi segue sempre.
più che il dolore mi fa paura il senso di vuoto che ho dentro di me...non mi interessa niente.
ho iniziato la psicoterapia....

In bocca al lupo! PSICO wink.png

Inviato da: icsi il Mercoledì, 03-Nov-2010, 10:50
ciao a tutti!! dopo mesi e mesi ritorno al post iniziale da me aperto laugh.gif
ed importantizzato, mi sento importante wub.gif laugh.gif (scherzo)

la mia impossibilità nel gestire i dolori del borderline mi ha riportato ad un disturbo che conosco già molto bene, il DCA, che mi perseguita fin da quando sono piccola...

con la differenza che da un paio di mesi ho imparato a vomitare e siccome sono così brava sono dimagrita 10 kg PSICO sad.gif nonostante le abbuffate.

sono andata da una psicologa molto brava di terapia breve strategica e , così presa dal mio vomiting, mi sono dimenticata di avvisarla del "piccolo" particolare del borderline, così che, appena lei con grande bravura è riuscita a liberarmi dal sintomo del DCA (la terapia breve strategica è fantastica in questo) , è tornato fuori il borderline che tenevo buono con le abbuffate...

le sue parole sono state "adesso lavoriamo con le emozioni".- (c'è la faccina ROTFL?) "devi imparare a gestire le emozioni senza cibo" mmmhhh... "scrivi delle lettere con quello che provi indirizzate a ME" ehhhh??? ma che sei cretina?? ma se t'ho visto tre volte!! per carità. addio. non ho bisogno di pagare 90 euro a seduta per scrivere lettere ad una cretina che si finge mia amica per soldi.

vabbè_ il risultato è stat o che così come l'ho idealizzata all'inizio, così dopo poche sedute mi è crollata (giustamente sennò non sarebbe borderline) per cui sono alla ricerca dell'ennesimo terapeuta che mi possa aiutare e che io possa reggere per più di tre sedute senza mandarlo a quel paese.


la cosa negativa è che se prima digiunavo e mi abbuffavo e mi tagliavo , riuscivo comunque a vivere nel limite del normale. adesso no. mangio e vomito, mangio e vomito, questa cosa prende tutta la mia vita e non riesco a fare e a pensare ad altro.... che merda che sono....


PER I BORDERLINE: CHE Tipo di terapia seguite?? è vero che la migliore è la cognitivo-comportamentale?

Inviato da: melanie il Martedì, 23-Nov-2010, 00:35
Io le ho provate tutte...sinceramente la cognitivo-comportamentale nn ha funzionato tanto.Piu' efficace e' sta la psicodinamica, in pratioca l'analisi.

Inviato da: bluevelvet il Mercoledì, 19-Gen-2011, 21:28
QUOTE (icsi @ Lunedì, 15-Feb-2010, 18:01)
la mia dott. mi ha detto che il mio disturbo di persnalità presenta momenti psicotici... tuttavia sottolineando che non sono psicotica (e meno male)

io sono terrorizzata da questa cosa, so bene cos'è la psicosi (babbo ne è affetto) ,ma mi capita spesso spesso di partire con la mente e mi assento e chissà quando torno! e quando torno poi mi viene il panico , penso sempre che le mie assenze dureranno sempre di più fin quando la mia vita sarà un'unica assenza

come mio padre che ormai ha il suo mondo...

anche le mie crisi, i miei tagli, tutto incontrollabile, quando mi nascondo tra cappelli, capelli e foulard perchè la mia faccia è diventata inguardabile e io cerco di strapparmela via con le unghie e guai quando LUI cerca di guardarmi, alzandomi il mento e io scosto la testa per evitare che mi guardi (DIO CHE MOSTRO CHE SONO) , tentata da urlargli contro di lasciarmi stare, ma fermata dal fatto che se facessi così lo perderei subito.... ma perchè faccio così schifo...
non valgo nulla... non so fare niente, non ho costruito niente, nemmeno uno schifo di lavoro decente sono riuscita a trovarmi

tagliarmi mi aiuta , ma non so bene perchè. ma mi tranquillizza... mi fa ritornare in me. mi aiuta davvero nei momenti di crisi acuta, non so se perchè punisco il mio corpo tanto odiato o perchè mi piace vedere come funziona il processo di guarigione

sono tornata dalla psichiatra in gran segreto, nessuno sa, qualche amica a cui l'ho detto (a parte una che può capirmi) non hanno giustamente potuto capire...

il mio compagno, nonchè convivente inveec è puro lui non sa cosaè la psicologia e tutte quelle cose strane che ne hanno a che fare
lui non può capire e se potesse non lo amerei così...
mi aveva dato per anni l'illusione di essere normale, ma più cerchi di nascondere e di non accettare il fatto che NON sei normale, più poi tutto torna più violento di prima

devo GUARIRE e devo guarire IN FRETTA prima che lui si stanchi di avere una pazza che tra una crisi di identità e l'altra un giorno lo idealizza e lo venera e l'altra lo fa sentire una merda vivente

devo guarire prima di distruggere tutto, devo guarire perchè voglio un figlio e non è che abbia poi tutto sto tempo per farlo e non posso e non voglio farlo finchè ho questa bella mente...

ma si guarisce???

forse nel processo d guarigione dei tagli che t fai, proietti la tua guarigione "mentale"
ma....
nn t rimangono le cicatrici?
e quelle poi cm le togli??? huh.gif
guarisci, nel senso nn sanguini, ma t resta un segno, 1etichetta...
è questo che vuoi?

Io ad es sn terrorizzata all'idea d avere cicatrici, d danneggiare il mio corpo, sn anche terrorizzata dall'idea d invecchiare!!!
nn potrei mai fare quello che fai tu
c'è stato 1 periodo in cui ero bulimica, farsi del male "tranquillizza" nel senso che sposti l'attenzione su altro e sfoghi la rabbia, ma t fa cmq MALE!!

stavo dicendo della mia bulimia, dunque:
avevo preso a mangiare e vomitare
mangiare e vomitare
e ...
boh,
quasi dicevo che andava bene così!!
ma poi...è scattato qlcsa in me che mi ha detto:
STUPIDA IDIOTA, SE DEVI AMMAZZARTI FALLO E BASTA COSì T RIDURRAI SOLO UNO SCHIFO E I DANNI SARANNO PERMANENTI

e così
bon.
ho smesso!!!
mi sn detta:
NN MERITO QUESTO DOLORE
NN MERITO D FARMI DEL MALE
E NN MERITO NEMMENO D MORIRE
MERITO D ESSERE FELICE
E CERCHERò D FARE QUESTO,
RENDERMI FELICE!!

ecco tutto
sei sicura che tagliarti d renda felice??

-----------------------

Attualmente nn ho un compagno, TU sì
invece d organizzare seratine romantiche per lui che fai? pensi che sei brutta e che t lascerà?
così nn fai altro che accellerare il processo, gli uomini nn vogliono troppe rotture d coglioni, quindi...se t lascerà t lascerà , ma almeno LASCIAGLI 1 BEL RICORDO!!!
SE STA CN TE
EVIDENTEMENTE qlcsa che gli piace c'è
altrimenti t avrebbe già mollato!!!
insomma
GODITI QUEL POCO CHE HAI!!!

------------------------------

per il resto nn so dirti se dal tuo disturbo s guarisce...forse s può...migliorare, ma visto che hai questa vita sola
vivila al meglio delle tue possibilità
sforzati d essere positiva PSICO ok.gif

Inviato da: bluevelvet il Mercoledì, 19-Gen-2011, 21:38
QUOTE (icsi @ Mercoledì, 03-Nov-2010, 09:50)

sono andata da una psicologa molto brava di terapia breve strategica e , così presa dal mio vomiting, mi sono dimenticata di avvisarla del "piccolo" particolare del borderline, così che, appena lei con grande bravura è riuscita a liberarmi dal sintomo del DCA (la terapia breve strategica è fantastica in questo) , è tornato fuori il borderline che tenevo buono con le abbuffate...

le sue parole sono state "adesso lavoriamo con le emozioni".- (c'è la faccina ROTFL?) "devi imparare a gestire le emozioni senza cibo" mmmhhh... "scrivi delle lettere con quello che provi indirizzate a ME" ehhhh??? ma che sei cretina?? ma se t'ho visto tre volte!! per carità. addio. non ho bisogno di pagare 90 euro a seduta per scrivere lettere ad una cretina che si finge mia amica per soldi.

vabbè_ il risultato è stat o che così come l'ho idealizzata all'inizio, così dopo poche sedute mi è crollata (giustamente sennò non sarebbe borderline) per cui sono alla ricerca dell'ennesimo terapeuta che mi possa aiutare e che io possa reggere per più di tre sedute senza mandarlo a quel paese.


la cosa negativa è che se prima digiunavo e mi abbuffavo e mi tagliavo , riuscivo comunque a vivere nel limite del normale. adesso no. mangio e vomito, mangio e vomito, questa cosa prende tutta la mia vita e non riesco a fare e a pensare ad altro.... che merda che sono....


PER I BORDERLINE: CHE Tipo di terapia seguite?? è vero che la migliore è la cognitivo-comportamentale?

Scusami ma...
io nn capisco se da parte TUA c'è la volontà d guarire o se invece fare la "malata" d torna comodo per poter tenere l'attenzione costante su d te!!
in queste tue frasi leggo tanta leggerezza!!
la terapia funziona se il paziente la fa
se parti dal presupposto che la terapeuta t fa fare cazzate nn hai nessuna chance d riuscita....
io al posto tuo avrei fatto il compitino, cosa hai risolto andandotene?
avresti potuto volgerle + fiducia invece d criticarla, in fondo lei mica la vicina d casa è pur sempre una terapeuta
e poi
forse era anche un modo per evitare d parlare delle tue "emozioni"???

mmmm
sec me invece d chiedere aiuto agli altri
dovresti davvero riflettere su te stessa
cosa fai per aiutarti? x prenderti cura d te?

sembri cosciente dei tuoi errori
ma nn sembri invece voler "correggerti", a questo punto il "gioco" è nelle tue mani!!!

Inviato da: Scarlet il Mercoledì, 19-Gen-2011, 22:38
Ambivalenza, Bluevelvet...siamo così contraddittori, anche verso noi stessi...

Inviato da: FrusciantinaJFrules il Giovedì, 20-Gen-2011, 01:21
QUOTE (bluevelvet @ Mercoledì, 19-Gen-2011, 21:28)
(...)
ma poi...è scattato qlcsa in me che mi ha detto:
STUPIDA IDIOTA, SE DEVI AMMAZZARTI FALLO E BASTA COSì T RIDURRAI SOLO UNO SCHIFO E I DANNI SARANNO PERMANENTI

e così
bon.
ho smesso!!!
mi sn detta:
NN MERITO QUESTO DOLORE
NN MERITO D FARMI DEL MALE
E NN MERITO NEMMENO D MORIRE
MERITO D ESSERE FELICE
E CERCHERò D FARE QUESTO,
RENDERMI FELICE!!

ecco tutto
(...)

Beata.

Inviato da: bluevelvet il Giovedì, 20-Gen-2011, 01:45
QUOTE (Scarlet @ Mercoledì, 19-Gen-2011, 21:38)
Ambivalenza, Bluevelvet...siamo così contraddittori, anche verso noi stessi...

A maggior ragione una volta valutate queste contraddizioni il passo successivo è
EVITARE D CADERCI!!! PSICO smile.gif
allenarsi a nn ragionare nel modo "sbagliato" che c viene automatico, MA
correggere proprio quegli atteggiamenti/comportamenti/schemi mentali che c fanno "mordere la coda"!!!!
passo a passo, 1 poco alla volta!! PSICO smile.gif
altrimenti scusate...cm se ne esce??
cm SBLOCCHI il meccanismo perverso, se nn attui una modifica??
è chiaro che allora l'unica via è:
o la terapia farmacologica, ma sec me (RIPETO) nn guarisce niente, fotte solo il cervello
oppure rassegnarsi a restare soli(xchè cmq la gente s stufa poi d avere a che fare cn persone che hanno problemi anche se sn buone d cuore a lungo andare s scocciano e anche giustamente!!) sprecando la propria vita!!!
mi rendo conto sia difficile uscire da questi meccanismi, ma il lavoro, la fatica è proprio in questo...o forse manca proprio forza d volontà???

io per es
c'è stato 1 periodo in cui prendevo molti tavor
era facile
ne prendevo tipo 4 o 5 alla volta
e dormivo, dormivo
stavo nel mio mondo ovattato
era perfetto, sia l'effetto sedativo, sia l'effetto post-sedativo
una totale indifferenza verso tutto e tutti!!! ohmy.gif
IO: che invece soffrivo molto per una relazione troncata e per tutti i miei problemi
IO: che in genere sono logorroica e avevo sempre mille pensieri e mille parole da dire...
NULLA
ZITTA!!!
nn avevo niente da dire
nessun pensiero
cervello in stamby!!!
OTTIMO!!!
ma poi
anche lì
mi sn detta:
NO CAXXO, NN è VITA QUESTA
e così mi sn disintossicata e nn ho + voluto prendere tavor, anche se mi sentivo agitata, anche se nn riuscivo a dormire
niente
perchè mi sn detta:
NN POSSO FARMI CONTROLLARE DA 1 FARMACO, IO SN INDIPENDENTE, NN POSSO ROVINARMI IL FISICO COSì, perchè cmq il tavor da anche problemi allo stomaco ectectecet a lungo andare.
Invece ad es mio zio assume tutt'ora tavor e da anni ed è tutto imbambolato, zero riflessi, occhi gialli, grasso, insomma...s'è rovinato.
io invece ho pensato
che in questo modo avrei danneggiato soltanto il mio corpo, me stessa!!
togliendomi l'unica cosa che ho!!!
se perdessi la testa, cosa ne sarebbe d me? huh.gif
so già che nessuno se ne prenderebbe cura!!!
chissà cm e dv finirei.. PSICO sad.gif
tutt'ora qnd sto male(anche fisicamente intendo), nn posso fare affidamento su nessuno, i miei sn troppo stupidi per capire le cose, solo io posso fare qlcsa x me, e se lo faccio
sn sempre IO a guadagnarci
NESSUN ALTRO!!

teneteci a voi stessi, valete molto d + d qnt nn v fanno credere!!!

Inviato da: Scarlet il Giovedì, 20-Gen-2011, 02:04
Ambivalenza vuol dire anche volere allo stesso tempo guarire e distruggersi.
Son due forze contrapposte, tra i fulcri del disturbo.
Non è un invito a lasciarsi trascinare nel baratro, è una considerazione. Prima di rispettare il proprio corpo si deve prendere piena coscienza di cos'è un corpo, il nostro corpo.
E combattere contro un nemico non da poco: il rendersi conto di cosa si sta facendo PRIMA, non DOPO.
Non sono un'autolesionista grave, ad esempio, ma molto raramente mi sono accorta di cosa stessi facendo prima di vedere e SENTIRE il sangue. E anche quando credo di essermi ferita per 'lucida volontà', son mica sicura fossi poi tanto lucida.

Inviato da: bea il Giovedì, 20-Gen-2011, 11:12
bluevelvet,
quel che ho fatto io è stato simile a quello che hai fatto tu. Mi sono ribellata a me stessa,all'immensa quantità di farmaci che mi stavano rendendo schiava(non è una battaglia contro i farmaci,ma contro il modo con cui usavo ad esempio lo xanax,3,4,5 compresse al giorno,erano al bisogno,e io sentivo di averne sempre bisogno). Un bel giorno,dopo aver toccato e raschiato il fondo mi sono detta basta. Sono stata molto incosciente,anche se mi è andata bene ho rischiato tanto,perché passare da tutto a niente comporta grandi rischi. Ne ho tratto un grande beneficio ma sono convinta che questo metodo non sia applicabile a chiunque. Dipende da molti fattori,e non sempre è possibile riuscire a ribellarsi alla malattia. A volte,la tentazione è proprio quella di lasciarsi cadere sempre più in basso,come stavo facendo io,aggravando la mia situazione,anziché cercare di migliorarla. A volte si sente di meritare quel dolore,meritare quel disagio,meritare la disperazione,e si pensa che si vuole precipitare il piu velocemente possibile. A volte,i meccanismi sono così meschini che non li riconosciamo neanche.

Inviato da: summer il Lunedì, 04-Lug-2011, 20:19
QUOTE (EriKaos @ Giovedì, 18-Feb-2010, 20:50)
la psicoterapia è ridicola. Fissare obiettivi?
La mia psico che mi guarda e mi dice "Adesso lavoriamo sulle emozioni"
e io scoppio a ridere, sì a ridere e non perchè sn sarcastica e disfattista ma perchè FA RIDERE.
Lavorarci su?
e cioè? sedermi qua davanti a te un ora a settimana a raccontarti i fatti miei il 90% dei quali sempre e solo riconducibili all'infanzia?
dopo settimane e settimane passate a parlare della mia famiglia mi dice che i miei genitori sono opposti, io li ho identificati da piccola come buono e cattivo e da lì è nata la mia scissione del mondo.
OHHHHHHHH grazie dell'illuminazione!e adesso cosa me ne faccio? torno a casa e urlo addosso ai miei? perchè la mia "scissione" c'è e nn ha alcun senso tentare di spiegarla, c'è e non me la tolgo, è il mio modo di leggere il mondo.
questo sarebbe lavorare sulle emozioni???
che poi dai come se le emozioni si potessero controllare, comandare...
Confessare i tuoi peccati, sì questa è la psicologia. Confessare i peccati ad una persona qualificata a risolvere il rebus della tua mente.
qualificata come?
beh per avere passato cinque anni a leggere libri di psicologia che descrivono le persone cme un errore avvenuto durante la catena di montaggio.

quanto vorrei dirti che non è così come dici! E' invece stramaledettamente così

Inviato da: myscarlet il Sabato, 23-Lug-2011, 09:05
... quello che racconta chi soffre, me compresa, per questo tipo di disturbo sembra un copione, non è vero? Qualcosa che, in quanto tale, potrebbe non essere autentico, una costruzione, dunque una colpa, qualcosa di incerto e continuamente variabile, come lo è tutto nella nostra vita. Ora c'è, tra un'ora non più. Prima sono adorabile, poi un disastro. E le persone a me vicine, compreso il mio psicoterapeuta, ora le amo, poi le detesto. E dunque, per avere qualche riferimento, ecco che spunta il copione. L'unica cosa certa è il dolore.
Personalmente questo aspetto è quello che più detesto di tutta questa faccenda.
Quindi, si guarisce davvero, se di guarigione si può parlare? Non ne ho la più pallida idea, ci lavoro da un pò...
In bocca al lupo! PSICO smile.gif

Inviato da: Lady Stardust il Martedì, 02-Ago-2011, 21:42
scusate lo sfogo momentaneo: NON CE LA FACCIO PIU'!! mi sembra che non uscirò mai da questa situazione, da questi meccanismi, da queste emozioni laceranti, mi viene voglia di mollare, veramente vedo solo buio e non so più come fare per uscirne...

Inviato da: Verrater il Sabato, 19-Nov-2011, 01:22
QUOTE (le_chevalier_inexistant @ Lunedì, 15-Feb-2010, 18:25)
più che altro ne approfitto per qualche riflessione e per farti qualche domanda.

posto che esista davvero una normalità e fosse definibile tu vorresti davvero essere normale?
Io credo che se essere normale significasse essere diverso da quello che sono e simile a tante persone della media credo che non vorrei esserlo. Inoltre, è vero, mi dispiace per i risultati non ottenuti ma non mi piacerebbe essere altro per ottenerli, il gusto sta nell'ottenerli così, a queste condizioni.
detto questo io non mi ritengo malato, il mio è un modo di essere esattamente come lo sono tanti altri.

Alla fine i riferimenti esistono e ce li da la logica, non capisco l'affannarsi per riferimenti che implichino affetto o altro.
tagliarsi è un male solo perchè ha effetti negativi sul tuo corpo (senza il comnsiderarsi sul come ci si sente dopo). Non si riesce a smettere semplicemente perchè la cosa, che dir si voglia, presenta dei suoi aspetti positivi (che hanno una loro logica ma, razionalmente, sono nocivi).
questo è un problema, di difficile soluzione, ma che si può tentare di risolverlo esattamente come si cerca di risolvere il problema di una perdita della doccia o un'equazione differenziale.
non vedo il perchè dovrebbe essere caricato di significati particolari che esulano dalla soluzione dle problema stesso.
e risolvere questo problema, e con esso altri problemi di natura contraddittoria, è un obbiettivo, anzi è l'obbiettivo.
Al di fuori di quello non c'è altro, la guarigione è un concetto astratto, ideale, quindi totalmente inutile nanche se può affascinare qualcuno.

sante parole PSICO smile.gif

Inviato da: DorothyDoll il Martedì, 13-Dic-2011, 23:25
ogni mattina mi sveglio e apparte non aver voluto proprio aprire gli occhi penso che vorrei essere una normale come tutte le altre. sono stanca di essere giudicata anche dalle mie "amiche".Vorrei solo andare via da tutti,sparire.

Inviato da: DorothyDoll il Giovedì, 15-Dic-2011, 15:14
sono stanca di sentirmi diversa,l'anormale.. vorrei trovare qualcuno come me. Mi hanno condannato a questo. L unica cosa che mi fa sorridere è il pensiero di fuggire un giorno.
Oggi è proprio una brutta giornata,pessima. Qualcosa ancora mi trattiene dal fare uno zaino e andare non so dove..vorrei solo essere come gli altri.
Grazie dei consigli Fine PSICO smile.gif

Inviato da: ssss il Sabato, 18-Ago-2012, 01:51
io non riesco a capire se sono borderline o meno..per me sì.
Nel senso..mi avevano diagnosticato da piccola l'evitamento e il doc ma guardando i sintomi li ho quasi tutti:
-sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono (più che altro divento dipendente-ossessione mentale per la persona)
-un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione (ho difficoltà a mantenere le amicizie e non ho mai avuto un ragazzo)
-alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili (questa no, ma hho avuto un paio di episodi alle superiori)
-impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (quali spendere oltre misura, sessualità promiscua, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate etc.);-(abbuffate che per lo piu riesco a controllare)
-ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o comportamento automutilante;i
-instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (es. episodica intensa disforia o irritabilità e ansia, che di solito durano poche ore e, soltanto più raramente più di pochi giorni);
-sentimenti cronici di vuoto;
-rabbia immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici etc.);
-ideazione paranoide o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.(questa NO)

cosa ne pensate?non so perchè la psicologa non pensa lo sia..anche se provo appunto queste cose..

Inviato da: ssss il Sabato, 18-Ago-2012, 14:31
eh..infatti non capisco come mai non me l'hanno diagnosticata..non che la voglia (sono già a posto con quel che ho) ma la mia mi dice 'non andare a classificare tutto e crearti le diagnosi'..mah

Inviato da: ssss il Lunedì, 20-Ago-2012, 11:51
adesso che hai scritto così ricordo il film Ragazze Interrotte...dove susanna descriveva la sua borderline dicendo 'sono proprio io' e lisa diceva: 'siamo tutte noi'..

Inviato da: Frà il Mercoledì, 22-Ago-2012, 04:30
ciao, io.... aspè, fammi ricordare... si, l'ultima diagnosi è borderline (in aggiunta c'era anche un po di depressione, ma quella è passata, perchè è venuta fuori la rabbia repressa, si sà che dietro la depressione c'è rabbia)
ti dico come la penso
psichiatri ne ho girati tanti, ma forse solo il 10 per cento ne capisce qualcosa
ho provato varie psicoterapie, ma con me non funzionavano
adesso faccio psicanalisi freudiana 2 volte a settimana
da quando ho iniziato ho gradualmente sospeso i farmaci
adesso i sintomi sono sopportabili
ci credo in questa terapia
purtroppo ho diverse difficoltà
le maggiori sono: che il transfert non scatta perchè ho un IO talmente fragile che lasciarmi andare mi terrorizza e che per lo stesso motivo, rivivere i traumi ed ELABORARLI mi fà un'immensa paura
comunque ho fiducia nella bravura della mia psicanalista, ho tanta voglia di godermi la vita e credo che ne uscirò

Inviato da: Frà il Domenica, 02-Set-2012, 23:25
vorrei chiedere se qualcuno sà di persone che sono guarite

Inviato da: ssss il Lunedì, 03-Set-2012, 00:42
buh io non so cosa fare..non mi hanno diagnosticato borderline eppure ho tutte le caratteristiche...non riesco mai a essere contenta,è come se sono abituata a essere infelice..non voglio essere considerata pazza ma neanche normale perchè ho proprio paura di diventare come tutti gli altri..ora dovrei lavorare e la responsabilità o una nuova situazione o sentirmi lontano da casa mi terrorizza...non so farci con la gente e se devo per esempio dare dei resti o fare cose pratica sono (la parola che non sopporto, perchè dentro non mi sento così) 'addormentata'...mi si blocca il cervello..non so di cosa ho paura..forse di diventare una che pensa solo al lavoro e non più poter pensare a come sto,alle mie emozioni..alle piccole cose che la gente 'normale' non pensa..sono davvero spaventata di essere normale..vorrei sparire in un mondo diverso..non so cos'ho PSICO cry.gif PSICO cry.gif e mi sento anche in colpa perchè oggettivamente potrei farcela..cioè forse

Inviato da: ssss il Lunedì, 03-Set-2012, 15:36
chissà dolcetta PSICO hug.gif

..il mio desiderio sarebbe poter restare me, strana, ma riuscire ad incastrarmi un po' nel mondo perchè sennò non so come andare avanti..chiedo troppo?

Inviato da: ssss il Lunedì, 03-Set-2012, 21:21
speriamo..ora ho la paranoia di 'perdere la mia identità' lavorando..perchè non ho mai avuto un lavoro vero e ho paura di montarmi la testa, cambiare o chissà cosa so io..paranoie PSICO sad.gif PSICO cry.gif

Inviato da: ssss il Lunedì, 03-Set-2012, 22:24
PSICO-si.gif

Inviato da: Scarlet il Lunedì, 03-Set-2012, 23:04
QUOTE (ssss @ Lunedì, 03-Set-2012, 20:21)
speriamo..ora ho la paranoia di 'perdere la mia identità' lavorando..perchè non ho mai avuto un lavoro vero e ho paura di montarmi la testa, cambiare o chissà cosa so io..paranoie PSICO sad.gif PSICO cry.gif

Si cambia, non solo lavorando ma in tanti altri modi, ma non vuol dire perdere la propria identità...cambiare forse non è la parola adatta se l'associ a 'diventare un'altra' PSICO smile.gif

Inviato da: borderlime89 il Mercoledì, 05-Set-2012, 06:47
Boom come una bomba che esplode,eccomi qui.Leggevo anni fà o forse mesi fà,qualcuno che chiedeva se si poteva guarire.
Me lo sono chiesto per anni e
poi ti chiedi se esiste qualche speranza.
A parole non son bravo,
ma vi posso garantire che il mio psicoterapeuta mi ha fatto capire di essere "guarito" che poi è una parola sbagliata perche non si parla di malattia ma solo di visione di se stessi,ecco la mia visione è cambiata.
Ora mi sento davvero meglio.Mi ricordo ancora che nella mia mente sembrava di vivere un film gia visto.
Ragazze interrotte per esempio è un film che ho visto 3 mesi fà e di quel film mi è rimasta solo la fine,
quando la ragazza borderline esce dal tunnel
senza sapere come e perchè.
Io mi son rivisto in quello spezzone,
sembrava qualcosa di magico,speciale,
ma quando ho realizzato che il motivo del cambiamento
era che sostanzialmente che non c'è mai stato nessun salto temporale
o cambiamento e nessun tipo di incantesimo,
lo specchio si è rotto e anchio son uscito dal "tunnel".
Vorrei esser di aiuto a qualcuno io per esempio mi sono messo a nudo
con le mie paure
analizzando i miei meccanismi,
come si azionavano e perchè,poi ho ricostruito il mio percorso partendo da episodi vissuti in passato scoprendo che si manifestavano attraverso le mie paure e i miei pensieri negativi.
Poi ho iniziato a voler scoprire ogni mio aspetto psicologico positivo per ottener dei vantaggi,io li chiamo i miei poteri e infine sempre se vuol dire fine bhe posso dire che mi è piaciuto recitare nel film borderline,ora la pellicola finisce e spero di poter esser attore della mia vita e non più di un etichetta.buon viaggio bordy d(gli ho dato anche un nome,d e la mia iniziale del nome)è stato bello è brutto conoscerti,ciao.

Inviato da: ssss il Mercoledì, 05-Set-2012, 20:43
ma...non so..non diventa più che altro la propria identità?cioè come distingui il tuo carattere,umore o personalità che sia dalle scelte borderline..alla fine è un tutt'uno penso... unsure.gif huh.gif

Inviato da: ssss il Mercoledì, 05-Set-2012, 21:36
esatto!!
..da quel che ho visto non le serve la psicologa o le medicine..matura con le esperienze che fa, con le nuove conoscenze e vedendo che non è sola..

sarò io più imparanoiata di lei,ma la parte che non hanno fatto vedere è quanto è difficile tornare poi al mondo veloce confusionario di fuori e alla gente 'normale'..forse susanna era dentro da così tanto che a lei non ha fatto quell'effetto..alle volte mi chiedo se dovevo rimanere in clinica dentro fino alla noia..non so

Inviato da: ssss il Mercoledì, 05-Set-2012, 22:24
eccomi!eheh..risata dolce-amara..sono impedita con i resti e le cose dove devo confrontarmi con la gente..

film stupendo comunque.

Inviato da: cicinzia il Venerdì, 05-Ott-2012, 12:08
Non so se si guarisce.io é da quando ho 18anni che sono così... Sono 10anni. Ormai non ho più parti coperte da tagliare ma sopratutto sono stufa di prendere di prendere il talofen. Vorrei uscirne ma non ci riesco. Non ne posso più.

Inviato da: Frà il Venerdì, 05-Ott-2012, 21:14
credo che la mia analista sia riuscita nel primo passo, nevrotizzarmi, adesso non sento + la rabbia, ma solo depressione, peccato che devo smettere, non ho i soldi per continuare.

Inviato da: ssss il Sabato, 06-Ott-2012, 20:55
idem con me..la psicologa dice che ci vorrebbero sedute più vicine io invece faccio una al max due al mese..

poi ho visto che son piena di contraddizioni..non voglio stare con qualcuno ma voglio..non voglio stare male ma neanche guarire ed essere come gli altri..in realtà le ho sempre avute le contraddizioni ma non volevo ammetterlo perchè mi confonde tanto questa cosa,che non c'è via d'uscita..mi sembra che o devo adattarmi alla normalità e perdere la mia personalità o dall'altra parte finire male come ho sempre immaginato..(tipo in overdose..per carità,mai provata l'eroina ma non so per che motivo mi affascina,mi sembra la 'droga dei solitari/non capiti'..)..quindi in pratica entrambe le soluzioni prevedono un risultato non voluto.

e la psico continua a dire che ho bisogno di classificarmi da qualche parte per giustificare come sono..ma che non sono borderline..ma come!!

Inviato da: Frà il Domenica, 07-Ott-2012, 07:33
QUOTE (ssss @ Sabato, 06-Ott-2012, 20:55)
idem con me..la psicologa dice che ci vorrebbero sedute più vicine io invece faccio una al max due al mese..

poi ho visto che son piena di contraddizioni..non voglio stare con qualcuno ma voglio..non voglio stare male ma neanche guarire ed essere come gli altri..in realtà le ho sempre avute le contraddizioni ma non volevo ammetterlo perchè mi confonde tanto questa cosa,che non c'è via d'uscita..mi sembra che o devo adattarmi alla normalità e perdere la mia personalità o dall'altra parte finire male come ho sempre immaginato..(tipo in overdose..per carità,mai provata l'eroina ma non so per che motivo mi affascina,mi sembra la 'droga dei solitari/non capiti'..)..quindi in pratica entrambe le soluzioni prevedono un risultato non voluto.

e la psico continua a dire che ho bisogno di classificarmi da qualche parte per giustificare come sono..ma che non sono borderline..ma come!!

magari hai solo un ragionamento contraddittorio, insicuro, come il mio e come me riesci a pensare solo ad un estremo o all'altro, essere completamente omologati o completamente ribelli, anche io sono così, non riesco a immaginarmi mezzi termini PSICO sad.gif

Inviato da: strana.io il Mercoledì, 10-Ott-2012, 12:06
Salve a tutte/i..ho letto i primi interventi della discussione, con calma leggerò anche gli altri, ho trovato questo forum da poco e ne sono davvero contenta, avevo proprio bisogno di un posto così, mi sarebbe piaciuto trovare qualche gruppo di auto-aiuto "fisico", ma di questi tempi il virtuale predomina e prendiamo quello che c'é di buono, che non é poco..leggo che siete consapevoli del vostro disturbo e mi rammarico di non aver capito prima i miei problemi e di aver fatto solo guai, ma come si dice..meglio tardi che mai..
Da qualche mese prendo il talofen e finalmente si é allentata quella tensione che mi rendeva intollerante verso gli altri e il mondo, l'intolleranza ora si é spostata su me stessa..che fortuna..sigh
Mi sto rendendo conto di tutto quello che ho combinato e sono inorridita da me stessa, perseguitata da sensi di colpa, imbarazzo, confusione, angoscia, ansia ecc ecc
Non mi sopporto, mi prenderei a schiaffi, mi pare che i miei difetti siano indicibili, ma forse parlandone con persone che non si scandalizzano e non moralizzano potrei riuscire a vederli sotto la giusta luce, prima che mi venga l'alzheimer nello sforzo di dimenticare

Inviato da: strana.io il Mercoledì, 10-Ott-2012, 12:12
Riguardo alla psicoterapia credo che potrebbe servire ad avere delle chiavi di lettura, in passato sono andata per un periodo da uno psicologo, non mi "confessavo" completamente, gli dicevo quello che mi pareva però un pò mi é stato utile..
Il vero problema credo sia trovare un terapeuta onesto, la maggior parte sono ciarlatani, cercano di tirarla per le lunghe per fare soldi facili

Inviato da: ext il Domenica, 30-Dic-2012, 02:57
ciao a tutti io sono una piccola borderline..un po' narcisista e bipolare......questo lho saputo da poco tempo ...solo ora capisco tanti miei comportamenti....cambiamenti di opinione repentini.....incontrollate emozioni....attacchi di rabbia e impulsivita'....mi si diceva avessi un brutto carattere ma a quanto pare....non era cosi'....tra poco iniziero' psicoterapia.....io voglio cambiare....voglio vivere al 100%......il mio problema è che vorrei tutto e subito come nella vita....ma qua si parla di un percorso.....dicono che piano piano ce la dovrei fare....voi che ne pensate???

Inviato da: ext il Domenica, 30-Dic-2012, 03:52
ciao a tutti ho letto le vostre discussioni...a m eè appena stata diagnosticata ila depressione bipolare ,disturbo borderline a tratti narcisista.....è come sedentro di me ci sia un diavoletto e un angioletto....è difficile daspiegare.....scatti di rabbia ira e impulsivita e in alcuni momenti e in altri momenti sono tranquilla e pacata come se volessi aiutare il mondo intero.......ho sepre avuto parecchi problemi sul lavoro per il mio caratterino cosi' dicevano....il problema è che non riesco a crescere e a maturare sono in uno stato di stasi....sembro una bambina che fa i capricci alla quale non va bene nulla.......

Inviato da: Frà il Domenica, 30-Dic-2012, 09:03
QUOTE (ext @ Domenica, 30-Dic-2012, 02:57)
ciao a tutti io sono una piccola borderline..un po' narcisista e bipolare......questo lho saputo da poco tempo ...solo ora capisco tanti miei comportamenti....cambiamenti di opinione repentini.....incontrollate emozioni....attacchi di rabbia e impulsivita'....mi si diceva avessi un brutto carattere ma a quanto pare....non era cosi'....tra poco iniziero' psicoterapia.....io voglio cambiare....voglio vivere al 100%......il mio problema è che vorrei tutto e subito come nella vita....ma qua si parla di un percorso.....dicono che piano piano ce la dovrei fare....voi che ne pensate???

penso che hanno ragione quando ti dicono che hai bisogno di un percorso, personalmente ti consiglio la psicoanalisi, io mi trovo bene, auguri.

Inviato da: Cri7582 il Domenica, 30-Dic-2012, 14:03
QUOTE
....il problema è che non riesco a crescere e a maturare sono in uno stato di stasi....sembro una bambina che fa i capricci alla quale non va bene nulla.......



PSICO giveup.gif Non hai idea di quanto mi ci senta anche io così....e ho 30 anni.....

Inviato da: psycoshock il Domenica, 30-Dic-2012, 14:41
La psicoanalisi non è propriamente efficacia con il disturbo borderline. E' più adatta la dialettico comportamentale PSICO smile.gif

Inviato da: AliceUnderground il Domenica, 30-Dic-2012, 14:56
QUOTE (psycoshock @ Domenica, 30-Dic-2012, 13:41)
La psicoanalisi non è propriamente efficacia con il disturbo borderline. E' più adatta la dialettico comportamentale PSICO smile.gif

Credo che il limite di quel tipo di terapia su un borderline è che il soggetto in questione potrebbe reagire così con il terapista "ma tu chi c...o ti credi di essere per dirmi come mi devo comportare?"
Senza farmaci credo non serva.

Inviato da: psycoshock il Lunedì, 31-Dic-2012, 14:05
QUOTE (AliceUnderground @ Domenica, 30-Dic-2012, 13:56)
QUOTE (psycoshock @ Domenica, 30-Dic-2012, 13:41)
La psicoanalisi non è propriamente efficacia con il disturbo borderline. E' più adatta la dialettico comportamentale PSICO smile.gif

Credo che il limite di quel tipo di terapia su un borderline è che il soggetto in questione potrebbe reagire così con il terapista "ma tu chi c...o ti credi di essere per dirmi come mi devo comportare?"
Senza farmaci credo non serva.

Ma sei fissata coi farmaci te xD
Il borderline non è un sociopatico.
E' una persona con un modo di relazionarsi estremo.

Inviato da: AliceUnderground il Lunedì, 31-Dic-2012, 15:15
No non sono fissata PSICO smile.gif Infatti non li prendo.
È che io mi sono comportata così.
Adesso vado da una che non mi dice cosa devo fare, non mi dà ragione e nemmeno torto e per il momento mi trovo bene. Non so quanto durerà e se risolverò qualcosa, ci spero.

Inviato da: Fine2003 il Venerdì, 04-Gen-2013, 17:05
"Borderline - si guarisce?"

no PSICO giveup.gif

Inviato da: Frà il Venerdì, 04-Gen-2013, 17:11
QUOTE (Fine2003 @ Venerdì, 04-Gen-2013, 17:05)
"Borderline - si guarisce?"

no PSICO giveup.gif

non sono d'accordo

Inviato da: @Anna84@ il Lunedì, 06-Mag-2013, 19:13
Guarire secondo me non è la parola giusta, secondo me è giusta la parola equilibrio con noi stessi e gli altri, anche se non siamo come gli altri (che noi invidiamo) che non hanno nulla di quello che abbiamo noi, la mia visione è trovare un giusto equilibrio per poter vivere nonostante questo, io tante cose me le sono lasciate alle spalle altre no manco cascasse il mondo, ma che ci potrei fare? accettarle per quelle che sono, che sono parte di me e con me, insomma non siamo perfetti eppure tendiamo a buttare nel cestino tutte le nostre patologie che poi in realtà sono parte di noi e così sarebbe troncare con noi stessi farci la guerra perchè non ci accettiamo, ma è proprio quì il punto accettare noi stessi per quelli che siamo, anche se io mi portero i segni sulle braccia per sempre e non mi sento in colpa, e non li vorrò mai levare, li voglio con me così che mi ricordino sempre quella che sono stata, una persona fragile e che soffriva ma che ora mi guardo con affetto dicendo mi: mi voglio bene anche così e forse sopratutto così!!!! PSICO hug.gif

Inviato da: Fine2003 il Sabato, 06-Lug-2013, 16:56
QUOTE (@Anna84@ @ Lunedì, 06-Mag-2013, 18:13)
Guarire secondo me non è la parola giusta, secondo me è giusta la parola equilibrio con noi stessi e gli altri, anche se non siamo come gli altri (che noi invidiamo) che non hanno nulla di quello che abbiamo noi, la mia visione è trovare un giusto equilibrio per poter vivere nonostante questo, io tante cose me le sono lasciate alle spalle altre no manco cascasse il mondo, ma che ci potrei fare? accettarle per quelle che sono, che sono parte di me e con me, insomma non siamo perfetti eppure tendiamo a buttare nel cestino tutte le nostre patologie che poi in realtà sono parte di noi e così sarebbe troncare con noi stessi farci la guerra perchè non ci accettiamo, ma è proprio quì il punto accettare noi stessi per quelli che siamo, anche se io mi portero i segni sulle braccia per sempre e non mi sento in colpa, e non li vorrò mai levare, li voglio con me così che mi ricordino sempre quella che sono stata, una persona fragile e che soffriva ma che ora mi guardo con affetto dicendo mi: mi voglio bene anche così e forse sopratutto così!!!! PSICO hug.gif

[QUOTE]


Vorrei tanto imparare contare fino a duecentocinquanta, almeno, prima di dire o fare qualsiasi cosa perché nel momento in cui quel che ho dentro "esce" è il momento in cui la rabbia lo spinge e chi ho di fronte ne viene letteralmente travolto.
I risultati sono diversi.Nella maggiorparte dei casi, però, le persone si spaventano.
Per non parlare della mia reazione infantile ad un qualsiasi "no" che mi venga detto. Da piccola non mi veniva spiegato il perché di un "no": era no e basta. Quindi fatico a ragionarci sopra.
Se propongo una cosa e la risposta è "non posso, magari un'altra volta" non riesco a valutare che l'altra persona ha i propri motivi o impegni e che il no non è dovuto al voler rifiutare me ma semplicemente è davvero "non posso" (ho cose da fare, mio padre sta male, ho promesso a mia madre di portarla a fare la spesa, etc etc etc ).
Quando me ne rendo conto è tardi, ci ho già rimuginato sopra ed accumulato rabbia da abbandono facpalm.gif
Sono migliorata, grazie alla TCC, ma sono ancora vulnerabile, molto vulnerabile.

Tu sei arrivata a volerti bene, questa sì è una cosa che posso invidiare.
Mi sto arrendendo anche a questo: io non ho imparato.
Posso solo fare del mio meglio per parare i colpi, quelli che arrivano da fuori e quelli che mi tiro da sola.

Penso che non si possa "guarire" dal BDP perché non è una malattia. E' l'insieme di tutti i meccanismi disfunzionali che abbiamo acquisito più quelli che la nostra mente ha sviluppato per farci sopravvivere.
I meccanismi li puoi capire, li puoi riconoscere, puoi fare delle correzioni, settare un po' meglio i pezzi e andare avanti. Ogni tanto si incepperanno comunque perché il motore è quello, non ne hai uno di riserva.

Inviato da: Giulia000 il Lunedì, 27-Gen-2014, 23:25
Sono d'accordo col fatto che sia sbagliato sottovalutare i propri problemi, ma fossilizzarsi su una diagnosi e "piangersi addosso" - con tutto il rispetto, per carità - è sbagliato nell'altro senso.

E' difficile a dirsi, ma in pratica è impossibile, lo so. I miei sono solo consigli.

Inviato da: Fine2003 il Mercoledì, 09-Apr-2014, 13:44
Borderline, si guarisce?
No. Rimane un no.
Si sta meglio, con il tempo. L'albero che è cresciuto storto non lo raddrizzi, ci metti un palo in appoggio per non farlo cadere.

Inviato da: Fine2003 il Lunedì, 07-Lug-2014, 16:42
Aggiornamento.
Si guarisce? No. E' un mostro dormiente, è lì anche quando pensi che se ne sia andato ma ora posso dire che si può stare meglio, si può stare bene.

Stare sempre in guardia. Alle prime avvisaglie di pensieri di abbandono ci si deve chiedere da dove arrivano e spesso si scopre che sono ideazioni paranoidi, che il rischio di ideazione/svalutazione è costante.
E fare attenzione ai momenti di euforia. Quando ci si conosce un po' di più si arriva a riconoscerla e a distinguere tra euforia e allegria o gioia.

Coraggio. Coraggio!


Inviato da: GattaNera il Lunedì, 07-Lug-2014, 18:36
Fine PSICO hug.gif

Comunque la mia euforia non è proprio una bella sensazione.
È una gioia "finta", quasi chimica.
Poi è fortissima, non riesco ad avere il controllo.
sono felice ma non è una bella sensazione, non riesco ad usare altre parole per spiegarla

Inviato da: Fine2003 il Giovedì, 10-Lug-2014, 10:39
QUOTE (GattaNera @ Lunedì, 07-Lug-2014, 17:36)
Fine PSICO hug.gif

Comunque la mia euforia non è proprio una bella sensazione.
È una gioia "finta", quasi chimica.
Poi è fortissima, non riesco ad avere il controllo.
sono felice ma non è una bella sensazione, non riesco ad usare altre parole per spiegarla

"Gioia finta".
Mi capita spesso di sentire una vocina maligna che mi dice "non sei davvero felice, in questo momento. Te la stai raccontando mentre stai con gli amici e ridi con loro sai che non sei veramente allegra e spensierata, sai che la disperazione fa parte di te...".
E' il disturbo, è la tristezza del dolore del passato che parla, insiste. E' una voce maligna ma è soprattutto quella, la menzogna! La verità è che quando stai con gente allegra e ti lasci andare sei allegra anche tu!
Quando sei felice, accettalo. Quando ti senti allegra, accetta di esserlo e goditi il momento. Accetta di lasciare andare il dolore, fallo andare via, non è il dolore a definirti, lascialo andare. Non perderai nulla di te stessa, starai solo meglio.

PSICO hug.gif

Inviato da: GattaNera il Giovedì, 10-Lug-2014, 12:38
In effetti mi succede spesso in situazioni sociali, non ci ho fatto caso. ohmy.gif
io per finta intendo che non sembra appartenere a me ma sembra più un qualcosa di indotto, come se avessi preso qualche sostanza.
Vedi io più che dalla tristezza mi sento definita da certi comportamenti: fumare, tagliarmi e il dca
Senza quelle cose di me cosa resta.
Resto io, mi dicono.
Mah vediamo.
Purtroppo in terapia ora non posso lavorare su queste cose, devo prima risolverne altre altrimenti sarebbe impossibile.
Quindi dovrò aspettare un bel po' per poterlo sapere laugh.gif

Inviato da: Fine2003 il Giovedì, 10-Lug-2014, 14:29
QUOTE (GattaNera @ Giovedì, 10-Lug-2014, 11:38)
In effetti mi succede spesso in situazioni sociali, non ci ho fatto caso. ohmy.gif
io per finta intendo che non sembra appartenere a me ma sembra più un qualcosa di indotto, come se avessi preso qualche sostanza.
Vedi io più che dalla tristezza mi sento definita da certi comportamenti: fumare, tagliarmi e il dca
Senza quelle cose di me cosa resta.
Resto io, mi dicono.
Mah vediamo.
Purtroppo in terapia ora non posso lavorare su queste cose, devo prima risolverne altre altrimenti sarebbe impossibile.
Quindi dovrò aspettare un bel po' per poterlo sapere laugh.gif

Nel frattempo, puoi fare degli esperimenti PSICO-green.gif

Fai una cosa e vedi se ti piace, se ti fa stare bene e se vorresti rifarla, cerca fuori quello che potrebbe scaldarti dentro, fosse anche solo cucinare una torta (non mangiarla tutta, però, eh).

La torta è solo un esempio... PSICO-green.gif

Inviato da: GattaNera il Giovedì, 10-Lug-2014, 19:03
QUOTE (Fine2003 @ Giovedì, 10-Lug-2014, 13:29)
QUOTE (GattaNera @ Giovedì, 10-Lug-2014, 11:38)
In effetti mi succede spesso in situazioni sociali, non ci ho fatto caso. ohmy.gif
io per finta intendo che non sembra appartenere a me ma sembra più un qualcosa di indotto, come se avessi preso qualche sostanza.
Vedi io più che dalla tristezza mi sento definita da certi comportamenti: fumare, tagliarmi e il dca
Senza quelle cose di me cosa resta.
Resto io, mi dicono.
Mah vediamo.
Purtroppo in terapia ora non posso lavorare su queste cose, devo prima risolverne altre altrimenti sarebbe impossibile.
Quindi dovrò aspettare un bel po' per poterlo sapere laugh.gif

Nel frattempo, puoi fare degli esperimenti PSICO-green.gif

Fai una cosa e vedi se ti piace, se ti fa stare bene e se vorresti rifarla, cerca fuori quello che potrebbe scaldarti dentro, fosse anche solo cucinare una torta (non mangiarla tutta, però, eh).

La torta è solo un esempio... PSICO-green.gif

Ora in terapia la tipa mi ha detto di fare una lista con tutte le cose che mi piace fare....
...sarà per quello hmm.gif

Peccato che le mie passioni hanno vita relativamente breve facpalm.gif

Inviato da: Catherine il Giovedì, 10-Lug-2014, 23:34
QUOTE (GattaNera @ Giovedì, 10-Lug-2014, 18:03)
QUOTE (Fine2003 @ Giovedì, 10-Lug-2014, 13:29)
QUOTE (GattaNera @ Giovedì, 10-Lug-2014, 11:38)
In effetti mi succede spesso in situazioni sociali, non ci ho fatto caso. ohmy.gif
io per finta intendo che non sembra appartenere a me ma sembra più un qualcosa di indotto, come se avessi preso qualche sostanza.
Vedi io più che dalla tristezza mi sento definita da certi comportamenti: fumare, tagliarmi e il dca
Senza quelle cose di me cosa resta.
Resto io, mi dicono.
Mah vediamo.
Purtroppo in terapia ora non posso lavorare su queste cose, devo prima risolverne altre altrimenti sarebbe impossibile.
Quindi dovrò aspettare un bel po' per poterlo sapere laugh.gif

Nel frattempo, puoi fare degli esperimenti PSICO-green.gif

Fai una cosa e vedi se ti piace, se ti fa stare bene e se vorresti rifarla, cerca fuori quello che potrebbe scaldarti dentro, fosse anche solo cucinare una torta (non mangiarla tutta, però, eh).

La torta è solo un esempio... PSICO-green.gif

Ora in terapia la tipa mi ha detto di fare una lista con tutte le cose che mi piace fare....
...sarà per quello hmm.gif

Peccato che le mie passioni hanno vita relativamente breve facpalm.gif

Anche a me la terapeuta mi fa fare degli esercizi scritti, del tipo "prova a scriverti dei complimenti". Mai fatti. PSICO-green.gif
Comunque sia, io non sento che la mia felicità sia indotta, più che altro le sensazioni positive o mi sembra che siano sul punto di svanire, o che mi sfuggano di mano.

Inviato da: The Blues Sister il Venerdì, 11-Lug-2014, 08:12
QUOTE (GattaNera @ Lunedì, 07-Lug-2014, 18:36)

Comunque la mia euforia non è proprio una bella sensazione.
È una gioia "finta", quasi chimica.
Poi è fortissima, non riesco ad avere il controllo.
sono felice ma non è una bella sensazione, non riesco ad usare altre parole per spiegarla

Credo di aver capito cosa intendi.
È quell'impulso che ti spinge a premere sull'acceleratore quando sai che dovresti usare il freno, per provare quel brivido insano che ti manda su di giri.
Ti senti piena di vita quando in realtà è solo distruzione.
Non è la felicità serena, ma una disperazione mascherata.


È questo a cui ti riferivi?

Inviato da: BettyBlu il Venerdì, 11-Lug-2014, 08:14
QUOTE (The Blues Sister @ Venerdì, 11-Lug-2014, 07:12)
QUOTE (GattaNera @ Lunedì, 07-Lug-2014, 18:36)

Comunque la mia euforia non è proprio una bella sensazione.
È una gioia "finta", quasi chimica.
Poi è fortissima, non riesco ad avere il controllo.
sono felice ma non è una bella sensazione, non riesco ad usare altre parole per spiegarla

Credo di aver capito cosa intendi.
È quell'impulso che ti spinge a premere sull'acceleratore quando sai che dovresti usare il freno, per provare quel brivido insano che ti manda su di giri.
Ti senti piena di vita quando in realtà è solo distruzione.
Non è la felicità serena, ma una disperazione mascherata.


È questo a cui ti riferivi?

conosco questa sensazione.

Inviato da: Fine2003 il Venerdì, 11-Lug-2014, 08:34
Io non parlavo di compitini a casa tipo "fai una lista delle cose che ti piacciono".
Piuttosto: prendi il telefono, chiama qualcuno e proponi di fare qualcosa insieme, qualsiasi cosa. E se ti avrà fatto stare bene sarà stata una buona cosa, un buon momento, magari da rivivere, magari da evolvere. Esperimenti su cose positive da fare.


Inviato da: SulBordoDiUnCaos il Giovedì, 07-Ago-2014, 22:41
Avere il borderline è una colpa? Io mi sento in colpa.
Si, insomma, devo aver sbagliato qualcosa in vita mia per essermi ritrovata con questo disturbo: provato emozioni sbagliate, capito qualcosa in maniera sbagliata, avuto degli atteggiamenti sbagliati, vissuto in maniera sbagliata. Quella piccola bambina che ero la prenderei a schiaffi, deve aver fatto un gran casino se adesso sono così.

Inviato da: GattaNera il Venerdì, 08-Ago-2014, 01:04
QUOTE (The Blues Sister @ Venerdì, 11-Lug-2014, 07:12)
QUOTE (GattaNera @ Lunedì, 07-Lug-2014, 18:36)

Comunque la mia euforia non è proprio una bella sensazione.
È una gioia "finta", quasi chimica.
Poi è fortissima, non riesco ad avere il controllo.
sono felice ma non è una bella sensazione, non riesco ad usare altre parole per spiegarla

Credo di aver capito cosa intendi.
È quell'impulso che ti spinge a premere sull'acceleratore quando sai che dovresti usare il freno, per provare quel brivido insano che ti manda su di giri.
Ti senti piena di vita quando in realtà è solo distruzione.
Non è la felicità serena, ma una disperazione mascherata.


È questo a cui ti riferivi?

Esatto.
Magari a volte c'è un avvenimento piacevole dietro ma oltre ad essere piacevole può anche essere fonte di preoccupazione.
Oppure, appunto, è solo disperazione.
Non riesco proprio ad evere il controllo su me stessa.

Inviato da: GattaNera il Venerdì, 08-Ago-2014, 01:08
QUOTE (Fine2003 @ Venerdì, 11-Lug-2014, 07:34)
Io non parlavo di compitini a casa tipo "fai una lista delle cose che ti piacciono".
Piuttosto: prendi il telefono, chiama qualcuno e proponi di fare qualcosa insieme, qualsiasi cosa. E se ti avrà fatto stare bene sarà stata una buona cosa, un buon momento, magari da rivivere, magari da evolvere. Esperimenti su cose positive da fare.

Si, più o meno diceva di fare questo...mi dovevo spiegare meglio.
Solo che io me li devo scrivere perché:
1) così a pelle non so dirti cosa mi dia soddisfazione/piacere
2) una volta arrivati al punto uno la cosa non mi da piacere in qualsiasi momento ed è meglio avere alternative
3) nei momenti di crisi il pensiero non è rivolto alle cose piacevoli, dare un occhiata alla lista è utile.

Al di la di questo il senso è quello che dici tu. Quando le emozioni sono troppo forti oppure, al contrario, sono in calma piatta/vuoto fare qualcosa che dia una sensazione di benessere.

Inviato da: Fine2003 il Lunedì, 03-Nov-2014, 16:58
Aggiornamento.
Il mio psicoterapeuta mi ha detto "bene, sei guarita".
Borderline, si guarisce? Mmmh... magari sì?
"Guarita" significa che gestisco lo stress, riconosco i comportamenti che potrei mettere in atto in determinate situazioni e non li metto in atto, se (può capitare come capita a tutti) ne metto in atto uno, immediatamente lo riconosco e vi pongo rimedio, ho delle risorse a cui attingere quando i fantasmi si ripresentano e mi tiro fuori da una eventuale crisi grazie a questo o proprio non ci finisco, in crisi; ho una cerchia di persone che mi vogliono bene e a cui voglio bene, vicine e presenti ma anche lontane e ugualmente presenti che sono riuscita a crearmi attorno e a tenermi stretta.
Scelgo di prendere il buono che c'è e di vivere nel presente.

Credo che si possa dire "guarita", nel mio caso.

Dovrò dimettermi dalla carica di Duca, nel Fantabosco... PSICO sigh.gif

Inviato da: Fine2003 il Lunedì, 03-Nov-2014, 18:15
Qui, una nuova e meravigliosa canzone dei Subsonica...

Una Nave In Una Foresta

Ed a volte ti vedi unico
una nave in una foresta
Altre volte ti senti intrepido
come un fiore in una tempesta

Ed a volte ti vedi stupido
una lacrima ad una festa
altre volte ti credi libero
un cavallo sopra una giostra

ed a volte ti vedi limpido
il mattino in una finestra
altre volte ti senti arido
come un gesto che resta in tasca

stanze vuote da riempire
di pensieri buoni
e qualche abbraccio da dimenticare
chiuso in un cassetto
pieno di promesse e frasi
sussurrate piano mentre
il nostro mondo
scivolava lentamente verso un'altro oblio

E' presto
per girarsi e guardare indietro
in quale luce ti vedrò?
in quale istante ti perderò?
Ci sara' un tempo, non adesso

Ed a volte ti vedi semplice
i colori della campagna
Altre volte ti senti viscido
nell'abbraccio di una carogna

stanze vuote da riempire
di pensieri buoni
e qualche abbraccio da dimenticare
chiuso in un cassetto
pieno di promesse e frasi
sussurrate piano mentre
il nostro mondo
scivolava lentamente verso un'altro oblio

E' presto
per girarsi e guardare indietro
in quale luce ti vedrò?
in quale istante ti perderò?
Ci sara' un tempo, non adesso

Stanze vuote da riempire
di presenze buone
e nuove rotte da ridisegnare
a largo dagli errori
senza dimenticare quello
che ci faceva stare bene
mentre il coraggio scivolava
lentamente verso un nuovo oblio....

E' presto per guardare indietro
in quale luce ti vedrò?

E' presto
per girarsi e guardare indietro
in quale luce ti vedrò
in quale istante ti perderò
ci sara' un tempo, non adesso




Inviato da: nicolai il Lunedì, 15-Giu-2015, 14:48
Salve,
qualcuno mi puo indicare un bravo psichiatra di milano?

Inviato da: Fine2003 il Martedì, 14-Lug-2015, 12:37
Onestà.

Guarita un cazzo! E delusa dalla psicoterapia.
Dopo due mesi dal termine della suddetta sono crollata.
Ok, la ditta dove lavoravo ha chiuso, ok, ho di nuovo litigato con mio fratello, ok non mi sono più innamorata o presa una cotta dal 2003, ok, ho 48 anni e non so dove sbattere la testa, sono in depressione e non riesco a muovere un passo in più rispetto a quelli che faccio durante le passeggiate con il mio cane.

I dottori dicono che non ho sprecato anni a lavorare su me stessa, che ho imparato a gestire crisi e comportamenti a rischio... embé?? A dodici anni ero esattamente messa come ora: sola e con i capelli taglio tattico. E vi assicuro che a dodici anni stavo meglio, capelli compresi.

Non so cosa dire, non ho più parole di speranza e quel che è peggio non riesco a incazzarmi: ho perduto anche la rabbia? L'unico vero motore delle mie giornate?

L'ultimo mio intervento qui mi sembra falso oltre ogni dire. Lo psicoterapeuta sostiene che io stavo davvero bene e che ciò che dico ora riflette un momentaneo stato d'animo dovuto alle ultime vicende lavorative e famigliari e che tornerò a stare bene.
Un briciolo di rabbia mi è rimasta: ho voglia di prenderlo a calci in culo.

Inviato da: tino79 il Giovedì, 23-Lug-2015, 11:03
la mia definizione di quello che ci abita:

La vita alle volte mi avvelena.
Mi morde da dentro e tutto tace, ed è silenzio.
E mentre mi divora io non posso, nulla.
Sono i giorni cattivi, i giorni che qualcosa nasce morto. Io non so come accade, non so il perché di questa cosa, so che il deserto a volte mi sarebbe più lieve di queste passeggiate sotto l'arsura di me stesso.
In cui ogni cosa perde senso, e io sto.
Sto con i capelli stropicciati, lo sguardo vuoto di terrore.
Chi si avvicina io temo di ferirlo e so che lo ferisco, non volendo, tanto è di violenza che mi abita.
Mi sento il vuoto nelle spalle, il vuoto nella pelle.
I fiori che prima mi cantavano, il cane che correndo sorrideva, tutto piange in me.
Piange quel che non è stato e quel che non sarò.
Madre.
Madre mia che sei dolente, madre mia che mi hai doluto, io non riesco a trovar pace di questo vuoto alle spalle, dentro me, oltre me.
Mi porto dentro un vuoto che mi avvelena, un vuoto che a volte è piccolo piccolo, e riesce a stare nel suo angolino accudito. Altre volte (perché?) diventa me. Io divento il vuoto di me stessa, divento una voragine e mi autoinghiotto, e mentre mi faccio trascinare verso giù tutto è silenzio.
Non cantano gli uccelli, non si muovono le foglie, i sorrisi intorno a me si spengono, come una candela soffiata dal vento.
Il mio vento di paura, il mio vento di solitudine. Vorrei poter raccontare almeno un po' di come mi sento, ma nulla può, le parole si fermano e anche loro diventano mute.
Le mani non afferranno, gli abbracci non riscaldano, tutto è silenzio e il mio funambolico stare è sull'abisso.
Perché? Perché ancora questo? Perché dopo tanto tempo, dopo tanto esercizio su di me ancora tutto cade ogni tanto e si sfracella in una pioggia di paura?
Un mattino ti svegli, e il letto non è più un letto, le finestre non sono finestre, l'amore tanto amato è un amore lontano, tutto sfuma ed è solo lì, a dimostrarmi l'inconsistenza di tutto. Vorrei aggrapparmi, appoggiarmi, appiattirmi su qualcosa di solido e durevole, qualcosa che mi dica “ci sei, sei qui”, ma quel qualcosa posso essere solo io. E io non sono.
Io non mi sento più.
E mentre tutto è muto, solo un pensiero ritorna a passeggiarmi: che non sarò mai immune da tutto questo, che sempre abiteranno in me paesaggi desolati, e deserti, e spazi di arbusti infiniti.
Così potrò stare sola, senza la gioia di costruire quel che non ho avuto, senza la gioia di dare l'amore non ricevuto, senza pensare di costruire quel che mi è mancato.
Questo dolore mi strazia, mi svuota, mi annienta, mi sembra che la ruota possa solo girare su se stessa, in un eterno ritorno senza fine, forse una punzione, forse una maledizione, forse un eterna beffa.
Vogliatemi bene, ché nel silenzio a volte le parole mi arrivano come un sussurro, e io susssulto, e so che, ancora una volta, sono vivo.

Inviato da: tino79 il Giovedì, 23-Lug-2015, 11:04
NON MOLLIAMO!

Inviato da: Fine2003 il Venerdì, 24-Lug-2015, 11:43
QUOTE (Fine2003 @ Martedì, 14-Lug-2015, 11:37)
Onestà.

Guarita un cazzo! E delusa dalla psicoterapia.
Dopo due mesi dal termine della suddetta sono crollata.
Ok, la ditta dove lavoravo ha chiuso, ok, ho di nuovo litigato con mio fratello, ok non mi sono più innamorata o presa una cotta dal 2003, ok, ho 48 anni e non so dove sbattere la testa, sono in depressione e non riesco a muovere un passo in più rispetto a quelli che faccio durante le passeggiate con il mio cane.

I dottori dicono che non ho sprecato anni a lavorare su me stessa, che ho imparato a gestire crisi e comportamenti a rischio... embé?? A dodici anni ero esattamente messa come ora: sola e con i capelli taglio tattico. E vi assicuro che a dodici anni stavo meglio, capelli compresi.

Non so cosa dire, non ho più parole di speranza e quel che è peggio non riesco a incazzarmi: ho perduto anche la rabbia? L'unico vero motore delle mie giornate?

L'ultimo mio intervento qui mi sembra falso oltre ogni dire. Lo psicoterapeuta sostiene che io stavo davvero bene e che ciò che dico ora riflette un momentaneo stato d'animo dovuto alle ultime vicende lavorative e famigliari e che tornerò a stare bene.
Un briciolo di rabbia mi è rimasta: ho voglia di prenderlo a calci in culo.

Efexor comincia a fare effetto, l'angoscia è sparita.

Chiudo questo mio temporaneo rientro nel forum con un augurio: se proprio non trovate la "vostra persona", possiate trovare la "vostra pillola".

Ciao a tucc!
PSICO-green.gif

Inviato da: treo il Giovedì, 10-Nov-2016, 22:59
eccomi anche io border,almeno come diagnosi del terapeuta;per ansia e umore sottoterra c'ero arrivato da solo a capirlo laugh.gif dry.gif
si guarisce?dipende 000.gif
non fatevi ingannare dalle faccine che metto...dopo anni così è una vera tragedia 0003.gif
e volevo aggiungere che dopo un anno di sedute ho chiesto io una "diagnosi",se no non mi aveva detto ancora niente.

Inviato da: Daniele_78 il Domenica, 05-Feb-2017, 00:05
Ciao a tutti, anche io sono Border.... Non credo serva descrivere la vita fantastica che ho ed ho avuto.
Ho saputo della diagnosi solo da poco. Fino a poco fa non mi importava dell'etichetta precisa.
Beh tornano tante cose e almeno adesso, forse, so con chi condividere.

Ciao

Inviato da: Klaus1 il Giovedì, 23-Feb-2017, 18:18
Io ho disturbo ossessivo-compulsivo, ma in passato mi diagnosticarono anche imprecisati disturbi della personalità (tratti asse A e C), e spesso mi riconosco anche in alcuni tipici comportamenti della cosiddetta organizzazione psichica borderline (non proprio il DB vero e proprio tranne alcuni specifici comportamenti, ma sono più sull'evitante-dipendente)... Sono sempre stato "particolare" (fobia sociale diagnosticata già da piccolo), il DOC (parecchio invalidante e fastidioso, come si sa è egodistonico) invece è venuto dopo, esploso per stress di problemi di salute e per tenere sotto controllo certi pensieri di paura, vuoto e instabilità, paura di perdere tutto. Ho fatto molti anni fa anche il test Rorschach che indicò presenza di multipli disturbi della personalità. Ho a volte sbalzi d'umore (ho anche un padre affetto da bipolarismo, un fratello con episodi paranoidi), a volte aggressività (spesso repressa), pensieri di autolesionismo in momenti bui (mai messi in pratica, se non tirando pugni contro un muro), emotività forte, anche se apparentemente la trattengo (e mi provoca ossessioni e compulsioni), depersonalizzazione, derealizzazione, tendenza a dipendenza da certe cose che apparentemente sembrano farti star meglio (farmaci, bere, mangiare dolci senza freni), da sempre paura della solitudine ecc. In generale, anche quando sembro tranquillo (più o meno) sono caratterialmente volubile e instabile anche nelle mie idee, spesso molto contraddittorio. Non ho mai avuto né molti amici né relazioni, ho paura e non sopporto i rifiuti, ho tendenza a idealizzare alcune persone o a detestarle profondamente... nel giro di un'ora posso provare ammirazione e repulsione per la stessa persona; preferisco la solitudine perché sono spesso ansioso e non mi fido delle persone, ho paura di stare male, anche se in realtà mi piacerebbe avere una vita sociale, certe volte; tendo a essere inappropriato e fuori contesto nelle relazioni interpersonali, o molto timido in alternativa. A volte vorrei essere al centro dell'attenzione, altre volte invece vorrei essere invisibile.

Lo psichiatra visto il mio DOC refrattario e altro, voleva aggiungere un piccola dose di antipsicotico agli SSRI che prendo da tempo, ma io preferirei di no, penso che la psicoterapia potrebbe giovare.

Inviato da: Placo_Teutonico il Martedì, 21-Nov-2017, 13:13
C'è un tizio-psichiatra, che dice di riuscire a "curare/guarire" i borderline entro 2 anni,altro non posso riferire.

Inviato da: Fine2003 il Martedì, 10-Apr-2018, 14:10
Ma... si guarisce?
Aggiornamento:
periodi di depressione sempre più lunghi, intolleranza ai legami sempre più accentuata, voglia di vivere ridotta al lumicino, speranza in un futuro sereno, zero.
:facepalm: mi mancano da morire le faccine del forum PSICO-green.gif

Inviato da: Fine2003 il Martedì, 10-Apr-2018, 14:12
facpalm.gif

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