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PSICO > Disturbi della personalità > Bisogno Di Rassicurazione


Inviato da: Lily7 il Domenica, 01-Ott-2017, 20:24
Ho 23 anni e convivo con l’ansia da quando sono nata.
Ho sempre pensato che fosse questo la fonte principale dei miei problemi relazionali, delle mie paure e della mia rabbia alle volte incontrollabile. Poi la psichiatria mi ha detto che l’ansia non è che un sintomo di un qualcosa che ha definito "disturbo di personalità". Non sono qui per raccontarmi la mia vita, né per ammorbarmi con le mie paranoie. Volevo solo sapere se qualcuno di voi si rivede magari in alcuni aspetti della mia vita, se per caso quello che sto passando io qualcuno lo ha vissuto sulla sua pelle e in tal caso come ha fatto ad uscirne e in generale cosa sta facendo per aiutarsi.

Vivo in un costante sentimento di angoscia e paura e in mezzo ai miei più cari amici mi sento a disagio.
Questo disagio è causato dal fatto che rispetto a loro mi sento diversa: è come se tutto ciò che voglio fare, tutti i miei obiettivi siano così impossibili da raggiungere mentre per loro è tutto così semplice. Questa cosa mi distrugge, si viene a creare dentro di me una rabbia indescrivibile verso tutto il mondo. Non riesco facilmente ad integrarmi, ad adattarmi all'ambiente che mi circonda.
Perché loro riesco a vivere, ad essere felici mentre io sembra quasi che cerchi ogni pretesto per auto sabotare la mia possibile felicità? La verità è che ho paura del fallimento, ho paura di tutto. Mi sento inadatta, mi sento inferiore rispetto a tutti coloro che mi circondano. Non riesco a realizzare me stessa perché sento di non valere nulla, mi sento inamabile. Mi sento vuota perché sento di non avere nulla da offrire a chi mi sta accanto.
Ho continue crisi di pianto, crisi in cui non riesco più a gestirmi e sento che sto per impazzire e crollare. In queste circostante prendo un coltello, una forbice o alle volte dei fiammiferi e mi taglio o brucio.
La vista del sangue, il dolore che sento sulla mia pelle e che continuo a sentire quando ho addosso i vestiti e quando cammino mi rilassa. Un rilassamento dovuto al fatto che è come se per non sentire il casino e la sofferenza che ho dentro di me mi distraggo con un dolore diverso: fisico. Inoltre una parte di me credo che pensi di meritarsi tutto il dolore che sento, merito di avere un fisico segnato da quei segni antiestetici. Spesso queste mie routine sono accompagnate da una bottiglia di vino.
Vorrei davvero provare a parlarne con qualche amico, ma difficilmente (anzi quasi impossibile) riesco a dare così tanta fiducia a qualcuno. Sento che non mi capirebbero dato che si sono fatti questa idea di me come di una ragazza un po' troppo "esagerata", "teatrale" e alle volte eccessivamente isterica.
Inoltre l'idea che qualcuno conosca a fondo questo lato così fragile di me mi farebbe sentire troppo vulnerabile e l'idea che poi questa persona possa tradire la mia fiducia o magari tagliare i rapporti mi distrugge.

Per distrarmi a volte scrivo, suono o ascolto musica, prendo la macchina e faccio qualche giro oppure esco e inizio a camminare fino a quando non sento che le gambe stanno per cedere. Ma poi questo dolore torna, basta una piccola cosa, un piccolo gesto sbagliato da parte della mia famiglia o dei miei amici e subentra quell’autocritica e auto distruttività e poi tutto ricomincia.
Prendo stabilizzanti e antidepressivi, vado ogni settimana da una psicologa ma nulla sembra migliorare.

Qualcuno ci è passato? Passerà mai tutto questo?

Inviato da: Mariav il Lunedì, 02-Ott-2017, 01:13
Ciao Lily ! Io non ho il tuo disturbo, ho il Doc, ma anche questo si instaura tipicamente su personalità insicure, con bassa autostima. Ho passato anch'io un luogo periodo in cui "mi sentivo una schifezza ", usavo quest'espressione, piangevo quasi tutte le sere, mi odiavo, e sentivo una tale rabbia verso di me che "mi prenderei a schiaffi da sola ". Quindi ti capisco, anche nei tuoi gesti autodistruttivi. Però da tutto questo ne sono uscita. A me mi ha aiutato fare una psicoterapia da uno psichiatra, da cui vado ancora. Lentamente sono riuscita a tirare fuori tutto, a descrivere tutto quello che non mi piaceva di me, è stata dura, ma alla fine ho capito che esageravo, che avevo una visione sfalsata di me, e ho cominciato a cambiare. Non mi considero ancora arrivata, è tutt'ora un impegno quotidiano, ma va molto meglio. Puoi riuscirci anche tu, non perdere la speranza! Sei giovanissima, poi c'è della forza in te. Quando hai voglia di farti del male e di bere, fermati, e scrivici qui sul forum. Nessuno ti giudica, qui siamo più o meno tutti sulla stessa barca. Hai detto che ti distrae scrivere, è una cosa bella. Forza, fatti risentire! Un abbraccio

Inviato da: Moon90 il Lunedì, 02-Ott-2017, 08:12
Ciao Lil. Il meccaniamo dell'ansia è proprio quello di ingigantire determinate situazioni fino a sfumarle e farcele percepire come insormontabili. Da questo punto di vista ti capisco anch'io molto bene, da persona insicura e con bassa autostima quale io sia e che leggo anche nelle tue parole. Ciò che usi per distrarti dal suonare, all'uscire, allo scrivere ti fa davvero molto bene anche se forse pensi che non sia così. Mi sembra di capire che non sei soddisfatta del percorso con la psicologa. Cosa ti turba e pensi non funziona?

Inviato da: 80carmen il Lunedì, 02-Ott-2017, 09:06
Ciao,
Non sei l'unica a sentirti inadeguata quando ti confronti con gli altri. Da 13 anni soffro anche io di disturbo della personalità, definita da chi mi segue in parte borderline e in parte narcisista e istrionica. Tutto ciò mi porta a non apprezzare quello che ho e quello che faccio, a sminuire qualsiasi cosa fino a farmi cadere in stati depressivi accompagnati da ansia. Eppure mi sono laureata, sposata, ho un buon lavoro ma nonostante ciò rimango una persona sempre insoddisfatta e questo mi fa soffrire parecchio in alcuni periodi della mia vita. Tanto che alzarmi dal letto e andare a lavorare facendo finta di stare bene con tutti diventa un'impresa titanica (come in questi giorni). Leggendo ciò che scrivi sembri una ragazza intelligente, non sono in grado di darti dei consigli sulla tua situazione e su ciò che ti porta a farti dal male ma sappi che non sei da sola e che ti capisco quando parli di inadeguatezza. Bisogna avere forza, andare oltre quello che ci dice la nostra mente, non ascoltarla... e avere speranza che passerà e ci saranno momenti più sereni. Un abbraccio 🤗

Inviato da: Lily7 il Martedì, 03-Ott-2017, 16:54
Ciao e grazie per avermi risposto!

Oggi devo dire che va meglio, inoltre sapere di non essere sola e che altre persone sono riuscite anche solo a migliorare la loro condizione mi conforta molto.
Purtroppo il mio umore passa da un momento in cui sento che sto per morire e che sono senza speranza, in un altro in cui invece mi ritrovo a essere molto più ottimista e realista riguardo al mondo. Diciamo che viene meno il mio lato autocritico.
Continuerò a cercare di minimizzare le conseguenze di quelle fasi depressive provocano, magari uscendo di casa e distraendomi come meglio riesco.

Ho molta fiducia nella psicoterapia anche se alle volte per come sto mi pare inutile. Mi sono trovata molto bene con la mia psicologa, ciò dovuto anche al fatto che in passato le mie esperienze con gli psicologi sono state fallimentari (non parlavo).
Mi turba il fatto che alle volte penso che il suo approccio e i suoi modi non siano quello di cui ho bisogno, altre volte invece riesco a vedere i miglioramenti di cui mi parla e quindi realizzo che forse mi sbagliavo.

Grazie ancora per le vostre risposte.


Inviato da: Mariav il Martedì, 03-Ott-2017, 22:44
Grande Lily, continua così!

Inviato da: Moon90 il Venerdì, 06-Ott-2017, 09:22
L'importante è andare avanti, provare e riprovare. PSICO smile.gif

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