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> Ansia Oppure Schizofrenia?, chi lo decide?
Aeroplano italiano
Inviato il: Lunedì, 03-Set-2018, 22:22
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Ciao black,

Per ora mi limiterei a dire esiste un disturbo, non si sa bene di quale natura. Anche perché la depressione non è di un unico tipo. È la stessa cosa che avere una tosse insistente, non si può dire che per forza è la bronchite. Esistono decine di malattie che danno lo stesso sintomo. cioè la tosse.

Ora siamo certi del fatto che esiste un disturbo, di cui non conosciamo bene la natura. Ma quando il disturbo persiste, bisogna rivolgersi al medico. Anche se si trattasse di mal di denti, un giorno o due, vai avanti con le bustine. Ma se passano i giorni bisogna andare dal dentista, prima che insorgano complicazioni serie. I disturbi comuni come il raffreddore, il mal di testa, uno se li cura in casa. Ma se il disturbo è più serio, è necessario andare dal medico. È così per tutti.
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BlackHole
Inviato il: Martedì, 04-Set-2018, 01:33
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Psichiatria la escludo a priori: è una branca della medicina troppo giovane ed ancora estremamente sperimentale.
Psicoterapia boh.gif

Spiego.

Socializzo facilmente, sono una persona abbastanza tranquilla, lego rapidamente. Però mantengo sempre una certa DISTANZA nelle relazioni oppure arrivato ad un determinato livello d'intimità inizio ad ALLONTANARMI. Non so per quale motivo, forse è un tratto schizoide, ossia non sopporto la troppa vicinanza, o forse è un tratto paranoide, ossia mi allontano volontariamente per evitare delusioni future. Ripeto non lo so perchè mi comporto così e non mi interessa saperlo.

Bene.

Affrontare una psicoterapia significa dover ristrutturare la propria personalità e dover "curare" anche questo aspetto di me stesso. Questo mio tratto di personalità potrebbe essere la causa dei miei problemi, o potrebbe esserne la conseguenza, ma di certo deve essere modificata. Solo che io non voglio cambiare!!! Mi piaccio così, mi piace come sono, anzi vorrei essere ancora più freddo e menefreghista, non voler dipendere da nessuno, poter mandare a cagare chiunque senza pensarci 2 volte, sbattermene altamente di quello che la gente pensa di me. Peccato che uno dei più importanti problemi in qualsiasi psicoterapia, se non addirittura il più importante in assoluto, è proprio la resistenza al cambiamento.

Neanche la inizio una psicoterapia con queste premesse: butterei via intilmente soldi e prenderei solo in giro me stesso PSICO cry.gif

PS - La mia non è introversione anzi quando sono in compagnia sono tutt'altro che timido ed inibito, ma è proprio un ... qualcos'altro di non troppo sano.
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diamante351
Inviato il: Martedì, 04-Set-2018, 11:34
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Non è detto che tu debba cambiare quello che non vuoi cambiare in psicoterapia, tanto più se i tratti in questione non rappresentano un problema, ma una difesa sana e funzionale.
Puoi anche andare per lavorare solo sui tuoi tratti ossessivi, o su quello che ti da fastidio.

QUOTE
o forse è un tratto paranoide, ossia mi allontano volontariamente per evitare delusioni future.


Lo fanno anche gli schizoidi... PSICO giveup.gif


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So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.

Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace.

(Eugenio Montale)


In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno.

(Friedrich Schiller)
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BlackHole
Inviato il: Mercoledì, 05-Set-2018, 08:51
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Credo di aver capito cosa intendesse spiegare Aeroplano italiano.

Qui si parla di una "semplice" depressione con annessa ruminazione mentale, andarsi ad inventare disturbi di personalità, o addirittura psicosi, è totalmente inutile.
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BlackHole
Inviato il: Venerdì, 07-Set-2018, 02:47
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Signori, non so più cosa fare PSICO-nono.gif

Sono 2 giorni che rimugino intensamente, mi è venuta la cefale dal troppo riflettere, e non so più cosa pensare. Mi auto-giudico aggressivo ma forse la realtà è esattamente il contrario. Gli ambienti lavorativi sono competitivi per definizione, così come molte amicizie, e forse la colpa è sempre stata mia di non essermi mai imposto con la dovuta determinazione, di non essere stato in grado di farmi rispettare dagli altri.

Ormai sono esattamente 6 anni che sono entrato nel flusso della rimuginazione ossessiva, e dopo ben 6 anni di ragionamenti ancora non riesco a capire un bel niente!!! All'inizio chiedendo ai miei amici loro davano la colpa a me, appunto dicendo che ero aggressivo e mi sentivo un DIO in terra, ma poi mi sono reso conto che essi stessi erano in competizione con me ed invidiosi dei miei successi.

La prova è che uno di questi "amici" di fatto parla male dietro le spalle di un altro nostro amico (Pino), ed anzi un paio di volte gli ha pure rubato dei clienti, e vi posso assicurare senza timore di essere smentito che Pino è una persona tutt'altro che aggressiva e competitiva. Poi c'è l'abitudine tra questi "amici" di parlare sempre male degli altri, di sminuire gli altri, di sentirsi minacciati quando qualcuno ha successo.

Vi scongiuro aiutatemi, non so più cosa pensare, in 6 anni mi sono rovinato la vita! Prima ero sicuro di me stesso, determinato, ero un professionista affermato, lavoravo con piacere anche 12 ore al giorno, mi sentivo bene con me stesso. Adesso sono solo l'ombra di quello che ero PSICO bam.gif

Non capisco cosa ho, non voglio vivere in questa maniera, sempre sotto attacco da parte degli altri, sempre con la paura che qualcuno possa farmi del male, ma non voglio neanche diventare qualcun'altro solo per non scatenare l'invidia e la rabbia del prossimo. Come posso vivere così? Mi sento inferiore, impaurito da tutto e da tutti, non riesco più ad essere aggressivo e controbbattere gli attacchi verbali, sono sempre triste.

Qualche tempo fa un medico chirurgo per "sollevarmi" mi ha raccontato che in ospedale tra di loro (chirughi) si fanno sempre dispetti l'uno con l'altro, si attaccano a vicenda. Stessa cosa mi ha detto un Carabiniere, che anche loro sono sempre a farsi scorrettezze tra colleghi.

Putroppo non riesco a riprendermi da queste aggressioni che ho subito, attaccato dietro le spalle in maniera vile, e senza una ragione plausibile. Posso dire che è un trauma a tutti gli effetti.

Non so cosa fare, sono disperato, neanche a 12 anni ero così debole come oggi, anzi allora avevo già accumulato abbastanza esperienza da capire già il mondo facpalm.gif
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Aeroplano italiano
Inviato il: Venerdì, 07-Set-2018, 09:06
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Anche se tu avverti dei sintomi gravi, la patologia potrebbe anche non essere poi così grave, oppure comunque curabile. Il fatto è che mi sembra che tu non stia facendo nessuna cura. E purtroppo anche una malattia non grave non curata, prima o poi rischia di aggravarsi.

Per questo tipo di disturbi, bisogna accettare l'idea non di andare qualche volta dallo psichiatra, ma di cominciare una terapia di lungo periodo. Non si può risolvere in un mese o due. Col rischio di una ricaduta, e poi di pensare che le cure non servono a nulla. La terapia psichiatrica è per forza di cose molto lunga, perché richiede una lunga osservazione, che deve valutare cosa succede nell 'arco della vita, quindi Natale, agosto, lavoro, famiglia, fidanzamenti, eventi particolari, risposta ai farmaci. Se la terapia è breve non riesce a rilevare tutte queste cose.
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BlackHole
Inviato il: Venerdì, 07-Set-2018, 11:03
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Scusa Aeroplano italiano,

ti faccio questa domanda poi non insisto la discussione. La faccio a te ma anche per chiunque voglia partecipare.

Negli ultimi 10 anni ho subito 10 diversi eventi traumatici, 10 situazioni critiche da dover gestire, alcune più pesanti alcune meno pesanti. A 9 di questi eventi non ci penso mai, non ci rimugino sopra se non per soli 10 minutl in 1 mese (se capita), e comunque quando ci ripenso non mi causa dolore emotivo, non mi stressa. L'unico evento dove ho subito un'ingiustizia, dove sono stato aggredito per vendetta, per pura cattiveria, senza una ragione concreta dietro che non fosse l'ego e l'orgoglio ferito del mio avversario; ecco su questo evento invece ci sono crollato psicologicamente, ci rimugino da 6 anni, non lo accetto e faccio di tutto per trovare una spiegazione logica dietro tutto ciò (che ormai so non troverò mai).

Non è l'evento più grave tra i 10, anzi diciamo che mi ha causato un danno economico medio e una perdita di tempo media, rispetto agli altri. In questi ultimi mesi, sto affrontando una situazione molto più grave e pericolosa, tra l'altro ad opera di persone considerate "amiche", dove nel peggiore dei casi finirò in bancarotta, nel migliore dei casi il danno risulterà almeno doppio rispetto agli altri eventi. Ecco, quest'ultima situazione, che rischia davvero di far cambiare definitivamente il corso della mia vita, la sto affrontando in maniera del tutto fredda, del tutto razionale. Questo perchè sono consapevole che i miei aguzzini, non stanno attacando me come persona, ma stanno semplicemente cercando di prendersi i miei soldi, perchè hanno trovato un cavillo legale per farlo. Certo sono in ansia, ma neanche tanto pesante in fondo, comunque riesco a gestirla. Invece l'evento traumatico per eccellenza, cioè l'ingiustizia, ormai è diventato il mio feticcio PSICO-si.gif

Per capirci. alcuni anni fa prendo una multa di oltre 600 euro per eccesso di velocità, con ritiro della patente e perdita un fracco di punti. Non ci ho rimuginato sopra nemmeno 1 volta, passata l'incazzatura giornaliera per la perdita materiale, con una semplice scrollata di spalle il giorno dopo ero già tornato quello di sempre.

Invece quel singolo evento che considero il mio feticcio, mi ha rovinato la vita, mi ha mandato in depressione, non sorrido più, vivo male, soffro tantissimo, l'esistenza ha perso significato, insonnia, scarsa concentrazione, bassa autostima, rabbia perenne, ecc ecc.

Affronto tutto con la dovuta razionalità e il dovuto distacco, tranne QUELLO. Perchè tutto ciò?
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diamante351
Inviato il: Venerdì, 07-Set-2018, 13:24
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Blackhole, ma come si fa a risponderti senza conoscere l'evento in questione e la tua vita?

Comunque per mia esperienza, gli eventi che più mi toccano, anche se di portata minore rispetto ad altri, sono quelli che si innestano su nervi scoperti, che si inseriscono magari su sensi di colpa o paure pregresse che covi sotto la cenere senza sapere, e purtroppo chi ti vuole fare del male spesso è abile a intuirli e sfruttarli per farti crollare. Poi, anche quelli che non ti riesci a spiegare. Anche a me è capitato di ricevere del male da una persona, in modo improvviso e senza alcun vero motivo, fra l'altro era qualcuno a cui volevo bene, e non me lo sono più dimenticata. Poi mi sono successe altre cose, ma io ho pensato a quell'episodio in modo ossessivo, ora lo sto superando ma è passato moltissimo tempo e ho finalmente capito, senza più dubbi, chi avevo davanti.

Bisogna capire che il male che ci capita non è causato da noi, da nostri modi di essere, almeno non cattiverie di questo tipo... e se poi anche fosse così, che si fottano!

L'impressione che mi dai è di volerti credere più debole di quello che sei, hai paura di mostrare la tua forza, capacità e talento, perché indossare la maschera del debole insicuro ti tiene al sicuro dalle cattiverie. Non dai fastidio a nessuno... ma ti sembra giusto verso te stesso? Così la dai vinta a chi ti vuole male e il motivo per cui ti lasciano stare è che gli hai già dato tutto il potere che volevano, gli hai permesso di vincere. E grazie tante! Questa è proprio la peggiore cattiveria, indurti ad "autocastrarti" con le tue stesse mani, alla sottomissione.

Alza la testa. Forse hai bisogno di emergere di nuovo; sfidali, provocali, non verbalmente ma sbattendo loro in faccia quello che sai fare, quello che tu sei, comportati come cavolo vuoi, che un po' di arroganza può anche dare il giusto "pepe" e carisma... e ti arrivassero pure cattiverie in risposta, sarai stato fedele alla tua natura ed è l'unico modo di essere sani.

A questo proposito: la compagnia dei tuoi "amici" mi pare davvero gretta e meschina. Dovresti cercare persone nuove, così potresti anche verificare la veridicità delle loro critiche.


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Aeroplano italiano
Inviato il: Venerdì, 07-Set-2018, 17:16
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L'unico evento dove ho subito un'ingiustizia, dove sono stato aggredito per vendetta, per pura cattiveria, senza una ragione concreta dietro che non fosse l'ego e l'orgoglio ferito del mio avversario; ecco su questo evento invece ci sono crollato psicologicamente, ci rimugino da 6 anni, non lo accetto e faccio di tutto per trovare una spiegazione logica dietro tutto ciò (che ormai so non troverò mai).

Mi rispecchio molto in questa parte della tua storia. Perché qualcosa di simile è capitato anche a me. Ricevere un male a causa di una pura stupidità, è qualcosa che si fa veramente fatica a superare. Ma succede che alcune persone hanno dei forti istinti distruttivi, che non vogliono controllare. Quindi fanno male tanto per far male. Lanciano al mondo sfide assurde, dalle quali traggono molto rischio e nessun vantaggio. Ma hanno bisogno di esibire un'importanza che sanno di non avere. Sono disposti a fare qualsiasi cosa pur di far credere di essere persone eccellenti, geniali, importanti. Cercano di far affondare gli altri pur di stare a galla loro. Ma ho capito che più uno si gonfia, più sa di essere una nullità. E non è neanche creduto. Questo gli fa rabbia, e li rende ancora più cattivi e stupidi, vuoti. Sono esseri inutili, di cui la cosa migliore da fare e disfarsene.

Per il resto, ho capito che hai sopportato dei pesi, è che continui a sopportarne. Questo causa amarezza e delusione, tensione, una certa rabbia. È un po' quello che io sto provando in questi giorni, ma so che passerà. Come se ne esce? Anche se in questi stati veramente ci viene voglia di ritirarci riprovare La rabbia, la vera soluzione tornare a scommettere sulla vita. Rimettersi in gioco anche se ci sentiamo nauseati e disturbati. Anche se tante cose sono andate di m****, bisogna ricominciare. Tutti hanno le loro sconfitte, Ma tutti devono ricominciare proprio partendo dalle macerie.
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Aeroplano italiano
Inviato il: Venerdì, 07-Set-2018, 17:27
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Black hole,

In compenso, almeno un po' sono diventato saggio. E ho capito che quando troppe persone, troppi fatti, troppi cazzi girati che mi frullano per la testa, quello è il segnale che devo mollare mollare tutto, e di pensarci in un altro momento, quando mi va, quando me la sento. Quando sono più contento.
Non conviene mai tentare di ragionare da scontenti.
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BlackHole
Inviato il: Domenica, 09-Set-2018, 04:59
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QUOTE (Aeroplano italiano @ Venerdì, 07-Set-2018, 16:27)
Black hole,

In compenso, almeno un po' sono diventato saggio. E ho capito che quando troppe persone, troppi fatti, troppi cazzi girati che mi frullano per la testa, quello è il segnale che devo mollare mollare tutto, e di pensarci in un altro momento, quando mi va, quando me la sento. Quando sono più contento.
Non conviene mai tentare di ragionare da scontenti.

Questo nella vita mi è capitato troppo spesso, essere attaccato alle spalle, subire il tradimento di un amico, essere imbrogliato e ragirato, avere amici solo per interessi: sono una costante da quando ho 9-10 anni. Da allora, e per oltre 20 anni, non ci ho mai rimuginato sopra, non mi sono mai messo a riflettere in maniera ossessiva, ad ogni evento negativo semplicemente incassavo ed andavo avanti come nulla fosse. Ma nell'inconscio ovviamente ad ogni tradimento, ad ogni attacco, il fatto veniva registrato e diventavo sempre un pizzico più diffidente. Accumula questo comportamento per diversi anni ed arriva il giorno, come mi è successo, che la depressione è esplosa; e giusto qualche mese prima della depressione c'è stata ansia, attacchi di panico, episodi psicotici e chissà cos'altro. Poi non ho retto questi stati emotivi e di li a poco è arrivata la maledetta depressione.

Studiando questi giorni la terapia cognitivo-comportamentale e la metacognitiva (l'esercizio ABC), mi accorgo che sono esattamente così. Ad ogni minimo segno di comportamento ambiguo da parte di qualcuno, me ne accorgo con un'acutezza impressionante, colgo le sfumature più sottili, ed automaticamente traggo la conclusione che di quella persona è meglio diffidare. Negli approcci col prossimo per me è quasi automatico e scontato pensare che stanno per prendermi in giro, per deridermi, o per attaccarmi in qualche modo qualora decidessi di tirare fuori l'aggressività e farmi rispettare. Sono talmente impressionato quando qualcuno mi tratta bene che rimango sbalordito, inizio a pensare che forse ancora non mi conosce, altrimenti non si spiega blush.gif

Ora, in passato quando non rimuginavo su quello che mi succedeva, non cadevo in depressione, come dice appunto la TCC e la metacognitiva, ma questo è ovvio! E' chiaro che senza ruminare sugli eventi negativi, ovviamente la mia tristezza durava un tempo ragionevole, poi l'umore tornava buono o comunque ad un livello accettabile di tolleranza per non soffrire.

Ma il cortocircuito mentale che mi ha investito 6 anni fa, è nato perchè ad un certo punto, dopo aver accumulato troppa sofferenza, troppi eventi dello stesso tipo, ho iniziato a rimuginare e ruminare. Ho iniziato a chiedermi, e me lo sto chiedendo tutt'ora: "Se mi sono capitati così tanti eventi simili, evidentemente devo avere qualcosa io che non va!!!"

Credo che il mio sia un comportamento del tutto sano e normale!!!

Se nell'arco di 20 anni mi fidanzo con 20 diverse ragazze e con tutte finisce che mi mollano, maltrattandomi prima, sarà logico pensare che sia colpa mia o no? Non dico al 100% ma almeno un 75% ce lo vogliamo mettere?

Ho anche provato a pensare dentro di me che in fondo la società ormai è questa, tutti contro tutti e ognuno per sé, quindi è normale trovarsi in queste situazioni. Cioè voglio dire, per una gazzella è perfettamente normale che regolarmente nell'arco della propria vita troverà leoni pronti a papparsela, è la natura. Però vedo che gli altri esseri appartenenti alla mia specie, non hanno problemi di essere attaccati così spesso come invece capita a me, quindi o sono stramaledettamente sfortunato, oppure la mia teoria spiegata sopra è perfettamente logica e razionale ... e non credo alla sfortuna.

Il problema è che ormai rumino da 6 anni senza aver trovato il minimo spiraglio di spiegazione PSICO incaz.gif
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BlackHole
Inviato il: Martedì, 11-Set-2018, 18:05
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OK, credo di avere un disturbo bipolare altrimenti non riesco a spiegare determinate situazioni.

Da quando ho scritto questo commento ad ora, sono passati 2 giorni, il mio umore è cambiato 4 volte: all'inizio mi ero ripreso l'umore positivo, poi umore nero, poi dinuovo umore normale sembravo aver superato tutto, ed ora nuovamente sono sprofondato nella depressione più cupa.

Quest'oggi mi sono svegliato a mezzanotte e mezza, senza quasi rendermene conto sono rimasto 7 ore di fila a rimuginare!!! Da mezzanotte, dopo migliaia di lucubrazioni, discorsi interni e chiacchiericcio mentale, mi sono destato per un momento ed ho visto l'orologio segnava le 7:30.

Cioè sono stato per 7 ore di fila a rimuginare, come se fossi in trance, nel mentre navigavo senza cognizione su Internet, tra youtube, qualche articolo psicologico che fingevo di leggere, controlli continui di email/forum/facebook.

Ma indovinate? Dopo tutto questo ho continuato a rimuginare tutto il giorno, fino ad ora, con una breve dormita all'ora di pranzo perchè ero stramorto.

Cioè la mia giornata di oggi è stata RIMUGINARE non ho concluso niente, la serie TV che ho scaricato da 2 mesi (e che mi appassiona) è rimasta nell'HD inguardata, non ho aperto un cavolo di libro, non ho fatto nulla di costruttivo, non ho imparato nulla, ed ovviamente il mio rimuginio non mi ha portato nessuna conoscenza nuova, nessuna nuova scoperta, nessuna soluzione a un possibile problema, nessuna illuminazione sul mio passato, niente!

Proprio ieri mattina invece leggendo articoli sulla "ruminazione depressiva" sembravo aver avuto diversi insight, dove avevo realizzato che ruminare/rimuginare era il cuore del problema, ma lo avevo capito proprio bene tanto che il mio umore si era impennato perchè ero arrivato al cuore del problema: finalmente avevo risolto definitivamente.

Invece col cacchio che è stato così, già oggi riparto coi pistoloni sul quanto sono sfigato, quanto gli altri mi mettano sempre nel sacco, quanto sono debole e non reagisco mai, quanto abbia perso il "bello" della mia vita...

E intanto le ore, i giorni, le settimane, i mesi, gli anni passano ma io rimango sempre qui fermo, intrappolato in un pensiero circolare, in un loop infinito che non cesserà mai, a rimestare il mio passato, a terrorizzarmi del futuro, ad odiare il presente PSICO sad.gif

Ormai la gente che incontro casualmente, con cui interagisco, si rende conto del mio stato semplicemente osservando la mia fisiognomica, in quanto appaio impacciato, imbarazzato, impaurito, debole, labile mentalmente, facilmente ragirabile, senza stima di me stesso: cioè praticamente sono diventato l'esatto contrario di quello che ero qualche anno fa, sicuro di me stesso, inscalfibile dalle critiche esterne, fiero di essere speciale, simpatico all'occorrenza.

Come ci si può ridurre così?
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diamante351
Inviato il: Mercoledì, 12-Set-2018, 10:35
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Ke figo essere trattati da fantasmi quando ti sbatti venti minuti per scrivere a uno dei suoi problemi.
Cmq mi levo di torno, tranqui! PSICO lingua.gif


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BlackHole
Inviato il: Mercoledì, 12-Set-2018, 15:20
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QUOTE (diamante351 @ Mercoledì, 12-Set-2018, 09:35)
Ke figo essere trattati da fantasmi quando ti sbatti venti minuti per scrivere a uno dei suoi problemi.
Cmq mi levo di torno, tranqui! PSICO lingua.gif

Scusa diamante,

ma come hai detto tu, non conosci la mia vita. Io sono un po' tipo Berlusconi o Sgarbi, per intenderci: ho vissuto tutta la vita circondato da persone, da "amici", che non vedevano l'ora che io cadessi per la gioia di vedermi umiliato. Questo non toglie che siano comunque professionisti molto in gamba nel loro lavoro, ma sono molto odiati ed invidiati.

Ovviamente io non sono a quei livelli, anzi ho sempre avuto una sensibilità interna contro cui ho dovuto sempre confrontarmi e che ho dovuto castrare per sopravvivere. Però il problema è che adesso sono caduto, quindi tutti quelli che mi circondano provano quasi un'eccitazione sessuale nell'umiliarmi e beffeggiarmi.

E purtroppo adesso questa mia sensibilità, nel momento di maggiore debolezza nella vita, ha preso il sopravvento (anche a causa delle difficoltà concrete della vita).

PS - Apprezzo tantissimo i tuoi consigli, e ti ringrazio, però le tue risposte sembrano più proiezioni dei tuoi problemi personali che reali analisi del mio status ... capisci che intendo? PSICO-kiss.gif
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diamante351
Inviato il: Mercoledì, 12-Set-2018, 16:05
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Ok tranqui, grazie delle spiegazioni PSICO smile.gif


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