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> La Mia Storia: Si Tratta Di Derealizzazione?, E'derealizzazione e depersonalizzazione
 
Mela
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 15:08
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QUOTE (Bri @ Domenica, 21-Ago-2016, 13:54)
La derealizzazione è solo una, idem per la depersonalizzazione

Boh, allora non so come definire la 'derealizzazione' che mi prende/prendeva.
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Mela
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 15:10
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Derealizzazione, irrealtà, estraniazione.

L'ho sempre chiamata così, idem i miei medici.
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Bri
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 15:17
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La derealizzazione è una cosa, è temporanea e è un forte estraniamento dalla realtà ma ha sintomi ne specifici assolutamente diversa dal forte senso di lontananza rispetto a tutto. Quando pensi, e sei troppo concentrato sui pensieri, stai all'interno della tua testa, è normale sentirsi staccato rispetto al fuori e sentire tutto strano
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Mela
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 15:21
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Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 16:17
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QUOTE (Bri @ Domenica, 21-Ago-2016, 01:19)
Quando scrivi su un forum non sei derealizzati

Invece sì, lo si può essere in qualsiasi momento della giornata. Ci sono persone che lavorano e allo stesso tempo hanno la der e la dep

Io ad esempio ce l'ho 24h su 24

Quella sensazione di distacco dalla realtà, di distacco dal mondo. Quel perenne ed angosciante senso di irrealtà

Credimi, io ce l'ho sempre la der, in ogni momento della giornata

È davvero un incubo
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Mela
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 16:29
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QUOTE (username92 @ Domenica, 21-Ago-2016, 15:17)

Invece sì, lo si può essere in qualsiasi momento della giornata. Ci sono persone che lavorano e allo stesso tempo hanno la der e la dep

Io ad esempio ce l'ho 24h su 24

Quella sensazione di distacco dalla realtà, di distacco dal mondo. Quel perenne ed angosciante senso di irrealtà

Credimi, io ce l'ho sempre la der, in ogni momento della giornata

È davvero un incubo

Stiamo parlando della stessa cosa, che io e miei medici abbiamo sempre chiamato Derealizzazione, vero? PSICO smile.gif

Ho grassettato le parti che riguardano il mio caso.


Depersonalizzazione e derealizzazione si annoverano molto frequentemente tra i sintomi degli attacchi di panico.




Disturbo di Depersonalizzazione/Derealizzazione

Che cos’è?

Le caratteristiche essenziali del disturbo depersonalizzazione/derealizzazione sono persistenti o ricorrenti episodi di depersonalizzazione, derealizzazione, o entrambi.

Il disturbo da Depersonalizzazione
è definito come un’esperienza persistente o ricorrente di sentirsi distaccato o di sentirsi un osservatore esterno dei propri processi mentali o del proprio corpo (sentirsi come in un sogno).
L’individuo può sentirsi distaccato da tutto il suo essere (“io sono nessuno”, “io non ho sé”);
o può sentirsi staccato da aspetti di sé (ad esempio dai sentimenti “so di avere sentimenti, ma io non li sento”; dai pensieri “i miei pensieri non li sento come miei”; dal corpo o da parti di esso);
o da sensazioni come il tatto, la fame, la sete, la libido.
Può essere presente anche un ridotto senso di agency vissuta come una sensazione di robotica, come un automa privo di controllo dei propri movimenti.
Il soggetto ha la sensazione di non essere nel pieno controllo delle proprie azioni, anche per quel che riguarda il parlare, e spesso l’esperienza di depersonalizzazione è accompagnata da considerevole ansia secondaria con il timore che queste esperienze possano significare che sono “matti” per cui hanno spesso difficoltà nel descrivere i sintomi.

Insieme alla depersonalizzazione può manifestarsi anche la Derealizzazione,
ossia la sensazione che il mondo esterno sia strano o irreale. Il soggetto può percepire una alterazione strana e perturbante della misura o della forma degli oggetti, e le persone possono apparire non familiari o meccanizzate così da perdere il senso della realtà del mondo esterno. Può succedere di avere la sensazione che l’ambiente circostante sembri irreale: che il posto di lavoro non sia familiare o che gli amici o i parenti sembrino estranei.
La Derealizzazione è spesso accompagnata da distorsioni visive soggettive come la sfocatura o il campo visivo ristretto o alterazione della distanza o delle dimensioni di oggetti (ad esempio macropsia o micropsia).

Le esperienze di depersonalizzazione o derealizzazione non si manifestano esclusivamente nel corso di un altro disturbo mentale, come schizofrenia, disturbo di panico, disturbo acuto da stress, oppure un altro disturbo dissociativo, e non sono dovute agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. abuso di droga o di un medicinale), oppure a una condizione medica generale (epilessia del lobo temporale).

Altre manifestazioni frequentemente associate comprendono: sintomi d’ansia, sintomi depressivi, ruminazione ossessiva, preoccupazioni somatiche, e alterazione del senso del tempo.

Depersonalizzazione e derealizzazione si annoverano molto frequentemente tra i sintomi degli attacchi di panico.


Come si manifesta?

Gli individui con disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione possono avere difficoltà a descrivere i loro sintomi e possono pensare di essere “pazzi” o di “impazzire”.
Altra esperienza comune è il timore di avere danni cerebrali irreversibili. Un sintomo comunemente associato è un alterato senso del tempo (sembra troppo veloce o troppo lento), nonché una difficoltà a ricordare in maniera vivida cose del passato.
A livello somatico possono manifestarsi sintomi come: sensazione di avere la testa piena, formicolio, o vertigini. Sono comuni sintomi ansiosi e depressivi.

Gli individui possono presentare ruminazione o preoccupazione ossessiva (ad esempio, essere costantemente ossessionati da domande circa la loro esistenza, o dal controllare le loro percezioni).

L’età media di insorgenza del disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione è 16 anni, anche se può iniziare anche durante l’infanzia.

Gli episodi di depersonalizzazione/derealizzazione possono variare notevolmente in durata: da brevi (ore o giorni) a prolungati (settimane, mesi o anni).

Come riconoscerlo?

Spesso l’esperienza di depersonalizzazione è accompagnata da attacchi di panico ed è seguita da sviluppo di comportamenti fobici di evitamento (agorafobia).

A causa del temuto ripetersi della esperienza di depersonalizzazione (equiparata dai pazienti in genere a perdita di controllo e minaccia di impazzire) questi pazienti sviluppano ansia generalizzata e/o comportamenti di evitamento della solitudine e dei luoghi ove avevano sperimentato la depersonalizzazione.

Spesso il paziente si presenta al clinico descrivendo il comportamento fobico e l’attacco di panico come i soli disturbi per cui chiede cura, e trascura del tutto di riferire sulla depersonalizzazione.

In presenza di affermazioni, fatte da un paziente ansioso o spaventato, come “mi va via la testa”, “mi sento distaccato da me stesso”, “mi sento un automa”, “mi sembra di uscire da me stesso e di osservarmi dall’esterno”, il clinico si chiede se tale esperienza di minacciata perdita della continuità del senso di identità personale preceda o segua la crisi di ansia: non è raro accorgersi che la depersonalizzazione precede immediatamente e motiva l’allarme del paziente, piuttosto che essere la conseguenza di un attacco di panico. Essendo la depersonalizzazione in questi casi temporalmente antecedente anche se di pochi secondi all’ansia e al panico, la diagnosi di disturbo dissociativo da depersonalizzazione sembra più appropriata.

Cause

Vi è una chiara associazione tra il disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione e la presenza di traumi nell’infanzia, anche se non è così preminente come in altri disturbi dissociativi, come il disturbo dissociativo dell’identità. In particolare sono stati più frequentemente associati l’eccesso emozionale e la trascuratezza emotiva.

Altri fattori di stress possono includere: l’abuso fisico; l’essere stati testimoni di violenza domestica; essere cresciuti con un genitori affetto da malattia psichica; o la morte improvvisa o il suicidio di un familiare.
I fattori più prossimi al manifestarsi del disturbo sono: grave stress (interpersonale, finanziario, occupazionale); depressione e ansia (in particolare attacchi di panico); uso di droghe illecite (allucinogeni, ketamine, MDMA).

Conseguenze

I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa, o di altri settori importanti del funzionamento e possono essere rilevati dall’individuo stesso o osservati da altre persone (APA, 2013).

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Bri
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 16:44
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Ragazzi la distinzione è molto sottile, con il mio psico ne abbiamo parlato diverse volte. Che tutto sembri strano è normale avendo l'ansia perché si è concentrati sull'interno. Gli episodi di derealizzazione vera sono qualcosa di diverso, non saprei neanche descrivervelo, ma in ogni caso sempre e comunque di ansi si tratta. Bisogna andare avanti e cercare di spostare l'attenzione all'esterno
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username92
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 16:45
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A mela:

Quindi anche tu hai dei pensieri tipo: "il pc non è reale". Oppure ti guardi le mani in continuazione e nonostante siano lì, tu è come se non le vedessi, come se fosero distanti, su un altro piano?

Per caso, questa situazione ha anche inciso sulla tua libido?

Io cerco sempre di "sderealizzarmi" magari guardando intensamente un oggetto o un qualcosa, ma niente. È come se fosse tutto distante e finto ed immagino che sia frutto della mia immaginazione o una mia creazione

Mi levi una curiosità? Tu ti senti sempre quella di prima o la malattia ti ha cambiata? Riesci ad essere ciò che eri prima?
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Mela
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 16:48
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QUOTE (username92 @ Domenica, 21-Ago-2016, 15:45)
A mela:

Quindi anche tu hai dei pensieri tipo: "il pc non è reale". Oppure ti guardi le mani in continuazione e nonostante siano lì, tu è come se non le vedessi, come se fosero distanti, su un altro piano?

Per caso, questa situazione ha anche inciso sulla tua libido?


Porcaloca! Hai voglia!

Idem nei confronti delle persone, parenti stretti e amici intimi inclusi. PSICO smile.gif

Ho sempre descritto questo sintomo della mia ansia
come 'essere in una bolla', 'sembrare ubriaca senza aver bevuto', 'vedere la realtà da dietro un filtro'.

(no, nessun effetto sulla libido)
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username92
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 16:50
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QUOTE (Bri @ Domenica, 21-Ago-2016, 15:44)
Ragazzi la distinzione è molto sottile, con il mio psico ne abbiamo parlato diverse volte. Che tutto sembri strano è normale avendo l'ansia perché si è concentrati sull'interno. Gli episodi di derealizzazione vera sono qualcosa di diverso, non saprei neanche descrivervelo, ma in ogni caso sempre e comunque di ansi si tratta. Bisogna andare avanti e cercare di spostare l'attenzione all'esterno

Pare facile. Con tutti questi sintomi è un'impresa
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username92
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 18:17
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La mia, dunque, leggendo anche i sintomi che ho citato nel primo messaggio, può essere considerata derealizzazione?
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username92
Inviato il: Domenica, 21-Ago-2016, 21:13
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Tra l'altro,il secondo psichiatra,quello che mi sta scalando i farmaci,mi ha detto che ho bisogno al massimo di un ansiolitico ed un antiossessivo

Volevo sapere,chi di voi ha mai usato antiossessivi?Ci sono effetti collaterali?Sono pericolosi?Come agiscono?
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username92
Inviato il: Martedì, 23-Ago-2016, 17:24
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Nessun'altro ha i miei sintomi?E nel caso come ne siete usciti?
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MAX-ILLUSION
Inviato il: Martedì, 23-Ago-2016, 20:51
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poor man
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La derealizzazione è fastidiosa ma si supera.

non evitare di uscire e fai terapia forza


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Informazione:
Per favore Solo supporto tecnico ed informativo, no domande sul Doc per quello aprire una nuova discussione o meglio leggere le vecchie discussioni e le discussioni in evidenza.

Grazie
PM
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username92
Inviato il: Mercoledì, 24-Ago-2016, 17:15
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Ma io non evito di uscire. Il punto è che quando lo faccio, come detto nel messaggio iniziale, mi sembra una mia creazione e non una cosa esterna a me, quindi diventa ancora più angosciante. Ma tu per caso ne hai sofferto? Per dire che sparisce significa che devi avere una competenza o un'esperienza
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