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PSICO > Disturbo ossessivo compulsivo: Strategie per vincere le ossessioni > Doc E Ansia


Inviato da: chiusaingabbia* il Venerdì, 25-Apr-2014, 12:33
Buongiorno,

vi riporto a poco a poco quello che più mi ha colpito dalle letture di libri specifici e non. Forse aiuta anche me trascrivere questi pensieri. Buona lettura PSICO smile.gif

Godersi la propria mente

" Non cercare di arrestare la mente.E' una parte di te del tutto naturale; se tenti di fermarla,impazzirai. Sarebbe come se un albero tentasse di bloccare le proprie foglie,impazzirebbe! Le foglie sono una parte assolutamente naturale.Dunque per prima cosa non tentare mai di arrestare il tuo processo di pensiero.
La seconda cosa: il semplice non arrestare quel continuo moto mentale non basterà, lo devi godere. Gioca con il flusso dei tuoi pensieri. Giocando con loro, divertendoti,accogliendoli, inizierai a a diventarne sempre più consapevole, sarai attento e presente al loro sopraggiungere. Si tratterà di una consapevolezza indiretta, non dovrai fare alcuno sforzo per diventare consapevole. Nel momento in cui tenti di essere consapevole, la mente ti distrae e ti vai in collera con essa. Hai la sensazione che si tratti di una mente orribile, abnorme, non fa altro che chiacchierare,continuamente!Tu vuoi essere silenzioso ma la tua mente non te lo permette, ragion per cui inizi a sentirti in antagonismo con essa. In questo modo ti dividi in due: tu e la tua mente diventate due entità e si scatena un conflitto,prende vita una perenne frizione.... Dunque come prima cosa inizia a goderti il flusso dei tuoi pensieri. Osservane le sfumature, i giri che compiono, come un pensiero porti all'altro, come si agganciano tra di loro."

Osho, la verità che cura



Da prendere con le pinze.Mi ha colpito perchè per certi versi mi ha ricordato la strategia dello "spettatore imparziale" PSICO smile.gif

Inviato da: chiusaingabbia* il Venerdì, 25-Apr-2014, 12:45
Cambiare schemi mentali

"Quando vuoi cambiare uno schema mentale diventato un'abitudine consolidata, la cosa migliore è utilizzare il respiro. Tutte le abitudini della mente sono associate a schemi di respirazione. Cambia il modo in cui respiri e subito la mente cambierà, sarà qualcosa di istantaneo. Provaci!
Ogni volta che vedi sopraggiungere un giudizio e ti ritrovi a impersonificare una vecchia abitudine, espira immediatamente e visualizzati mentre espelli quel giudizio con l'espirazione.
Espira profondamente e, mentre lasci uscire l'aria, tira in dentro lo stomaco e percepisci, o visualizza, che l'intero giudizio viene espulso dal tuo organismo. Poi lascia entrare aria fresca, inspirando profondamente. Fallo due o tre volte e osserva semplicemente cosa accade. Avrai una profonda sensazione di assoluta freschezza; la vecchia abitudine non ha avuto l'opportunità di manifestarsi. Dunque inizia con un'espirazione non con una inspirazione. Quando vuoi immettere qualcosa nel tuo organismo inizia con una inspirazione, se vuoi espellere qualcosa inizia con una espirazione. E osserva semplicemente il modo in cui la mente ne è subito influenzata. All'improvviso vedrai che la mente si è spostata altrove, e in te sopraggiunge una brezza nuova: non sei più nel vecchio solco, per cui non ti ritrovi più a ripetere il tuo abituale schema mentale, il vecchio modello reattivo"

Osho, la verità che cura

Ricorda un pò le tecniche di rilassamento, o ,a grandi linee, a pratica Yoga PSICO smile.gif

Inviato da: chiusaingabbia* il Venerdì, 25-Apr-2014, 13:18
La psicoterapia cognitivo comportamentale si avvale di due tecniche differenti, che il più delle volte sono associate, ma che possono essere praticate anche separatamente.
1. La psicoterapia comportamentale consiste in un'esposizione graduale alle situazioni ossessive con prevenzione della risposta- A questo proposito:

L'esposizione graduale alle situazioni ossessive

I tre principi base

Primo principio: in caso di esposizione prolungata, l'ansia finisce sempre col diminuire

Se ci si espone a situazioni che fanno scattare l'impulso di compiere rituali e si cerca di limitarli, si sperimenta un'ansia sgradevole la cui intensità sale fino a un certo livello, vi si mantiene stazionaria per qualche tempo e alla fine, immancabilmente, diminuisce sino a scomparire.

Secondo principio: in caso di esposizione ripetuta, l'ansia diventa sempre meno intensa

Se si continua a compiere lo stesso esercizio di riduzione dei rituali, l'ansia sale a un livello progressivamente meno elevato.

Terzo principio: in caso di esposizione ripetuta, il picco d'ansia dura sempre meno

Se chi soffre di DOC ripete abbastanza spessolo stesso esercizio di riduzione del rituale, il picco d'ansia dura sempre meno.

Ricapitolando: se si affrontano gradualmente e regolarmente le situazioni che scatenano determinate compulsioni, l'esposizione diviene sempre meno problematica e l'ansia un pò alla volta scompare. Il disturbo ossessivo compulsivo perde molta della sua intensità. E' molto importante comprendere molto bene questi tre principi.

Avrò chiuso il gas?
Come liberarsi da manie fissazioni e disturbi ossessivo compulsivi



P.S. In caso di ossessioni pure, riuscite ad individuare il vostro rituale?


Inviato da: chiusaingabbia* il Venerdì, 25-Apr-2014, 13:55
La psicoterapia cognitiva ha il compito di rimettere in discussione le credenze ossessive e di combatterle

Prima tappa: scoprire le conseguenze temute e identificare lo scenario catastofico

Spesso l'ossessione implica il susseguirsi di conseguenze che si concatenano e conducono a una catastrofe finale inaccettabile, "la conseguenza ultima". L'analisi della conseguenza ultima consente di svelare lo scenario catastrofico che il soggetto cerca sempre di evitare compiendo i rituali. Per identificarlo occorre porsi la seguente domanda: Ammettiamo che questo rischio si verifichi, che cosa accadrebbe?

Esempio con doc da contaminazione:

TERAPEUTA: Ammettiamo che il suo timore ossessivo sia giustificato e che sua figlia tocchi l'escremento di un cane malato: che cosa succederebbe?

PAZIENTE: Il cane potrebbe avere l'epatite

TERAPEUTA: Bene, se il cane avesse l'epatite cosa potrebbe accadere?

PAZIENTE: Se mia figlia toccasse l'escremento lasciato sul prato da un cane affetto da epatite si prenderebbe la malattia..

TERAPEUTA: Ammettiamo che questa previsione si avveri; cosa teme che possa accadere inseguito?

PAZIENTE: La bambina si ammalerebbe per almeno tre settimane e forse potrebbe morire. Non me lo perdonerei mai.Sarebbe la fine.


E' dunque chiaro che lo scenario catastrofico della paziente in esame ha ben altre conseguenze del timore, già penoso, che la figlia si sporchi. Per la paziente la bambina si contagerà, si ammalerà di epatite e forse ne morirà. E tutto per colpa sua...la sua vita non avrebbe più senso.
Questa tecnica si chiama "tecnica della freccia discendente" e consiste nel chiedersi, per ogni nuova conseguenza prevista dall'ossessione, che cosa accadrà dopo che l'evento nefasto si sia avverato. Alcune persone sono talmente impegnate nella pratica di ritualizzazione da non aver più coscienza della catastrofe da cui si difendono. La tecnica della freccia discendente aiuta a identificare chiaramente il contenuto di fondo delle ossessioni invece di rifuggirlo sistematicamente. Accade allora che la messa in luce del contenuto di fondo sia terapeutico di per sè; la presa di coscienza dello scenario catastrofico permette al soggetto di rendersi conto di quanto una sua realizzazione sia improbabile e lo conduce, quindi, a relativizzare le proprie ossessioni.
Le parole pronunciate dalla paziente alla fine di questo lavoro: In realtà si guarisce molto facilmente dall'epatite, in genere bastano tre settimane e non lascia postumi. Lo so perchè mia madre l'ha avuta.

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Inviato da: chiusaingabbia* il Sabato, 10-Mag-2014, 18:35
" La forza di per sè stessa non eguaglia il sapere; nè quest'ultimo è eguagliato dall'esercizio. Ma è sommando sapere ed esercizio che si ottiene la vera forza "

Esempio magistrale dell'applicazione di questo principio è il mito di Yu il Grande, il quale trovandosi ad affrontare il ciclico,e fino ad allora irrisolto, problema delle alluvioni e delle inondazioni che minacciavano periodicamente il suo regno, trovò una soluzione brillante. Egli, al contrario del padre dei suoi predecessori, non ordinò a suoi sudditi di costruire argini sempre più imponenti per contenere le acque del Fiume Giallo, che finivano sempre per essere travolti dalla potenza dell'acqua. Ordinò invece di scavare buche profonde, fossati e canali attorno alla città. I sudditi obbedirono e quando l'alluvione arrivò videro l'acqua entrare nelle buche e nei fossati per poi defluire lungo i canali senza distruggere nulla. Ma la loro maggiore meraviglia fu che il giovane Yu ordinò loro di costruire lungo i canali " strani meccanismi" con grandi pale all'interno di un cerchio che la forza dell'acqua faceva girare, ovvero dei mulini ad acqua. Grazie a tale energia catturata fu possibile macinare senza fatica il riso e altre materie prime.
Yu, che venne dichiarato il Grande proprio per questa impresa, incarnava l'arte di vincere il nemico senza opporvisi, bensì catturandone la forza per utilizzarla contro di lui. Egli non solo salvò il suo regno dalle inondazioni, ma catturò la forza dell'acqua del fiume Giallo e la utilizzò a scopi benefici.

Trasformare l'ospite indesiderato in oste e creare il vuoto per farvi entrare il pieno

Questi due stratagemmi possono essere applicati a qualsiasi situazione di lotta: non si oppone forza contro forza ma si devia la forza dell'avversario,per poi colpirlo quando è sbilanciato e indifeso.

Cavalcare la propria Tigre, Giorgio Nardone

Inviato da: giovannalapazza il Lunedì, 19-Mag-2014, 17:21
grazie molto interessante

Inviato da: chiusaingabbia* il Lunedì, 19-Mag-2014, 17:43
Continuerò quando avrò un pò di forza in più

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