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> Doc Relazione Non Ce La Faccio Più
sicri
Inviato il: Martedì, 14-Ago-2018, 18:36
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Ragazzi sto malissimo non c'è la faccio più non faccio altro che piangere... L ansia quando stavo con il mio ragazzo si era levata ora e tornata di nuovo e sento quella vocina che dice non lo ami e bla bla bla... Dopo di che quando sono in situazioni in cui ci sono ragazzi che non conosco mi vengono dei veri e proprio attacchi di ansia, con la paura che mi possano piacere piacere tutti e su alcuni si fissa mandandomi pensieri e immagini intrusive, non c'è la faccio più ve lo giuro... Sto leggendo il libro il cervello come bloccato, spiega il metodo dei quattro gradini.. Dice di rispondere a questi pensieri, ricordandosi continuamente che non sono io ma è il mio doc, per un po' di tempo ci riesco, ad esempio stamattina stavo bene ma dopo un po' l'ansia torna più forte di prima e sto male e ho le crisi.... Non posso andare da uno psicologo come faccio? Continuo a rispondere aj pensieri anche quando mi sembra che l'ansia mi ha distrutta...? Vi prego aiutatemi non ho intenzione di lasciar eil mio ragazzo e la persona più importante della mia vita, insieme abbiamo tanti progetti che sinceramente voglio realizzare ma quest'ansia mi sta uccidendo... Soprattutto quando si fissa su ragazzi di cui non me ne fotte niente... Mi date qualche consiglio, anche da quelli che lo hanno vinto
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Aeroplano italiano
Inviato il: Martedì, 14-Ago-2018, 20:19
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Mi dispiace. Tanto per un motivo per l'altro, succede un po' tutti in questa sezione. Almeno non sei sola.

Io non ti propongo tutta la soluzione, ma solo una parte della soluzione. E questa parte che ti propongo riguarda esattamente il modello dei 4 gradini di cui hai parlato. Che è molto giusto. Quando abbiamo di questi pensieri così ricorrenti, insistenti, inevitabilmente riteniamo che essi si riferiscono a una realtà molto importante che ci sfugge. Giustamente uno dice : "se non è importante, perché allora ci penso così tanto?"

Sfugge un fatto fondamentale in questa considerazione, che è quello che c'è di veramente importante non è il fatto a cui penso, ma sono io che lo penso. Io sono molto più importante del fatto. È sentirmi minacciato che mi fa difendere, e rimuginare.

Il fatto è un architettura della mente che si può solo guardare dall'esterno. Un po' come possiamo guardare un treno scorrere lungo i binari, oppure esserci a bordo: il doc vuol dire esserci a bordo. Lasciamo che tutti questi pensieri scorrano come dei treni lungo i binari che noi guardiamo, ma non ci stiamo sopra; non facciamo il viaggio.
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