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> Depressione: Insuccessi, Dipendenze, Insonnia
 
LoneSurvivor
Inviato il: Domenica, 19-Mag-2019, 09:23
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Non sapevo che titolo mettere e non so nemmeno se è la sezione giusta ma lo scrivo lo stesso per disperazione dato che non riesco a comprendere la causa del mio disturbo (e di conseguenza la soluzione). TLDR alla fine

Non so se si tratti di depressione ma probabilmente lo è visto che ho poca voglia di vivere, stare con la ragazza o amici (ne ho pochi) e soffro molto di insonnia.

Credo sia iniziato tutto un paio di anni fa: quando scoprii di avere una piccola lesione alla spalla che non mi permetteva di fare palestra (allora la mia unica passione) e quando ad un esame presi 18, anche se questo è ritenuto parecchio tosto nella mia facoltà non riuscii più ad andare avanti con gli studi.

Sono sempre stato sfaticato negli studi ma a liceo con poco impegno sono sempre riuscito ad andare avanti e quando mi impegnavo prendevo dei bei voti.

Studiare fino alle 2 di notte e vedermi ripagato la prima volta con una bocciatura e la seconda con un 18 mi ha distrutto l'autostima e mi ha fatto sentire inutile anche se dentro di me pensavo di sapere le cose e pensavo di essere stato messo in difficoltà di proposito (forse perché presi un bel voto ad una prova precedente che in pochi avevano passato e forse perché arrivai tardi all'esame e volevano sbrigarsi?)

Fatto sta che presi una pausa dallo studio lunga 4 mesi e poi su consiglio dell'ex cambiai per la prima volta università dove comunque non seguivo i corsi, non ero motivato a studiare e mi sono allontanato dai miei amici dell'uni.

In generale mi allontanai un po' da tutti e i miei genitori non facevano altro che dirmi che non studiavo facendomi sentire in colpa e l'ex mi pressava in quanto non volevo mai uscire di casa.
Mi trascuravo moltissimo e giocavo al computer tutti i giorni, tutta la giornata e andavo a dormire il giorno seguente ma il vero campanello d'allarme l'ho avuto quando iniziai ad avere attacchi di panico anche solo per uscire...

Andai da una psicoterapeuta, dopo un mese mi lasciai con l'ex, mi iscrissi ad un'altra università (questa volta privata) e trovai un'altra ragazza e le cose andavano più o meno bene.

TLDR
Tutto bene se non fosse che questa università è abbastanza semplificata e la cosa mi fa sentire insoddisfatto, mi porta a non studiare, sono ancora grasso perché non ho voglia di fare palestra per via della lesione (e mi piace solo quella) gioco ancora moltissimo, non dormo la notte e non so come fare a rinstabilire la mia autostima e smettere di essere una persona dipendente dalla mia ragazza in quanto il mio umore va in base a come si comporta e non sono libero, anche quando sbaglia lei finisco per essere sempre io a chiedere scusa per non perderla.

Inoltre, come faccio a capire se la psicoterapeuta dove vado non mi è d'aiuto?

Grazie per le risposte

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losxo
Inviato il: Sabato, 25-Mag-2019, 12:40
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Un passo alla volta.
Una cosa alla volta.

Ora sei chiuso in un circolo vizioso negativo (non la chiamo depressione perchè per me la depressione è un'altra cosa)
Ma il circolo vizioso negativo è paradossalmente più pericoloso.

Allora...
Per prima cosa prenditi cura della tua igiene del sonno.
Pochi caffè..
Inzia a giocare meno e stare meno al cell dopo che hai cenato.

Non ti dico di Smettere.. ma di farlo meno.
Inzia cosi.
All'inizio aiutati con delle cose per dormire anche leggere.

Se non risolvi l'insonnia non riesci.
Poi da li riparti.. un passo alla volta
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Aeroplano italiano
Inviato il: Sabato, 25-Mag-2019, 15:43
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Da quel che scrivi , un tono dell'umore basso (distonia) sembra esserci.in linea generale, nessuno degli eventi che hai riportato, genera depressione. La depressione in realtà esiste già ed è sul fondo, e può attivarsi quando si registrano episodi di segno negativo.

Adesso non c'è una diagnosi, ma qualcosa si può dire. L'umore è variabile e lo è per tutti. Per la mia lunga esperienza, posso dire che siamo come dei velieri, che non si muovono di niente se non c'è vento, che si muovono solo quando si gonfiano le vele. Ecco, allora è inutile disperarsi o sentirci in colpa e finiti, quando ci rendiamo conto di non farcela, ed è inutile fare sforzi che prosciugano le nostre poche energie, conviene stare tranquilli e aspettare invece che si alzi il vento. È meglio non chiedere di più a se stessi quando non si hanno le forze, ma si farà di più quando le forze invece ci sono.

In breve i disturbi dell'umore, sono una questione di energia.
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losxo
Inviato il: Sabato, 25-Mag-2019, 19:02
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Concordo in pieno il discorso sulle energie.
E la prima cosa è togliere le cose che ti tolgono energia.

E ce ne sono molte.
Anche le piu piccole.
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LoneSurvivor
Inviato il: Venerdì, 14-Giu-2019, 06:40
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Utente Nr.: 19.369
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Innanzitutto vi ringrazio per le risposte.
Sono tornato dalla terapeuta perché non ne posso più, ho davvero troppa paura di sfociare (di nuovo?) nella depressione, avere attacchi di panico o peggio.
Non so se queste sedute mi stanno aiutando ma ho trovato uno spunto di riflessione importante e cioè il mio meccanismo di autodifesa: la codardia.
Attraverso la codardia mi difendo dalle cose che mi fanno stare male, scappo da esse, dimenticandole.
Ho iniziato a prendere appunto delle cose che mi fanno stare male sul momento per non dimenticarmele.
Persino qui ho stranamente omesso il fatto che non ho mai avuto un rapporto sereno con mio padre e che durante gli ultimi anni ci sono state moltissime discussioni accese tra i miei genitori che portano avanti un rapporto sostanzialmente nullo...
La terapeuta diceva che il mio stare male sostanzialmente era legato al fatto che cercassi disperatamente in tutti i modi di farli andare d'accordo e che dovessi smetterla perché non sono affari miei, alla fine ho seguito questo consiglio ma credetemi non è un bellissimo ambiente familiare...
Ultimamente mi sto anche ossessionando sulla mia attuale relazione: sono veramente innamorato di questa ragazza o mento a me stesso?
Ho paura di provare qualcosa per la mia ex, io non voglio questo.
Per quanto riguarda il discorso energie non so se posso condividere... sostanzialmente credo che il giocare serva proprio a questo, a scappare, a cercare di togliere queste cose che mi tolgono energia perché non so come risolvere/non so cosa devo risolvere... però intanto se continuo a "drogarmi" se si può chiamare ciò continuero a dimenticare per poi ricordare solo prima di dormire e di conseguenza essere insonne che di certo non mi aiuta.
Caffè non mi piace non è un problema.
Onestamente non so che fare, vorrei poter tornare alla mia normalità ed essere felice come un ragazzo normale, vorrei trovare la mia energia...
I social nemmeno mi aiutano, ho un approccio troppo distruttivo... es: se vedo qualcuno che ha una vita migliore della mia ci resto troppo male, invece di pensare a studiare di più per cercare di fare di meglio ci sto solo male e me la prendo con me stesso... meglio quelle persone che invidiano e disprezzano gli altri almeno non fanno del male a se stessi
A volte penso di voler morire ma non voglio che gli altri soffrano e non ne ho il coraggio... e penso che sia stupido che si può fare qualcosa, ma cosa???
Ma poi sta cosa che dimentico le cose mi preoccupa seriamente, tipo mo leggevo una cosa su questo forum che mi ha toccato, ho cacciato due tre lacrime poi il vuoto?? Non so perché ho pianto? E se non l'avessi scritto probabilmente domani me ne sarei dimenticato....
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caracreatura
Inviato il: Domenica, 16-Giu-2019, 09:20
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QUOTE (Aeroplano italiano @ Sabato, 25-Mag-2019, 15:43)
siamo come dei velieri, che non si muovono di niente se non c'è vento, che si muovono solo quando si gonfiano le vele. Ecco, allora è inutile disperarsi o sentirci in colpa e finiti, quando ci rendiamo conto di non farcela, ed è inutile fare sforzi che prosciugano le nostre poche energie, conviene stare tranquilli e aspettare invece che si alzi il vento. È meglio non chiedere di più a se stessi quando non si hanno le forze, ma si farà di più quando le forze invece ci sono.

In breve i disturbi dell'umore, sono una questione di energia.

Tutto giusto, ma quando ci rendiamo conto di non farcela e invece non possiamo rimandare, restare tranquilli ad aspettare perché la vita ci chiede qualcosa che va oltre le proprie forze e non può essere rimandare?
Parlo di un ricovero ospedaliero che non può essre procrastinato, anche perchè non arriverà mai il momento in cui ti sentirai pronto e devi chiedere di più a te stesso, che fare?
Vi garantisco che è dura, molto dura.


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Fra gli errori ci sono quelli che puzzano di fogna, e quelli che odorano di bucato.
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