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PSICO > Disturbo ossessivo compulsivo DOC > Doc Da Relazione, Ne Possiamo Uscire!


Inviato da: Giosmile il Domenica, 21-Dic-2008, 15:07
Non ho assolutamente la pretesa di avere la risposta al problema, nè tantomeno posso dire di conoscere il disturbo al punto da definirmi un esperto, ma dopo una settimana di letture, confronti, discussioni, anche con altre coppie, sono riuscito a razionalizzare parecchio e almeno a debellare del 70-80% l'ansia disarmante che non ti fa più vivere. Oggi sto molto meglio, riesco a distrarmi, riesco a vedere qualcosa di positivo e quando mi capita di nuovo l'ossessione cerco di gestirla facendola scivolare, cercando di evitare appunto le compulsioni. Uno psicologo bravo ci aiuterebbe sicuramente di più, ma forse la risposta ai problemi potrebbe essere dentro di noi e se ci aiutiamo assieme potremmo tentare di uscirne da soli.

Cosa ho fatto? Come anticipavo sopra, ho elaborato un modello di pensiero (o almeno ci ho provato), ho cercato il modo di "fottere" il cervello cercando di "rassicurarlo" con alcuni mezzucci e nello stesso tempo controllando a livello epidermico lo sviluppo delle compulsioni.

Nel mio caso parliamo proprio di doc da relazione puro, quindi il caso di 2 persone che si vogliono bene e di cui una (in questo caso io) comincia a "ossessionarsi" che qualcosa non vada, che il rapporto è sbagliato, che non ci sia amore e cose del genere. Nel mio caso addirittura il tutto è peggiorato dal pensiero del matrimonio, organizzato oramai in tutti i dettagli e che avverrà tra poco più di 5 mesi.

A mio modestissimo parere, il doc ha due modalità di cura: o si è sufficientemente forti da vivere nel dubbio, per cui dopo un tempo medio/lungo si riesce a dimenticarsi delle "ossessioni" semplicemente vivendo, oppure se proprio non ce la facciamo ad attendere, occorre elaborare un percorso di pensiero "educativo/comportamentale", osservando per questo non solo se stessi e le proprie emozioni, ma confrontandosi anche con gli atteggiamenti e le interazioni delle altre coppie. Il fatto si esprime semplicemente con queste parole: Ho osservato altre coppie per un bel po', rendendomi conto perfettamente che non fanno nè meno nè più di quello che faremmo noi senza il doc!

Descriverò i miei modelli di pensiero di seguito, con annesse osservazioni e considerazioni, fatemi sapere cosa ne pensate e se ritenete che possano essere utili per aiutarci a "fregare" il doc e donargli quella rassicurazione che ci richiede continuamente.


LA PAROLA "TI AMO"

Immaginiamo che al vertice del nostro doc, la/il nostra/o lei/lui ci domandi con ferma convinzione: MA TU MI AMI??? Sono convinto che voi, come me, iniziereste a tremare, a compulsare, ad andare in ansia e non sapere cosa rispondere... probabilmente direste di si per prendervi tempo, magari direste di no perchè in quel momento il doc vi dice che è così. Io penso che la frase "Ti amo ma non ti amo" sia tanto vera quanto falsa. Il problema sta appunto sul significato che noi diamo, o vogliamo dare, alla parola AMORE. Almeno una mia ossessione è proprio questa, non sapere cosa ci si debba aspettare da un atteggiamento d'amore. Sicuramente un fatto è certo, DOBBIAMO ELIMINARE DALLA NOSTRA MENTE IL FATTO CHE L'AMORE SIA SENTIMENTO! Non è così! E non sono io povero Cristo a dirlo, ma i migliori filosofi laici e religiosi di questo mondo ed i migliori psicologi. L'amore sentimentale è un'utopia che purtroppo questa triste società ci ha inculcato, lasciamo perdere questa visione fatta di cuori a mille tutti i giorni e coccoloni continuati, sono cose da fiction, da film adolescenziali, da grande fratello! Aiutiamoci a capire. All'inizio, quando ci piace una ragazza o un ragazzo, inizia la fase di corteggiamento che serve esclusivamente a mostrare, con l'effetto pavone, tutti i nostri pregi e nascondere tutti i nostri difetti, al solo scopo di renderci interessanti agli occhi dell'altro e per questo incutere rassicurazione. Questa è la fase di corteggiamento, dove l'unica sensazione è il desiderio di conquista, ma di qualcosa ovviamente di ignoto e che non si conosce pienamente, magari conquista della sua bellezza, della sua dolcezza, o altri interessi che ci hanno colpito. Quì il tempo è relativo e si pensa solo al presente, la parola futuro non ha senso. A conquista avvenuta, inizia la fase sperimentale, ci si confronta, ci si conosce, iniziano a venire fuori anche i lati negativi, a questo punto inutili da nascondere, e si inizia a capire se c'è affinità. Chiaramente c'è da dire un fatto importante per il nostro percorso di rassicurazione, l'affinità scoperta non potrà mai essere una rassicurazione certa e sicura, perchè per quanto possiamo conoscerci ed essere simili, ognuno è un individuo con le proprie difficoltà e debolezze, ognuno ha i propri desideri personali che vanno al di là del rapporto, la disponibilità a poter rinunciare e o a voler rinunciare è il primo effetto che si prova. Con questo voglio dire che "il dubbio" che l'altra persona possa poi non essere proprio così ideale rispetto a come l'avevamo immaginata, è fottutamente lecito, proprio perchè l'anima gemella nel senso stretto del termine NON ESISTE. Quello che può rendere speciale un rapporto è solo la disponibilità di venirsi in contro, la disponibilità di trovare la soluzione per far si che sia felice sia l'uno che l'altro, altrimenti sarebbe tutto troppo facile e scontato, con l'ipotetica anima gemella al nostro fianco. La fase esperenziale è una fase "forte" e piena di "emozioni forti", perchè si litiga, si fa la pace, si fa all'amore, ci si vede spesso, non c'è mai abitudine. Il tempo quì è riferito al presente per programmare il futuro. FINO A QUESTO MOMENTO, STIAMO SOLO PARLANDO DI INNAMORAMENTO, CIOE' LA FASE CHE PRECEDE L'AMORE VERO, QUELLO MATURO E CONSAPEVOLE, CHE SI CHIAMA VOLONTA' E SCELTA! L'amore maturo quindi diviene uno stato di fatto, è una scelta, è una volontà, non ha più bisogno del confronto e dello scambio emozionale puro ed infantile dello stato precedente, ma si alimenta fondamentalmente di azioni e gesti volontari atti a far star bene il proprio partner e a far star bene noi stessi! Questo significa che non sono i coccoloni e le campane a incorniciare il nostro amore, ma sono i nostri gesti spontanei, le nostre attenzioni ad essere AMORE. Anche per chi non è religioso, potrà capire questa cosa facendo questo paragone: il Cristiano deve AMARE DIO. Ma se Dio non ci dona coccoloni e campane a mille, cosa significa il termine AMARE? Significa devozione, volontà di credere e pregare in lui. Ecco, l'amore maturo verso il proprio partner dev'essere visto proprio così, come una devozione verso il benessere di entrambi, verso una costruzione di qualcosa di bello, fatto assieme, insomma una VOLONTA'.

Io quando sto male penso: Ma io voglio stare con lei! Questo è l'unico pensiero che vale, l'unico vero gesto d'amore che noi possiamo donare. Le sensazioni certo sono importanti, ma saranno sempre e comunque legate ad un momento estemporaneo di tenerezza e complicità, dentro ad un mondo purtroppo fatto da milioni di cose da fare, dal lavoro, dalla casa, dal benessere personale e della propria famiglia.

Questo ci deve far capire una cosa importante, se volete il bene del vostro partner ed avete voglia da farlo stare bene, allora questo è AMORE!


LE ALTRE COPPIE SONO COME NOI

L'osservazione di altre coppie mi ha aiutato molto. Qualche giorno fa ero assieme ad altre 3 coppie e si parlava del più e del meno. Il doc mi prende e mi dice che per essere una coppia vera io dovrei stare sempre vicino a lei e dovrei contiuamente guardarla con gli occhi a cuoricino. Tra le altre cose ero anche stanco per altri motivi e sinceramente non è che poi fossi così predisposto in tal senso. Ho cominciato a guardare le altre coppie e mi sono reso conto che io non facevo ne meno ne più di quello che facevano gli altri ragazzi. Noi uomini parlavamo di calcio e di politica, le donne dei preparativi del matrimonio. Nessuno cercava il contatto della propria donna, ma no perchè non si volesse, ma perchè è giusto che era così, solo che io CI PENSAVO E CI COMPULSAVO SOPRA, gli altri invece assolutamente no. La differenza tra un doccato ed una persona normale, è che il doccato analizza ogni suo piccolo gesto e lo relaziona alla definizione che vorrebbe in quel momento della propria relazione, invece la persona non affetta esegue quei gesti senza pensarci sopra assolutamente. In pratica entrambi facciamo la stessa cosa, ma io "ci penso e mi ossessiono", l'altro "vive di una consapevolezza di quel gesto che è completamente inconsapevole". Il partner "sano" in pratica vive ed agisce con le stesse ed indentiche cose del doccato, solo che il primo lo fa con un grado di consapevolezza un gradino inferiore al secondo, che contrariamente analizza e confronta tutto quello che fa.

Questa lente di ingrandimento, almeno personalmente, mi causa una spiacevolissima sensazione di automatismo, nel senso che il gesto che faccio nei confronti del partner, sebbene sia cosciente che sia spontaneo e non costruito, mi sembra come premeditato, come se gia sapessi cosa dovrei fare, come in un copione. La sensazione svanisce se tendo a dimenticare, se riesco a togliere la lente di ingrandimento e questo succede quando riesco a rilassarmi e a pensare ad altre cose. Mi piacerebbe sapere se questa sensazione capita anche a voi.



L'INFONDATEZZA DELLA MANCANZA

Spesso mi sono chiesto cosa proverei se non la sentissi per settimane. Una vera e propria ossessione. Il cervello in quel momento, volendosi dare una risposta, tenta delle prove irrazionali e cerca di riprodurre la sensazione. Iniziano a quel punto le compulsioni perchè magari una volta riesci ad immaginarti che ti manca, una volta magari immagini che non te ne frega proprio. QUESTO E' SOLO UN MECCANISMO IRRAZIONALE DEL CERVELLO dovuto al fatto che non potendo riprodurre nella realtà la situazione, cerca per associazione di donarti la spiegazione, che non potrà mai essere quella reale! L'unico vero modo per scoprirlo, sarebbe quello di attuarlo, ma a che servirebbe? La cosa si sbriciola se solo si pensa alla natura irrazionale del gesto stesso. Chi fidanzato non doccato improvvisamente decide di non vedere la propria donna solo perchè vuole vedere se gli manca? Nessuno. Quindi una tale situazione è esclusiva del doccato che ha solo ed unicamente la "fame" di sapere. Nel mio caso non avrei mai potuto sperimentare una cosa del genere, anche perchè mi sono sempre organizzato in modo tale di vederci almeno ogni 1-2 giorni, quindi la sistematicità degli incontri ti porta a stare tranquillo e certamente non hai bisogno, dopo 7 anni, di sentire la mancanza quando capita il giorno di stare ognuno a casa sua. Probabilmente una situazione di tale mancanza continua sarebbe anche assurda e patologica, perchè non si riuscirebbe più a razionalizzare il proprio modo personale di essere.


L'OSSERVAZIONE DELL'ALTRO

Mi aiuta e consola tantissimo vedere lei come si comporta nei miei confronti. Osservando lei, che sono sicuro che mi AMI, riesco a smontare le mie false aspettative. Una cosa fondamentale da dire è questa: NESSUNO AMA ALLO STESSO MODO. Se intendiamo amore come volontà e reciproco scambio di affetto, piacere e comprensioni, nella coppia c'è sempre chi fa di più! Ma questo non è un problema e non deve esserlo, perchè è una situazione che riguarda proprio la nostra imperfezione, la nostra esperienza, il nostro modo di essere. Ci sarà colui che è più portato alle attenzioni materiali (regali, ecc.) e chi più a quelle reazionali (aiutare in casa, collaborare, ecc.), sono solo forme diverse dello stesso AMORE. Inoltre altro falso mito è che si debba amare sempre con la stessa intensità. E' falso. Non siamo macchine, non possiamo pretendere sempre 100 da noi stessi e questo non deve essere un motivo per ossessionarci che non amiamo abbastanza. A tutti capita di essere stanchi, apatici, svogliati e nervosi, il mondo non è fatto solo di zucchero filato, ma è fatto da impegno, da lavoro, da problemi da risolvere, quindi è del tutto lecito non essere sempre predisposti e magari anche essere sprucidi ed acidi. Anche la mia ragazza lo fa... quando ci vediamo la sera e lei è stanca del lavoro, non riesce proprio a connettere e se è anche nervosa, non ha altra voglia che mettersi a letto. Questo significa non AMARE? Se non è un problema per lei, che si trova un gradino sotto al mio grado di consapevolezza, perchè dovrebbe essere per me se un tale giorno mi dovessi sentire anche io stanco, nervoso ed insofferente?


I DIFETTI

Chi non ne ha? Il doc è anch'esso un difetto ;-)
Spesso siamo portati a vedere solo i difetti, magari difetti che fino a quel momento erano proprio insospettabili. Ci soffermiamo su un particolare del viso, su un movimento, su un gesto inconsueto, su una battuta, sul modo di scrivere e/o iniziare un discorso. SONO SOLO ATTEGGIAMENTI INGIGANTITI DAL MICROSCOPIO DEL DOC. Il fatto stesso di non averli mai notati prima, ci fa capire quanto la componente doc sia fondamentale. Ma veramente ci interessa se quel dato gesto, compiuto in mezzo ad altri 1000 gesti, sia così deleterio ed importante per rendere felice un rapporto di coppia??? Il doc, poichè ci indubbisce (non so se esiste questo termine ma mi piace), volendo cercare inconsciamente una risposta, si muove per associazioni di idee, quindi usa qualsiasi scusa per rifugiare la propria inadeguatezza. Ecco che improvvisamente ti fa vedere grave che lei quando si siede fa quel particolare gesto, perchè "magari" quel gesto, mai notato come ora ma magari sempre non tanto piaciuto, potrebbe essere la causa del malessere. Io cerco di risolvere queste ossessioni pensando ai miei difetti, mi dico: ma io mi fisso su quel suo gesto inconsueto, ma perchè io con i miei le faccio sempre piacere???
Notare i difetti dell'altro ci rende un po' egoisti, ci dimentichiamo di noi... proviamo a capovolgere il problema e può darsi che il cervello si calma, perchè prende consapevolezza che anche noi abbiamo cose che "magari" non vanno al nostro partner.


TERMINARE UN RAPPORTO

Sono convinto di quello che dice l'autore dell'articolo tradotto da Giovanna, un rapporto non deve finire per il DOC, ci devono essere almeno 50 motivi validi per terminare un rapporto "consolidato". Sono anche convinto che la maggior parte delle coppie con DOC sono sanissime e affiatatissime. Non ha senso lasciarsi perchè si ha un "dubbio" a cui mai daremo risposta, per il nostro grado malato di consapevolezza. Basta pensare che la nostra fame di sapere è irrazionale e non è una condizione normale. Anche gli altri, le altre coppie, sperano che tutto vadi bene, che tutto non degeneri, si illudono che non ci saranno mai problemi. Ho provato a domandare a molti di loro ed ho ottenuto più o meno le mie stesse risposte... solo che io ci PENSO e MI OSSESSIONO, gli altri, al solito, sono un gradino sotto e non arrivano a quel dettaglio di pensiero e non lo razionalizzano, vivono e basta. Un rapporto si chiude quando non ci sono ideali in comune, certamente non perchè lui dorme di più e lei è più attiva! Un rapporto "consolidato" si chiude perchè ci sono problemi non risolvibili, nemmeno parlandone assieme, certamente non si chiude perchè lui non sa usare il ferro da stiro o perchè lei non sa cucinare. Il filo comune dev'essere il dialogo, che è la cornice della nostra futura serenità. Il dialogo elimina almeno l'80% delle tensioni e delle ansie, se si sa fare e se è orientato alla coppia e non esclusivamente ad avere ragione e basta. Io questo sto costruendo ultimamente e devo dire che mi sento molto più tranquillo su alcune ossessioni riferite al rapporto futuro, rispetto a quando in precedenza mi dicevo "vabbè, poi vedremo come risolvere". Forse il doc in questo mi ha addirittura aiutato a capire molte cose e ad essere più orientato a costruire che adagiarmi sull'inconsapevolezza.


Ho scritto tanto, per il momento mi fermo quì.
Attendo le vostre considerazioni, appena avrò tempo ne aggiungerò delle altre.


Un abbraccio e grazie a tutti voi.
Giosmile












































Inviato da: bla il Domenica, 21-Dic-2008, 15:39
molto molto interessante..speriamo di uscirne presto..tu ti devi sposare,vero?perchè anche a me il doc è partito proprio perchè non accettavo determinati pensieri in virtù del fatto che voglio sposare il mio ragazzo..io credo di amarlo tantissimo,io VOGLIO stare con lui,più di ogni altra cosi,ma vorrei spegnere questi tormenti..

Inviato da: giovannalapazza il Domenica, 21-Dic-2008, 17:50
bravissimo un percorso perfetto a cui sono arrivata solo dopo anni

sei una persona speciale e meriti di essere sereno

l'amore non e' un sentimento e' una scelta


e' la frase chiave per guarire, stride con la visione dell-amore che ci hanno inculcato e che si vede nei film ma e' proprio cosi

si ama con le azioni e con la volonta'

proprio oggi pensavo : se anche non lo amassi potrei comportarmi con lui per tutta la vita come se lo amassi dandogli tutto l-affetto le attenzioni che darebbe una donna innamorata e lui nn saprebbe mai dei miei dubbi

infondo che differenza ci sarebbe?

ti diro' sinceramente che il giorno in cui una persona che non finiro' mai di ringraziare mi disse l'amore non e' un sentimento fu il primo giorno del mio percorso di guarigione, che non e' ancora finito ma che sta andando molto bene

un bacio

Inviato da: bla il Lunedì, 22-Dic-2008, 15:34
anche io lo penso,in fondo anche io starei accanto a lui anche se non lo amassi..e ogni volta che sto proprio male mi ripeto che è lui la mia scelta!!

Inviato da: justme il Lunedì, 22-Dic-2008, 22:21
QUOTE (giovannalapazza @ Domenica, 21-Dic-2008, 16:50)
bravissimo un percorso perfetto a cui sono arrivata solo dopo anni

sei una persona speciale e meriti di essere sereno

l'amore non e' un sentimento e' una scelta


e' la frase chiave per guarire, stride con la visione dell-amore che ci hanno inculcato e che si vede nei film ma e' proprio cosi

si ama con le azioni e con la volonta'

proprio oggi pensavo : se anche non lo amassi potrei comportarmi con lui per tutta la vita come se lo amassi dandogli tutto l-affetto le attenzioni che darebbe una donna innamorata e lui nn saprebbe mai dei miei dubbi

infondo che differenza ci sarebbe?

ti diro' sinceramente che il giorno in cui una persona che non finiro' mai di ringraziare mi disse l'amore non e' un sentimento fu il primo giorno del mio percorso di guarigione, che non e' ancora finito ma che sta andando molto bene

un bacio

c'è una frase famosa che dice: l'amore non si prova SI FA

Inviato da: eve89 il Lunedì, 22-Dic-2008, 22:22
avete ragione ragazzi..nonostante il doc anchio non lascerei il mio ragazzo..il fatto che mi senta così in colpa per ciò che il doc mi fa pensare sul mio ragazzo e che stia così male perchè lo vedo soffrire per causa mia mi fa morire dentro..se non me ne importasse niente mi preoccuperei così tanto?

Inviato da: Giosmile il Martedì, 23-Dic-2008, 02:15

Sarò sincero. Il modello di pensiero che ho scritto sopra mi ha aiutato tantissimo a debellare l'ansia che io non l'amassi o che non le volessi bene abbastanza, diciamo che oggi riesco al 70-80% dei casi a riuscire a darlo per scontato... ma purtroppo, forse a causa di questa nostra predisposizione a "voler sapere tutto", ho iniziato ad ossessionarmi su altri argomenti che riguardano la coppia.

Forse l'argomento principale che mi porta a tali ossessioni sono probabilmente la paura del matrimonio, non inteso come paura dell'impegnarmi, ma inteso come paura ad affrontare la routine giornaliera, l'abitudine, lo scontro tra le differenze che comunque due persone, per quanto simili, sicuramente avranno.

Il problema principale è che penso troppo e vorrei implicitamente una risposta definitiva su tutto. Mi chiedo continuamente, anche non volendolo fare, se le nostre differenze ci garantiranno comunque una vita felice, se non ci sarà mai abitudine e routine, se, se, se... domande irrispondibili. Una famosa canzone diceva "LO SCOPRIREMO SOLO VIVENDO"

La responsabilità di queste ossessioni credo pure di conoscerla: in un incontro del corso pre-matrimoniale fu invitato uno psicologo che doveva parlarci delle perturbazioni della coppia, che riguardava proprio la gestione delle "differenze" caratteriali di l'uno e dell'altro. Ebbene io dico solo questo, fu talmente duro e forte, che alla fine tutte le coppie andarono via scuri in volto e tra noi quasi non ci salutammo. A mio modesto parere probabilmente spinse un po' oltre il pedale, parlando di coppie che erano andate in crisi, di problemi che potrebbero non risolversi, partendo anche con semplici provocazioni del tipo "Chi gestirà i soldi in casa? Se lei è un tipo veloce e l'altro è un tipo lento, come farete per non litigare? Se lei non sa cucinare? Etc." Domande a cui non dava risposta e/o soluzioni, ma lanciando esclusivamente provocazioni. Io ho iniziato ad ossessionarmi "seriamente" sul nostro rapporto proprio dopo quest'incontro.

Diciamo che la differenza che maggiormente mi ossessiona è poi l'unica vera e concreta difficoltà che io e lei abbiamo: lei pretende molto dalla collaborazione domestica, anche perchè giustamente lavora, mentre io sono molto imbranato in casa e dimentico spesso le cose (dimentico addirittura il MIO compleanno!). Mi spiego meglio, non è che io non voglia darle una mano, ANZI!, però sono sicuro che ci saranno litigate appunto dovute alla mia imbranataggine e sbadatezza che si scontreranno con la sua eccessiva aspettativa e/o pretesa di collaborazione. Diciamo due eccessi opposti che devono trovare il punto di incontro. Già a casa sua qualche volta abbiamo litigato, perchè magari io mi distraevo a fare altre cose mentre lei chiedeva da me una mano, dicendomi "Perchè non ci pensi???". Sebbene ultimamente ne abbiamo parlato tante volte, dove ci siamo promessi fino alla nausea di venirci in contro ed essere comprensivi l'uno con l'altro (soprattutto lei più paziente nei miei confronti), sebbene io sia SICURO razionalmente che grossi problemi non li avremo perchè punteremo molto sul dialogo, la comprensione ed il mio costante e decisivo impegno a cambiare (gia da ora!), questa cosa mi diventa una specie di chiodo fisso, una malattia, come se volessi in qualche modo la CERTEZZA che non litigheremo in tal senso... razionalmente, IO SO che possiamo venirci in contro un po' alla volta, SO che ci sapremo organizzare, SO che riuscirò ad essere migliore, ma questa cosa è come se il cervello non la ricevesse e tenesse sempre accesso il campanello d'allarme, la PAURA di non farcela, di litigare e cose del genere. A volte mi rendo conto che arrivo alla pazzia vera e propria, perchè mi immagino proprio come in un film l'intera vicenda, immagino noi che litighiamo, io che urlo e cose del genere! Poi mi fermo e mi dico: "Ma perchè penso a questo??? Ci siamo promessi di parlarne e di organizzarci pian piano assieme e costruttivamente! Perchè dovrei litigare di questa maniera???" Tra l'altro lei è una persona molto intelligente e comprensiva e per questo sono sicuro che anche lei si impegnerà, ma il cervello non ne vuole sapere, è come se volesse una rassicurazione che solo Dio sa da dove dovrebbe venire... certamente non posso pretendere che non capiterà mai, ma sicuramente non come se non ne avessimo mai parlato! Io razionalmente SO, ma il cervello mi naufraga da un'altra parte...

Il mio carattere poi non è proprio di quelli color di rosa... ho un difetto che mi debilita parecchio. Anche se so di avere torto, se una persona mi aggredisce per rimproverarmi, mi arrabbio e pretendo poi di voler passare dal torto alla ragione. Sebbene ci siamo parlati tantissime volte anche in merito a ciò e promettendoci di venirci in contro, come sopra, il mio cervello ha una paura matta che io non ce la faccio, sebbene SO che voglio impegnare tutto me stesso per migliorare e SO che il torto è mio.

Come potete capire, non sono problemi IMPONDERABILI, soprattutto perchè io ho la certezza del dialogo e della comprensione reciproca, non è mai successo che ognuno resti del suo parere... ma il mio cervello continua a compulsarci sopra, a farsi prove e controprove di situazioni, costruisce proprio dei film interi in cui "immagina" quali potrebbero essere le mie e le sue reazioni se...

Innanzitutto chiedo se anche a voi capita di compulsare ed esagerare enormemente sui problemi, i quali:

1) magari non esistono
2) anche se esistono, la famosa lente di ingrandimento rende tutto irrisolvibile, come un macigno grave, sebbene razionalmente sapete che non è così
3) vengono vagamente riprodotti per associazione mentale, falsando quella che potrebbe essere la realtà estemporanea della reazione vera al problema stesso
4) vi riproducono un fastidiosissimo senso di nervosismo nei confronti di quel dato problema

Nessuna coppia non ha problemi. Non esiste l'idealità nel rapporto. ESISTE IL DIALOGO. Queste sono le frasi base su cui vorrei costruire il nuovo modello mentale. Mi date una mano? Cosa avreste da consigliare in tal senso?

Inoltre vorrei sapere se ho capito bene cosa significa non compulsare: dovrebbe essere non cadere nella trappola delle prove? Cioè se mi viene un'idea, un'ossessione, non devo immaginarmi a come fare per darmi risposta? Se è così, mi chiedo come fate per capire se quella domanda o situazione immaginata sia appunto un'ossessione o un semplice pensiero. La risposta sta nel grado di razionalizzazione? Cioè se io razionalizzo che quel problema è risolvibile in un certo modo ma magari inizio a ripensarci comunque sopra continuamente indirizzando la risposta sulle famose "prove", allora questa è ossessione?

Vi ringrazio tantissimo e vi abbraccio
Giosmile

Inviato da: Giosmile il Martedì, 23-Dic-2008, 02:31


X Giovanna:

La tua frase

"se anche non lo amassi potrei comportarmi con lui per tutta la vita come se lo amassi dandogli tutto l-affetto le attenzioni che darebbe una donna innamorata e lui nn saprebbe mai dei miei dubbi"


è proprio la chiave del problema. E' il significato che ci ostiniamo a dare alla parola amore. Accettiamo che amare è appunto donare tutto l'affetto e le attenzioni all'altra persona e vedrai che la frase "anche se non l'amassi" non avrà più senso di esistere. Però altro errore da evitare secondo me è pesare, in quantità, il nostro dono all'altra persona. Io a volte, quando sto male, mi rendo conto che addirittura esagero con le attenzioni, come se volessi dire a me stesso "Guarda, non vedi che l'ami???". E' sbagliato esagerare, perchè si perde il filo della spontaneità e non sai più quando ci sei o ci fai... sebbene non lo fai con sforzo ma comunque con piacere, non sei al 100% la stessa persona senza il doc! Questa cosa a volte mi provoca una specie di sensazione di automatismo che è spiacevole. Se un giorno vuoi dare 100 fallo, ma se un giorno riesci a dare 30 non farti alcun problema, E' NORMALE. Questa cosa l'ho elaborata aiutandomi con l'osservazione del mio partner, anche lei non mi dona sempre 100!

Giosmile

Inviato da: eve89 il Martedì, 23-Dic-2008, 12:47
Ciao giosmile!hai ragione pienamente..anchio da quando soffro di doc vorrei solo svegliarmi e improvvisamente e magicamente avere una risposta a tutto..anzi tornare ad avere le certezze che avevo prima di questo momento. Si perchè anche noi prima di soffrire di doc abbiamo vissuto la nostra relazione con il partner e ci siamo pian piano costruiti delle certezze,delle sicurezze..non so come spiegarmi,io mi svegliavo felice perchè sapevo di avere accanto a me una persona stupenda e mi riaddormentavo tranquilla e serena sempre per lo stesso motivo,questa sicurezza me la portavo dentro di giorno in giorno. Poi all'improvviso chissà cosa scatta dentro di noi che ci porta da un giorno all'altro a cominciare a pensare in modo ontinuativo e ossessionante ai nostri dubbi,dubbi che sorgono senza un motivo fondato.
Dato che fino a quel momento la nostra storia ci dava delle sicurezze,quando il doc le mette in discussione noi andiamo in crisi..è come se dentro di noi la razionalità e l'irrazionalità stessero combattendo una battaglia..quando l'irrazionalità ecco che l'ansia ci assale.
Vorrei tanto sapere perchè scatta in noi questo meccanismo?..io fino ad un mese fa nei 2 anni insieme al mio ragazzo ho avuto dei momenti in cui dubitavo che la nostra storia potesse durare perchè non lo vedevo così preso come lo ero io,perchè vedevo dei suoi comportamenti che mi facevano pensare che non fossi così importante per lui così come lo ero io..ci pensavo e ci ripensavo ma poiun abbraccio,un ti amo sussurato mi facevano passare ogni dubbio.invece ora che con lui sto benissimo è cominciato tutto..io credo che per me almeno il tutto sia cominciato quando ho iniziato a capire quanto lui mi amasse,quanto fossi importante con lui..infatti ho sempre creduto che tra i due quella ad essere più presa ero io,io ero quella che per vederlo rinunciava a milioni di cose ecc..quando ho iniziato a capire che lui era così preso da me ecco che perchè sono partiti in me questi pensieri..mi sono cominciata a chiedere se davvero lo amavo,se davvero stavo bene con lui..com'è contorta la nostra mente!

Inviato da: =@sbirulino@= il Martedì, 23-Dic-2008, 13:10
QUOTE (Giosmile @ Domenica, 21-Dic-2008, 14:07)
Non ho assolutamente la pretesa di avere la risposta al problema, nè tantomeno posso dire di conoscere il disturbo al punto da definirmi un esperto, ma dopo una settimana di letture, confronti, discussioni, anche con altre coppie, sono riuscito a razionalizzare parecchio e almeno a debellare del 70-80% l'ansia disarmante che non ti fa più vivere. Oggi sto molto meglio, riesco a distrarmi, riesco a vedere qualcosa di positivo e quando mi capita di nuovo l'ossessione cerco di gestirla facendola scivolare, cercando di evitare appunto le compulsioni. Uno psicologo bravo ci aiuterebbe sicuramente di più, ma forse la risposta ai problemi potrebbe essere dentro di noi e se ci aiutiamo assieme potremmo tentare di uscirne da soli.

Cosa ho fatto? Come anticipavo sopra, ho elaborato un modello di pensiero (o almeno ci ho provato), ho cercato il modo di "fottere" il cervello cercando di "rassicurarlo" con alcuni mezzucci e nello stesso tempo controllando a livello epidermico lo sviluppo delle compulsioni.

Nel mio caso parliamo proprio di doc da relazione puro, quindi il caso di 2 persone che si vogliono bene e di cui una (in questo caso io) comincia a "ossessionarsi" che qualcosa non vada, che il rapporto è sbagliato, che non ci sia amore e cose del genere. Nel mio caso addirittura il tutto è peggiorato dal pensiero del matrimonio, organizzato oramai in tutti i dettagli e che avverrà tra poco più di 5 mesi.

A mio modestissimo parere, il doc ha due modalità di cura: o si è sufficientemente forti da vivere nel dubbio, per cui dopo un tempo medio/lungo si riesce a dimenticarsi delle "ossessioni" semplicemente vivendo, oppure se proprio non ce la facciamo ad attendere, occorre elaborare un percorso di pensiero "educativo/comportamentale", osservando per questo non solo se stessi e le proprie emozioni, ma confrontandosi anche con gli atteggiamenti e le interazioni delle altre coppie. Il fatto si esprime semplicemente con queste parole: Ho osservato altre coppie per un bel po', rendendomi conto perfettamente che non fanno nè meno nè più di quello che faremmo noi senza il doc!

Descriverò i miei modelli di pensiero di seguito, con annesse osservazioni e considerazioni, fatemi sapere cosa ne pensate e se ritenete che possano essere utili per aiutarci a "fregare" il doc e donargli quella rassicurazione che ci richiede continuamente.


LA PAROLA "TI AMO"

Immaginiamo che al vertice del nostro doc, la/il nostra/o lei/lui ci domandi con ferma convinzione: MA TU MI AMI??? Sono convinto che voi, come me, iniziereste a tremare, a compulsare, ad andare in ansia e non sapere cosa rispondere... probabilmente direste di si per prendervi tempo, magari direste di no perchè in quel momento il doc vi dice che è così. Io penso che la frase "Ti amo ma non ti amo" sia tanto vera quanto falsa. Il problema sta appunto sul significato che noi diamo, o vogliamo dare, alla parola AMORE. Almeno una mia ossessione è proprio questa, non sapere cosa ci si debba aspettare da un atteggiamento d'amore. Sicuramente un fatto è certo, DOBBIAMO ELIMINARE DALLA NOSTRA MENTE IL FATTO CHE L'AMORE SIA SENTIMENTO! Non è così! E non sono io povero Cristo a dirlo, ma i migliori filosofi laici e religiosi di questo mondo ed i migliori psicologi. L'amore sentimentale è un'utopia che purtroppo questa triste società ci ha inculcato, lasciamo perdere questa visione fatta di cuori a mille tutti i giorni e coccoloni continuati, sono cose da fiction, da film adolescenziali, da grande fratello! Aiutiamoci a capire. All'inizio, quando ci piace una ragazza o un ragazzo, inizia la fase di corteggiamento che serve esclusivamente a mostrare, con l'effetto pavone, tutti i nostri pregi e nascondere tutti i nostri difetti, al solo scopo di renderci interessanti agli occhi dell'altro e per questo incutere rassicurazione. Questa è la fase di corteggiamento, dove l'unica sensazione è il desiderio di conquista, ma di qualcosa ovviamente di ignoto e che non si conosce pienamente, magari conquista della sua bellezza, della sua dolcezza, o altri interessi che ci hanno colpito. Quì il tempo è relativo e si pensa solo al presente, la parola futuro non ha senso. A conquista avvenuta, inizia la fase sperimentale, ci si confronta, ci si conosce, iniziano a venire fuori anche i lati negativi, a questo punto inutili da nascondere, e si inizia a capire se c'è affinità. Chiaramente c'è da dire un fatto importante per il nostro percorso di rassicurazione, l'affinità scoperta non potrà mai essere una rassicurazione certa e sicura, perchè per quanto possiamo conoscerci ed essere simili, ognuno è un individuo con le proprie difficoltà e debolezze, ognuno ha i propri desideri personali che vanno al di là del rapporto, la disponibilità a poter rinunciare e o a voler rinunciare è il primo effetto che si prova. Con questo voglio dire che "il dubbio" che l'altra persona possa poi non essere proprio così ideale rispetto a come l'avevamo immaginata, è fottutamente lecito, proprio perchè l'anima gemella nel senso stretto del termine NON ESISTE. Quello che può rendere speciale un rapporto è solo la disponibilità di venirsi in contro, la disponibilità di trovare la soluzione per far si che sia felice sia l'uno che l'altro, altrimenti sarebbe tutto troppo facile e scontato, con l'ipotetica anima gemella al nostro fianco. La fase esperenziale è una fase "forte" e piena di "emozioni forti", perchè si litiga, si fa la pace, si fa all'amore, ci si vede spesso, non c'è mai abitudine. Il tempo quì è riferito al presente per programmare il futuro. FINO A QUESTO MOMENTO, STIAMO SOLO PARLANDO DI INNAMORAMENTO, CIOE' LA FASE CHE PRECEDE L'AMORE VERO, QUELLO MATURO E CONSAPEVOLE, CHE SI CHIAMA VOLONTA' E SCELTA! L'amore maturo quindi diviene uno stato di fatto, è una scelta, è una volontà, non ha più bisogno del confronto e dello scambio emozionale puro ed infantile dello stato precedente, ma si alimenta fondamentalmente di azioni e gesti volontari atti a far star bene il proprio partner e a far star bene noi stessi! Questo significa che non sono i coccoloni e le campane a incorniciare il nostro amore, ma sono i nostri gesti spontanei, le nostre attenzioni ad essere AMORE. Anche per chi non è religioso, potrà capire questa cosa facendo questo paragone: il Cristiano deve AMARE DIO. Ma se Dio non ci dona coccoloni e campane a mille, cosa significa il termine AMARE? Significa devozione, volontà di credere e pregare in lui. Ecco, l'amore maturo verso il proprio partner dev'essere visto proprio così, come una devozione verso il benessere di entrambi, verso una costruzione di qualcosa di bello, fatto assieme, insomma una VOLONTA'.

Io quando sto male penso: Ma io voglio stare con lei! Questo è l'unico pensiero che vale, l'unico vero gesto d'amore che noi possiamo donare. Le sensazioni certo sono importanti, ma saranno sempre e comunque legate ad un momento estemporaneo di tenerezza e complicità, dentro ad un mondo purtroppo fatto da milioni di cose da fare, dal lavoro, dalla casa, dal benessere personale e della propria famiglia.

Questo ci deve far capire una cosa importante, se volete il bene del vostro partner ed avete voglia da farlo stare bene, allora questo è AMORE!


LE ALTRE COPPIE SONO COME NOI

L'osservazione di altre coppie mi ha aiutato molto. Qualche giorno fa ero assieme ad altre 3 coppie e si parlava del più e del meno. Il doc mi prende e mi dice che per essere una coppia vera io dovrei stare sempre vicino a lei e dovrei contiuamente guardarla con gli occhi a cuoricino. Tra le altre cose ero anche stanco per altri motivi e sinceramente non è che poi fossi così predisposto in tal senso. Ho cominciato a guardare le altre coppie e mi sono reso conto che io non facevo ne meno ne più di quello che facevano gli altri ragazzi. Noi uomini parlavamo di calcio e di politica, le donne dei preparativi del matrimonio. Nessuno cercava il contatto della propria donna, ma no perchè non si volesse, ma perchè è giusto che era così, solo che io CI PENSAVO E CI COMPULSAVO SOPRA, gli altri invece assolutamente no. La differenza tra un doccato ed una persona normale, è che il doccato analizza ogni suo piccolo gesto e lo relaziona alla definizione che vorrebbe in quel momento della propria relazione, invece la persona non affetta esegue quei gesti senza pensarci sopra assolutamente. In pratica entrambi facciamo la stessa cosa, ma io "ci penso e mi ossessiono", l'altro "vive di una consapevolezza di quel gesto che è completamente inconsapevole". Il partner "sano" in pratica vive ed agisce con le stesse ed indentiche cose del doccato, solo che il primo lo fa con un grado di consapevolezza un gradino inferiore al secondo, che contrariamente analizza e confronta tutto quello che fa.

Questa lente di ingrandimento, almeno personalmente, mi causa una spiacevolissima sensazione di automatismo, nel senso che il gesto che faccio nei confronti del partner, sebbene sia cosciente che sia spontaneo e non costruito, mi sembra come premeditato, come se gia sapessi cosa dovrei fare, come in un copione. La sensazione svanisce se tendo a dimenticare, se riesco a togliere la lente di ingrandimento e questo succede quando riesco a rilassarmi e a pensare ad altre cose. Mi piacerebbe sapere se questa sensazione capita anche a voi.



L'INFONDATEZZA DELLA MANCANZA

Spesso mi sono chiesto cosa proverei se non la sentissi per settimane. Una vera e propria ossessione. Il cervello in quel momento, volendosi dare una risposta, tenta delle prove irrazionali e cerca di riprodurre la sensazione. Iniziano a quel punto le compulsioni perchè magari una volta riesci ad immaginarti che ti manca, una volta magari immagini che non te ne frega proprio. QUESTO E' SOLO UN MECCANISMO IRRAZIONALE DEL CERVELLO dovuto al fatto che non potendo riprodurre nella realtà la situazione, cerca per associazione di donarti la spiegazione, che non potrà mai essere quella reale! L'unico vero modo per scoprirlo, sarebbe quello di attuarlo, ma a che servirebbe? La cosa si sbriciola se solo si pensa alla natura irrazionale del gesto stesso. Chi fidanzato non doccato improvvisamente decide di non vedere la propria donna solo perchè vuole vedere se gli manca? Nessuno. Quindi una tale situazione è esclusiva del doccato che ha solo ed unicamente la "fame" di sapere. Nel mio caso non avrei mai potuto sperimentare una cosa del genere, anche perchè mi sono sempre organizzato in modo tale di vederci almeno ogni 1-2 giorni, quindi la sistematicità degli incontri ti porta a stare tranquillo e certamente non hai bisogno, dopo 7 anni, di sentire la mancanza quando capita il giorno di stare ognuno a casa sua. Probabilmente una situazione di tale mancanza continua sarebbe anche assurda e patologica, perchè non si riuscirebbe più a razionalizzare il proprio modo personale di essere.


L'OSSERVAZIONE DELL'ALTRO

Mi aiuta e consola tantissimo vedere lei come si comporta nei miei confronti. Osservando lei, che sono sicuro che mi AMI, riesco a smontare le mie false aspettative. Una cosa fondamentale da dire è questa: NESSUNO AMA ALLO STESSO MODO. Se intendiamo amore come volontà e reciproco scambio di affetto, piacere e comprensioni, nella coppia c'è sempre chi fa di più! Ma questo non è un problema e non deve esserlo, perchè è una situazione che riguarda proprio la nostra imperfezione, la nostra esperienza, il nostro modo di essere. Ci sarà colui che è più portato alle attenzioni materiali (regali, ecc.) e chi più a quelle reazionali (aiutare in casa, collaborare, ecc.), sono solo forme diverse dello stesso AMORE. Inoltre altro falso mito è che si debba amare sempre con la stessa intensità. E' falso. Non siamo macchine, non possiamo pretendere sempre 100 da noi stessi e questo non deve essere un motivo per ossessionarci che non amiamo abbastanza. A tutti capita di essere stanchi, apatici, svogliati e nervosi, il mondo non è fatto solo di zucchero filato, ma è fatto da impegno, da lavoro, da problemi da risolvere, quindi è del tutto lecito non essere sempre predisposti e magari anche essere sprucidi ed acidi. Anche la mia ragazza lo fa... quando ci vediamo la sera e lei è stanca del lavoro, non riesce proprio a connettere e se è anche nervosa, non ha altra voglia che mettersi a letto. Questo significa non AMARE? Se non è un problema per lei,  che si trova un gradino sotto al mio grado di consapevolezza, perchè dovrebbe essere per me se un tale giorno mi dovessi sentire anche io stanco, nervoso ed insofferente?


I DIFETTI

Chi non ne ha? Il doc è anch'esso un difetto ;-)
Spesso siamo portati a vedere solo i difetti, magari difetti che fino a quel momento erano proprio insospettabili. Ci soffermiamo su un particolare del viso, su un movimento, su un gesto inconsueto, su una battuta, sul modo di scrivere e/o iniziare un discorso. SONO SOLO ATTEGGIAMENTI INGIGANTITI DAL MICROSCOPIO DEL DOC. Il fatto stesso di non averli mai notati prima, ci fa capire quanto la componente doc sia fondamentale. Ma veramente ci interessa se quel dato gesto, compiuto in mezzo ad altri 1000 gesti, sia così deleterio ed importante per rendere felice un rapporto di coppia??? Il doc, poichè ci indubbisce (non so se esiste questo termine ma mi piace), volendo cercare inconsciamente una risposta, si muove per associazioni di idee, quindi usa qualsiasi scusa per rifugiare la propria inadeguatezza. Ecco che improvvisamente ti fa vedere grave che lei quando si siede fa quel particolare gesto, perchè "magari" quel gesto, mai notato come ora ma magari sempre non tanto piaciuto, potrebbe essere la causa del malessere. Io cerco di risolvere queste ossessioni pensando ai miei difetti, mi dico: ma io mi fisso su quel suo gesto inconsueto, ma perchè io con i miei le faccio sempre piacere???
Notare i difetti dell'altro ci rende un po' egoisti, ci dimentichiamo di noi... proviamo a capovolgere il problema e può darsi che il cervello si calma, perchè prende consapevolezza che anche noi abbiamo cose che "magari" non vanno al nostro partner.


TERMINARE UN RAPPORTO

Sono convinto di quello che dice l'autore dell'articolo tradotto da Giovanna, un rapporto non deve finire per il DOC, ci devono essere almeno 50 motivi validi per terminare un rapporto "consolidato". Sono anche convinto che la maggior parte delle coppie con DOC sono sanissime e affiatatissime. Non ha senso lasciarsi perchè si ha un "dubbio" a cui mai daremo risposta, per il nostro grado malato di consapevolezza. Basta pensare che la nostra fame di sapere è irrazionale e non è una condizione normale. Anche gli altri, le altre coppie, sperano che tutto vadi bene, che tutto non degeneri, si illudono che non ci saranno mai problemi. Ho provato a domandare a molti di loro ed ho ottenuto più o meno le mie stesse risposte... solo che io ci PENSO e MI OSSESSIONO, gli altri, al solito, sono un gradino sotto e non arrivano a quel dettaglio di pensiero e non lo razionalizzano, vivono e basta. Un rapporto si chiude quando non ci sono ideali in comune, certamente non perchè lui dorme di più e lei è più attiva! Un rapporto "consolidato" si chiude perchè ci sono problemi non risolvibili, nemmeno parlandone assieme, certamente non si chiude perchè lui non sa usare il ferro da stiro o perchè lei non sa cucinare. Il filo comune dev'essere il dialogo, che è la cornice della nostra futura serenità. Il dialogo elimina almeno l'80% delle tensioni e delle ansie, se si sa fare e se è orientato alla coppia e non esclusivamente ad avere ragione e basta. Io questo sto costruendo ultimamente e devo dire che mi sento molto più tranquillo su alcune ossessioni riferite al rapporto futuro, rispetto a quando in precedenza mi dicevo "vabbè, poi vedremo come risolvere". Forse il doc in questo mi ha addirittura aiutato a capire molte cose e ad essere più orientato a costruire che adagiarmi sull'inconsapevolezza.


Ho scritto tanto, per il momento mi fermo quì.
Attendo le vostre considerazioni, appena avrò tempo ne aggiungerò delle altre.


Un abbraccio e grazie a tutti voi.
Giosmile

Ciao anch'io soffro di questo problema, ed è interessante quello che tu dici, ma devo

dirti che dal punto di vista sessuale sono un disastro ed essendo un maschietto si nota

e questo fatto mi manda in tilt PSICO cry.gif perchè se non faccio l'amore con lei vuol dire che

in qualche maniera non la trovi più attraente e che non l'ami....insomma partono tutta



una serie di trip, volevo sapere se anche a te le ossessioni incidono nei rapporti

sessuali..scusa se sono un pò indiscreto


A u g u r i a t u t t i q u a n t i voi !

Inviato da: eve89 il Martedì, 23-Dic-2008, 13:51
ti posso rispondere che sono una ragazza..da quando ho il doc ho meno voglia di fare l'amore con il mio ragazzo..l'intimità con lui mi spaventa un po'..

Inviato da: eve89 il Martedì, 23-Dic-2008, 13:53
credo cmq che sia legato al doc pechè fino a questo momento non avevo nessun problema di questo tipo con lui..anzi andava tutto alla grande..

Inviato da: Giosmile il Martedì, 23-Dic-2008, 16:43

Il discorso del sesso vale anche per me, anche se il problema a me si capovolge. L'altro sabato lei era a casa mia, ci mettemmo un po' a letto assieme e stetti veramente bene, avevamo voglia di fare l'amore... ad un certo punto, non so perchè, mi son dovuto inventare di dover andare in bagno perchè è come se improvvisamente mi fossi sentito in colpa, del tipo "ma se poi ci dovessimo lasciare, perchè devo illuderla e fare l'amore con lei???", cose assurde e senza senso, poi in verità mi sono ripreso e non ci ho più pensato. Abbiamo fatto l'amore ed è stato bellissimo come sempre. Il pensiero è tremendo, ti fa credere delle cose assurde, ti rimbambisce completamente e quello che "pensi" ti diventa in qualche modo reale, al di là dei comuni gesti di sempre. Poi il tutto peggiora perchè al pensiero aggiungi la demenza totale, con cose del tipo "ma io essendo uomo, avrei potenzialmente potuto fare l'amore con un'altra donna e sentire lo stesso piacere??? Faccio l'amore con lei perchè voglio fare sesso o perchè mi va di star bene con lei???" Diciamo che da un lato sono domande assurde, ma che razionalmente conservano anche un briciolo di verità. Un uomo, per quanto fedele e attaccato alla sua donna, credo possa potenzialmente fare sesso con un'altra donna che l'attrae, provando sicuramente piacere. Ma il discorso non DEVE essere questo, quello che ci si dovrebbe domandare è: "Ma io farei sesso con un'altra donna???" Io mi risponderei sicuramente no. Questo mi fa capire che la differenza tra un doccato ed uno normale sta proprio sul livello di dettaglio del pensiero. Nel primo caso ci pensi sopra comunque, qualsiasi cosa tu faccia viene analizzata e vivisezionata, domandata e risposta continuamente, ma senza alcun senso e senza alcun fondamento, perchè quello che conta sono le azioni e non i pensieri. Io posso anche pensare di buttarmi di sotto, immaginare il volo, la caduta, immaginare di sentire dolore, di morire, magari mi autosuggestiono e "sento" veramente le sensazioni riprodotte, ma poi basta vedere la realtà: ti butteresti veramente di sotto??? No! Lo stesso dovremmo cercare di pensarla con le nostre ossessioni. La persona non doccata secondo me non sente il bisogno di scendere nei dettagli, è un gradino al di sotto di noi, vive e si muove in base a quello che desidera fare in quel momento, senza premeditare... senza pensare a quello che fa, è sicuro internamente che quello che fa è guidato da qualcosa di cui non ha bisogno di conoscerne l'identità. Noi invece è come se volessimo conoscere quella identità, capire cosa si cela dietro ad un gesto, come se "pensiero" e "movimento" debbano necessariamente essere congrui, dimenticando che in verità non è così. La cosa è peggiorata poi dal "dubbio", l'eterno "dubbio" che il nostro grado di coscienza ci porta a pensare, senza magari riconoscere che quel "dubbio" non ha proprio senso di esistere, è solo un nostro fantasma.

Vi chiedo, a riguardo dei problemi e dei difetti, siete anche voi portati ad ingigantirli e sentirli irrisolvibili, anche se razionalmente SAPETE che non è proprio così???

Giosmile


Inviato da: giovannalapazza il Martedì, 23-Dic-2008, 16:50
QUOTE (Giosmile @ Martedì, 23-Dic-2008, 02:31)
X Giovanna:

La tua frase

"se anche non lo amassi potrei comportarmi con lui per tutta la vita come se lo amassi dandogli tutto l-affetto le attenzioni che darebbe una donna innamorata e lui nn saprebbe mai dei miei dubbi"


è proprio la chiave del problema. E' il significato che ci ostiniamo a dare alla parola amore. Accettiamo che amare è appunto donare tutto l'affetto e le attenzioni all'altra persona e vedrai che la frase "anche se non l'amassi" non avrà più senso di esistere. Però altro errore da evitare secondo me è pesare, in quantità, il nostro dono all'altra persona. Io a volte, quando sto male, mi rendo conto che addirittura esagero con le attenzioni, come se volessi dire a me stesso "Guarda, non vedi che l'ami???". E' sbagliato esagerare, perchè si perde il filo della spontaneità e non sai più quando ci sei o ci fai... sebbene non lo fai con sforzo ma comunque con piacere, non sei al 100% la stessa persona senza il doc! Questa cosa a volte mi provoca una specie di sensazione di automatismo che è spiacevole. Se un giorno vuoi dare 100 fallo, ma se un giorno riesci a dare 30 non farti alcun problema, E' NORMALE. Questa cosa l'ho elaborata aiutandomi con l'osservazione del mio partner, anche lei non mi dona sempre 100!

Giosmile

sono proprio felice di averti conosciuto ti ringrazio di esistere

sai al mio percorso mancavano alcuni elementi

tu me ne hai dato uno:

quello relativo alle prove

io faccio delle prove terribili , non solo per vedere se sentirei la sua mancanza ma anche ahime provo a dirmi " e se morisse?

e mi sembra che non mi importi

ma come dici tu è una situazione che non si può riprodurre con l'immaginazione, non solo , se ansiosamente esaminamiamo le nostre emozioni ovvio che esse non arriveranno perchè necessariametne perdono di spontanietà

Inviato da: Giosmile il Martedì, 23-Dic-2008, 17:03


Infatti.
Prove assurde.

Prova a domandare ad un ragazzo innamorato la stessa cosa: "Se la tua ragazza morisse???" Lui sicuramente ti risponderà "Morirei anche io...". Mi gioco entrambi i gioiellini che quella persona dice quella cosa NON perchè in quel momento si sente un macigno in testa perchè riesce a riprodurre al 100% le sensazioni, ma solo ed esclusivamente perchè si sente irrazionalmente sicuro che reagirebbe in quel modo... diciamo che dribbla il dubbio, non pensa che potrebbe avere il "dubbio" che non provi assolutamente nulla, e questa dovrebbe essere la situazione normale! Diventa anormale fare il contrario, e questo è DOC!

Anche io, prima di avere il DOC, avrei reagito così, e sono sicuro che non avrei risposto "morirei anche io" perchè realmente sarei riuscito a riprodurre quella sensazione, da noi tanto ricercata, ma SOLO ed ESCLUSIVAMENTE perchè mi sarei trovato un gradino sotto a quell'esasperato grado di consapevolezza, avrei "naturalmente" dribblato il dubbio, in soldoni non ci avrei proprio pensato al fatto che "realmente" non provavo quella sensazione!!! La immaginavo solamente e questo mi sarebbe bastato.

Ora invece vogliamo sapere, vogliamo riprodurre... se fosse possibile, sarei un perfetto veggente...

Giosmile

Inviato da: giovannalapazza il Martedì, 23-Dic-2008, 17:11
QUOTE (Giosmile @ Martedì, 23-Dic-2008, 17:03)
Infatti.
Prove assurde.

Prova a domandare ad un ragazzo innamorato la stessa cosa: "Se la tua ragazza morisse???" Lui sicuramente ti risponderà "Morirei anche io...". Mi gioco entrambi i gioiellini che quella persona dice quella cosa NON perchè in quel momento si sente un macigno in testa perchè riesce a riprodurre al 100% le sensazioni, ma solo ed esclusivamente perchè si sente irrazionalmente sicuro che reagirebbe in quel modo... diciamo che dribbla il dubbio, non pensa che potrebbe avere il "dubbio" che non provi assolutamente nulla, e questa dovrebbe essere la situazione normale! Diventa anormale fare il contrario, e questo è DOC!

Anche io, prima di avere il DOC, avrei reagito così, e sono sicuro che non avrei risposto "morirei anche io" perchè realmente sarei riuscito a riprodurre quella sensazione, da noi tanto ricercata, ma SOLO ed ESCLUSIVAMENTE perchè mi sarei trovato un gradino sotto a quell'esasperato grado di consapevolezza, avrei "naturalmente" dribblato il dubbio, in soldoni non ci avrei proprio pensato al fatto che "realmente" non provavo quella sensazione!!! La immaginavo solamente e questo mi sarebbe bastato.

Ora invece vogliamo sapere, vogliamo riprodurre... se fosse possibile, sarei un perfetto veggente...

Giosmile

non sei un veggente ma sei molto intelligente (che fa rima)

hai fatto in breve tempo un perfetto lavoro cognitivo

ora ti resta la parte più comportamentale, cerca di non interrogarti

cerca di non instaurare un dialogo interno fatto di e se .. ma anche ..però ---

so che è difficile ma prova PSICO hug.gif

Inviato da: Giosmile il Martedì, 23-Dic-2008, 17:25

Ci provo con tutte le mie forze.

A volte ci riesco, sto bene e riesco a dribblare i dubbi anche con una risata (ma che cacchio vado pensando???). Altre volte purtroppo cado in una specie di catalessi, che dura anche 4-5 ore, in cui non capisco più niente e l'unico scopo e saziare quel sapere... pian piano spero di venirne fuori!

Stanotte ho dormito male, non perchè pensassi a qualcosa di preciso, ma facevo sogni misti a discussioni e interrogazioni interne ed avevo un fastidiosissimo senso di caldo/freddo alle gambe e al petto. Non ho sudato, ma 2 settimane fa ricordo che una notte simile la passai facendo delle vere e proprie sudate, tipo sfogo influenzale.

Sia la volta scorsa che questa volta, il mattino seguente mi sono sentito curiosamente meglio, come se quello sfogo avesse in qualche modo svuotato la mente... non so spiegare... diciamo che oggi rispetto ad ieri mi sento più fiducioso e riesco a "dribblare" con maggiore facilità. Forse questi sfoghi, in qualche modo, consumano l'ansia???

Bah...

Giosmile

Inviato da: =@sbirulino@= il Martedì, 23-Dic-2008, 17:59
QUOTE (Giosmile @ Martedì, 23-Dic-2008, 15:43)
Il discorso del sesso vale anche per me, anche se il problema a me si capovolge. L'altro sabato lei era a casa mia, ci mettemmo un po' a letto assieme e stetti veramente bene, avevamo voglia di fare l'amore... ad un certo punto, non so perchè, mi son dovuto inventare di dover andare in bagno perchè è come se improvvisamente mi fossi sentito in colpa, del tipo "ma se poi ci dovessimo lasciare, perchè devo illuderla e fare l'amore con lei???", cose assurde e senza senso, poi in verità mi sono ripreso e non ci ho più pensato. Abbiamo fatto l'amore ed è stato bellissimo come sempre. Il pensiero è tremendo, ti fa credere delle cose assurde, ti rimbambisce completamente e quello che "pensi" ti diventa in qualche modo reale, al di là dei comuni gesti di sempre. Poi il tutto peggiora perchè al pensiero aggiungi la demenza totale, con cose del tipo "ma io essendo uomo, avrei potenzialmente potuto fare l'amore con un'altra donna e sentire lo stesso piacere??? Faccio l'amore con lei perchè voglio fare sesso o perchè mi va di star bene con lei???" Diciamo che da un lato sono domande assurde, ma che razionalmente conservano anche un briciolo di verità. Un uomo, per quanto fedele e attaccato alla sua donna, credo possa potenzialmente fare sesso con un'altra donna che l'attrae, provando sicuramente piacere. Ma il discorso non DEVE essere questo, quello che ci si dovrebbe domandare è: "Ma io farei sesso con un'altra donna???" Io mi risponderei sicuramente no. Questo mi fa capire che la differenza tra un doccato ed uno normale sta proprio sul livello di dettaglio del pensiero. Nel primo caso ci pensi sopra comunque, qualsiasi cosa tu faccia viene analizzata e vivisezionata, domandata e risposta continuamente, ma senza alcun senso e senza alcun fondamento, perchè quello che conta sono le azioni e non i pensieri. Io posso anche pensare di buttarmi di sotto, immaginare il volo, la caduta, immaginare di sentire dolore, di morire, magari mi autosuggestiono e "sento" veramente le sensazioni riprodotte, ma poi basta vedere la realtà: ti butteresti veramente di sotto??? No! Lo stesso dovremmo cercare di pensarla con le nostre ossessioni. La persona non doccata secondo me non sente il bisogno di scendere nei dettagli, è un gradino al di sotto di noi, vive e si muove in base a quello che desidera fare in quel momento, senza premeditare... senza pensare a quello che fa, è sicuro internamente che quello che fa è guidato da qualcosa di cui non ha bisogno di conoscerne l'identità. Noi invece è come se volessimo conoscere quella identità, capire cosa si cela dietro ad un gesto, come se "pensiero" e "movimento" debbano necessariamente essere congrui, dimenticando che in verità non è così. La cosa è peggiorata poi dal "dubbio", l'eterno "dubbio" che il nostro grado di coscienza ci porta a pensare, senza magari riconoscere che quel "dubbio" non ha proprio senso di esistere, è solo un nostro fantasma.

Vi chiedo, a riguardo dei problemi e dei difetti, siete anche voi portati ad ingigantirli e sentirli irrisolvibili, anche se razionalmente SAPETE che non è proprio così???

Giosmile


Dalla mia esperienza posso dirti che il pensiero ossessivo, di cui l'80% è composto

dall'ansia, è ripetizione di dubbi, alterazioni, capillarità dei pensieri, ogni sfumatura

di una frase o parola è finalizzata alle nostre ossessioni senza la possibilità emotiva

di superarlo e pertanto sembra insuperabile.

Per me è un attegiamento mentale che determina un limite coercitovo a stare

sempre con gli stessi pensieri....la situazione cambia solo se si abbassa il livello

d'ansia

..spero di essermi spiegato abbastanza

Inviato da: giovannalapazza il Martedì, 23-Dic-2008, 18:07
QUOTE (Giosmile @ Martedì, 23-Dic-2008, 17:25)
Ci provo con tutte le mie forze.

A volte ci riesco, sto bene e riesco a dribblare i dubbi anche con una risata (ma che cacchio vado pensando???). Altre volte purtroppo cado in una specie di catalessi, che dura anche 4-5 ore, in cui non capisco più niente e l'unico scopo e saziare quel sapere... pian piano spero di venirne fuori!

Stanotte ho dormito male, non perchè pensassi a qualcosa di preciso, ma facevo sogni misti a discussioni e interrogazioni interne ed avevo un fastidiosissimo senso di caldo/freddo alle gambe e al petto. Non ho sudato, ma 2 settimane fa ricordo che una notte simile la passai facendo delle vere e proprie sudate, tipo sfogo influenzale.

Sia la volta scorsa che questa volta, il mattino seguente mi sono sentito curiosamente meglio, come se quello sfogo avesse in qualche modo svuotato la mente... non so spiegare... diciamo che oggi rispetto ad ieri mi sento più fiducioso e riesco a "dribblare" con maggiore facilità. Forse questi sfoghi, in qualche modo, consumano l'ansia???

Bah...

Giosmile

anche a me viene caldo e quella sensazione di angoscia allo stomaco

Inviato da: eve89 il Martedì, 23-Dic-2008, 18:21
anchio quando mi parte l'ossessione..partono i miei pensieri negativi e nel frattempo mi prende un angoscia terribile allo stomaco..mi sento la testa scoppiare..più cerco delle risposte più non le trovo,più mi agito e l'ansia sale a mille..quindi secondo me dobbiamo anche cercare attraverso una terapia adeguata di incanalare la nostra ansia in altro modo perchè se cmq quando partono le nosre ossessioni parte anche l'ansia vuol dire che entrambe le cose sono collegate..

Inviato da: =@sbirulino@= il Martedì, 23-Dic-2008, 20:55
Concordo pienamente con te eve89....perchè l'ansia e il pensiero sono

strettamente connessi, e potrei dire che riuscendo ad eliminare l'ansia è un bel

passo avanti i pensieri riesci a superarli molto più facilmente....e questo l'ho

provato di persona

Inviato da: eve89 il Martedì, 23-Dic-2008, 21:41
sisi io lo dico perch me l'ha confermato anche la mia psicologa..inoltre sto notando che nei periodi pre esame il mio doc peggiora a vista d'occhio..in più io è da circa 2 anni che soffro di disturbi d'ansia..secondo me tutto è collegato..

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 24-Dic-2008, 22:47


Le ossessioni e l'ansia sono naturalmente collegate. Quando parte l'ossessione ed arrivi al "dubbio", quello ti fa partire l'ansia che ti prende stomaco e cervello. La terapia migliore è secondo me di tipo cognitiva e comportamentale. La prima consiste nel cercare con il semplice ragionamento di "dribblare" il dubbio, darti la spiegazione che quel dubbio è tanto lecito quanto infondato e non dimostrabile, così come sto cercando di fare io con le questioni che ho postato giorni fa. In questo modo sono riuscito a controllare almeno l'effetto ansia di un 70-80%, in questo modo riesci ad accettare le ossessioni con più calma, riesci a superarle più facilmente e diventano così sempre più rare. Non è facile, perchè non appena ti distrai e credi di stare bene, facendo scattare quella naturale sensazione paradisiaca in cui credi di esserti scrollato di dosso il problema, ecco che un retropensiero ti passa per la mente, tipo "ma sto veramente bene? ma sto bene perchè è realtà o perchè mi sto illudendo di star bene?", e ricadi nel baratro un'altra volta. Non bisogna mai abbassare la guardia ed occorre fare tutto il possibile per cercare di non interrogarsi, non domandarsi il perchè del perchè ecc. Questa è infatti la seconda fase, quella che succede la fase di controllo dell'ansia, ovvero la fase comportamentale. Accettate il "difetto" e se vi parte un pensiero negativo, fate finta di niente, snobbatelo come se fosse una cosa normale e continuate ad agire secondo il vostro istinto.

Vi faccio il mio esempio. Oggi ero con la mia partner, sono stato tutta la mattinata a fare shopping con lei e sono stato benissimo, non ho pensato quasi mai a niente (il quasi è d'obbligo, perchè di rado qualche pensiero scattava sempre), mi sono riscoperto spontaneo come lo sono sempre stato, ho riso, ho fatto ridere e dall'esterno credo che nessuno avrebbe mai notato qualche differenza tra il me di oggi ed il me di qualche mese fa. Poi dopo pranzo mi sono un po' steso sul divano per riposare, mentre la mia partner chiudeva dei pacchetti regalo. Improvvisamente, non so ne da dove è uscita sta cosa e ne il perchè, mi sono svegliato di soprassalto con una terribile ansia ed una sensazione di completo ottundimento, non sentivo più nulla, mi sembrava di vivere in un sogno ed ho cominciato a domandarmi istantaneamente "ma che ci faccio quì? perchè non sento niente? ho paura, forse non le voglio bene???". Insomma una vera assurdità. Diciamo che dopo circa 10min mi sono completamente ripreso (o quasi), ho cominciato a dirmi "ma cosa dovrei sentire??? Mi sono appena svegliato di soprassalto!" Di fatti, dopo una mezz'oretta ero con lei di nuovo a scherzare e a ridere assieme.

Un aspetto veramente terribile di questo stato di veglia continua sulle nostre emozioni è il seguente: la mente e la spontaneità dei nostri gesti viaggiano su due binari completamente differenti. Mentre sono con lei che scherzo, rido, giochiamo assieme, prepariamo i regali, programmiamo la giornata, ci scambiamo coccole, ecc., CONTEMPORANEAMENTE la mente invia degli input distruttivi con pensieri del tipo "ma perchè fai questa cosa? La fai perchè la senti o perchè la devi fare?" - "E' inutile che ti sforzi, tanto non l'ami abbastanza" e cose similari. Per quanto ti sforzi di non dare retta alle domande e non darti risposta, queste vengono a valanga, mentre nella realtà sei felice e fai quello che hai sempre fatto.
Vi capita la stessa cosa?

Io credo che il doc in qualche modo, o per sua stretta causa o per una condizione pregressa, mette in evidenza comunque uno stato depressivo. Dico questo perchè, almeno nel mio caso, vivo comunque uno stato più o meno apatico, soprattutto quando sono da solo e lontano da lei. La notte e quando riposo di giorno sono i momenti più esposti e più brutti, perchè capita spesso di fare sogni strani, di svegliarmi con ansia per poi riprendermi, di immaginare/sognare discorsi ed interrogazioni a me stesso. Quando mi sveglio, per la prima mezz'ora mi sento strano, poi mi riprendo un po' alla volta portandomi dietro una strana, ma curiosamente dolce, malinconia.
A prescindere da come vi capita e/o se vi capita come me, il doc vi lascia "sempre" un retrogusto malinconico nella vostra giornata, a prescindere se state benissimo o benino? E a nervosismo come state?

APPROFITTO PER AUGURARVI UN SERENISSIMO NATALE A TUTTI VOI, IN PARTICOLARE A GIOVANNA, GRAZIE ALLA QUALE SONO RIUSCITO A CAPIRE IL MIO PROBLEMA, COSI' DA RIUSCIRE (ALMENO SPERO) PIAN PIANO DI VENIRNE FUORI!

Giosmile

Inviato da: eve89 il Giovedì, 25-Dic-2008, 18:43
Ciao giosmile..innanzitutto buon natale anche a te,io il grazie lo devo a te..perchè proprio tu avevi messo un link con l'articolo tradotto da giovanna in un altro forum di psicologia..da quel momento anchio sto meglio.
Comunque voglio dirti che nonostante la differenza di età tra noi 2 e l'esperienza diversa anchio ho il doc da relazione e provo le stesse identiche emozioni che provi tu..anchio ho giorni in cui sto con il mio ragazzo e sto benissimo,mi comporto in modo naturale proprio come facvo prima..ma proprio quando mi sembra di stare bene ecco che arrivano i pensieri..inizio a chiedermi se davvero sto bene con lui oppure se mi comporto così solo per non farlo rimanere male..oppure mi sto illudendo di stare bene con lui oppure sto bene veramente??..e allora ripiombo ancora giù..mi demoralizzo tantissimo..inizio a chiedermi se certe cose le faccio peerchè le sento davvero oppure perchè mi sento in obbligo di farle?..tipo lo guardo,penso è bellissimo..mi viene spontaneo dargli un bacio perchè ne ho voglia,perchè mi sento di farlo in quel momento..ecco che dopo un po' partono quelle stupidissime domande..le odio..odio quest'ossessione e tutto l'ansia che ho dentro di me..concordo sul fatto che anchio in questo periodo è come se non fossi mai soddisfatta di nulla nella mia vita,vado a letto e sento che dentro di me manca qualcosa..quel qualcosa che mi servirebbe per tornare serena come lo ero prima..come l'hai definito tu,provo una specie di retrogusto malinconico..mi sento sempre malinconica,c'è qualcosa che nonostante io mi senta meglio mi impedisce di essere completamente felice..e pe quanto riguarda il nervosismo io in questo periodo lo sono spesso..

Inviato da: Giosmile il Venerdì, 26-Dic-2008, 02:55


Come ho scritto nell'articolo messo in evidenza da Giovanna, secondo me il vero problema è che non riusciamo a dare per scontato di voler bene al proprio partner. Cerchiamo continuamente prove, eseguiamo rituali e compulsiamo con la mente.

Ora le prove mentali sono insufficienti ed inutili, quindi le uniche che danno sollievo sono quelle che si ottengono con il causare "emozioni" nei confronti del partner tramite coccole, momenti di convivialità, baci, carezze, ottenibili nei momenti "buoni", cioè quelli in cui l'ansia è diminuita e riesci a "dimenticare" il problema per qualche minuto.

Purtroppo dobbiamo convincerci che stare bene non significa provare continuamente emozioni, dobbiamo soffermarci di più sul fatto che la nostra deve essere una volontà. Non è immaginabile una giornata intera di coccoloni, anzi è probabile che addirittura non potrebbero essercene per milioni di motivi, come lavoro, studio, ecc.

Proviamo ad osservare come si comporta il nostro partner, magari aiuta a convincerci di questa cosa... lui/lei è sempre preso nei nostri confronti? E' sempre li a guardarci con gli occhi a cuoricino? Tutto il giorno non fa altro che pensare a noi? Siamo l'unico scopo di qualsiasi cosa lui/lei faccia durante il giorno?

Proviamo a dare una risposta a queste domande tramite l'osservazione, PROBABILMENTE riusciamo a placare, nel tempo, questa ossessione di DOVER SENTIRE CONTINUAMENTE QUALCOSA per giustificare i propri sentimenti.

Finchè ci immaginiamo che qualsiasi nostro gesto nei confronti del partner debba essere in qualche modo "incorniciato" da una magia mistica che presuntuosamente vorremmo chiamare amore, mai riusciremo a superare il problema. Occorre accettare e dare per scontato che in realtà quella magia mistica è una cosa molto più reale e tangibile e si chiama VOLONTA'.

Solo che prima del DOC non lo sapevi, lo facevi e basta, senza porti domande.
Ora invece ci domandiamo il perchè di quei gesti, come se avessimo scoperto l'acqua calda, cioè che quella magia in cui credavamo non esiste. Ovvero esiste ma non è magica, è solo un volere. In pratica, da prima ad ora non è cambiato niente, siamo solo + consapevoli... e forse da eterni romantici non lo vogliamo accettare... ci da quasi fastidio e questo ci fa immaginare che "prima" era meglio, quando si agiva senza domandare e senza porsi problemi di alcun tipo. Ma poi cosa conta davvero? Cosa è importante? La finta magia o la vera volontà?

Giosmile

Inviato da: Le Cimetière des Arlequins il Venerdì, 26-Dic-2008, 11:49
Questa è una delle discussioni più interessanti che abbia letto. Grazie, a Giosmile e a tutti quelli che sono intervenuti.

Il percorso analizzato da Giosmile nel primo post è lo stesso a cui sono arrivata io, dopo che mi è stato diagnosticato il doc da relazione. Mi conforta moltissimo ritrovarmi in tutti i pensieri e comportamenti da te descritti.

Salverò questa discussione e, se mai dovesse capitare in futuro di averne bisogno, la rileggerò.

Credo che già il fatto di essere consapevoli di avere un tale disturbo e conoscerne i meccanismi porti verso la strada della guarigione; soffrirne e ignorarne l'esistenza (come per tutti di disturbi, d'altronde) porta ad una inevitabile distruzione.

L'amore non è un sentimento. Ho cercato di spiegare con lunghi ragionamenti il significato di questa frase a me stessa e agli altri ed è tutto riassunto esattamente in quelle parole. Bisogna tenerlo sempre impresso nella mente.

Inviato da: eve89 il Venerdì, 26-Dic-2008, 12:04
come dice giosmile..l'AMORE NON è SENTIMENTO,è VOLONTA ed è vero..all'inizio di ogni storia o almeno della maggiorparte di queste,c'è la fase dell'innamoramento dove le emozioni e le sensazioni provate sono amplificate a mille..quando vedi una sua chiamata ti emozioni,rileggi milioni di volte un suo messaggio particolarmente dolce,prima di addormentarti ripensi al suo viso a tutto quello che ti ha detto e come l'ha detto..man mano che il tempo passa è ovvio che tutto ciò non provoca in noi più quelle emozioni più forti,subentra un sentimento più profondo..si comincia a capire che il partner non è quella persona perfetta che noi immaginavamo,quache difetto lo ha..ma se ci si ama davvero anche quelli si accettano e si gestiscono..poi da lì in poi è normale che l'amore diventi sempre più forte come è normale che le emozioni diminuiscano..solo che,almeno io parlo secondo il mio punto di vista, io credevo che l'amore vero fosse quello che fino ad 80 anni ti fa battere il cuore ecc..voi direte "ma che stupida!"..beh avete ragione,alla fine io ho solo 19 anni,questa è la mia prima storia seria e l'avevo idealizzata in modo incredibile..credevo che quei sentimenti fortissimi che provavo all'inzio li avrei provati per sempre se davvero amavo il mio ragazzo..quando ho iniziato a notato che questi si erano in qualche modo attenuati mi sono spaventata in concomitanza col fatto che vedevo invece il mio ragazzo molto più preso di me in quel momento..ovviamente era anche un momento di stress per me,avevo appena iniziato l'uni e stavo x affrontare il mio primo esame..tutto un insieme di cose che mi hanno fatto andare in crisi,hanno risvegliato in me l'ansia di cui già soffrivo da qualche anno..ed ecco che la mia ansia questa volta ha colpito la persona più importante per me..

Inviato da: VASCHIANO D.O.C il Venerdì, 26-Dic-2008, 20:28
Sei un grande GIOSMILE

Inviato da: Giosmile il Sabato, 27-Dic-2008, 03:49

Mi lusinga molto quello che scrivete... ma credetemi, non sono un "fuoriuscito dal problema", credo di esserci ancora dentro con entrambi i piedi.

Ci sto lavorando tantissimo, per il momento però ho scelto la strada autonoma. Non ho consultato ne psicologi ne psicoterapeuti. Credo che conoscendo le basi del distrurbo e utilizzando il ragionamento, posso provare a farcela! Sono un testardo, da buon ingegnere quale sono, sento di voler risolvere da solo il problema. Se proprio non dovessi farcela, almeno potrò dire di averci provato!

Oggi sto molto meglio, riesco a gestire l'ansia che è quasi sparita. Sono fuori da quel tunnel fatto solo di sofferenza ed angoscia. Sento però di dover lavorare molto su quel "dare per scontato" di cui ho parlato sopra. Evitare di dover sfamare la mia mente e le mie ossessioni esclusivamente con le sensazioni (coccole, affetto, ecc.). Sebbene io abbia ben razionalizzato che amare e voler bene non significa questo, resta comunque un problema darla a digerire a questo fottuto disturbo! Come se l'unica via per stare bene fosse appunto mettere alla prova le emozioni, come in una droga.

Oggi ero con la mia ragazza sul divano, vedavamo la tv ed eravamo avvolti da un copertino perchè faceva un po' freddo. Sentivo il suo odore, il suo calore, il suo dolce visino, ecc. Emozioni su emozioni, che andavano e venivano, e mi sentivo sereno e sazio. Avevo le prove. Poi verso sera un gruppo di amici viene a casa ed iniziamo a fare qualche gioco di gruppo. Questi non sono ovviamente momenti in cui puoi riprodurre "quelle emozioni", ed il cervello inizia ad elucubrare e mandarti continui report "cosa senti ora? Perchè non senti niente?" Ma cosa diavolo avrei dovuto sentire se in quei momenti eravamo ognuno di noi impegnati a fare tutt'altro??? Sebbene io abbia razionalizzato tutto quello che fin'ora ho scritto in questo forum, questo dannatissimo disturbo ti porta a non volerne sapere, vuole quella droga, ha bisogno di sentirsi "sicuro" su un qualcosa di completamente irrazionale e falsato. IO SO DI VOLERLE BENE, ma il cervello riesce ad ammetterlo solo se "sente" il trasporto fisico/emozionale. La cosa più sbagliata.

Io credo che questo disturbo sia paragonabile al 100% con quello del caso del rubinetto del gas. Chi ha il doc da controllo, ha bisogno di controllare una, due, tre...cento volte che il rubinetto del gas sia chiuso, sebbene SAPPIA che il rubinetto è stato chiuso la prima volta. Il cervello non si accontenta della "prima volta", non riesce proprio a darlo per scontato, deve "rivalutare" un'altra volta e continuamente che quella data azione è fisicamente avvenuta. Allo stesso modo, chi ha il doc da relazione deve aprire una, due, tre... cento volte il rubinetto delle emozioni, sebbene SAPPIA che quelle emozioni ci sono state già la "prima volta" e che quindi basterebbero per stare tranquilli. Come nel primo caso occorre evitare con sforzo di ritornare indietro per ricontrollare che il rubinetto è chiuso, dimostrando a se stesso che non accadrebbe comunque nulla alla propria incolumità, così nel secondo caso occorre evitare di "dover" sentire in ogni momento le emozioni, dimostrando che comunque non accadrebbe niente al proprio rapporto. Abituandoci a non "dover" sentire per forza, col tempo potremmo abituarci di nuovo a quest'idea e non pensarci più... vivere tranquillamente, senza ossessioni!

DARE PER SCONTATO E' GIUSTO, PERCHE' TANTO L'AMORE E' UNA VOLONTA'!

Vi chiedo di scrivere e commentare le vostre esperienze, perchè confrontandoci e riconoscendoci, riusciamo a farci forza e tranquillizzare i nostri assurdi pensieri. Certamente il doc è molto complesso ed ognuno lo vive con le proprie peculiarità e con diverse intensità, ma credo che moltissimi punti siano praticamente identici, così come molti meccanismi del disturbo. Se molte particolarità sono comuni, significa che il doc è facilmente riconoscibile e probabilmente è più facile trovare il suo punto debole.

Aiutiamoci!

Giosmile

Inviato da: Le Cimetière des Arlequins il Sabato, 27-Dic-2008, 10:56
Ciao Giosmile,

provo a raccontare l'evoluzione del mio doc, per confrontarci, come dici tu, e sperando che il risvolto negativo che ha raggiunto possa servire da esempio e monito a tutti.

Ho conosciuto il mio (ex) ragazzo la sera di capodanno di tre anni fa, ci siamo innamorati subito (nel nostro cuore già lo eravamo, dopo un'amicizia di 4 mesi in Internet); lui abitava a Roma, io a Milano. Ho iniziato da subito a fare la “pendolare”, verso luglio mi sono trasferita a vivere con lui e a settembre ho fatto anche il passaggio di università.

All'incirca nel periodo che coincise con il trasferimento effettivo sono iniziati a sorgermi i dubbi causati da DOC. Avevo sofferto nel corso della mia adolescenza di depressione, DCA, fobia sociale, attacchi di panico e derealizzazione, ma mai di DOC; almeno così credevo, dato che non riuscivo in nessun modo ad inquadrare questo disturbo. Qualche anno fa parlavo spesso con un utente del forum dei suoi doc (utente a cui mando un forte abbraccio), cercando di capire cosa fossero e non mi era possibile: non capivo come uno potesse convincersi di una cosa, sapendola falsa.

I dubbi che avevo sono quelli comuni: lo amo? Se andasse con altre soffrire? Se morisse soffrirei? A volte mi rispondevo di sì, la maggior parte invece ero convinta di no, che non mi sarebbe importato nulla. Il problema è che questi dubbi mi tormentavano, non smettevo un attimo di pormi tali domande. Piano piano ho iniziato a smettere di fare l'amore con lui.
Ma il nostro rapporto era ancora ottimo: non credo esistano due persone che siano state tanto bene quanto noi due in quel primo anno (diciamo 10 mesi).

Poi arrivò il crollo. A dicembre entrai in una fase acuta di dap, che mi fece piombare in un “living-hell”: avevo attacchi di panico e derealizzazione dalla mattina alla sera; non mangiavo, non leggevo, non parlavo, non potevo nemmeno guardare la televisione. Vegetavo a letto continuamente in preda al terrore. Durò 5 mesi, fino a che non iniziai una terapia breve strategica, che nel giro di due/tre sedute migliorò notevolmente la situazione.

(Devo precisare che per un anno intero ho vissuto quasi nel più totale isolamento con il mio ragazzo, incontravo ovviamente gente all'università, ma non uscivo mai e non avevo amici.)

Nel frattempo conobbi un ragazzo con il quale strinsi subito un'amicizia fortissima. Considerata la situazione non è difficile arrivare a fare due più due; è capitato proprio in un momento in cui stavo uscendo da una terribile malattia e dopo un anno che non mi legavo con nessuno: mi sono affezionata a lui molto più di quanto avrei fatto in altre circostanze. Devo poi aggiungere il fatto che con lui non avevo MAI attacchi di panico, che ormai mi venivano per lo più in casa, con il mio ragazzo.
In breve: il “migliore” amico si innamorò di me, io non lo ero affatto di lui (senza bisogno del doc che mi facesse dubitare, sapevo di non esserlo), la situazione era devastante per il mio ragazzo, soffriva. Io, egoisticamente, associavo l'amico al mio benessere e non mi volevo separare da lui e per di più mi comportavo probabilmente in modo da illuderlo.

A maggio ho lasciato il mio ragazzo, l'amico ormai non c'entrava più nulla, ma se dovessi raccontare i particolari la storia diventerebbe troppo lunga. L'ho lasciato con la convinzione di NON amarlo, peccato che nel frattempo... non smettevo di piangere, neanche per un attimo.
Era PALESE che stessi andando contro la mia vera volontà! Ma non conoscevo il doc, non avevo neanche mai sentito parlare di doc da relazione.

Quando mi accorsi che non potevo vivere senza di lui, stava già insieme ad un'altra ragazza.

Da lì è seguita una lunga e lenta agonia. A febbraio dello scorso anno sono “impazzita” e per il dolore sono stata sul punto di buttarmi dal balcone, ma sono riuscita ad afferrare una forbice invece, provocandomi lunghe ferite su tutto il corpo. Da lì ho ricominciato la terapia, mi è stato diagnosticato il doc da relazione, che perlomeno ha attutito un po' il mio senso di colpa. Non posso perdonarmi per averlo fatto soffrire, non posso perdonarmi il fatto che lui mi odi.
E mi odia ancora, perché un paio di mesi fa (dopo oltre un anno che non ci sentivamo) ha pensato di “vendicarsi”, contattandomi, illudendomi in un certo senso (mi ha detto di essere praticamente single), per poi scrivermi, una settimana dopo, di avermi solo usata per far ingelosire la ragazza e per vendicarsi di me.

In compenso anche la ragazza mi ha scritto, una mail bellissima, che mi ha fatta commuovere; aver “inquadrato” la persona che sta al suo fianco mi ha un po' risollevata, ho un'opinione molto alta di lei. Non riesco a capire il motivo, ma mi sento fortemente legata a lei, il sentimento che provo pensandola è di affetto.

Al mio racconto va forse aggiunto il fatto che quando sono andata a convivere avevo ventun anni, non avevo mai avuto relazioni importanti prima e , a causa dei miei disturbi e di altri problemi, non ho vissuto un'adolescenza normale, ho avuto pochissimi rapporti con le altre persone. Questo ha sicuramente complicato il doc.

Ho scritto molto, spero si evinca dalle mie parole la disperazione in cui ho vissuto per un anno e mezzo. Per colpa di un disturbo ho perso quello che era la mia vita e, soprattutto, ho fatto soffrire quella che era la persona più importante per me. Se anche non doveste riuscire a sconfiggere il doc, almeno siate coscienti che si tratta di un disturbo, conviveteci piuttosto, ma non rovinate le vostre relazioni.

Saluti.

Inviato da: uiop il Sabato, 27-Dic-2008, 11:57
Ciao a tutti.....volevo chiedervi una cosa....Ormai io ho appurato perfettamente che ciò di cui ho sofferto in quest mesi è stato doc da relazione e ogni tanto ho alti e bassi...quello che non mi chiaro è questo:perchè viene il doc?perchè amiamo talmente il partner,ci stiamo talmente bene con lui tanto da pensare che non può essere tutto vero e temiamo di perderlo?ecco pechè poi ingigantiamo i difetti dell'altro,per trovargli per forza qualcosa che non va e quindi un motivo perchè la cosa finisca?o perchè nel profondo sentiamo che la persona non fa per noi?quest'ultima frase è terribile da scrivere e io sono certa che la motivazione sia la prima ma se c'è qualcuno che ne sa più di me mi risponda,grazie!ps a me adesso il doc si manifesta in paura di litigare,ma non troppa,forse perchè sono 5 6 giorni che sto da dio con lui!inoltre a chi ha sofferto il doc,i malumore si rifletteva sul vostro partner e portava ad aver paura anche a lui?grazie a chi mi risponderà

Inviato da: uiop il Sabato, 27-Dic-2008, 11:58
o ancora,il che mi fa ancora più paura,non siamo pronti ad impegnarci in una vera relazione ma vogliamo solo delle storielle e quindi quando le prime sensazioni finiscono ci stanchiamo?a me questo pensiero mi ha fatto passare momenti terribili perchè io ho sempe voluto una storia seria,e sentirmo sfiorare da questo pensiero mi ha fatto impazzire...era come credre che tutto ciò in cui avevo sempre creduto fosse solo illusione,scoprirsi diversi da come si era immaginati di essere...terribile....

Inviato da: Giosmile il Sabato, 27-Dic-2008, 12:14


Sono pienamente d'accordo con te. Per questo mi rende molto triste, come scritto in un altro post, il fatto che molte coppie sane ed affiatate si sono lasciate solo per un disturbo della mente, senza riuscire a capire la vera responsabilità di quel gesto.

Come dici tu, se non conosci il disturbo non puoi capire perchè ti succedono quelle cose ed inevitabilmente pensi che c'è qualcosa che non va. Peggio poi se ti confronti con gli altri, se cerchi di sfogarti con un amico o un genitore... stai tranquilla che se non conosce il problema, ti darà il consiglio sbagliato. "Senti cosa ti dice il cuore! Se stai così significa che non l'ami veramente!" E cose del genere.

Io sono convinto di un fatto. Se non ami più una persona, non c'è abitudine che ti possa continuare a legare con lei/lui. Sicuramente potresti anche soffrirne, ma non una sofferenza del tipo "ma io voglio stare con lei/lui! Perchè!?!?!" piuttosto una sofferenza più egoistica, dove l'unico tuo scopo è trovare il modo di liberarti di lui/lei cercando di sentirti quanto meno possibile in colpa, ma allo stesso tempo con il desiderio di scrollarti il problema di dosso.

Per me, per esempio, vale la prima sofferenza. Io voglio stare con lei e lo dimostro con i gesti di tutti i giorni, è la mente che è debole e cerca solo prove, la mente è debole perchè ha paura che io potessi commettere il gesto di mandare tutto a puttane... sebbene non lo farei. E' una sofferenza atroce, perchè pensi ad una cosa, ti suggestioni che potresti farla, ma poi non la fai...

Nel tuo caso è mancata purtroppo la conoscenza. 3 anni fa stava per accadere anche a me la tua stessa ed identica cosa. Mi ricordo che piangevo tra le sue braccia perchè sentivo che dovevo lasciarla anche se sapevo di non volerlo. Una situazione assurda, mi sembrava di impazzire. Ne soffrivo come un cane, chiuso nella mia stanza con la sua foto in mano e a piangere. Però io sono stato fortunato perchè, anche grazie alla sua comprensione, ho trovato la forza di resistere e senza conoscere che era doc ne sono uscito... non so nemmeno io come. Ora si è ripresentato, più devastante di prima, perchè in tutto ciò io tra 5 mesi mi sposo. Quindi DOVEVO CAPIRE, prima di conoscere che era doc sapevo che non potevo commettere passi falsi, sia per me che per lei. Questo forum è stata la mia salvezza, perchè ho scoperto che questo problema ha un nome, è un disturbo e come dici tu occorre fare tutto il possibile per scacciarlo via, non può e non deve essere la causa della fine di una splendida relazione. Per questo mi sono attivato subito e con tutte le mie forze sto seguendo un percorso di ragionamento, mirato a dribblare i dubbi, anche grazie alle vostre squisite ed importantissime osservazioni, ed ora sto molto meglio.

Ti ringrazio per la tua testimonianza. Ogni nostro racconto aggiunge un mattone a quel muro che dobbiamo costruire per separare noi dal fottuto e bastardo doc!

Un abbraccio
Giosmile

Inviato da: bla il Sabato, 27-Dic-2008, 12:27
la mia situazione è un pò diversa..io sono stata fidanzata tanti anni con un ragazzo,l'ho lasciato..e come dici tu,giosmile,non c'è stata abitudine o altra cosa che mi abbia fermato..poi conosco un altro ragazzo,il mio attuale,mi innamoro perdutamente,finchè un giorno non mi riviene in mente quell'idiota del mio ex e comincio ad avere paura di essere ancora legata a lui..un incubo..ovviamente tutto ciò mi ha portato a dubitare dei miei sentimenti per il mio ragazzo..sono stata malissimo,ci sono stati momenti in cui temevo davvero di avere sbagliato tutto,però di una cosa mi faccio forte:IO VOGLIO stare con il mio ragazzo,prima che succedesse tutto ciò io volevo sposarlo,i pensieri sul mio ex mi spaventano,mi danno fastidio,non vorrei averli,insomma..se fossero stati reali io sarei corsa da lui,INVECE NO..io voglio solo eliminarli...io voglio ritornare ad essere felice con il mio ragazzo come prima,amarlo senza vivere nell'ombra di questa paura..a nessuno di voi è capitata una cosa simile?

Inviato da: Giosmile il Sabato, 27-Dic-2008, 12:28

No cara uiop.
Probabilmente nè l'una nè l'altra cosa.

E' solo doc, un disturbo che secondo me viene non per un motivo legato al partner, ma perchè nella nostra mente i meccanismi di "comprensione" sono diversi da chi non ne è affetto. Probabilmente ogni doccato è un ossessivo o un potenziale tale, su tutto e non solo nell'amore. Io lo sono e lo sto scoprendo solo oggi. Prima non potevo immaginare, credevo che i rituali che compivo per altre situazioni fossero per me normali e naturali, invece mi riscopro un ossessivo... forse non grave, ma comunque un ossessivo (a volte conto i passi, a volte controllo 3-4 volte se l'auto è chiusa, devo svolgere delle date azioni prima di andare a dormire, ho sofferto 2 anni fa di dap per presunti e fantasmi problemi di salute, molti anni fa per un rapporto con una ragazza non completo mi preoccupai a dismisura di aver preso l'hiv e per lungo tempo, paura ossessiva di non superare gli esami all'università e rimanere indietro rispetto ai miei colleghi, cosa che mi faceva decidere di accettare l'esame anche se il voto non mi andava, ecc.)

Non pensare ai perchè, non serve, sono compulsioni. Pensa solo a ritrovare il tuo equilibrio, ama con i gesti, non "idealizzare" l'amore, dai per scontato di volere del bene e non preoccuparti dei perchè e dei percome di ogni singolo gesto. Vivi e basta, fatti scivolare il dubbio e vedrai che tutto ritornerà come prima... o almeno quasi.

Fai tue tutte le considerazioni di questo forum, nutruti di loro per placare, o almeno limitare, la fame di sapere della nostra mente. E se hai voglia, sfogati quì, scrivi le tue sensazioni, racconta la tua storia.

Giosmile

Inviato da: Giosmile il Sabato, 27-Dic-2008, 12:34


Cara bla,
l'oggetto del doc è praticamente lo stesso, ma cambiano le ossessioni... o meglio, cambia il punto di vista della stessa ossessione.

Ciò che conta sono le azioni. Tu ritorneresti con il tuo ex? No. Questo deve bastare.
Lo so che è difficile, perchè inizieresti a compulsarci di nuovo su, ma dobbiamo farci forza!

Come per me: io lascerei la mia ragazza? No. Il difficile è bleffare il cervello, che continua a riproporti la possibilità che potresti farlo. E chiede quelle sensazioni...

Giosmile

Inviato da: uiop il Sabato, 27-Dic-2008, 12:49
Grazie per la risposta giosmile....io posso dire che,rispetto a un paio di mesi fa,dove ho sofferto atrocemente per questo doc arrivando a non mangiare più,ora sto decisamente meglio....e cmq anch'io,con questo forum,ho capito che tutte quelle che io ho sempre creduto fissazioni(e ne ho avute tante)sono in realtà sintomi di un vero disturbo....sono contenta di averlo scoperto perchè così conosco il nemico e posso in qualche modo sconfiggerlo...E poi ho capito che tutte le fisse hanno un unico comune denominatore:colpire le cose a cui tieni di più!ma non gliela dò vinta!ps se vuoi leggere la mia storia c'è nella discussione del doc da relazione in evidenza....un abbraccio

Inviato da: uiop il Sabato, 27-Dic-2008, 12:51
inoltre anch'io,confidandomi con la mia famiglia dei miei dubbi ho avuto risposte del tipo allora non lo ami,può succedere,non ti vedo felice da quando stai con lui e cose così....anche se non sapevo controbattere sentivo dentro di me che si sbagliavano......

Inviato da: bla il Sabato, 27-Dic-2008, 13:15
QUOTE (Giosmile @ Sabato, 27-Dic-2008, 11:34)
Cara bla,
l'oggetto del doc è praticamente lo stesso, ma cambiano le ossessioni... o meglio, cambia il punto di vista della stessa ossessione.

Ciò che conta sono le azioni. Tu ritorneresti con il tuo ex? No. Questo deve bastare.
Lo so che è difficile, perchè inizieresti a compulsarci di nuovo su, ma dobbiamo farci forza!

Come per me: io lascerei la mia ragazza? No. Il difficile è bleffare il cervello, che continua a riproporti la possibilità che potresti farlo. E chiede quelle sensazioni...

Giosmile

hai perfettamente ragione..dalla mia prospettiva è tutto all'incontrario:ovvero faccio prove sul mio ex tipo"e se morisse?" e provo un immenso dolore e questo mi spaventa perchè penso che allora è vero che sono legata a lui.è come se nel momento in cui ci penso,lo immagino sempre in questioni estreme,di vita o di morte..per di più sul mio ragazzo non ho alcun tipo di preoccupazione..però se penso a ritornarci insieme lo so che non avverrebbe MAI e POI MAI,però ecco questo non mi basta..in tutto ciò il senso di colpa che ho nei riguardi del mio ragazzo è atroce,ma come potrei mai fargli capire che questa è una cosa più forte di me?Spero davvero di uscirne presto..

Inviato da: bla il Sabato, 27-Dic-2008, 13:20
QUOTE (uiop @ Sabato, 27-Dic-2008, 11:51)
inoltre anch'io,confidandomi con la mia famiglia dei miei dubbi ho avuto risposte del tipo allora non lo ami,può succedere,non ti vedo felice da quando stai con lui e cose così....anche se non sapevo controbattere sentivo dentro di me che si sbagliavano......

Stessa identica cosa..nessuno ci può capire..all'inizio dei miei dubbi io mi confidai con la mia famiglia.Io stavo malissimo.Loro iniziarono a dirmi"ma come facciamo ad aiutarti,l'amore si sente"..quando sentivo quelle parole "si sente"mi prendeva una morsa allo stomaco,perchè io non sentivo niente,avevo solo ansia,ma sapevo che "avevo sentito",diciamo cosi,fino al giorno prima..una sensazione orribile,dove a parole non si riesce a spiegare quello che ci succede perchè è il cervello che si ci si muove contro..

Inviato da: bolla il Sabato, 27-Dic-2008, 23:18
ciao, scusate se mi intrometto...ma dopo aver letto la tua lettera gosmile non posso far a meno di pensare che tutto questo sia un modo immenso di amare.In fondo credo che l'amore, come l'amicizia,ma direi la vita in generale chieda soprattutto verità.E tutto qui trabocca di verità, altrimenti, credo, non mi emozionerebbe. Poi, per carità esistono mille modi di essere veri, ma se questo è il tuo....
a me sembra intenso e splendido.

Inviato da: Giosmile il Domenica, 28-Dic-2008, 03:14


Cara Bolla, ti ringrazio per le preziose parole.

IO SO di volerle bene.
Diciamo che mentre prima le ossessioni in qualche modo riuscivano a mettere in dubbio anche nella realtà il fatto che le volessi bene, oggi nonostante le ossessioni continuino a venire riesco a sentirmi sicuro di questo. Sembra assurdo, se ti senti sicuro di una cosa dovresti stare tranquillo, ma evidentemente i meccanismi mentali sono molto più difficili da capire. Diciamo che paragonerei la tensione emotiva che si prova a quella di un esame universitario: immagina di sentirti preparatissimo, di aver studiato il programma senza nessuna pecca e senza nessun dubbio sugli argomenti, ma il giorno prima dell'esame l'ansia ti sale comunque a mille. Diciamo che più o meno è la stessa cosa, IO SO DI VOLERLE BENE, SO CHE LA AMO, ma l'ansia di sottofondo c'è sempre, grazie alle ossessioni e a quella fastidiosissima continua ricerca delle "emozioni".

Diciamo anche che non tutti i giorni sono così, capita il giorno buono dove più o meno stai bene e ti fai pochi problemi, ma capita anche il giorno in cui stai proprio male, con milioni di dubbi e compulsioni a go go!

E' un vero inferno!

Giosmile

Inviato da: martina!!! il Domenica, 28-Dic-2008, 10:17
QUOTE (bolla @ Sabato, 27-Dic-2008, 22:18)
ciao, scusate se mi intrometto...ma dopo aver letto la tua lettera gosmile non posso far a meno di pensare che tutto questo sia un modo immenso di amare.In fondo credo che l'amore, come l'amicizia,ma direi la vita in generale chieda soprattutto verità.E tutto qui trabocca di verità, altrimenti, credo, non mi emozionerebbe. Poi, per carità esistono mille modi di essere veri, ma se questo è il tuo....
a me sembra intenso e splendido.

mi ha commosso,parole stupende

Inviato da: Giosmile il Domenica, 28-Dic-2008, 12:13


Si, sono parole che ti mettono grande forza di volontà.

Io credo che la volontà sia l'unica arma a nostra disposizione... se manca anche quella, allora sono davvero cavoli amari...

Giosmile

Inviato da: cioce il Domenica, 28-Dic-2008, 16:40
Ciao Giosmile, ti rispondo di quà... il mio interesse alle emozioni è dovuto al fatto che la mia terapia cognitiva comportamentale ha preso in esame l'alfabetizzazzione delle emozioni in quanto sembra che la gestione delle emozioni sia un problema comune ai docker. E credo di essere guarita anche grazie a questa.

Tu scrivi:
la risposta ai problemi potrebbe essere dentro di noi
... e su questo mi trovi completamente d’accordo, ho iniziato a stare meglio quando ho capito che io avevo creato il doc e solo io potevo farlo sparire… e così è stato.

Nel mio caso addirittura il tutto è peggiorato dal pensiero del matrimonio
... Io non ho il doc da innamoramento, di sicuro il matrimonio crea stress e ansia indipendentemente da tutto. La mia psico diceva che ogni cambiamento sia positivo che negativo in quanto cambiamento destabilizza e quindi ha bisogno di un po’ di tempo per essere assimilato… e questo è insito nel cambiamento in sé e fin qui direi che non c’è nulla di doccato, anzi... è anche possibile che tu desideri sposarti ma che adesso per te sia presto o che le cose stiano andando per te ad una velocità eccessiva? chi ha fissato la data?

io non ho il doc da innamoramento … posso solo dirti come la vedo io:

io credo si possano amare molte persone contemporaneamente:
se io amo è perché “io so amare”, decidere di stare con lui o no è una mia scelta e in quanto scelta vengono ponderati tanti fattori e le emozioni sono solo uno di questi, tralaltro non molto indicativo dal momento che le emozioni dipendono da te e non sono generate dalla persona che hai davanti… tu provi quello che riconosci in te e sono sicura che capisci che in quanto sono in te le potresti provare verso tantissime altre persone… l’errore che fai è pensare che sia l’altro a generare in te emozioni ma l’altro tuttalpiù permette a te di percepire le TUE emozioni.
Ho scoperto da poco perché il mio matrimonio sia saltato a neanche tre mesi dalla data: io ero aggressiva, non assertiva tantomeno passiva, ma esclusivamente aggressiva e quindi era difficile al mio patner sentirsi a suo agio con se stesso, chi aggredisce non dà spazi all’altro! Come vedi stare con una persona è in primo luogo un discorso di “stare bene con se stessi” e poi con l’altro… se stando con lei stai bene con te stesso e ti senti te stesso questo può essere uno dei motivi per cui scegliere di stare con lei.

io credo che non esista la persona giusta… mi verrebbe da dire “giusta per cosa?” visto che presupporrebbe una visione statica della vita… giusta per un determinato momento ma generalizzare direi che è abbastanza assurdo… se cerchi di trovare una soluzione al dilemma “è la persona giusta per me” smetti pure perché doc o non doc non ne verrai mai a capo… L’errore in questo caso sta nel generalizzare, tu puoi solo scegliere se questa persona con cui stai adesso è quella giusta per te ADESSO e visto che lo è adesso c’è possibilità lo sia anche in futuro … è così per tutti, e solo se cerchi una verità oggettiva rischi di generare in te il doc… credo tu capisca che anche in questo caso sprecheresti energie inutilmente.

non credo che sia un accettare di vivere nel dubbio per altro abbastanza doloroso per chiunque ma di ridimensionare invece di ingigantire… rendendo tutto una catastrofe rischi di generare in te il doc. Cosa percepiresti come catastrofico se il matrimonio non funzionasse? Cosa c’è di così catastrofico se perdessi questa persona con cui vivi? Credi forse che non ne incontreresti un’altra?

Mi colpisce il fatto tu sia alla ricerca spasmodica di emozioni forti. Non si vive di emozioni forti e basta… e poi come ti dicevo partono da te, mica dalla tua ragazza… se tu non provi emozioni forti forse è perche in quel momento ti senti rilassato… e sentirsi rilassati è un’emozione altrettanto piacevole e in netto contrasto con il sentirsi ansiosi.

Hai usato spesso l’espressione "gli altri si fermano ad un gradino sotto non ponendosi domande"… secondo me invece si fermano un gradino prima semplicemente perché hanno capito l’inutilità di addentrarsi in un labirinto senza risposte indipendentemente dl fatto che si sentano sicuri o meno per come agiscono.

Ho cercato di riassumere dei miei pensieri, il tuo 3d è lungo, ma la verifica di emozioni è un errore a prescindere tu abbia o no il doc... un'emozione esiste in un momento, per una coincidenza di fattori e perchè tu in quel momento hai la testa per riconoscerla (ad esempio non sei distratto)... riprodurla è impossibile per tutti... giudicarla è assurdo perchè non sai neanche esattamente perchè l'hai percepita... ma pensare che sia l'altro a generarla in te è assolutamente sbagliato.
Se ti va prova a cercare qualcosa sulla REBT PSICO smile.gif

Inviato da: giovannalapazza il Domenica, 28-Dic-2008, 16:46
complimenti ancora a cioce non mi stanchero' mai di dirglielo e complimenti a giosmile che si trova sicuramente sulla strada della guarigione

spero che giosmile voglia rimanere con noi anche dopo la guarigione perche persone che hanno capito cosi bene il disturbo da relazione sono rare e abbiamo tanto bisogno dei loro consigli

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 31-Dic-2008, 20:57


Caro Cioce,

sono d'accordissimo con te, però volevo chiarire due cose:

La data del matrimonio l'abbiamo scelta assieme, anzi io addirittura volevo sposarmi questo ottobre e non volevo aspettare a giugno! Lei poi ha suggerito di prenderci più tempo per un fatto esclusivamente economico... quindi figurati! Prima del doc ero al settimo cielo, non vedevo l'ora... oggi rispetto ai primi giorni del doc sto molto meglio e il vivere psicologicamente male il discorso del matrimonio era per me riferito ovviamente allo stesso doc da relazione. Il doc è iniziato con i dubbi tra me e lei, poi ovviamente si è esteso al matrimonio, perchè logica conseguenza. Sono solo felice che oggi sto molto meglio e se leggi gli altri miei post in "Un piccolo sfogo" capirai bene cosa sto provando in questi giorni. Sono convinto che ne uscirò un po' alla volta, e poi come dici tu è una questione di scelta e doc o non doc io ho scelto lei.

Per la questione delle emozioni, ti spiego cosa penso di me ricopiando quello che ho gia scritto un paio di volte su altri post

"Ho gia fatto questo paragone, ma per chi non l'avesse letto lo ripropongo. Secondo me il doc da relazione è identicissimo a quello da controllo. Le dimaniche sono le stesse. Capire questo ci aiuterebbe molto a razionalizzare il distrurbo, a renderlo povero di contenuto sebbene dall'esterno ci sembri fatto di forte corazza.
Chi ha il disturbo da controllo, ha bisogno per esempio di controllare decine e decine di volte che il rubinetto del gas (o la maniglia della porta dell'auto o altro) sia chiuso. Lui è cosciente, lo sa che il rubinetto è chiuso, ma questo al cervello non basta, per saziare la sua fame ha bisogno di ripetere il gesto fino alla nausea. In pratica, non riesce a dare per scontato che il rubinetto sia stato chiuso!!! Lo stesso vale per chi ha il doc da relazione. Sebbene sai che vuoi bene a quella persona, al cervello non basta, per saziare la sua fame ha bisogno di aprire continuamente il rubinetto delle sensazioni e delle emozioni. Non riesce a dare per scontato di voler del bene al partner. In pratica il cervello è come se riuscisse a fermarsi e a saziarsi solo con il tangibile ed il dimostrabile, negando e non sentendo "sicuro" il comportamento non dimostrabile del famoso "dare per scontato". Diventa un comportamento dubbioso e questo dimostra perchè viviamo queste fasi bipolari di umore. Un momento prima siamo felici -> causa emozioni e sensazioni tangibili. Un momento dopo siamo tristi e sconsolati -> causa dare per scontato. In effetti siamo identici a tutti gli altri, solo che gli altri "riescono a dare per scontato che il rubinetto è chiuso, quanto riescono a dare per scontato di voler bene al partner". Non hanno bisogno delle prove tangibili, non hanno bisogno del gesto dimostrato."

Fammi sapere cosa ne pensi.

Giosmile

Inviato da: steff il Giovedì, 01-Gen-2009, 16:44
ciao a tutti! e buon anno!
ciao e grazie giosmile!!
ritorno sul forum dopo parecchi mesi di assenza ma le vostre discussioni le leggo tutti i giorni!!
anche io credo di avere il doc da relazione, sto da 11 mesi con la mia ragazza dopo 6 anni di singletudine, e ho continui alti e bassi prima andava 10 giorni bene e una 15ina male, ora sono molto più lunghi i periodi in cui va tutto male e pochi giorni riesco a stare bene...
per stare male intendo:
continue domande interiori per capire se la amo o no; contiunui confronti con tutte le ragazze che vedo e che conosco anche da tempo dai quali la mia lei esce sempre "apparentemente sconfitta", tipo questa è più carina, questa è più simpatica, il profumo che si mette questa è più buono di quello suo, questa ha i capelli lisci e la mia ragazza no e a me piacciono i capelli lisci, tanto è vero che la esaspero chiedendogli sempre di farsi i capelli lisci, ogni volta che sento un profumo buono addosso a un'altra mi faccio dire cos'è, me lo segno e la porto in profumeria per provarlo, tutte le volte che faccio il turno in ospedale con una collega un pò mascolina ma molto simpatica penso che è quello che voglio da una donna, che mi faccia ridere, anche se poi finito il turno non penso mai assolutamente alla mia collega....anche tutte le altre colleghe mi sembra facciano ridere più della mia lei (che è anch'ella un infermiera nel mio reparto), ma io non sono innamorato di nessuna di loro, e ogni volta che ho un turno con loro mi prende il magone perchè so che metterò in dubbio la nostra relazione...
invece quando sono tranquillo e riesco a pensare ad altro, mi piace il suo profumo, che le consigliai io tra l'altro perchè piaceva ad un mio amico (che cerchi approvazione???nda), mi piacciono i suoi capelli lisci o ricci che siano, riesco a ridere spensieratamente con lei, che tra l'altro è sempre solare e felice...
il brutto poi si scatena anche quando vengo a sapere che una coppia di amici si sono lasciati anche dopo parecchi anni! allora mi scatta il pensiero, vedi, loro hanno trovato il coraggio e ora stanno bene! potrei tornare forse a stare bene anche io se lo facessi?? ma se si lasciano tutti (perchè ultimamente sembra essere cosi), sono io quello che si ostina a voler star male allora?? poi se vengo a sapere che 2 si rimettono assieme allora mi tranquillizzo perchè penso che se dovessi lasciare la mia lei, almeno ci sarebbe la speranza che potrei tornarci insieme come è successo ad altri! pensate che contorsioni mentali!!!
ieri sera durante il veglione tra amici è stata una prova dietro l'altra, e quando lei mi chiedeva di uscire da soli io non sentivo niente per lei e me ne sono andato da solo a fare un giro lontano dalla confusione cosi potevo riflettere in pace su cosa era giusto fare, sono stato sul punto di lasciarla ben 2 volte ieri sera, credo di non averlo fatto soltanto perchè lei si è sentita male per quello che aveva mangiato....
questo ieri sera...
ieri pomeriggio invece l'ho vista al cambio turno mi ha suscitato altre emozioni e l'ho riempita di coccole e tenerezze!!!
sono straconfusissimo e sto di un male tremendo...... Doh!.gif

Inviato da: bla il Giovedì, 01-Gen-2009, 18:22
il mio consiglio è questo:il doc è lampante,è importante NON AGIRE...non farle notare i suoi difetti o quello che ti piacerebbe magari lei facesse,non lasciarla assolutamente...fare queste cose è una tremenda COMPULSIONE..resisti a questi impulsi fortissimi,tollera tutta l'ansia possibile che ne conseguirà,ma resisti...perchè tu la ami e prima o poi ritornerai a vivere serenamente con lei..resisti!!!!!!!!!!!!!!!!

Inviato da: Le Cimetière des Arlequins il Giovedì, 01-Gen-2009, 18:38
QUOTE (steff @ Giovedì, 01-Gen-2009, 15:44)

anche io credo di avere il doc da relazione


Ciao Steff,

da quello che hai scritto sembrerebbe a tutti gli effetti doc da relazione.

Stai seguendo una terapia?

Tieni presente che avere la consapevolezza di soffrire di questo disturbo è già un enorme vantaggio. Sai che i dubbi che ti tormentano non hanno ragione di esistere, ma sono dettati dal doc. Questo dovrebbe probabilmente essere sufficiente per far sì che tu non interrompa la relazione. Però è importante viverla bene, serenamente, insomma senza doc. Quindi dopo la consapevolezza di avere il doc, devi trovare il modo di contrastarlo.

Io ho iniziato a guarire nel momento stesso in cui mi è stato spiegato di cosa avessi sofferto.

Inviato da: eve89 il Giovedì, 01-Gen-2009, 19:31
come vedo tutti abbiamo gli stessi sintomi..anchio ho i periodi in cui sto bene più o meno..lo guardo e mi dico che sono fortunata a stare con lui che lo amo davvero e che è solo doc..mentre altri gg in cui mi sembra di non provare assolutamente nulla per lui,di aver voglia di scappare perchè mi sembra di prenderlo in giro..lo vedo così innamorato di me e io mi sento solo una stronza..però lo cerco sempre,per me è un punto di riferimento molto importante,quando penso che potrei lasciarlo sto male..non ci capisco più nulla. e se mi stessi solo illudendo che sia doc ma in realtà è tutto vero??perchè però questi dubbi sono iniziati da un giorno all'altro..e prima andava tutto da dio..perchè??non ne posso davvero più..

Inviato da: steff il Giovedì, 01-Gen-2009, 23:08
io praticamente ho fatto di tutto per fidanzarmi con lei appena l'ho conosciuta....ho pure smesso di uscire con un'altra ragazza...
ma dal giorno dopo che ci siamo fidanzati il pomeriggio sentivo una forte ansia e ho dovuto prendere 10 gocce di valium per calmarla..!
da li i poi (quindi da subito) sono iniziati i periodi altalenanti, fino ad oggi che sono quasi 11 mesi....
forse mi ha assalito la consapevolezza di essere fidanzato dopo 6 ani di single e mi è venuta l'ansia perchè non vi sono abituato??
insomma io una ragazza l'ho sempre cercata tanto!!!
sono andato 3 mesi da una psicologa che mi faceva solo chiacchierare e siccome a chiacchierare sono bravo anche da solo e gratis, ho smesso...! PSICO D.gif
ora mi vorrei urare meglio ma mi viene da pensare che iniziare ad andare da un'altra psicologa mi farebbe solo che pensare di iniziare un calvario di una cosa che invece vorrei finisse oggi stesso!
e spesso la soluzione migliore per farla finire mi sembra proprio quella di lasciarla...
anche se prima di lei ho avuto altri 7 milioni di doc che ho tentato di curare anche con i farmaci e la psicoterapia...(doc aggressivi, religiosi, di superstizione di controllo), e tranne quello aggressivo che si è sfumato quasi totalmente gli altri sono rimasti più o meno abbastanza presenti nella mia vita, anche se da quando sono fidanzato il doc da relazione la fa proprio da padrona!!

Inviato da: Giosmile il Venerdì, 02-Gen-2009, 02:12


Cara eve e caro Steff...
posso solo ribadire ancora una volta che se continuate a voler giudicare il vostro rapporto su quello che "sentite" ogni singolo momento vivisezionando ogni singola sensazione, siete fuori strada! Questo è il meccanismo del doc! Restare con una persona dipende solo da noi, dalle nostre scelte, non c'è pensiero magico che possa darci risposta, non esiste una risposta, non esiste un test che ti dica se è ok o meno, non esiste nulla, nessuno e niente ci darà risposta, è solo volontà! Se un giorno vi pare di non sentire niente, fregatevene completamente, l'importante è che abbiate la consapevolezza di volere il partner, con difetti e virtù. Soprattutto per Steff, non esiste la donna ideale, esiste solo la tua donna che avrà difetti e pregi, non puoi cercare ovunque una caratteristica che ti piace e volerla associare alla tua lei, NON HA SENSO. Se fosse possibile, allora dovremmo trovare la nostra donna come per un puzzle, ma la vita non è così.

La coppia è tale se:

C'è il bene di uno verso l'altro (bene non significa "sensazione", ma volere il bene dell'altro!)

C'è la disponibilità, a prescindere dalle proprie convinzioni

C'è il dialogo, per costruire sui difetti propri la strada per il compromesso

L'uno e l'altra riescono a sentirsi "se stessi", senza limitazioni "invalidanti".

Il "sentire" è solo legato ad eventi estemporanei di tenerezza, ma non costituiscono la base di un rapporto consolidato e duraturo! Non è questo l'amore, ma esiste l'atteggiamento d'amore, in relazione a quanto sopra descritto.

Fidatevi, lo sto provando sulla mia pelle... e mi rendo conto che è così, punto e basta!

Scusate se a volte ripeto sempre le stesse cose, ma credo che queste questioni siano le chiavi di ragionamento basilari per debellare il doc! Lavorate su questo e non scervellatevi per darvi una risposta, perchè tanto non la troverete MAI! Lavorate sulle vostre azioni, "guardate in faccia all'amore" con quello che fate e che volete fare, non pesate le emozioni!

Giosmile

Inviato da: steff il Venerdì, 02-Gen-2009, 02:37
GRAZIE GIOSMILE!
è COSI DIFFICILE MA SPERO DI FARCELA....!:-)
ANCHE SE HO RISCHIATO DI PERDERLA 2 O 3 MILA VOLTE GIà...PERCHè LEI SA TUTTO ED è MOOOOOOOLTO PAZIENTE....
PER ORA...
BUONANOTTE!
STEFF

Inviato da: cioce il Venerdì, 02-Gen-2009, 03:15
Giosmile parli di similitudine fra il doc dei controlli e quello da relazione e in effetti la vedo anche io... ma semplicemente perchè il pensiero viene intaccato dal "virus dell'ingigantire e rendere catastrofico"... il pensiero innesca pensieri successivi che vanno a prendere in esame potenziali situazioni che ne causano altre che diventano sempre più gravi... a mio avviso la strada giusta è ridimensionare... ridimensiona il concetto di amore, e se non funziona con questa ragazza ne troverai un'altra ed è normale così, non normale è sovraccaricare il tutto, sopprattutto il sovraccaricarlo di emozioni che addirittura vengono considerate solo se sono emozioni forti... e il piacere di stare con una persona e non provare niente proprio perchè in quel momento tranquilli con se stessi e con il mondo intero? non devi evitare di sentire, devi ritarare le tue emozioni... magari potrebbe giovare anche a te l'alfabetizzazzione delle emozioni, le tue sono come ubriache, su di giri alla ricerca di un qualcosa che le faccia sentire forti così tu hai l'impressione di fare la cosa giusta... è vero il problema è nel sentire, non sentiamo correttamente e sapendolo la cosa immediata sarebbe non considerare quello che riguarda le emozioni/sensazioni perchè il sistema fa cilecca, e questo può andare bene per un pò ma poi il virus va tolto o il computer inizia a funzionare sempre peggio... quando dico che l'amore è una scelta io non abbandono il sentire per affidarmi al volere, dico solo che dipende da noi decidere e che non c'è una strada più giusta di un'altra per stare con una persona, fosse per sesso, soldi o altro.

Inviato da: Giosmile il Venerdì, 02-Gen-2009, 14:11


Caro Cioce,
sono perfettamente in sintonia con te. Intendo come volontà ;-) perchè se hai il doc, come potrai capire, il percorso tarlato dei pensieri ti trasla (o almeno tenta di tralsarti) su altre proiezioni e schemi mentali. Io credo che "ridimensionare" l'amore sia limitativo e probabilmente anche poco edificante, io invece penso che occorrerebbe proprio convincersi una volta e per tutte di cos'è l'amore e rompere definitivamente tutti gli schemi e tutte le false interpretazioni. Distruggere il concetto che l'amore verso il proprio compagno o la propria compagna, ovviamente parliamo di amore maturo, sia qualcosa di diverso da tutto, qualcosa da "sentire", qualcosa di "magico e trascendentale"... cose da fiction! Inoltre, stare o non stare con una persona è solo una decisione, una volontà, consapevoli e forti anche del fatto che non esiste il giusto o il sbagliato, che non esiste un test della verità, che nessuna strada è quella giusta e nessuna è quella sbagliata, bisogna vivere di presente, non "prevedere" l'imprevedibile, non immaginare per falsi schemi il futuro... e che per questo i rapporti solidi possono terminare solo se ci sono almeno 50 motivi validi. Cosa succederà? Diceva una bellissima canzone "Lo scopriremo solo vivendo".

Se ti va, ne stiamo proprio parlando nella discussione "Lo scopo del lecito dubbio d'amore".

Giosmile

Inviato da: cioce il Venerdì, 02-Gen-2009, 14:52
QUOTE (Giosmile @ Venerdì, 02-Gen-2009, 13:11)
Caro Cioce,
sono perfettamente in sintonia con te. Intendo come volontà ;-) perchè se hai il doc, come potrai capire, il percorso tarlato dei pensieri ti trasla (o almeno tenta di tralsarti) su altre proiezioni e schemi mentali. Io credo che "ridimensionare" l'amore sia limitativo e probabilmente anche poco edificante, io invece penso che occorrerebbe proprio convincersi una volta e per tutte di cos'è l'amore e rompere definitivamente tutti gli schemi e tutte le false interpretazioni. Distruggere il concetto che l'amore verso il proprio compagno o la propria compagna, ovviamente parliamo di amore maturo, sia qualcosa di diverso da tutto, qualcosa da "sentire", qualcosa di "magico e trascendentale"... cose da fiction! Inoltre, stare o non stare con una persona è solo una decisione, una volontà, consapevoli e forti anche del fatto che non esiste il giusto o il sbagliato, che non esiste un test della verità, che nessuna strada è quella giusta e nessuna è quella sbagliata, bisogna vivere di presente, non "prevedere" l'imprevedibile, non immaginare per falsi schemi il futuro... e che per questo i rapporti solidi possono terminare solo se ci sono almeno 50 motivi validi. Cosa succederà? Diceva una bellissima canzone "Lo scopriremo solo vivendo".

Se ti va, ne stiamo proprio parlando nella discussione "Lo scopo del lecito dubbio d'amore".

Giosmile

ok vado a leggere la discussione di là PSICO smile.gif
ricordati che io non ho il doc di relazione, i confronti li faccio con quello di controlli e di contaminazione... non intendevo limitare l'amore ridimensinandolo ma intendevo esattamente quello che hai scritto tu dopo, ossia ridimensionare le convinzioni di cosa sia il vero amore... sono d'accordo con te tranne come ti dicevo per il discorso del sentire, cioè è vero come dici tu fa cilecca, ma scusa se sono ripetitiva congelarlo sarebbe controproducente, va rieducato non messo a tacere per sempre o non se ne viene fuori... nell'immediato va benissimo il non ascoltarlo perchè non attendibile... ma poi occorre fare qualcosa per riaffidarsi al sentire, poco per volta con la rieducazione emotivo comportamentale (ad esempio REBT) altrimenti si rischia di passare solo da un doc all'altro senza venirne veramente fuori.
ciao, simona

Inviato da: Giosmile il Venerdì, 02-Gen-2009, 15:19

Cara Cioce, alias Simona,
credo che alla fine ci stiamo dicendo le stesse cose PSICO wink.png
quando dico che l'amore non si sente, ma si fa, intendo ovviamente dire che il "sentire" non è il mezzo che ti fa capire se ami oppure no, perchè l'emozione deve esserci, ci mancherebbe, ma è comunque qualcosa di estemporaneo legato ai momenti di tenerezza, coccole, ecc. e stiamo parlando di amore maturo e consolidato, non dei primi mesi, dove si "sente" solo il trasporto emozionale e passionale. L'amore vero è la volontà di far star bene il proprio partner e questo lo si fa con i gesti, le azioni, si ama quindi con le azioni. Quindi non è un congelare le emozioni, ma semplicemente dare loro il tempo giusto, che vengano non a comando e/o a richiesta, ma quando è giusto che vengano.

Chi è doccato, come me, poichè chiede "le prove" dell'amore per capire se ama oppure no (questa è l'ossessione principale), essendo le "emozioni" le uniche tangibili perchè le tocchi, in automatico crede che quel "sentire", quando riesce a farsele venire, fuori dall'ansia, significa che ama l'altro, non appena non sente più nulla, crede che non sia amore. Si vive in un dualismo, o tutto o niente ed è questo che va educato. Va educato innanzitutto facendo capire cos'è l'amore e poi va educato sulle emozioni, cioè che sono importanti (figuriamoci...) ma che non devono essere l'unico sintomo per capire se si prova del bene per l'altro... quante giornate si passano e si passeranno senza emozioni e coccoloni? Allora ognuno di questi è un giorno senza amore? Far capire che l'amore innanzitutto si fa, coi gesti e la volontà, poi chiaramente a mente libera e senza ansia si "sente" pure, ma è un sentire legato ad una circostanza di intimità e di tenerezza e non una costanza di tutto il giorno. Questa cosa vale ovviamente per noi doccati da relazione, certamente chi non ha questo problema non ha bisogno di queste spiegazioni, non perchè non gli possano essere utili, ma per il semplice motivo che non ne ha proprio bisogno, non si pone queste domande (come non me le ponevo io).

Paragonandolo al tuo problema, imparare a non DOVER sentire sempre qualcosa per giustificare il proprio voler bene al proprio partner e riuscire a "dare per scontato" durante i periodi di tranquillità, equivale ad imparare a non DOVER sentire continuamente l'esigenza di controllare la porta dell'auto (chiusa) per dimostrare che non c'è pericolo e "dare per scontato" di aver fatto quel gesto. E' un po' contorta come cosa, ma fa capire quanto i due problemi siano in pratica identici, sebbene sia diverso l'oggetto dell'ossessione.

Congelare le emozioni, MAI. Imporsi di volerle sentire, MAI. Sentirle libere di esprimersi quando vogliono, prima o dopo che siano, si. Nel frattempo che esse vengano, amare con i gesti e le azioni.

Giosmile

Inviato da: giovannalapazza il Sabato, 03-Gen-2009, 19:19
QUOTE (Giosmile @ Venerdì, 02-Gen-2009, 15:19)
Cara Cioce, alias Simona,
credo che alla fine ci stiamo dicendo le stesse cose PSICO wink.png
quando dico che l'amore non si sente, ma si fa, intendo ovviamente dire che il "sentire" non è il mezzo che ti fa capire se ami oppure no, perchè l'emozione deve esserci, ci mancherebbe, ma è comunque qualcosa di estemporaneo legato ai momenti di tenerezza, coccole, ecc. e stiamo parlando di amore maturo e consolidato, non dei primi mesi, dove si "sente" solo il trasporto emozionale e passionale. L'amore vero è la volontà di far star bene il proprio partner e questo lo si fa con i gesti, le azioni, si ama quindi con le azioni. Quindi non è un congelare le emozioni, ma semplicemente dare loro il tempo giusto, che vengano non a comando e/o a richiesta, ma quando è giusto che vengano.

Chi è doccato, come me, poichè chiede "le prove" dell'amore per capire se ama oppure no (questa è l'ossessione principale), essendo le "emozioni" le uniche tangibili perchè le tocchi, in automatico crede che quel "sentire", quando riesce a farsele venire, fuori dall'ansia, significa che ama l'altro, non appena non sente più nulla, crede che non sia amore. Si vive in un dualismo, o tutto o niente ed è questo che va educato. Va educato innanzitutto facendo capire cos'è l'amore e poi va educato sulle emozioni, cioè che sono importanti (figuriamoci...) ma che non devono essere l'unico sintomo per capire se si prova del bene per l'altro... quante giornate si passano e si passeranno senza emozioni e coccoloni? Allora ognuno di questi è un giorno senza amore? Far capire che l'amore innanzitutto si fa, coi gesti e la volontà, poi chiaramente a mente libera e senza ansia si "sente" pure, ma è un sentire legato ad una circostanza di intimità e di tenerezza e non una costanza di tutto il giorno. Questa cosa vale ovviamente per noi doccati da relazione, certamente chi non ha questo problema non ha bisogno di queste spiegazioni, non perchè non gli possano essere utili, ma per il semplice motivo che non ne ha proprio bisogno, non si pone queste domande (come non me le ponevo io).

Paragonandolo al tuo problema, imparare a non DOVER sentire sempre qualcosa per giustificare il proprio voler bene al proprio partner e riuscire a "dare per scontato" durante i periodi di tranquillità, equivale ad imparare a non DOVER sentire continuamente l'esigenza di controllare la porta dell'auto (chiusa) per dimostrare che non c'è pericolo e "dare per scontato" di aver fatto quel gesto. E' un po' contorta come cosa, ma fa capire quanto i due problemi siano in pratica identici, sebbene sia diverso l'oggetto dell'ossessione.

Congelare le emozioni, MAI. Imporsi di volerle sentire, MAI. Sentirle libere di esprimersi quando vogliono, prima o dopo che siano, si. Nel frattempo che esse vengano, amare con i gesti e le azioni.

Giosmile

potresti scrivere un libro su questo doc PSICO-si.gif

Inviato da: farfalletta il Sabato, 03-Gen-2009, 20:12
gio ma ti 6 già sposato o no ancora?? spero ke nn sia una domanda indiscreta ciaoooo

Inviato da: NIJES il Sabato, 03-Gen-2009, 22:16
ciao a tutti
anh'io faccio parte della grande famiglia di coloro che hanno il doc da relazione

ho questo doc da più di vent'anni e sono stati lunghi e pieni di sofferenza poichè non conoscevo il disturbo e non ne ho mai parlato con nessuno

ora faccio tcc e ho preso farmaci negli ultimi sette anni, (ho smesso da poco)

ciaogiosmile anche per me le emozioni sono il punto cruciale sopratutto perchè le ho focalizzate sulla paura di "sentire" qualcosa per chiunque non sia mia marito

nonostante conosca i meccanismi di questo doc, anche e sopratutto per merito vostro, riesce ancora a fregarmi

questa cosa è riuscita a debilitare la mia intera vita sociale : ho paura delle riunioni di famiglia (eh sì, perchè anche li ci sono uomini, e questa è una delle cose che più mi devasta) e di ogni ambito sociale lavoro, amicizie etc....

gli altri uomini mi possono sempre sembrare interessanti (anche se non lo sono) e se addirittura sono belli scatta il panico vero e proprio

che senso ha una vita che ti fa avere paura di guardare in faccia le persone e ti fa sembrare di provare emozioni che non sembrano mai false e che ogni volta possonofare finire la tua relazione?

nonostante abbia fatto passi da gigante questa cosa proprio non riesco a gestirla....

Inviato da: Giosmile il Martedì, 06-Gen-2009, 14:25

Mi sposo il prossimo giugno. Il doc da relazione, purtroppo e credo inevitabilmente, in quanto tale, ha coinvolto ultimamente il discorso matrimonio. Non che questo possa cambiare "le sorti" del mio destino PSICO wink.png (io mi sposerò!), ma il problema è che quel senso di "paura" e "dubbio" della coppia, si radica nel concetto di matrimonio inteso come sacramento, dove il "per sempre" ti fa leggermente girare la testa. Io amo la mia ragazza, posso farmi tutte le domande e le compulsioni che voglio, ma basta vedermi vicino a lei per capirlo. Io sarò sempre il suo punto di riferimento, se lei ha bisogno io sarò sempre disponibile, mi nutro della sua dolcezza e tenerezza (che da 7 anni sono stati la base del mio innamoramento), faccio colazione con i suoi profili marmellacei, mi piace fare l'amore con lei, i nostri tempi coincidono come un orologio svizzero e come con nessuna mai sono riuscito (a letto coi tempi sfioriamo quasi la perfezione!). Se solo mi azzardo a pensarla triste, mi sale il sangue alla testa e sto male, mi farei fare a pezzi per lei... se mi viene da pensare che improvvisamente "potrei buttare tutto all'aria" a 5 mesi dal matrimonio (ossessione del doc), immaginando la sua reazione triste, il suo piangere, potrei per il dolore buttarmi di sotto, perchè non me lo perdonerei MAI. Nonostante tutto questo, credimi, resta l'anelito "dubbio", una patina triste nel mio cuore, come se avessi paura di aver paura che tutto questo sia sbagliato. Ho paura che esista anche una sola possibilità che sia tutto sbagliato... poi mentre ci compulso sopra e sto male, la penso e mi dico "ma io ti amo!". Stiamo in auto e compulso un po', contemporaneamente la vedo, i suoi occhi dolci, mi giro e gli dò un bacio dolce sulla guancia chiamandola piccolina e con le lacrime agli occhi... lei mi vede, sorride e poi se ne accorge, dicendomi "Giò, ma che hai?" e mi verrebbe da piangere, ma mi mantengo e dico che non è niente... sembra assurdo ma è così! Oddio, non è che stia sempre malissimo, oggi sto molto meglio perchè ho preso consapevolezza del disturbo, ma stare bene per me non significa esserne uscito fuori, semplicemente significa riuscire ad amare con le azioni senza troppe fisime, pensare alle ossessioni il minimo possibile (o riuscire a ritagliare mediamente uno o due spazi al giorno) e gestire le "vampate di calore da ansia" con discreto successo. Ho problemi però la notte, perchè il cervello parte veramente da solo, inizio a pensare anche senza volerlo, proprio perchè non ho distrazioni e non riesco a concentrarmi su altro (io ed il tetto della mia camera). Dormo abbastanza male, mi sveglio spesso e spesso di soprassalto, chiedendomi subito "che sto pensando? cosa provo adesso?". Per dormire, insomma, mi occorre camomilla e valeriana e a volte il lexotan se non devo svegliarmi troppo presto.
Qualche post fa ho parlato di sogni. Rispondendo ad un caro utente che diceva di non farsi influenzare dai sogni, dico solo che questi non mi creano disturbo per i contenuti (provo a non dar loro importanza!), ma purtroppo inevitabilmente mi fanno svegliare con un grado d'ansia maggiore del solito e quindi riesco poi a controllarmi "meno" durante il restante giorno.
Ritornando al matrimonio, l'ossessione del "dubbio" mi porta inevitabilmente a pormi altre domande irrazionali del tipo "vivremo felici? quanto litigheremo? quel suo e mio difetto saranno compatibili? E l'abitudine? Ho paura dell'abitudine!" Nonostante ci siamo chiariti che daremo sempre spazio al dialogo e alla reciproca collaborazione, con impegno e decisione, al fine di evitare problemi dovuti alla naturale diversità caratteriale relativa ad alcune nostre componenti e relative prettamente alla gestione della casa, le domande e le ossessioni continuano, cosa che non accadrebbe ad un non doccato che si sentirebbe tranquillo dopo una tale chiarificazione. Ma poi che potrebbe succedere di così grave? Si litiga? Ebbene... dopo si fa la pace! Invece il doc mi porta ad esagerare, come se tutto, anche la peggiore fesseria, fosse una cosa insormontabile. Ma è un problema mio, lei non c'entra... devo superare questo problema convincendomi che nulla è prevedibile, bisogna vivere e basta senza troppi problemi, quando questi verranno sicuramente avremo la forza di affrontarli, se ci fasciamo la testa ora, a che servirebbe se non all'autodistruzione?

Giosmile

Inviato da: uiop il Martedì, 06-Gen-2009, 16:18
Ciao a tutti.....volevo un pò di chiarimenti.....i brutti pensieri sul mio rapporto sono smpre lì,ma non mi dannopiù ansia e mi sto sforzando in tutti i modi di ignorarli,ma non è facile.....se dovessi dire le paure ke mi porta questo doc non saprei neanche io da dove cominciare,perchè sono tante e ogni giorno diverse...il pensiero ke negli ultimi giorni ho è quello ke tutto dipende dal mio rapporto....non so se c'entri il doc,ma a volte mi sento vuota quando esco con lui,senza alcuna emozione....rido magari,lo bacio ma dentro non sento niente,vuoto,a volte di più a volte di meno...e penso ke questo sia dovuto semplicemente al fatto ke ci annoiamo,ke non c'è più la novità ecc....però se prendo in esame il mio sentimento sento ke esso non è affatto diminuito....quando sento questo
vuoto faccio forza su me stessa e resisto,mi comporto normalmente,nella speranza di riuscire a sentire il mio sentimento nella sua vera essenza e riprendere quella spontaneità di prima....se dovessi dire come mi fa sentire questo doc (se di doc si tratta)mi fa sentire come se una grossa gomma appiccicosa mi impedisse di muovermi e rallentasse ogni mio movimento....poi pensoke finchè sono io a sentire questo,ad avere paura che sia cambiato qualcosa mi va bene,perchè so in fondo cos'è ke me lo fa pensare,ma se dovesse accorgersene lui?se lui cominciasse a sentire ke io non sono più la ragazza spontanea ke lo ha fatto innamorare (perchè io adesso non mi sento quella ragazza sicura di sè,ma sono tornata la persona timorosa di sempre,questo perchè non è la mia prima esperienz di doc)e avversse l'atmosfera pesante ke a volte avverto io?sarebbe preocupante pechè a me la fa sentire(credo)il doc,na lui non ha il doc e se lo sentisse nificherebbe ke davvero si è rotto qualcosa....poi penso ke succederà?mi lascerà?a volte lo vedo(dio mio!)come un sollievo e penso almeno non lo lascio io.....se lui sapesse ke scrivo queste cose dopo la bella mattinata ke abbiamo passato stamattina gli si spezzerebbe il cuore.....vi chiedo solo di dirmi se questo è doc o no.....e quanto durerà ancora?

Inviato da: uiop il Martedì, 06-Gen-2009, 18:07
ho bisogno di una rassicurazione....se qualcuno ha provato le mie stesse cose almeno...

Inviato da: eve89 il Martedì, 06-Gen-2009, 18:40
cara uiop,hai descritto esattamente come mi sentivo io..dentro di te tu sai che vuoi stare con lui perchè ti fa stare bene,perchè è impossibile che tutto sia andato bene fino a qualche tempo fa e poi all'improvviso sono iniziati questi pensieri..tu hai scritto che quando stai con lui ti senti spesso vuota,non riuesci a provare assolutamente nulla e ciò ti spaventa ti fare stare male..ti sembra che tutto ciò ce accade intorno a te sia quasi irreale,è come se tt intorno si muovesse lento..t non riesci a provare più nulla di ciò che provavi normalmente prima,più ti sforzi e più va peggio..siccome ora sai di cosa si tratta cioè doc,quando arrivano questi pensieri sai cosa sono e l'ansia diciamo la controlli di più..quindi non provi ansia e ti convinci dentro di te che non è doc ma davvero il tuo rapporto si è rovinato e sta x finire..in realtà la tua ansia non è scomparsa anzi,è sempre lì..appena ti senti meglio eccola che ritorna..e quando iniziano questi pensieri se tu li ascolti non riesci più a liberartene..ti senti sempre più triste,demoralizzata,ti scervelli per trovare una risposta alle tue infinite domande..questo accade sia quando sei da sola che quando sei con il tuo ragazzo..solo che quando sei sola anche se stai male non devi render conto a nessuno mentre quando sei con lui ecco che cerchi in tutti i modi di non farlo accorgere di quanto stai male dentro..a me succede spesso..sono con lui,iniziano i miei pensieri..nn riesco a blocarli e sto sempre più male..mi viene da piangere e vorrei andarmene,vorrei tornare a casa..perch stare con lui in quel modo non ha senso..lo guardo e non provo nulla..ecco allora che i sensi di colpa mi ammazzano..mi dico dentro di me: guarda come lo stai facendo soffrire..perchè non provi nulla per lui?lui è così dolce con te e tu cosa provi per lui? nulla..proviamo esattamente le stesse sensazioni..è doc..

Inviato da: uiop il Martedì, 06-Gen-2009, 18:53
cara eve,anche tu hai descritto perfettamente ciò ke ho provato io e provo ancora...ovviamente il doc più evolve e più le sensazioni cambiano,e ricordo perfettamente delle tante volte ke stavo insieme a lui e non vedevo l'ora di tornare a casa...ora come hai potuto leggere,le mie ossessioni sono rivolte a lui e al fatto ke si possa scocciare e lasciarmi perchè non ci divertiamo più insieme,perchè anche lui come me è un tipo ke cerca sempre le emozioni....e io hopaura di non essere più brava a dargliele....poi mi dico:tu pensavi fosse il grande amore,ke sarebbe durato per sempre e invece ti 6 illusa....la tua storia è un fallimento,hai sognato troppo.....

Inviato da: eve89 il Martedì, 06-Gen-2009, 21:00
vedi già il fatto che proviamo le stesse sensazioni ci dovrebbe rassicurare sul fatto che si tratti di doc da relazione..
Anchio quando mi partono le mie ossessioni ho la testa altrove e anche se sono con lui vorrei solo essere sola..ho paura che lui a lungo andare si stanchi di questa mia situazione perchè mi rendo conto anchio che non è affatto semplice anzi è molto pesante..non sai quante giornate ho passato piangendo disperata..non potevo credere che la mia storia d'amore fosse arrivata alla fine..non potevo crdere che così da un momento all'altro tutto ciò che provavo per lui fosse sparito..volevo lasciarlo perchè stare con lui non mi sembrava la scelta giusta..io non sapevo più cosa volevo e soprattutto non volevo illuderlo e farlo soffrire..lo guardavo e mi prendeva una sensazione allo stomaco fortissima..come potevo guardarlo e non provare più nulla..

Inviato da: bla il Martedì, 06-Gen-2009, 23:16
già il fatto di preoccuparsi di una persona,di avere paura che lui ci lasci,dimostra che ne siamo innamorate..quando davvero si vuole lasciare una persona lo si fa e basta,senza pensare all'altro,ma solo a se stessi..E non si vede l'ora di andare via,ma non per lasciare sfogare l'ansia,ma perchè si vuole ricominciare..in un certo senso questo ci accomuna,anche noi vogliamo ricominciare,ma con loro,dal punto di interruzione imposto dal doc!!!!!!!!!ricominciare ad essere felici!!!!!!!!!!!

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 07-Gen-2009, 12:14


perfettamente d'accordo con bla. Il nostro desiderio non è di lasciare l'altro, ma di voler vivere il rapporto precisamente com'era prima del doc, questo solamente deve bastare per farci capire che noi amiamo il partner, solo che la consapevolezza del disturbo, delle paure e dell'ansia ci bloccano e non riescono a farci stare tranquilli. Il trucco è cercare di non pensarci e non dare peso alle sensazioni, alle emozioni, ma di volere a tutti i costi quel rapporto com'era e al momento l'unica via di uscita è accettare di farlo con le azioni, aspettando che le ossessioni un po' alla volta vadano via, portando con se l'ansia... solo così non faremo più caso alle sensazioni e a quello strano senso di vuoto, che poi altro non è che mancanza di entusiasmo, per il semplice fatto che implicitamente qualsiasi cosa noi facciamo pensiamo che sia una cosa sbagliata... se ci fate caso, voi come me, vi sentirete sicuramente più passivi che attivi rispetto a prima, cioè probabilmente nel rapporto prenderete poche iniziative, fate fare molto all'altro, accondiscendete e per voi andrebbe bene quasi qualsiasi cosa... io penso che questo capita perchè si ha paura di prendere iniziative proprio per la "paura" di fare la cosa sbagliata... invece dobbiamo imporci di volerlo! Se vogliamo ritornare come prima lo dobbiamo volere, non possiamo aspettare che ci scenda dal cielo come un pacco regalo, dobbiamo lottare contro l'ansia ed evitare gli evitamenti... io spesso lo faccio, anche con lo stesso matrimonio, pochi minuti di sofferenza (per superare il blocco psicologico), ma poi dopo che ci sei dentro, tutto cambia e ridiventa bello come prima. Esporsi alle paure e l'unico modo per buttare nel cexxo questo doc bastardo.

Giosmile

Inviato da: uiop il Mercoledì, 07-Gen-2009, 12:57
perfettamente d'accordo con giosmle,anch'io ultimamente mi sento passica,prendo poca iniziativa,ci pensavo giusto prima!grazie

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 07-Gen-2009, 16:04


Sensazioni contrastanti e curiose:

- avere poca iniziativa, essere pigri, passivi e a volte apatici, accondiscendenti su tutto e poco disposti ad uscire con gli altri, ma contemporaneamente arrabbiati perchè si vorrebbe diversamente

- una specie di ansia anticipatoria ogni qual volta si deve fare qualcosa assieme, come se qualcuno dentro te stesso volesse tirarti indietro ed evitare quella iniziativa, ma cosciente che tale sensazione non la vorresti e che ti dà fastidio

- sentirsi particolarmente fragili e deboli. E' una sensazione strana, ma mi sento come vulnerabile ad eventuali "pericoli" esterni. Per esempio, se passa una bella ragazza e la guardo, sebbene io non farei mai nulla nei suoi confronti, in quel momento mi chiedo perchè la guardo, cosa proverei se facessi la "prova" di corteggiarla (pensieri automatici, non che voglia farlo o che lo farei in altre circostanze!) e sento la "paura" di poter fare realmente le azioni che penso automaticamente. E' una paura che è tanto irrazionale, perchè è un gesto che nella realtà non farei mai, quanto credibile, perchè si somatizza tanto nell'inconscio che poi provi la sensazione di "tentazione"... è un po' difficile da spiegare, ma spero di aver dato l'idea. Mentre prima non mi creava problemi guardare una bella ragazza (che male c'è?), forse i maschietti capiscono cosa intendo dire, oggi questa cosa mi dà fastidio e cerco di evitarla, appunto per la sensazione di "debolezza" che sento verso quella data azione, ma non perchè la farei realmente, ma perchè si somatizza e di conseguenza ti fa percepire il pensiero come probabile e reale. Questa cosa vale anche per altri "presunti pericoli", come parlare di gente che si lascia dopo tanti anni che mi fa star male, come sentire parole d'amore da una canzone o da un film (come se tutto dovesse necessariamente coincidere con le tue convinzioni, altrimenti c'è qualcosa che non va!), come vedere una coppia in strada che si abbraccia e bacia (nulla di strano!).

A voi capitano le stesse cose o cose simili?

Giosmile

Inviato da: bla il Mercoledì, 07-Gen-2009, 16:16
assolutamente si..è proprio la materia prima del doc,la vulnerabilità a tutto ciò che mina il tuo rapporto:attrazione per altre persone,mancanza di desiderio di condivisione delle cose con il partner ,apatia..ci focalizziamo su tutte le possibili minacce e nel momento in cui lo facciamo,ci attiviamo emozionalmente e ci sembrano reali,se non prestassimo loro attenzione scorrerebbero come normali eventi..tutto qui,ma l'autotortura alla quale ci sottoponiamo non fa altro che alimentare il circolo vizioso..anche in questo caso,di fronte alle sensazioni,bisogna lasciarle scorrere..

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 07-Gen-2009, 16:33

Esatto, una irrazionale ma somatizzante sensazione di "insicurezza e debolezza" di fronte alle tentazioni della vita e alle probabili vulnerabilità del rapporto. Cose che prima ti scorrevano cmq addosso, però senza dare loro peso (sensazione di sicurezza e forza), ora invece lasciano una traccia di paura che ti fa tremare le gambe (sensazione di insicurezza e debolezza).

Il trucco è proprio non dare a loro alcun peso, pensando che "prima lo facevi comunque" e non ti faceva del male e non minava alcun percorso del tuo rapporto.

Ripeto quello scritto in un altro post:

dobbiamo convincerci che SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO E NON QUELLO CHE PENSIAMO!

come in "GESTA" D'EROI!

Giosmile

Inviato da: uiop il Mercoledì, 07-Gen-2009, 17:59
capita anchea me,soprattutto il discorso delle coppie che si lasciano dopo tanto tempo....i brividi!

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 07-Gen-2009, 18:19

Cara Uiop
perchè non provi a descrivere le fonti delle tue principali paure e sensazioni di debolezza/insicurezza? Lo stesso vale anche per gli altri. Io credo che il confronto tra noi sia la migliore strada per capirci meglio... tutto quello che è comune denominatore, nella sostanza e/o nella forma, avrà così definitivamente il nome di doc da relazione! PSICO armati93.gif

Giosmile

Inviato da: uiop il Mercoledì, 07-Gen-2009, 18:45
caro giosmile,se vuoi sapere qualcosa di più sulle mie paure e insicurezze,prova a leggere all'inizio di questa pagina i miei interventi così capisci come mi sento...

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 07-Gen-2009, 18:57

Cara Uiop
conosco bene la tua storia, ti ho sempre letto e ti capisco benissimo... non ti chiedevo di spiegarmi le tue paure e le tue ossessioni, comuni un po' a tutti noi doccati da relazione, ma ti chiedevo proprio in merito al mio ultimo post qual'è il tuo elenco di eventi verso cui ti senti potenzialmente "debole" e "fragile", per cui hai paura di "sentire" che realmente potresti fare una data azione distruttiva. Parlarne aiuta a sfogarsi e a confrontarci.

Giosmile

Inviato da: bla il Mercoledì, 07-Gen-2009, 21:24
E'paradossale,ma le mie ossessioni è come se fossero opposte alle vostre..ovvero..il mio doc(paura di essere innamorata del mio ex e non del mio ragazzo)scoppiò quando senti da una mia amica,che era stata fidanzata tanti anni come me,si era lasciata ed ora frequentava un'altra persona(insomma tutto corrispondeva,persino nei tempi)che lei,in realtà,era ancora presa dal suo ex..siccome in quei giorni mi era capitato di pensare a lui(chissà come sta,cose del genere),caddi nel panico.."Oddio,ma allora anche io..!!!"..lo so che è una cazzata,ma io da quel giorno non vivo più..ho pensieri continui su di lui..eppure non ho mai avuto intenzione di tornare insieme a questa persona,nenche prima che esistesse il mio ragazzo(che è la mia vita...)Ossessioni fortissime,crisi di panico,immagini di lui(il mio ex)morto..impulsi fortissimi di lasciare il mio ragazzo,convinzione che visto che amavo ancora il mio ex non potevo provare niente per lui e che l'avessi illuso,usato,manipolato..mentre per voi si tratta di ricercare emozioni,per "sentire "che amate il vostro partner e conseguente non sentire nulla,per me si tratta di "negare"emozioni positive verso il mio ex per convicermi di non amarlo..più lo faccio,più non ci riesco..arrivo al limite massimo che è il pensiero della sua morte che mi fa star male ed il mio impulso di credere che visto ciò,io potrei volere stare con lui e negarlo a me stessa..ogni volta che sento la parola"il grande amore"tremo,mi prende una morsa allo stomaco,ho paura che sia lui..per cui,giusto per farvi rendere un pò conto della potenza del doc,per me funziona un pò tutto all'incontrario..eppure se penso ad un contatto fisico con lui,mi farebbe schifo..E LO SO..se penso al mio futuro lo immagino con il mio ragazzo..E LO SO..se mi vedo dal di fuori riconosco tutti i meccanismi,ma alle volte ho paura che non sia doc,che sia la verità..e capisco anche i meccanismi della controideazione,IO NON STAREI MAI CON UNA PERSONA SENZA AMARLA e la mia paura potrebbe essere legata al fatto che visto che vorrei sposare il mio ragazzo non lo farei mai provando qualcosa per qualcun altro,ma di fronte alla morte di una persona non c'entra niente l'amore,il bene,il legame "umano",diciamo cosi,quello mi resterà per sempre,ma io non lo accetto..per cui,sebbene LO SO..non mi basta saperlo..

Inviato da: eve89 il Mercoledì, 07-Gen-2009, 22:02
Ciao a tutti!..ragazzi devo dirvi che secondo me ci stiamo davvero aiutando molto,questo forum è estremamente utile per confrontarci sul nostro doc.
Come vedo dall'intervento di giosmile avete discusso sulle sensazioni che si provano avendo il doc..leggendole mi ci sono ritrovata completamente,questo dovrebbe rassicurarmia ncora di più sul fatto che si tratti di doc da relazione o no?
Comunque voglio contribuire anchio..innanzitutto anchio da quando ho il doc, come dice giosmile, sono molto più passiva nel rapporto con il mio ragazzo..prima passavo le giornate a pensare cosa fare nel weekend o cosa fare nelle prossime vacanze,prendevo l'iniziativa quando avevo voglia di fare l'amore con lui,proponevo cosa avremmo potuto fare..ora invece ho notato come sia diventata molto più passiva,ho sempre paura di fare o dire qualcosa di sbagliato..nel senso..ad esempio a capodanno non si sapeva cosa fare quindi mi sn messa a cercare su internet milioni di hotel per poter passare 2 giorni con il mio ragazzo..lo facevo perchè dentro di me sentivo questa voglia di passare qualche giorno con lui ma appena ho aperto la pagina inteenet ecco i miei pensieri.."ma sei davvero sicura di volerci andare perchè hai voglia o solo perchè vuoi far finta che vada tutto bene?,perchè vuoi fargli credere che nulla sia cambiato anche se tu non sai più cosa provi per lui?" e milioni di altri pensieri sempre di questo genere..lo so sembra una cosa assurda ma ragazzi vi assicuro che io tante volte non mi riconosco nemmeno..sono lì tranquilla che penso al mio ragazzo,penso a quanto lo amo, a quanto vorrei costrurmi un futuro con lui e poi all'improssivo è come se questi pensieri positivi venissero spinti via da quelli negativi..ecco alllora che inizio a compulsare e il mio umore cambia..divento apatica,sento sempre di più dentro di me quel senso di vuoto incolmabile,tutto è coperto da un velo di tristezza..e allora ecco che le ossessioni diventano sempre più forti e insopportabili..
penso al mio ragazzo e nn riesco a provare nulla..assolutamente nulla..mi prende una sensazione stranissima allo stomaco e sto malissimo al pensiero di doverlo lasciare perchè non lo amo più,al pensiero di spezzargli il cuore..anche perchè so che non è quello che voglio dvvero..perchè quando poi sto con lui ultimamente mi dimetico davvero tutti i brutti pensieri..però sapete tutte le volte che lo devo vedere dentro di me sento la mia ansia che sale..dopo una mezzoretta se nn ci do peso tutto sparisce..e sto bene,torno a casa e sento che lui mi manca..che ho sprecato inutilmente quella mezzoretta..
Inoltre da quando è iniziato il doc la mia voglia di fare l'amore con lui era nettamente diminuita,tutte le volte che ci pensavo stavo ancora peggio,vedevo questo calo del desiderio come un ulteriore prova del fatto che non provo più niente per lui..avevo una paura terribile di affrontare il problema..infatti qualche sera fa sono andata a casa sua a dormire e sapevo che sarebbe successo,nn nego la mia agitazione che sapevo essere tra l'altro immotivata..poi l'abbiamo fatto e tutto è sparito..come se una volta affrontata la paura tutti i pensieri fossero scomparsi nel nulla e sono stata infatti da dio..tanto è vero che sono rimasta da lui fino alla sera dopo..appena tornata a casa però ecco i miei pensieri riapparire..perchè mi vengono quando non sono con lui??

Vi ci ritrovate un po'?

Inviato da: eve89 il Mercoledì, 07-Gen-2009, 22:08
Ciao a tutti!..ragazzi devo dirvi che secondo me ci stiamo davvero aiutando molto,questo forum è estremamente utile per confrontarci sul nostro doc.
Come vedo dall'intervento di giosmile avete discusso sulle sensazioni che si provano avendo il doc..leggendole mi ci sono ritrovata completamente,questo dovrebbe rassicurarmia ncora di più sul fatto che si tratti di doc da relazione o no?
Comunque voglio contribuire anchio..innanzitutto anchio da quando ho il doc, come dice giosmile, sono molto più passiva nel rapporto con il mio ragazzo..prima passavo le giornate a pensare cosa fare nel weekend o cosa fare nelle prossime vacanze,prendevo l'iniziativa quando avevo voglia di fare l'amore con lui,proponevo cosa avremmo potuto fare..ora invece ho notato come sia diventata molto più passiva,ho sempre paura di fare o dire qualcosa di sbagliato..nel senso..ad esempio a capodanno non si sapeva cosa fare quindi mi sn messa a cercare su internet milioni di hotel per poter passare 2 giorni con il mio ragazzo..lo facevo perchè dentro di me sentivo questa voglia di passare qualche giorno con lui ma appena ho aperto la pagina inteenet ecco i miei pensieri.."ma sei davvero sicura di volerci andare perchè hai voglia o solo perchè vuoi far finta che vada tutto bene?,perchè vuoi fargli credere che nulla sia cambiato anche se tu non sai più cosa provi per lui?" e milioni di altri pensieri sempre di questo genere..lo so sembra una cosa assurda ma ragazzi vi assicuro che io tante volte non mi riconosco nemmeno..sono lì tranquilla che penso al mio ragazzo,penso a quanto lo amo, a quanto vorrei costrurmi un futuro con lui e poi all'improssivo è come se questi pensieri positivi venissero spinti via da quelli negativi..ecco alllora che inizio a compulsare e il mio umore cambia..divento apatica,sento sempre di più dentro di me quel senso di vuoto incolmabile,tutto è coperto da un velo di tristezza..e allora ecco che le ossessioni diventano sempre più forti e insopportabili..
penso al mio ragazzo e nn riesco a provare nulla..assolutamente nulla..mi prende una sensazione stranissima allo stomaco e sto malissimo al pensiero di doverlo lasciare perchè non lo amo più,al pensiero di spezzargli il cuore..anche perchè so che non è quello che voglio dvvero..perchè quando poi sto con lui ultimamente mi dimetico davvero tutti i brutti pensieri..però sapete tutte le volte che lo devo vedere dentro di me sento la mia ansia che sale..dopo una mezzoretta se nn ci do peso tutto sparisce..e sto bene,torno a casa e sento che lui mi manca..che ho sprecato inutilmente quella mezzoretta..
Inoltre da quando è iniziato il doc la mia voglia di fare l'amore con lui era nettamente diminuita,tutte le volte che ci pensavo stavo ancora peggio,vedevo questo calo del desiderio come un ulteriore prova del fatto che non provo più niente per lui..avevo una paura terribile di affrontare il problema..infatti qualche sera fa sono andata a casa sua a dormire e sapevo che sarebbe successo,nn nego la mia agitazione che sapevo essere tra l'altro immotivata..poi l'abbiamo fatto e tutto è sparito..come se una volta affrontata la paura tutti i pensieri fossero scomparsi nel nulla e sono stata infatti da dio..tanto è vero che sono rimasta da lui fino alla sera dopo..appena tornata a casa però ecco i miei pensieri riapparire..perchè mi vengono quando non sono con lui??

Vi ci ritrovate un po'?

Inviato da: uiop il Mercoledì, 07-Gen-2009, 23:55
ciao ragzzi nelle vostre paure mi ci trovo in pieno....la mia paura è molto sinile a quella di eve,cioè anche se devo fargli un messaggio ci penso sopra 3000 volte e mi chiedo perchè glielo fai?lo scrivo....lo cancello.....lo riscrivo.....poi non so se chiamarlo o fargli un messaggio....non so quando proporgli di uscire o meno....lofaccio o non l faccio?insommma,c'è proprio la perdita della spontaneità del rapporto!l'impulso di lasciarlo a volte mi viene,ma più ke altro ho paura ke lui mi lasci perch si rende conto ke ho cambiato tutto...adesso ad esmpio ho paura che arrivi il giorno del mesiversario nostro perchè ho paura ke dopo un anno non ci sia più quell'entusiasmo di festeggiarlo,non sappiamo dove andare e subentra la noia,la routine e la fine della mia storia......ke casino!

Inviato da: bla il Giovedì, 08-Gen-2009, 00:23
ragazze tranquille..è solo il doc..bastardo e malvagio..non mollate,non seguite i percorsi dei pensieri,dovete essere più forti di loro,più forti del doc..
PSICO armati93.gif

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 08-Gen-2009, 12:47

Sfogarsi fa veramente bene. Cari amici, anche io mi ritrovo in pieno nelle vostre sensazioni, "paura" di fare qualsiasi cosa, "paura" di organizzare il tuo futuro immediato e anche dopo... mi lascio andare spesso alle sue richieste, lascio decidere a lei, quando di solito sono un testardone e cerco sempre di intromettermi in ogni decisione, dalla meta dell'uscita, dalla scelta di un film al cinema fino (e quì rientra il discorso matrimonio) alla scelta di un complemento d'arredo. Anche io se sto con lei, dopo una parentesi leggermente ansiogena anticipatoria, riesco a star bene e a distrarmi, a non pensare sempre alle solite ossessioni, ad essere spontaneo e anche "attivo"... non appena vado via da lei, appena ritorno a casa, ricomincio a ripensarci su e quasi quasi butti via tutto quel tempo passato bene, lo sotterri con le nuove ossessioni, e ti viene pure il senso di colpa perchè dici "ma come??? fino ad ieri stavo bene e le ho detto tutte quelle cose (o abbiamo fatto tutte quelle cose) ed ora faccio un passo indietro??? ma allora sono un bastardo!" o pensieri simili.

Ieri sera per esempio sono stato bene con lei. Ma c'è un però, si un però legato a stamattina. Premetto che io abito a 25km da casa sua, ma lavoro nella sua città, quindi la sera o decido di rimanere da lei (non a dormire, solo a cena) o me ne torno direttamente a casa. In 7 anni di fidanzamento, avrò fatto con la mia auto, la sua e quella di mio padre almeno un 300.000Km tra lavoro e ragazza. Diciamo che è un bel sacrificio la sera tra le 23 e le 24 tornartene da solo a casa sull'autostrada dopo essere stato a cena da lei, con qualsiasi condizione climatica. Per questo non sto sempre a casa sua, diciamo che ci resto ogni 1-2 giorni, mentre gli altri li divido tra la mia passione per il teatro (1g a settimana) e casa mia o di rado con gli amici per una pizza. E' diventata oramai una prassi, lo facciamo da anni e quando me ne torno direttamente a casa mia ho sempre pensato "stasera mi rilasso e penso un po' a me, cena - pigiama e un po' di tv o un buon libro!" Stamattina appena mi sono alzato, ho pensato che stasera me ne sarei tornato a casa come da accordi (lei aveva un impegno in acr), mi son detto come al solito "ok, stasera mi rilasso un pò..." e paffete! Mi sono partite le ossessioni "ma perchè penso a questo? Forse ho più voglia di starmene a casa mia? Preferisco stare da lei a cena o tornarmene a casa mia? Oddio ma a cosa sto pensando???" Praticamente per risolvere la mia ossessione avrei dovuto pretendere di voler stare sempre e a tutti i costi a casa sua tutte le sere, non avere MAI voglia di tornarmene un po' a casa e risparmiarmi lo stillicidio dell'auto e del pensiero di dovermene tornare da solo a mezzanotte e fare 25km di autostrada... come se questa cosa non fosse una cosa normale, come se fosse sbagliata... poi ho iniziato a pensare a cose assurde, tipo "ma poi se stasera mi rilasso a casa mia, significa che non la sto pensando e quindi non mi manca!" Cioè sapere che io ho una certa organizzazione con lei e che questo ci porta appunto a tranquillizzarci e ad essere coscienti di quello che abbiamo appunto concordato in merito alla serata, dovrebbe, secondo le ossessione, essere un problema, perchè secondo le paranoie mancherebbe il prerequisito della "mancanza"... cioè io, per sentirmi soddisfatto, dovrei "provare" mancanza di lei mentre sto semplicemente dedicando una serata di spensieratezza e rilassamento a casa mia davanti alla tv! Non ne parliamo se poi mi metto a pensare alle volte che è capitato di uscire con dei miei amici per una pizza ed una birra e scambiare 4 chiacchiere o vedere un film in dvd (mediamente 3-4 volte al mese), diciamo quella classica serata a cazzeggio passata con i tuoi più stretti amici (che poi sono anche loro fidanzati e non si pongono questi problemi e/o prerequisiti!) TUTTO QUESTO MENTRE IERI SERA SONO STATO BENISSIMO CON LEI A CASA SUA. Per questo motivo, sono da stamattina ossessionato da queste paranoie... semplicemente perchè stasera invece di stare da lei, me ne torno a casa mia!!! Ma a quante coppie accade questo??? Mi sembra forse di pretendere troppo... anche da me stesso...

Non vi sembra assurdo un tale cortocircuito di pensiero??? Le ossessioni si alimentano continuamente, ne lasci una e ne prendi un'altra!

Mi piacerebbe condividere questa mia esperienza con voi e capire se anche a voi viene il problema (o ossessione) del prerequisito della mancanza quando oggettivamente non ce n'è proprio bisogno!

Giosmile

Inviato da: bla il Giovedì, 08-Gen-2009, 12:56
questa cosa capita anche a me..in pratica se è lui che magari non ha voglia di uscire perchè stanco,influenzato o per qualsiasi altro motivo,per me è tutto ok,anzi,visto che lo amo tantissimo e mi prendo cura di lui quasi fosse un bambino,insisto affinchè si riposi..se capita a me è un incubo..penso"oddio,allora è vero,non lo voglio,non mi fa nessun effetto stare lontano da lui..lo sto solo prendendo in giro!"e cose simili..tu lo hai definito bene,si tratta di un vero e proprio cortocircuito del cervello..

Inviato da: uiop il Giovedì, 08-Gen-2009, 13:28
a me in queste feste faceva una cosa del genere,tipo sentirmi in colpa a giocare ai giochi natalizi a casa mia con la mia famiglia e divertirmi senza d lui.......

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 08-Gen-2009, 13:39
QUOTE (Giosmile @ Giovedì, 08-Gen-2009, 12:47)
Sfogarsi fa veramente bene. Cari amici, anche io mi ritrovo in pieno nelle vostre sensazioni, "paura" di fare qualsiasi cosa, "paura" di organizzare il tuo futuro immediato e anche dopo... mi lascio andare spesso alle sue richieste, lascio decidere a lei, quando di solito sono un testardone e cerco sempre di intromettermi in ogni decisione, dalla meta dell'uscita, dalla scelta di un film al cinema fino (e quì rientra il discorso matrimonio) alla scelta di un complemento d'arredo. Anche io se sto con lei, dopo una parentesi leggermente ansiogena anticipatoria, riesco a star bene e a distrarmi, a non pensare sempre alle solite ossessioni, ad essere spontaneo e anche "attivo"... non appena vado via da lei, appena ritorno a casa, ricomincio a ripensarci su e quasi quasi butti via tutto quel tempo passato bene, lo sotterri con le nuove ossessioni, e ti viene pure il senso di colpa perchè dici "ma come??? fino ad ieri stavo bene e le ho detto tutte quelle cose (o abbiamo fatto tutte quelle cose) ed ora faccio un passo indietro??? ma allora sono un bastardo!" o pensieri simili.

Ieri sera per esempio sono stato bene con lei. Ma c'è un però, si un però legato a stamattina. Premetto che io abito a 25km da casa sua, ma lavoro nella sua città, quindi la sera o decido di rimanere da lei (non a dormire, solo a cena) o me ne torno direttamente a casa. In 7 anni di fidanzamento, avrò fatto con la mia auto, la sua e quella di mio padre almeno un 300.000Km tra lavoro e ragazza. Diciamo che è un bel sacrificio la sera tra le 23 e le 24 tornartene da solo a casa sull'autostrada dopo essere stato a cena da lei, con qualsiasi condizione climatica. Per questo non sto sempre a casa sua, diciamo che ci resto ogni 1-2 giorni, mentre gli altri li divido tra la mia passione per il teatro (1g a settimana) e casa mia o di rado con gli amici per una pizza. E' diventata oramai una prassi, lo facciamo da anni e quando me ne torno direttamente a casa mia ho sempre pensato "stasera mi rilasso e penso un po' a me, cena - pigiama e un po' di tv o un buon libro!" Stamattina appena mi sono alzato, ho pensato che stasera me ne sarei tornato a casa come da accordi (lei aveva un impegno in acr), mi son detto come al solito "ok, stasera mi rilasso un pò..." e paffete! Mi sono partite le ossessioni "ma perchè penso a questo? Forse ho più voglia di starmene a casa mia? Preferisco stare da lei a cena o tornarmene a casa mia? Oddio ma a cosa sto pensando???" Praticamente per risolvere la mia ossessione avrei dovuto pretendere di voler stare sempre e a tutti i costi a casa sua tutte le sere, non avere MAI voglia di tornarmene un po' a casa e risparmiarmi lo stillicidio dell'auto e del pensiero di dovermene tornare da solo a mezzanotte e fare 25km di autostrada... come se questa cosa non fosse una cosa normale, come se fosse sbagliata... poi ho iniziato a pensare a cose assurde, tipo "ma poi se stasera mi rilasso a casa mia, significa che non la sto pensando e quindi non mi manca!" Cioè sapere che io ho una certa organizzazione con lei e che questo ci porta appunto a tranquillizzarci e ad essere coscienti di quello che abbiamo appunto concordato in merito alla serata, dovrebbe, secondo le ossessione, essere un problema, perchè secondo le paranoie mancherebbe il prerequisito della "mancanza"... cioè io, per sentirmi soddisfatto, dovrei "provare" mancanza di lei mentre sto semplicemente dedicando una serata di spensieratezza e rilassamento a casa mia davanti alla tv! Non ne parliamo se poi mi metto a pensare alle volte che è capitato di uscire con dei miei amici per una pizza ed una birra e scambiare 4 chiacchiere o vedere un film in dvd (mediamente 3-4 volte al mese), diciamo quella classica serata a cazzeggio passata con i tuoi più stretti amici (che poi sono anche loro fidanzati e non si pongono questi problemi e/o prerequisiti!) TUTTO QUESTO MENTRE IERI SERA SONO STATO BENISSIMO CON LEI A CASA SUA. Per questo motivo, sono da stamattina ossessionato da queste paranoie... semplicemente perchè stasera invece di stare da lei, me ne torno a casa mia!!! Ma a quante coppie accade questo??? Mi sembra forse di pretendere troppo... anche da me stesso...

Non vi sembra assurdo un tale cortocircuito di pensiero??? Le ossessioni si alimentano continuamente, ne lasci una e ne prendi un'altra!

Mi piacerebbe condividere questa mia esperienza con voi e capire se anche a voi viene il problema (o ossessione) del prerequisito della mancanza quando oggettivamente non ce n'è proprio bisogno!

Giosmile

il doc ha sempre fame , più lo alimenti e più accresci la sua fame

è insaziabile

unica soluzione : non alimentarlo


Inviato da: Giosmile il Giovedì, 08-Gen-2009, 14:10

A questo punto capovolgo l'ossessione. Vi pongo una domanda a cui mi risponderete con il raziocinio. Non perchè non conosca la risposta (me la sono data scrivendo il post precedente), ma semplicemente perchè credo che più di noi scriviamo la "stessa" (o simile) risposta spontaneamente e usando la ragione, più abituiamo il cervello ad adattarsi a quella risposta e attenuare la "paura" e/o il "dubbio", rendendolo infondato. E' vero che spesso è più producente non alimentare niente, ma in alcuni casi, soprattutto quelli facilmente (almeno credo) risolutivi con la semplice cognizione, un bel boccone amaro al doc credo sia lecito farglielo ingoiare!

Quanto credete sia normale che voi (o il vostro partner) durante la settimana sentiate (o il partner senta) la necessità di stare un po' per i fatti suoi???

Capiamo però che "stare per i fatti suoi" si intende semplicemente "sapere" di non vedersi per svariati motivi (stanchezza, lavoro, difficoltà di organizzazione, una propria necessità fisiologica, ecc.) e "riorganizzare" la serata secondo le proprie esigenze del momento (riposo, lettura, tv, pizza con un amico, ecc.).

Aggiungo, quanto ritenete fondato il prerequisito "obbligatorio" della "mancanza" in una tale situazione? Ovvero, sarebbe normale in una serata "del genere" dover star lì a provare obbligatoriamente la mancanza del partner? Potrebbe essere invece una semplice serata tranquilla in cui non pensi proprio a niente se non per rilassarti con quello che più ti và di fare? Cioè semplicemente pensare "io sono quì e mi riposo e so che il/la mio/mia ragazzo/ragazza è a casa sua, STOP"

Giosmile

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 08-Gen-2009, 14:13
risposta ovvia

è normale desiderare un pò di tempo per sè stessi e per starsene a casa propria in pantofole a rilassarsi

è normalissimo nn sentire la mancanza del proprio partner ogni volta che ci si separa da lui , sarebbe patologico il contrario

Inviato da: eve89 il Giovedì, 08-Gen-2009, 14:55
Giosmile hai centrato in pieno una delle mie ossessioni..si perchè in questi giorni il mio pensiero va sempre a finire lì..mi chiedo mille volte ma mi manca o non mi manca??..perchè non mi manca?ecco vedi allora non hai più voglia di stare con lui..ad esempio ci siam visti tutti i giorni durante le vacanze di natale..adesso è 2 giorni che non lo vedo causa neve..e non sento che mi manca..si certo ho voglia di stare con lui ma non sento la sua mancanza..forse però razionalmente dopo 2 anni insieme in cui ci siamo visti sempre è anche normale non sentire più la sua mancanza come i primi mesi in cui stavamo insieme..io però odio quella maledetta ansia che mi viene quando lo devo vedere..

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 08-Gen-2009, 15:49


Cara eve89, vedi che siamo tutti uguali??? Intendo noi doccati... vogliamo analizzare tutto, tenere tutto sotto controllo, avere la certezza matematica di qualsiasi sensazione, risposta a qualsiasi "perchè" di un qualunque evento.

Il discorso della mancanza secondo me siamo noi che lo esageriamo. Perchè pensiamo inconsciamente, un po' come abbiamo fatto per il concetto errato d'amore, che il partner debba "necessariamente" mancarti quando sei lontano da lui. Razionalmente, se ci pensiamo bene, innanzitutto 1-2 giorni (ma potrebbe essere anche di più, credo sia poi soggettivo) sono veramente pochi, per un individuo "normale", per cominciare a pensare se gli manca oppure no, proprio perchè passano in fretta e poi non dimenticare che al telefono ci si sente e quindi soddisfa implicitamente una porzione di "mancanza", senza che ce ne accorgiamo.

Ma c'è un altro fattore secondo me determinante, proprio il tempo stesso e la consapevolezza di una certa organizzazione. Innanzitutto io credo che dopo 2 anni, nel mio caso sono 7, vedendoti "spesso" e quindi giudicando il rapporto come "vissuto intensamente", secondo me viene naturale una certa tranquillità, non ci sono pericoli che possano in qualche modo "separarti" da lui, la separazione avviene solo per motivi logistici e di scelte personali legate a riposo, a stanchezza, problemi di impegni di lavoro o altro, ecc., quindi diverse da altri casi in cui ci sono eventi estremi, come la distanza, che potrebbe portarti a vedere il partner solo una settimana al mese. Siamo abituati a "vederci spesso" e ad usare un certo "metodo" di organizzazione in tal senso, quindi non c'è motivo di provare la "paura" di non potersi vedere, quindi non abbiamo mai sperimentato veramente cosa significa la "mancanza".

Io credo che la "mancanza del partner" vera e propria, la provano solo gli amanti che si vedono veramente di rado, magari con i sopraccitati problemi di distanza, ma è anche normale perchè loro vivono il rapporto rallentato rispetto al nostro, che invece è vissuto con maggiore intensità, inoltre noi non abbiamo appunto alcun motivo per essere preoccupati di non potersi vedere.

Conosco molti miei amici che si ritengono innamoratissimi della propria ragazza e credimi, puoi osservarlo pure tu vedendo gli altri, questi non è che stanno lì a casa a pensare sempre all'altro, escono, fanno mille cose, non si preoccupano assolutamente di questo problema che vogliamo farci noi. Non ci manca, e che male c'è? Capovolgiamo la domanda: perchè mai dovrebbe mancarmi se è una costante della mia vita ed i giorni ce li organizziamo noi due in base agli impegni e al riposo reciproco?

Per provare la mancanza, per il caso nostro in cui ci si vede spessissimo, occorre secondo me un tempo ragionevolmente lungo. Non immaginiamo il "perchè" oggi non ci manca, con la consapevolezza di esserci visti ieri e che "sicuramente" ci vedremo domani o dopodomani, immaginiamo di non vederla/lo proprio mai più, che non ci sia proprio più nella nostra vita, che non potrai mai più abbracciarla, mai più anche semplicemente parlarci... probabilmente la nostra mente non "riesce" a riprodurre la sensazione perchè appunto mai avvenuta (ricordiamoci che siamo fatti di esperienze e quindi il cervello non può riprodurre un evento mai accaduto, quindi quello che senti è sicuramente falsato!), ma avvertirai il "ragionevole sospetto" che qualcosa in te non andrebbe più, "con moltissima probabilità" ne soffriresti come un cane... ma chi può dirlo? Dobbiamo però convincersi che tale domanda non vale solo per noi, vale per chiunque! Non è che gli altri siano veramente convinti della risposta, se ne vanno sempre per un idea, "immaginano" che le mancherebbe perchè altissime le possibilità, ma la certezza non te la può dare "oggettivamente" nessuno.

Dobbiamo imparare a vivere nelle scelte senza la prerogativa del "sentire". Se ci fai caso, il tutto si riassume sempre con il "sentire", perchè è tangibile, la scelta invece è proprio per tale motivo un evento improbabile, ma fatto da tante certezze che si sviluppano e si montano con il passare del tempo, alcune si sfracelano, altre si riassettano, in fondo la vita è tutta un dubbio, come la vita stessa!

Ok, ora sto filosofeggiando.

Cmq io ho il tuo stesso problema, nonostante con queste parole stia tentando di darmi una risposta. Non pretendo di avere ragione, ma con la ragione sto cercando di dare una spiegazione, che può essere opinabile o meno, tanto ogni opinione vale quanto un'altra, non esiste l'oggettivo, solo il soggettivo ed ognuno può girare la frittata come vuole... ma se "la maggior parte" la pensano razionalmente in un dato modo, significherà pure che un briciolo di "oggettività", per come siamo fatti, possa venirne fuori e aggrapparci a quella.

A questo punto vi chiedo, siete d'accordo con il discorso di cui sopra? cosa modifichereste e/o aggiungereste a tal proposito?

Giosmile

Inviato da: eve89 il Giovedì, 08-Gen-2009, 16:25
io sono completamente d'accordo con te..infatti se io provo a immaginare di non vedere mai più il mio ragazzo,di non poterlo più sentire..so già che starei malissimo anche se il mio maledittissimo doc mi dice che in realtà non ci starei male e che è questo che io voglio..

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 08-Gen-2009, 17:49

Non negativizzare.
Il doc probabilmente ti fa sentire "indifferente" a quell'evento, perchè non puoi riprodurre mentalmente cosa succederebbe e di conseguenza "interpreti" tale sensazione come negativa, quindi somatizzi quella negatività e ti sembra reale.

Proprio oggi, mentre fumavo una sigaretta, ho pensato "ma se morisse mio padre improvvisamente?" Mi sono immaginato mia madre che mi chiama e dà una tale notizia. L'ho pensata così, spontaneamente e senza aspettarmi niente da me stesso, in effetti non ho sentito proprio niente, nessuna angoscia, nessuna emozione. Ma sono certo (altissime probabilità in termini puramente statistici) che se accadesse io urlerei dal dolore, eppure proprio perchè non "posso immaginare un evento mai accaduto" ho avuto la reazione di non provare niente a quel pensiero. Certamente non significa che non voglio bene a mio padre... ma nemmeno ho oggi la dimostrazione matematica ed ufficiale che soffrirei a quel dolore, sebbene SO che le probabilità sono praticamente pari ad uno.

Interpretare un pensiero come reale, questo è sbagliato. Accettiamo il dubbio, alto o basso che sia. Però con mio padre il problema non me lo pongo, perchè me lo pongo con la mia futura moglie?

Giosmile

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 08-Gen-2009, 17:52
QUOTE (Giosmile @ Giovedì, 08-Gen-2009, 17:49)
Non negativizzare.
Il doc probabilmente ti fa sentire "indifferente" a quell'evento, perchè non puoi riprodurre mentalmente cosa succederebbe e di conseguenza "interpreti" tale sensazione come negativa, quindi somatizzi quella negatività e ti sembra reale.

Proprio oggi, mentre fumavo una sigaretta, ho pensato "ma se morisse mio padre improvvisamente?" Mi sono immaginato mia madre che mi chiama e dà una tale notizia. L'ho pensata così, spontaneamente e senza aspettarmi niente da me stesso, in effetti non ho sentito proprio niente, nessuna angoscia, nessuna emozione. Ma sono certo (altissime probabilità in termini puramente statistici) che se accadesse io urlerei dal dolore, eppure proprio perchè non "posso immaginare un evento mai accaduto" ho avuto la reazione di non provare niente a quel pensiero. Certamente non significa che non voglio bene a mio padre... ma nemmeno ho oggi la dimostrazione matematica ed ufficiale che soffrirei a quel dolore, sebbene SO che le probabilità sono praticamente pari ad uno.

Interpretare un pensiero come reale, questo è sbagliato. Accettiamo il dubbio, alto o basso che sia. Però con mio padre il problema non me lo pongo, perchè me lo pongo con la mia futura moglie?

Giosmile

solite prove fatte mille volte anche io

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 08-Gen-2009, 18:00

Mi ricordo che la prima volta che mi venne il doc da relazione (senza sapere che era doc), tra le prove facevo questa: immaginare di abbracciare un amico, un parente o addirittura un perfetto sconosciuto e vedere cosa "provavo", poi andavo dalla mia ragazza e l'abbracciavo per fare il paragone... il più delle volte perdevo miseramente perchè non sentivo un bel niente... non si può imporre una sensazione, quanti abbracci si fanno così spontaneamente e senza emozione? Direi centinaia e pure nei rapporti di coppia...

Quando sei pieno di pensieri, anche senza ansia, potresti provare tutto ed il contrario di tutto, l'importante è dirsi che quella sensazione riprodotta, per quanto lontana o verosimile che sia, è sempre e comunque semifalsata dallo stesso pensiero ossessivo e la ricerca della risposta definitiva.

Cara Giovanna, ma tu le prove del tipo "muore un parente" et simila, le fai imponendoti di fartele per vedere "la differenza" o ti partono solo in automatico? Io a volte me le impongo proprio io.

Giosmile

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 08-Gen-2009, 18:02
QUOTE (Giosmile @ Giovedì, 08-Gen-2009, 18:00)
Mi ricordo che la prima volta che mi venne il doc da relazione (senza sapere che era doc), tra le prove facevo questa: immaginare di abbracciare un amico, un parente o addirittura un perfetto sconosciuto e vedere cosa "provavo", poi andavo dalla mia ragazza e l'abbracciavo per fare il paragone... il più delle volte perdevo miseramente perchè non sentivo un bel niente... non si può imporre una sensazione, quanti abbracci si fanno così spontaneamente e senza emozione? Direi centinaia e pure nei rapporti di coppia...

Quando sei pieno di pensieri, anche senza ansia, potresti provare tutto ed il contrario di tutto, l'importante è dirsi che quella sensazione riprodotta, per quanto lontana o verosimile che sia, è sempre e comunque semifalsata dallo stesso pensiero ossessivo e la ricerca della risposta definitiva.

Cara Giovanna, ma tu le prove del tipo "muore un parente" et simila, le fai imponendoti di fartele per vedere "la differenza" o ti partono solo in automatico? Io a volte me le impongo proprio io.

Giosmile

me le impongo

PSICO cry.gif

e c'è di peggio

mio padre è morto davvero e io alla notizia ho provato poco (ma lo amavo)

poi quando mia madre ha avuto un piccolo infarto ho provato un dolore che

nn avevo mai provato prima


allora ora penso di amare solo mia madre e non il mio ragazzo PSICO cry.gif

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 08-Gen-2009, 18:25


Beh, se per questo anche io amavo i miei nonni, certamente non allo stesso modo per tutti, ma volevo loro molto bene... eppure quando me ne sono morti 3 in un solo anno, ho versato lacrime solo alla funzione religiosa, ma credo principalmente per l'emozione che si crea in quell'occasione. Certamente il "piangere" o meno non credo debba essere necessariamente l'indice di quantificazione del bene verso una persona e poi dipende molto da come si è. Io per esempio sono molto razionale e piango difficilmente ad eventi funesti (con la mia ragazza però divento un bambinone), quindi non so proprio cosa immaginarmi in casi di eventi tragici come quelli del padre e della madre. Ma sono supplizi inutili, confronti impossibili, rapporti diversi, ci sono troppi fattori diversi per poter prendere sul serio le opinabili differenze tra le varie situazioni emotive... eppure, la mente crea una scala di valori, le persone cambiano posizione continuamente, una volta su, poi giu e tu non capisci più nulla. Il fulcro poi è l'ossessivismo nei confronti del partner... domande come scatole cinesi che si sviluppano ad albero con altre cento domande, un albero di natale fatto di punti interrogativi...

però proverei almeno a metterci la stella in alto, la VOLONTA'!

Giosmile

Inviato da: bla il Venerdì, 09-Gen-2009, 14:22
a me il discorso della morte(del mio ex) prende in automatico,anzi io vorrei non pensarci assolutamente,ma è come un impulso ad intermittenza nel cervello..cerco di razionalizzare dicendomi che non soltanto perchè mi dispiacerebbe morisse io devo amarlo,ovviamente non ci riesco...tra l'altro non riesco ad immaginare la morte di nessun altro:mio padre,mia madre,il mio ragazzo e di tutti quelli che conosco..io penso che noi confondiamo le varie forme d'amore e ci massacriamo su questioni che gli altri, credo, non considerino minimamente(o se lo fanno le reputano cretinate..)..

Inviato da: NIJES il Venerdì, 09-Gen-2009, 14:58
Che dire? Leggendovi ho fatto un bel tuffo nel quasi passato

paura di stare con lui perchè partivano i pensieri ossessivi e il bisogno di confessargli tutto

e come gestire una sua eventuale malattia? come avrei potuto parlargli dei miei problemi se lui ne aveva di più gravi di me?

e per quanto tempo lui mi avrebbe sopportato? certamente prima o poi mi avrebbe lasciato.... però

se non mi lasciava lui forse avrei dovuto farlo io

e se non lo facevo era perchè mi mancava il coraggio

ma insieme era quindi solo abitudine?

forse stavo con lui perchè mi era solo simpatica la sua famiglia



e quindi non avrei nemmeno dovuto notare altri uomini, e se li notavo quindi non era amore


perchè chi ama non ha dubbi


potrei continuare all'infinito.....


il bivio è stato quando lui mi ha detto:

SENZA DI ME STARESTI MEGLIO

e solo allora ho trovato il coraggio di chiedere aiuto


ai primi risultati dei test dalla mia psichiatra. lei mi disse una verità talmente semplice ma che mi lasciò di stucco, perchè il Doc non mi aveva mai permesso di arrivarci:

lei lo ama troppo

non il contrario











Inviato da: Giosmile il Venerdì, 09-Gen-2009, 18:05


Caro Nijes, se non siamo troppo indiscreti, in cosa consistevano sostanzialmente questi test dello psichiatra?

Cosa le ha fatto dire con certezza "lei lo ama troppo"?

Sai, è una cosa che mi sono spesso chiesto pure io... secondo me è molto probabile il fatto che amare "troppo" una persona può portare ad una tale forma di ossessione, soprattutto se accadono degli eventi sporadici ed occasionali che, a torto, ti fanno pensare per un attimo il perfetto contrario. Di fatti, se sei convinto di amare alla pazzia una persona, se improvvisamente ti crei il dubbio per una qualsiasi motivazione estemporanea (a cui non occorrerebbe dare peso) e legata solo ad una sensazione momentanea e per questo non "valutabile", mi potrei anche immaginare che, proprio perchè ami troppo, il non sopportare una tale peso (nemmeno 1 probabilità su un milione), potrebbe condurti sul vicolo dell'ossessione e giungere a non capire più niente. IMHO naturalmente.

Giosmile

Inviato da: bla il Venerdì, 09-Gen-2009, 19:41
QUOTE (NIJES @ Venerdì, 09-Gen-2009, 13:58)
Che dire? Leggendovi ho fatto un bel tuffo nel quasi passato

paura di stare con lui perchè partivano i pensieri ossessivi e il bisogno di confessargli tutto

e come gestire una sua eventuale malattia? come avrei potuto parlargli dei miei problemi se lui ne aveva di più gravi di me?

e per quanto tempo lui mi avrebbe sopportato? certamente prima o poi mi avrebbe lasciato.... però

se non mi lasciava lui forse avrei dovuto farlo io

e se non lo facevo era perchè mi mancava il coraggio

ma insieme era quindi solo abitudine?

forse stavo con lui perchè mi era solo simpatica la sua famiglia



e quindi non avrei nemmeno dovuto notare altri uomini, e se li notavo quindi non era amore


perchè chi ama non ha dubbi


potrei continuare all'infinito.....


il bivio è stato quando lui mi ha detto:

SENZA DI ME STARESTI MEGLIO

e solo allora ho trovato il coraggio di chiedere aiuto


ai primi risultati dei test dalla mia psichiatra. lei mi disse una verità talmente semplice ma che mi lasciò di stucco, perchè il Doc non mi aveva mai permesso di arrivarci:

lei lo ama troppo

non il contrario

di fronte al fatto che lo vorrei sposare sono arrivata a pensare che è soltanto perchè mi fa piacere,mi lusinga in un certo modo..in realtà io so che senza di lui non resisterei a lungo,non potrei vivere senza il suo amore e senza di lui..io so di amarlo troppo ed è proprio per questo che se provassi ancora qualcosa per il mio ex tutto il mio sogno di stare per sempre insieme a lui non sarebbe stato vero e non lo sarà mai più..e questa cosa mi terrorizza..è un pò come se io volessi non avere mai avuto questa storia con il mio ex,per essere sicura che è solo a lui(il mio ragazzo) che sono e sarò legata per sempre..ed è paradossale invece quanto lui da me si senta amato,mentre io dentro ho il fuoco delle ossessioni che brucia..

Inviato da: NIJES il Venerdì, 09-Gen-2009, 23:00
QUOTE (Giosmile @ Venerdì, 09-Gen-2009, 17:05)
Caro Nijes, se non siamo troppo indiscreti, in cosa consistevano sostanzialmente questi test dello psichiatra?

Cosa le ha fatto dire con certezza "lei lo ama troppo"?

Sai, è una cosa che mi sono spesso chiesto pure io... secondo me è molto probabile il fatto che amare "troppo" una persona può portare ad una tale forma di ossessione, soprattutto se accadono degli eventi sporadici ed occasionali che, a torto, ti fanno pensare per un attimo il perfetto contrario. Di fatti, se sei convinto di amare alla pazzia una persona, se improvvisamente ti crei il dubbio per una qualsiasi motivazione estemporanea (a cui non occorrerebbe dare peso) e legata solo ad una sensazione momentanea e per questo non "valutabile", mi potrei anche immaginare che, proprio perchè ami troppo, il non sopportare una tale peso (nemmeno 1 probabilità su un milione), potrebbe condurti sul vicolo dell'ossessione e giungere a non capire più niente. IMHO naturalmente.

Giosmile

premetto che sono passati circa sette anni da quando li ho fatti

si trattava sostanzialmente di interpretazione di tavole disegnate

risultava chiaro da essi la mia natura ossessiva

è stato comunque ( e non è ancora finito) un percorso molto lungo considerando che mi sono recata da lei dopo più di vent'anni di sofferenza

ero comunque ossessiva anhe prima di avere il doc di relazione

alla diagnosi mi ci ha fatto arrivare a piccoli passi, io non sapevo nemmeno che esistesse il Doc

con la consapevolezza della malattia il senso di colpa si è notevolmente alleviato

anche se non sono guarita mi rendo conto che ora mi perdo meno nelle "pieghe dei pensieri" come mi capitava all'apice del disturbo

quando ho cominciato a tormentarmi meno sul "l'amo non l'amo" la vita è ritornata vivibile

è possibile stare meglio e voi avete una marcia in più : siete ancora molto giovani e conoscete bene il disturbo

ce la potete fare


Inviato da: NIJES il Venerdì, 09-Gen-2009, 23:02
QUOTE (bla @ Venerdì, 09-Gen-2009, 18:41)
QUOTE (NIJES @ Venerdì, 09-Gen-2009, 13:58)
Che dire? Leggendovi ho fatto un bel tuffo nel quasi passato

paura di stare con lui perchè partivano i pensieri ossessivi e il bisogno di confessargli tutto

e come gestire una sua eventuale malattia? come avrei potuto parlargli dei miei problemi se lui ne aveva di più gravi di me?

e per quanto tempo lui mi avrebbe sopportato? certamente prima o poi mi avrebbe lasciato.... però

se non mi lasciava lui forse avrei dovuto farlo io

e se non lo facevo era perchè mi mancava il coraggio

ma insieme era quindi solo abitudine?

forse stavo con lui perchè mi era solo simpatica la sua famiglia



e quindi non avrei nemmeno dovuto notare altri uomini, e se li notavo quindi non era amore


perchè chi ama non ha dubbi


                                        potrei continuare all'infinito.....


il bivio è stato quando lui mi ha detto:

SENZA DI ME STARESTI MEGLIO

e solo allora ho trovato il coraggio di chiedere aiuto


ai primi risultati dei test  dalla mia  psichiatra. lei mi disse una verità talmente semplice ma che mi lasciò di stucco, perchè il Doc non mi aveva mai permesso di arrivarci:

lei lo ama troppo

non il contrario

di fronte al fatto che lo vorrei sposare sono arrivata a pensare che è soltanto perchè mi fa piacere,mi lusinga in un certo modo..in realtà io so che senza di lui non resisterei a lungo,non potrei vivere senza il suo amore e senza di lui..io so di amarlo troppo ed è proprio per questo che se provassi ancora qualcosa per il mio ex tutto il mio sogno di stare per sempre insieme a lui non sarebbe stato vero e non lo sarà mai più..e questa cosa mi terrorizza..è un pò come se io volessi non avere mai avuto questa storia con il mio ex,per essere sicura che è solo a lui(il mio ragazzo) che sono e sarò legata per sempre..ed è paradossale invece quanto lui da me si senta amato,mentre io dentro ho il fuoco delle ossessioni che brucia..


avuta anch'io l'ossessione per il mio ex

tranquilla

fa parte del doc

Inviato da: eve89 il Venerdì, 09-Gen-2009, 23:39
ragazzi forse comincio a capire qualcosa in più sul mio doc..ero felice fino a stasera,era da circa una settimana che i miei pensieri erano diciamo spariti..finalmente ero tornata a stare bene con il mio ragazzo senza avere strani pensieri per la testa quando stavamo insieme..arriviamo a oggi..c'è stata una stupida litigata..ecco che quando poco fa l'ho visto diciamo che i miei pensieri sono tornati,sono riuscita a bloccarli un po' ma nn del tutto..ho proprio paura che il doc sia legato alla paura di perderlo..

Inviato da: Giosmile il Domenica, 11-Gen-2009, 01:42
QUOTE (NIJES @ Venerdì, 09-Gen-2009, 22:00)
QUOTE (Giosmile @ Venerdì, 09-Gen-2009, 17:05)
Caro Nijes, se non siamo troppo indiscreti, in cosa consistevano sostanzialmente questi test dello psichiatra?

Cosa le ha fatto dire con certezza "lei lo ama troppo"?

Sai, è una cosa che mi sono spesso chiesto pure io... secondo me è molto probabile il fatto che amare "troppo" una persona può portare ad una tale forma di ossessione, soprattutto se accadono degli eventi sporadici ed occasionali che, a torto, ti fanno pensare per un attimo il perfetto contrario. Di fatti, se sei convinto di amare alla pazzia una persona, se improvvisamente ti crei il dubbio per una qualsiasi motivazione estemporanea (a cui non occorrerebbe dare peso) e legata solo ad una sensazione momentanea e per questo non "valutabile", mi potrei anche immaginare che, proprio perchè ami troppo, il non sopportare una tale peso (nemmeno 1 probabilità su un milione), potrebbe condurti sul vicolo dell'ossessione e giungere a non capire più niente. IMHO naturalmente.

Giosmile

premetto che sono passati circa sette anni da quando li ho fatti

si trattava sostanzialmente di interpretazione di tavole disegnate

risultava chiaro da essi la mia natura ossessiva

è stato comunque ( e non è ancora finito) un percorso molto lungo considerando che mi sono recata da lei dopo più di vent'anni di sofferenza

ero comunque ossessiva anhe prima di avere il doc di relazione

alla diagnosi mi ci ha fatto arrivare a piccoli passi, io non sapevo nemmeno che esistesse il Doc

con la consapevolezza della malattia il senso di colpa si è notevolmente alleviato

anche se non sono guarita mi rendo conto che ora mi perdo meno nelle "pieghe dei pensieri" come mi capitava all'apice del disturbo

quando ho cominciato a tormentarmi meno sul "l'amo non l'amo" la vita è ritornata vivibile

è possibile stare meglio e voi avete una marcia in più : siete ancora molto giovani e conoscete bene il disturbo

ce la potete fare


Non tormentarsi sull'amo non l'amo.

E' proprio vero. Proprio questo pensavo oggi, infatti mi rendo conto che quando mi capita di ridomandarmelo lo faccio proprio quando sono distratto da qualcosa anche se la sto facendo con lei, poi improvvisamente la guardo in viso... contemporaneamente (e spesso automaticamente) parte la domanda, sale l'ansia, non "senti nulla" (sempre questo maledetto voler "sentire"...) e per 5-10 secondi inizi a dare importanza a quel "dubbio", come se potesse essere fondato... ANSIA A PALLA E BRUCIORE OVUNQUE... poi inizi a "non volere quel pensiero", ti può durare pure qualche minuto il cortocircuito, poi improvvisamente pensi "ma se l'amore è una volontà, perchè sto a farmi tutte queste pippe mentali? Io voglio stare con lei, questo è il punto! Senza perchè e senza ma, è lei e non devo sceglierla adesso che ho il doc, ma perchè l'ho sempre scelta quando stavo bene!", inizi a tranquillizzarti... non escludo qualche compulsione automatica, ma diciamo che almeno ti passa quell'ansia terribile.

Io ho pensato che questo capita perchè nonostante tutta la razionalità possibile, è come se il discorso della "volontà" lo dimenticassimo e ritorna l'esigenza del dover "sentire" assolutamente qualcosa nel momento che ti poni la domanda. Infatti io noto che se con lei sono in atteggiamenti di tenerezza e complicità, questi pensieri scompaiono o se vengono li scarto con estrema facilità. Non appena mi distraggo e faccio con lei altre cose, dove ovviamente sei lontano dai momenti di convivialità e contatto fisico, se scatta quel pensiero automatico, ti trovi spiazzato perchè la prima cosa che fai è proprio non razionalizzare il discorso della volontà "a prescindere", ma cerchi dentro di te di "sentire l'amore", come se dovesse partirti una palpitazione o emozione che ovviamente non è detto che verrà... anzi! Da cui l'ansia e tutto il resto...

Prima del doc, anche in qualsiasi condizione negativa mi trovassi, come stanchezza, nervosismo, sonno, ecc., non avevo la necessità di "sentire" un emozione per giustificare il fatto che l'amassi, ne ero semplicemente convinto perchè implicitamente era spontaneo dirmi "lei è la mia ragazza, è lei!", insomma cmq una sensazione di volontà, sebbene non lo sapessi nemmeno... ora invece mi trovo a stare dietro ai miei stati d'animo, se sono allegro riesco a stare più bene, se sono stanco per vari motivi allora è più difficile, insomma anche ora che SO che devo solo pensare ad un discorso di "volontà" (sapendo di volerle un bene dell'anima), istintivamente come prima ricerca, per darti risposta alla domanda l'amo non l'amo, resta il "sentire" cosa provi dentro nel momento stesso che te lo sei domandato. E' un criterio di ricerca sbagliato, e quì deve entrare il discorso del comportamento d'assumere oltre che al raziocinio.

Vi ritrovate?

Giosmile

Inviato da: Giosmile il Domenica, 11-Gen-2009, 02:36
QUOTE (Giosmile @ Domenica, 11-Gen-2009, 00:42)
QUOTE (NIJES @ Venerdì, 09-Gen-2009, 22:00)
QUOTE (Giosmile @ Venerdì, 09-Gen-2009, 17:05)
Caro Nijes, se non siamo troppo indiscreti, in cosa consistevano sostanzialmente questi test dello psichiatra?

Cosa le ha fatto dire con certezza "lei lo ama troppo"?

Sai, è una cosa che mi sono spesso chiesto pure io... secondo me è molto probabile il fatto che amare "troppo" una persona può portare ad una tale forma di ossessione, soprattutto se accadono degli eventi sporadici ed occasionali che, a torto, ti fanno pensare per un attimo il perfetto contrario. Di fatti, se sei convinto di amare alla pazzia una persona, se improvvisamente ti crei il dubbio per una qualsiasi motivazione estemporanea (a cui non occorrerebbe dare peso) e legata solo ad una sensazione momentanea e per questo non "valutabile", mi potrei anche immaginare che, proprio perchè ami troppo, il non sopportare una tale peso (nemmeno 1 probabilità su un milione), potrebbe condurti sul vicolo dell'ossessione e giungere a non capire più niente. IMHO naturalmente.

Giosmile

premetto che sono passati circa sette anni da quando li ho fatti

si trattava sostanzialmente di interpretazione di tavole disegnate

risultava chiaro da essi la mia natura ossessiva

è stato comunque ( e non è ancora finito) un percorso molto lungo considerando che mi sono recata da lei dopo più di vent'anni di sofferenza

ero comunque ossessiva anhe prima di avere il doc di relazione

alla diagnosi mi ci ha fatto arrivare a piccoli passi, io non sapevo nemmeno che esistesse il Doc

con la consapevolezza della malattia il senso di colpa si è notevolmente alleviato

anche se non sono guarita mi rendo conto che ora mi perdo meno nelle "pieghe dei pensieri" come mi capitava all'apice del disturbo

quando ho cominciato a tormentarmi meno sul "l'amo non l'amo" la vita è ritornata vivibile

è possibile stare meglio e voi avete una marcia in più : siete ancora molto giovani e conoscete bene il disturbo

ce la potete fare


Non tormentarsi sull'amo non l'amo.

E' proprio vero. Proprio questo pensavo oggi, infatti mi rendo conto che quando mi capita di ridomandarmelo lo faccio proprio quando sono distratto da qualcosa anche se la sto facendo con lei, poi improvvisamente la guardo in viso... contemporaneamente (e spesso automaticamente) parte la domanda, sale l'ansia, non "senti nulla" (sempre questo maledetto voler "sentire"...) e per 5-10 secondi inizi a dare importanza a quel "dubbio", come se potesse essere fondato... ANSIA A PALLA E BRUCIORE OVUNQUE... poi inizi a "non volere quel pensiero", ti può durare pure qualche minuto il cortocircuito, poi improvvisamente pensi "ma se l'amore è una volontà, perchè sto a farmi tutte queste pippe mentali? Io voglio stare con lei, questo è il punto! Senza perchè e senza ma, è lei e non devo sceglierla adesso che ho il doc, ma perchè l'ho sempre scelta quando stavo bene!", inizi a tranquillizzarti... non escludo qualche compulsione automatica, ma diciamo che almeno ti passa quell'ansia terribile.

Io ho pensato che questo capita perchè nonostante tutta la razionalità possibile, è come se il discorso della "volontà" lo dimenticassimo e ritorna l'esigenza del dover "sentire" assolutamente qualcosa nel momento che ti poni la domanda. Infatti io noto che se con lei sono in atteggiamenti di tenerezza e complicità, questi pensieri scompaiono o se vengono li scarto con estrema facilità. Non appena mi distraggo e faccio con lei altre cose, dove ovviamente sei lontano dai momenti di convivialità e contatto fisico, se scatta quel pensiero automatico, ti trovi spiazzato perchè la prima cosa che fai è proprio non razionalizzare il discorso della volontà "a prescindere", ma cerchi dentro di te di "sentire l'amore", come se dovesse partirti una palpitazione o emozione che ovviamente non è detto che verrà... anzi! Da cui l'ansia e tutto il resto...

Prima del doc, anche in qualsiasi condizione negativa mi trovassi, come stanchezza, nervosismo, sonno, ecc., non avevo la necessità di "sentire" un emozione per giustificare il fatto che l'amassi, ne ero semplicemente convinto perchè implicitamente era spontaneo dirmi "lei è la mia ragazza, è lei!", insomma cmq una sensazione di volontà, sebbene non lo sapessi nemmeno... ora invece mi trovo a stare dietro ai miei stati d'animo, se sono allegro riesco a stare più bene, se sono stanco per vari motivi allora è più difficile, insomma anche ora che SO che devo solo pensare ad un discorso di "volontà" (sapendo di volerle un bene dell'anima), istintivamente come prima ricerca, per darti risposta alla domanda l'amo non l'amo, resta il "sentire" cosa provi dentro nel momento stesso che te lo sei domandato. E' un criterio di ricerca sbagliato, e quì deve entrare il discorso del comportamento d'assumere oltre che al raziocinio.

Vi ritrovate?

Giosmile



"è lei e non devo sceglierla adesso che ho il doc, ma perchè l'ho sempre scelta quando stavo bene!"

mmm... stavo appunto ragionando e probabilmente compulsando proprio su questa mia frase del precedente post... io la ritengo fondata. Riconoscendo appunto di avere un problema ossessivo che ti rincoglionisce completamente, voler "trovare" la risposta adesso non ha senso, anche perchè non esisterebbe e quella presunta mai ti soddisferebbe! Secondo me occorre semplicemente vivere come naturalmente si sarebbe vissuto senza il disturbo, che coincide con il procedere con la scelta più naturalmente giusta. Il doc non toglie e non aggiunge niente al proprio rapporto di coppia... ma la vera fotografia di quello che è (e a cui dobbiamo credere) è appunto quella relativa alla condizione a cui il rapporto stesso era arrivato un momento prima del disturbo. Vivere nel dubbio quindi dovrebbe diventare "vivere nella speranza e nella consapevolezza di quello che il rapporto era prima del doc".

Condividete?

Giosmile

Inviato da: cioce il Domenica, 11-Gen-2009, 09:31
Giosmile l'amore è una scelta che non si fonda solo sulle emozioni ma tu le stai ammazzando, invece andrebbero rafforzate e rieducate... cosa ti stona all'idea di rieducare le emozioni?

Una delle prime volte che andai dallo psichiatra gli dissi "rafforziamo la ragione così che sia sufficentemente forte da mettere a tacere queste sensazioni ed emozioni assurde", ma lo psichiatra mi disse "la tua ragione è troppo forte, sono le emozioni che devono essere rafforzate"... ma io non gli diedi peso per più di 5 anni...
tienilo in considerazione magari potrebbe in futuro servire anche a te.

Inviato da: papillon il Domenica, 11-Gen-2009, 09:49
bellissimo

concordo al 100% l'amore come ha detto il mio psichiatra alla fine è il desiderio di voler vivere con quella persona, capire di non poter farne a meno, non è il cuoricino che batte forte quando vedi il tuo lui o la tua lei, questo può capitare all'inizio

però c'è un altro problema: se non riesci più a fare l'amore cosa si fa? può una coppia definirsi tale solo con l'affetto la stima la comprensione ecc? senza la parte sessuale??

Inviato da: papillon il Domenica, 11-Gen-2009, 09:56
può il doc farti passare il desiderio sessuale completamente?? oppure il doc non c'entra...ecco un altro dubbio PSICO cry.gif

Inviato da: Becky il Domenica, 11-Gen-2009, 10:54
QUOTE (cioce @ Domenica, 11-Gen-2009, 08:31)
Giosmile l'amore è una scelta che non si fonda solo sulle emozioni ma tu le stai ammazzando, invece andrebbero rafforzate e rieducate... cosa ti stona all'idea di rieducare le emozioni?

Una delle prime volte che andai dallo psichiatra gli dissi "rafforziamo la ragione così che sia sufficentemente forte da mettere a tacere queste sensazioni ed emozioni assurde", ma lo psichiatra mi disse "la tua ragione è troppo forte, sono le emozioni che devono essere rafforzate"... ma io non gli diedi peso per più di 5 anni...
tienilo in considerazione magari potrebbe in futuro servire anche a te.

quoto cioce.... ... non bisgona passare da un estremo all'altro.
Volevo chiedervi una cosa... ma i vostri partner, se sono al corrente del vostro doc... come la prendono? Perchè io penso che pur sapendo che è doc, se mio marito dovesse avercelo sulla nostra relazione, la prenderei cmq piuttosto male...

Inviato da: uiop il Domenica, 11-Gen-2009, 11:49
come si rafforzano le emozioni?perchè sono quelle ke sento bloccate.....

Inviato da: cioce il Domenica, 11-Gen-2009, 12:09
Una mia considerazione: non fa bene generalizzare troppo il concetto di amore e renderlo assoluto... ci comportiamo come se fossimo innamorati dell'amore e non della persona che abbiamo davanti; l'essere innamorati dell'amore a me non ha creato il doc da relazione ma un qualcosa di simile alla sindrome di abbandono che è comunque un vivere non sano dell'amore... per questa visione dell'amore ne hanno risentito fino a spezzarsi molte mie storie importanti, ho detto molte e quindi evidentemente non esiste un solo amore (per fortuna!).
E se provassimo a ridimensionare il problema lasciando per un attimo da parte la ragione? o rischiamo di rafforzarla troppo al punto di autoconvincerci, perchè se l'amore è una scelta, e anche vero che l'amore non si può sapere ma sentire... quindi meglio non soffocare la parte emotiva ma semplicemente rieducarla... il sentire l'amore e la scelta di amore non sono discordanti, l'errore è nella ricerca di emozioni forti e a tutti i costi... il problema non è nelle emozioni che sentite ma sull'interpretazione che le date.
Cosa succederebbe se "vi faceste scappare questa persona che sta al vostro fianco IN QUESTO MOMENTO?", paradossalmente uno potrebbe svegliarsi una mattina e decidere di mollare tutto per partire seguendo dei suoi ideali, o farsi prete o chissà che altro e la dolce metà non avrebbe molta possibilità di scelta e meriterebbe solo una spiegazione... se vi fate tutti questi problemi per una persona è perchè provate emozioni forse troppo forti da gestire... leggendovi emanate "paura di perderla" e non verifiche di conferma sul vostro amore, ma questo è una mia sensazione PSICO smile.gif

Inviato da: cioce il Domenica, 11-Gen-2009, 12:24
QUOTE (uiop @ Domenica, 11-Gen-2009, 10:49)
come si rafforzano le emozioni?perchè sono quelle ke sento bloccate.....

esistono diverse psicoterapie incentrate sulla rieducazione delle emozioni, io ad esempio ho seguito la REBT che è un percorso di alfabetizzazione emotiva: si riimparano le emozioni proprio come si impara l'alfabeto, e come le lettere servono a decodificare le parole e il pensiero, anche le emozioni imparate servono poi a capire te stesso e gli altri... si parte ad esempio dal semplice "riconoscere le emozioni", poi si sposta l'attenzione "alle reazioni" difronte a determinare emozioni-sensazioni, e visto che tra emozione provata e reazione avuta ci sta di mezzo il pensiero si rieducano quei pensieri disfunzionali che scattano in automatico senza che neanche ci accorgiamo e che spesso sono stati creati durante la nostra crescita come nostra difesa, ad esempio per evitarci di soffrire... un pensiero automatico disfunzionale è quello che emozione forte=amore, ad esempio il non sentire un'emozione forte ma riconoscere in quel momento di sentirsi rilassati in compagnia di una persona è indice che in quel momento stiamo bene ma il pensiero che vuole solo emozioni forti ci farebbe interpretare in modo sbagliato come un assenza di amore, non so se sono stata chiara perchè è un discorso lungo ma nella cartella terapie trovi qualcosa.

Inviato da: martina!!! il Domenica, 11-Gen-2009, 12:32
QUOTE (cioce @ Domenica, 11-Gen-2009, 11:09)
Una mia considerazione: non fa bene generalizzare troppo il concetto di amore e renderlo assoluto... ci comportiamo come se fossimo innamorati dell'amore e non della persona che abbiamo davanti; l'essere innamorati dell'amore a me non ha creato il doc da relazione ma un qualcosa di simile alla sindrome di abbandono che è comunque un vivere non sano dell'amore... per questa visione dell'amore ne hanno risentito fino a spezzarsi molte mie storie importanti, ho detto molte e quindi evidentemente non esiste un solo amore (per fortuna!).
E se provassimo a ridimensionare il problema lasciando per un attimo da parte la ragione? o rischiamo di rafforzarla troppo al punto di autoconvincerci, perchè se l'amore è una scelta, e anche vero che l'amore non si può sapere ma sentire... quindi meglio non soffocare la parte emotiva ma semplicemente rieducarla... il sentire l'amore e la scelta di amore non sono discordanti, l'errore è nella ricerca di emozioni forti e a tutti i costi... il problema non è nelle emozioni che sentite ma sull'interpretazione che le date.
Cosa succederebbe se "vi faceste scappare questa persona che sta al vostro fianco IN QUESTO MOMENTO?", paradossalmente uno potrebbe svegliarsi una mattina e decidere di mollare tutto per partire seguendo dei suoi ideali, o farsi prete o chissà che altro e la dolce metà non avrebbe molta possibilità di scelta e meriterebbe solo una spiegazione... se vi fate tutti questi problemi per una persona è perchè provate emozioni forse troppo forti da gestire... leggendovi emanate "paura di perderla" e non verifiche di conferma sul vostro amore, ma questo è una mia sensazione PSICO smile.gif

come sottovalutare quanto hai scritto?
impossibile


Inviato da: uiop il Domenica, 11-Gen-2009, 12:37
si ti 6 piegata bene e vedi se ho compreso...un pensiero disfunzionale potrebbe essere quello ke mi sono fatta ieri sera del tipo:sto bene con lui,mi piace parlare con lui e in questo momento ho voglia solo di questo,non di baci o carezze e allora mi è venuto automaico pensare:allora non lo amo,sto bene con lui come si sta bene con un amico.....anche se pensarlo non mi ha provocato ansia perchè ho cercato di non pensarci e il fatto di non provare ansia mi fa temere ke forse sto accettando l'idea ke il rapporto non tornerà più come prima

Inviato da: veronese il Domenica, 11-Gen-2009, 12:49
ciao a tutti sono nuovo e mi sono iscritto a questo forum, sono un uomo o35 anni una bambina di 3 e la moglie che34 aspettiamo un altro che arivera in giugno soffro di ansia sociale almeno leggendo le cause sono come le mie ci vivo male ormai da 10 anni.sono andato sotto terapia ma alla fine non ho concluso nulla . le feste sono le cose piu precupanti per me.inizia essere difficile andare anche al lavoro,ma non posso mollare perche ne ho bisogno come tutti

Inviato da: Giosmile il Domenica, 11-Gen-2009, 12:53
QUOTE (cioce @ Domenica, 11-Gen-2009, 11:24)
QUOTE (uiop @ Domenica, 11-Gen-2009, 10:49)
come si rafforzano le emozioni?perchè sono quelle ke sento bloccate.....

esistono diverse psicoterapie incentrate sulla rieducazione delle emozioni, io ad esempio ho seguito la REBT che è un percorso di alfabetizzazione emotiva: si riimparano le emozioni proprio come si impara l'alfabeto, e come le lettere servono a decodificare le parole e il pensiero, anche le emozioni imparate servono poi a capire te stesso e gli altri... si parte ad esempio dal semplice "riconoscere le emozioni", poi si sposta l'attenzione "alle reazioni" difronte a determinare emozioni-sensazioni, e visto che tra emozione provata e reazione avuta ci sta di mezzo il pensiero si rieducano quei pensieri disfunzionali che scattano in automatico senza che neanche ci accorgiamo e che spesso sono stati creati durante la nostra crescita come nostra difesa, ad esempio per evitarci di soffrire... un pensiero automatico disfunzionale è quello che emozione forte=amore, ad esempio il non sentire un'emozione forte ma riconoscere in quel momento di sentirsi rilassati in compagnia di una persona è indice che in quel momento stiamo bene ma il pensiero che vuole solo emozioni forti ci farebbe interpretare in modo sbagliato come un assenza di amore, non so se sono stata chiara perchè è un discorso lungo ma nella cartella terapie trovi qualcosa.



un pensiero automatico disfunzionale è quello che emozione forte=amore, ad esempio il non sentire un'emozione forte ma riconoscere in quel momento di sentirsi rilassati in compagnia di una persona è indice che in quel momento stiamo bene ma il pensiero che vuole solo emozioni forti ci farebbe interpretare in modo sbagliato come un assenza di amore

Cara Cioce, con queste parole hai sintetizzato quello che io, forse con troppa forza e per questo poco capito, intendo dire a tutti noi. Io non ammazzo alcuna emozione, tant'è vero che io con la mia ragazza ne ho tante, scaturite dalla gioia, serenità, trasporto fisico, coccole, ma che sono ovviamente legate a momenti e non una costante intera della giornata, ed è normale che sia così come anche te giustamente dici. Non mi si fraintenda, ma se rafforzo quel pensiero è perchè chi ha il doc da relazione, tra cui me, è portato a pensare che se sente una forte emozione allora ama, se invece non sente nulla allora non ama. Addirittura si fanno confronti assurdi, tipo vedere "quanto" si ama un genitore o un parente o un ex, pur di "pesare" quella sensazione con il proprio uomo o la propria donna. Capirai che è un vero e proprio stillicidio e non capisci più nulla. Il doccato in questa maniera mette sempre il rapporto in discussione (oltre che su un tavolo anatomico) dicendosi quando sente "allora lo amo!" mentre quando non riesce a sentire si dice "ma allora devo lasciarlo?", una vera dualità, tra l'altro assurda. Quindi la mia risposta a queste domande che ci facciamo, nel frattempo che proviamo a rieducarci con le emozioni come dici tu, è dire "l'amore è innanzitutto una volontà", quindi se voglio stare con il partner, non devo preoccuparmi con le domande "l'amo non l'amo". Partire quindi da questo ed attendere le emozioni con una giusta rieducazione, dando loro il peso giusto al momento giusto.

Chi ha il doc da relazione ha il pallino fisso di non sentire nulla, quindi come punto di inizio a mio avviso occorre provare innanzitutto il modo per capire qual'è la dimensione del rapporto, se c'è il fondamento della scelta. Se quel fondamento c'è, allora non occorre affligersi per capire o "sentire l'amore" a tutti i costi, si deve rieducare il proprio "sentire", senza che lo stesso sia l'unico modo per valutare se è vero amore. Io penso ad una coppia di sposati, dopo anni di matrimonio, questi sicuramente "tra loro" si lasceranno alle emozioni pochissime volte, ma per questo non significa che non si amino. L'amore lì diventa uno stato di fatto, il sacrificio verso la famiglia, volere il bene di tutti i componenti della stessa e adoperarsi completamente per raggiungere tali obiettivi... quindi le "emozioni" si trasformano in qualcosa di diverso, per esempio una potrebbe essere legata alla soddisfazione di avere una famiglia serena. Se a quel punto uno dei due prende il doc, probabilmente potrebbe essere devastante, perchè "potrebbe" convincersi di non amare la propria moglie o il proprio marito solo perchè "sono anni che sente pochissime emozioni forti nei suoi confronti", dimenticando (o non sapendo) che è una cosa comunque normale e fisiologica in un rapporto... quindi a quel punto ciò che deve essere forte è la consapevolezza di volere, non abbandonandosi "esclusivamente" al circuito emozionale, ma appunto rieducandolo come dici tu.

Spero di essermi spiegato meglio.

Giosmile

Inviato da: cioce il Domenica, 11-Gen-2009, 13:28
QUOTE (uiop @ Domenica, 11-Gen-2009, 11:37)
si ti 6 piegata bene e vedi se ho compreso...un pensiero disfunzionale potrebbe essere quello ke mi sono fatta ieri sera del tipo:sto bene con lui,mi piace parlare con lui e in questo momento ho voglia solo di questo,non di baci o carezze e allora mi è venuto automaico pensare:allora non lo amo,sto bene con lui come si sta bene con un amico.....anche se pensarlo non mi ha provocato ansia perchè ho cercato di non pensarci e il fatto di non provare ansia mi fa temere ke forse sto accettando l'idea ke il rapporto non tornerà più come prima


innanzi tutto una qualsiasi psicoterapia ti insegna che le emozioni le riconosci "SE SONO IN TE" e non vengono generate dalla persona che hai di fronte che tuttalpiù può favorirti il riconoscimento creando un clima di tranquillità... cioè per amare qualcuno dobbiamo essere noi capaci a provare emozioni.
Mi fa piacere che tu le emozioni in te le riconosca e in questo caso l'errore (o pensiero disfunzionale) è quello di catalogarle: coccole fisiche=amore e coccole inteso come piacere di stare ore a parlare=amicizia... impliciamente giudichi le emozioni, o meglio il tuo pensiero le giudica in automatico, le giudica appartenenti all'amicizia e poi evidentemente giudica l'amicizia meno importante della passione... ma sono sicura che capisci che per funzionare in un rapporto ci deve essere amicizia, passione, complicità, comprensione, ecc ecc... e non le riconoscerai mai tutte insieme nello stesso istante!!! ma una volta sentirai passione, una volta complicità... ed è bellissimo che tu ieri lo abbia sentito vicino come amico, e magari poi lo riconoscerai come complice... altre volte avrai voglia di saltargli addosso PSICO dribble.gif

Un mio esercizio di REBT era quello di scrivere le emozioni quando le provavo.
Ieri hai semplicemente riconosciuto in te le emozioni che l'amore per il tuo uomo ha in comune con il sentimento di amicizia... paradossalmente fossi tu stata agitata o in ansia non avresti sentito neanche quelle perchè troppo agitata e quindi probabilmente ti saresti detta che non provavi nulla per lui... è importante riconoscere tutte le emozioni con cui veniamo a contatto senza giudicarle (fallo come esercizio abbiamo aperto anche un post in terapie) l'amore ha poi emozioni in comune con una miriade di altri sentimenti, certo che a volte ti sentirai anche amica del tuo compagno ed è una cosa bellissima wub.gif

L'errore è nel giudicare alcune emozioni più importanti di altre.
Affetto per patner, amici, fratelli e genitori viaggiano su binari in parallelo e ugualmente importanti e l'intensità dipende dalla tua capacità di provare emozioni non da loro... non esiste una piramide di emozioni e affetti

dimmi se non sono stata chiara che per me è una cosa ormai naturale e forse nello spiegarmi tralascio qualcosa...
ora scappo a pranzo che se arrivo in ritardo mamma fa l'associazione ritardo=mancanza di rispetto che può anche essere vero ma generalizzare è un altro errore... del resto se qualcuno in una certa situazione si comportasse in modo antipatico generalizzeresti dicendo che è un antipatico o che in quella situazione si è comportato da antipatico?... il concetto è poi lo stesso, ieri hai provato una emozione che per te era di amicizia, ma se anche fosse secondo te un'emozione di amicizia fa del tuo compagno un amico? PSICO wink.png
ti assicuro che anche il generalizzare è un pensiero disfunzionale molto comune,
a presto PSICO-kiss.gif

Inviato da: Giosmile il Domenica, 11-Gen-2009, 13:34

consapevolezza di volere, non abbandonandosi "esclusivamente" al circuito emozionale

in soldoni, sto dicendo proprio che è sbagliatissimo considerare i due poli opposti. L'amore non è solo emozione e non è solo volontà. L'amore è una scelta, una volontà ed è caratterizzata da emozioni e sensazioni. Ogni emozione ha il suo peso, un emozione non è l'unico indice di amore. Proprio per questo esistono milioni di modi di amare, non esiste un solo amore, per questo idealizzarlo è sbagliato, proprio perchè nè definibile e nè quantificabile, può essere giusto o sbagliato, può essere poco o troppo, ma siamo noi a volerlo ed ogni volta è sicuramente diverso dall'altro.

Ogni storia ha il suo apice ed il suo pedice, ogni storia può essere giusta o sbagliata, non esiste il giusto o il sbagliato, secondo me esiste il giusto per ognuno di noi, secondo i nostri ideali, il nostro modo di pensare, le nostre aspettative. Se questo si adatta all'altro modo di pensare e c'è la disponibilità a confrontarsi, allora può essere la strada giusta, ma dipende solo da noi, non bisogna aspettare che arrivi una risposta dal cielo, questa non arriverà mai.

Inoltre, ognuno di noi non deve cercare l'ideale di amore e quindi pretendere di raggiungerlo, proprio perchè non esiste l'idealizzazione e non esiste un unico modo di amare. Dobbiamo domandarci se quello che c'è è per noi giusto, ma un giusto naturalmente equo, senza pretendere la perfezione. La perfezione non esiste. Come dice il professore, ci devono essere moltissime ragioni per chiudere un rapporto e questo serve per chi ha tale problema ossessivo. L'ideale di perfezione che spicca nel doccato in conseguenza al disturbo, va rieducato, bisogna ridimensionare la lente di ingrandimento ed il tavolo anatomico, altrimenti si rischia, come me ed altri utenti del forum, di entrare nel circolo vizioso dei confronti, delle paranoie e si ingigantisce tutto.

Il doccato ha la continua esigenza di aprire il rubinetto delle emozioni. E' istintivo, se non lo fa sente che qualcosa non va. Questo è da rieducare. Per questo dico che l'amore NON PUO' ESSERE "ESCLUSIVAMENTE" DOVER SENTIRE, ma è ANCHE SENTIRE.

Giosmile

Inviato da: uiop il Domenica, 11-Gen-2009, 13:43
Grazie mille,6 stata efficientissima nella spiegazione....prima del doc questi problemi non me li facevo,e mi piaceva anche veder il mio ragazzo come un amico...ora il doc ha cambiato il mio punto di vista ma terrò duro,soprattutto grazie alle vostre risposte! PSICO D.gif

Inviato da: Giosmile il Domenica, 11-Gen-2009, 14:15
QUOTE (cioce @ Domenica, 11-Gen-2009, 12:28)
QUOTE (uiop @ Domenica, 11-Gen-2009, 11:37)
si ti 6 piegata bene e vedi se ho compreso...un pensiero disfunzionale potrebbe essere quello ke mi sono fatta ieri sera del tipo:sto bene con lui,mi piace parlare con lui e in questo momento ho voglia solo di questo,non di baci o carezze e allora mi è venuto automaico pensare:allora non lo amo,sto bene con lui come si sta bene con un amico.....anche se pensarlo non mi ha provocato ansia perchè ho cercato di non pensarci e il fatto di non provare ansia mi fa temere ke forse sto accettando l'idea ke il rapporto non tornerà più come prima


innanzi tutto una qualsiasi psicoterapia ti insegna che le emozioni le riconosci "SE SONO IN TE" e non vengono generate dalla persona che hai di fronte che tuttalpiù può favorirti il riconoscimento creando un clima di tranquillità... cioè per amare qualcuno dobbiamo essere noi capaci a provare emozioni.
Mi fa piacere che tu le emozioni in te le riconosca e in questo caso l'errore (o pensiero disfunzionale) è quello di catalogarle: coccole fisiche=amore e coccole inteso come piacere di stare ore a parlare=amicizia... impliciamente giudichi le emozioni, o meglio il tuo pensiero le giudica in automatico, le giudica appartenenti all'amicizia e poi evidentemente giudica l'amicizia meno importante della passione... ma sono sicura che capisci che per funzionare in un rapporto ci deve essere amicizia, passione, complicità, comprensione, ecc ecc... e non le riconoscerai mai tutte insieme nello stesso istante!!! ma una volta sentirai passione, una volta complicità... ed è bellissimo che tu ieri lo abbia sentito vicino come amico, e magari poi lo riconoscerai come complice... altre volte avrai voglia di saltargli addosso PSICO dribble.gif

Un mio esercizio di REBT era quello di scrivere le emozioni quando le provavo.
Ieri hai semplicemente riconosciuto in te le emozioni che l'amore per il tuo uomo ha in comune con il sentimento di amicizia... paradossalmente fossi tu stata agitata o in ansia non avresti sentito neanche quelle perchè troppo agitata e quindi probabilmente ti saresti detta che non provavi nulla per lui... è importante riconoscere tutte le emozioni con cui veniamo a contatto senza giudicarle (fallo come esercizio abbiamo aperto anche un post in terapie) l'amore ha poi emozioni in comune con una miriade di altri sentimenti, certo che a volte ti sentirai anche amica del tuo compagno ed è una cosa bellissima wub.gif

L'errore è nel giudicare alcune emozioni più importanti di altre.
Affetto per patner, amici, fratelli e genitori viaggiano su binari in parallelo e ugualmente importanti e l'intensità dipende dalla tua capacità di provare emozioni non da loro... non esiste una piramide di emozioni e affetti

CUT


Hai profondamente ragione e sono d'accordo con te a riguardo del saper leggere le emozioni, ma nel doccato il problema sta proprio in questo, cioè non riesce a leggerle senza dare loro un peso di importanza sbagliato. Quando purtroppo la società, la nostra cultura sentimentale, i falsi miti e le false idee sull'amore, tra l'altro spiattellate in tv in qualsiasi momento, ti confondono subdolamente con un ideale di rapporto che dovrebbe corrispondere solo con coccole, emozioni forti, cuori a mille, ecc., se hai il doc da relazione, ti convinci che tutto quello che nel tuo rapporto non è appunto coccole, emozioni forti, ecc. significano non amore. E' quindi importantissimo quello che dici, cioè non occorre farsi alcun problema se in un dato momento con il partner stai solo parlando e ti senti come se fossi un amico o altre sensazioni "diverse" da quelle di cui sopra, perchè in un rapporto sono tutte importanti. Anche il litigare è importante. Sai quante volte mi è capitato in questo periodo di parlare a lungo con lei di vari problemi e/o cose da fare e contemporaneamente in modo automatico mi dicevo "ma cosa sto provando ora? Non sento quel trasporto fisico, non sento quelle emozioni mentre gli parlo, quindi non sono innamorato???". Prima del disturbo sarà capitata milioni di volte questa situazione, ma non ho mai pensato ad una cosa del genere, era normale e basta, ora invece l'ossessione ti vuol convincere del contrario. Sfoderi la lente di ingrandimento che analizza tutto quello che provi, secondo per secondo. Ecco perchè si sta bene se sei nei momenti intimi e si sta male quando fai tutt'altre cose. Il problema è nel capire che invece è tutto normale, non occorre pesare positivamente solo le emozioni legate al sentimentalismo, sono tutte importanti.

Volevo farti una domanda. Non riesco a capire quando dici: "le emozioni le riconosci se sono in te". E pure vero che alcune sensazioni le provi solo con il partner con cui sei in quel momento, magari altre persone non suscitano in te le stesse cose... quindi reputo che l'emozione è comunque legata ad un catalizzatore e non tutti possono essere tali. Se per me è emozionante provare la sensazione dolce di un abbraccio, riesco a riprodurre "quella sensazione, in intensità" solo con la mia ragazza, col calore delle sue braccia, non riesco ad immaginare che possa riprodurlo allo stesso modo con un'altra persona. Quindi l'emozione è in te, ma si scaturisce grazie all'intervento di un evento "esterno" alla tua mente, tramite un riconoscimento. Giusto?

Giosmile

p.s. sopra ho risposto al tuo discorso sull'ammazzare le emozioni. Spero di essere riuscito a spiegare cosa intendo dire e che poi è una situazione solo legata a chi soffre di un tale disturbo, certamente non per chi sta bene.

Inviato da: uiop il Domenica, 11-Gen-2009, 16:54
ma secondo vi,potrà tronare tutto come prima?a volte mi sento scoraggiata e penso ke il periodo meravigioso ke ho passato con lui prima ke avessi il doc non tornerà più....ma possibie ke nessno ke sia guarito scriva cosa succede una volta guariti?

Inviato da: cioce il Domenica, 11-Gen-2009, 18:38
Ciao Giosmile

mi spiego: quando dico che ammazzi l’emozione intendo dire che appena si presenta tu la schiacci caricandola di un significato non suo… non è più quindi un’emozione a farci male ma il pensiero che vuole interpretare l’emozione… e questo vale in generale in tutti i doc, non solo in quello da relazione.
Io sono dell’idea che sia la non capacità di gestire le emozioni a creare il doc e non il doc a renderci fragili dal punto di vista delle emozioni… imparare a gestire un doc conoscendolo non guarisce alla base e di fronte ad una nuova emozione forte saremmo punto da capo con un nuovo doc.

Non si tratta di passare da un estremo (ragione) all’altro (emozione), parte tutto da una emozione, ma se il pensiero agisce non correttamente allora ecco che si innesca l’ossessione che è poi un tentativo del pensiero di agire l’emozione.
E’ vero chi ha il doc da relazione crede che amare significhi provare forte emozioni ma non credo ti faccia bene non ascoltare le emozioni dicendo che è tutta volontà, direi di spostare l’attenzione ai pensieri correggendo di volta in volta il pensiero disfunzionale del momento per ridimensionarlo e smontarlo prima che inneschi l’ossessione in quanto sconfinando nel sentire e quindi in un campo non suo non se ne viene fuori e minimo nasce un conflitto di pensieri senza fine.

Io associavo in modo intercambiabile cattiveria = sporco… un gesto prepotente, una sopraffazione, una mancanza nei mie confronti mi spingeva a percepire una sensazione di sporco e a spingermi a lavarmi… capisci anche tu che lavandomi in realtà non andavo a cancellare il gesto subito e potevo stare anche ore con il sapone in mano che la sensazione di sporco rimaneva sempre in me… viceversa se vedevo qualcosa di sporco entravo in tilt e stavo male come se qualcuno stesse abusando di me, insomma perfettamente intercambiabili. Ora con la comportamentale sono intervenuta a correggere i pensieri, non le emozioni… e ci sono persone che pur di non soffrire più diventano impermeabili alle emozioni, soffocandole per di non innescare i pensieri… ma a lungo andare diventa dannoso e a rischio depressione che poi è il vuoto emozionale assoluto.
Non so se si capisce il discorso, l’importante e che non ti crei confusione nel tal caso chiedi pure.

Le emozioni sono in te: se tu sai cosa significa essere rilassato puoi provare questa emozione… se tu provi emozione da un abbraccio è perché quell’abbraccio ha un significato particolare per te perché sei tu che gli attribuisci un significato ed è giusto così, perché sei tu che guidi la tua vita… ci sono persone che pur amandosi si lasciano perché non vanno d’accordo o perché non hanno obbiettivi che li guidino nella stessa direzione e quindi necessariamente e a volte involontariamente si allontanano… se tu dai significato ad un bacio quando arriverai a baciare una persona ti sentirai al settimo cielo, se tu lo dai ad una abbraccio o ad una carezza sarà la stessa cosa ecco perché dico che l’emozione parte da te e non da chi hai di fronte.

La REBT dice: "L'uomo è turbato non tanto dalle cose, ma da ciò che egli pensa sulle cose"... per vivere ho dovuto riimpossessarmi di quelle emozioni che avevo distorto o allontanato e poi correggere i pensieri responsabili del mio malessere... io così ho sconfitto il doc, magari può servire anche a te, fammi sapere, ciao

Inviato da: Giosmile il Lunedì, 12-Gen-2009, 01:48
QUOTE (uiop @ Domenica, 11-Gen-2009, 15:54)
ma secondo vi,potrà tronare tutto come prima?a volte mi sento scoraggiata e penso ke il periodo meravigioso ke ho passato con lui prima ke avessi il doc non tornerà più....ma possibie ke nessno ke sia guarito scriva cosa succede una volta guariti?



Cara Uiop, 3 anni fa, quando mi capitò il doc senza sapere cosa fosse, riuscii a guarire da solo (non domandarmi come, ma è stato un vero miracolo)... posso dirti che una volta passata la "sbronza" (così la chiamai allora) sono stato proprio bene, mi sentivo meglio di prima, ed è tanto vero che in questi tre anni mi sono progettato il matrimonio che avverrà il prossimo giugno... proprio ora mi doveva ricapitare??? PSICO cry.gif E pensare che solo 2 mesi fa ero al settimo cielo... ora sembro uno zombi dilaniato dalle ossessioni e dalle paure...

Giosmile

Inviato da: Giosmile il Lunedì, 12-Gen-2009, 02:49
QUOTE (cioce @ Domenica, 11-Gen-2009, 17:38)
Ciao Giosmile

mi spiego: quando dico che ammazzi l’emozione intendo dire che appena si presenta tu la schiacci caricandola di un significato non suo… non è più quindi un’emozione a farci male ma il pensiero che vuole interpretare l’emozione… e questo vale in generale in tutti i doc, non solo in quello da relazione.
Io sono dell’idea che sia la non capacità di gestire le emozioni a creare il doc e non il doc a renderci fragili dal punto di vista delle emozioni… imparare a gestire un doc conoscendolo non guarisce alla base e di fronte ad una nuova emozione forte saremmo punto da capo con un nuovo doc.

Non si tratta di passare da un estremo (ragione) all’altro (emozione), parte tutto da una emozione, ma se il pensiero agisce non correttamente allora ecco che si innesca l’ossessione che è poi un tentativo del pensiero di agire l’emozione.
E’ vero chi ha il doc da relazione crede che amare significhi provare forte emozioni ma non credo ti faccia bene non ascoltare le emozioni dicendo che è tutta volontà, direi di spostare l’attenzione ai pensieri correggendo di volta in volta il pensiero disfunzionale del momento per ridimensionarlo e smontarlo prima che inneschi l’ossessione in quanto sconfinando nel sentire e quindi in un campo non suo non se ne viene fuori e minimo nasce un conflitto di pensieri senza fine.

Io associavo in modo intercambiabile cattiveria = sporco… un gesto prepotente, una sopraffazione, una mancanza nei mie confronti mi spingeva a percepire una sensazione di sporco e a spingermi a lavarmi… capisci anche tu che lavandomi in realtà non andavo a cancellare il gesto subito e potevo stare anche ore con il sapone in mano che la sensazione di sporco rimaneva sempre in me… viceversa se vedevo qualcosa di sporco entravo in tilt e stavo male come se qualcuno stesse abusando di me, insomma perfettamente intercambiabili. Ora con la comportamentale sono intervenuta a correggere i pensieri, non le emozioni… e ci sono persone che pur di non soffrire più diventano impermeabili alle emozioni, soffocandole per di non innescare i pensieri… ma a lungo andare diventa dannoso e a rischio depressione che poi è il vuoto emozionale assoluto.
Non so se si capisce il discorso, l’importante e che non ti crei confusione nel tal caso chiedi pure.

Le emozioni sono in te: se tu sai cosa significa essere rilassato puoi provare questa emozione… se tu provi emozione da un abbraccio è perché quell’abbraccio ha un significato particolare per te perché sei tu che gli attribuisci un significato ed è giusto così, perché sei tu che guidi la tua vita… ci sono persone che pur amandosi si lasciano perché non vanno d’accordo o perché non hanno obbiettivi che li guidino nella stessa direzione e quindi necessariamente e a volte involontariamente si allontanano… se tu dai significato ad un bacio quando arriverai a baciare una persona ti sentirai al settimo cielo, se tu lo dai ad una abbraccio o ad una carezza sarà la stessa cosa ecco perché dico che l’emozione parte da te e non da chi hai di fronte.

La REBT dice: "L'uomo è turbato non tanto dalle cose, ma da ciò che egli pensa sulle cose"... per vivere ho dovuto riimpossessarmi di quelle emozioni che avevo distorto o allontanato e poi correggere i pensieri responsabili del mio malessere... io così ho sconfitto il doc, magari può servire anche a te, fammi sapere, ciao


Colgo l'occasione per rispondere a Cioce e sottoporre al vostro tavolo anatomico alcune mie ulteriori osservazioni sul fenomeno doc. Spero che il post non sia troppo lungo, ma credo che chi è interessato a tale problematica riterrà comunque utile discutere di quanto segue.

Cara Cioce, ti ringrazio moltissimo per le tue spiegazioni, concordo in tutto e sicuramente lo terrò presente da oggi stesso. Permettimi solo di sottolineare che quando parlo di volontà, scelta, ecc. (non volermene) mi riferisco esclusivamente ai casi in cui "momentaneamente" non riesci a sentire proprio alcuna emozione, vuoi per ansia o per altre normali circostanze, con l'unico scopo di tentare di bloccare il circuito disfunzionale del "l'amo non l'amo" che inevitabilmente in una tale circostanza verrebbe a porsi in automatico. In pratica io lavoro e lavorerò sul rieducare le mie emozioni, ok come precisamente hai scritto tu ed hai pienamente ragione... ma "nel frattempo che lottiamo con il doc", quando sopraffatti dall'ansia o dalle ossessioni non riesci più a sentire nulla, quale risposta devo darmi al pensiero disfunzionale di cui sopra? Dico questo perchè l'oggetto del pensiero disfunzionale (amo non amo) è purtroppo un'altra persona, i sentimenti di un'altra persona, insomma qualcosa di veramente serio da prendere in considerazione. Non possiamo accettare di vivere quelle situazioni in un limbo, soprattutto se taluna altra persona è quella per cui abbiamo dato la nostra vita e a cui teniamo di più, non possiamo dire "scusa amore, in questo preciso istante sto lottando con me stesso per capire se t'amo". Intendo dire che questi momenti, e solo questi momenti, vanno gestiti con la ragione e non con le emozioni che purtroppo sono momentaneamente bloccate. Il bruciore che ti sale fin sulle spalle al solo pensare a quella fatidica domanda, l'ansia atroce che ti accoltella, devono essere placate con l'unico mezzo a nostra disposizione, cioè la ragione. A quel punto, poichè sappiamo che l'amore è soprattutto volontà, questa cosa ci porta aiuto, perchè ci fa capire che in quei casi non occorre sforzarsi a dare "continuamente" risposta ad una domanda "partendo solo" dalle sensazioni che proviamo in quel momento ansiogeno e/o di totale tranquillità, sia perchè se il momento è ansiogeno o di totale rilassatezza è normale non avere emozioni di natura sentimentale (che nel frattempo stiamo rieducando e non le stiamo unicizzando), sia perchè se "noi vogliamo", già ci stiamo dando una risposta in merito al contenuto del nostro rapporto. Una volta fuori dall'ansia e dalla nullità emozionale completa, ritornare a lavorare sul peso giusto da dare alle emozioni che verranno. Ci tengo a conoscere un tuo parere in merito.

Vorrei continuare nel dirti che purtroppo tale pensiero disfunzionale non è l'unico. Da questo purtroppo si sviluppano tutta una serie di ulteriori pensieri disfunzionali, come scatole cinesi, che gridano fortemente tutto il loro dolore. Non voglio dire che gli altri doc siano più leggeri del doc da relazione, mi lincerò da solo se mai lo penserò, ma sicuramente questo ha qualcosa di più "cattivo" degli altri, perchè tocca la persona che, fino al momento prima del disturbo, era la persona più importante della tua vita. Uno dei disturbi più odiosi del doc da relazione, e puoi leggerlo anche da quanto scritto da me e dagli altri nei post precedenti e sugli altri argomenti, è l'ingigantire e catastrofizzare qualsiasi difetto, imperfezione e incomprensione ipotetici, probabili o reali che siano. Io non lo sopporto e ci sto molto male, perchè il doc ti fa credere che la paura è fondata proprio a partire da quei difetti che prima non consideravi neppure, difetti che ti scivolavano addosso senza problemi o comunque ipotetici problemi a cui avresti fatto fronte senza particolari o insuperabili difficoltà. Credo che valga lo stesso paragone con gli altri doc. Per esempio, nel doc da contagio l'ossessione principale è "lo sporco". Da questa ossessione partono tutta una serie di controlli del tipo "mi sono lavato le mani, ma cosa ho toccato dopo? Dove ho messo l'asciugamani con cui ho asciugato le mie mani?". Da questi pensieri poi arrivi ad analizzare nel dettaglio mille altri particolari, dando loro un significato enorme, sesquipedale ed invalidante, come se qualsiasi cosa fatta fino a quel momento non fosse servito a nulla. Pensi a dove hai poggiato le mani, se il posto era pulito, e se era sporco quanto poteva essere sporco? La vista sola dello sporco da fastidio, non puoi passare vicino ad un cassonetto dell'immondizia perchè altrimenti è tutto perso, anche se ti sei lavato mille volte. Insomma catastrofizzi tutto quello che contraddice l'oggetto principale dell'ossessione, "lo sporco". Lo stesso succede con il doc da relazione. Analizzi tutti i minimi particolari, il viso, il corpo, difetti che prima nemmeno ti sognavi di vedere, questi sono banali e magari riesci a passarci su, poi passi al carattere e lì vai nell'ipotetico, poi passi ai veri difetti, quelli che ti hanno portato a litigare nel passato ma sempre con successo, ora l'ingigantimento te li fa diventare assurdi e non risolvibili, tutto può essere il motivo per supporre vera l'ossessione principale... il problema è come superare questa lente di ingrandimento? Sicuramente puoi pensare che fino a quel momento non è mai successo niente e che quindi probabilmente niente succederà, ma credimi le sensazioni sono così forti e reali che difficilmente riesci a dirti "è il doc che le sta esagerando". Insomma, al di là della gestione delle emozioni, mi piacerebbe sapere cosa occorre fare per tollerare/ridimensionare/eliminare la lente di ingrandimento che ti porta a catastrofizzare tutto. A me addirittura capira di dirmi e soffrire su tale pensiero "Perchè devo esagerare così??? Io non voglio esagerare!". Il bello è che questa secondo me è una fase obbligatoria, perchè tutti hanno dei difetti, tutti hanno dei lati poco graditi, ma mentre nella normalità sai che li hai sempre accettati e mai sono diventati veramente invalidanti, con il disturbo tutto si capovolge e tutto può essere la "vera" causa del malessere, per cui ti sembra fondato il motivo dell'ossessione. Ma parliamo di cose veramente banali, non sempre di cose oggettivamente importanti! L'ossessione pretende la perfezione, sempre ed in qualsiasi momento, non vuole compromessi e non accetta "la via di mezzo". Ma la reatà è sempre diversa, perchè la perfezione non esiste, se non per un fatto soggettivo.

Giosmile

Inviato da: cioce il Lunedì, 12-Gen-2009, 12:56
QUOTE (Giosmile @ Lunedì, 12-Gen-2009, 01:49)
quando parlo di volontà, scelta, ecc. (non volermene) mi riferisco esclusivamente ai casi in cui "momentaneamente" non riesci a sentire proprio alcuna emozione, vuoi per ansia o per altre normali circostanze, con l'unico scopo di tentare di bloccare il circuito disfunzionale del "l'amo non l'amo" che inevitabilmente in una tale circostanza verrebbe a porsi in automatico. In pratica io lavoro e lavorerò sul rieducare le mie emozioni, ok come precisamente hai scritto tu ed hai pienamente ragione... ma "nel frattempo che lottiamo con il doc", quando sopraffatti dall'ansia o dalle ossessioni non riesci più a sentire nulla, quale risposta devo darmi al pensiero disfunzionale di cui sopra?


Sono d’accordo con te, infatti il mio discorso era in funzione di una guarigione completa (perché dal doc si guarisce) e non del singolo attacco… Con la tcc per il doc da contaminazione in fase di attacco “di pensieri di lavaggio a tutti i costi” si cerca di prolungarli nel tempo il più in là possibile fino a quando perdono senso perché nel frattempo hai intercettato altre sensazione che li vanificano, così prendi coscienza che sono solo momenti, che passano e che non ti cambiano di una virgola.
E’ quindi ovvio che in fase di attacco non si faccia niente, non si prendano decisioni, nè si compulsi fisicamente o mentalmente… è un contocircuito dei pensieri da “sopportare” nel momento in cui si verifica ma poi occorre correggere questi pensieri disfunzionali che ci fanno male altrimenti si ripresenterà… purtroppo sono pensieri che partono in automatico per condizionamenti esistenti in te forse da quando eri bambino, forse più avanti per la società in cui viviamo e a volte fatichiamo anche solo ad individuarli come sbagliati (per me all’inizio erano gli altri a sbagliate lavandosi troppo poco e solo io agivo correttamente)

QUOTE (Giosmile @ Lunedì, 12-Gen-2009, 01:49)
Dico questo perchè l'oggetto del pensiero disfunzionale (amo non amo) è purtroppo un'altra persona, i sentimenti di un'altra persona, insomma qualcosa di veramente serio da prendere in considerazione. Non possiamo accettare di vivere quelle situazioni in un limbo, soprattutto se taluna altra persona è quella per cui abbiamo dato la nostra vita e a cui teniamo di più, non possiamo dire "scusa amore, in questo preciso istante sto lottando con me stesso per capire se t'amo". Intendo dire che questi momenti, e solo questi momenti, vanno gestiti con la ragione e non con le emozioni che purtroppo sono momentaneamente bloccate. Il bruciore che ti sale fin sulle spalle al solo pensare a quella fatidica domanda, l'ansia atroce che ti accoltella, devono essere placate con l'unico mezzo a nostra disposizione, cioè la ragione. A quel punto, poichè sappiamo che l'amore è soprattutto volontà, questa cosa ci porta aiuto, perchè ci fa capire che in quei casi non occorre sforzarsi a dare "continuamente" risposta ad una domanda "partendo solo" dalle sensazioni che proviamo in quel momento ansiogeno e/o di totale tranquillità, sia perchè se il momento è ansiogeno o di totale rilassatezza è normale non avere emozioni di natura sentimentale (che nel frattempo stiamo rieducando e non le stiamo unicizzando), sia perchè se "noi vogliamo", già ci stiamo dando una risposta in merito al contenuto del nostro rapporto. Una volta fuori dall'ansia e dalla nullità emozionale completa, ritornare a lavorare sul peso giusto da dare alle emozioni che verranno. Ci tengo a conoscere un tuo parere in merito.


in tutti i doc gli “altri” sono tirati in ballo, ed è proprio questo a farci salire caldo… con il doc da contaminazione hai addirittura paura di fare morire le persone che ti sono care, non solo di ferire i loro sentimenti… ti senti dannatamente colpevole come se ogni cosa dipendesse da te, come se scegliere una cosa piuttosto che l’altra potesse generare una catastrofe… sono questi i pensieri disfunzionali su cui dobbiamo lavorare… di sicuro in fase di attacco non considerare determinanti né i pensieri né le emozioni perché ti agiscono contro e quindi se fino al minuto prima volevi stare con lei prolunga pure questo pensiero per la durata dell’attacco.

QUOTE (Giosmile @ Lunedì, 12-Gen-2009, 01:49)
Vorrei continuare nel dirti che purtroppo tale pensiero disfunzionale non è l'unico. Da questo purtroppo si sviluppano tutta una serie di ulteriori pensieri disfunzionali, come scatole cinesi, che gridano fortemente tutto il loro dolore. Non voglio dire che gli altri doc siano più leggeri del doc da relazione, mi lincerò da solo se mai lo penserò, ma sicuramente questo ha qualcosa di più "cattivo" degli altri, perchè tocca la persona che, fino al momento prima del disturbo, era la persona più importante della tua vita


ecco appunto, memorizza quello che hai scritto e non generalizzare… un momento senza emozioni non significa un rapporto privo di emozioni… un’incertezza di un secondo non rende un rapporto incerto… un episodio ossessivo non fa una ricaduta… corretto questo pensiero disfunzionale molte cose perderanno anche per te di importanza.

QUOTE (Giosmile @ Lunedì, 12-Gen-2009, 01:49)
Uno dei disturbi più odiosi del doc da relazione, e puoi leggerlo anche da quanto scritto da me e dagli altri nei post precedenti e sugli altri argomenti, è l'ingigantire e catastrofizzare qualsiasi difetto, imperfezione e incomprensione ipotetici, probabili o reali che siano. Io non lo sopporto e ci sto molto male, perchè il doc ti fa credere che la paura è fondata proprio a partire da quei difetti che prima non consideravi neppure, difetti che ti scivolavano addosso senza problemi o comunque ipotetici problemi a cui avresti fatto fronte senza particolari o insuperabili difficoltà. Credo che valga lo stesso paragone con gli altri doc. Per esempio, nel doc da contagio l'ossessione principale è "lo sporco". Da questa ossessione partono tutta una serie di controlli del tipo "mi sono lavato le mani, ma cosa ho toccato dopo? Dove ho messo l'asciugamani con cui ho asciugato le mie mani?". Da questi pensieri poi arrivi ad analizzare nel dettaglio mille altri particolari, dando loro un significato enorme, sesquipedale ed invalidante, come se qualsiasi cosa fatta fino a quel momento non fosse servito a nulla. Pensi a dove hai poggiato le mani, se il posto era pulito, e se era sporco quanto poteva essere sporco? La vista sola dello sporco da fastidio, non puoi passare vicino ad un cassonetto dell'immondizia perchè altrimenti è tutto perso, anche se ti sei lavato mille volte. Insomma catastrofizzi tutto quello che contraddice l'oggetto principale dell'ossessione, "lo sporco". Lo stesso succede con il doc da relazione. Analizzi tutti i minimi particolari, il viso, il corpo, difetti che prima nemmeno ti sognavi di vedere, questi sono banali e magari riesci a passarci su, poi passi al carattere e lì vai nell'ipotetico, poi passi ai veri difetti, quelli che ti hanno portato a litigare nel passato ma sempre con successo, ora l'ingigantimento te li fa diventare assurdi e non risolvibili, tutto può essere il motivo per supporre vera l'ossessione principale... il problema è come superare questa lente di ingrandimento? Sicuramente puoi pensare che fino a quel momento non è mai successo niente e che quindi probabilmente niente succederà, ma credimi le sensazioni sono così forti e reali che difficilmente riesci a dirti "è il doc che le sta esagerando". Insomma, al di là della gestione delle emozioni, mi piacerebbe sapere cosa occorre fare per tollerare/ridimensionare/eliminare la lente di ingrandimento che ti porta a catastrofizzare tutto. A me addirittura capira di dirmi e soffrire su tale pensiero "Perchè devo esagerare così??? Io non voglio esagerare!". Il bello è che questa secondo me è una fase obbligatoria, perchè tutti hanno dei difetti, tutti hanno dei lati poco graditi, ma mentre nella normalità sai che li hai sempre accettati e mai sono diventati veramente invalidanti, con il disturbo tutto si capovolge e tutto può essere la "vera" causa del malessere, per cui ti sembra fondato il motivo dell'ossessione. Ma parliamo di cose veramente banali, non sempre di cose oggettivamente importanti! L'ossessione pretende la perfezione, sempre ed in qualsiasi momento, non vuole compromessi e non accetta "la via di mezzo". Ma la reatà è sempre diversa, perchè la perfezione non esiste, se non per un fatto soggettivo


neanche farlo apposta in questo tuo post sono venuti fuori tutti i viRus mentali che poi generano i pensieri disfunzionali… se ti interessa vai a leggere il post sui pensieri disfunzionali in terapie…

pretendere
generalizzare
ingigantire
dare interpretazioni sbagliate (questo di solito crea paranoie)
svalutare (se o gli altri, e di solito causa bassa autostima)

poi se vuoi ne parliamo ancora

Inviato da: Giosmile il Lunedì, 12-Gen-2009, 14:37
QUOTE (cioce @ Lunedì, 12-Gen-2009, 11:56)
QUOTE (Giosmile @ Lunedì, 12-Gen-2009, 01:49)
quando parlo di volontà, scelta, ecc. (non volermene) mi riferisco esclusivamente ai casi in cui "momentaneamente" non riesci a sentire proprio alcuna emozione, vuoi per ansia o per altre normali circostanze, con l'unico scopo di tentare di bloccare il circuito disfunzionale del "l'amo non l'amo" che inevitabilmente in una tale circostanza verrebbe a porsi in automatico. In pratica io lavoro e lavorerò sul rieducare le mie emozioni, ok come precisamente hai scritto tu ed hai pienamente ragione... ma "nel frattempo che lottiamo con il doc", quando sopraffatti dall'ansia o dalle ossessioni non riesci più a sentire nulla, quale risposta devo darmi al pensiero disfunzionale di cui sopra?


Sono d’accordo con te, infatti il mio discorso era in funzione di una guarigione completa (perché dal doc si guarisce) e non del singolo attacco… Con la tcc per il doc da contaminazione in fase di attacco “di pensieri di lavaggio a tutti i costi” si cerca di prolungarli nel tempo il più in là possibile fino a quando perdono senso perché nel frattempo hai intercettato altre sensazione che li vanificano, così prendi coscienza che sono solo momenti, che passano e che non ti cambiano di una virgola.
E’ quindi ovvio che in fase di attacco non si faccia niente, non si prendano decisioni, nè si compulsi fisicamente o mentalmente… è un contocircuito dei pensieri da “sopportare” nel momento in cui si verifica ma poi occorre correggere questi pensieri disfunzionali che ci fanno male altrimenti si ripresenterà… purtroppo sono pensieri che partono in automatico per condizionamenti esistenti in te forse da quando eri bambino, forse più avanti per la società in cui viviamo e a volte fatichiamo anche solo ad individuarli come sbagliati (per me all’inizio erano gli altri a sbagliate lavandosi troppo poco e solo io agivo correttamente)

CUT



Mmm... davvero molto interessante... ti ringrazio tantissimo.
Quindi quando riesco ad intercettare le sensazioni che vanificano il mio stare male, che poi possono variare nel tempo in intensità, appena mi ricapita di rimettere tutto in discussione, devo farmi sicuro di quello provato fino ad un attimo prima e prolungarlo in quel tempo in cui hai la crisi... giusto? Implicitamente gia lo facevo, tipo dirmi "ma come, fino a pochi minuti fa stavo bene, ora cosa è cambiato da prima???" in effetti era cambiata solo l'ossessione, o semplicemente si ripresentava quella di prima. Ora invece devo essere forte e "credere" nella sensazione che precedentemente aveva annullato il precedente attacco, questo dovrebbe aiutarmi a sentirmi ottimista, abolire l'ansia e col tempo ruscire a sottostimare gli attacchi...

però volevo chiederti come porsi davanti a più ossessioni. Mi spiego meglio: io sono con lei e ci sto bene, ci abbracciamo, giochiamo, ecc., poi mi scatta la domanda "l'ami?" e mi faccio forte di quello accaduto un momento prima. Ok. Ma se invece si ripresenta un'ossessione diversa, tipo "ma questo difetto lo sopporti? sei proprio sicuro?", insomma soprattutto quando entra in gioco la famosa lente di ingrandimento, lì mi sento più disarmato... perchè quali sensazioni neutralizzanti devo considerare? Solo pensare che "prima" del disturbo non mi creavano troppi problemi, oppure le chiacchierate che ci siamo fatti assieme giurandoci di venirci in contro (che allora mi bastavano pienamente)? Oppure, magari considerare che sono virus che esagerano, esasperano, generalizzano, ecc. e che quindi non devo preoccuparmi nella realtà?

Ti abbraccio
Giosmile

Inviato da: cioce il Lunedì, 12-Gen-2009, 16:42
QUOTE (Giosmile @ Lunedì, 12-Gen-2009, 13:37)
Quindi quando riesco ad intercettare le sensazioni che vanificano il mio stare male, che poi possono variare nel tempo in intensità, appena mi ricapita di rimettere tutto in discussione, devo farmi sicuro di quello provato fino ad un attimo prima e prolungarlo in quel tempo in cui hai la crisi... giusto? Implicitamente gia lo facevo, tipo dirmi "ma come, fino a pochi minuti fa stavo bene, ora cosa è cambiato da prima???" in effetti era cambiata solo l'ossessione, o semplicemente si ripresentava quella di prima. Ora invece devo essere forte e "credere" nella sensazione che precedentemente aveva annullato il precedente attacco, questo dovrebbe aiutarmi a sentirmi ottimista, abolire l'ansia e col tempo ruscire a sottostimare gli attacchi...

però volevo chiederti come porsi davanti a più ossessioni. Mi spiego meglio: io sono con lei e ci sto bene, ci abbracciamo, giochiamo, ecc., poi mi scatta la domanda "l'ami?" e mi faccio forte di quello accaduto un momento prima. Ok. Ma se invece si ripresenta un'ossessione diversa, tipo "ma questo difetto lo sopporti? sei proprio sicuro?", insomma soprattutto quando entra in gioco la famosa lente di ingrandimento, lì mi sento più disarmato... perchè quali sensazioni neutralizzanti devo considerare? Solo pensare che "prima" del disturbo non mi creavano troppi problemi, oppure le chiacchierate che ci siamo fatti assieme giurandoci di venirci in contro (che allora mi bastavano pienamente)? Oppure, magari considerare che sono virus che esagerano, esasperano, generalizzano, ecc. e che quindi non devo preoccuparmi nella realtà?

Ti abbraccio
Giosmile

Nel primo caso stai generalizzando: provi (o meglio nel tuo caso non provi) una certa emozione ed estendi generalizzando a tutto il rapporto… in quell’istante non provi passione allora ti dici manca passione e quindi non l’amo… è quindi giusto in questo caso sorvolare sulla questione per contrastare il pensiero che ti vorrebbe sempre provare qualcosa, perchè nessuno ma proprio nessuno prova sempre in ogni istante passione per la suo compagna… non devi usare il pensiero per convincerti che le emozioni che senti non sono vere ma per contrastare questa pretesa assurda diprovare sempre passione.

Nel secondo caso ingigantisci fino a rendere la cosa catastrofica… ad esempio io ho sempre voluto avere cose perfette, un gatto tutto bianco, zaissa tutta nera (è una coniglia) per poi accorgermi che se ci fossero stati migliaia di gatti bianchi o conigli neri io non l’avrei riconosciuta se non magari da qualche sua caratteristica particolare o difetto… ho iniziato ad apprezzare i difetti anche i miei, proprio perché anche loro contribuiscono a renderci unici (e questo potrebbe essere un pensiero che contrasti quello disfunzionale della perfezione)… quali difetti vedi catastrofici nella tua ragazza, sono fisici?

Inviato da: Giosmile il Lunedì, 12-Gen-2009, 17:14
QUOTE (cioce @ Lunedì, 12-Gen-2009, 15:42)
QUOTE (Giosmile @ Lunedì, 12-Gen-2009, 13:37)
Quindi quando riesco ad intercettare le sensazioni che vanificano il mio stare male, che poi possono variare nel tempo in intensità, appena mi ricapita di rimettere tutto in discussione, devo farmi sicuro di quello provato fino ad un attimo prima e prolungarlo in quel tempo in cui hai la crisi... giusto? Implicitamente gia lo facevo, tipo dirmi "ma come, fino a pochi minuti fa stavo bene, ora cosa è cambiato da prima???" in effetti era cambiata solo l'ossessione, o semplicemente si ripresentava quella di prima. Ora invece devo essere forte e "credere" nella sensazione che precedentemente aveva annullato il precedente attacco, questo dovrebbe aiutarmi a sentirmi ottimista, abolire l'ansia e col tempo ruscire a sottostimare gli attacchi...

però volevo chiederti come porsi davanti a più ossessioni. Mi spiego meglio: io sono con lei e ci sto bene, ci abbracciamo, giochiamo, ecc., poi mi scatta la domanda "l'ami?" e mi faccio forte di quello accaduto un momento prima. Ok. Ma se invece si ripresenta un'ossessione diversa, tipo "ma questo difetto lo sopporti? sei proprio sicuro?", insomma soprattutto quando entra in gioco la famosa lente di ingrandimento, lì mi sento più disarmato... perchè quali sensazioni neutralizzanti devo considerare? Solo pensare che "prima" del disturbo non mi creavano troppi problemi, oppure le chiacchierate che ci siamo fatti assieme giurandoci di venirci in contro (che allora mi bastavano pienamente)? Oppure, magari considerare che sono virus che esagerano, esasperano, generalizzano, ecc. e che quindi non devo preoccuparmi nella realtà?

Ti abbraccio
Giosmile

Nel primo caso stai generalizzando: provi (o meglio nel tuo caso non provi) una certa emozione ed estendi generalizzando a tutto il rapporto… in quell’istante non provi passione allora ti dici manca passione e quindi non l’amo… è quindi giusto in questo caso sorvolare sulla questione per contrastare il pensiero che ti vorrebbe sempre provare qualcosa, perchè nessuno ma proprio nessuno prova sempre in ogni istante passione per la suo compagna… non devi usare il pensiero per convincerti che le emozioni che senti non sono vere ma per contrastare questa pretesa assurda diprovare sempre passione.

Nel secondo caso ingigantisci fino a rendere la cosa catastrofica… ad esempio io ho sempre voluto avere cose perfette, un gatto tutto bianco, zaissa tutta nera (è una coniglia) per poi accorgermi che se ci fossero stati migliaia di gatti bianchi o conigli neri io non l’avrei riconosciuta se non magari da qualche sua caratteristica particolare o difetto… ho iniziato ad apprezzare i difetti anche i miei, proprio perché anche loro contribuiscono a renderci unici (e questo potrebbe essere un pensiero che contrasti quello disfunzionale della perfezione)… quali difetti vedi catastrofici nella tua ragazza, sono fisici?


Diciamo che se anche dovessi notarne di difetti fisici, poichè la mia ragazza è oggettivamente tutta bella e dolce, non potrei mai avere la pretesa di generalizzare e quindi resta un pensiero fastidioso che però riesco ad arginare e a non farmelo pesare.

Quelle difficili sono le differenze caratteriali "vere" che ci sono tra noi, come ne parlavo anche con bla, che ha lo stesso problema. Prima del doc, le "differenze" (che ci sono sempre tra due persone) facevano parte del rapporto, non mi spaventavano più di tanto, erano gestibili, ne parlavamo, eravamo disposti (e lo siamo tutt'ora) a venirci in contro, si dividevano gioie e difficoltà. Per esempio, io sono pigro nelle cose di casa, lei invece è molto attiva e da me pretende (giustamente) una mano in casa. Io le ho promesso che sarò disponibile a venirle in contro e ad aiutarla (gia lo sto facendo oggi a casa dei suoi genitori, ho imparato addirittura a fare la lavatrice PSICO wink.png e lei apprezza molto) questa cosa non mi da forte peso, sebbene sappia che per come sono fatto è comunque un bel sacrificio. Lei per contro mi ha promesso che sarà meno "agitata" e meno "nervosa" nei confronti delle disattenzioni e/o errori che sicuramente, almeno all'inizio, farò in casa (e vedendomi impegnato mi dimostra appunto molta comprensione, dolcezza e pazienza). Questo mi stava bene e funzionava alla grande. Ora che ho le ossessioni, questo problema, come altri anche meno gravi (se così li possiamo chiamare), si sono ingigantiti, immagino che succederà che lei urla, che io mi arrabbio, insomma mi faccio proprio delle paranoie assurde, senza che siano mai capitate! Di conseguenza, sommando tutte le esagerazioni, mi dico "ma allora c'è un problema? Non siamo compatibili?" perchè ora l'ossessione vuole che non ci sia alcun problema e alcuna differenza per dire che la stessa non sia fondata, non vuole il compromesso: se è come dico io allora va tutto bene, se non è come dico io allora va tutto male... sembra una cacchiata ma intanto mi sento come in un limbo, so di volerle un mondo di bene ma sono terrorizzato da queste visioni falsate dei problemi. Giusto per farti capire, lei è credente e collabora con l'acr locale, quindi alcune sere è impegnata con le attività, io non sono molto praticante, per cui di solito non la seguo... non mi sono mai "creato" il problema, se non qualche volta solo per motivi "logistici", ora invece arriva a darmi fastidio pensare che lei va in chiesa, sebbene io a livello cosciente mi sforzo nel dire "Ma perchè mi arrabbio??? Che c'è di male??? Cosa mi toglie questa cosa??? Quando io vado a fare teatro potrebbe dare fastidio anche a lei, no???"

Voglio rompere questa lente... e tornare ad essere equilibrato nelle cose...

Giosmile

Inviato da: Becky il Lunedì, 12-Gen-2009, 19:10
QUOTE (Giosmile @ Lunedì, 12-Gen-2009, 00:48)
proprio bene, mi sentivo meglio di prima, ed è tanto vero che in questi tre anni mi sono progettato il matrimonio che avverrà il prossimo giugno... proprio ora mi doveva ricapitare??? PSICO cry.gif E pensare che solo 2 mesi fa ero al settimo cielo... ora sembro uno zombi dilaniato dalle ossessioni e dalle paure...

Giosmile

non è per niente strano che ti sia capitato ora... il doc fa così, capita proprio quando avremmo tutto per essere felici, perchè proprio allora ci viene la paura che la nostra felicità potrebbe finire, e questa paura ci fa venire il doc(che poi di fatto ci rovina la felicità del momento Doh!.gif )

Inviato da: Giosmile il Lunedì, 12-Gen-2009, 19:21
QUOTE (rosi76 @ Lunedì, 12-Gen-2009, 18:10)
QUOTE (Giosmile @ Lunedì, 12-Gen-2009, 00:48)
proprio bene, mi sentivo meglio di prima, ed è tanto vero che in questi tre anni mi sono progettato il matrimonio che avverrà il prossimo giugno... proprio ora mi doveva ricapitare???  PSICO cry.gif  E pensare che solo 2 mesi fa ero al settimo cielo... ora sembro uno zombi dilaniato dalle ossessioni e dalle paure...

Giosmile

non è per niente strano che ti sia capitato ora... il doc fa così, capita proprio quando avremmo tutto per essere felici, perchè proprio allora ci viene la paura che la nostra felicità potrebbe finire, e questa paura ci fa venire il doc(che poi di fatto ci rovina la felicità del momento Doh!.gif )



è proprio vero, perchè ricordo che ai primi sintomi delle ossessioni (non sapevo ancora che fosse il doc), diciamo i primi 1-2 giorni, la paura e la sensazione di terrore principale era proprio "ma allora tutto questo è finto? Ma come è possibile!!!!! Perchè non sento più nulla???", ricordo che a quelle ossessioni in auto sull'autostrada improvvisamente gridai un "BASTA!!!" che ancora me lo ricordo e suonai un pugno alla tettoia che c'è ancora il segno... i momenti più brutti della mia vita...

Giosmile

Inviato da: eve89 il Martedì, 13-Gen-2009, 15:17
sono d'accordissimo con rosi76..anche a me il doc è iniziato proprio quando nella mia vita andava tutto bene..il periodo di nervosismo con i mio ragazzo lo avevamo superato alla grande,avevo appena iniziato l'università e avevo conosciuto nuove persone che non avevano pregiudizi su di me e non avrebbero potuto giudicarmi in modo negativo..insomma tutto andava bene rispetto all'anno prima..eppure ecco che all'improvviso iniziarono questi pensieri che sono culminati in un attacco di panico proprio mentre ero con il mio ragazzo..mi ricordo che lo stavo guardando e iniziai a pensare com'era possibile che non lo amassi più quando lo avevo amato fino al gg prima..pensai che lo stavo prendendo in giro e che questa storia era destinato a finire..ero terrorizzata..ho passato 3 giorni con un ansia terribile,tremavo come una foglia e sn arrivata ad un passo dal lasciare il mio ragazzo perchè pensavo fosse la scelta che mi avrebbe fatto sparire l'ansia..fortuna che non l'ho fatto..

Inviato da: bla il Martedì, 13-Gen-2009, 15:24
non lo so,ma credo che il doc da relazione sia tra i più bastardi,perchè non coinvolge solo te,ma anche altre persone..e tu devi andare avanti nel dubbio e corri un rischio non soltanto per te stesso,ma anche per il tuo partner ed è un peso enorme..forse è qui che il malato di doc sente quel forte senso di responsabilità..eppure,chissà perchè tolleriamo che tutti gli altri esseri umani( ed il nostro stesso partner)abbiano dubbi..siamo soltanto nei nostri riguardi giudici crudeli..

Inviato da: Giosmile il Martedì, 13-Gen-2009, 15:51
QUOTE (bla @ Martedì, 13-Gen-2009, 14:24)
non lo so,ma credo che il doc da relazione sia tra i più bastardi,perchè non coinvolge solo te,ma anche altre persone..e tu devi andare avanti nel dubbio e corri un rischio non soltanto per te stesso,ma anche per il tuo partner ed è un peso enorme..forse è qui che il malato di doc sente quel forte senso di responsabilità..eppure,chissà perchè tolleriamo che tutti gli altri esseri umani( ed il nostro stesso partner)abbiano dubbi..siamo soltanto nei nostri riguardi giudici crudeli..


Sono d'accordo con te bla. Non che gli altri doc siano leggeri, ma quello da relazione ha per oggetto dell'ossessione la persona più importante della tua vita, quindi una vera tortura...

il trucco poi "sarebbe" semplice, come lo hai detto stesso tu, riuscire a tollerare il rischio, l'incertezza, che è sempre presente "COMUNQUE" in tutte le cose che facciamo, questa "scelta" poi si sintetizzerebbe con "l'ignorare" i pensieri intrusivi, di non aprire i virus mentali, così come diceva anche simmi. Tutta la vita è fatta da però, se, ma...

Il problema secondo me sta non tanto nel fatto di non riuscire a "tollerare il rischio" come fatto in se, cosa che fanno TUTTI senza nemmeno accorgersene, ma probabilmente questo meccanismo di "ingigantire" i problemi, renderli catastrofici, impossibili da risolvere, con conseguente senzo di colpa, che ci fanno rimuginare continuamente sullo stesso argomento e che ti dà la sensazione di stare sempre lì sul punto di dover decidere, sebbene all'esterno tu abbia già deciso. Infatti il conflitto non nascerebbe se la scelta fosse definitiva ed unidirezionale. Infatti l'ansia è il sintomo della "paura" di commettere un errore gravissimo ed invalidante, ed è il meccanismo che nasce dal pensare sempre le stesse cose. Io credo che il punto va traslato, smettiamola di pensare e quantificare le cose, un fatto è certo... non possiamo negare per queste paure il bene che vogliamo al nostro partner, dobbiamo solo cercare di stare tranquilli, lo so che è difficilissimo per noi, io ci penso continuamente, ma cerco di essere ottimista, infatti se mi impongo di essere ottimista le cose vanno molto meglio, mi faccio forza di quello che sono sempre stato prima del sintomo, quindi con tutta probabilità sarà così anche in futuro, visto che da prima ad oggi non è cambiato granchè...

La vita è fatta continuamente di scelte, ma non esiste la scelta oggettivamente giusta come non esiste la scelta oggettivamente sbagliata, esiste solo la nostra scelta... per te è giusto un modo, per me un altro, ecc. e questo per qualsiasi cosa, poi nessuno potrà dire se è veramente giusto, ma poi chi potrebbe mai dirlo? Orientiamoci anche con il buon senso, la ragione, il nostro modo di essere, non anticipiamo nulla, non "pensiamo" ai se, ai ma, ai però, perchè queste cose esistono comunque in ogni possibile scelta e come dice Cioce, non generalizziamo, non pretendiamo, non esasperiamo, non catastrofizziamo, perchè questo comporta solo una profonda frustazione ed un senso angosciante di insicurezza. Se volessimo avallare la possibilità di DOVER fare SOLO la scelta oggettivamente giusta, ci troveremmo ad intramprendere un cammino impossibile, come pretendere di diventare soprannaturali, veggenti con la sfera di cristallo... sai perchè? perchè non esiste risposta ai nostri dubbi e alle nostre ossessioni. Che ne pensi?

Giosmile

Inviato da: bla il Martedì, 13-Gen-2009, 18:19
QUOTE (Giosmile @ Martedì, 13-Gen-2009, 14:51)
QUOTE (bla @ Martedì, 13-Gen-2009, 14:24)
non lo so,ma credo che il doc da relazione sia tra i più bastardi,perchè non coinvolge solo te,ma anche altre persone..e tu devi andare avanti nel dubbio e corri un rischio non soltanto per te stesso,ma anche per il tuo partner ed è un peso enorme..forse è qui che il malato di doc sente quel forte senso di responsabilità..eppure,chissà perchè tolleriamo che tutti gli altri esseri umani( ed il nostro stesso partner)abbiano dubbi..siamo soltanto nei nostri riguardi giudici crudeli..


Sono d'accordo con te bla. Non che gli altri doc siano leggeri, ma quello da relazione ha per oggetto dell'ossessione la persona più importante della tua vita, quindi una vera tortura...

il trucco poi "sarebbe" semplice, come lo hai detto stesso tu, riuscire a tollerare il rischio, l'incertezza, che è sempre presente "COMUNQUE" in tutte le cose che facciamo, questa "scelta" poi si sintetizzerebbe con "l'ignorare" i pensieri intrusivi, di non aprire i virus mentali, così come diceva anche simmi. Tutta la vita è fatta da però, se, ma...

Il problema secondo me sta non tanto nel fatto di non riuscire a "tollerare il rischio" come fatto in se, cosa che fanno TUTTI senza nemmeno accorgersene, ma probabilmente questo meccanismo di "ingigantire" i problemi, renderli catastrofici, impossibili da risolvere, con conseguente senzo di colpa, che ci fanno rimuginare continuamente sullo stesso argomento e che ti dà la sensazione di stare sempre lì sul punto di dover decidere, sebbene all'esterno tu abbia già deciso. Infatti il conflitto non nascerebbe se la scelta fosse definitiva ed unidirezionale. Infatti l'ansia è il sintomo della "paura" di commettere un errore gravissimo ed invalidante, ed è il meccanismo che nasce dal pensare sempre le stesse cose. Io credo che il punto va traslato, smettiamola di pensare e quantificare le cose, un fatto è certo... non possiamo negare per queste paure il bene che vogliamo al nostro partner, dobbiamo solo cercare di stare tranquilli, lo so che è difficilissimo per noi, io ci penso continuamente, ma cerco di essere ottimista, infatti se mi impongo di essere ottimista le cose vanno molto meglio, mi faccio forza di quello che sono sempre stato prima del sintomo, quindi con tutta probabilità sarà così anche in futuro, visto che da prima ad oggi non è cambiato granchè...

La vita è fatta continuamente di scelte, ma non esiste la scelta oggettivamente giusta come non esiste la scelta oggettivamente sbagliata, esiste solo la nostra scelta... per te è giusto un modo, per me un altro, ecc. e questo per qualsiasi cosa, poi nessuno potrà dire se è veramente giusto, ma poi chi potrebbe mai dirlo? Orientiamoci anche con il buon senso, la ragione, il nostro modo di essere, non anticipiamo nulla, non "pensiamo" ai se, ai ma, ai però, perchè queste cose esistono comunque in ogni possibile scelta e come dice Cioce, non generalizziamo, non pretendiamo, non esasperiamo, non catastrofizziamo, perchè questo comporta solo una profonda frustazione ed un senso angosciante di insicurezza. Se volessimo avallare la possibilità di DOVER fare SOLO la scelta oggettivamente giusta, ci troveremmo ad intramprendere un cammino impossibile, come pretendere di diventare soprannaturali, veggenti con la sfera di cristallo... sai perchè? perchè non esiste risposta ai nostri dubbi e alle nostre ossessioni. Che ne pensi?

Giosmile

penso che hai ragione,purtroppo però saperlo non ci basta..se riuscissimo DAVVERO ad accettare il rischio,non staremmo qui,non saremmo malati,non avremmo i neuroni fusi..è la nostra natura che è ossessiva,anche se superassimo il dubbio di oggi,domani potremo avere un altro di altro tipo..per cui per noi è necessario un cambiamento radicale nell'affrontare la vita..è come se dovessimo acquisire un approccio più superficiale a tutto,non so se mi spiego,non è per niente normale come siamo fatti..sinceramente,odio essere ossessiva.Nonostante mi abbia aiutato in altri campi(lo studio,ad esempio,è bello essere perfezionisti per ottenere risultati-ma a che prezzo però-mesi interi a preparare esami,quando agli altri bastavano cinque giorni ),mi rendo conto che è una natura che ci farà sempre soffrire..

Inviato da: Giosmile il Martedì, 13-Gen-2009, 20:47


anche se superassimo il dubbio di oggi,domani potremo avere un altro di altro tipo

è come se dovessimo acquisire un approccio più superficiale a tutto


Purtroppo sono due affermazioni che sento veramente vere ed appropriate al nostro caso. Io ho superato (o credo) parecchi dubbi, ma poi se ne presentano subito altri che partono dai dubbi prededenti. Da un dubbio/ossessione "padre" scaturiscono sempre tanti altri dubbi/ossessioni "figli" e se combatti e vinci il dubbio/ossessione "padre" non significa purtroppo annullare anche quelli "figli". Ogni dubbio/ossessione "figlio" diventa a sua volta "padre" di altri dubbi/ossessioni, così via si crea un albero di dubbi e ossessioni che non finisce più... A me è iniziato tutto con una semplice domanda "l'amo o non l'amo?", oggi se dovessi elencare il numero totale di se, però, ma, ecc., credo mi occorrerebbe un giorno intero. Eppure sono sicuro di amare la mia ragazza, ma restano invariate tante altre ossessioni parallele.

L'approccio superficiale è appunto riuscire a dare per scontato e accettare senza troppe fisime i rischi probabili e ipotetici della nostra scelta. In queste sere mi trovai con un amico che deve sposarsi più o meno nel mio stesso periodo. Fu lui ad iniziare il discorso, per cui mi ci addentrai senza volerlo e iniziarono da parte mia alcune domande specifiche proprio per "testare" quale grado di rischio gli altri riescono ad accettare e se è diverso dal nostro. Ebbene, anche lui mi diceva che con la futura moglie ci sono delle differenze caratteriali, anche lui "temeva" che potevano succedere cose anche attualmente "imprevedibili", anche lui aveva paura che non potrebbe essere tutto bello come si vorrebbe, anche lui ammetteva che "potrebbe" non conoscere al 100% la propria donna e che quindi non riusciva a prevedere cosa poteva succedere di fronte a talune situazioni, anche lui ammetteva che la vita è tutto un tentativo di essere felici ma che solo vivendo si può poi constatare se è veramente così e che niente è sicuro (parlando anche dell'indissolubilità del matrimonio imposta dal sacramento religioso). Insomma, sebbene questo fosse innamoratissimo della propria ragazza, aveva anch'egli delle paure, le stesse che posso avere io, bla, paolo e gli altri, solo che il mio amico ad un certo punto si ferma e lascia all'imprevedibilità le sorti del proprio destino (senza per questo sentirsi infelice, proprio come cosa normale), noi invece proseguiamo ad oltranza e non ci sentiamo soddisfatti, vorremmo la certezza che è tutto giusto... occorrerebbe scoprire il modo per conoscere il momento in cui occorrerebbe fermarsi e non andare oltre con i pensieri e senza farne una tragedia, insomma scoprire il famoso "approccio superficiale" che dicevi tu cara bla, che io tramuterei in "approccio normale", perchè superficiale sarebbe cmq un termine sbagliato. Nel frattempo dobbiamo evitare di compulsare, vivere ed evitare gli evitamenti, per distruggere l'ansia.

Ci aiutiamo a capire?

Giosmile

Inviato da: Giosmile il Sabato, 17-Gen-2009, 02:15


Qualcuno può confermare questa notizia? Sarà vera? E' bufala?

http://addiction.blogosfere.it/2007/01/funghi-allucinogeni-efficaci-nel-trattamento-dei-disturbi-ossessivo-compulsivi.html

Giosmile

Inviato da: eve89 il Sabato, 17-Gen-2009, 14:30
non mi convince per niente..

Inviato da: Giosmile il Sabato, 17-Gen-2009, 17:30

Nemmeno a me a dire il vero... ma ritornando sulla possibile risoluzione del problema, allego quì sotto quello che ho trovato sul sito

http://www.progettoitaca.org/pagine/pagina.aspx?ID=DisturboOss001&L=IT

metterò in evidenza le parti che ritengo definizioni appropriate e spunti interessanti sicuramente oggetto di discussione tra noi


CHE COS’E’ IL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO?

Le ossessioni sono pensieri irrazionali e importuni, idee non volute o impulsi che ripetutamente si fanno strada nella mente di una persona. Si è afflitti continuamente da pensieri come “Le mie mani sono sporche, le devo lavare”. “Non ho chiuso il gas della cucina”, “ Causerò del male ai miei figli”.
Ad un certo stadio del disturbo chi ne è affetto si rende conto dell’irrazionalità dei pensieri, ma in una fase più acuta le persone affette sono convinte che le loro ossessioni riflettono la realtà.
Cercare di sfuggire a queste ossessioni crea un forte stato d’ansia.

A questi pensieri incontrollabili la persona risponde in genere con comportamenti ritualizzati e ripetitivi che prendono il nome di compulsioni, come ad esempio lavarsi le mani, contare, controllare, raccogliere e metter ordine.
La persona compie ripetutamente questi atti, traendone un momentaneo sollievo provocato dall’ansia dell’idea ossessiva, ma senza provarne una reale soddisfazione e una sensazione di compimento. Chi è affetto da questa sindrome si sente spesso costretto a compiere questi atti rituali.

La maggior parte di noi ha provato pensieri ossessivi o gesti compulsivi.
Si può dire d’essere affetto da DOC quando ciò si manifesta in un modo e per un tempo tale da interferire con la propria attività quotidiana.

Il DOC è spesso definito come la “malattia del dubbio”. Chi ne soffre è affetto da un “dubbio patologico” dal momento che non si è in grado di distinguere tra ciò che è possibile, probabile e improbabile.

Chi è soggetto al DOC?

Persone di differente estrazione sociale o professione possono soffrire di questo disturbo. Questa sindrome colpisce indifferentemente gli appartenenti a qualsiasi ceto o gruppo etnico sia maschi che femmine.
Generalmente si manifesta durante l’adolescenza o in gioventù.

Che cosa causa il DOC?

Una larga parte della comunità scientifica ritiene che il DOC sia causato da uno squilibrio chimico nel cervello.
Per anni i medici hanno erroneamente creduto che fosse da attribuirsi a errori dei genitori o difetti della personalità. Questa teoria è stata confutata negli ultimi venti anni.
I sintomi del DOC non vengono alleviati dalla psicoterapia o altre forme di “terapia della parola”, piuttosto è provato che la terapia comportamentale può essere di aiuto da sola o in concomitanza alla somministrazione di medicinali. Spesso le persone affette sono in grado di spiegare “perché” sono affette da ossessioni anche comportamentali. Nonostante ciò le loro ossessioni continuano.

A volte ne è affetto chi ha sofferto di traumi al cervello, ciò farebbe pensare che è la conseguenza di uno stato fisico.
Se si somministra un placebo a persone depresse o che soffrono di attacchi di panico, il 40 % riporterà di sentirsi meglio. Se la somministrazione del placebo viene fatta a persone affette unicamente da DOC solamente circa il 2 % riporterà di sentirsi meglio. Questo confermerebbe un problema di tipo biologico.Ricerche cliniche hanno collegato il DOC con alcune parti del cervello. Si è scoperto un forte collegamento tra questa sindrome e la serotonina che è un elemento chimico presente nel cervello. La serotonina è un neurotrasmettitore che coadiuva la comunicazione delle cellule nervose.


I ricercatori hanno inoltre scoperto che le persone affette da DOC presentano un aumento del metabolismo nei lobi frontali e basali del cervello. Si crede che questo sia la causa dei movimenti ripetitivi, rigidità e mancanza di spontaneità. Spesso chi ne è affetto presenta un alto livello di un ormone chiamato Vasopressina.

Dal punto di vista della configurazione della persona, qualcosa nel cervello si è bloccato, come se fosse andata persa la traccia di una registrazione. Judith Rapoport, M.D., descrive nel suo libro, “Il ragazzo che non può smettere di lavarsi”, come “una tendenza a pulire sfuggita al controllo”.

Qual’è il comportamento delle persone affette da DOC?

Chi soffre di questo disturbo solitamente tende a nascondere i propri problemi piuttosto che cercare aiuto. Spesso questi pazienti riescono a celare molto bene le loro ossessioni ad amici e colleghi di lavoro. Una spiacevole conseguenza di questa tendenza è che le persone affette tendono a non ricevere le dovute cure se non dopo anni dall’insorgere dei disturbi. A quel punto i pensieri ossessivi potrebbero essersi radicati profondamente nello stile di vita della persona, e la soluzione del problema potrebbe risultare difficile.

Per quanto tempo può durare il DOC?

Questo disturbo non si risolve in modo autonomo, pertanto è importante ricorrere alle cure. Benchè i sintomi si possano periodicamente attenuare in modo spontaneo, questa sindrome è da considerarsi un disturbo cronico. Per fortuna sono adesso a disposizione efficaci cure che rendono più facile convivere con questo disturbo.

Si può attribuire un fattore età nel DOC?

Questo disturbo si manifesta generalmente in giovane età, spesso prima dell’adolescenza. A volte viene confuso con l’autismo, un disordine invasivo dello sviluppo, o con la sindrome di Tourette, un disturbo che può avere come sintomi anche dubbi ossessivi e tendenze incontrollabili a toccare.

Come la depressione, questo disturbo tende a degenerare con l’aumento dell’età se non curato.
Gli scienziati si augurano tuttavia, che questa sindrome se curata fin dalla giovane età, possa non peggiorare con gli anni.

Quali sono altri tipici sintomi del DOC?

Le persone che si comportano come segue potrebbero essere affette da questo disturbo:
Controllo ripetitivo delle cose, a volte dozzine di volte, prima di sentirsi abbastanza sicuri di andare o uscire di casa. I fuochi in cucina sono spenti? La porta è chiusa? L’allarme è inserito?
Aver paura di fare del male ad altri. Esempio: si passa con la vettura su di una buca della strada e si pensa che sia un corpo umano.
Avere l’impressione di essere sporchi e contaminati. Esempio: una donna ha paura di toccare il suo neonato per paura di contaminarlo.
Mettere continuamente in ordine le cose. Esempio: un bambino non riesce a addormentarsi fintantoché non allinea le sue scarpe.
Essere esageratamente preoccupati di imperfezioni del corpo – sottoporsi a numerose chirurgie plastiche o dedicare molte ore al body-building.
Sentirsi guidati dai numeri, credere che certi numeri rappresentano Dio ed altri il diavolo.
Essere esageratamente preoccupati dai peccati o da bestemmia.

Il DOC viene comunemente diagnosticato dai medici?

Non abbastanza comunemente. Questa patologia viene spesso mal diagnosticata o sottovalutata. Molte persone sono affette da questa patologia e da schizofrenia o da disturbo bipolare, ma a volte la concomitanza delle due patologie non viene diagnosticata e curata correttamente. Ricerche mediche hanno portato ad ipotizzare che questa patologia, attacchi. di panico, sindrome di Tourette e disturbi del comportamento alimentare come anoressia e bulimia potrebbero condividere una stesso substrato patologico ed essere forme diverse di un analogo squilibrio a livello chimico cerebrale

Vi è un fattore ereditario nel DOC?

Sì, il fattore ereditario sembrerebbe costituire un elemento importante. Se siete affetti da questa patologia vi è un 25 per cento di probabilità che ne sia affetto anche uno dei vostri parenti più prossimi.

Il DOC può essere efficacemente curato?

Sì, con medicinali e con la terapia comportamentale. Entrambi agiscono sugli equilibri chimici del cervello che a sua volta influenza il comportamento. I medicinali possono regolare la serotonina con una riduzione dei pensieri ossessivi e dei comportamenti incontrollabili.
La Clomipramina, un antidepressivo triciclico, si è dimostrato efficace nel trattare le ossessioni e le compulsioni. I più comuni effetti collaterali di questo farmaco sono bocca secca, costipazione, nausea, aumento dell’appetito, aumento di peso, sonnolenza, affaticamento, tremore, sudorazione, nervosismo, problemi della vista e disfunzioni sessuali. C’è anche il rischio di crisi epilettiche, associato ad alti dosaggi. Persone che hanno sofferto di crisi epilettiche non devono prendere questo farmaco. La Clomipramina non deve essere somministrato insieme a farmaci inibitori delle monoamineossidasi (IMAO).
Molti dei farmaci antidepressivi definiti inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) si sono dimostrati efficaci nel curare i sintomi associati con il DOC.
La Fluvoxamina: Effetti collaterali comuni di questo farmaco comprendono: secchezza della bocca, costipatione, nausea, sonnolenza, insonnia, nervosismo, sudorazione, mal di testa, agitazione, debolezza, problemi di eiaculazione.
Paroxetina: Effetti collaterali comuni di questo farmaco comprendono: secchezza della bocca, costipatione, nausea, diminuzione dell’appetito, sonnolenza o insonnia, tremore, sudorazione, nervosismo, debolezza, sudorazione e disfunzioni sessuali.
Fluoxetina: Gli effetti collaterali più comuni di questo farmaco sono bocca secca, nausea, diarrea, sonnolenza, insonnia, tremore, nervosismo, mal di testa, debolezza, sudorazione,irritazioni della pelle e disfunzioni sessuali sono fra i più comuni effetti collaterali associati a questa medicina.
Sertralina: Gli effetti collaterali più comunemente riscontrati comprendono: bocca secca, nausea, diarrea, costipazione, sonnolenza, insonnia, tremore, sudorazione, agitazione e and disfunzioni sessuali.
Citalopram: gli effetti collaterali comprendono bocca secca, nausea o sonnolenza.
I farmaci SSRI non devono mai essere somministrati insieme a farmaci IMAO (inibitori delle monoamineossidasi).

Per quanto tempo bisogna prendere i farmaci per verificare la loro efficacia?

Alcuni medici fanno l’errore di prescrivere un farmaco solo per tre o quattro settimane. Questo non è un periodo sufficiente. I farmaci dovrebbero essere presi per almeno dieci o dodici settimane prima di poter verificare la loro efficacia. Spesso è necessario proseguirli per lungo tempo una volta che hanno prodotto il loro effetto.

Che cos’è la terapia comportamentale e può effettivamente contrastare i sintomi del DOC?

La terapia comportamentale non è una psicoterapia tradizionale. Gli americani la definiscono "exposure and response prevention", cioè l’esposizione alla fonte di paura e prevenzione della reazione compulsiva ed è efficace per molte persone che soffrono di DOC. Le persone che la sperimentano sono deliberatamente esposte a un oggetto o idea fonte di paura (generalmente il contenuto delle ossessioni), sia direttamente sia con l’immaginazione e sono poi scoraggiati o ostacolati dal mettere in atto la solita reazione compulsiva. Per esempio una persona che ha la compulsione a lavarsi le mani potrebbe essere sollecitata a toccare un oggetto che pensa sia contaminato e in seguito le si impedisce di lavarsi le mani per alcune ore. Quando questa cura funziona bene la persona gradualmente prova meno ansia per pensieri ossessivi e diventa capace di trattenersi dai comportamenti compulsivi per lunghi periodi di tempo.
Alcune ricerche suggeriscono che i farmaci e la terapia comportamentale siano egualmente efficaci nell’alleviare i sintomi del DOC. Circa metà delle persone con questo disturbo migliora sostanzialmente con la terapia comportamentale, il resto delle persone ha un discreto miglioramento.


I sintomi del DOC scompaiono completamente con i farmaci e la terapia comportamentale?

La risposta al trattamento farmacologico varia da soggetto a soggetto. La maggior parte delle persone trattate con cure efficaci hanno una riduzione della sintomatologia del 40 o 50 %. Questo può spesso essere sufficiente a cambiare la loro vita e a trasformarli in persone che “funzionano”.
Un numero limitato di persone trova che nessun trattamento produca cambiamenti importanti e un piccolo numero di persone sono fortunate e hanno una remissione totale dei sintomi quando sono curate con farmaci efficaci da soli o in abbinamento ad una terapia comportamentale.


Qualcuno ne sa qualcosa in più su questa serotonina? Di questa cosa sarebbe errata? Quantità, controllo, ecc.? Quali metodi naturali oltre all'eventuale terapia comportamentale?

Giosmile

Inviato da: uiop il Sabato, 17-Gen-2009, 17:45
A me piacerebbe tant trovare un articolo ke spieghi il doc da relazione in tutte le sue fasi o un libro....

Inviato da: eve89 il Sabato, 17-Gen-2009, 19:05
infatti è quello che stavo per scrivere anchio..non è possibile che in nessun sito italiano ci siano informazioni riguardo al doc da relazione..impossibile che nessuno psicologo italiano ne sia a conoscenza..

Inviato da: Giosmile il Domenica, 18-Gen-2009, 03:35


Purtroppo è vero... ho controllato su google per giorni, ma niente in italiano. Forse c'è qualcosa di americano, ma non sono bravo a tradurre. Cmq tutti i doc hanno aspetti in comune, quindi un buon libro, sebbene non specifico, può essere sempre molto utile. Ad ogni modo la chiave base del doc da relazione è scritta nell'articolo di sopra, ovvero

Il DOC è spesso definito come la “malattia del dubbio”. Chi ne soffre è affetto da un “dubbio patologico” dal momento che non si è in grado di distinguere tra ciò che è possibile, probabile e improbabile.

Nel nostro caso è proprio appropriata al 100%

Piuttosto mi interesserebbe discutere sul discorso della chimica del cervello... sembrerebbe che questa componente sia sicura, quindi o sono i pensieri disfunzionali a creare lo squilibrio della serotonina oppure è lo squilibrio della serotonina che, assieme ai pensieri disfunzionali, ci creano le ossessioni, ovvero l'incapacità di porre loro fine. Lo chiedo perchè nel primo caso credo che la terapia principale sarebbe cmq quella cognitiva comportamentale, mentre nel secondo caso la terapia farmacologica sarebbe quella che andrebbe a distruggere il catalizzatore.

Qualcuno sa qualcosa in più su questa serotonina? Esistono solo farmaci antidepressivi che possono controllarla?

Giosmile


Inviato da: Giosmile il Domenica, 18-Gen-2009, 12:57
QUOTE (Giosmile @ Domenica, 18-Gen-2009, 02:35)
Purtroppo è vero... ho controllato su google per giorni, ma niente in italiano. Forse c'è qualcosa di americano, ma non sono bravo a tradurre. Cmq tutti i doc hanno aspetti in comune, quindi un buon libro, sebbene non specifico, può essere sempre molto utile. Ad ogni modo la chiave base del doc da relazione è scritta nell'articolo di sopra, ovvero

Il DOC è spesso definito come la “malattia del dubbio”. Chi ne soffre è affetto da un “dubbio patologico” dal momento che non si è in grado di distinguere tra ciò che è possibile, probabile e improbabile.

Nel nostro caso è proprio appropriata al 100%

Piuttosto mi interesserebbe discutere sul discorso della chimica del cervello... sembrerebbe che questa componente sia sicura, quindi o sono i pensieri disfunzionali a creare lo squilibrio della serotonina oppure è lo squilibrio della serotonina che, assieme ai pensieri disfunzionali, ci creano le ossessioni, ovvero l'incapacità di porre loro fine. Lo chiedo perchè nel primo caso credo che la terapia principale sarebbe cmq quella cognitiva comportamentale, mentre nel secondo caso la terapia farmacologica sarebbe quella che andrebbe a distruggere il catalizzatore.

Qualcuno sa qualcosa in più su questa serotonina? Esistono solo farmaci antidepressivi che possono controllarla?

Giosmile


Sul sito MedicItalia, a proposito della depressione stagionale, DAP e disturbi ossessivi, un medico risponde ad un utente dicendo:

Sicuramente la sua esperienza le dice che lei ha una vulnerabilità emotiva di tipo stagionale, quindi ricorrente. Ora si tratta di capire se questa vulnerabilità sia ad esprimere una maggiore ansietà con conseguente sviluppo del circolo vizioso del DAP (disturbo da attacchi di panico) a cui si associa come conseguenza un calo dell'umore; oppure sia una vulnerabilità a sviluppare episodi depressivi stagionali ricorrenti a cui si associa una maggiore ansietà.
Può sembrare che non ci sia una grande differenza, invece, ritengo che sia fondamentale fare luce su questo, per poi impostare la terapia farmacologica e psicoterapeutica corretta.
Se si tratta di DAP, è cosigliabile terapia cognitivo-comportamentale specifica per il DAP ed eventualmente farmacoterapia serotoninergica.
In caso contrario (Depressione stagionale) concordo con il collega per la parte farmacologica serotoninergica a cui va associata psicoterapia di sostegno.

Quindi intraprenda una buona valutazione da uno Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale che lavori in sinergia con uno Psichiatra per la terapia farmacologica.

Ecco, giusto per chiarire che i sintomi del doc "potrebbero" essere aggravati anche solo da una vulnerabilità fisica dovuta a carenza di serotonina e non necessariamente da una vulnerabilità emotiva di base. E' chiaro che il tutto ha come causa "sempre" il discorso dei pensieri disfunzionali, ma ci sono casi in cui occorrerebbe prevalere con la terapia farmacologica e come sostegno quella cognitivo-comportamentale e altri casi in cui vale il contrario.

Giosmile

Inviato da: Giosmile il Domenica, 18-Gen-2009, 13:07


Articolo interessante

http://www.ben-essere.net/index.asp?c_articolo=32


Inviato da: Giosmile il Domenica, 18-Gen-2009, 13:38


Poi c'è chi dice di no alla serotonina

http://www.nopsych.it/serotonina-e-depressione-una-discrepanza-tra-pubblicita-letteratura

insomma, come al solito non si riesce mai a capire bene chi ha ragione dry.gif

Riposto in Terapie

Giosmile

Inviato da: mila79 il Lunedì, 19-Gen-2009, 22:33
Ciao Giosmile...un vero piacere conoscerti!Io sono una vecchietta del forum..e a quanto dice Giovanna il mio è un doc da relazione..."DOC"...vorrei parlarti di me, del mio problema,ma se avrai voglia ci sono tanti post miei...che dirti...hai scritto tutto ciò che si potesse scrivere...io ancora oggi ho difficoltà ad accettare l'esistenza di questo disturbo.."troppo facile...troppo bello...se fosse vero"...però leggendo voi capisco che forse un fondo di verità c'è....e questo un po' mi da sollievo...ma vedi..accidenti a volte è così forte,è così insistentemente presente nella mia mente..che mi distrugge..mi offre una realtà che io non riesco a modificare,non riesco a fare in modo che appaia diversamente...e quei pensieri diventano ASSOLUTI...è così punto, non puoi farci niene,non c'è via d'uscita...mi spiego?In tanti modi mi si presenta questo doc, a volte sensi di colpa per cose pensate o comportamenti assunti, a volte le prove per vedere se mi mancherebbe lasciandolo, per tanti anni ho avuto il pensiero che mi piacesse un mio ex e che fosse lui il mio ragazzo ideale(e Dio solo sa quante volte questo pensiero mi ha assalito,in tante forme..pensieri,immagini...ed io che non capivo..non me lo spiegavo,non sapevo che significato dargli sentendo di amare tanto il mio ragazzo), a volte,come in questo momento, il fatto che forse in passato ho avuto determinati pensieri perchè non ero convinta di stare con lui..anzi...di più...ci sono rimasta pur sapendo che in realtà non era il mio ragazzo ideale...ma ci sono stata perchè non avevo il coraggio di lasciarlo....capisci...ed ora la mente mi tartassa con questo pensiero...siii...tu non lo volevi...però ci sei rimasta lo stesso...e allora cerco di raggirare la cosa...dicendomi...ma tanto ora sono convinta (e contemporaneamente mi dico anche che lo sono sempre stata)...e allora una vocina mi dice...e ma anche se adesso stai bene...non puoi goderti niente con questo dubbio...e niente ha senso....se in passato sei stata così e ci sei stata con quei pensieri.....oh guarda non so come spiegartelo....ogni tanto questo PENSIERO DISTRUTTIVO si rifà avanti e ogni volta ha lo stesso potere,anche se per mesi non mi ha più sfiorato...ma in altri momenti...come adesso mi fa stare molto molto male... PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif ...ho paura che non mi abbandonerà mai e sarà sempre per me fonte di terrore,di distruzione di tutto quello che ho di bello e di prezioso.....e non lo vorrei...è nato dentro di me durante un periodo di forte doc....me lo sono creata...booooo....ma a volte penso che sto usando il doc solo per giustificarmi...che tristezza che provo dentro di me quando sono così...e ora sono anche sola in casa e ho voglia di urlare e piangere,piangere per togliermi questa cosa assurda dalla testa maè troppo forte e non riesco a trovare ragione per non considerarla una cosa reale....cattiva che ho fatto...ma purtroppo reale....ti abbraccio... PSICO cry.gif

Inviato da: Giosmile il Martedì, 20-Gen-2009, 01:22
QUOTE (mila79 @ Lunedì, 19-Gen-2009, 21:33)
Ciao Giosmile...un vero piacere conoscerti!Io sono una vecchietta del forum..e a quanto dice Giovanna il mio è un doc da relazione..."DOC"...vorrei parlarti di me, del mio problema,ma se avrai voglia ci sono tanti post miei...che dirti...hai scritto tutto ciò che si potesse scrivere...io ancora oggi ho difficoltà ad accettare l'esistenza di questo disturbo.."troppo facile...troppo bello...se fosse vero"...però leggendo voi capisco che forse un fondo di verità c'è....e questo un po' mi da sollievo...ma vedi..accidenti a volte è così forte,è così insistentemente presente nella mia mente..che mi distrugge..mi offre una realtà che io non riesco a modificare,non riesco a fare in modo che appaia diversamente...e quei pensieri diventano ASSOLUTI...è così punto, non puoi farci niene,non c'è via d'uscita...mi spiego?In tanti modi mi si presenta questo doc, a volte sensi di colpa per cose pensate o comportamenti assunti, a volte le prove per vedere se mi mancherebbe lasciandolo, per tanti anni ho avuto il pensiero che mi piacesse un mio ex e che fosse lui il mio ragazzo ideale(e Dio solo sa quante volte questo pensiero mi ha assalito,in tante forme..pensieri,immagini...ed io che non capivo..non me lo spiegavo,non sapevo che significato dargli sentendo di amare tanto il mio ragazzo), a volte,come in questo momento, il fatto che forse in passato ho avuto determinati pensieri perchè non ero convinta di stare con lui..anzi...di più...ci sono rimasta pur sapendo che in realtà non era il mio ragazzo ideale...ma ci sono stata perchè non avevo il coraggio di lasciarlo....capisci...ed ora la mente mi tartassa con questo pensiero...siii...tu non lo volevi...però ci sei rimasta lo stesso...e allora cerco di raggirare la cosa...dicendomi...ma tanto ora sono convinta (e contemporaneamente mi dico anche che lo sono sempre stata)...e allora una vocina mi dice...e ma anche se adesso stai bene...non puoi goderti niente con questo dubbio...e niente ha senso....se in passato sei stata così e ci sei stata con quei pensieri.....oh guarda non so come spiegartelo....ogni tanto questo PENSIERO DISTRUTTIVO si rifà avanti e ogni volta ha lo stesso potere,anche se per mesi non mi ha più sfiorato...ma in altri momenti...come adesso mi fa stare molto molto male... PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif ...ho paura che non mi abbandonerà mai e sarà sempre per me fonte di terrore,di distruzione di tutto quello che ho di bello e di prezioso.....e non lo vorrei...è nato dentro di me durante un periodo di forte doc....me lo sono creata...booooo....ma a volte penso che sto usando il doc solo per giustificarmi...che tristezza che provo dentro di me quando sono così...e ora sono anche sola in casa e ho voglia di urlare e piangere,piangere per togliermi questa cosa assurda dalla testa maè troppo forte e non riesco a trovare ragione per non considerarla una cosa reale....cattiva che ho fatto...ma purtroppo reale....ti abbraccio... PSICO cry.gif



Cara Mila,
riesco a capirti in pieno, conosco tutte le tue sensazioni e quella che maggiormente mi mette in crisi è quella relativa alla fissa dell'idealità nel rapporto di coppia, appunto un concetto assolutistico che è completamente sbagliato. Magari sono con lei, oppure da solo, penso a cosa "dovrebbe" significare essere simili oppure no, inizio a ossessionarmi su alcuni aspetti anche oggettivamente banali ed inizio a lottare internamente tra i se, però, ma, ecc. senza trovare soluzione... ma nel frattempo mi dico "pure se fossimo le persone più diverse di questo mondo (cosa tra l'altro non vera), io so di amarla..." ed in qualche modo riesco ad uscire dal cortocircuito. Dopo mesi di pensieri e confronti, ho capito una cosa importante. La vita è fatta di scelte, si vive di scelte e nessuno potrà mai dirci se quella scelta è giusta o sbagliata. E' inutile cercare di pensarci su, non esiste una risposta certa, occorre solo accettare il rischio. Questa cosa vale ovviamente in tutto, nel lavoro, in amore, ecc., ad un certo punto occorre solo fidarsi dell'amore che riusciamo a dare, mettendo da parte la ragione fatta da ma, però, se, ecc. e cercare solo di costruire la nostra felicità, cercando di lavorare soprattutto su noi stessi che siamo sicuramente individui deboli e con troppi pensieri sbagliati (assolutistici, catasfrofici, generalizzanti, ecc.). Io credo che non si debba amare necessariamente la "persona ideale", ammettiamo pure che esista, ma chi ci dice che ce ne saremmo innamorati? La persona ideale è un'astrazione mentale, è lo specchio onirico della nostra bassissima resistenza alle frustazioni, che a sua volta è concausa del doc stesso. Come fai a essere certa che esista l'anima gemella se è solo una tua idea di pensiero? Di fatto, se ci ragioni, tu hai lasciato il tuo ex, quindi sebbene lo reputassi ideale, oggi non ci sei più con lui... dobbiamo imparare l'arte della condivisione e del compromesso e non dell'improbabile senso di appagamento totale alle nostre forme mentali di ragionamento. La vita è scelta, anche io ho scelto lei, l'idealità o meno è solo un fatto soggettivo e chi non è come noi, ovvero spoglio di questa ricerca dell'assoluto, capisce bene che quello che conta è solo l'amore che riesce a dare. Non sono le differenze a determinare la consistenza di una coppia, ma il modo in cui le si affrontano. Per il resto occorre solo resistere a questa sensazione di disagio, di incompletezza, di dubbio scaturiti dal doc che non dà tregua, a causa delle continue ossessioni e pensieri intrusivi che improvvisamente balzano in mente e ti distruggono il castello di sabbia fino a quel momento costruito con tanta fatica... nel frattempo, ama con i gesti.

Giosmile

Inviato da: bla il Martedì, 20-Gen-2009, 11:13
vi voglio bene.. PSICO hug.gif PSICO hug.gif

Inviato da: Giosmile il Martedì, 20-Gen-2009, 13:32
QUOTE (bla @ Martedì, 20-Gen-2009, 10:13)
vi voglio bene.. PSICO hug.gif PSICO hug.gif


Cara bla, ti sei ritrovata nei problemi dell'idealità di coppia e delle interpretazioni che dobbiamo dare a questi?

Siamo troppo assolutisti... questo è il vero problema di tutto!

La causa delle nostre ossessioni sono i paletti mentali che abbiamo a riguardo di alcune (o molte?) sfumature della nostra vita. Visioni abnormi del nostro esistere e rese soggettivamente oggettive, non opinabili... convinzioni in bilico tra il tutto ed il niente... non abbiamo le mezze misure... non abbiamo punti di riferimento che non siano il vero ed il falso... in tutto questo il doc ci sguazza proprio felice!


Giosmile

Inviato da: bla il Martedì, 20-Gen-2009, 14:02
QUOTE (Giosmile @ Martedì, 20-Gen-2009, 12:32)


Siamo troppo assolutisti... questo è il vero problema di tutto!

La causa delle nostre ossessioni sono i paletti mentali che abbiamo a riguardo di alcune (o molte?) sfumature della nostra vita. Visioni abnormi del nostro esistere e rese soggettivamente oggettive, non opinabili... convinzioni in bilico tra il tutto ed il niente... non abbiamo le mezze misure.

questo è il doc,la genesi del doc:la perfezione che vogliamo e pretendiamo..che ovviamente non esiste,ma noi non accettiamo che possa essere cosi..

Inviato da: bla il Martedì, 20-Gen-2009, 17:59
oggi mi sento giù..vorrei non esistere..scusatemi,ma invidio tantissimo le coppie normali,quelle che non vivono costantemente nella paura..alle volte penso,anche se un giorno dovessi uscirne,come faccio a superare questo?come potrei mai vivere con lui portandomi il peso di questi dubbi?diamine,quando ho paura di provare qualcosa per il mio ex,mi sento davvero come se provassi qualcosa!!perchè penso a quando lui morirà?è perchè provo qualcosa davvero o perchè è il doc?ma voi pensate mai ai vostri ex?come li pensate,ma vi rendete conto!?è normale pensare queste cose?non è che sono un mostro davvero?Perchè quando sto con il mio ragazzo sto bene,cavolo,benissimo e poi penso questo?se lui sapesse,io non voglio fargli del male..mi sento di impazzire..

Inviato da: bla il Martedì, 20-Gen-2009, 18:34
oggi sono un pò rompi..ma ammettiamo che il mio sia davvero doc,cos'è che non accetto?quando leggo di voi io riesco a vedere dall'esterno e ad individuare i meccanismi del doc..su di me non ci riesco,perchè mi sembra tutto reale.. ditemi qualcosa..si vede dall'esterno che il mio è doc? PSICO cry.gif
possibile pensare tutto e il contrario di tutto?

Inviato da: Giosmile il Martedì, 20-Gen-2009, 19:00
QUOTE (bla @ Martedì, 20-Gen-2009, 16:59)
oggi mi sento giù..vorrei non esistere..scusatemi,ma invidio tantissimo le coppie normali,quelle che non vivono costantemente nella paura..alle volte penso,anche se un giorno dovessi uscirne,come faccio a superare questo?come potrei mai vivere con lui portandomi il peso di questi dubbi?diamine,quando ho paura di provare qualcosa per il mio ex,mi sento davvero come se provassi qualcosa!!perchè penso a quando lui morirà?è perchè provo qualcosa davvero o perchè è il doc?ma voi pensate mai ai vostri ex?come li pensate,ma vi rendete conto!?è normale pensare queste cose?non è che sono un mostro davvero?Perchè quando sto con il mio ragazzo sto bene,cavolo,benissimo e poi penso questo?se lui sapesse,io non voglio fargli del male..mi sento di impazzire..


Cara bla,
innanzitutto cerca di stare tranquilla. Il problema NON è il tuo ex come non è il tuo ragazzo. Il nostro problema, quello che ci accomuna su questo forum, è il doc e dobbiamo solo prenderne atto! Prova a ragionare solo su questo, l'altra persona è il tuo EX, già la sola parola EX dovrebbe farti capire che è acqua passata, non esiste più, lui sta vivendo un'altra vita, è una pagina oramai superata... ed è la vita così! Pensa all'irrazionalità del gesto che il doc vuole inculcarti, pensa cosa significherebbe lasciare il tuo attuale ragazzo (e l'amore che provi per lui) per ritornare da lui e.... dirgli cosa? "Guarda forse ti amo ancora, ma amo anche l'altro ragazzo, per piacere mi dici come mi devo comportare???" Insomma, renditi conto che tutto questo è assurdo, renditi conto che la tua vita scorre in un senso mentre è la mente che è ferma su un tuo paletto mentale. Fermati un momento e ragionaci sopra, ridimensiona l'immagine catastrofica che ti stai facendo, accetta l'ansia di questo pensiero: ma pure che amassi ancora il tuo ex, perchè dovrebbe essere una cosa così allucinante??? Se lo hai amato è normale che hai ancora il ricordo dei momenti belli, è normale che pensi alle emozioni che hai provato per lui, perchè sono cose che fanno parte del nostro bagaglio di vita, non puoi cancellarle!!! ANZI NON DEVI!!! Prima della mia attuale ragazza (e futura moglie) sono stato 3 anni con una tizia con cui sono stato molto bene (almeno i primi 2 anni) poi fu lei a lasciarmi... sarebbe assurdo che io oggi, pur di DOVERLA odiare (pensiero disfunzionale), dovrei solo ricordare le cose negative... è normale invece pensare anche al positivo che ci è stato, alle emozioni che provai, ma così come semplice storia della mia vita. Nel tuo caso a tutta QUESTA NORMALITA' si è aggiunta l'ossessione su un tuo paletto mentale, pensi che sia anomalo e assurdo pensare al tuo ex e poichè ami il tuo attuale ragazzo e non vorresti mai farlo soffire, questo TUO PENSIERO diventa un problema enorme, insormontabile, insopportabile, e ti ci ossessioni al punto di non stare più bene e soffrire. SMONTA questa visuale, DISTRUGGI il pensiero negativo che ti sei costruita, razionalizza che tanto lui non è più ed è il momento di guardare avanti, TANTO NON TORNERESTI CMQ INDIETRO. RIDIMENSIONA il problema, pensa che è una cosa normale pensare ANCHE al proprio passato, a ragionare su cosa sarebbe stato e su cosa sarà la nostra vita, E' NORMALE per tutti provare paura del futuro e/o del passato, ma tutti lo fanno senza ossessioni, noi invece abbiamo questo problema! Il doc ci fa provare l'esatto contrario di quello che vorremmo, perchè siamo così concentrati a SMONTARE ogni possibile ipotesi, che automaticamente ci pensiamo in continuazione, a questo punto il cervello tenta di riprodurre un sentimento che tu vorresti autocostruire, perchè vorresti provare odio e non provare nulla, ma il bello è che il doc invece ti convince del contrario! Ma così non risolvi nulla, non devi immaginare una sensazione, non devi concentrarti per vedere se "riesci a provare qualcosa", non è questo il punto! Devi lavorare sulle cause dell'ossessione, devi lavorare sul pensiero sbagliato che ti sei fatta. Pensa anche che l'ossessione è nata quando hai sentito una tua amica che pensava all'ex, tu da quel punto sei andata in paranoia, non perchè veramente lo pensassi, ma perchè la "paura di poterlo pensare" per te è un pensiero errato, perchè hai maturato il paletto che "se ami un'altra persona NON PUOI pensare all'ex". Renditi conto che è questo pensiero che devi ridimensionare, E' NORMALE che possa capitare di pensare all'ex, a volte lo faccio pure io, MA E' NORMALE!!! Prova a ragionare su questo, ti renderai conto da sola col tempo che è ridimensionando le nostre sbagliate convinzioni che possiamo uscire dalle ossessioni! Il dubbio è la conseguenza dell'insolutezza del nostro pensiero errato, non un dubbio fondato... è il significato che dai al tuo pensiero che è sbagliato, non il pensiero in sè... lavora su questo, a me sta servendo tantissimo e posso garantirti che sto molto meglio... finchè lavorerai nel trovare LA RISPOSTA al dubbio, troverai solo dolore e angoscia, quando invece capirai che il problema è dentro di noi, che è una assolutistica visione di alcuni nostri punti di vista che capirai come smontare l'ossessione e renderla almeno sopportabile.

Se hai bisogno, ne parliamo ancora! Ti abbraccio!

Giosmile

Inviato da: bla il Martedì, 20-Gen-2009, 19:21
grazie giosmile..grazie davvero..purtoppo ho i miei momenti di cedimento..mi rendo conto dell'assurdità,mi rendo conto di tutto,ma alle volte non riesco a sfuggire..le ossessioni non mi lasciano tregua..lo so che dentro di me c'è la risposta e devo solo calmarmi per lasciarla comparire..io non sono innamorata del mio ex,provo per lui un affetto fraterno,giuro,il bello è che non ho neanche ricordi belli o brutti,non lo odio..forse il fatto che mi spaventa è proprio quello di conciliare questo affetto con ciò che provo per il mio ragazzo..che ne pensi?

Inviato da: Giosmile il Martedì, 20-Gen-2009, 19:38
QUOTE (bla @ Martedì, 20-Gen-2009, 18:21)
grazie giosmile..grazie davvero..purtoppo ho i miei momenti di cedimento..mi rendo conto dell'assurdità,mi rendo conto di tutto,ma alle volte non riesco a sfuggire..le ossessioni non mi lasciano tregua..lo so che dentro di me c'è la risposta e devo solo calmarmi per lasciarla comparire..io non sono innamorata del mio ex,provo per lui un affetto fraterno,giuro,il bello è che non ho neanche ricordi belli o brutti,non lo odio..forse il fatto che mi spaventa è proprio quello di conciliare questo affetto con ciò che provo per il mio ragazzo..che ne pensi?



Ecco, alla fine ti rispondi da sola. Hai denudato il tuo paletto mentale. Perchè ti dovrebbe spaventare una cosa del genere? Io ritengo che sia una cosa perfettamente normale e possibile, in fondo è stato il tuo ragazzo, quindi è lecito, se non ci si è lasciati bruscamente, provare un sentimento "positivo" nei suoi confronti... non c'è niente di male! Magari è anche bello, per cui pensi che "è bello!", ma perchè dovrebbe essere un errore enorme pensarlo? Il problema sarebbe se tu soffrissi tutti i giorni di non poterlo più vedere, di non poterlo toccare, sentire, ma fattivamente e non a livello di pensiero! Guarda solo avanti, non farti avviluppare da sensazioni che conserverai sempre dentro di te e che sono naturali, concentrati attivamente a costruire la tua felicità dal punto in cui sei e non pensare al passato... quello è andato ed è solo bagaglio della tua esperienza. Si vive di scelte! Stai serena, non avere paure inutili, non pensare che stai sbagliando, perchè non c'è nulla di sbagliato nei pensieri, devi solo dare loro il peso giusto...

Giosmile


Inviato da: bla il Martedì, 20-Gen-2009, 19:45
Perchè io vorrei che il mio futuro marito(cioè il mio amore)fosse il centro di tutto..un pò come non volere avere residui affettivi per nessuno..solo per lui,allora il pensiero è:se ci sono per altri,allora non è giusto stare con lui..comunque grazie ancora..

Inviato da: Giosmile il Martedì, 20-Gen-2009, 20:06
QUOTE (bla @ Martedì, 20-Gen-2009, 18:45)
Perchè io vorrei che il mio futuro marito(cioè il mio amore)fosse il centro di tutto..un pò come non volere avere residui affettivi per nessuno..solo per lui,allora il pensiero è:se ci sono per altri,allora non è giusto stare con lui..comunque grazie ancora..



Cara bla, questo è il pensiero sbagliato che devi imparare a maturare e riconsiderare! Vale anche per me rispetto ai difetti: "o sei completamente sulla mia stessa lunghezza d'onda oppure non andremo d'accordo" dry.gif

Come vedi, sono tutti pensieri assolutistici che causano le ossessioni.

Dobbiamo imparare a smontarli e capire che sono modi di pensare SBAGLIATI e su questo non si discute... non vogliamo frustrazioni, vogliamo che sia tutto come pensiamo noi, ma se il nostro modo di pensare è errato, dobbiamo capire che anche quel "volere" è altrettanto errato!

Ti abbraccio

Giosmile

Inviato da: mila79 il Martedì, 20-Gen-2009, 20:23
Oh cara bla...mi dispiace tanto non avere in questo periodo il tempo...ma come ti ho già detto una volta...io ho avuto per anni la tua stesa ossessione...quel pensiero che si intrometteva ogni volta..che arrivava sempre al momento più bello...assurdo...assurdo...un giorno ne parleremo bene, spero...

Inviato da: mila79 il Martedì, 20-Gen-2009, 20:26
GIOSMILE...ti ripropongo questo mio pensiero...forse sto compulsando...ma volevo un parere...
"il fatto che forse in passato ho avuto determinati pensieri perchè non ero convinta di stare con lui..anzi...di più...ci sono rimasta pur sapendo che in realtà non era il mio ragazzo ideale...ma ci sono stata perchè non avevo il coraggio di lasciarlo....capisci...ed ora la mente mi tartassa con questo pensiero...siii...tu non lo volevi...però ci sei rimasta lo stesso...e allora cerco di raggirare la cosa...dicendomi...ma tanto ora sono convinta (e contemporaneamente mi dico anche che lo sono sempre stata)...e allora una vocina mi dice...e ma anche se adesso stai bene...non puoi goderti niente con questo dubbio...e niente ha senso....se in passato sei stata così e ci sei stata con quei pensieri.....oh guarda non so come spiegartelo....ogni tanto questo PENSIERO DISTRUTTIVO si rifà avanti e ogni volta ha lo stesso potere"
...Perchè devo arrivare a tanto?

Inviato da: bla il Martedì, 20-Gen-2009, 23:55
QUOTE (mila79 @ Martedì, 20-Gen-2009, 19:23)
Oh cara bla...mi dispiace tanto non avere in questo periodo il tempo...ma come ti ho già detto una volta...io ho avuto per anni la tua stesa ossessione...quel pensiero che si intrometteva ogni volta..che arrivava sempre al momento più bello...assurdo...assurdo...un giorno ne parleremo bene, spero...

ti giuro che preferisco morire piuttosto che avere questa ossessione per anni..io lo voglio sposare,capisci!!è come se non avessi tempo,non ci fosse possibilità per me..lui mi dice sempre che per lui il matrimonio non è necessario per stare insieme,ma io mi sono fissata su questa cosa:o me lo sposo o mi chiudo nella mia camera e cado in depressione per tutti i giorni a venire!!!!!grazie del sostegno mila..grazie davvero.. PSICO hug.gif

Inviato da: bla il Martedì, 20-Gen-2009, 23:58
QUOTE (Giosmile @ Martedì, 20-Gen-2009, 19:06)
QUOTE (bla @ Martedì, 20-Gen-2009, 18:45)
Perchè io vorrei che il mio futuro marito(cioè il mio amore)fosse il centro di tutto..un pò come non volere avere residui affettivi per nessuno..solo per lui,allora il pensiero è:se ci sono per altri,allora non è giusto stare con lui..comunque grazie ancora..



Cara bla, questo è il pensiero sbagliato che devi imparare a maturare e riconsiderare! Vale anche per me rispetto ai difetti: "o sei completamente sulla mia stessa lunghezza d'onda oppure non andremo d'accordo" dry.gif

Come vedi, sono tutti pensieri assolutistici che causano le ossessioni.

Dobbiamo imparare a smontarli e capire che sono modi di pensare SBAGLIATI e su questo non si discute... non vogliamo frustrazioni, vogliamo che sia tutto come pensiamo noi, ma se il nostro modo di pensare è errato, dobbiamo capire che anche quel "volere" è altrettanto errato!

Ti abbraccio

Giosmile

hai ragione..che dire..hai mai pensato di scrivere qualcosa sul doc da relazione(non sto scherzando)?..perchè tu,fra di noi,sei quello che ha capito fino in fondo questo mostro..

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 21-Gen-2009, 00:57
QUOTE (bla @ Martedì, 20-Gen-2009, 22:58)
QUOTE (Giosmile @ Martedì, 20-Gen-2009, 19:06)
QUOTE (bla @ Martedì, 20-Gen-2009, 18:45)
Perchè io vorrei che il mio futuro marito(cioè il mio amore)fosse il centro di tutto..un pò come non volere avere residui affettivi per nessuno..solo per lui,allora il pensiero è:se ci sono per altri,allora non è giusto stare con lui..comunque grazie ancora..



Cara bla, questo è il pensiero sbagliato che devi imparare a maturare e riconsiderare! Vale anche per me rispetto ai difetti: "o sei completamente sulla mia stessa lunghezza d'onda oppure non andremo d'accordo" dry.gif

Come vedi, sono tutti pensieri assolutistici che causano le ossessioni.

Dobbiamo imparare a smontarli e capire che sono modi di pensare SBAGLIATI e su questo non si discute... non vogliamo frustrazioni, vogliamo che sia tutto come pensiamo noi, ma se il nostro modo di pensare è errato, dobbiamo capire che anche quel "volere" è altrettanto errato!

Ti abbraccio

Giosmile

hai ragione..che dire..hai mai pensato di scrivere qualcosa sul doc da relazione(non sto scherzando)?..perchè tu,fra di noi,sei quello che ha capito fino in fondo questo mostro..



Hehehe, cara Bla, magari fosse così, magari ci farei anche qualche soldino visto che di doccati secondo me ce ne sono moltissimi... PSICO wink.png

A parte gli scherzi, non credere che io ne sia completamente uscito! Sto lottando fortemente giorno per giorno e al momento sembra che abbia la meglio io, ma non abbasserò mai la guardia! Forse rispetto a voi ho qualche stimolo in più e meno tempo per "compulsare", visto che ho un matrimonio in mezzo PSICO-si.gif quindi puoi immaginare la forza di volontà che ho dovuto tirare fuori per non concedermi mai pause. Leggo molto, mi sto informando in merito alle tematiche della tcc, sto leggendo un libro sull'intelligenza emotiva e tutto questo lo devo principalmente a Cioce che mi ha aperto gli occhi in merito al discorso delle "cause" da individuare, piuttosto che i "sintomi". Ha pienamente ragione.

Faccio un altro esempio. Stasera ho dimostrato a me stesso quanto siamo sugestionabili. Sono quì a casa mia, nel dopocena mi concedo una bella camomilla al pc... sono stanco, per questo non ho voglia nè di vedere la tv nè di parlare con nessuno, ma solo perchè un po' stanco... una leggera apatia mi investe, senza alcun motivo particolare, forse perchè in effetti quì da me la serata è un pò noiosa. Che cosa fa la mia mente? Non vuole associare questo mio stato a qualcosa che ha a che vedere con la mia ragazza? Sale un po' l'ansia, decido di avallare il pensiero (per scelta) ed entrare nella dinamica dell'ossesione guidata stavolta dal paletto mentale appena costituitosi "se sei stanco e apatico è perchè è lei che ti fa sentire così o cmq perchè c'è qualcosa che non va". Osservo che l'ansia sale sempre di più, perchè salgono le domande, sento bruciare, l'ansia raggiunge il picco... sono quasi al limite del "non ritorno", in qualche modo riesco a staccare la spina dell'ossessione e ritorno sull'origine... perchè dovrei associare la mia apatia e stanchezza alla mia ragazza che è a casa sua a dormire??? Di cosa dovrei essere annoiato nei suoi riguardi se ora veramente non ho voglia di fare proprio niente e con nessuno??? Il paradosso è che prima al telefono ci eravamo detti che sarebbe stato bello stare assieme nel letto per "vivere" questa nostra stanchezza e addormentarci assieme...

Ho descritto questa cosa per farti capire che è sempre l'origine del pensiero a scatenare l'ossessione. Non è facile "controllare" tutti i pensieri, mi rendo conto che a volte sono così a raffica o così intrinsechi e nascosti che non hai il tempo di "armarti", ti trovano scoperto e per un po' devi cedere...

La cosa è difficile da gestire nei momenti in cui sono lontano da lei. Con lei davanti, il tutto mi è "facilitato" dalle emozioni che lei mi suscita, quindi il mio ragionamento e il vivere le emozioni sono assieme un'arma potente che mi immunizzano quasi completamente dalle ossessioni... l'unica nota negativa è che devo convivere con questa strana e innaturale sensazione di tristezza che veleggia dentro di me, qualcosa che è a prescindere dal mondo che mi circonda, perchè la causa di tale tristezza non è il mio circondario, ma la consapevolezza che sono sempre allerta e perennemente in battaglia con il doc, il quale mi ha rubato la completa spensieratezza e spontaneità.

Quando sono solo, dovendo fare a meno delle emozioni dirette... sono solo con l'arma del ragionamento, la quale è sicuramente efficiente, ma sconfigge in numero meno nemici e cmq in un tempo maggiore. Devo alzare di più la guardia e non posso concedermi alcuna distrazione, perchè "qualsiasi" evento può scuotere qualche altro pensiero errato e farmi trovare nella camera delle compulsioni senza che nemmeno me ne accorga! Ma sono felice di aver almeno eliminato (spero per sempre) l'ansia bruciante.... devo ora vegliare sui nervi scoperti che ancora non conosco.

Spero che la mia esperienza, a volte raccontata anche troppo nei particolari e quindi noiosa, sia di aiuto a tutti quelli che soffrono del disturbo. Almeno a me questo piacerebbe leggere per aiutarmi...

Giosmile


Inviato da: VASCHIANO D.O.C il Mercoledì, 21-Gen-2009, 01:08
Dopo un anno di dramma ieri sera ho guardato negli occhi la mia ragazza dicendoli:ma lo sai quanto ti amo?................e tale frase è stata accompagnata da una mia reale voglia di dirlo..........senza che il doc intervenisse aggiungendo di suo: ma lo hai detto tanto per, sei sicuro di tutto ciò, controlla magari lo fai per ripulirti la coscienza..............ecco, sto incominciando a riscoprire un poco alla volta, brandelli di felicità.....che questo vi possa servire da sprono ragazzi.....dopo tutto vi è in palio la nostra felicità, non la sete di sapere del DOC

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 21-Gen-2009, 01:15
QUOTE (mila79 @ Martedì, 20-Gen-2009, 19:26)
GIOSMILE...ti ripropongo questo mio pensiero...forse sto compulsando...ma volevo un parere...
"il fatto che forse in passato ho avuto determinati pensieri perchè non ero convinta di stare con lui..anzi...di più...ci sono rimasta pur sapendo che in realtà non era il mio ragazzo ideale...ma ci sono stata perchè non avevo il coraggio di lasciarlo....capisci...ed ora la mente mi tartassa con questo pensiero...siii...tu non lo volevi...però ci sei rimasta lo stesso...e allora cerco di raggirare la cosa...dicendomi...ma tanto ora sono convinta (e contemporaneamente mi dico anche che lo sono sempre stata)...e allora una vocina mi dice...e ma anche se adesso stai bene...non puoi goderti niente con questo dubbio...e niente ha senso....se in passato sei stata così e ci sei stata con quei pensieri.....oh guarda non so come spiegartelo....ogni tanto questo PENSIERO DISTRUTTIVO si rifà avanti e ogni volta ha lo stesso potere"
...Perchè devo arrivare a tanto?



Noto pensieri contrastanti. Non perchè si siano verificati nella realtà, ma perchè ti sei creata una forma mentale che ti porta a fare tali ragionamenti, perdendo il punto essenziale di tutto: la nostra scelta. Io credo che nessuno resti con una persona perchè non ha il coraggio di lasciarla (a meno di casi veramente limite), piuttosto siamo noi che con la nostra scelta ci dobbiamo complicare la vita volendo trovare per forza una giustificazione a tutto. Magari il coraggio non c'è semplicemente perchè si ama l'altra persona, nonostante tutto. Come ho gia scritto spesso, la vita è fatta di scelte e non sempre siamo in grado di vivere SOLO nell'esperienza. Questa è importante, ma non abbiamo il tempo necessario per maturare TUTTE le possibili sfumature della vita e capire fino in fondo cosa veramente siamo e cosa veramente ci piace. La vita è una parentesi fatta da tante altre parentesi, ognuna di queste è una scelta e nessuno, ma proprio nessuno, potrà mai dirti che è giusta o sbagliata. Ritorna ancora una volta, dal tuo scritto, il concetto di persona ideale... ne abbiamo parlato fino alla noia... è un'astrazione mentale, non esiste la persona ideale nel senso stretto del termine... la persona ideale è la controparte con cui riusciamo ad essere noi stessi e allo stesso tempo capaci di confrontarci e arrivare al compromesso, certamente non colui che è in completa sintonia con i nostri modi di pensare, tra l'altro assolutistici e inopinabili. Ti invito a leggere anche le altre discussioni in merito, tra le ultime "Convivenza Impossibile..., ANCHE SOLO PER 2 GIORNI...", dove discutiamo soprattutto del fatto che abbiamo un bassissimo grado di tolleranza alle frustrazioni e questo ci porta a vedere qualsiasi difetto del partner come insopportabile e/o insuperabile. Il problema è dentro di noi, siamo noi che dobbiamo cambiare.

I pensieri distruttivi sono pensieri assoluti, non accettano le mezze misure. Per smontarli, occorre ridimensionare il problema, occorre capire che siamo noi ad imporre i nostri limiti e non sono i limiti ad imporre noi. Dobbiamo liberarci delle paure abbattendo il nostro assolutismo, accettando la via di mezzo delle cose, abbracciando il disagio che ne deriva... dobbiamo optare per il compromesso piuttosto che nella pretesa.

Giosmile

Inviato da: VASCHIANO D.O.C il Mercoledì, 21-Gen-2009, 01:18
I pensieri distruttivi sono pensieri assoluti, non accettano le mezze misure. Per smontarli, occorre ridimensionare il problema, occorre capire che siamo noi ad imporre i nostri limiti e non sono i limiti ad imporre noi

Mai frase, caro Giorgio, fu più azzeccata

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 21-Gen-2009, 01:21
QUOTE (VASCHIANO D.O.C @ Mercoledì, 21-Gen-2009, 00:08)
Dopo un anno di dramma ieri sera ho guardato negli occhi la mia ragazza dicendoli:ma lo sai quanto ti amo?................e tale frase è stata accompagnata da una mia reale voglia di dirlo..........senza che il doc intervenisse aggiungendo di suo: ma lo hai detto tanto per, sei sicuro di tutto ciò, controlla magari lo fai per ripulirti la coscienza..............ecco, sto incominciando a riscoprire un poco alla volta, brandelli di felicità.....che questo vi possa servire da sprono ragazzi.....dopo tutto vi è in palio la nostra felicità, non la sete di sapere del DOC



Bravissimo. Ora prolunga quel momento... se hai vissuto quel momento bello "ieri", significa che vale sicuramente ancora "oggi"... quindi se "oggi" dirai "ti amo" e ti sale l'ansia, non dargli retta, non farti influenzare, perchè tu avrai "prolungato" la sensazione di benessere del giorno precedente... e avrai smontato il motivo di paura dell'ansia! Lavora così, a lungo andare questi "prolungamenti" saranno sempre più lunghi e vedrai che starai sempre meglio... ma non spaventarti se dentro sentirai ancora quel velo di tristezza (una quasi malinconia), a quanto vedo a molti di noi questo "sintomo" dura per un bel po'

Giosmile

Inviato da: cioce il Mercoledì, 21-Gen-2009, 09:54
giorj mi sa piacere leggerti così... è rilassante quello che scrivi, molto vero e rilassante (che significa non più completamente ingarbugliato dai pensieri contorti e disfunzionali tipici del doc)
un passo per volta ne verremo fuori tutti PSICO hug.gif

hai ricevuto l'mp sul discorso "le emozioni sono in noi", " le emozioni non vanno giudicate", "un'emozione non fa un sentimento"?
può esseti utile come discorso? se vuoi ne parliamo o apro un 3d,
simo

Inviato da: cioce il Mercoledì, 21-Gen-2009, 10:05
QUOTE (mila79 @ Martedì, 20-Gen-2009, 19:26)
GIOSMILE...ti ripropongo questo mio pensiero...forse sto compulsando...ma volevo un parere...
"il fatto che forse in passato ho avuto determinati pensieri perchè non ero convinta di stare con lui..anzi...di più...ci sono rimasta pur sapendo che in realtà non era il mio ragazzo ideale...ma ci sono stata perchè non avevo il coraggio di lasciarlo....capisci...ed ora la mente mi tartassa con questo pensiero...siii...tu non lo volevi...però ci sei rimasta lo stesso...e allora cerco di raggirare la cosa...dicendomi...ma tanto ora sono convinta (e contemporaneamente mi dico anche che lo sono sempre stata)...e allora una vocina mi dice...e ma anche se adesso stai bene...non puoi goderti niente con questo dubbio...e niente ha senso....se in passato sei stata così e ci sei stata con quei pensieri.....oh guarda non so come spiegartelo....ogni tanto questo PENSIERO DISTRUTTIVO si rifà avanti e ogni volta ha lo stesso potere"
...Perchè devo arrivare a tanto?

Adesso sono convinta e mi dico che lo sono sempre stata….

Questo è il tuo pensiero disfunzionale... non è possibile che tu lo sia sempre stata, è impossibile, è irrazionale… non sta né in cielo né in terra… un amore cresce, si sviluppa insieme, o altrimenti non ameresti quella persona ma ciò che l’amore rappresenta, perché tu all’inizio non puoi conoscerla, non sai nulla di lui, non c’è ancora complicità fondamentale per saldare un rapporto… se sei stata con lui è perché hai visto o sentito dentro di te che aveva le potenzialità per crescere come rapporto, qualcosa evidentemente ti faceva stare bene e sei stata con lui... e questo è molto normale.
Non devi pensare se prima lo amavi o meno, il sempre in questo caso è un generalizzare fuori posto, è un pensiero disfunzionale.

Inviato da: uiop il Mercoledì, 21-Gen-2009, 11:27
la cosa ke non sopporto di più di questo doc è ke ho tanto amore bloccato dentro di me ke non ho neanche più fantasia nello scrivere i messaggi o dei bigliettini....una volta trovavo mille modi diversi e speciali per dirgli quanto lo amavo,ora scrivo sempre le solite frasi perchè non sono spontanea.....ma ke cosa orribile il doc

Inviato da: eve89 il Mercoledì, 21-Gen-2009, 13:40
hai ragione uiop..la stessa cosa vale per me..a natale ad esempio ho fatto una grossa fatica nello scrivere il biglietto di auguri al mio ragazzo,ero lì a misurare tutte le parole..sai?appena scrivevo qualcosa di davvero bello subito dopo mi dicevo ma cosa lo scrivi a fare che non sei nemmeno più sicura di amarlo,non illuderlo ecc..sembrerà una cosa stupida ma è stato davvero brutto..

Inviato da: bla il Mercoledì, 21-Gen-2009, 14:16
non fate cosi..non sapete quante volte mentre gli scrivo gli sms lo penso,peso ogni parola..ma poi lo scrivo lo stesso,anche se non sono sicura..perchè non è giusto che lui paghi per i miei dubbi..

Inviato da: eve89 il Mercoledì, 21-Gen-2009, 14:37
sisi questo è vero..infatti poi quel biglietto l'ho scritto senza pensarci 2 volte e ascoltare i miei dubbi..non posso ogni volta misurare le parole

Inviato da: bla il Mercoledì, 21-Gen-2009, 16:42
giusto,anche perchè il doc vince sempre,è molto bravo a far venire nuovi dubbi..noi dobbiamo soltanto non ascoltarlo!!

Inviato da: panopticon il Mercoledì, 21-Gen-2009, 20:34
Il DOC entra nelle relazioni e si fonde all'ansia sociale nel mio caso.
Il risultato è una paura dell'altro mista a una confusione su ciò che si prova per l'altro che è un classico del DOC (razionalità che confonde istintività e spontaneità)...
Dico questo per dire che secondo me le categorie sono di comodo ma una persona ha ben più sfumature.
I miei problemi sono addirittura a monte rispetto a quelli di chi già vive in un rapporto, ma li capisco bene perchè il meccanismo è sempre lo stesso.
Non so se mi piace una persona->non mi faccio neanche avanti per sondare le sue reazioni (parte ossessiva)
->ho paura delle reazioni dell'altro se mi faccio avanti (parte socialfobica)
Il fatto è che alla fin fine mi sembra che non esista una persona in grado di piacermi finchè tutto non è emozione ma semplice rimuginio mentale...

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 22-Gen-2009, 02:13
QUOTE (burstintofire @ Mercoledì, 21-Gen-2009, 19:34)

Non so se mi piace una persona->non mi faccio neanche avanti per sondare le sue reazioni (parte ossessiva)
->ho paura delle reazioni dell'altro se mi faccio avanti (parte socialfobica)
Il fatto è che alla fin fine mi sembra che non esista una persona in grado di piacermi finchè tutto non è emozione ma semplice rimuginio mentale...



Appunto, in queste tue parole non c'è nulla che non sia pensiero disfunzionale. Non giustificarti con quelle frasi, come se fossero lecite. Quello che devi fare è invece smontare questa tua erronea visione delle relazioni, capire che è normale provare paura (che poi più che paura dovresti tramutare in "mistero", che è più eccitante!), perchè non esiste verità incontrovertibile. ELIMINA L'ASSOLUTISMO nel tuo concetto di paura, accetta che è una cosa normale, ridimensiona il problema, non generalizzare, non pretendere che le ragazze abbiano il libretto di istruzioni da cui poi tu potresti decidere se è il caso o no, semplicemente perchè non è possibile farlo! Ma devi renderti conto che è il pensiero sbagliato a provocare la tua ossessione e non il contrario!

Lo ripeterò all'infinito: le ossessioni sono la conseguenza del nostro disagio assolutistico e del nostro bassissimo grado di tolleranza alle frustrazioni. Noi non vogliamo compromessi, non vogliamo problemi, non vogliamo soffrire, vogliamo sempre avere ragione... in sunto, non vogliamo VIVERE!

Giosmile




Inviato da: cioce il Giovedì, 22-Gen-2009, 03:57
Giorj come mi hai chiesto copio e incollo l'MP.
Ciao PSICO hug.gif

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Giorgio ti leggo molto cambiato, vedo che stai facendo un percorso splendido dal punto di vista dei pensieri disfunzionali, riesci a riconoscerli in te e negli altri.
Dimmi solo se ti è chiaro l’altro concetto importante legato al sentire cioè che “le emozioni sono in noi” perché alcune volte leggendoti ho come la percezione che ancora cerchi conferme nelle emozioni che provi per la tua ragazza e infatti usi l’espressione “emozioni dirette”… magari portando avanti anche il discorso emozioni inizierai a sentirti meno spaesato e con meno tristezza di sottofondo come hai scritto sul forum… a me è successo e magari può aiutare anche te, perché un anno fa a me era molto diminuito il doc ma essendo solo un sintomo io continuavo a sentirmi vuota, poi a marzo dello scorso anno mia sorella ha abortito al 4 mese e io impreparata alle emozioni sono crollata in depressione e di nuovo fuori il sintomo doc… ero incapace di gestirle, ero vuota perché conoscevo solo amore (neanche amicizia ma proprio amore malato perché legato alla sindrome di abbandono) e rabbia, e quindi durante gran parte della giornata non davo importanza a tutte le altre miliardi di emozioni esistenti perché le giudicavo evidentemente poco importanti e anche questo è un pensiero disfunzionali perché non esistono emozioni meno importanti di altre, le emozioni non si giudicano, si sentono e basta... sono ossigeno e quindi indispensabili, ma niente altro… non è un’emozione che fa un sentimento (virus del generalizzare) ma servono le emozioni (tutte!!!!) per “respirare e quindi sentirci vivi”.
Io adesso sento di avere una base emozionale solida per me e per gli altri, da pessimista sono diventata addirittura ottimista e riesco a vedere sempre il bello delle cose.

Ho ricreato il mio substrato emozionale e ho curato i pensieri disfunzionali che ho riconosciuto, magari ne salteranno fuori altri ma il principio è sempre lo stesso: individuarli, ridimensionarli, sostituirli con pensieri più realistici e normali, mettere “in pratica” questi nuovi pensieri e verificare che effettivamente seguendoli si vive meglio.

Vedila così, la tua ragazza non ti suscita emozioni, ma ti permette di riconoscerle in te, se tu sai amare, se tu sai divertirti, se tu sai ridere, se tu sai rilassarti, se tu sai essere disponibile, se tu sai essere comprensivo ecc ecc, allora tu puoi riconoscerle durante la giornata altrimenti rischi di sentirti solo triste o peggio apatico… se le provi quando sei con la tua ragazza significa solo che si crea “un’atmosfera” che ti permette di riconoscerle in te, insomma per sentire le emozioni tu devi conoscerle e essere disposto a riconoscerle… quindi ricerca le emozioni che sono in te, tutte e senza giudicarle… ti accorgerai che sono tantissime e vengono da sole…
So che obbietterai qualcosa tipo “ma lei deve essere l’unica che mi fa provare certe emozioni”, “ma allora se le emozioni sono in me potrei provare amore per altre persone?” e in effetti si amano più persone perché è possibile provare le stesse emozioni per più persone, e se un sentimento è fatto di tante emozioni di un certo tipo, vuol dire che si può provare il sentimento amore per molte persone, poi subentra la scelta e il discorso scelta che conosci.
Io da ragazzina mi dicevo "spero non mi piacciano mai due persone in contemporanea perché in tal caso dovrei scegliere" e io avrei avuto problemi perché chi ha il doc è anche incapace a scegliere soprattutto se pretende di fare sempre la scelta migliore e più giusta, ma questo è un pensiero disfunzionale perché si può provare, ci si può impegnare a fare la cosa giusta ma poi il resto è destino (leggi pure casualità della vita).
Non voglio averti creato confusione ma visto che hai fatto così tanti passi avanti in poco tempo volevo provare a lanciarti questo messaggio in più, se ho anticipato i tempi o se non lo consideri giusto per te ne parliamo o chiudilo a chiave in un cassetto magari verrà fuori al momento giusto,
bacio.
Simona

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 22-Gen-2009, 14:15

Cara Cioce (ma qual'è precisamente il tuo nome?), tu non mi crei mai confusione, anzi contribuisci sempre di più ad arricchirmi di concetti valevoli per il mio percorso di guarigione. E' vero, ancora oggi ho la tendenza a sentirmi "tranquillo" quando riesco a "provare" emozioni con lei, interpretando come "negative" o al massimo "neutre" tutte quelle sensazioni scaturibili da semplici momenti di tranquillità o rilassatezza. Diciamo che è ancora dura da vincere la battaglia con il pensiero disfunzionale "se provo emozioni amo, altrimenti no", anche se devo esserti sincero riesco a controllarmi molto più di prima e sento che prima o poi ne verrò fuori, superando anche questo ostacolo. Sai come? Guarda caso ho fatto in me più o meno lo stesso ragionamento che mi hai scritto, ovvero che le emozioni sono in me e riesco a riconoscerle "grazie" agli eventi esterni che aiutano questo mio riconoscimento, pertanto non sono sensazioni assolute, ma "relative" a me stesso e al mio modo di essere. Prima ero così, non indagavo dentro me in ogni istante, non ci badavo al tempo che si intrapponeva tra una emozione e l'altra, godevo ed ero felice di quello che sapevo "poter" provare e sicuro che prima o poi mi sarebbero riaffiorate in determinate circostanze. Davo per scontato questo. Oggi il doc, che parte da un mio pensiero errato, mi porta ad analizzare in dettaglio tutto, soprattutto a partire dal mio stomaco, dalle farfalle che posso sentire... e purtroppo il più delle volte più mi obbligo a voler sentire e più non riesco a sentire niente (sintomo classico del doc da relazione), per contro più mi "distraggo" da quel pensiero e più le emozioni ritornano spontanee... ma ripeto, oggi con molta più tranquillità, riconosco che è un pensiero disfunzionale e mi lascio scivolare "il problema" senza dargli un particolare peso... sai la cosa più antipatica? Quest'analisi del "sentire" mi porta ad anatomizzare qualsiasi mia piccola sensazione negativa come: tristezza, stanchezza, apatia, ecc. e la mente le vorrebbe "automaticamente" associare a lei! Pertanto se stasera sono stanco, non riuscendo quindi a vivermi in pieno la serata, necessariamente qualcosa non deve andare nel rapporto. E' un chiaro esempio di pensiero disfunzionale che io ho riconosciuto e ridimensionato, infatti non ho più quell'ansia, ma mi dà fastidio il fatto che "in automatico" debba fare una tale associazione. La odio proprio... eppure, con tutto il lavoro fatto, mi capita questo pensiero automatico che devo imparare ad ignorare...

In merito al vivere e riconoscere le emozioni sono completamente d'accordo con te... le tue considerazioni sono per me linfa vitale per affrontare con pienezza la completa risoluzione del mio problema, nato da un semplice shock prematrimoniale E' vero, oggi la mia tendenza sarebbe quella di "voler" sentire solo l'amore e questo mi porta a trascurare tutte le altre emozioni (come anche scritto sopra), come se non fossero importanti. Quindi sono felice quando "sento" l'amore e triste, annoiato e demotivato ogni volta che una tale emozioni non c'è per svariati (ma sicuramente validi) motivi. Ecco perchè sto relativamente meglio quando sono con lei oppure se completamente impegnato in altre attività, visto che quando sono da solo e senza far niente in automatico la mente vuole "pescare" dal cervello i "ricordi" di una emozione, oppure semplicemente pretenderebbe un "sentire" con il semplice battere delle mani! Ovvi pensieri disfunzionali... ma credo di essere a buon punto...

Ad essere sincero credo che questo periodo sia abbastanza particolare anche per questo fatto: sto vivendo una stanchezza cronica che sento dentro di me a causa sia dei preparativi, sia per il lavoro intenso e sia per il periodo in sè... devi sapere che ogni anno tra novembre e marzo ho sempre sofferto una maggiore stanchezza fisica e psichica... la notte dormo male (tantissimo o pochissimo), ho intorpidimento continuo agli arti, fame enorme, apatia, scarsa concentrazione, ecc. una specie di "sindrome stagionale". Ci sono stati anni in cui ho sofferto di meno ed altri in cui ho sofferto di più, ma una componente ipocondriaca in tale periodo l'ho sempre avuta, fin dai tempi dell'università (ricordo anche le cure con integratori che mi servirono a poco!). Sarà che soffro di carenza di acido folico (cosa accertata già da anni)? Quindi direi che questi elementi sicuramente contribuiscono a rendere difficile la scomposizione ed il riconoscimento delle mie emozioni, visto che troppo spesso sono giù di umore per i motivi di stress di cui prima...


Non finirò mai di ringraziarti.
Un abbraccio
Giorgio alias Giosmile

P.S. Giorj mi chiama anche la mia ragazza PSICO D.gif

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 22-Gen-2009, 14:23
sempre più simile a me sto uomo , anche io mi trovo benissimo con cioce e quello che mi ha spiegato ha completato il mio percorso di guarigione

Inviato da: panopticon il Giovedì, 22-Gen-2009, 17:30
QUOTE (Giosmile @ Giovedì, 22-Gen-2009, 01:13)
QUOTE (burstintofire @ Mercoledì, 21-Gen-2009, 19:34)

Non so se mi piace una persona->non mi faccio neanche avanti per sondare le sue reazioni (parte ossessiva)
->ho paura delle reazioni dell'altro se mi faccio avanti (parte socialfobica)
Il fatto è che alla fin fine mi sembra che non esista una persona in grado di piacermi finchè tutto non è emozione ma semplice rimuginio mentale...



Appunto, in queste tue parole non c'è nulla che non sia pensiero disfunzionale. Non giustificarti con quelle frasi, come se fossero lecite. Quello che devi fare è invece smontare questa tua erronea visione delle relazioni, capire che è normale provare paura (che poi più che paura dovresti tramutare in "mistero", che è più eccitante!), perchè non esiste verità incontrovertibile. ELIMINA L'ASSOLUTISMO nel tuo concetto di paura, accetta che è una cosa normale, ridimensiona il problema, non generalizzare, non pretendere che le ragazze abbiano il libretto di istruzioni da cui poi tu potresti decidere se è il caso o no, semplicemente perchè non è possibile farlo! Ma devi renderti conto che è il pensiero sbagliato a provocare la tua ossessione e non il contrario!

Lo ripeterò all'infinito: le ossessioni sono la conseguenza del nostro disagio assolutistico e del nostro bassissimo grado di tolleranza alle frustrazioni. Noi non vogliamo compromessi, non vogliamo problemi, non vogliamo soffrire, vogliamo sempre avere ragione... in sunto, non vogliamo VIVERE!

Giosmile

Hai ragione.
Il problema è che leggere da mesi le stesse cose non sistema automaticamente il problema...
Ha un effetto terapeutico ma sul lungo termine...
Oggi posso dire che mi rendo conto di cosa combino (non sempre, tra l'altro) o se non me ne rendo conto posso almeno sospettare, nel turbine di dubbi posso inserire un dubbio di tipo terapeutico laugh.gif

Non è facile, se lo fosse saremmo tutti guariti...
Grazie, comunque, per le tue parole PSICO wink.png

Inviato da: cioce il Giovedì, 22-Gen-2009, 17:54
QUOTE (Giosmile @ Giovedì, 22-Gen-2009, 13:15)
Prima ero così, non indagavo dentro me in ogni istante, non ci badavo al tempo che si intrapponeva tra una emozione e l'altra, godevo ed ero felice di quello che sapevo "poter" provare e sicuro che prima o poi mi sarebbero riaffiorate in determinate circostanze. Davo per scontato questo.

questa frase mi sembra un ottimo pensiero "positivo" da inserire poco per volta in modo da scansare quello attualmente presente ma disfunzionale.

Riconoscere un pensiero sbagliato è il primo passo, dargli una valida alternativa in modo che la testa non si trovi spaesata è il successivo... poco per volta prova a applicare "il pensiero alternativo"... io associavo sporco=cattiveria e cattiveria=sporco, partiva i automatico dandomi la sensazione di dover assolutamente lavarmi o non sarebbe passato... adesso non lo avverto proprio più, ci vuole tempo, pazienza, impegno ma ne vale la pena

QUOTE
P.S. Giorj mi chiama anche la mia ragazza 

laugh.gif

Inviato da: franz171 il Lunedì, 26-Gen-2009, 18:03
Ciao, mi sento veramente sollevato a sentir descrivere perfettamente i sintomi della mia "malattia", mi dispiace molto che altri provino lo stesso dolore che porto dentro me, ma sapere di non essere solo, e soprattutto di essere vittima di un modo sballato di ragionare della mia mente, e non della fine dell' amore per la mia fidanzata e futura sposa, mi dà speranza e tanta voglia di combattere. Mi chiamo Francesco ed ho quasi 33 anni; mi sono fidanzato per la prima volta un anno e mezzo fa. Ho passato i primi giorni sulle nuvole, ero felicissimo e sicurissimo di aver fatto la cosa giusta. Trascorsi 5 giorni dalla sera in cui ci siamo messi insieme, dopo una giornata bellissima passata con lei, appena salutati, avverto una strana senzazione di paura, che ancora oggi non riesco a spiegarmi, come se quell' amore bellissimo si fosse trasformato in panico, in terrore di far soffrire una persona che si è legata a me. Fu un dolore terribile che mi procurava molta ansia e confusione mentale. Dopo qualche giorno continuando a frequentarla, grazie alla sua bellezza e alle varie passioni che abbiamo in comune( entrambi siamo compositori), questo tormento cessò. Trascorsi 3 mesi bellissimi, sicuramente i più belli di tutta la mia vita, ma all'inizio di Dicembre questa ossessione tornò, dapprima strisciando, poi piano piano sempre più forte, fino a che dovetti rivolgermi ad uno psicologo, che non mi aiutò molto, e ad uno psichiatra, che mi dette un veleno chiamato sertralina. Queste pasticche mi ridussero in uno stato veramente spaventoso, anche se poi in qualche maniera hanno funzionato non so se per il reale effetto della cura o perchè ero riuscito ad assuefarmi agli effetti collaterali. Fatto sta che per un periodo abbastanza lungo, e non senza fastidiose ricadute, posso dire di aver passato dei mesi accettabili, in cui il nostro amore si è solidificato. Ora appena i progetti di matrimonio si sono fatti reali, con tanto di fidanzamento ufficiale e data all' orizzonte 16 Maggio 2010 giorno di S Gemma Galgani, sono ripiombato in uno stato di agitazione permanente, di pensieri catastrofici. Penso di non essere adatto per sposarmi, di non amarla abbastanza, di non volere figli, perfino di rinchiudermi in un convento! Io so solo che lei è la donna della mia vita, l' amo tanto, e lei mi riama del mio stesso amore (forse un po' meno malato ), e non permetterò mai che questa ossessione vinca e mi allontani da lei, e facendomi perdere l' occasione più importante della mia vita! però è difficile resistere, i pensieri sballati mi confinano in uno stato di prostrazione, di freddezza, non provo piacere per nulla. Tutto questo si somma ad una vita precedente vissuta in una famiglia difficile, dove ho vissuto tanti dispiaceri, tra cui la separazione dei miei, e altro ancora; il lavoro che non va, più una serie impressionanti di sfighe, mi hanno distrutto la macchina parcheggiata e ho ottenuto una miseria di rimborso, L' auto che ho appena comprato è piena di difetti, e tanto altro.....aiutatemi! datemi qualche consiglio..... Grazie

Inviato da: giovannalapazza il Lunedì, 26-Gen-2009, 18:30
QUOTE (franz171 @ Lunedì, 26-Gen-2009, 18:03)
Ciao, mi sento veramente sollevato a sentir descrivere perfettamente i sintomi della mia "malattia", mi dispiace molto che altri provino lo stesso dolore che porto dentro me, ma sapere di non essere solo, e soprattutto di essere vittima di un modo sballato di ragionare della mia mente, e non della fine dell' amore per la mia fidanzata e futura sposa, mi dà speranza e tanta voglia di combattere. Mi chiamo Francesco ed ho quasi 33 anni; mi sono fidanzato per la prima volta un anno e mezzo fa. Ho passato i primi giorni sulle nuvole, ero felicissimo e sicurissimo di aver fatto la cosa giusta. Trascorsi 5 giorni dalla sera in cui ci siamo messi insieme, dopo una giornata bellissima passata con lei, appena salutati, avverto una strana senzazione di paura, che ancora oggi non riesco a spiegarmi, come se quell' amore bellissimo si fosse trasformato in panico, in terrore di far soffrire una persona che si è legata a me. Fu un dolore terribile che mi procurava molta ansia e confusione mentale. Dopo qualche giorno continuando a frequentarla, grazie alla sua bellezza e alle varie passioni che abbiamo in comune( entrambi siamo compositori), questo tormento cessò. Trascorsi 3 mesi bellissimi, sicuramente i più belli di tutta la mia vita, ma all'inizio di Dicembre questa ossessione tornò, dapprima strisciando, poi piano piano sempre più forte, fino a che dovetti rivolgermi ad uno psicologo, che non mi aiutò molto, e ad uno psichiatra, che mi dette un veleno chiamato sertralina. Queste pasticche mi ridussero in uno stato veramente spaventoso, anche se poi in qualche maniera hanno funzionato non so se per il reale effetto della cura o perchè ero riuscito ad assuefarmi agli effetti collaterali. Fatto sta che per un periodo abbastanza lungo, e non senza fastidiose ricadute, posso dire di aver passato dei mesi accettabili, in cui il nostro amore si è solidificato. Ora appena i progetti di matrimonio si sono fatti reali, con tanto di fidanzamento ufficiale e data all' orizzonte 16 Maggio 2010 giorno di S Gemma Galgani, sono ripiombato in uno stato di agitazione permanente, di pensieri catastrofici. Penso di non essere adatto per sposarmi, di non amarla abbastanza, di non volere figli, perfino di rinchiudermi in un convento! Io so solo che lei è la donna della mia vita, l' amo tanto, e lei mi riama del mio stesso amore (forse un po' meno malato ), e non permetterò mai che questa ossessione vinca e mi allontani da lei, e facendomi perdere l' occasione più importante della mia vita! però è difficile resistere, i pensieri sballati mi confinano in uno stato di prostrazione, di freddezza, non provo piacere per nulla. Tutto questo si somma ad una vita precedente vissuta in una famiglia difficile, dove ho vissuto tanti dispiaceri, tra cui la separazione dei miei, e altro ancora; il lavoro che non va, più una serie impressionanti di sfighe, mi hanno distrutto la macchina parcheggiata e ho ottenuto una miseria di rimborso, L' auto che ho appena comprato è piena di difetti, e tanto altro.....aiutatemi! datemi qualche consiglio..... Grazie

ciao

il farmaco forse ti dava brutti effetti collaterali

i farmaci vanno dosati e se ne provano di diversi prima di arrendersi

la terapia migliore invece è la terapia cognitivo comportamentale

ma già il fatto che tu abbia riconnosciuto di avere questo disturba è già

da considerarsi un passo decisivo verso la guarigione

quello che la terapia ti insegna è di non attuare compulsioni

che nel caso di questa ossessioni consistono in ç: domande , dialogo interno, richiesta di rassicurazione a tutti, ricerche su internet, prove fisiche su di lei

non analizzare le tue emozioni , non fare prove del tipo "oggi mi manca, e se mi lasciasse che penserei?"

otterai l'effetto opposto , l'ansia appiattirà sempre di + le tue emozioni

credimi razionalmente lo sai che l'ami infatti il doc si concentra sullle cose più

importanti della nostra vita

Inviato da: Giosmile il Martedì, 27-Gen-2009, 01:31


Caro Francesco,
vedo che oltre al doc, con me hai anche in comune il discorso matrimonio. Ti capisco tantissimo sai? Il matrimonio è una cosa importante e rappresenta la coronazione della cosa più bella che possa capitare ad un uomo, l'amore verso la propria donna. Se hai letto la mia storia, oltre ad aver avuto il doc circa 4 anni fa senza saperlo, mi è riesploso quest'anno a causa di un periodaccio pieno di stress e la concomitanza di un corso prematrimoniale un po' troppo duro e provocatorio che ha suscitato in me non pochi dubbi ossessivi. Oggi sto molto ma molto meglio, grazie soprattutto al supporto delle persone di questo forum che mi hanno aperto gli occhi in merito a come gestire i pensieri disfunzionali che causano il cortocircuito delle ossessioni. Non è che sia totalmente guarito, questo no, ma almeno riesco a godermi con una sufficiente serenità i preparativi del matrimonio e non soffrire atrocemente dell'ansia che mi avviluppava fino ad un mesetto fa. Oggi riesco a sentirmi più spontaneo nei confronti del mio amore, so di amarla tantissimo, diciamo che le ossessioni che ancora mi frullano per la testa e che sono più difficili da gestire riguardano in sostanza il discorso "differenze" che esistono tra me e lei, dalle cose più banali (vere fesserie) alle pochissime diversità di pensiero che potrebbero potenzialmente causare qualche piccola discussione in futuro (cose cmq non gravi e non invalidanti). Diciamo una sorta di ossessione sull'assolutismo dell'uguaglianza di coppia, "paura" irrazionale che "avere dei pensieri diversi" debba significare "necessariamente" un rapporto sbagliato, a prescindere dai sentimenti e dall'amore. Sottolineo però che parlo veramente di cose blande e di cui mi vergognerei anche a parlarne, almeno per la gran parte. E' una lente di ingrandimento, è un continuo cercare mine potenzialmente esplosive, uno scandaglio continuo nell'oceano delle probabilità. Io li combatto tutti i giorni e mi faccio forte dell'amore che provo, sopporto il dolore dettato dalle "paure irrazionali" che non vorrei e cerco con il raziocinio di convincermi che sono solo paure che possono avere tutti (soprattutto vicino ad un matrimonio) solo che io, toccato dal doc, ho le tendenza ad ingigantire e catastrofizzare tutto quello che non si sposa con il mio assolutismo.

Dobbiamo lavorare con la ragione, le paure sono le dirette conseguenze dei nostri pensieri errati, dobbiamo correggere il nostro modo di captare la realtà, il nostro metodo di confronto e ridimensionare, ridimensionare e ridimensionare.

Se ti va, raccontaci ancora di te, le tue paure, i tuoi dubbi, dopo ti sentirai meglio.

Giosmile

Inviato da: mila79 il Martedì, 27-Gen-2009, 23:29
Ciao amici miei!Questi giorni sono strani...sono super organizzata nello studio...faccio tutto bene per un po' e poi...tac...inizia il frullatore...uffffiii..non ne ho voglio,divento improvvisamente triste apena mi rendo conto che un pensiero che mi sono creata potrebbe essere valido e fondato (il perchè me lo creo...booooo!!!)...come stasera...tranquilla per un paio d'ore..e tra me e me eeeeh che figo oggi sono proprio al top....mai l'avessi detto...inizzio a scavare nella mia mente...e ricado sempre nelle solite cose...il ricordo di pensieri o sensazioni avute,magari anche fantasie...o che ne so...cavolo riesco a ricordarmi o mi sforzp al massimo stati d'animo di anni fa...e allora inizio..ma perchè avevo pensato quello?ma perchè quelle sensazioni?ma allora non lo volevo....aaah vedi vedi Mila anche quella è una prova e non puoi passarci sopra....vuol dire che non l'hai mai voluto veramente...non possono succederti quelle cose...la gente normale innamorata non le pensa,non ha determinati desideri o pensieri...no no...anche quella è una prova....avanti sforzatia cercarne altre... PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif ...dai pensa ad altre situazioni simili...allora mi vengono in mente tanti particolari e allora mi sembra tutto negativo..non vedo le cose belle solo queste cose e non che che peso dargli...penso...si si vedi in quel momento probabilmente non volevo stare con lui...accidenti è troppo brutto,perchè poi quando sono satura di questi pensieri arrivo alla fine che mi dico basta, non è possibile che abbia sempre pensato queste cose....niente è bello così,niente ha senso allora dei miei sentimenti....questo mi ripeto,perchè vedo solo queste cose negative,queste schifezze...e mi concentro ripetutamente su questi ricordi e non lo voglio fare...sento il contrasto forte...questi pensieri con quello che sento...confondo tutto...e alla fine mi viene da piangere...a volte mi dico che vorrei perdere la memoria per non dover scavare nei miei ricordi, nel mio passat alla ricreca diqualcosa che mi rovini la giornata.....ma a voi succede?siete sempre stati puliti nei vostri pensieri?nelle vostre sensazioni?oooh....non so neanche cosa vi sto chiedendo... PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif In più si aggiunge il fatto di aver avuto a periodi l'ossessione per quel mio ex...che mi faceva credere a volte di voler stare con lui e non con il mio ragazzo...non vi dico quante volte quel pensiero mi travolgeva,mi scaraventava nel buio più totale....ma perchè pensavoe esentivo quelle cose?c'è un senso? PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif

Inviato da: giovannalapazza il Mercoledì, 28-Gen-2009, 10:33
QUOTE (mila79 @ Martedì, 27-Gen-2009, 23:29)
Ciao amici miei!Questi giorni sono strani...sono super organizzata nello studio...faccio tutto bene per un po' e poi...tac...inizia il frullatore...uffffiii..non ne ho voglio,divento improvvisamente triste apena mi rendo conto che un pensiero che mi sono creata potrebbe essere valido e fondato (il perchè me lo creo...booooo!!!)...come stasera...tranquilla per un paio d'ore..e tra me e me eeeeh che figo oggi sono proprio al top....mai l'avessi detto...inizzio a scavare nella mia mente...e ricado sempre nelle solite cose...il ricordo di pensieri o sensazioni avute,magari anche fantasie...o che ne so...cavolo riesco a ricordarmi o mi sforzp al massimo stati d'animo di anni fa...e allora inizio..ma perchè avevo pensato quello?ma perchè quelle sensazioni?ma allora non lo volevo....aaah vedi vedi Mila anche quella è una prova e non puoi passarci sopra....vuol dire che non l'hai mai voluto veramente...non possono succederti quelle cose...la gente normale innamorata non le pensa,non ha determinati desideri o pensieri...no no...anche quella è una prova....avanti sforzatia cercarne altre... PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif ...dai pensa ad altre situazioni simili...allora mi vengono in mente tanti particolari e allora mi sembra tutto negativo..non vedo le cose belle solo queste cose e non che che peso dargli...penso...si si vedi in quel momento probabilmente non volevo stare con lui...accidenti è troppo brutto,perchè poi quando sono satura di questi pensieri arrivo alla fine che mi dico basta, non è possibile che abbia sempre pensato queste cose....niente è bello così,niente ha senso allora dei miei sentimenti....questo mi ripeto,perchè vedo solo queste cose negative,queste schifezze...e mi concentro ripetutamente su questi ricordi e non lo voglio fare...sento il contrasto forte...questi pensieri con quello che sento...confondo tutto...e alla fine mi viene da piangere...a volte mi dico che vorrei perdere la memoria per non dover scavare nei miei ricordi, nel mio passat alla ricreca diqualcosa che mi rovini la giornata.....ma a voi succede?siete sempre stati puliti nei vostri pensieri?nelle vostre sensazioni?oooh....non so neanche cosa vi sto chiedendo... PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif In più si aggiunge il fatto di aver avuto a periodi l'ossessione per quel mio ex...che mi faceva credere a volte di voler stare con lui e non con il mio ragazzo...non vi dico quante volte quel pensiero mi travolgeva,mi scaraventava nel buio più totale....ma perchè pensavoe esentivo quelle cose?c'è un senso? PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif

certo che succede , hai descritto il famoso dialogo interno, da evitare lo sai

e so quanto sia difficile

Inviato da: bla il Mercoledì, 28-Gen-2009, 14:01
QUOTE (mila79 @ Martedì, 27-Gen-2009, 22:29)
Ciao amici miei!Questi giorni sono strani...sono super organizzata nello studio...faccio tutto bene per un po' e poi...tac...inizia il frullatore...uffffiii..non ne ho voglio,divento improvvisamente triste apena mi rendo conto che un pensiero che mi sono creata potrebbe essere valido e fondato (il perchè me lo creo...booooo!!!)...come stasera...tranquilla per un paio d'ore..e tra me e me eeeeh che figo oggi sono proprio al top....mai l'avessi detto...inizzio a scavare nella mia mente...e ricado sempre nelle solite cose...il ricordo di pensieri o sensazioni avute,magari anche fantasie...o che ne so...cavolo riesco a ricordarmi o mi sforzp al massimo stati d'animo di anni fa...e allora inizio..ma perchè avevo pensato quello?ma perchè quelle sensazioni?ma allora non lo volevo....aaah vedi vedi Mila anche quella è una prova e non puoi passarci sopra....vuol dire che non l'hai mai voluto veramente...non possono succederti quelle cose...la gente normale innamorata non le pensa,non ha determinati desideri o pensieri...no no...anche quella è una prova....avanti sforzatia cercarne altre... PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif ...dai pensa ad altre situazioni simili...allora mi vengono in mente tanti particolari e allora mi sembra tutto negativo..non vedo le cose belle solo queste cose e non che che peso dargli...penso...si si vedi in quel momento probabilmente non volevo stare con lui...accidenti è troppo brutto,perchè poi quando sono satura di questi pensieri arrivo alla fine che mi dico basta, non è possibile che abbia sempre pensato queste cose....niente è bello così,niente ha senso allora dei miei sentimenti....questo mi ripeto,perchè vedo solo queste cose negative,queste schifezze...e mi concentro ripetutamente su questi ricordi e non lo voglio fare...sento il contrasto forte...questi pensieri con quello che sento...confondo tutto...e alla fine mi viene da piangere...a volte mi dico che vorrei perdere la memoria per non dover scavare nei miei ricordi, nel mio passat alla ricreca diqualcosa che mi rovini la giornata.....ma a voi succede?siete sempre stati puliti nei vostri pensieri?nelle vostre sensazioni?oooh....non so neanche cosa vi sto chiedendo... PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif In più si aggiunge il fatto di aver avuto a periodi l'ossessione per quel mio ex...che mi faceva credere a volte di voler stare con lui e non con il mio ragazzo...non vi dico quante volte quel pensiero mi travolgeva,mi scaraventava nel buio più totale....ma perchè pensavoe esentivo quelle cose?c'è un senso? PSICO cry.gif PSICO cry.gif PSICO cry.gif

ti capisco..volevo chiederti come ti è passata quella cosa per il tuo ex..a me sta distruggendo l'esistenza,io VOGLIO STARE INSIEME al mio ragazzo,non rinuncerei mai a lui,ma perchè questa ossessione cosi bastarda?A volte penso di essere solo egoista,di non avere il coraggio di dirgli tutta la verità..ma quale verità?possibile che un giorno mi sento alle stelle e subito dopo ricomincia tutto da capo?Che gli dovrei dire?Non ce la faccio più..Vorrei solo scomparire per non fare soffrire nessuno..io questi dialoghi li faccio continuamente nell'arco della giornata,non riesco a fermarli..anche io vorrei perdere la memoria,giuro!!e non sai quanto mi spaventa il pensare ed il sentire quelle cose..

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 28-Gen-2009, 14:10


La dinamica delle ossessioni e delle compulsioni è esattamente sempre la stessa, ciò che cambia è solo l'oggetto dell'ossessione. Scaturisce tutto da una prima domanda, non riuscendo a trovare risposta, impalettata dal un nostro pensiero disfunzionale, per dare tregua inizi a circuire il pensiero, ad elaborarlo nelle sue mille sfaccettature (un pensiero è sempre scomponibile in sottopensieri e retropensieri) e come per le scatole cinesi arrivi a determinare tutta una serie di probabili "concause"... inevitabilmente questo determina lo sviluppo di sequenze di nuovi oggetti ossessivi sempre più profondi e apparentemente fondati, trasformando la tua "ricerca" come in una partita a flipper: sei una pallina sballottata a destra e a manca che non trova mai una posizione stabile, perchè le "leve" che ti rimbalzano ogni volta sù per gli ostacoli, sono rappresentate proprio dalla nostra insaziabile pretesa di voler sciogliere il dubbio. La condizione di riposo è quindi ottenibile solo in un modo (molto faticoso e difficile da accettare): rinunciare ad azionare le leve, cioè rinunciare alla "pretesa" di risposta certa ed assoluta.

Il doc è un modo di pensare che include necessariamente l'ottenimento di una rassicurazione certa ed incontrovertibile, sia perchè è un pensiero disfunzionale a creare il "problema" e sia perchè non siamo capaci di "accettare" un eventuale e/o opinabile e/o poco probabile dubbio, in quanto abbiamo una scarsissima predisposizione a sopportare le frustrazioni.

Se un evento lo riteniamo fondamentale per la nostra vita, nel nostro caso una relazione di coppia in cui abbiamo sempre creduto come la relazione stabile e definitiva della nostra vita, il minimo sospetto che qualcosa non possa andare o che sia minato da un probabile "pericolo" ci mette in allerta. Tale sensazione potrebbe svanire se con il raziocinio siamo in grado di "ridimensionare" e "rivalutare" il problema per quello che è veramente, ma se questo non accade e siamo "convinti" che la bipolarità assoluta di tale probabile evento (se è così va bene, se è colà non va bene) è invece una mina che può scoppiare da un momento all'altro (sensazione di inadeguatezza di fronte a tale bipolarità), è chiaro che stiamo solo mettendo in atto un "paletto mentale" costituito dalla maggior parte da un nostro pensiero disfunzionale (pensiero assolutistico) a sua volta scatenato da nostre "pretese" ed "esigenze" esageratamente sviluppate, a causa del nostro basso grado di tolleranza a talune frustrazioni. Da quì al cortocircuito dell'ossessione c'è poca strada, perchè l'esigenza di risolvere il problema (impossibile proprio per la natura assolutistica del pensiero stesso) ci porta a rimuginarci sopra imperterritamente, continuando a scomporre tutti i possibili pensieri in sottopensieri e retropensieri nella disperata ricerca di "un motivo". Aggiungendo poi la componente ansiogena direttamente proporzionale al grado di disperazione che diamo alla probabile risposta negativa, causata dalla mancanza di risposte certe e non discutibili, il minestrone DOC è ben servito caldo a tavola!

Nel tuo caso Mila in questo periodo stai rimuginando sul confronto tra quello che sei diventata e quello che sei stata, in termini di relazione. Il tuo "paletto" probabilmente consiste nel fatto che "avendo avuto dubbi in passato, è lecito pensare che oggi sia tutto sbagliato". E' chiaramente un pensiero assolutistico completamente fuori da ogni probabile verità. E' anche possibile (e questo lo sai bene) che tale pensiero è un elemento di un anello fatto di altri retropensieri che si concatenano, ciò significa che se anche smontassi tale "dubbio", non risolveresti completamente il tuo problema ossessivo, per i motivi di cui sopra. Anzi, è probabilissimo che il giorno successivo inizieresti ad interrogarti su altre presunte problematiche.

Vedi, ho capito una cosa in tutti questi giorni di pensieri e rimuginazioni: nei rapporti, e più in generale in amore, non esistono schemi, non esistono "modi corretti e scorretti" confrontabili in una tabella pubblicata dalla gazzetta ufficiale, non esistono "modelli" da seguire o da evitare, non esistono quotazioni percentuali sul corretto o sullo sbagliato, non esiste un peso reale e sostanziale attribuibile ad un difetto del partner e cumulabile algebricamente con altri difetti, così da ottenere un peso complessivo da confrontare con altre persone, è tutto invece molto ma molto più relativo e soggettivo, tutto opinabile, è vero tutto ed il contrario di tutto. L'amore è anche indeterminatezza, superficialità, irrazionalità, se pretendiamo di voler dare una risposta certa e indiscutibile ad ogni suo aspetto è chiaro che questo si scontrerà su tali definizioni basate appunto sulla "fede". L'amore è una volontà, non si può meccanicizzare e incastrare in un modello matematico riproducibile, perchè le variabili sono infinite e nessuna è importante come nessuna è trascurabile. Non vale solo per noi, vale per tutti! Ma noi abbiamo un problema ossessivo, una ricorsività di pensiero che gli altri non hanno... gli altri si fermano un momento prima, perchè probabilmente non hanno il "paletto", sono elastici, riescono a sdrammatizzare e/o a farsene una ragione, accettando così implicitamente il "dubbio" (senza nemmeno accorgersene).

Nel mo caso è successo proprio questo: tutto è iniziato da una sola domanda (ma l'amo o non l'amo?), oggi che riesco a spalettarla e capire cosa provo per lei, le ossessioni si sono spostate su altri argomenti, in particolare la qualità del rapporto di coppia nel caso di possibili divergenze di opinione. Con chiunque abbia parlato, tutti mi hanno confortato dicendomi che le diversità sono normali, è ovvio che ci possano essere delle divergenze di opinione su gusti, particolari interessi o modi di fare (dò per scontato che le divergenze non ci siano su valori morali e obiettivi di vità, sui quali mi sento sicuro e solido), perchè siamo unici ed irripetibili, l'importante è la qualità del compromesso e la disponibilità, cose che attuano tutte le coppie sane. Pensa che addirittura nel mio caso noi abbiamo veramente litigato rarissimamente! Eppure... Il mio problema è su una questione ossessiva di cui addirittura mi vergogno e che respingo mentalmente il più possibile, perchè la sento intrusiva, non mi piace, non la voglio, è troppo dispersiva, cinica e assoluta: "come sarebbe stata la mia relazione con altre ragazze?" - "quanto avrei dovuto continuare a cercare una donna quanto più corrispondente alla mia lunghezza d'onda?" - "In tale ricerca, quale sarebbe stato il limite tra possibile ed impossibile?". Sono domande a cui dare una risposta significherebbe vivere da capo almeno 100 vite in 100 posti diversi del mondo ed in 100 situazioni diverse, e sicuramente senza risponderle pienamente. Soprattutto pensando che tra me e lei non è che poi ci fossero diversità inabilitanti o non risolvibili, la maggior parte sono veramente stupidità che non oserei nemmeno elencarvi. Sono anche forte della nostra intelligenza di coppia, con la quale puntiamo sempre al dialogo per risolvere i problemi, senza mai prevalere sull'altro. Tali pensieri mi danno fastidio perchè "contemporaneamente" penso che la amo, che non le farei mai una cosa del genere, mi sento un mostro a pensare a queste cose... uno spietato cinico che pensa solo ai caxxi suoi. Sento l'irrazionalità di un tale pensiero inteso come assoluto, sento la paura di poter commettere una grandissima sciocchezza. Anche quì c'è il famoso "dubbio" (andremo d'accordo?), intrappolato dal paletto mentale che vorrebbe da parte mia lo scandagliare tutte le possibilità di scelta, a prescindere dai sentimenti e dal "giusto" sacrificio che occorre sempre considerare in un rapporto di coppia. Soffro maledettamente perchè tale pensiero si intrufola improvvisamente, mi accende un campanello d'allarme che io non voglio, che rifiuto, perchè sò che è improponibile quello che il pensiero vorrebbe pretendere. Negli anni passati non ci ho mai pensato a questa cosa, ho sempre sostenuto che occorre condividere e lavorare assieme per la felicità, pretendere la perfezione in tutto e per tutto (stessa identica lunghezza d'onda) è un'utopia assolutistica e probabilmente irraggiungibile. Eppure ci soffro. Contrappongo un sentimento spontaneo ed una serenità che mi ha visto fino ad oggi coppia felice, con una improbabile gara a trovare non questo, ma bensì la perfezione assoluta. Mi guardo intorno e faccio paragoni, ipotesi, congetture, tutte cose inutili ed irrazionali, perchè ho quel campanello d'allarme (che io non voglio) che mi spacca in due: cuore e mente.

Ma in tutto questo se dovessi dire cosa voglio la risposta sarebbe però univoca: ritornare alla spensieratezza di qualche mese fa. Mi piacerebbe subire un elettroshock per "dimenticare" questi pensieri intrusivi, vorrei vivere senza taluni preoccupazioni e senza queste pretese assurde e ciniche. Perchè l'amore non è cinismo.

Io voglio, quindi sono ottimista. Il resto del lavoro è frenare i pensieri disfunzionali. Mi impongo di pensare a noi come coppia e non a quello che potrebbe essere se... e spesso ci riesco, ma a volte ci ricado come un cretino.

Spero che vi ritroviate in tali pensieri e osservazioni e spero anche che qualcuno possa dire la sua in merito, al fine di aiutarci a smontare i nostri assolutismi.

Giosmile

Inviato da: mila79 il Mercoledì, 28-Gen-2009, 14:47
QUOTE (Giosmile @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 13:10)

Nel tuo caso Mila in questo periodo stai rimuginando sul confronto tra quello che sei diventata e quello che sei stata, in termini di relazione. Il tuo "paletto" probabilmente consiste nel fatto che "avendo avuto dubbi in passato, è lecito pensare che oggi sia tutto sbagliato". E' chiaramente un pensiero assolutistico completamente fuori da ogni probabile verità. E' anche possibile (e questo lo sai bene) che tale pensiero è un elemento di un anello fatto di altri retropensieri che si concatenano, ciò significa che se anche smontassi tale "dubbio", non risolveresti completamente il tuo problema ossessivo, per i motivi di cui sopra. Anzi, è probabilissimo che il giorno successivo inizieresti ad interrogarti su altre presunte problematiche.


Esatto...mi succede sempre così...mi convinco di aver avuto dei dubbi (in realtà so che non si trattava di quello) e quindi in funzione di questo mi autoconvinco in maniera assoluta che quello che ho adesso è sbagliato...perchè porta dietro di se queste cose,questi pensieri...cioè..capisci...basta poco...in un secondo tutto acquista questo senso di negatività..e allora inizio a sudare, misento calda e capisco che ci sto cascando alla grande!
Io capisco perfettamente quello che scrivi....vorrei riuscire ad esprimermi così ma non ci riesco...complimenti!

Inviato da: mila79 il Mercoledì, 28-Gen-2009, 14:54
QUOTE (bla @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 13:01)
QUOTE (mila79 @ Martedì, 27-Gen-2009, 22:29)
Ciao amici miei!Questi giorni sono strani...sono super organizzata nello studio...faccio tutto bene per un po' e poi...tac...inizia il frullatore...uffffiii..non ne ho voglio,divento improvvisamente triste apena mi rendo conto che un pensiero che mi sono creata potrebbe essere valido e fondato (il perchè me lo creo...booooo!!!)...come stasera...tranquilla per un paio d'ore..e tra me e me eeeeh che figo oggi sono proprio al top....mai l'avessi detto...inizzio a scavare nella mia mente...e ricado sempre nelle solite cose...il ricordo di pensieri o sensazioni avute,magari anche fantasie...o che ne so...cavolo riesco a ricordarmi o mi sforzp al massimo stati d'animo di anni fa...e allora inizio..ma perchè avevo pensato quello?ma perchè quelle sensazioni?ma allora non lo volevo....aaah vedi vedi Mila anche quella è una prova e non puoi passarci sopra....vuol dire che non l'hai mai voluto veramente...non possono succederti quelle cose...la gente normale innamorata non le pensa,non ha determinati desideri o pensieri...no no...anche quella è una prova....avanti sforzatia cercarne altre... PSICO cry.gif  PSICO cry.gif  PSICO cry.gif ...dai pensa ad altre situazioni simili...allora mi vengono in mente tanti particolari e allora mi sembra tutto negativo..non vedo le cose belle solo queste cose e non che che peso dargli...penso...si si vedi in quel momento probabilmente non volevo stare con lui...accidenti è troppo brutto,perchè poi quando sono satura di questi pensieri arrivo alla fine che mi dico basta, non è possibile che abbia sempre pensato queste cose....niente è bello così,niente ha senso allora dei miei sentimenti....questo mi ripeto,perchè vedo solo queste cose negative,queste schifezze...e mi concentro ripetutamente su questi ricordi e non lo voglio fare...sento il contrasto forte...questi pensieri con quello che sento...confondo tutto...e alla fine mi viene da piangere...a volte mi dico che vorrei perdere la memoria per non dover scavare nei miei ricordi, nel mio passat alla ricreca diqualcosa che mi rovini la giornata.....ma a voi succede?siete sempre stati puliti nei vostri pensieri?nelle vostre sensazioni?oooh....non so neanche cosa vi sto chiedendo... PSICO cry.gif  PSICO cry.gif  PSICO cry.gif In più si aggiunge il fatto di aver avuto a periodi l'ossessione per quel mio ex...che mi faceva credere a volte di voler stare con lui e non con il mio ragazzo...non vi dico quante volte quel pensiero mi travolgeva,mi scaraventava nel buio più totale....ma perchè pensavoe esentivo quelle cose?c'è un senso? PSICO cry.gif  PSICO cry.gif  PSICO cry.gif

ti capisco..volevo chiederti come ti è passata quella cosa per il tuo ex..a me sta distruggendo l'esistenza,io VOGLIO STARE INSIEME al mio ragazzo,non rinuncerei mai a lui,ma perchè questa ossessione cosi bastarda?A volte penso di essere solo egoista,di non avere il coraggio di dirgli tutta la verità..ma quale verità?possibile che un giorno mi sento alle stelle e subito dopo ricomincia tutto da capo?Che gli dovrei dire?Non ce la faccio più..Vorrei solo scomparire per non fare soffrire nessuno..io questi dialoghi li faccio continuamente nell'arco della giornata,non riesco a fermarli..anche io vorrei perdere la memoria,giuro!!e non sai quanto mi spaventa il pensare ed il sentire quelle cose..

Quel pensiero mi veniva ogni tanto...poi si allontanava...ritornava e si allontanava...ma spesso presente..come dei flash a fare confronti o il semplice pensiero...ma per anni non gli ho dato peso...boooo..pensavo che era una cavolata...però non la capivo....fino a quando l'esatate del 2006 sono scoppiata!e lì per la prima volta ho deciso di dire tutto..piangevo tutto il giorno...stavo impazzendo...e poi decisi di parlarne con un mio amico psichiatra...insomma da lì partì tutto!
Ti posso dire che non sono cose che passano completamente...tutti i pensieri vanno a periodi...ma avergli dato un nome mi ha aiutato molto...anche se quando si ripresentano soffro comunque.

Inviato da: giovannalapazza il Mercoledì, 28-Gen-2009, 14:59
QUOTE (Giosmile @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 14:10)
La dinamica delle ossessioni e delle compulsioni è esattamente sempre la stessa, ciò che cambia è solo l'oggetto dell'ossessione. Scaturisce tutto da una prima domanda, non riuscendo a trovare risposta, impalettata dal un nostro pensiero disfunzionale, per dare tregua inizi a circuire il pensiero, ad elaborarlo nelle sue mille sfaccettature (un pensiero è sempre scomponibile in sottopensieri e retropensieri) e come per le scatole cinesi arrivi a determinare tutta una serie di probabili "concause"... inevitabilmente questo determina lo sviluppo di sequenze di nuovi oggetti ossessivi sempre più profondi e apparentemente fondati, trasformando la tua "ricerca" come in una partita a flipper: sei una pallina sballottata a destra e a manca che non trova mai una posizione stabile, perchè le "leve" che ti rimbalzano ogni volta sù per gli ostacoli, sono rappresentate proprio dalla nostra insaziabile pretesa di voler sciogliere il dubbio. La condizione di riposo è quindi ottenibile solo in un modo (molto faticoso e difficile da accettare): rinunciare ad azionare le leve, cioè rinunciare alla "pretesa" di risposta certa ed assoluta.

Il doc è un modo di pensare che include necessariamente l'ottenimento di una rassicurazione certa ed incontrovertibile, sia perchè è un pensiero disfunzionale a creare il "problema" e sia perchè non siamo capaci di "accettare" un eventuale e/o opinabile e/o poco probabile dubbio, in quanto abbiamo una scarsissima predisposizione a sopportare le frustrazioni.

Se un evento lo riteniamo fondamentale per la nostra vita, nel nostro caso una relazione di coppia in cui abbiamo sempre creduto come la relazione stabile e definitiva della nostra vita, il minimo sospetto che qualcosa non possa andare o che sia minato da un probabile "pericolo" ci mette in allerta. Tale sensazione potrebbe svanire se con il raziocinio siamo in grado di "ridimensionare" e "rivalutare" il problema per quello che è veramente, ma se questo non accade e siamo "convinti" che la bipolarità assoluta di tale probabile evento (se è così va bene, se è colà non va bene) è invece una mina che può scoppiare da un momento all'altro (sensazione di inadeguatezza di fronte a tale bipolarità), è chiaro che stiamo solo mettendo in atto un "paletto mentale" costituito dalla maggior parte da un nostro pensiero disfunzionale (pensiero assolutistico) a sua volta scatenato da nostre "pretese" ed "esigenze" esageratamente sviluppate, a causa del nostro basso grado di tolleranza a talune frustrazioni. Da quì al cortocircuito dell'ossessione c'è poca strada, perchè l'esigenza di risolvere il problema (impossibile proprio per la natura assolutistica del pensiero stesso) ci porta a rimuginarci sopra imperterritamente, continuando a scomporre tutti i possibili pensieri in sottopensieri e retropensieri nella disperata ricerca di "un motivo". Aggiungendo poi la componente ansiogena direttamente proporzionale al grado di disperazione che diamo alla probabile risposta negativa, causata dalla mancanza di risposte certe e non discutibili, il minestrone DOC è ben servito caldo a tavola!

Nel tuo caso Mila in questo periodo stai rimuginando sul confronto tra quello che sei diventata e quello che sei stata, in termini di relazione. Il tuo "paletto" probabilmente consiste nel fatto che "avendo avuto dubbi in passato, è lecito pensare che oggi sia tutto sbagliato". E' chiaramente un pensiero assolutistico completamente fuori da ogni probabile verità. E' anche possibile (e questo lo sai bene) che tale pensiero è un elemento di un anello fatto di altri retropensieri che si concatenano, ciò significa che se anche smontassi tale "dubbio", non risolveresti completamente il tuo problema ossessivo, per i motivi di cui sopra. Anzi, è probabilissimo che il giorno successivo inizieresti ad interrogarti su altre presunte problematiche.

Vedi, ho capito una cosa in tutti questi giorni di pensieri e rimuginazioni: nei rapporti, e più in generale in amore, non esistono schemi, non esistono "modi corretti e scorretti" confrontabili in una tabella pubblicata dalla gazzetta ufficiale, non esistono "modelli" da seguire o da evitare, non esistono quotazioni percentuali sul corretto o sullo sbagliato, non esiste un peso reale e sostanziale attribuibile ad un difetto del partner e cumulabile algebricamente con altri difetti, così da ottenere un peso complessivo da confrontare con altre persone, è tutto invece molto ma molto più relativo e soggettivo, tutto opinabile, è vero tutto ed il contrario di tutto. L'amore è anche indeterminatezza, superficialità, irrazionalità, se pretendiamo di voler dare una risposta certa e indiscutibile ad ogni suo aspetto è chiaro che questo si scontrerà su tali definizioni basate appunto sulla "fede". L'amore è una volontà, non si può meccanicizzare e incastrare in un modello matematico riproducibile, perchè le variabili sono infinite e nessuna è importante come nessuna è trascurabile. Non vale solo per noi, vale per tutti! Ma noi abbiamo un problema ossessivo, una ricorsività di pensiero che gli altri non hanno... gli altri si fermano un momento prima, perchè probabilmente non hanno il "paletto", sono elastici, riescono a sdrammatizzare e/o a farsene una ragione, accettando così implicitamente il "dubbio" (senza nemmeno accorgersene).

Nel mo caso è successo proprio questo: tutto è iniziato da una sola domanda (ma l'amo o non l'amo?), oggi che riesco a spalettarla e capire cosa provo per lei, le ossessioni si sono spostate su altri argomenti, in particolare la qualità del rapporto di coppia nel caso di possibili divergenze di opinione. Con chiunque abbia parlato, tutti mi hanno confortato dicendomi che le diversità sono normali, è ovvio che ci possano essere delle divergenze di opinione su gusti, particolari interessi o modi di fare (dò per scontato che le divergenze non ci siano su valori morali e obiettivi di vità, sui quali mi sento sicuro e solido), perchè siamo unici ed irripetibili, l'importante è la qualità del compromesso e la disponibilità, cose che attuano tutte le coppie sane. Pensa che addirittura nel mio caso noi abbiamo veramente litigato rarissimamente! Eppure... Il mio problema è su una questione ossessiva di cui addirittura mi vergogno e che respingo mentalmente il più possibile, perchè la sento intrusiva, non mi piace, non la voglio, è troppo dispersiva, cinica e assoluta: "come sarebbe stata la mia relazione con altre ragazze?" - "quanto avrei dovuto continuare a cercare una donna quanto più corrispondente alla mia lunghezza d'onda?" - "In tale ricerca, quale sarebbe stato il limite tra possibile ed impossibile?". Sono domande a cui dare una risposta significherebbe vivere da capo almeno 100 vite in 100 posti diversi del mondo ed in 100 situazioni diverse, e sicuramente senza risponderle pienamente. Soprattutto pensando che tra me e lei non è che poi ci fossero diversità inabilitanti o non risolvibili, la maggior parte sono veramente stupidità che non oserei nemmeno elencarvi. Sono anche forte della nostra intelligenza di coppia, con la quale puntiamo sempre al dialogo per risolvere i problemi, senza mai prevalere sull'altro. Tali pensieri mi danno fastidio perchè "contemporaneamente" penso che la amo, che non le farei mai una cosa del genere, mi sento un mostro a pensare a queste cose... uno spietato cinico che pensa solo ai caxxi suoi. Sento l'irrazionalità di un tale pensiero inteso come assoluto, sento la paura di poter commettere una grandissima sciocchezza. Anche quì c'è il famoso "dubbio" (andremo d'accordo?), intrappolato dal paletto mentale che vorrebbe da parte mia lo scandagliare tutte le possibilità di scelta, a prescindere dai sentimenti e dal "giusto" sacrificio che occorre sempre considerare in un rapporto di coppia. Soffro maledettamente perchè tale pensiero si intrufola improvvisamente, mi accende un campanello d'allarme che io non voglio, che rifiuto, perchè sò che è improponibile quello che il pensiero vorrebbe pretendere. Negli anni passati non ci ho mai pensato a questa cosa, ho sempre sostenuto che occorre condividere e lavorare assieme per la felicità, pretendere la perfezione in tutto e per tutto (stessa identica lunghezza d'onda) è un'utopia assolutistica e probabilmente irraggiungibile. Eppure ci soffro. Contrappongo un sentimento spontaneo ed una serenità che mi ha visto fino ad oggi coppia felice, con una improbabile gara a trovare non questo, ma bensì la perfezione assoluta. Mi guardo intorno e faccio paragoni, ipotesi, congetture, tutte cose inutili ed irrazionali, perchè ho quel campanello d'allarme (che io non voglio) che mi spacca in due: cuore e mente.

Ma in tutto questo se dovessi dire cosa voglio la risposta sarebbe però univoca: ritornare alla spensieratezza di qualche mese fa. Mi piacerebbe subire un elettroshock per "dimenticare" questi pensieri intrusivi, vorrei vivere senza taluni preoccupazioni e senza queste pretese assurde e ciniche. Perchè l'amore non è cinismo.

Io voglio, quindi sono ottimista. Il resto del lavoro è frenare i pensieri disfunzionali. Mi impongo di pensare a noi come coppia e non a quello che potrebbe essere se... e spesso ci riesco, ma a volte ci ricado come un cretino.

Spero che vi ritroviate in tali pensieri e osservazioni e spero anche che qualcuno possa dire la sua in merito, al fine di aiutarci a smontare i nostri assolutismi.

Giosmile

ottimo , ottimo davvero

so che lo sai ma lo ribadisco

non analizzare , nn farti domande, non confrontarti con le altre coppie

sarebbero compulsioni che alimenterebbero le ossessioni

a me ultimamente capita che "sento" fisicamente l'emozione di angoscia quando

ancora non l'ho associata a nulla , mi spiego , lo stress e il doc mi provocano ,probabilmente ,
un segnale di allarme nel cervello , da lì il mio cervello cerca di associare qualcosa

a questo allarme e sceglie un pensiero disfunzionale appunto tipo

sono certa al 100% che non sto rovinando la vita a ...E ...(esempio)

il pensiero è disfunzionale perchè è assolutistico , cerca il 100%

a quel punto vado in crisi mi sento male perchè il cervello è atttivato sulla modalità allarme per cui non riesco a ridimensionare il pensiero

quindi la mia prima arma è "non aprire il file" non farmi la domanda iniziale

se malauguratamente nn riesco allora cerco di ridimensionare il pensiero

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 28-Gen-2009, 16:34

Lo sai Simmi? A volte mi sembra di avere la tua stessa sensazione. A volte mi alzo dal letto gia ansioso oppure tra un lavoro e l'altro improvvisamente mi può partire un sottofondo di paura, una paura generalizzata, magari so che proviene dall'oggetto relazione (pensiero generico), ma non da subito ho palese davanti a me la causa scatenante. Poi inizio a pensare e ripensare e "aggancio" a quell'ansia (non forte, ma sottile e presente) l'oggetto del mio pensiero estemporaneo (come se dovessi trovare la causa)... insomma non sempre mi è evidente che dal pensiero specifico si sviluppa l'ansia, a volte ho la sensazione che l'ansia generalizzata scaturita da un pensiero generico rende assoluto e catastrofico un qualsiasi pensiero specifico susseguente.

Oppure, se l'ansia è partita da un retropensiero inconscio (o conscio) e sopravvive anche dopo il ridimensionamento della specifica ossessione scatenante, questa può accrescere il senso di angoscia associato ad altre ossessioni che si sono presentate come conseguenza.

Doh!.gif Doh!.gif Doh!.gif

Non so a voi, ma nei periodi in cui accuso maggiore stress, stanchezza, ecc., mi sento più vulnerabile... ecco perchè sono convinto che un aggravante nel mio caso è sicuramente una sindrome stagionale che influisce negativamente sul mio umore e sulle mie forze durante il periodo "fine autunno/inverno/inizio primavera"

Giosmile

Inviato da: giovannalapazza il Mercoledì, 28-Gen-2009, 17:02
QUOTE (Giosmile @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 16:34)
Lo sai Simmi? A volte mi sembra di avere la tua stessa sensazione. A volte mi alzo dal letto gia ansioso oppure tra un lavoro e l'altro improvvisamente mi può partire un sottofondo di paura, una paura generalizzata, magari so che proviene dall'oggetto relazione (pensiero generico), ma non da subito ho palese davanti a me la causa scatenante. Poi inizio a pensare e ripensare e "aggancio" a quell'ansia (non forte, ma sottile e presente) l'oggetto del mio pensiero estemporaneo (come se dovessi trovare la causa)... insomma non sempre mi è evidente che dal pensiero specifico si sviluppa l'ansia, a volte ho la sensazione che l'ansia generalizzata scaturita da un pensiero generico rende assoluto e catastrofico un qualsiasi pensiero specifico susseguente.

Oppure, se l'ansia è partita da un retropensiero inconscio (o conscio) e sopravvive anche dopo il ridimensionamento della specifica ossessione scatenante, questa può accrescere il senso di angoscia associato ad altre ossessioni che si sono presentate come conseguenza.

Doh!.gif Doh!.gif Doh!.gif

Non so a voi, ma nei periodi in cui accuso maggiore stress, stanchezza, ecc., mi sento più vulnerabile... ecco perchè sono convinto che un aggravante nel mio caso è sicuramente una sindrome stagionale che influisce negativamente sul mio umore e sulle mie forze durante il periodo "fine autunno/inverno/inizio primavera"

Giosmile

a quanto pare i medici hanno dimostrato attraverso la pet che il cervello dell'ossessivo è allarmato , ci sono aree che si presentano più attive quasi surriscaldate... e non si sa perchè

secondo me questo processo fisico fa in modo che il cervello mandi un segnale di allarme ,pericolo, angoscia, un segnale errato che noi percepiamo come qualcosa di veramente angosciante e oscuro

quando ci arriva quel segnale lo associamo a qualcosa , cerchiamo di dargli un vestito perchè così come arriva fa troppa paura...bisogna trovare una ragione

e per dargli un vestito che sia adeguato al suo carico di angoscia scegliamo il nostro incubo peggiore: nel nostro caso " la nostra bella storia d'amore è in pericolo"

a quel punto partono pensieri disfunzionali a raffica

Inviato da: bla il Mercoledì, 28-Gen-2009, 18:19
QUOTE (Giosmile @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 13:10)
La dinamica delle ossessioni e delle compulsioni è esattamente sempre la stessa, ciò che cambia è solo l'oggetto dell'ossessione. Scaturisce tutto da una prima domanda, non riuscendo a trovare risposta, impalettata dal un nostro pensiero disfunzionale, per dare tregua inizi a circuire il pensiero, ad elaborarlo nelle sue mille sfaccettature (un pensiero è sempre scomponibile in sottopensieri e retropensieri) e come per le scatole cinesi arrivi a determinare tutta una serie di probabili "concause"... inevitabilmente questo determina lo sviluppo di sequenze di nuovi oggetti ossessivi sempre più profondi e apparentemente fondati, trasformando la tua "ricerca" come in una partita a flipper: sei una pallina sballottata a destra e a manca che non trova mai una posizione stabile, perchè le "leve" che ti rimbalzano ogni volta sù per gli ostacoli, sono rappresentate proprio dalla nostra insaziabile pretesa di voler sciogliere il dubbio. La condizione di riposo è quindi ottenibile solo in un modo (molto faticoso e difficile da accettare): rinunciare ad azionare le leve, cioè rinunciare alla "pretesa" di risposta certa ed assoluta.

Il doc è un modo di pensare che include necessariamente l'ottenimento di una rassicurazione certa ed incontrovertibile, sia perchè è un pensiero disfunzionale a creare il "problema" e sia perchè non siamo capaci di "accettare" un eventuale e/o opinabile e/o poco probabile dubbio, in quanto abbiamo una scarsissima predisposizione a sopportare le frustrazioni.

Se un evento lo riteniamo fondamentale per la nostra vita, nel nostro caso una relazione di coppia in cui abbiamo sempre creduto come la relazione stabile e definitiva della nostra vita, il minimo sospetto che qualcosa non possa andare o che sia minato da un probabile "pericolo" ci mette in allerta. Tale sensazione potrebbe svanire se con il raziocinio siamo in grado di "ridimensionare" e "rivalutare" il problema per quello che è veramente, ma se questo non accade e siamo "convinti" che la bipolarità assoluta di tale probabile evento (se è così va bene, se è colà non va bene) è invece una mina che può scoppiare da un momento all'altro (sensazione di inadeguatezza di fronte a tale bipolarità), è chiaro che stiamo solo mettendo in atto un "paletto mentale" costituito dalla maggior parte da un nostro pensiero disfunzionale (pensiero assolutistico) a sua volta scatenato da nostre "pretese" ed "esigenze" esageratamente sviluppate, a causa del nostro basso grado di tolleranza a talune frustrazioni. Da quì al cortocircuito dell'ossessione c'è poca strada, perchè l'esigenza di risolvere il problema (impossibile proprio per la natura assolutistica del pensiero stesso) ci porta a rimuginarci sopra imperterritamente, continuando a scomporre tutti i possibili pensieri in sottopensieri e retropensieri nella disperata ricerca di "un motivo". Aggiungendo poi la componente ansiogena direttamente proporzionale al grado di disperazione che diamo alla probabile risposta negativa, causata dalla mancanza di risposte certe e non discutibili, il minestrone DOC è ben servito caldo a tavola!

Nel tuo caso Mila in questo periodo stai rimuginando sul confronto tra quello che sei diventata e quello che sei stata, in termini di relazione. Il tuo "paletto" probabilmente consiste nel fatto che "avendo avuto dubbi in passato, è lecito pensare che oggi sia tutto sbagliato". E' chiaramente un pensiero assolutistico completamente fuori da ogni probabile verità. E' anche possibile (e questo lo sai bene) che tale pensiero è un elemento di un anello fatto di altri retropensieri che si concatenano, ciò significa che se anche smontassi tale "dubbio", non risolveresti completamente il tuo problema ossessivo, per i motivi di cui sopra. Anzi, è probabilissimo che il giorno successivo inizieresti ad interrogarti su altre presunte problematiche.

Vedi, ho capito una cosa in tutti questi giorni di pensieri e rimuginazioni: nei rapporti, e più in generale in amore, non esistono schemi, non esistono "modi corretti e scorretti" confrontabili in una tabella pubblicata dalla gazzetta ufficiale, non esistono "modelli" da seguire o da evitare, non esistono quotazioni percentuali sul corretto o sullo sbagliato, non esiste un peso reale e sostanziale attribuibile ad un difetto del partner e cumulabile algebricamente con altri difetti, così da ottenere un peso complessivo da confrontare con altre persone, è tutto invece molto ma molto più relativo e soggettivo, tutto opinabile, è vero tutto ed il contrario di tutto. L'amore è anche indeterminatezza, superficialità, irrazionalità, se pretendiamo di voler dare una risposta certa e indiscutibile ad ogni suo aspetto è chiaro che questo si scontrerà su tali definizioni basate appunto sulla "fede". L'amore è una volontà, non si può meccanicizzare e incastrare in un modello matematico riproducibile, perchè le variabili sono infinite e nessuna è importante come nessuna è trascurabile. Non vale solo per noi, vale per tutti! Ma noi abbiamo un problema ossessivo, una ricorsività di pensiero che gli altri non hanno... gli altri si fermano un momento prima, perchè probabilmente non hanno il "paletto", sono elastici, riescono a sdrammatizzare e/o a farsene una ragione, accettando così implicitamente il "dubbio" (senza nemmeno accorgersene).

Nel mo caso è successo proprio questo: tutto è iniziato da una sola domanda (ma l'amo o non l'amo?), oggi che riesco a spalettarla e capire cosa provo per lei, le ossessioni si sono spostate su altri argomenti, in particolare la qualità del rapporto di coppia nel caso di possibili divergenze di opinione. Con chiunque abbia parlato, tutti mi hanno confortato dicendomi che le diversità sono normali, è ovvio che ci possano essere delle divergenze di opinione su gusti, particolari interessi o modi di fare (dò per scontato che le divergenze non ci siano su valori morali e obiettivi di vità, sui quali mi sento sicuro e solido), perchè siamo unici ed irripetibili, l'importante è la qualità del compromesso e la disponibilità, cose che attuano tutte le coppie sane. Pensa che addirittura nel mio caso noi abbiamo veramente litigato rarissimamente! Eppure... Il mio problema è su una questione ossessiva di cui addirittura mi vergogno e che respingo mentalmente il più possibile, perchè la sento intrusiva, non mi piace, non la voglio, è troppo dispersiva, cinica e assoluta: "come sarebbe stata la mia relazione con altre ragazze?" - "quanto avrei dovuto continuare a cercare una donna quanto più corrispondente alla mia lunghezza d'onda?" - "In tale ricerca, quale sarebbe stato il limite tra possibile ed impossibile?". Sono domande a cui dare una risposta significherebbe vivere da capo almeno 100 vite in 100 posti diversi del mondo ed in 100 situazioni diverse, e sicuramente senza risponderle pienamente. Soprattutto pensando che tra me e lei non è che poi ci fossero diversità inabilitanti o non risolvibili, la maggior parte sono veramente stupidità che non oserei nemmeno elencarvi. Sono anche forte della nostra intelligenza di coppia, con la quale puntiamo sempre al dialogo per risolvere i problemi, senza mai prevalere sull'altro. Tali pensieri mi danno fastidio perchè "contemporaneamente" penso che la amo, che non le farei mai una cosa del genere, mi sento un mostro a pensare a queste cose... uno spietato cinico che pensa solo ai caxxi suoi. Sento l'irrazionalità di un tale pensiero inteso come assoluto, sento la paura di poter commettere una grandissima sciocchezza. Anche quì c'è il famoso "dubbio" (andremo d'accordo?), intrappolato dal paletto mentale che vorrebbe da parte mia lo scandagliare tutte le possibilità di scelta, a prescindere dai sentimenti e dal "giusto" sacrificio che occorre sempre considerare in un rapporto di coppia. Soffro maledettamente perchè tale pensiero si intrufola improvvisamente, mi accende un campanello d'allarme che io non voglio, che rifiuto, perchè sò che è improponibile quello che il pensiero vorrebbe pretendere. Negli anni passati non ci ho mai pensato a questa cosa, ho sempre sostenuto che occorre condividere e lavorare assieme per la felicità, pretendere la perfezione in tutto e per tutto (stessa identica lunghezza d'onda) è un'utopia assolutistica e probabilmente irraggiungibile. Eppure ci soffro. Contrappongo un sentimento spontaneo ed una serenità che mi ha visto fino ad oggi coppia felice, con una improbabile gara a trovare non questo, ma bensì la perfezione assoluta. Mi guardo intorno e faccio paragoni, ipotesi, congetture, tutte cose inutili ed irrazionali, perchè ho quel campanello d'allarme (che io non voglio) che mi spacca in due: cuore e mente.

Ma in tutto questo se dovessi dire cosa voglio la risposta sarebbe però univoca: ritornare alla spensieratezza di qualche mese fa. Mi piacerebbe subire un elettroshock per "dimenticare" questi pensieri intrusivi, vorrei vivere senza taluni preoccupazioni e senza queste pretese assurde e ciniche. Perchè l'amore non è cinismo.

Io voglio, quindi sono ottimista. Il resto del lavoro è frenare i pensieri disfunzionali. Mi impongo di pensare a noi come coppia e non a quello che potrebbe essere se... e spesso ci riesco, ma a volte ci ricado come un cretino.

Spero che vi ritroviate in tali pensieri e osservazioni e spero anche che qualcuno possa dire la sua in merito, al fine di aiutarci a smontare i nostri assolutismi.

Giosmile

certo che mi ritrovo in ciò che dici..addirittura sono arrivata a domandarmi:"ma chi ti dice che non ti annoierai a guardare quel volto per tutti i giorni della tua vita?"proprio quel viso,Dio solo sa,quanti baci e carezze tenere mi suscita..e anche io mi sento uno schifo a pensare queste cose,manco lui fosse il mostro della Terra..I miei pensieri assolutistici riguardano il "per sempre",perchè è come se io,ad oggi,pretendessi di poterlo controllare,conoscere,nel bene e nel male,ma è ovviamente un'assurdità..ma come faccio a tenere a freno?e se non ne uscissi mai più?io non ce la faccio a vivere cosi..mi sento in colpa,sbagliata,cattiva..eppure io vorrei solo amarlo,vorrei solo ritornare a quella spensieratezza che tu,come tutti, rimpiangi,a quando per me esisteva solo lui ed il nostro sogno d'amore(lo so che è sbagliato,anche questo è assolutismo)..

Inviato da: bla il Mercoledì, 28-Gen-2009, 18:29
QUOTE (mila79 @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 13:54)
QUOTE (bla @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 13:01)
QUOTE (mila79 @ Martedì, 27-Gen-2009, 22:29)
Ciao amici miei!Questi giorni sono strani...sono super organizzata nello studio...faccio tutto bene per un po' e poi...tac...inizia il frullatore...uffffiii..non ne ho voglio,divento improvvisamente triste apena mi rendo conto che un pensiero che mi sono creata potrebbe essere valido e fondato (il perchè me lo creo...booooo!!!)...come stasera...tranquilla per un paio d'ore..e tra me e me eeeeh che figo oggi sono proprio al top....mai l'avessi detto...inizzio a scavare nella mia mente...e ricado sempre nelle solite cose...il ricordo di pensieri o sensazioni avute,magari anche fantasie...o che ne so...cavolo riesco a ricordarmi o mi sforzp al massimo stati d'animo di anni fa...e allora inizio..ma perchè avevo pensato quello?ma perchè quelle sensazioni?ma allora non lo volevo....aaah vedi vedi Mila anche quella è una prova e non puoi passarci sopra....vuol dire che non l'hai mai voluto veramente...non possono succederti quelle cose...la gente normale innamorata non le pensa,non ha determinati desideri o pensieri...no no...anche quella è una prova....avanti sforzatia cercarne altre... PSICO cry.gif  PSICO cry.gif  PSICO cry.gif ...dai pensa ad altre situazioni simili...allora mi vengono in mente tanti particolari e allora mi sembra tutto negativo..non vedo le cose belle solo queste cose e non che che peso dargli...penso...si si vedi in quel momento probabilmente non volevo stare con lui...accidenti è troppo brutto,perchè poi quando sono satura di questi pensieri arrivo alla fine che mi dico basta, non è possibile che abbia sempre pensato queste cose....niente è bello così,niente ha senso allora dei miei sentimenti....questo mi ripeto,perchè vedo solo queste cose negative,queste schifezze...e mi concentro ripetutamente su questi ricordi e non lo voglio fare...sento il contrasto forte...questi pensieri con quello che sento...confondo tutto...e alla fine mi viene da piangere...a volte mi dico che vorrei perdere la memoria per non dover scavare nei miei ricordi, nel mio passat alla ricreca diqualcosa che mi rovini la giornata.....ma a voi succede?siete sempre stati puliti nei vostri pensieri?nelle vostre sensazioni?oooh....non so neanche cosa vi sto chiedendo... PSICO cry.gif  PSICO cry.gif  PSICO cry.gif In più si aggiunge il fatto di aver avuto a periodi l'ossessione per quel mio ex...che mi faceva credere a volte di voler stare con lui e non con il mio ragazzo...non vi dico quante volte quel pensiero mi travolgeva,mi scaraventava nel buio più totale....ma perchè pensavoe esentivo quelle cose?c'è un senso? PSICO cry.gif  PSICO cry.gif  PSICO cry.gif

ti capisco..volevo chiederti come ti è passata quella cosa per il tuo ex..a me sta distruggendo l'esistenza,io VOGLIO STARE INSIEME al mio ragazzo,non rinuncerei mai a lui,ma perchè questa ossessione cosi bastarda?A volte penso di essere solo egoista,di non avere il coraggio di dirgli tutta la verità..ma quale verità?possibile che un giorno mi sento alle stelle e subito dopo ricomincia tutto da capo?Che gli dovrei dire?Non ce la faccio più..Vorrei solo scomparire per non fare soffrire nessuno..io questi dialoghi li faccio continuamente nell'arco della giornata,non riesco a fermarli..anche io vorrei perdere la memoria,giuro!!e non sai quanto mi spaventa il pensare ed il sentire quelle cose..

Quel pensiero mi veniva ogni tanto...poi si allontanava...ritornava e si allontanava...ma spesso presente..come dei flash a fare confronti o il semplice pensiero...ma per anni non gli ho dato peso...boooo..pensavo che era una cavolata...però non la capivo....fino a quando l'esatate del 2006 sono scoppiata!e lì per la prima volta ho deciso di dire tutto..piangevo tutto il giorno...stavo impazzendo...e poi decisi di parlarne con un mio amico psichiatra...insomma da lì partì tutto!
Ti posso dire che non sono cose che passano completamente...tutti i pensieri vanno a periodi...ma avergli dato un nome mi ha aiutato molto...anche se quando si ripresentano soffro comunque.

a me invece è quasi costante..come se fosse una cosa irrisolta,un peso..un macigno,in realtà,che mi impedisce di essere serena..io dal primo momento che l'ho avuto questo pensiero gli ho dato importanza,perchè per me quella persona ha avuto importanza ed è un pò come accendere un allarme ogni volta..e sono sempre in allarme..un pò come fare i conti con una cosa più grande di te,ma che non puoi evitare..alle volte ho addirittura pensato che in realtà il mio sia un disturbo da stress post-traumatico,forse il trauma è stata la fine di quella relazione..non so più che pensare,vorrei soltanto non avere mai conosciuto quella persona che mi ha fatto soffrire quando ci stavo insieme e pure ora..vorrei solo amare il mio ragazzo come prima..

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 28-Gen-2009, 19:22
QUOTE (bla @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 17:19)
QUOTE (Giosmile @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 13:10)


...CUT...

Giosmile


certo che mi ritrovo in ciò che dici..addirittura sono arrivata a domandarmi:"ma chi ti dice che non ti annoierai a guardare quel volto per tutti i giorni della tua vita?"proprio quel viso,Dio solo sa,quanti baci e carezze tenere mi suscita.. e anche io mi sento uno schifo a pensare queste cose,manco lui fosse il mostro della Terra..I miei pensieri assolutistici riguardano il "per sempre",perchè è come se io,ad oggi,pretendessi di poterlo controllare,conoscere,nel bene e nel male,ma è ovviamente un'assurdità..ma come faccio a tenere a freno?e se non ne uscissi mai più?io non ce la faccio a vivere cosi..mi sento in colpa,sbagliata,cattiva..eppure io vorrei solo amarlo,vorrei solo ritornare a quella spensieratezza che tu,come tutti, rimpiangi,a quando per me esisteva solo lui ed il nostro sogno d'amore(lo so che è sbagliato,anche questo è assolutismo)..


Cara bla,
più ci apriamo e più mi rendo conto che i nostri pensieri, quelli di tutti gli affetti da doc da relazione, sono se non proprio identici comunque molto ma molto simili.

Non puoi nemmeno immaginare cosa mi suscita lei in termini di coccole, tenerezze, baci, carezze... soprattutto quando è allegra e contenta per qualcosa, quando arrossisce le sue dolcissime guance dopo aver mangiato, quando è stanca e chiede di essere abbracciata, quando le faccio il solletico e grida per le risate (quel suo modo particolare di gridare), quando siamo a letto assieme e prima di fare l'amore mi guarda con quello sguardo intimidito e cerca da me prima calore, baci, tenerezze, quando ha freddo e vuole essere riscaldata, quando sento il suo odore sul collo nel mentre ci abbracciamo, quando sento il suo odore nel mentre appoggio la mia testa sul suo seno in un tenero abbraccio... insomma io ci sono sempre... da 7 anni l'intensità di questi momenti, sul lungo termine, non è mai cambiata, anzi forse è addirittura migliorata in qualità.

Eppure, le fantasie mentali che mi dicono "ma se avessi trovato una ragazza uguale a lei ma senza questo (piccolo) difetto?" - "e se stessi sbagliando perchè per essere COMPLETAMENTE felice dovrei trovarmene una a cui piacciono che sò, i film dell'orrore, i viaggi avventurosi e sia disordinata e meno metodica in casa come me?" Compulsarci sopra mi fa venire il nervoso perchè non voglio pensare a queste cose! Che diavolo me ne frega dei film horror??? Posso sempre vedermeli con un amico o da solo! I viaggi avventurosi??? Ma quando mai li ho fatti??? E se pure ne avrò la possibilità, sempre un compromesso si può trovare (compromesso che certamente non mi renderebbe insoddisfatto!)! Disordinato in casa??? E dovrebbe essere un miglioramento della mia vita??? Si vede proprio che mentalmente non sopporto le frustrazioni scaturite dall'ottimizzazione dell'organizzazione in casa! (io abituato da mia madre a non fare un caxxo!) Ma devo crescere!!! Insomma, diversità talmente banali e futili (e del tipo riscontrabili in quasi tutte le coppie!) che mi vergogno nel continuare...

Cara bla e cari tutti, capita anche a voi di pensare a cose del genere? Che peso date a tali pensieri disfunzionali? Come cercate di smontarli?

Giosmile

Inviato da: mila79 il Mercoledì, 28-Gen-2009, 19:34
QUOTE (bla @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 17:29)
QUOTE (mila79 @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 13:54)
QUOTE (bla @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 13:01)
QUOTE (mila79 @ Martedì, 27-Gen-2009, 22:29)
Ciao amici miei!Questi giorni sono strani...sono super organizzata nello studio...faccio tutto bene per un po' e poi...tac...inizia il frullatore...uffffiii..non ne ho voglio,divento improvvisamente triste apena mi rendo conto che un pensiero che mi sono creata potrebbe essere valido e fondato (il perchè me lo creo...booooo!!!)...come stasera...tranquilla per un paio d'ore..e tra me e me eeeeh che figo oggi sono proprio al top....mai l'avessi detto...inizzio a scavare nella mia mente...e ricado sempre nelle solite cose...il ricordo di pensieri o sensazioni avute,magari anche fantasie...o che ne so...cavolo riesco a ricordarmi o mi sforzp al massimo stati d'animo di anni fa...e allora inizio..ma perchè avevo pensato quello?ma perchè quelle sensazioni?ma allora non lo volevo....aaah vedi vedi Mila anche quella è una prova e non puoi passarci sopra....vuol dire che non l'hai mai voluto veramente...non possono succederti quelle cose...la gente normale innamorata non le pensa,non ha determinati desideri o pensieri...no no...anche quella è una prova....avanti sforzatia cercarne altre... PSICO cry.gif  PSICO cry.gif  PSICO cry.gif ...dai pensa ad altre situazioni simili...allora mi vengono in mente tanti particolari e allora mi sembra tutto negativo..non vedo le cose belle solo queste cose e non che che peso dargli...penso...si si vedi in quel momento probabilmente non volevo stare con lui...accidenti è troppo brutto,perchè poi quando sono satura di questi pensieri arrivo alla fine che mi dico basta, non è possibile che abbia sempre pensato queste cose....niente è bello così,niente ha senso allora dei miei sentimenti....questo mi ripeto,perchè vedo solo queste cose negative,queste schifezze...e mi concentro ripetutamente su questi ricordi e non lo voglio fare...sento il contrasto forte...questi pensieri con quello che sento...confondo tutto...e alla fine mi viene da piangere...a volte mi dico che vorrei perdere la memoria per non dover scavare nei miei ricordi, nel mio passat alla ricreca diqualcosa che mi rovini la giornata.....ma a voi succede?siete sempre stati puliti nei vostri pensieri?nelle vostre sensazioni?oooh....non so neanche cosa vi sto chiedendo... PSICO cry.gif  PSICO cry.gif  PSICO cry.gif In più si aggiunge il fatto di aver avuto a periodi l'ossessione per quel mio ex...che mi faceva credere a volte di voler stare con lui e non con il mio ragazzo...non vi dico quante volte quel pensiero mi travolgeva,mi scaraventava nel buio più totale....ma perchè pensavoe esentivo quelle cose?c'è un senso? PSICO cry.gif  PSICO cry.gif  PSICO cry.gif

ti capisco..volevo chiederti come ti è passata quella cosa per il tuo ex..a me sta distruggendo l'esistenza,io VOGLIO STARE INSIEME al mio ragazzo,non rinuncerei mai a lui,ma perchè questa ossessione cosi bastarda?A volte penso di essere solo egoista,di non avere il coraggio di dirgli tutta la verità..ma quale verità?possibile che un giorno mi sento alle stelle e subito dopo ricomincia tutto da capo?Che gli dovrei dire?Non ce la faccio più..Vorrei solo scomparire per non fare soffrire nessuno..io questi dialoghi li faccio continuamente nell'arco della giornata,non riesco a fermarli..anche io vorrei perdere la memoria,giuro!!e non sai quanto mi spaventa il pensare ed il sentire quelle cose..

Quel pensiero mi veniva ogni tanto...poi si allontanava...ritornava e si allontanava...ma spesso presente..come dei flash a fare confronti o il semplice pensiero...ma per anni non gli ho dato peso...boooo..pensavo che era una cavolata...però non la capivo....fino a quando l'esatate del 2006 sono scoppiata!e lì per la prima volta ho deciso di dire tutto..piangevo tutto il giorno...stavo impazzendo...e poi decisi di parlarne con un mio amico psichiatra...insomma da lì partì tutto!
Ti posso dire che non sono cose che passano completamente...tutti i pensieri vanno a periodi...ma avergli dato un nome mi ha aiutato molto...anche se quando si ripresentano soffro comunque.

a me invece è quasi costante..come se fosse una cosa irrisolta,un peso..un macigno,in realtà,che mi impedisce di essere serena..io dal primo momento che l'ho avuto questo pensiero gli ho dato importanza,perchè per me quella persona ha avuto importanza ed è un pò come accendere un allarme ogni volta..e sono sempre in allarme..un pò come fare i conti con una cosa più grande di te,ma che non puoi evitare..alle volte ho addirittura pensato che in realtà il mio sia un disturbo da stress post-traumatico,forse il trauma è stata la fine di quella relazione..non so più che pensare,vorrei soltanto non avere mai conosciuto quella persona che mi ha fatto soffrire quando ci stavo insieme e pure ora..vorrei solo amare il mio ragazzo come prima..

Oh piccola bla...ti capisco tanto...davvero...non sforzarti a toglierti quel pensiero:più lo farai e più lui sarà lì a tormentarti...piuttosto io ti consiglio vivamente di distrarti,fai qualcosa che richieda il max della concentrazione...sono pensieri che pian piano si affievoliscono...ora tu vivi con queste certezze, ma sono sicura che tra qualche tempo (un paio di mesi,un anno..di più?..non so) le sentirai meno forti meno invadenti...so che vorresti amare il tuo ragazzo a 360°,ma senti questa cosa come irraggiungibile....NO..non è così,te lo assicuro...è che sarebbe una cosa talmente bella e pulita che tu,noi abbiamo difficoltà a raggiungere...ce la roviniamo in qualche modo...ufff...ma vivi con la consapevolezza di ciò che hai e del fatto che i tuoi pensieri nascono da questa visione distorta...accettali...e quando sei all'apice della disperazione scrivi qui...sai che noi ti capiamo...e questo ti deve dare forza,la spinta ad andare avanti...a capire la vera natura..illogica...irrazionale.
Ti abbraccio

Inviato da: bla il Mercoledì, 28-Gen-2009, 20:11
QUOTE (Giosmile @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 18:22)
QUOTE (bla @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 17:19)
QUOTE (Giosmile @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 13:10)


...CUT...

Giosmile


certo che mi ritrovo in ciò che dici..addirittura sono arrivata a domandarmi:"ma chi ti dice che non ti annoierai a guardare quel volto per tutti i giorni della tua vita?"proprio quel viso,Dio solo sa,quanti baci e carezze tenere mi suscita.. e anche io mi sento uno schifo a pensare queste cose,manco lui fosse il mostro della Terra..I miei pensieri assolutistici riguardano il "per sempre",perchè è come se io,ad oggi,pretendessi di poterlo controllare,conoscere,nel bene e nel male,ma è ovviamente un'assurdità..ma come faccio a tenere a freno?e se non ne uscissi mai più?io non ce la faccio a vivere cosi..mi sento in colpa,sbagliata,cattiva..eppure io vorrei solo amarlo,vorrei solo ritornare a quella spensieratezza che tu,come tutti, rimpiangi,a quando per me esisteva solo lui ed il nostro sogno d'amore(lo so che è sbagliato,anche questo è assolutismo)..


Cara bla,
più ci apriamo e più mi rendo conto che i nostri pensieri, quelli di tutti gli affetti da doc da relazione, sono se non proprio identici comunque molto ma molto simili.

Non puoi nemmeno immaginare cosa mi suscita lei in termini di coccole, tenerezze, baci, carezze... soprattutto quando è allegra e contenta per qualcosa, quando arrossisce le sue dolcissime guance dopo aver mangiato, quando è stanca e chiede di essere abbracciata, quando le faccio il solletico e grida per le risate (quel suo modo particolare di gridare), quando siamo a letto assieme e prima di fare l'amore mi guarda con quello sguardo intimidito e cerca da me prima calore, baci, tenerezze, quando ha freddo e vuole essere riscaldata, quando sento il suo odore sul collo nel mentre ci abbracciamo, quando sento il suo odore nel mentre appoggio la mia testa sul suo seno in un tenero abbraccio... insomma io ci sono sempre... da 7 anni l'intensità di questi momenti, sul lungo termine, non è mai cambiata, anzi forse è addirittura migliorata in qualità.

Eppure, le fantasie mentali che mi dicono "ma se avessi trovato una ragazza uguale a lei ma senza questo (piccolo) difetto?" - "e se stessi sbagliando perchè per essere COMPLETAMENTE felice dovrei trovarmene una a cui piacciono che sò, i film dell'orrore, i viaggi avventurosi e sia disordinata e meno metodica in casa come me?" Compulsarci sopra mi fa venire il nervoso perchè non voglio pensare a queste cose! Che diavolo me ne frega dei film horror??? Posso sempre vedermeli con un amico o da solo! I viaggi avventurosi??? Ma quando mai li ho fatti??? E se pure ne avrò la possibilità, sempre un compromesso si può trovare (compromesso che certamente non mi renderebbe insoddisfatto!)! Disordinato in casa??? E dovrebbe essere un miglioramento della mia vita??? Si vede proprio che mentalmente non sopporto le frustrazioni scaturite dall'ottimizzazione dell'organizzazione in casa! (io abituato da mia madre a non fare un caxxo!) Ma devo crescere!!! Insomma, diversità talmente banali e futili (e del tipo riscontrabili in quasi tutte le coppie!) che mi vergogno nel continuare...

Cara bla e cari tutti, capita anche a voi di pensare a cose del genere? Che peso date a tali pensieri disfunzionali? Come cercate di smontarli?

Giosmile

quando leggo queste cose mi viene da piangere..io per la prima volta nella mia vita avevo trovato una persona che mi faceva SENTIRE dentro di me,fortissimo,l'amore:nella voglia di coccolarlo,di sostenerlo,di prestargli attenzioni,di ascoltarlo,di starci insieme,di farmi bella per lui,di imparare a cucinare per lui,pur di farlo felice farei tutto..io quasi lo venero..lo so che è stupido,ma è cosi..io mi sono rimbecillita con questo ragazzo,non lo so,è come se avessi una molla,una spinta interna verso di lui..e nonostante il tormento,io se penso di non stare più con lui,mi sento morire..e poi?mi viene in mente quel pirla del mio ex e sembra tutto distrutto,finto,mai esistito..una volta,in preda alla disperazione,pensai di avere due personalità(oggi c'ho l'ossessione per la altre patologie!!!)..scherzi a parte,mi ritrovo perfettamente nei tuoi discorsi..e ti capisco..

Inviato da: bla il Mercoledì, 28-Gen-2009, 20:23
QUOTE (mila79 @ Mercoledì, 28-Gen-2009, 18:34)

Oh piccola bla...ti capisco tanto...davvero...non sforzarti a toglierti quel pensiero:più lo farai e più lui sarà lì a tormentarti...piuttosto io ti consiglio vivamente di distrarti,fai qualcosa che richieda il max della concentrazione...sono pensieri che pian piano si affievoliscono...ora tu vivi con queste certezze, ma sono sicura che tra qualche tempo (un paio di mesi,un anno..di più?..non so) le sentirai meno forti meno invadenti...so che vorresti amare il tuo ragazzo a 360°,ma senti questa cosa come irraggiungibile....NO..non è così,te lo assicuro...è che sarebbe una cosa talmente bella e pulita che tu,noi abbiamo difficoltà a raggiungere...ce la roviniamo in qualche modo...ufff...ma vivi con la consapevolezza di ciò che hai e del fatto che i tuoi pensieri nascono da questa visione distorta...accettali...e quando sei all'apice della disperazione scrivi qui...sai che noi ti capiamo...e questo ti deve dare forza,la spinta ad andare avanti...a capire la vera natura..illogica...irrazionale.
Ti abbraccio

grazie di cuore.. PSICO hug.gif PSICO hug.gif

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 29-Gen-2009, 17:31


Cara bla,
ci sono momenti in cui mi dico che magari il doc da relazione viene, a noi particolarmente sensibili o per predisposizione ambientale e/o per predisposizione genetica, proprio perchè forse abbiamo provato veramente un grande amore, qualcosa quindi di importantissimo nella nostra vita, da cui qualsiasi probabile pensiero negativo o angoscioso, magari avvallato solo per un attimo per una serie di circostanze "normali", ha sfondato la porta delle ossessioni...

...noi non accettiamo nessun compromesso al nostro modo di vedere l'amore e la coppia, assolutisticamente! Questo non va bene, penso sia normale avere anche pensieri angosciosi, avere paure, fanno parte di noi, del nostro modo di essere.

Io credo che se ci soffriamo è perchè riteniamo che sia qualcosa di importantissimo, altrimenti non ce ne sarebbe fregato proprio niente! Lo so che è difficile pensare a queste parole durante le fasi di ansia (il doc ti fa credere perfettamente il contrario), ma se ci ragioni è proprio così.

Appoggiati alle tue paure, sfidale a toccare il massimo e sbaragliale quando ci provano. Se non lo farai si cloneranno, moltiplicandosi come funghi, bloccando l'accesso alla vita che desideri. Ogni cambiamento che temi è aria vuota, camuffata a sembrare orrido inferno"
Richard Bach


Sono parole che mi mettono molta forza.

L'ansia è veramente una brutta bestia. Era ormai quasi un mese che stavo sufficientemente bene, l'altro ieri in particolare sono riuscito a lavorare tutto il giorno senza mai pensare alle mie ossessioni, ero felice per questo. Poi al ritorno, sull'autostrada da solo, molto traffico (che ha aumentato il tempo di solitudine in auto), ho iniziato a ripensare ai dubbi che ritenevo di aver superato, l'ho fatto senza nemmeno volerlo... dannato me! Ricordo solo che ho iniziato a riossessionarmi ancora una volta, l'ansia è salita e ad oggi non è andata ancora via completamente. Ho pensato questo: l'ansia generalizzata che si instaura a seguito dell'ossessione non termina automaticamente dopo aver razionalizzato e ridimensionato il problema... in pratica hai ancora l'ansia! Questa cosa è un vero flagello perchè sebbene scappi da una paranoia, l'ansia ti renderà tutto il resto difficile da gestire e superare... pensi automaticamente a tante altre cose, costruisci altre ossessioni, istintivamente vuoi associarci qualcosa, è una cane che si morde la coda!

Ieri sera poi ero con lei ed avevo un nervoso addosso incredibile... un nervoso generalizzato, non riuscivo ad associarlo a qualcosa di preciso, so solo che mi dava fastidio qualsiasi cosa... dall'esterno non l'ho dato a vedere, se non in piccole reazioni, perchè mi dicevo continuamente che "non ne avevo il motivo". A voi è mai capitato di sentirvi così?

Altra cosa che ho notato è che se il partner è di buon umore riesco a stare molto meglio, se invece è di cattivo umore, pensieroso, nervoso per altri motivi, scaturisce in me un senso di disagio ancora peggiore, come se il campanello d'allarme si accentuasse... a voi capita?

La notte non dormo proprio bene... faccio spesso sogni ricorsivi, dialoghi interni (che poi magari non ricordo, almeno non sempre), mi sveglio un paio di volte e capita anche che al mattino mi sento molto stanco e spossato... sto anche prendendo un po' di melatonina la sera per regolarizzare il sonno, ma credo che sia ancora presto x vedere qualche buon risultato (però meglio del lexotan o di altri medicinali!).

Giosmile

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 29-Gen-2009, 17:42
QUOTE (Giosmile @ Giovedì, 29-Gen-2009, 17:31)
Cara bla,
ci sono momenti in cui mi dico che magari il doc da relazione viene, a noi particolarmente sensibili o per predisposizione ambientale e/o per predisposizione genetica, proprio perchè forse abbiamo provato veramente un grande amore, qualcosa quindi di importantissimo nella nostra vita, da cui qualsiasi probabile pensiero negativo o angoscioso, magari avvallato solo per un attimo per una serie di circostanze "normali", ha sfondato la porta delle ossessioni...

...noi non accettiamo nessun compromesso al nostro modo di vedere l'amore e la coppia, assolutisticamente! Questo non va bene, penso sia normale avere anche pensieri angosciosi, avere paure, fanno parte di noi, del nostro modo di essere.

Io credo che se ci soffriamo è perchè riteniamo che sia qualcosa di importantissimo, altrimenti non ce ne sarebbe fregato proprio niente! Lo so che è difficile pensare a queste parole durante le fasi di ansia (il doc ti fa credere perfettamente il contrario), ma se ci ragioni è proprio così.

Appoggiati alle tue paure, sfidale a toccare il massimo e sbaragliale quando ci provano. Se non lo farai si cloneranno, moltiplicandosi come funghi, bloccando l'accesso alla vita che desideri. Ogni cambiamento che temi è aria vuota, camuffata a sembrare orrido inferno"
Richard Bach


Sono parole che mi mettono molta forza.

L'ansia è veramente una brutta bestia. Era ormai quasi un mese che stavo sufficientemente bene, l'altro ieri in particolare sono riuscito a lavorare tutto il giorno senza mai pensare alle mie ossessioni, ero felice per questo. Poi al ritorno, sull'autostrada da solo, molto traffico (che ha aumentato il tempo di solitudine in auto), ho iniziato a ripensare ai dubbi che ritenevo di aver superato, l'ho fatto senza nemmeno volerlo... dannato me! Ricordo solo che ho iniziato a riossessionarmi ancora una volta, l'ansia è salita e ad oggi non è andata ancora via completamente. Ho pensato questo: l'ansia generalizzata che si instaura a seguito dell'ossessione non termina automaticamente dopo aver razionalizzato e ridimensionato il problema... in pratica hai ancora l'ansia! Questa cosa è un vero flagello perchè sebbene scappi da una paranoia, l'ansia ti renderà tutto il resto difficile da gestire e superare... pensi automaticamente a tante altre cose, costruisci altre ossessioni, istintivamente vuoi associarci qualcosa, è una cane che si morde la coda!

Ieri sera poi ero con lei ed avevo un nervoso addosso incredibile... un nervoso generalizzato, non riuscivo ad associarlo a qualcosa di preciso, so solo che mi dava fastidio qualsiasi cosa... dall'esterno non l'ho dato a vedere, se non in piccole reazioni, perchè mi dicevo continuamente che "non ne avevo il motivo". A voi è mai capitato di sentirvi così?

Altra cosa che ho notato è che se il partner è di buon umore riesco a stare molto meglio, se invece è di cattivo umore, pensieroso, nervoso per altri motivi, scaturisce in me un senso di disagio ancora peggiore, come se il campanello d'allarme si accentuasse... a voi capita?

La notte non dormo proprio bene... faccio spesso sogni ricorsivi, dialoghi interni (che poi magari non ricordo, almeno non sempre), mi sveglio un paio di volte e capita anche che al mattino mi sento molto stanco e spossato... sto anche prendendo un po' di melatonina la sera per regolarizzare il sonno, ma credo che sia ancora presto x vedere qualche buon risultato (però meglio del lexotan o di altri medicinali!).

Giosmile

giò anche se abbiamo ridimensionato gli argomenti su cui si è concentrata un'ossessione lasciano una specie di cicatrice , quindi ogni volta che il nostro pensiero , anche involontariamente, si ferma su quegli stessi argomenti stiamo male

è il ricordo del dolore a rinnovarlo

il metodo? sempre lo stesso non aprire il file , non cercare di rassicurarti , lasciar correre i pensieri facndoti attraversare da loro , fa male lo so ma poi passa

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 29-Gen-2009, 18:14

Infatti generalmente è quello che faccio... soprattutto se ci ho già ragionato sopra ed ho ridimensionato il problema, qualcosa del tipo "non ne voglio più parlare! argomento chiuso!". Ma capita che ti distrai, a me succede soprattutto quando sono da solo... e soprattutto quando so di non poterla vedere per 1-2 giorni (derealizzo un po' in più!).

A volte poi mi capita, come oggi, di pensarci tanto ma di non avere ansia, o almeno non quell'ansia disarmante, magari giusto una sensazione di disagio, che mi permette cmq di concentrarmi a fare altre cose, tipo lavorare.

Per esempio oggi dal mio ufficio ho prenotato il viaggio di nozze e contemporaneamente mi gironzolava per la mente il pensiero fisso "che fai? e se stai sbagliando tutto? aspetta ancora!" ma senza molta ansia... poi con un mezzo sorriso mi sono detto "e vabbè, significa che il viaggio ce lo facciamo lo stesso se annulliamo tutto!" ed ho schiacciato sul tasto "consenti bonifico" PSICO wink.png

Posso farmi i fatti tuoi? PSICO wink.png
Ma tu sei sposata? Convivi? Nel caso, quando hai deciso il "matrimonio" o la "convivenza", avevi il doc? Se si, come lo hai gestito?

Poi mi piacerebbe sapere se ti sei mai ossessionata sulle vostre divergenze di opinione e diversità, se ti sei mai chiesta ossessivamente "andremo d'accordo?" e se si come gestisci ciò con l'ormai famoso "ridimensionamento".

Scusami se sono entrato forse troppo nella tua sfera privata.

Giosmile

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 29-Gen-2009, 18:40
QUOTE (Giosmile @ Giovedì, 29-Gen-2009, 18:14)
Infatti generalmente è quello che faccio... soprattutto se ci ho già ragionato sopra ed ho ridimensionato il problema, qualcosa del tipo "non ne voglio più parlare! argomento chiuso!". Ma capita che ti distrai, a me succede soprattutto quando sono da solo... e soprattutto quando so di non poterla vedere per 1-2 giorni (derealizzo un po' in più!).

A volte poi mi capita, come oggi, di pensarci tanto ma di non avere ansia, o almeno non quell'ansia disarmante, magari giusto una sensazione di disagio, che mi permette cmq di concentrarmi a fare altre cose, tipo lavorare.

Per esempio oggi dal mio ufficio ho prenotato il viaggio di nozze e contemporaneamente mi gironzolava per la mente il pensiero fisso "che fai? e se stai sbagliando tutto? aspetta ancora!" ma senza molta ansia... poi con un mezzo sorriso mi sono detto "e vabbè, significa che il viaggio ce lo facciamo lo stesso se annulliamo tutto!" ed ho schiacciato sul tasto "consenti bonifico" PSICO wink.png

Posso farmi i fatti tuoi? PSICO wink.png
Ma tu sei sposata? Convivi? Nel caso, quando hai deciso il "matrimonio" o la "convivenza", avevi il doc? Se si, come lo hai gestito?

Poi mi piacerebbe sapere se ti sei mai ossessionata sulle vostre divergenze di opinione e diversità, se ti sei mai chiesta ossessivamente "andremo d'accordo?" e se si come gestisci ciò con l'ormai famoso "ridimensionamento".

Scusami se sono entrato forse troppo nella tua sfera privata.

Giosmile

ti racconto tutto quello che vuoi caro giorgio

allora io convivo ma sono stata catapultata in questa situazione senza poterci pensare troppo

in pratica mia madre ha firmato per la casa ha dato l'anticipo e io mi sono trovata in ballo e mi sono trasferita lì senza nemmeno rendermene conto , da un giorno all'altro vivevamo insieme

diverso è il discorso matrimonio , sono meno brava di te, io lo sto evitando per non dover star male , so che il doc da innamoramento riprenderebbe forza e ho paura

per cui per ora va bene così convivo

quella della divergenza delle opiniioni è un mio classico

devi sapere che il mio doc da innamormanto è stato molto violento perchè per anni non sapevo fosse doc anch'esso , sapevo di avere il doc ma non che ci fosse questo doc

così per anni mi si è cronicizzato

ora devi sapere che il doc si concentrava principalmente su 2 problemi

non è spiritoso mentre io rido e scherzo sempre e ridere e scherzare per me è vitale

non è sulla mia stessa lunghezza d'onda, non ci piacciono le stesse cose, parlare con lui noin mi diverte non abbiamo un dialogo buono

come ne sono uscita?

un pò nn compulsando , un pò ridimensionando questa mia ricerca di perfezione e sostituendo il pensiero disfunzionale "il mio uomo deve ridere con me " con

posso ridere con gli amici non devo per forza far derivare ogni mio piacere dalla mia relazione

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 29-Gen-2009, 19:13

non devo per forza far derivare ogni mio piacere dalla mia relazione

Cara Simmi,
questa tua frase è d'avvero eccezionale ed è un ottimo spunto secondo me per ridimensionare il discorso "pretesa". Hai perfettamente ragione, è la stessa cosa che pretenderebbe il mio assolutismo, il fatto che il mio essere particolare dovrebbe incastarsi perfettamente con il suo essere particolare. Invece è giusto ed ovvio che ognuno coltivi anche i suoi spazi, diversi dall'altro, nel mio caso che sò i film d'azione e dell'orrore (cosa che lei odia) posso guardarmeli con un amico o da solo, così come una partita di calcio, oppure il fatto che a me piaccia la tecnologia e lei invece ne è spaventata e la usa pochissimo posso risolverla allo stesso modo o cmq occuparmene io in casa, ma sono cose secondo me naturali e non dovrei nemmeno pensarci... come di fatti non ci ho mai pensato, almeno così ossessionatamente, per 7 anni! Sarebbe assurdo voler condividere qualsiasi passione particolare, lei lo sa benissimo e sta cosa la vive proprio serenamente, dice che è normalissimo, sono io che mi ci ossessiono!

Ma quando dici "non essere sulla stessa lunghezza d'onda" ti riferisci solo a gusti e interessi personali oppure ti spingi anche su altre questioni? Così, per curiosità.

Per il discorso matrimonio nel mio caso è cmq una decisione presa da tempo e sicuramente fuori dal doc. Se avessi dovuto scegliere "oggi" anche io mi sarei forse trovato in difficoltà... invece vivo in una consapevolezza diversa, so che fino a 3 mesi fa era la cosa per me più importante ed è stato SOLO il doc a portarmi a questa situazione di ansia e paura... e poi da un giorno all'altro! Diciamo che un po' come te ci sono dentro da un bel pezzo, di cui almeno il 95% fatto di piena e serena consapevolezza, di scelta certa, tant'è che io avrei addirittura voluto sposarmi prima (cioè ad ottobre scorso) e solo per motivi economici abbiamo rimandato a giugno. Poi quella maledettissima sequenza di eventi che mi hanno portato alla completa paranoia... che oggi si è trasformata in paura di sbagliare, con pensieri e retropensieri continui... con ansia o senza ansia.

Non perchè voglia svegliare in te alcun dubbio relazionale, ma mi chiedo cosa cambierebbe a te oggi se fossi sposata. Visto che non credo tu abbia intenzione di lasciarlo, il matrimonio non modificherebbe proprio un bel niente, è solo un problema puramente mentale se ci pensi... a me sembra proprio una compulsione, come se tu fossi sicura di rimanere con lui per sempre ma da un lato il non sposarti ti consente di sentirti sempre "tranquilla" se si dovesse verificare quella remota possibilità che le cose cambino (possibilità ovviamente normale per tutti, anche per i più innamorati). Una specie di porta aperta per qualsiasi evenienza... PSICO wink.png ma ti capisco, perchè se avessi dovuto decidere oggi forse mi sarei trovato nella tua stessa condizione mentale... ma ci sono dentro per intero gia da un po' e non posso permettermi il "lusso" di smontare tutto per un disturbo ossessivo... mi capisci? E poi non sò, ho la netta sensazione che una volta sposato, stando con lei tutti i giorni e preso dalle tantissime cose da fare, riuscirò a buttarmi dietro tutta questa storia... a rilassarmi insomma... come mi capita quando sto con lei una giornata intera e facciamo mille cose...

Ritornando al discorso delle "diversità", io e te siamo molto ma molto simili perchè anche io ho il doc da innamoramento evolutosi in tali ossessioni... quindi anche tu hai "ridimensionato" e "rivalutato" il mitologico concetto di "anima gemella = fotocopia di me stesso"?

Giosmile

Inviato da: bla il Giovedì, 29-Gen-2009, 20:13
stavo leggendo un pò la vostra conversazione..e riflettevo sul discorso matrimonio:a me spaventa tantissimo perchè non appena sento la sola parola iniziano le paranoie..però,quando le ossessioni sono poche,o si spostano su altro,è la cosa che più vorrei al mondo..per cui,un giorno mi sento forte e il giorno dopo vorrei fuggire..ed è proprio questo che vorrei affrontare,ma non ci riesco,anche perchè non posso evitare sempre..che schifo questo doc..e per me il discorso che hai fatto tu giosmile sul fatto che so di voler stare con lui,ma allo stesso tempo il non sposarmi mi fa sentire tranquilla è vero..allora tu credi sia una compulsione?non credi sia egoismo?ma perchè non sono come lui,SICURO?

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 29-Gen-2009, 20:52
QUOTE (bla @ Giovedì, 29-Gen-2009, 19:13)
stavo leggendo un pò la vostra conversazione..e riflettevo sul discorso matrimonio:a me spaventa tantissimo perchè non appena sento la sola parola iniziano le paranoie..però,quando le ossessioni sono poche,o si spostano su altro,è la cosa che più vorrei al mondo..per cui,un giorno mi sento forte e il giorno dopo vorrei fuggire..ed è proprio questo che vorrei affrontare,ma non ci riesco,anche perchè non posso evitare sempre..che schifo questo doc..e per me il discorso che hai fatto tu giosmile sul fatto che so di voler stare con lui,ma allo stesso tempo il non sposarmi mi fa sentire tranquilla è vero..allora tu credi sia una compulsione?non credi sia egoismo?ma perchè non sono come lui,SICURO?



l'egoismo non c'entra niente secondo me... e lo penso perchè fino a 3 mesi fa per me il matrimonio era una cosa così naturale e sincera, mai avrei pensato di avere un dubbio a tal proposito (casa acquistata, lavori, ristorante, ecc.). Questo ricordo mi dà forza e quando sto molto meglio riesco a ripescare quelle sensazioni di spensieratezza... ma sono convinto che se avessi dovuto scegliere di sposarmi ora, sicuramente avrei avuto un milione di paranoie in più! In effetti a riguardo del matrimonio, causa doc, provo una sensazione di paura di sbagliare, di fare del male, ma soprattutto paura generalizzata, secondo me a causa dello shock subito dalla fase iniziale del doc "non la amo??? ma com'è possibile??? e come sono arrivato a tutto questo e fissare la data??? ora devo distruggere tutto??? AIUTO!!!"

Diciamo che è rimasta una grossa cicatrice in tal senso, lo dimostra il fatto che quando devo fare qualcosa dei preparativi, mi sale subito una paura irrazionale che non si collega subito a qualcosa di preciso... finchè poi non la collego io iniziando a pensare e ripensare (conseguenza stessa dell'ansia dovuta alla paura!).

Un po' come quando da bambini vieni morso da un cane e poi ti porti la paura dietro per tutta la vita... credo qualcosa di simile.

Ora alla paura del matrimonio collego il pensiero disfunzionale "vorrei che non avessimo nemmeno un solo difetto, che fossimo completamente d'accordo su tutto, anche sui gusti, così ho la certezza che non litigheremo mai e che sposarmi sarà stata la scelta giusta!"... Doh!.gif Doh!.gif Doh!.gif

Giosmile

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 29-Gen-2009, 20:54

Da un sito interessante

http://www.duepiu.net/sito/costume/red0036.asp


COPPIA: MITI DIFFUSI MA PERICOLOSI


che ne pensate? un buon canovaccio per smontare qualche paletto mentale in più, non credete?

Giosmile

P.S. ok, ok... vedrò di smetterla con internet Doh!.gif

Inviato da: eve89 il Giovedì, 29-Gen-2009, 21:12
ragazzi uff..era un mesetto che stavo bene..da ieri sono rimpiombata dentro alla grande..in questi giorni sono estremamente stressata perchè sono in periodo di esami e nonosatnte mi impegni molto non riesco ad ottenere i risulati che voglio,questo mi demoralizza molto..ecco che da ieri infatti dopo aver visto l'ultimo voto che nn mi aspettavo,mi sn innervosita tantissimo..questo è successo al mattino,la sera ho visto il mio ragazzo e tac ecco le mie ossessioni che sn risbucate fuori alla grande..
Proprio ora che mi sembrava di stare meglio..io non so più cosa fare davvero..ho paura davvero di non amarlo più,sto impazzendo..Ora sono qui sdraiata a rilassarmi ed ecco che ho la testa bombardata di pensieri..mi chiedo se lo amo davvero,se non lo sto solo prendendo in giro,se questo è solo doc o davvero è la mia storia che sta finendo..se penso a questo sto malissimo,come posso non amarlo più?come posso non provare più nulla per lui quando fino a 3 mesi lo amavo alla follia..stasera sono proprio giù,ho davvero paura che stia tutto finendo..oggi pensavo a lui e non provavo nulla,non riuscivo a provare nulla..sono tristissima..

Inviato da: Giosmile il Martedì, 03-Feb-2009, 12:23
Forum gemello:

http://www.stuckinadoorway.org/forums/forumdisplay.php?f=53


addirittura ci ho trovato il "ROCD Marriage", quello di cui credo di soffrire oltre al ROCD puro!

http://www.stuckinadoorway.org/forums/showthread.php?t=16019


Peccato solo che non sono bravo a tradurre PSICO sad.gif

Spero di aver proposto una "sana concorrenza" PSICO hug.gif

Giosmile

P.S. ansioso di leggere "Sleeping with ROCD"

Inviato da: esperanza il Giovedì, 19-Feb-2009, 02:17
ciao..l'articolo che hai postato mi sembra una lucina di speranza...
l'ho conosciuto 10 mesi fa...e dopo due gg mi è successa una cosa strana:mi sono sentita come crollare l'interesse per lui..
ma la cosa assurda è che ci pensavo in continuaz, e stavo male..non facevo che piangere...x farla breve: visita psichiatr, diagnosi di depress-dato il periodo stressantissimo al lavoro-e mesi duri...davvero duri....ora va meglio ma nei suoi confronti...è come se non potessi concepire di star senza di lui, come se sapessi che lui è l'uomo della mia vita..senza provare NIENTE!
Ci sono dei momenti in cui mi sembra di tornare a vivere-per la presenza di emozioni-ma poi ritorna tutto come prima..
pesni si tratti di doc?

Inviato da: Paolo78 il Giovedì, 19-Feb-2009, 11:49
Ciao a tutti

questo è il mio primo post su questo forum pertanto colgo l'occasione per salutare tutti

Leggendo questo interessante post ho realizzato molte cose, ma leggendo in tutte le pagine non ho trovato una risposta o delle indicazioni su un altro problema........e cioè cosa si può fare se è la persona che sta con te a soffrire di questo problema?

Leggendo il post sono arrivato alla conclusione che in certi periodi la mia ragazza soffra da DOC da relazione..........allora cosa fare e come comportarsi per starle vicino in questi momenti?

Brevemente riassumo la mia storia: stiamo insieme da quasi un anno, all'inizio tutto perfetto, poi a fine settembre ottobre le prime avvisaglie del problema.......ci siamo allontanati x un mese (pur sentendoci e vedendoci comunque) perchè lei non si sentiva più sicura e voleva scoprire quanto le sarei mancato ecc
Dopo questo mese lei dice di aver capito di stare bene con me, nonostante ci siano cose di me che continuavano a non piacerle, ma altre che le piacevano tanto e che la facevano stare bene con me

A metà gennaio fulmine a ciel sereno, le si è presentata l'occasione di lavorare per 2 mesi lontana da tutto, e senza neanche pensarci 2 volte e partita........vista la situazione (noia, frustrazione per il non far niente e non lavorare) io l'ho incoraggiata e sostenuta a partire pur sapendo che non ci saremmo più visti per 2 mesi e più.........

i primi giorni tutto bene ci sentivamo e sentiva la mia mancanza.......dopo un pò iniziano i soliti dubbi.....dice che lì sta bene che non sente la mia mancanza e che vuole stare lì senza avere obblighi di sentirci che non vuole sentirsi impegnata con me......che quando ci rivedremmo si vedrà......quindi ora capita molto raramente che lei mi chiami o comunque mi cerchi......la cosa chiaramente mi fa star male perchè io sento la sua mancanza e sono sicuro dei miei sentimenti per lei


Quidni la questione è: Come aiutare o satre vicini alla persona a cui si tiene ritenendo che abbia un doc da relazione?

saluti Paolo

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 19-Feb-2009, 15:15
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 02:17)
ciao..l'articolo che hai postato mi sembra una lucina di speranza...
l'ho conosciuto 10 mesi fa...e dopo due gg mi è successa una cosa strana:mi sono sentita come crollare l'interesse per lui..
ma la cosa assurda è che ci pensavo in continuaz, e stavo male..non facevo che piangere...x farla breve: visita psichiatr, diagnosi di depress-dato il periodo stressantissimo al lavoro-e mesi duri...davvero duri....ora va meglio ma nei suoi confronti...è come se non potessi concepire di star senza di lui, come se sapessi che lui è l'uomo della mia vita..senza provare NIENTE!
Ci sono dei momenti in cui mi sembra di tornare a vivere-per la presenza di emozioni-ma poi ritorna tutto come prima..
pesni si tratti di doc?

può essere benissimo sia doc da realazione che depressione

leggiti le varie discussioni qui in evidenza

l'assenza di emozioni , il non sentire l'amore è tipico di questo doc

ma anche della depressione

se però tendi ad arrovellarti , a fare prove per vedere cosa senti, a parlare con te stessa proponendoti domande fatte di se...però ò..ma allora, se chiedi di continuo rassicurazioni ecc...

ci sei in pieno

la bella notizia è che lo ami

la brutta è che hai il doc

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 19-Feb-2009, 15:20
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 01:17)
ciao..l'articolo che hai postato mi sembra una lucina di speranza...
l'ho conosciuto 10 mesi fa...e dopo due gg mi è successa una cosa strana:mi sono sentita come crollare l'interesse per lui..
ma la cosa assurda è che ci pensavo in continuaz, e stavo male..non facevo che piangere...x farla breve: visita psichiatr, diagnosi di depress-dato il periodo stressantissimo al lavoro-e mesi duri...davvero duri....ora va meglio ma nei suoi confronti...è come se non potessi concepire di star senza di lui, come se sapessi che lui è l'uomo della mia vita..senza provare NIENTE!
Ci sono dei momenti in cui mi sembra di tornare a vivere-per la presenza di emozioni-ma poi ritorna tutto come prima..
pesni si tratti di doc?


Cara Esperanza,
certo che succede, sapere di voler stare con lei/lui ma contemporaneamente avere la sensazione di non provare più nulla.

Secondo me questa cosa si riassume in poche parole: il doc ti porta ad essere SEMPRE allerta su tutto quello che fai e che senti, la famosa "lente di ingrandimento del doc", pertanto sei sempre lì a chiederti se "provi" o "non provi", perchè usi questo parametro per decidere se sei innamorato oppure no.

Innanzitutto occorre tenere bene in mente che non è una situazione normale, di fatti, prima del disturbo, ci comportavamo allo stesso modo? Prima di soffrire di tale disturbo eravamo sempre lì pronti a valutare una "sensazione" per dichiararci innamorati? Se ci pensi bene, capirai che non è mai stato così... ora invece, a causa del dubbio e della paura, hai bisogno di DOVER sentire sempre qualcosa per giustificare e dimostrare che le paure non sono vere.

Leggendo i vari post scritti su questo forum, capirai che la prima cosa da fare è sfatare questo falso mito (alias pensiero disfunzionale), nato proprio come "unico modo (errato) per darsi una spiegazione plausibile".

I sentimenti sono importanti e fondamentali, ma non sono la "costante" di un rapporto... è principalmente una scelta ed una volontà!

Troverai tantissimi post in questo forum che spiegano bene il fenomeno ed i pensieri errati... se hai bisogno siamo quì!

Giosmile

P.S. non per causarti angoscia, ma ti sei ritrovata nel doc da relazione riscoprendo in te gli stessi circuiti mentali e gli stessi sintomi proposti nei vari articoli messi in evidenza?

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 19-Feb-2009, 15:29
QUOTE (Paolo78 @ Giovedì, 19-Feb-2009, 10:49)
Ciao a tutti

questo è il mio primo post su questo forum pertanto colgo l'occasione per salutare tutti

Leggendo questo interessante post ho realizzato molte cose, ma leggendo in tutte le pagine non ho trovato una risposta o delle indicazioni su un altro problema........e cioè cosa si può fare se è la persona che sta con te a soffrire di questo problema?

Leggendo il post sono arrivato alla conclusione che in certi periodi la mia ragazza soffra da DOC da relazione..........allora cosa fare e come comportarsi per starle vicino in questi momenti?

Brevemente riassumo la mia storia: stiamo insieme da quasi un anno, all'inizio tutto perfetto, poi a fine settembre ottobre le prime avvisaglie del problema.......ci siamo allontanati x un mese (pur sentendoci e vedendoci comunque) perchè lei non si sentiva più sicura e voleva scoprire quanto le sarei mancato ecc
Dopo questo mese lei dice di aver capito di stare bene con me, nonostante ci siano cose di me che continuavano a non piacerle, ma altre che le piacevano tanto e che la facevano stare bene con me

A metà gennaio fulmine a ciel sereno, le si è presentata l'occasione di lavorare per 2 mesi lontana da tutto, e senza neanche pensarci 2 volte e partita........vista la situazione (noia, frustrazione per il non far niente e non lavorare) io l'ho incoraggiata e sostenuta a partire pur sapendo che non ci saremmo più visti per 2 mesi e più.........

i primi giorni tutto bene ci sentivamo e sentiva la mia mancanza.......dopo un pò iniziano i soliti dubbi.....dice che lì sta bene che non sente la mia mancanza e che vuole stare lì senza avere obblighi di sentirci che non vuole sentirsi impegnata con me......che quando ci rivedremmo si vedrà......quindi ora capita molto raramente che lei mi chiami o comunque mi cerchi......la cosa chiaramente mi fa star male perchè io sento la sua mancanza e sono sicuro dei miei sentimenti per lei


Quidni la questione è: Come aiutare o satre vicini alla persona a cui si tiene ritenendo che abbia un doc da relazione?

saluti Paolo



Beh... la prima cosa sarebbe in effetti capire se c'è veramente doc... da quello che scrivi "potrebbe" anche essere, ma gli elementi sono troppo pochi per valutare la possibilità di una sindrome ossessiva.

Purtroppo le storie d'amore finiscono normalmente così come lo hai descritto tu, come potrebbero finire allo stesso modo per doc da relazione, ma come facciamo a dirlo??? Dovresti provare a descriverci la situazione in maniera più dettagliata, se ci sono stati atteggiamenti e/o caratterstiche tipiche di chi ha una sindrome ossessiva.

Hai mai avuto riscontri strani nei suoi ragionamenti? Ti sei mai sentito dire "ti amo ma non mi sento innamorata?" - "non so più cosa provo" - "ci penso e ci ripenso ma non riesco a darmi una risposta su quello che provo per te", ovviamente esteso in un tempo ragionevolmente significativo, con alti e bassi e con una componente ansiogena di rilievo... in questo caso allora l'ipotesi doc potrebbe essere plausibile, ma di solito è chi è colpito che leggendo la descrizione ci si ritrova completamente e magari prova anche sollievo nel capire che il disturbo ha un nome e cognome.

Facci sapere... nell'ipotesi, c'è in caldo un po' di materiale proprio per i partner dei doccati...

Giosmile

Inviato da: esperanza il Giovedì, 19-Feb-2009, 15:35
si..mi sono ritrovat in alcuni atteggiam, pensieri, paure...ma anche nell'assenza di sensazioni positive o sentimenti..
potrei pensare che non c'è sentim e non ci sarà mai, in fondo quando mi sono innamorata di qualcuno l'ho capito e non ho avuto dubbi, se questa volta sto così significa che non è l'uomo della mia vita..
cosa mi porta ad andare a fondo a questa cosa?
il fatto che ci sia stato un crollo appena due gg dopo e che questo invece di portarmi indifferenza mi abbia angociato..piangevo sempre..avevo palpitaz, nodo alla gola...
forse ho trascorso un anno troppo pesante al lavoro e quello era il risultato...alla fine non ho retto..magari lui è stato la goccia che ha fatto trabocc il vaso..
ma ora come faccio a distinguere l'assenza di sentim-nel senso che è destinata a finire-da pure e infondate paure?
E se con un'altro, con l'ex per esempio, fosse diverso? Che faccio? La prova??
Il pensiero di una mancanza di rispetto per il mio ragazzo mi fa male..
a volte penso solo di essere un po' vigliacca e di non mollare solo perchè lui mi da stabilità e non mi fa sentire sola
premetto che lui sa tutto dal principio
sono una person trasparente, va bè, in questo caso sarebbe stato impossibil nasconderlo..
ho provato a cominc con la terapia cognit comportament ma non posso permettermela..
aiutatemi a capire per favore...

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 19-Feb-2009, 15:37
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 15:35)
si..mi sono ritrovat in alcuni atteggiam, pensieri, paure...ma anche nell'assenza di sensazioni positive o sentimenti..
potrei pensare che non c'è sentim e non ci sarà mai, in fondo quando mi sono innamorata di qualcuno l'ho capito e non ho avuto dubbi, se questa volta sto così significa che non è l'uomo della mia vita..
cosa mi porta ad andare a fondo a questa cosa?
il fatto che ci sia stato un crollo appena due gg dopo e che questo invece di portarmi indifferenza mi abbia angociato..piangevo sempre..avevo palpitaz, nodo alla gola...
forse ho trascorso un anno troppo pesante al lavoro e quello era il risultato...alla fine non ho retto..magari lui è stato la goccia che ha fatto trabocc il vaso..
ma ora come faccio a distinguere l'assenza di sentim-nel senso che è destinata a finire-da pure e infondate paure?
E se con un'altro, con l'ex per esempio, fosse diverso? Che faccio? La prova??
Il pensiero di una mancanza di rispetto per il mio ragazzo mi fa male..
a volte penso solo di essere un po' vigliacca e di non mollare solo perchè lui mi da stabilità e non mi fa sentire sola
premetto che lui sa tutto dal principio
sono una person trasparente, va bè, in questo caso sarebbe stato impossibil nasconderlo..
ho provato a cominc con la terapia cognit comportament ma non posso permettermela..
aiutatemi a capire per favore...

sembra proprio doc in effetti

stiamo traducendo un libro proprio sul doc da relazione

se hai pazienza tra poco te lo mando

se è doc a lui ci tieni molto

il doc rovina le nostre cose più belle

Inviato da: esperanza il Giovedì, 19-Feb-2009, 15:40
grazie mille!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma...dove me lo mandi? Sempre qui?

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 19-Feb-2009, 15:48
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 15:40)
grazie mille!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma...dove me lo mandi? Sempre qui?

quando lo finirò mi darai la tua mail

Inviato da: antoniods il Giovedì, 19-Feb-2009, 16:24
guardate gia il pensiero di accdire qualcuno qualunque esso sia,partner,genitore ,fratelli,sorelle,amio/a gia e' amore,che si trasforma in bse al caso,affetto cortesia ,didponibilita'n aiuto reciproco,
senti giosmile io sono un uomo sposato , ho tre figli ,lamore,l'affetto etutto quello che posso trasmettere ha loro per me e una cosa fondamentale,forse alcune io penso che ognuno di noi abbiamo qualcosa da fare da realizzare,nella vita,gia che si aiuta chi ti sta' affianco e una cosa inportante,perche quando si aiuta qualcuno pure a parole non fa niente,un conforto alcune volte potrebbe risolvere un problema,quindi vivi la tua vita e' da i quello che ai dentro di te perche vedo che sei una persona speciale,e brava perche' riesci a riconoscere tante cose,per esempio difetti.ecc.ecc.
dammi una risposta qulunque esso sia. PSICO rolleyes.gif PSICO smile.gif

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 19-Feb-2009, 16:36
QUOTE (antoniods @ Giovedì, 19-Feb-2009, 16:24)
guardate gia il pensiero di accdire qualcuno qualunque esso sia,partner,genitore ,fratelli,sorelle,amio/a gia e' amore,che si trasforma in bse al caso,affetto cortesia ,didponibilita'n aiuto reciproco,
senti giosmile io sono un uomo sposato , ho tre figli ,lamore,l'affetto etutto quello che posso trasmettere ha loro per me e una cosa fondamentale,forse alcune io penso che ognuno di noi abbiamo qualcosa da fare da realizzare,nella vita,gia che si aiuta chi ti sta' affianco e una cosa inportante,perche quando si aiuta qualcuno pure a parole non fa niente,un conforto alcune volte potrebbe risolvere un problema,quindi vivi la tua vita e' da i quello che ai dentro di te perche vedo che sei una persona speciale,e brava perche' riesci a riconoscere tante cose,per esempio difetti.ecc.ecc.
dammi una risposta qulunque esso sia. PSICO rolleyes.gif PSICO smile.gif

PSICO hug.gif

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 19-Feb-2009, 16:56
QUOTE (antoniods @ Giovedì, 19-Feb-2009, 15:24)
guardate gia il pensiero di accdire qualcuno qualunque esso sia,partner,genitore ,fratelli,sorelle,amio/a gia e' amore,che si trasforma in bse al caso,affetto cortesia ,didponibilita'n aiuto reciproco,
senti giosmile io sono un uomo sposato , ho tre figli ,lamore,l'affetto etutto quello che posso trasmettere ha loro per me e una cosa fondamentale,forse alcune io penso che ognuno di noi abbiamo qualcosa da fare da realizzare,nella vita,gia che si aiuta chi ti sta' affianco e una cosa inportante,perche quando si aiuta qualcuno pure a parole non fa niente,un conforto alcune volte potrebbe risolvere un problema,quindi vivi la tua vita e' da i quello che ai dentro di te perche vedo che sei una persona speciale,e brava perche' riesci a riconoscere tante cose,per esempio difetti.ecc.ecc.
dammi una risposta qulunque esso sia. PSICO rolleyes.gif PSICO smile.gif



Sono d'accordo con te Antonio.

Secondo me non esiste un modo specifico di comportarsi per poi poter dire che è inequivocabilmente "amore", nel senso che questo è solo un termine che può essere usato e rigirato in milioni di salse diverse. L'amore non ha una definizione standard, per cui se ti ritrovi significa che ami e se non ti ritrovi significa che non ami, non ha uno schema preciso, non ha obiettiva riproducibilità, non è tantomeno prevedibile o quantificabile, non è classificabile, non è probabilmente nemmeno tangibile.

E' amore secondo me è tutto ed il contrario di tutto ed ognuno di noi è in grado di offrirlo a suo insindacabile modo.

Nessuno ama ugualmente agli altri, ognuno ha il suo concetto d'amore, chiunque può amare chiunque, come potrebbe essere il contrario.

Cmq siamo noi che decidiamo di amare, in funzione di una nostra volontà intrinseca che coinvolge "anche" sentimenti come affetto, complicità, serenità, passione, ecc., ma i sentimenti non sono l'unica cosa fondamentale. Pertanto l'amore non è un qualcosa di "magico" che viene dal cielo, come idealmente la cultura romantica vuole farci vedere, bensì uno sforzo consapevole che matura successivamente un'esperienza a due (si può quindi parlare di amore di coppia, amore tra amici, amore tra madre e figlio, ecc.).

Forse la cultura romantica, con cuori a mille tutti i giorni, coccoloni continuati, storie d'amore assurde e strazianti, binomio amore-sofferenza sempre presenti, l'enfatizzazione esclusiva dei sentimenti, sviluppa in noi delle false aspettative, dei miti incrollabili, delle visioni completamente aliene alla realtà, creandoci inutile disagio ed estenuante ricerca di qualcosa che non esiste.

E' un mio parere.

Giosmile

Inviato da: emoticon25 il Giovedì, 19-Feb-2009, 17:07
Secondo voi il fatto che io stia con lei e che quotidianamente mi chiedo se è la scelta giusta è un doc? Questo mi accadeva anche all'inizio della storia quando ero totalmente innamorato. Lo sono anche adesso, è una donna bellissima, ma penso sempre che potrei avere una vita da single, che non ho mai pienamente avuto, se non per qualche mese. Questi pensieri a volte mi spaccano il cervello. E' un doc? Credo di si...visto che gli effetti sono quelli di una vita non serena e pochissime volte tranquilla..

Inviato da: giovannalapazza il Giovedì, 19-Feb-2009, 17:15
QUOTE (emoticon25 @ Giovedì, 19-Feb-2009, 17:07)
Secondo voi il fatto che io stia con lei e che quotidianamente mi chiedo se è la scelta giusta è un doc? Questo mi accadeva anche all'inizio della storia quando ero totalmente innamorato. Lo sono anche adesso, è una donna bellissima, ma penso sempre che potrei avere una vita da single, che non ho mai pienamente avuto, se non per qualche mese. Questi pensieri a volte mi spaccano il cervello. E' un doc? Credo di si...visto che gli effetti sono quelli di una vita non serena e pochissime volte tranquilla..

PSICO-si.gif doc

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 19-Feb-2009, 17:20
QUOTE (emoticon25 @ Giovedì, 19-Feb-2009, 16:07)
Secondo voi il fatto che io stia con lei e che quotidianamente mi chiedo se è la scelta giusta è un doc? Questo mi accadeva anche all'inizio della storia quando ero totalmente innamorato. Lo sono anche adesso, è una donna bellissima, ma penso sempre che potrei avere una vita da single, che non ho mai pienamente avuto, se non per qualche mese. Questi pensieri a volte mi spaccano il cervello. E' un doc? Credo di si...visto che gli effetti sono quelli di una vita non serena e pochissime volte tranquilla..


Secondo voi il fatto che io stia con lei e che quotidianamente mi chiedo se è la scelta giusta è un doc?

classico sintomo del doc.

Giosmile

Inviato da: Giosmile il Giovedì, 19-Feb-2009, 17:22
QUOTE (Giosmile @ Giovedì, 19-Feb-2009, 16:20)
QUOTE (emoticon25 @ Giovedì, 19-Feb-2009, 16:07)
Secondo voi il fatto che io stia con lei e che quotidianamente mi chiedo se è la scelta giusta è un doc? Questo mi accadeva anche all'inizio della storia quando ero totalmente innamorato. Lo sono anche adesso, è una donna bellissima, ma penso sempre che potrei avere una vita da single, che non ho mai pienamente avuto, se non per qualche mese. Questi pensieri a volte mi spaccano il cervello. E' un doc? Credo di si...visto che gli effetti sono quelli di una vita non serena e pochissime volte tranquilla..


Secondo voi il fatto che io stia con lei e che quotidianamente mi chiedo se è la scelta giusta è un doc?

classico sintomo del doc.

Giosmile


aggiungo in breve: è doc se te lo domandi in continuazione senza avere risposta certa, con rimuginazioni continue, con frasi del tipo "ma se, però, quindi..." e ansia a palla

Giosmile

Inviato da: antoniods il Giovedì, 19-Feb-2009, 17:58
senti tu stesso hai detto che riesci a dominare se e' ansia a dominarla quindi domila, prova chiederti se sarebbe il contrario tu che penseresti! quindi non ti fare sensi di colpa agisci seconto il tuo istinto e i tuo cuore eil tuo modpo di fare.se sai che una cosa la potresti fare e poi non lo fai ti da' senzo di colpa,disturbo di non averlo fatto.......
a me succede cosi', quindi quando agisco sempre col mio estinto e di cuore e faccio quello che potrebbe essere gusto sia per me che per gli altri mi sento benissimo di averlo fatto quindi pure questo e' amore ,affetto pure per se stessi
grazie di vermi risposto grazie PSICO smile.gif

Inviato da: emoticon25 il Giovedì, 19-Feb-2009, 18:15
è una bella palla....grazie a tutti della vostra opinione....ho vissuto questa storia con ansia e incertezza, ma è anche bella....ci stiamo amando...ma io sono entrato in questo conflitto...

nota bene: all'inizio temevo di non essere corrisposto e mi sono "conformato" alle esigenze di lei...per questo e per altro (insomma, non sono proprio da buttare, anzi...:-) è nato l'amore forte....lei mi piace...l'amo...ma mi è entrato un dubbio mio classico e stavolta ancora più forte....sto meglio solo o sto meglio con lei?....risultato: è un anno che metto gran parte dei miei pensieri verso di lei (mi ama? poi dopo....ci sto bene?....andremo avanti?......ce la farò stavolta?.....) e il mio stato complessivo è peggiorato (meno sicuro sul lavoro, meno sicuro sulle relazioni).

Cerco la risposta dentro di me, ma non la trovo. A volte sono più felice se mi penso solo, a volte sono terrorizzato se penso di perderla, a volte credo di non essere più in grado di rimettermi in gioco, a volte ho paura di stare solo e sfociare nel niente..in relazioni senza senso....spesso penso che sia una donna bellissima...

Voglio fermare questa tiritera che mi sta prosciugando le energie..

Bello questo thread..molto utile...un abbraccio a tutti
Emoticon

Inviato da: eve89 il Giovedì, 19-Feb-2009, 20:06
forza ragazzi..dobbiamo uscire da questo tunnel che ci sembra infinito..dobbiamo tornare ad essere come prima..a vivere le nostre storie senza pensieri,dubbi ecc..dobbiamo tornare a vivere come facevamo prima..i momenti no ci sono e ci saranno ma dobbiamo superarli,non sarà il doc a decidere delle nostre storie.

Inviato da: esperanza il Giovedì, 19-Feb-2009, 21:23
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 14:15)
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 02:17)
ciao..l'articolo che hai postato mi sembra una lucina di speranza...
l'ho conosciuto 10 mesi fa...e dopo due gg mi è successa una cosa strana:mi sono sentita come crollare l'interesse per lui..
ma la cosa assurda è che ci pensavo in continuaz, e stavo male..non facevo che piangere...x farla breve: visita psichiatr, diagnosi di depress-dato il periodo stressantissimo al lavoro-e mesi duri...davvero duri....ora va meglio ma nei suoi confronti...è come se non potessi concepire di star senza di lui, come se sapessi che lui è l'uomo della mia vita..senza provare NIENTE!
Ci sono dei momenti in cui mi sembra di tornare a vivere-per la presenza di emozioni-ma poi ritorna tutto come prima..
pesni si tratti di doc?

può essere benissimo sia doc da realazione che depressione

leggiti le varie discussioni qui in evidenza

l'assenza di emozioni , il non sentire l'amore è tipico di questo doc

ma anche della depressione

se però tendi ad arrovellarti , a fare prove per vedere cosa senti, a parlare con te stessa proponendoti domande fatte di se...però ò..ma allora, se chiedi di continuo rassicurazioni ecc...

ci sei in pieno

la bella notizia è che lo ami

la brutta è che hai il doc

cara giovanna,
grazie x l'ascolto..ma come faccio a sconfiggere quetsa cosa?
poco fa, x esempio, l'ho sentito e ho provato delle sensaz spiacevoli..come se qualcosa dentro di me mi dicesse "attenta, non lo ami, x questo stai così".
Sai, a volte temo che, ignorando queste sensazioni, è come se mi convincessi, sbagliando, di amarlo ma in realtà è solo affetto...
ora va meglio, ma quando mesi fa ho cominciato a star male volevo sbattere la testa contro il muro..mi sembrava di aver ricevuto un bel regalo dal cielo e non saper apprezzar..
mi è anche capitato di temere che si avvicinasse a me..
che tristezza..
ci sono specialisti esperti nella cura di questo problema? sperando sia questo il problema...

Inviato da: antoniods il Giovedì, 19-Feb-2009, 23:01
s che ne possiamo uscir,
sentite ho bisogno di un favore non riesco piu ad inoltrare sia gli mp che le rispondi

Inviato da: Giosmile il Venerdì, 20-Feb-2009, 02:05
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 20:23)
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 14:15)
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 02:17)
ciao..l'articolo che hai postato mi sembra una lucina di speranza...
l'ho conosciuto 10 mesi fa...e dopo due gg mi è successa una cosa strana:mi sono sentita come crollare l'interesse per lui..
ma la cosa assurda è che ci pensavo in continuaz, e stavo male..non facevo che piangere...x farla breve: visita psichiatr, diagnosi di depress-dato il periodo stressantissimo al lavoro-e mesi duri...davvero duri....ora va meglio ma nei suoi confronti...è come se non potessi concepire di star senza di lui, come se sapessi che lui è l'uomo della mia vita..senza provare NIENTE!
Ci sono dei momenti in cui mi sembra di tornare a vivere-per la presenza di emozioni-ma poi ritorna tutto come prima..
pesni si tratti di doc?

può essere benissimo sia doc da realazione che depressione

leggiti le varie discussioni qui in evidenza

l'assenza di emozioni , il non sentire l'amore è tipico di questo doc

ma anche della depressione

se però tendi ad arrovellarti , a fare prove per vedere cosa senti, a parlare con te stessa proponendoti domande fatte di se...però ò..ma allora, se chiedi di continuo rassicurazioni ecc...

ci sei in pieno

la bella notizia è che lo ami

la brutta è che hai il doc

cara giovanna,
grazie x l'ascolto..ma come faccio a sconfiggere quetsa cosa?
poco fa, x esempio, l'ho sentito e ho provato delle sensaz spiacevoli..come se qualcosa dentro di me mi dicesse "attenta, non lo ami, x questo stai così".
Sai, a volte temo che, ignorando queste sensazioni, è come se mi convincessi, sbagliando, di amarlo ma in realtà è solo affetto...
ora va meglio, ma quando mesi fa ho cominciato a star male volevo sbattere la testa contro il muro..mi sembrava di aver ricevuto un bel regalo dal cielo e non saper apprezzar..
mi è anche capitato di temere che si avvicinasse a me..
che tristezza..
ci sono specialisti esperti nella cura di questo problema? sperando sia questo il problema...


Guarda, non so se può aiutarti e non so nemmeno se ricadrebbe nel mero tentativo di rassicurazione, ma un noto psicologo relazionale scrive che l'amore vero è costituito da tre fattori:

Affetto -> voler il bene dell'altro

Passione -> trasporto fisico e mentale

Impegno -> tanta volontà nel continuare il rapporto e tenerlo vivo

Ovviamente poi ognuno ha il suo modo di amare, c'è chi dà più importanza all'affetto, chi alla passione, chi all'impegno, non esiste una regola... sinteticamente l'amore è una combinazione sempre diversa (e variabile nel tempo) di questi tre fattori... e forse questo è il bello che ci rende tutti diversi!

Il senso è che non voglio rispondere alla tua domanda "lo amo oppure no?" tipica di chi è affetto da doc da relazione, ma semplicemente aiutarti, dove possibile, a smontare eventuali falsi miti che ti sei creata nella mente a proposito dell'amore.

Per me significa poco dire "è se fosse solo affetto?". L'affetto è fondamentale nell'amore come la passione e l'impegno. In un rapporto potrebbe nascere un periodo dove si dà maggiore importanza magari solo all'affetto... non c'è niente di male. Ricorda che non esiste una definizione di amore universale per cui pensi di dovertici ritrovare pienamente per definirti "innamorata", inoltre l'amore non è nulla di magico e nulla che ti avviluppa passivamente... l'amore è, a mio avviso, una parte attiva della tua scala decisionale, è la maggiore esternazione di una propria e cosciente volontà, pertanto l'amore si costruisce e non si riceve come un pacco regalo, nè tantomeno non ha bisogno di continue "manutenzioni". Detto in soldoni, qualsiasi sia la tua decisione, ti invito a pensare in maniera più terrena e realistica all'amore tra due persone, abbandonando, se ti è possibile, tutta l'ovattatura decorativa della cultura puramente romantica fatta da cuori a 1000 tutti i giorni, coccoloni continui, sofferenze atroci, mancanze estreme, ecc.

L'amore è la cosa più bella del mondo se lo rendi realistico e stai con i piedi per terra, altrimenti diventa una sfuggente chimera che ti avviluppa in false aspettative. Non sono io a dirlo, ma fior fiore di psicologi (altrimenti mi sarei già ossessionato con un pensiero del tipo "caspita, ma se parlo così è perchè forse non ho trovato l'amore vero???" blink.gif )

Non necessariamente riferendomi al tuo caso, io credo che troppo spesso le "frasi fatte", magari strappate dai baci perugina, rovinano i migliori rapporti.

Il mio è solo un invito ad una sacrosanta riflessione, sia chiaro!

Giosmile

Inviato da: bla il Venerdì, 20-Feb-2009, 13:46
vedo che il doc continua a mietere vittime..ragazzi,forse sono proprio ad un passo dal diventare realmene pazza..scherzi a parte,ditemi che questo lo fate pure voi,fatemi sentire meno sola..addirittura il mio cervello mio propone,come pensiero,il suo nome,per vedere come reagisco:felicità,noia,rabbia..oppure familiarità,sensazione di "effetto che fa"sentendolo per sempre..mi sa che sono peggiorata..

Inviato da: giovannalapazza il Venerdì, 20-Feb-2009, 14:19
se tutti fossero come giosmile nn ci sarebbe bisogno dei terapeuti PSICO hug.gif

Inviato da: bla il Venerdì, 20-Feb-2009, 14:44
QUOTE (giovannalapazza @ Venerdì, 20-Feb-2009, 13:19)
se tutti fossero come giosmile nn ci sarebbe bisogno dei terapeuti PSICO hug.gif

concordo pienamente..

Inviato da: esperanza il Venerdì, 20-Feb-2009, 16:15
QUOTE (Giosmile @ Venerdì, 20-Feb-2009, 01:05)
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 20:23)
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 14:15)
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 02:17)
ciao..l'articolo che hai postato mi sembra una lucina di speranza...
l'ho conosciuto 10 mesi fa...e dopo due gg mi è successa una cosa strana:mi sono sentita come crollare l'interesse per lui..
ma la cosa assurda è che ci pensavo in continuaz, e stavo male..non facevo che piangere...x farla breve: visita psichiatr, diagnosi di depress-dato il periodo stressantissimo al lavoro-e mesi duri...davvero duri....ora va meglio ma nei suoi confronti...è come se non potessi concepire di star senza di lui, come se sapessi che lui è l'uomo della mia vita..senza provare NIENTE!
Ci sono dei momenti in cui mi sembra di tornare a vivere-per la presenza di emozioni-ma poi ritorna tutto come prima..
pesni si tratti di doc?

può essere benissimo sia doc da realazione che depressione

leggiti le varie discussioni qui in evidenza

l'assenza di emozioni , il non sentire l'amore è tipico di questo doc

ma anche della depressione

se però tendi ad arrovellarti , a fare prove per vedere cosa senti, a parlare con te stessa proponendoti domande fatte di se...però ò..ma allora, se chiedi di continuo rassicurazioni ecc...

ci sei in pieno

la bella notizia è che lo ami

la brutta è che hai il doc

cara giovanna,
grazie x l'ascolto..ma come faccio a sconfiggere quetsa cosa?
poco fa, x esempio, l'ho sentito e ho provato delle sensaz spiacevoli..come se qualcosa dentro di me mi dicesse "attenta, non lo ami, x questo stai così".
Sai, a volte temo che, ignorando queste sensazioni, è come se mi convincessi, sbagliando, di amarlo ma in realtà è solo affetto...
ora va meglio, ma quando mesi fa ho cominciato a star male volevo sbattere la testa contro il muro..mi sembrava di aver ricevuto un bel regalo dal cielo e non saper apprezzar..
mi è anche capitato di temere che si avvicinasse a me..
che tristezza..
ci sono specialisti esperti nella cura di questo problema? sperando sia questo il problema...


Guarda, non so se può aiutarti e non so nemmeno se ricadrebbe nel mero tentativo di rassicurazione, ma un noto psicologo relazionale scrive che l'amore vero è costituito da tre fattori:

Affetto -> voler il bene dell'altro

Passione -> trasporto fisico e mentale

Impegno -> tanta volontà nel continuare il rapporto e tenerlo vivo

Ovviamente poi ognuno ha il suo modo di amare, c'è chi dà più importanza all'affetto, chi alla passione, chi all'impegno, non esiste una regola... sinteticamente l'amore è una combinazione sempre diversa (e variabile nel tempo) di questi tre fattori... e forse questo è il bello che ci rende tutti diversi!

Il senso è che non voglio rispondere alla tua domanda "lo amo oppure no?" tipica di chi è affetto da doc da relazione, ma semplicemente aiutarti, dove possibile, a smontare eventuali falsi miti che ti sei creata nella mente a proposito dell'amore.

Per me significa poco dire "è se fosse solo affetto?". L'affetto è fondamentale nell'amore come la passione e l'impegno. In un rapporto potrebbe nascere un periodo dove si dà maggiore importanza magari solo all'affetto... non c'è niente di male. Ricorda che non esiste una definizione di amore universale per cui pensi di dovertici ritrovare pienamente per definirti "innamorata", inoltre l'amore non è nulla di magico e nulla che ti avviluppa passivamente... l'amore è, a mio avviso, una parte attiva della tua scala decisionale, è la maggiore esternazione di una propria e cosciente volontà, pertanto l'amore si costruisce e non si riceve come un pacco regalo, nè tantomeno non ha bisogno di continue "manutenzioni". Detto in soldoni, qualsiasi sia la tua decisione, ti invito a pensare in maniera più terrena e realistica all'amore tra due persone, abbandonando, se ti è possibile, tutta l'ovattatura decorativa della cultura puramente romantica fatta da cuori a 1000 tutti i giorni, coccoloni continui, sofferenze atroci, mancanze estreme, ecc.

L'amore è la cosa più bella del mondo se lo rendi realistico e stai con i piedi per terra, altrimenti diventa una sfuggente chimera che ti avviluppa in false aspettative. Non sono io a dirlo, ma fior fiore di psicologi (altrimenti mi sarei già ossessionato con un pensiero del tipo "caspita, ma se parlo così è perchè forse non ho trovato l'amore vero???" blink.gif )

Non necessariamente riferendomi al tuo caso, io credo che troppo spesso le "frasi fatte", magari strappate dai baci perugina, rovinano i migliori rapporti.

Il mio è solo un invito ad una sacrosanta riflessione, sia chiaro!

Giosmile

ciao giosmile,
grazie x gli spunti di riflessione!
Leggo che AFFETTP-PASSIONE-VOLONTà, Ovviamente poi ognuno ha il suo modo di amare, c'è chi dà più importanza all'affetto, chi alla passione, chi all'impegno, non esiste una regola... sinteticamente l'amore è una combinazione sempre diversa (e variabile nel tempo) di questi tre fattori... e forse questo è il bello che ci rende tutti diversi!
Dunque..in un dato periodo potrei provare affetto e avere volontà ma non passione..e non pensi che non ci sarebbe differenza fra un fidanzato ed un amico?
Quante volte ho sentito la frase"pensavo fosse amore, invece era solo abitudine..".
La maggior parte delle volte mi avvicino e lo bacio...ma non provo niente!!!!! Poche volte quando sono con lui ho voglia di andare oltre..
Sai cosa mi spaventa?Il fatto di convincermi, sbagliando, di amarlo e poi svegliarmi-magari dopo il matrimonio..che x me è sacro!!!-e scoprire che me l'ero inventato..
Poi..posso chiederti un'altra cosa?come mai mi è capitato ora? Mai successo prima..
A lui tengo molto...come dici tu l'amore si costruisce insieme, e i presupposti per un rapporto sereno ci sono tutti..con lui sto bene, mi rende serena..forse sentirei anche la felicità..ma mi sento come bloccata..e non capisco perchè con lui...



Inviato da: giovannalapazza il Venerdì, 20-Feb-2009, 16:37
espranza ti accade con lui probabilmente perchè con lui sei più felice

vedi per assurdo il doc attacca solo quando finalmente siamo sicuri e felici

magari gli uomini precedenti ti davano più filo da torcere, eri meno sicura di loro

e così l'oss è partita solo ora per rovinarti la vita

perchè il fine del doc è uno e solo uno : rovinarci la vita

non permetterglielo


Inviato da: esperanza il Venerdì, 20-Feb-2009, 20:58
QUOTE (giovannalapazza @ Venerdì, 20-Feb-2009, 15:37)
espranza ti accade con lui probabilmente perchè con lui sei più felice

vedi per assurdo il doc attacca solo quando finalmente siamo sicuri e felici

magari gli uomini precedenti ti davano più filo da torcere, eri meno sicura di loro

e così l'oss è partita solo ora per rovinarti la vita

perchè il fine del doc è uno e solo uno : rovinarci la vita

non permetterglielo

Pensa te...Si, effettivamente con lui potrei essere la donna più felice del mondo ed è la prima volta-a parte un'esperienza adolescenziale molto carina..ma è un'altra storia..un'altra età..-che mi sento serena..
Pensa, l'ho conosciuto ed ho subito pensato "è Lui", ma non perchè fossi travolta dalla passione, semplicemente mi faceva star bene..dopo due giorni, DICO 2!!, una bella domenica mattina, ho fatto una passegg, sono entrata in Chiesa e ho ringraziato il Signore per averlo incontrato..ero serena...il pomeriggio mi sono sentita come svotata, come se mi fosse crollato l'interesse..ed è andata sempre peggio..
Ho cominciato a piangere in continuazione, mi sentivo attacchi di ansia, la psichiatra a cui mi sono rivolta mi ha diagnostic depressione-e magari un crollo psicofisico causato da quell'anno terribile di stress ci stava..- ma io nei colloqui, fra le lacrime, ho sempre puntato l'attenzione su questo problema..ho sempre detto che era il rapporto con lui che mi preoccupava, mi angosciava, temevo di non amarlo, ero ossessionata da questo pensiero, da quando aprivo gli occhi la mattina, a quando li richiudevo..
ho preso l'entact per 4 mesi, poi sono stata meglio...ma so io quello che ho passato..
possibile che nessuno-una psichiatra, uno psicanalista, una psicologa comportament-abbia pensato a un DOC da relazione?????????
Addirittura lo psicanalista-non me l'ha mai detto ma fatto capire-pensava che fosse proprio così...lo consideravo ( o considero...non so ancora) COME MIO FRATELLO PERCHè FECI UN SOGNO DI QUESTO TIPO...
Posso chiederti se sai cosa lo fa scattare? Non so..un trauma, una paura, o aver sofferto in passato-x chi, come dici tu mi dava filo da torcere-, ecc..
Grazie mille, sei tanto cara!!!

Inviato da: bla il Venerdì, 20-Feb-2009, 22:03
ciao esperanza..anche io spffro di doc da relazione ed anche io sono terrorizzata dall'idea di non poterlo amare,mi vengono mille dubbi in merito..ed anche io ,come te,ho ringraziato Dio per aver messo sulla mia strada un angelo(il mio ragazzo)..credo che in fondo noi abbiamo anche ossessioni religiose,perchè anche io,come te,ho paura di scoprire che non era lui la persona che amavo dopo averlo sposato,addirittura io ho paura di "prendere in giro" Dio qualora lo sposassi senza amarlo..beh,la cosa che io posso dirti,come ti è già stato detto,è che il doc colpisce ciò a cui teniamo di più...nasce dal fatto di non poter accettare,neanche al livello di pensiero,che qualcosa non possa andare nella nostra storia..e questo perchè la nostra relazione è ciò che di più bello abbiamo..io ti capisco,come tutti,è dura,sapere,volere fortemente,ma non riuscire a fermare il dubbio..l'unico modo per uscirne è vivere con quel dubbio,è atroce vivere cosi,ma solo cosi si supera il doc,vivendo COME SE la paura fosse vera..

Inviato da: esperanza il Venerdì, 20-Feb-2009, 22:39
Ciao BLA,
come hai capito di avere il doc? Te l'hanno diagnosticato o hai letto info su internet?
Mi sembra assurdo..
anche a te capita di non voler vivere l'intimità con lui?
ma sai, bla, quante volte ho pensato "non provo niente, ora lo lascio?" e di non essee neanche disperata per questo...tant'è che stavo quasi per convincermi che, non provando neanche dolore, forse sarebbe stata la scelta giusta..
E' veramente difficile e molto doloroso andare avanti in questa situazione..tu mi capisci..
Poi senti esperienze di gente che dice"si, era una persona meravigliosa, ma io non l'amavo" e ti chiedi:"e se fosse anche la mia situazione? quanta gente sta insieme solo perchè l'altro assicura stabilità?Come si fa a distinguere la mancanza di amore da una patologia?"
Baciarlo e non sentire nulla..vederlo vicino a te e non sntir nulla..temere che ti desideri perchè tu non lo desideri...
E' dura...e ringrazio tutti voi x il sostegno!!!!

Inviato da: bla il Venerdì, 20-Feb-2009, 23:31
io ho capito di avere il doc perchè dalla sera alla mattina,dopo un anno di relazione meravigliosa,mi è crollato il mondo addosso,non sapevo più se quello che provavo per lui era amore dal momento che avevo ripensato ad un mio ex..ero terrorizzata..pensavo a questa cosa dalla mattina alla sera,non sapevo se era normale pensare al mio ex e se questo significasse amare ancora lui e di conseguenza non il mio ragazzo..poi ho comiciato a stare male sul serio notando tutti i difetti,fisici e caratteriali,del mio ragazzo,pensando di non riuscire a stare con lui per quelle cose..sono stata davvero male,ma la cosa che mi fece capire che c'era qualcosa che non andava era il fatto che tutto fosse successo cosi,senza nessun motivo, e semplicemente perchè lo avevo pensato..cosi andai da uno psicologo e lui mi fece diagnosi di doc,anche perchè in passato,seppure non sapevo nulla,ne avevo sofferto in altre forme..rispetto alle tue domande sono tipiche di chi ha il doc..paradossalmente noi entriamo in panico perchè non "sentiamo"..beh,non c'è proprio nulla da sentire..seppure tu lo chiedessi a qualcuno,nessuno ti risponderebbe che quando sta con il proprio compagno/a sente qualcosa nel momento in cui se lo chiede..il"sentire"fa parte delle emozioni e si tratta si reazioni spontanee che mai potremo riprodurre a comando o ricercare forzatamente,otteremmo l'effetto contrario..il fatto è che noi confondiamo le emozioni e con i sentimenti,perciò se non ci sono emozioni non ci sono sentimenti e non è assolutamente vero..in effetti in noi,proprio perchè la nostra storia stava andando a gonfie vele,l'ansia è prevalsa nel volere scomporre ogni pensiero,sensazione,emozione,idea per dimostrarci che tutto ciò era vero..ma i sentimenti ci sono,nascosti dietro questo enorme lavoro(tra l'altro inutile,ma per noi vitale per risolvere il dubbio)mentale che facciamo..forza cara,se ne esce..

Inviato da: esperanza il Sabato, 21-Feb-2009, 14:07
Ciao bla,
una delle poche differenze fra le nostre esperienze è che a te è successo dopo un anno...a me dopo due gg..che sfiga PSICO nuvola.gif
per il resto mi sembrano molto simili..posso farti qualche latra domanda?
spero di non seccarti..se non ti va di risp no problem!dal punto di vista sessuale, quando ti capitava di star vicino a lui e non sentir trasporto, come ti comportavi? quali strategie mettevi in atto?
Grazie di cuore, mi sento già meglio sai?
forse perchè quello che mi succede non è più tanto misterioso e x come sono fatta io più le cose sono chiare meglio è...altrimenti continuo ad arrovellarmi finchè non trovo una minima risposta..pensa come sto messa se è doc PSICO-cosa.gif

Inviato da: bla il Sabato, 21-Feb-2009, 15:56
cara esperanza,quando non senti trasporto,sia fisico che affettivo,non devi fare nulla..lo so che è dura,che ti viene l'ansia,ma devi resistere..è solo un momento che passa e noi non lo dobbiamo rendere interminabile nè analizzandolo,nè facendo qualcosa per rassicurarci o tranquillizzarci perchè cosi daremmo importanza a quei momenti di "non sentir niente",invece ,cercando di ignorarli,li ridimensioniamo..quantomeno ci proviamo..questo è il significato del non compulsare,solo cosi possiamo ritrovare quella spontaneità nel rapporto che è andata persa ..poi vedrai e ti renderai conto da sola che agendo cosi,cioè non compulsando(ti ripeto,è difficilissimo)le ossessioni diminuiranno..poi vivi i tuoi dubbi come qualcosa che non ti appartiene,ma è solo un prodotto(falso,tra l'altro)del tuo cervello,vivili con distacco:non appena ti partono i pensieri chiamali per nome,DOC..pensa che sono solo pensieri automatizzati che non significano niente,che ti si ripresentano cosi frequentemente solo perchè ne hai paura..ah,un consiglio,leggi il libro del dott Melli "vincere le ossessioni",cosi capisci meglio cos'è il doc..per qualsiasi altra cosa,sono qui..fatti forza..

Inviato da: biagina il Sabato, 21-Feb-2009, 16:28
Ciao a tutti,
mi trovo nel vostro forum un po' per caso e un po' no. Ho un'amica che soffre di disturbo ossessivo compulsivo, l'ha scoperto solo qualche mese dopo essersi sposata e dopo essersi dedicata alla lettura di un libro in proposito. Stamattina è venuta da me e molte delle cose che voi scrivete qui, io le vedo in lei, anzi le sento dire da lei e mi accorgo come lei parli senza provare emozione, come cerchi di razionalizzare tutto senza riuscirci sempre, come abbia paura di essere lasciata dal marito e tante altre cose che lei fa per mettere a tacere l'ansia.

Del doc avevo sentito parlare in modo errato quando alcune persone mi raccontavano, senza averle provate, di fissazioni legate al lavarsi in continuazione le mani o a volere controllare se il gas fosse spento. Ho scoperto che questi possono essere solo alcuni dei molteplici aspetti e che il disturbo va molto oltre. La mia amica va da una psicologa, ma ancora la strada è lunga.
Io, dal canto mio, vorrei fare di più. Sono una giornalista freelance e visto che - ma smentitemi pure se sbaglio - in Italia difficilmente sui giornali, che non siano specifici ci si occupa di queste cose, vorrei scrivere un articolo, raccogliendo testimonianze in particolare da parte di chi soffre o ha sofferto di questo disturbo. Questo desiderio è nato dopo che mi sono resa conto, insieme alle mia amica, che molto spesso non si capisce cosa si ha e non si sa neanche come riconoscerlo nè tantomeno come definirlo.
So bene che un articolo non può risolvere i problemi, ma credo che parlarne, soprattutto per chi magari ha accanto una persona che soffre del disturbo, ma ignora totalmente cosa sia (ho chiesto a tanti laureati e non ne conoscevano l'esistenza), può sempre servire.
Sono registrata con una mail se volete potete contattarmi così o anche qui,pure dandomi solo il vostro nome. Per un altro articolo su una tematica delicata come questa, che ho scritto per una rivista, per tutelare la riservatezza di chi me l'ha chiesto, ho fatto così.
Vi ringrazio.
Cristina

Inviato da: esperanza il Sabato, 21-Feb-2009, 18:01
Ciao BLA,
sto già sperimentando quanto ciò che dici sia vero, da quando ho capito che il mio poblema potrebbe essere quello-fortunatamente le mie compulsioni si manifestano solo a livello di dubbi, pensieri negativi e non comportamenti come lavarsi continuam mani, o controll gas..-e quindi riesco a dargli un nome, sto meglio.
Seguirò il tuo consiglio sulla sfera sessuale, e spero di riuscire a debebellare del tutto questo scherzo del cervello!
Lunedì vado ad acquistare il libro che mi hai indicato!
Grazie mille!!!!!!!!!!!!!!!!!

Inviato da: giovannalapazza il Sabato, 21-Feb-2009, 19:04
QUOTE (biagina @ Sabato, 21-Feb-2009, 16:28)
Ciao a tutti,
mi trovo nel vostro forum un po' per caso e un po' no. Ho un'amica che soffre di disturbo ossessivo compulsivo, l'ha scoperto solo qualche mese dopo essersi sposata e dopo essersi dedicata alla lettura di un libro in proposito. Stamattina è venuta da me e molte delle cose che voi scrivete qui, io le vedo in lei, anzi le sento dire da lei e mi accorgo come lei parli senza provare emozione, come cerchi di razionalizzare tutto senza riuscirci sempre, come abbia paura di essere lasciata dal marito e tante altre cose che lei fa per mettere a tacere l'ansia.

Del doc avevo sentito parlare in modo errato quando alcune persone mi raccontavano, senza averle provate, di fissazioni legate al lavarsi in continuazione le mani o a volere controllare se il gas fosse spento. Ho scoperto che questi possono essere solo alcuni dei molteplici aspetti e che il disturbo va molto oltre. La mia amica va da una psicologa, ma ancora la strada è lunga.
Io, dal canto mio, vorrei fare di più. Sono una giornalista freelance e visto che - ma smentitemi pure se sbaglio - in Italia difficilmente sui giornali, che non siano specifici ci si occupa di queste cose, vorrei scrivere un articolo, raccogliendo testimonianze in particolare da parte di chi soffre o ha sofferto di questo disturbo. Questo desiderio è nato dopo che mi sono resa conto, insieme alle mia amica, che molto spesso non si capisce cosa si ha e non si sa neanche come riconoscerlo nè tantomeno come definirlo.
So bene che un articolo non può risolvere i problemi, ma credo che parlarne, soprattutto per chi magari ha accanto una persona che soffre del disturbo, ma ignora totalmente cosa sia (ho chiesto a tanti laureati e non ne conoscevano l'esistenza), può sempre servire.
Sono registrata con una mail se volete potete contattarmi così o anche qui,pure dandomi solo il vostro nome. Per un altro articolo su una tematica delicata come questa, che ho scritto per una rivista, per tutelare la riservatezza di chi me l'ha chiesto, ho fatto così.
Vi ringrazio.
Cristina

ciao cristina , proposta molto interessante , io sono disponibile se vuoi a scrivere la mia storia

inoltre puoi tranquillamente usare tutto il materiale che troverai qui sul forum

e' importante per es mettere in evidenza che esistono due tipi particolari di doc

che sono addirittura "discriminati" e poco conosciuti anche tra i professionisti

che conoscono questa malattia

sono il doc omosesssuale e quello da relazione

mi piacerebbe che fosse diffuso il piu possibile il messaggio che chi ha dubbi

sul proprio orientamento sessuale o sul proprio partner , chi dubita di essere

veramente innamorato o teme di essere gay potrebbe avere il doc

consigli errati da parte di chi ignora questi due sintomi del doc possono fare molto

danno, tante coppie felici e sane si sono rotte per questo, tanti non vivono piu'

con gioia il sesso a causa di queste paure irrazionali e poco "spiegabili" a chi

non le vive

sono qui per tutto se vuoi

simona

Inviato da: biagina il Sabato, 21-Feb-2009, 20:10
QUOTE (esperanza @ Sabato, 21-Feb-2009, 17:01)
Ciao BLA,
sto già sperimentando quanto ciò che dici sia vero, da quando ho capito che il mio poblema potrebbe essere quello-fortunatamente le mie compulsioni si manifestano solo a livello di dubbi, pensieri negativi e non comportamenti come lavarsi continuam mani, o controll gas..-e quindi riesco a dargli un nome, sto meglio.
Seguirò il tuo consiglio sulla sfera sessuale, e spero di riuscire a debebellare del tutto questo scherzo del cervello!
Lunedì vado ad acquistare il libro che mi hai indicato!
Grazie mille!!!!!!!!!!!!!!!!!

Molto interessante quello che mi dici, se ti volessi contattare via mail. Ho molte cose da chiederti. Come posso fare per arrivare alla tua mail?
Ciao,
Cristina

Inviato da: bla il Sabato, 21-Feb-2009, 22:46
QUOTE (esperanza @ Sabato, 21-Feb-2009, 17:01)
Ciao BLA,
sto già sperimentando quanto ciò che dici sia vero, da quando ho capito che il mio poblema potrebbe essere quello-fortunatamente le mie compulsioni si manifestano solo a livello di dubbi, pensieri negativi e non comportamenti come lavarsi continuam mani, o controll gas..-e quindi riesco a dargli un nome, sto meglio.
Seguirò il tuo consiglio sulla sfera sessuale, e spero di riuscire a debebellare del tutto questo scherzo del cervello!
Lunedì vado ad acquistare il libro che mi hai indicato!
Grazie mille!!!!!!!!!!!!!!!!!

le tue sono compulsioni mentali..mentre chi ha il doc da controllo non si sente sicuro di aver chiuso il gas e torna indietro irrazionalmente mille volte per controllare,noi ritorniamo mille volte irrazionalmente indietro sul cercare di capire se lui è quello giusto o meno,attraverso ulteriori dubbi,dialogo interno per rassicurarci,ripercorrere i momenti belli e brutti per capire se e quanto fossero davvero cosi,paragonando la nostra storia a quella degli altri,analizzando nei minimi dettagli il partner ecc..le compulsioni mentali sono più difficili da eliminare perchè il pensiero non può essere controllato,come invece le azioni..è dura,ma piano piano se ne esce..io sono stata aiutata tantissimo dalle persone di questo forum,questa è una risorsa importante,come anche una buona conoscenza del disturbo,ma l'impegno a non compulsare deve venire da noi..mi fa piacere tu stia già meglio,ricorda di non abbassare mai la guardia,il doc è ciclico ed è nei momenti in cui si è più liberi dalle ossessioni che si deve lavorare di più a ridimensionare le nostre paure..

Inviato da: esperanza il Sabato, 21-Feb-2009, 23:37
QUOTE (biagina @ Sabato, 21-Feb-2009, 15:28)
Ciao a tutti,
mi trovo nel vostro forum un po' per caso e un po' no. Ho un'amica che soffre di disturbo ossessivo compulsivo, l'ha scoperto solo qualche mese dopo essersi sposata e dopo essersi dedicata alla lettura di un libro in proposito. Stamattina è venuta da me e molte delle cose che voi scrivete qui, io le vedo in lei, anzi le sento dire da lei e mi accorgo come lei parli senza provare emozione, come cerchi di razionalizzare tutto senza riuscirci sempre, come abbia paura di essere lasciata dal marito e tante altre cose che lei fa per mettere a tacere l'ansia.

Del doc avevo sentito parlare in modo errato quando alcune persone mi raccontavano, senza averle provate, di fissazioni legate al lavarsi in continuazione le mani o a volere controllare se il gas fosse spento. Ho scoperto che questi possono essere solo alcuni dei molteplici aspetti e che il disturbo va molto oltre. La mia amica va da una psicologa, ma ancora la strada è lunga.
Io, dal canto mio, vorrei fare di più. Sono una giornalista freelance e visto che - ma smentitemi pure se sbaglio - in Italia difficilmente sui giornali, che non siano specifici ci si occupa di queste cose, vorrei scrivere un articolo, raccogliendo testimonianze in particolare da parte di chi soffre o ha sofferto di questo disturbo. Questo desiderio è nato dopo che mi sono resa conto, insieme alle mia amica, che molto spesso non si capisce cosa si ha e non si sa neanche come riconoscerlo nè tantomeno come definirlo.
So bene che un articolo non può risolvere i problemi, ma credo che parlarne, soprattutto per chi magari ha accanto una persona che soffre del disturbo, ma ignora totalmente cosa sia (ho chiesto a tanti laureati e non ne conoscevano l'esistenza), può sempre servire.
Sono registrata con una mail se volete potete contattarmi così o anche qui,pure dandomi solo  il vostro nome. Per un altro articolo su una tematica delicata come questa, che ho scritto per una rivista, per tutelare la riservatezza di chi me l'ha chiesto, ho fatto così.
Vi ringrazio.
Cristina

Ciao cristina,
guarda, io in questo forum ho trovato gente deliziosa e sto cercando di parlare con loro del mio problema x cercare una spiegazione..ma nessuno specialista mi ha mai diagnosticato il doc..anche se qui più di una persona ne riconosce i sintomi in quello che racconto..
Se vuoi scrivere un articolo ti conviene chiedere a chi sa con certezza di averlo, perchè io non sono un medico e non vorrei che la mia testimonianza fosse fuorviante.
In ogni caso, se dovessi decidere di parlarne con la psicologa con cui ho fatto qualche colloquio-interrotto per ragioni economiche- e lei dovesse confermarmi questa diagnosi, te lo farò sapere.
Grazie!
Buona ricerca!

Inviato da: Giosmile il Lunedì, 23-Feb-2009, 18:45
QUOTE (biagina @ Sabato, 21-Feb-2009, 15:28)
Ciao a tutti,
mi trovo nel vostro forum un po' per caso e un po' no. Ho un'amica che soffre di disturbo ossessivo compulsivo, l'ha scoperto solo qualche mese dopo essersi sposata e dopo essersi dedicata alla lettura di un libro in proposito. Stamattina è venuta da me e molte delle cose che voi scrivete qui, io le vedo in lei, anzi le sento dire da lei e mi accorgo come lei parli senza provare emozione, come cerchi di razionalizzare tutto senza riuscirci sempre, come abbia paura di essere lasciata dal marito e tante altre cose che lei fa per mettere a tacere l'ansia.

Del doc avevo sentito parlare in modo errato quando alcune persone mi raccontavano, senza averle provate, di fissazioni legate al lavarsi in continuazione le mani o a volere controllare se il gas fosse spento. Ho scoperto che questi possono essere solo alcuni dei molteplici aspetti e che il disturbo va molto oltre. La mia amica va da una psicologa, ma ancora la strada è lunga.
Io, dal canto mio, vorrei fare di più. Sono una giornalista freelance e visto che - ma smentitemi pure se sbaglio - in Italia difficilmente sui giornali, che non siano specifici ci si occupa di queste cose, vorrei scrivere un articolo, raccogliendo testimonianze in particolare da parte di chi soffre o ha sofferto di questo disturbo. Questo desiderio è nato dopo che mi sono resa conto, insieme alle mia amica, che molto spesso non si capisce cosa si ha e non si sa neanche come riconoscerlo nè tantomeno come definirlo.
So bene che un articolo non può risolvere i problemi, ma credo che parlarne, soprattutto per chi magari ha accanto una persona che soffre del disturbo, ma ignora totalmente cosa sia (ho chiesto a tanti laureati e non ne conoscevano l'esistenza), può sempre servire.
Sono registrata con una mail se volete potete contattarmi così o anche qui,pure dandomi solo il vostro nome. Per un altro articolo su una tematica delicata come questa, che ho scritto per una rivista, per tutelare la riservatezza di chi me l'ha chiesto, ho fatto così.
Vi ringrazio.
Cristina


Sono anche io disponibile. Tra l'altro sul forum puoi prelevare tutto il materiale disponibile che credo sia gia tanto.

Ti invito magari a sottolineare l'esistenza di questi due tipi di doc (omosex e relazione) e spiegarne le dinamiche, perchè davvero sono difficili da leggere in giro e molta gente si trova a fare scelte veramente sbagliate!

Giosmile

Inviato da: Giosmile il Lunedì, 23-Feb-2009, 19:09
QUOTE (esperanza @ Venerdì, 20-Feb-2009, 15:15)
QUOTE (Giosmile @ Venerdì, 20-Feb-2009, 01:05)
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 20:23)
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 14:15)
QUOTE (esperanza @ Giovedì, 19-Feb-2009, 02:17)
ciao..l'articolo che hai postato mi sembra una lucina di speranza...
l'ho conosciuto 10 mesi fa...e dopo due gg mi è successa una cosa strana:mi sono sentita come crollare l'interesse per lui..
ma la cosa assurda è che ci pensavo in continuaz, e stavo male..non facevo che piangere...x farla breve: visita psichiatr, diagnosi di depress-dato il periodo stressantissimo al lavoro-e mesi duri...davvero duri....ora va meglio ma nei suoi confronti...è come se non potessi concepire di star senza di lui, come se sapessi che lui è l'uomo della mia vita..senza provare NIENTE!
Ci sono dei momenti in cui mi sembra di tornare a vivere-per la presenza di emozioni-ma poi ritorna tutto come prima..
pesni si tratti di doc?

può essere benissimo sia doc da realazione che depressione

leggiti le varie discussioni qui in evidenza

l'assenza di emozioni , il non sentire l'amore è tipico di questo doc

ma anche della depressione

se però tendi ad arrovellarti , a fare prove per vedere cosa senti, a parlare con te stessa proponendoti domande fatte di se...però ò..ma allora, se chiedi di continuo rassicurazioni ecc...

ci sei in pieno

la bella notizia è che lo ami

la brutta è che hai il doc

cara giovanna,
grazie x l'ascolto..ma come faccio a sconfiggere quetsa cosa?
poco fa, x esempio, l'ho sentito e ho provato delle sensaz spiacevoli..come se qualcosa dentro di me mi dicesse "attenta, non lo ami, x questo stai così".
Sai, a volte temo che, ignorando queste sensazioni, è come se mi convincessi, sbagliando, di amarlo ma in realtà è solo affetto...
ora va meglio, ma quando mesi fa ho cominciato a star male volevo sbattere la testa contro il muro..mi sembrava di aver ricevuto un bel regalo dal cielo e non saper apprezzar..
mi è anche capitato di temere che si avvicinasse a me..
che tristezza..
ci sono specialisti esperti nella cura di questo problema? sperando sia questo il problema...


Guarda, non so se può aiutarti e non so nemmeno se ricadrebbe nel mero tentativo di rassicurazione, ma un noto psicologo relazionale scrive che l'amore vero è costituito da tre fattori:

Affetto -> voler il bene dell'altro

Passione -> trasporto fisico e mentale

Impegno -> tanta volontà nel continuare il rapporto e tenerlo vivo

Ovviamente poi ognuno ha il suo modo di amare, c'è chi dà più importanza all'affetto, chi alla passione, chi all'impegno, non esiste una regola... sinteticamente l'amore è una combinazione sempre diversa (e variabile nel tempo) di questi tre fattori... e forse questo è il bello che ci rende tutti diversi!

Il senso è che non voglio rispondere alla tua domanda "lo amo oppure no?" tipica di chi è affetto da doc da relazione, ma semplicemente aiutarti, dove possibile, a smontare eventuali falsi miti che ti sei creata nella mente a proposito dell'amore.

Per me significa poco dire "è se fosse solo affetto?". L'affetto è fondamentale nell'amore come la passione e l'impegno. In un rapporto potrebbe nascere un periodo dove si dà maggiore importanza magari solo all'affetto... non c'è niente di male. Ricorda che non esiste una definizione di amore universale per cui pensi di dovertici ritrovare pienamente per definirti "innamorata", inoltre l'amore non è nulla di magico e nulla che ti avviluppa passivamente... l'amore è, a mio avviso, una parte attiva della tua scala decisionale, è la maggiore esternazione di una propria e cosciente volontà, pertanto l'amore si costruisce e non si riceve come un pacco regalo, nè tantomeno non ha bisogno di continue "manutenzioni". Detto in soldoni, qualsiasi sia la tua decisione, ti invito a pensare in maniera più terrena e realistica all'amore tra due persone, abbandonando, se ti è possibile, tutta l'ovattatura decorativa della cultura puramente romantica fatta da cuori a 1000 tutti i giorni, coccoloni continui, sofferenze atroci, mancanze estreme, ecc.

L'amore è la cosa più bella del mondo se lo rendi realistico e stai con i piedi per terra, altrimenti diventa una sfuggente chimera che ti avviluppa in false aspettative. Non sono io a dirlo, ma fior fiore di psicologi (altrimenti mi sarei già ossessionato con un pensiero del tipo "caspita, ma se parlo così è perchè forse non ho trovato l'amore vero???" blink.gif )

Non necessariamente riferendomi al tuo caso, io credo che troppo spesso le "frasi fatte", magari strappate dai baci perugina, rovinano i migliori rapporti.

Il mio è solo un invito ad una sacrosanta riflessione, sia chiaro!

Giosmile

ciao giosmile,
grazie x gli spunti di riflessione!
Leggo che AFFETTP-PASSIONE-VOLONTà, Ovviamente poi ognuno ha il suo modo di amare, c'è chi dà più importanza all'affetto, chi alla passione, chi all'impegno, non esiste una regola... sinteticamente l'amore è una combinazione sempre diversa (e variabile nel tempo) di questi tre fattori... e forse questo è il bello che ci rende tutti diversi!
Dunque..in un dato periodo potrei provare affetto e avere volontà ma non passione..e non pensi che non ci sarebbe differenza fra un fidanzato ed un amico?
Quante volte ho sentito la frase"pensavo fosse amore, invece era solo abitudine..".
La maggior parte delle volte mi avvicino e lo bacio...ma non provo niente!!!!! Poche volte quando sono con lui ho voglia di andare oltre..
Sai cosa mi spaventa?Il fatto di convincermi, sbagliando, di amarlo e poi svegliarmi-magari dopo il matrimonio..che x me è sacro!!!-e scoprire che me l'ero inventato..
Poi..posso chiederti un'altra cosa?come mai mi è capitato ora? Mai successo prima..
A lui tengo molto...come dici tu l'amore si costruisce insieme, e i presupposti per un rapporto sereno ci sono tutti..con lui sto bene, mi rende serena..forse sentirei anche la felicità..ma mi sento come bloccata..e non capisco perchè con lui...



Siamo abbastanza maturi per capire qual'è la differenza tra un amico ed un fidanzato... partendo innanzitutto dallo "scopo" che è completamente differente.

Da quello che leggo, cara esperanza, ho paura ceùhe tu sia piena zeppa di pensieri disfunzionali. Stai molto ma molto attenta a frasi fatte come:

"pensavo fosse amore, invece era solo abitudine.."

e altre che hai scritto... sono tanto "possibili" quanto "opinabili".

Non voglio dilungarmi molto sull'argomento, anche perchè certamente non mi reputo un esperto in materia, però credo di aver maturato alcuni pensieri al punto di sentirmi forte nel dire alcune considerazioni in merito. Innanzitutto non esiste amore senza abitudine. Tu conosci qualche coppia (sposata oppure no) che in tutta la relazione non ha mai vissuto momenti, chiamiamoli così, pacati e senza particolari novità? Per te essere coppia significa SEMPRE fare cose diverse, sentirsi sempre totalmente presi da innovazioni e continue modificazioni? Se la pensi così, significa che hai una mente molto da fiction e questo è un male perchè contribuisce significativamente sul doc da relazione. Essere coppia non è vivere i momenti felici, ma soprattutto saper affrontare quelli difficili godendo dei momenti belli. Purtroppo la vita non è come nei film, bisogna lavorare, si torna la sera stanchi, nervosi e svogliati, occorre collaborare in casa, accudire i figli (parlo almeno nel caso di rapporto di coppia in situazione di convivenza/matrimonio). L'abitudine è la routine giornaliera imprescindibile del tuo essere coppia e che NESSUNO potrà mai toglierti. In un rapporto solido, l'abitudine vale quanto vale quell'abitudine a cui siamo abituati a casa nostra, da single. Certamente occorre anche variare, essere capaci di ritagliare momenti di "diversità" che animino il rapporto, questo si, ma non si può definire l'essere coppia senza il prerequisito essenziale e naturale dell'abitudine giornaliera del nostro vivere.

L'amore si sperimenta come una volontà e se questa viene a mancare non c'è abitudine che ne faccia scusa. Per questo "spesso" si usano frasi fatte ed idiote, proprio perchè non si ha il coraggio di dire che "io non VOGLIO più stare con te".

Aggiungo che nel tuo caso, se ho capito bene, sei assieme al tuo ragazzo da pochi giorni... forse poche settimane... quindi innanzitutto non ci vedo nulla di strano se non hai ancora quel trasporto fisico (è un problema non fare l'amore subito??? Io credo sia solo un bene, ma è un mio parere), inoltre non vedo niente di strano nel fatto che tu non abbia ancora quel trasporto amoroso tipico di chi sta assieme da un po'... probabilmente vi state "testando", siete ancora in una fase di "esperimento", insomma viviti questo rapporto con tranquillità! Se inizi da adesso a dirti "ma lo amo? non lo amo?" non farai altro che alimentare un circuito vizioso che, dotandoti di questa continua "ricerca", non ti farà mai provare un bel niente a causa dell'ansia... Pensa a questo: se il doc "nasconde" l'amore a chi sta assieme da anni, figurati cosa può fare a chi sta assieme da poco tempo...

Due consigli: spogliati dai falsi miti in amore (pensa a quello che vuoi tu e non confrontarti con gli altri, ognuno ama a modo suo!) e vivi il rapporto rilassata!

Giosmile

Inviato da: Giosmile il Lunedì, 23-Feb-2009, 19:21
QUOTE (bla @ Venerdì, 20-Feb-2009, 12:46)
vedo che il doc continua a mietere vittime..ragazzi,forse sono proprio ad un passo dal diventare realmene pazza..scherzi a parte,ditemi che questo lo fate pure voi,fatemi sentire meno sola..addirittura il mio cervello mio propone,come pensiero,il suo nome,per vedere come reagisco:felicità,noia,rabbia..oppure familiarità,sensazione di "effetto che fa"sentendolo per sempre..mi sa che sono peggiorata..



cara bla,
certo che capita... a me addirittura capita di immaginarla "visivamente" in una certa situazione (es. sul divano dove di solito ci coccoliamo) e vedere l'effetto che fa in termini di "emozioni".

Sono pretese completamente disfunzionali, perchè ciò che riproduci è falsato completamente dall'ansia, dal fatto che la situazione sia una mera riproduzione mentale e non realistica e dal fatto che la tua stessa mente è portata a somatizzare le tue peggiori paure... insomma nulla è reale! Quando capita volta pagina, non alimentare il fuoco, dici a te stessa "che stronzata!".

Quello che sperimenti come sensazione negativa non è altro che ansia e basta... convinciti che questi test non servono ad un fico secco!

Giosmile

Inviato da: esperanza il Lunedì, 23-Feb-2009, 23:51
grazie giosmile!
allora ti spiego meglio, stiamo insieme da 10 mesi ma io ho cominciato a star male dopo pochissimi giorni..
Dopo soli due giorni mi è crollata quella serenità e quella felicità che ti avvolgono quando incontri una bella persona..due giorni..senza alcun motivo!! questo è quello che mi ha fatto pensare che ci sia qualcosa che non va in me e non in NOI.
Ho trascorso un periodo bruttissimo perchè sono stata sempre peggio, mi hanno diagnosticato una depressione associata ad ansia e lui mi è stato molto vicino..
c'erano momenti in cui avevo desiderio di fare l'amore con lui ma da dieci mesi a questa parte ormai si contano..
non ho fretta di vivere l'intimità con lui ma puoi capire come dopo dieci mesi l'assenza di tale desiderio mi preoccupi..
Eppure con lui sto troppo troppo bene, credimi, è un ragazzo meraviglioso e ne abbiamo superate tante insieme..
Grazie a voi tutti sono riuscita a dare un nome a questo mio disagio, perchè è orrendo avvicinarsi al proprio ragazzo e non provare nulla-io sono sempre stata molto affettuosa e quando mi sono innamorata in passato ho dato molto..questo mi rende questa attuale condizione ancora più preoccupante- e pensa a come sia sfiancate dopo dieci mesi non aver risolto molto..
Ma, ripeto, grazie a voi mi sento meglio, il solo fatto di sapere che i miei dubbi hanno una causa esterna alla coppia mi conforta e ce la sto mettendo tutta x non farmi fregare dai miei brutti pensieri.
Non pretendo l'amore da telenovelas..ma neanche il vuoto totale..e non posso farmi forza del fatto che col tempo l'abitudine sia fisiologica(lo penso anch'io) perchè nel mio caso è successo tutto troppo presto..
Non so come abbia fatto finora a resistere alla tentazione di lasciarlo..benchè sappia quanto vale ho sofferto davvero tanto PSICO sad.gif , e tu mi capisci..
Grazie ancora!!!!!

PS: ti ho inviato lo stesso testo come PM...che tonta PSICO rolleyes.gif

Inviato da: Giosmile il Martedì, 24-Feb-2009, 14:19
QUOTE (esperanza @ Lunedì, 23-Feb-2009, 22:51)
grazie giosmile!
allora ti spiego meglio, stiamo insieme da 10 mesi ma io ho cominciato a star male dopo pochissimi giorni..
Dopo soli due giorni mi è crollata quella serenità e quella felicità che ti avvolgono quando incontri una bella persona..due giorni..senza alcun motivo!! questo è quello che mi ha fatto pensare che ci sia qualcosa che non va in me e non in NOI.
Ho trascorso un periodo bruttissimo perchè sono stata sempre peggio, mi hanno diagnosticato una depressione associata ad ansia e lui mi è stato molto vicino..
c'erano momenti in cui avevo desiderio di fare l'amore con lui ma da dieci mesi a questa parte ormai si contano..
non ho fretta di vivere l'intimità con lui ma puoi capire come dopo dieci mesi l'assenza di tale desiderio mi preoccupi..
Eppure con lui sto troppo troppo bene, credimi, è un ragazzo meraviglioso e ne abbiamo superate tante insieme..
Grazie a voi tutti sono riuscita a dare un nome a questo mio disagio, perchè è orrendo avvicinarsi al proprio ragazzo e non provare nulla-io sono sempre stata molto affettuosa e quando mi sono innamorata in passato ho dato molto..questo mi rende questa attuale condizione ancora più preoccupante- e pensa a come sia sfiancate dopo dieci mesi non aver risolto molto..
Ma, ripeto, grazie a voi mi sento meglio, il solo fatto di sapere che i miei dubbi hanno una causa esterna alla coppia mi conforta e ce la sto mettendo tutta x non farmi fregare dai miei brutti pensieri.
Non pretendo l'amore da telenovelas..ma neanche il vuoto totale..e non posso farmi forza del fatto che col tempo l'abitudine sia fisiologica(lo penso anch'io) perchè nel mio caso è successo tutto troppo presto..
Non so come abbia fatto finora a resistere alla tentazione di lasciarlo..benchè sappia quanto vale ho sofferto davvero tanto PSICO sad.gif , e tu mi capisci..
Grazie ancora!!!!!

PS: ti ho inviato lo stesso testo come PM...che tonta PSICO rolleyes.gif



Scusa, prova a sperimentare non tanto le emozioni, ma la tua volontà!

Tu vuoi rimanere con lui? Prova a risponderti... vorresti che fosse tutto perfetto MA CON LUI?

Se la risposta è si, allora tutte le altre tue paranoie (pretesa di perfezione, cuori a 1000, passione intensa, ecc.) sono doc.

Devi:

1) Smontare falsi miti e false pretese -> pensieri disfunzionali

2) Capire ed accettare che spesso è l'ansia che non ti fa provare niente, nemmeno passione

3) Vivere "forti" della propria scelta, non ragionando sui dubbi e sulle paure (compulsioni), imponendosi di dire a se stessi "pensiero, io voglio stare con lui, non ti credo!"

4) Pazienza, forza di volontà e accettare le ricadute

5) Non lasciare il partner


Giosmile


Inviato da: esperanza il Martedì, 24-Feb-2009, 21:59
QUOTE (Giosmile @ Martedì, 24-Feb-2009, 13:19)
QUOTE (esperanza @ Lunedì, 23-Feb-2009, 22:51)
grazie giosmile!
allora ti spiego meglio, stiamo insieme da 10 mesi ma io ho cominciato a star male dopo pochissimi giorni..
Dopo soli due giorni mi è crollata quella serenità e quella felicità che ti avvolgono quando incontri una bella persona..due giorni..senza alcun motivo!! questo è quello che mi ha fatto pensare che ci sia qualcosa che non va in me e non in NOI.
Ho trascorso un periodo bruttissimo perchè sono stata sempre peggio, mi hanno diagnosticato una depressione associata ad ansia e lui mi è stato molto vicino..
c'erano momenti in cui avevo desiderio di fare l'amore con lui ma da dieci mesi a questa parte ormai si contano..
non ho fretta di vivere l'intimità con lui ma puoi capire come dopo dieci mesi l'assenza di tale desiderio mi preoccupi..
Eppure con lui sto troppo troppo bene, credimi, è un ragazzo meraviglioso e ne abbiamo superate tante insieme..
Grazie a voi tutti sono riuscita a dare un nome a questo mio disagio, perchè è orrendo avvicinarsi al proprio ragazzo e non provare nulla-io sono sempre stata molto affettuosa e quando mi sono innamorata in passato ho dato molto..questo mi rende questa attuale condizione ancora più preoccupante- e pensa a come sia sfiancate dopo dieci mesi non aver risolto molto..
Ma, ripeto, grazie a voi mi sento meglio, il solo fatto di sapere che i miei dubbi hanno una causa esterna alla coppia mi conforta e ce la sto mettendo tutta x non farmi fregare dai miei brutti pensieri.
Non pretendo l'amore da telenovelas..ma neanche il vuoto totale..e non posso farmi forza del fatto che col tempo l'abitudine sia fisiologica(lo penso anch'io) perchè nel mio caso è successo tutto troppo presto..
Non so come abbia fatto finora a resistere alla tentazione di lasciarlo..benchè sappia quanto vale ho sofferto davvero tanto PSICO sad.gif , e tu mi capisci.. 
Grazie ancora!!!!!

PS: ti ho inviato lo stesso testo come PM...che tonta PSICO rolleyes.gif



Scusa, prova a sperimentare non tanto le emozioni, ma la tua volontà!

Tu vuoi rimanere con lui? Prova a risponderti... vorresti che fosse tutto perfetto MA CON LUI?

Se la risposta è si, allora tutte le altre tue paranoie (pretesa di perfezione, cuori a 1000, passione intensa, ecc.) sono doc.

Devi:

1) Smontare falsi miti e false pretese -> pensieri disfunzionali

2) Capire ed accettare che spesso è l'ansia che non ti fa provare niente, nemmeno passione

3) Vivere "forti" della propria scelta, non ragionando sui dubbi e sulle paure (compulsioni), imponendosi di dire a se stessi "pensiero, io voglio stare con lui, non ti credo!"

4) Pazienza, forza di volontà e accettare le ricadute

5) Non lasciare il partner


Giosmile

Ciao giosmaile,
la mia risposta è SI!!!
L'ho detto tante volte...se non sentissi il vuoto dentro con lui sarei la ragazza più felice del mondo!!! Ma, come già detto, ora va meglio..grazie ai vostri consigli!
Sai, oggi avevo un appuntamento con la psichiatra-che mi ha seguito per la "depressione associata ad ansia", ho smesso a dicembre la terapia-durata poco perchè per fortuna non ho perso tempo e non l'ho fatta peggiorare-per farle sapere come andava, era l'ultimo colloquio per cui mi ha detto di chiamarla senza star lì ad andare da lei, visto che già un mese fa a livello di sintomi-nodo in gola, palpitazioni, ecc..-stavo molto meglio.
le ho detto che x motivi economici ho smesso la TCC e che ho riscontrato i miei sintomi in quella che viene definita DOC DA RELAZIONE..
La psichiatra mi ha detto di non far autodiagnosi, che non ho assolutamente il doc, che il doc da relazione non esiste e che il doc si manifetsa anche in altre situazioni e non riguarda solo i rapporti affettivi...
Non ti dico che tristezza mi ha messo.. PSICO sad.gif
Le ho detto che la mia non era presunzione, cercavo solo una soluzione con le persone che vivevano il mio stesso problema e che x me era importante dare un nome a quello che mi è successo...
Sono stata molto giù..poi ho cercato di non pensarci..passerà...
ma come mai ha detto quelle cose? Non esiste...? A chi posso chiedere se a Milano c'è un terapeuta che ne sappia qualcosa? anche se in realtà il problema economico resta...

Inviato da: bla il Mercoledì, 25-Feb-2009, 00:53
QUOTE (esperanza @ Martedì, 24-Feb-2009, 20:59)

le ho detto che x motivi economici ho smesso la TCC e che ho riscontrato i miei sintomi in quella che viene definita DOC DA RELAZIONE..
La psichiatra mi ha detto di non far autodiagnosi, che non ho assolutamente il doc, che il doc da relazione non esiste e che il doc si manifetsa anche in altre situazioni e non riguarda solo i rapporti affettivi...
Non ti dico che tristezza mi ha messo.. PSICO sad.gif
Le ho detto che la mia non era presunzione, cercavo solo una soluzione con le persone che vivevano il mio stesso problema e che x me era importante dare un nome a quello che mi è successo...
Sono stata molto giù..poi ho cercato di non pensarci..passerà...
ma come mai ha detto quelle cose? Non esiste...? A chi posso chiedere se a Milano c'è un terapeuta che ne sappia qualcosa? anche se in realtà il problema economico resta...

tipico e assolutamente triste..dici alla tua psicologa che il doc da relazione esiste e che a causa di specialisti non ferrati,ma soprattutto saccenti, come lei molte persone si rivolgono ad uno specialista ma continuano a soffrire e non sanno il perchè..distruggono la storia più bella della loro vita e non sanno il perchè,fanno soffrire il proprio partner e non sanno il perchè..
Scusami,non ce l'ho con te,mi dispiace un sacco perchè immagino la sofferenza che ti abbia arrecato questa cosa..consiglia alla tua cara psicologa di collegarsi al sito internet www.ocdonline.com e di leggere un pò gli articoli del dott.Steven Phillipson..

ma tu,ora come stai,intendo con il tuo ragazzo?

Inviato da: esperanza il Mercoledì, 25-Feb-2009, 01:11
QUOTE (bla @ Martedì, 24-Feb-2009, 23:53)
QUOTE (esperanza @ Martedì, 24-Feb-2009, 20:59)

le ho detto che x motivi economici ho smesso la TCC e che ho riscontrato i miei sintomi in quella che viene definita DOC DA RELAZIONE..
La psichiatra mi ha detto di non far autodiagnosi, che non ho assolutamente il doc, che il doc da relazione non esiste e che il doc si manifetsa anche in altre situazioni e non riguarda solo i rapporti affettivi...
Non ti dico che tristezza mi ha messo..  PSICO sad.gif
Le ho detto che la mia non era presunzione, cercavo solo una soluzione con le persone che vivevano il mio stesso problema e che x me era importante dare un nome a quello che mi è successo...
Sono stata molto giù..poi ho cercato di non pensarci..passerà...
ma come mai ha detto quelle cose? Non esiste...? A chi posso chiedere se a Milano c'è un terapeuta che ne sappia qualcosa? anche se in realtà il problema economico resta...

tipico e assolutamente triste..dici alla tua psicologa che il doc da relazione esiste e che a causa di specialisti non ferrati,ma soprattutto saccenti, come lei molte persone si rivolgono ad uno specialista ma continuano a soffrire e non sanno il perchè..distruggono la storia più bella della loro vita e non sanno il perchè,fanno soffrire il proprio partner e non sanno il perchè..
Scusami,non ce l'ho con te,mi dispiace un sacco perchè immagino la sofferenza che ti abbia arrecato questa cosa..consiglia alla tua cara psicologa di collegarsi al sito internet www.ocdonline.com e di leggere un pò gli articoli del dott.Steven Phillipson..

ma tu,ora come stai,intendo con il tuo ragazzo?

Ciao carissima bla,
col mio ragazzo va meglio perchè sono più serena..lui ha tanta pazienza, l'ha avuta anche oggi quando gli ho raccontato quello che mi ha detto la psichiatra..mi sono sentita crollare tutto il lavoro fatto, poi ho pensato che dovevo non dare troppa importanza a quanto successo...ma inizialamente avevo anche la nausea, non riuscivo neanche a leggere il forum con la tranquillità degli ultimi giorni...
ora va meglio.
Col mio ragazzo mi sento più serena, anche se x lasciarmi andare del tutto penso ci volgia tempo..
come dice giosmaile non è la priorità ma dopo dieci mesi ha la sua importanza e non è facile trascurare questo particolare..anche perchè ti porta a pensare "chissà se con un'altra persona sarebbe la stessa cosa" mah..
va bè, ora è meglio non pensarci, visto il mio stato d'animo.
Questo week end facciamo una gita grazie ad un'offerta...x la scarsa utilità del percorso terapeutico fatto finora, dove ognuno diceva la sua, a sto punto preferisco spendere qualche soldino per far qualcosa di piacevole..
Non ti ho mai chiesto come stai tu..scusa

Inviato da: esperanza il Mercoledì, 25-Feb-2009, 01:13
BLA..il sito è in inglese...mannaggia...me lo farò tradurre..
volevo chiederti..ma a te l'hanno diagnosticato il doc da relazione? Hai trovato un terapeuta che ne conosca l'esistenza o anche tu come me l'hai appreso informandoti sul sito?

Inviato da: bla il Mercoledì, 25-Feb-2009, 01:16
QUOTE (esperanza @ Mercoledì, 25-Feb-2009, 00:11)
QUOTE (bla @ Martedì, 24-Feb-2009, 23:53)
QUOTE (esperanza @ Martedì, 24-Feb-2009, 20:59)

le ho detto che x motivi economici ho smesso la TCC e che ho riscontrato i miei sintomi in quella che viene definita DOC DA RELAZIONE..
La psichiatra mi ha detto di non far autodiagnosi, che non ho assolutamente il doc, che il doc da relazione non esiste e che il doc si manifetsa anche in altre situazioni e non riguarda solo i rapporti affettivi...
Non ti dico che tristezza mi ha messo..  PSICO sad.gif
Le ho detto che la mia non era presunzione, cercavo solo una soluzione con le persone che vivevano il mio stesso problema e che x me era importante dare un nome a quello che mi è successo...
Sono stata molto giù..poi ho cercato di non pensarci..passerà...
ma come mai ha detto quelle cose? Non esiste...? A chi posso chiedere se a Milano c'è un terapeuta che ne sappia qualcosa? anche se in realtà il problema economico resta...

tipico e assolutamente triste..dici alla tua psicologa che il doc da relazione esiste e che a causa di specialisti non ferrati,ma soprattutto saccenti, come lei molte persone si rivolgono ad uno specialista ma continuano a soffrire e non sanno il perchè..distruggono la storia più bella della loro vita e non sanno il perchè,fanno soffrire il proprio partner e non sanno il perchè..
Scusami,non ce l'ho con te,mi dispiace un sacco perchè immagino la sofferenza che ti abbia arrecato questa cosa..consiglia alla tua cara psicologa di collegarsi al sito internet www.ocdonline.com e di leggere un pò gli articoli del dott.Steven Phillipson..

ma tu,ora come stai,intendo con il tuo ragazzo?

Ciao carissima bla,
col mio ragazzo va meglio perchè sono più serena..lui ha tanta pazienza, l'ha avuta anche oggi quando gli ho raccontato quello che mi ha detto la psichiatra..mi sono sentita crollare tutto il lavoro fatto, poi ho pensato che dovevo non dare troppa importanza a quanto successo...ma inizialamente avevo anche la nausea, non riuscivo neanche a leggere il forum con la tranquillità degli ultimi giorni...
ora va meglio.
Col mio ragazzo mi sento più serena, anche se x lasciarmi andare del tutto penso ci volgia tempo..
come dice giosmaile non è la priorità ma dopo dieci mesi ha la sua importanza e non è facile trascurare questo particolare..anche perchè ti porta a pensare "chissà se con un'altra persona sarebbe la stessa cosa" mah..
va bè, ora è meglio non pensarci, visto il mio stato d'animo.
Questo week end facciamo una gita grazie ad un'offerta...x la scarsa utilità del percorso terapeutico fatto finora, dove ognuno diceva la sua, a sto punto preferisco spendere qualche soldino per far qualcosa di piacevole..
Non ti ho mai chiesto come stai tu..scusa

ehi non ti preoccupare!comunque sto meglio,grazie..ma ora l'importante è che tu inizi a non compulsare..e fai bene,distraiti,quando ti vengono i pensieri,ripeto,saluta il tuo caro doc e digli di aspettare..rimanda,rimanda sempre..

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 25-Feb-2009, 02:13

Non è mia intenzione sponsorizzare l'autodiagnosi, ci mancherebbe, ma quando sento il parere di psicologi che addirittura arrivano a dire che il doc da relazione non esiste, sono felice di aver trovato questo forum prima di qualsiasi possibile scelta di andare da uno specialista.

In effetti dallo specialista non ci sono mai andato (per scelta!), ma credo di aver avuto l'intelligenza e le capacità cognitive giuste per capire dalla descrizione del fenomeno ma soprattutto dai racconti delle persone a cui hanno diagnosticato il doc e dai dettagliati confronti, che ci sono dentro proprio in pieno e non credo che uno psicologo, in 30min di seduta o poco più, avrebbe potuto fare di meglio prima di esacerbare il suo verdetto (sempre che un tale psicologo conoscesse bene il doc da relazione!).

In effetti se il doc da relazione lo si conosce bene, considerata la specificità di molti sintomi e comportamenti, direi che diagnosticarlo possa essere sufficientemente simile a diagnosticare un'appendicite da parte di un gastroenterologo.

Se invece non lo si conosce, la diagnosi potrebbe essere comunque molto dannosa perchè si allontanerebbe pericolosamente dall'oggetto principale, un po' come diagnosticare un'indigestione al posto dell'appendicite... prima o poi devi correre in ospedale con la peritonite!!!

Come si dice a Napoli, purtroppo di specialisti sciartapielli* ce ne sono parecchi in giro...

E' un mio parere.
Giosmile

* sciartapiello = buono a nulla, incapace

Inviato da: Xelotath il Mercoledì, 25-Feb-2009, 02:18
Salve a tutti..ho trovato e letto tutto il topic dopo una attenta ricerca su internet,sapevo di trovare,prima o poi,qualcuno col mio stesso problema...sono molto felice di cio'...ora pero' vorrei raccontarvi la mia storia,io mi riconosco nel Doc,ma voglio sapere che ne pensate voi tutti.

Ora,io ho gia' sofferto in passato di disturbo ossessivo compulsivo,che é andato mutando con la mia crescita,scomparendo per un po' di tempo,ma comunque ripresentandosi in media una volta all'anno.Quando avevo si e no una decina d'anni iniziavo ad aver percezione continua dello sbattere le palpebre,e non riuscivo a non pensarci(o al non pensare di pensarci) per settimane.Ma questo era certo un problema da poco,mi sono rivolto ai miei genitori che mi dicevano che era normale,era "la crescita" e cose del genere.Poi passò ad orribili pensieri quali pedofilia,sempre sui 12 anni(assurdita' pura) per poi sfociare definitivamente in Doc da omosessualita',che mi occupo' le meningi cronicamente per 2/3 anni,sempre venendo e sparendo...quest'ultimo fu tremendo,non riuscivo a guardare la tv,a parlare con persone del mio stesso sesso,addirittura mio padre..fu orribile,ma ero come consapevole(o almeno,una piccola parte di me),grazie alle mie esperienze passate che si trattasse di un prodotto della mia mente,e con l'arma del ragionamento,o meglio dire dell'indifferenza,lo sconfissi definitivamente.Ora,vi ho fatto questo preludio per spiegarvi che non sarebbe per me la prima volta(purtroppo) che affronto questo problema,e saprei anche come affrontarlo,anche se ora e' di certo mostruoso.Oggi ho 19 anni,sto con una ragazza di 17 da circa 9 mesi,sono sempre stato molto innamorato,e ricambiato,tutto perfetto e meraviglioso,senza un pensiero al mondo,con speranze e sogni meravigliosi che ci hanno reso le persone piu' felici di questa terra.Circa da una settimana,il dramma.Mi e' sorto infatti un dubbio a partire da una cosa che ancora ritengo grave per la mia meravigliosa relazione.Io ho sempre mal sopportato parlare al telefono,che sia con mia madre,mio padre o chiunque,lei invece lo adora.Da sempre quindi abbiamo parlato al telefono anche per tre ore al giorno,ed io l'ho sempre accontentata solo per farla felice,anche se per natura parlare senza vedere,senza toccare mi ha sempre dato noia.Con lei pero' ho sempre parlato molto e anche se a volte non mi andava,non ho mai dato peso a questo e tantomeno ne ho fatto un dramma per la mia relazione,basata su un amore vero,sulla mia volonta' di stare con lei e nessun'altro,la mai gioia di vederla,i sogni fatti insieme,la consapevolezza di non voler vivere un secondo della mia vita senza pensarmi suo...tutto ok fino a quando mi sono ritrovato,un paio di volte il sabato sera( noi siamo soliti molte volte passare tutta la sera insieme in macchina,dalle ultime ore del pomeriggio alle prime ore del mattino) a guardare l'ora e non pensare "caspita,il tempo vola,tra poco la devo riportare a casa",ma,in breve a pensare che le ore passassero lente,anche senza annoiarmi(come potrei col mio amore).Da li',una settimana fa,l'inferno.Una mattina mi alzo e penso "ma alla luce di quanto e' successo,io la amo davvero?" e giu' una folle ansia allo stomaco,una disperata ricerca della soluzione,con giri mentali assurdi,"prove" sottopostemi 24 ore su 24,(cerco di immaginarmela davanti,penso a come mi sentirei se partisse per sempre ecc...) e pianti perche' non potevo credere che questo potesse succedere alla mia storia meravigliosa,io volevo solo amarla come prima,non riuscivo a concepire che sul banco degli imputati della mia mente,sul tavolo del dubbio ci fosse la mia dolce metà,la mia unica certezza...da li' la follia si sviluppo',e iniziai a rendermi conto di non provare improvvisamente le stesse sensazioni con lei,perche' roso dentro dal cercare una conferma,la guardavo negli occhi e sentivo come se il mio amore,la mia sensazione di infinita dolcezza mi fosse preclusa...anche i miei sogni con lei era come se qualcosa me li avesse ferocemente rapiti,ed io mi distruggevo dal dolore...ma avevo un sospetto.In un paio di giorni iniziai a rendermi conto che le mie incertezze potessero avere la stesa origine dei miei doc precedenti.Inutile dire che la cosa mi portava sollievo,perche' continuavo ad esser consapevole del mio amore,del mio bisogno di stare solo con lei,per tutta la vita(perche' lo so che e' sbagliato,ma e' quello che sento)...Quando la vedevo mi sentivo in colpa,come se la stessi prendendo in giro,e non volevo,volevo il suo bene ed il mio in armonia,proprio come prima...volevo donarle il mio cuore in maniera incondizionata...e intanto continuavo a ossessionarmi.Qualcosa in me continava a ripetere,qualunque fosse il mio pensiero,che questa era la prima crepa vera,la consapevolezza che da li' finiva tutto,e non potevo farci niente...Un'ultima precisione,prima della mia odierna ragazza,ebbi una storia di circa 9 mesi con un'altra tizia,che lasciai io per incompatibilita' pesante su varie cose,sensazione di perdere occasioni stando con lei,NOIA pura e semplice,mancata volonta' di proseguire(anzi terrore nel pensarci).Ecco che con la mia odierna relazione,il primo avvisaglio di una velata noia mi fa impazzire,e fa scatenare in me il dubbio,perche' non voglio che accada di nuovo,non con lei,che so di amare,per cui farei di tutto,qualunque cosa...solo per il piacere di un suo sorriso,e la magnifica consapevolezza di esser io a renderla felice...


Vi prego aiutatemi,se solo avessi conferma si trattasse di Doc saprei che la mia storia non e' in pericolo,che il mio amore non sta appassendo contro la mia volonta',che posso sperare di uscirne,di smettere di cercare soluzioni e pormi dubbi,di alzarmi una amttina ed avere il cuore cosi' libero dal dimenticarmi ancora una volta del doc..fino al prossimo appuntamento.


In breve,non permettero' mai che questa maledetta cosa metta nel mezzo la mia piccola,che la tocchi e ne meta in forse la felicita',non me lo perdonerei MAI,e sono pronto a lottare contro questa sensazione di vuoto...che so essere falsa...

Ancora una volta per favore,aiuto...

Inviato da: Giosmile il Mercoledì, 25-Feb-2009, 02:38

Sembri quasi me al mio primo messaggio quì sul forum ma con 10 anni in meno PSICO wink.png

è palesemente doc

Come ti risponderebbe Simona:

la notizia bella è che la ami da morire (e si legge dal tuo testo in ogni riga)

la notizia brutta è che ora devi armarti di grande pazienza e forza di volontà per sconfiggerlo.

Quì sul forum potrai trovare fiumi di parole a proposito (terapie, interpretazioni, spunti di riflessione, ecc.)

Ecco... ora calmati! PSICO wink.png Se hai bisogno, noi siamo quì!

Giosmile

Inviato da: Xelotath il Mercoledì, 25-Feb-2009, 02:56
Grazie davvero...e' proprio cosi',sapere di non essere soli e' gia' un passo avanti...sapere che qualcuno sa di cosa stai parlando...per me che ne ho gia' sofferto e purtroppo credo ne soffriro' ancora in futuro e' una grande ancora...Lottare da soli e' stato difficile,quasi impossibile,ma ora che posso parlarne confrontarmi con chi sa che non sono sciochezze(perche' anche questo mi e' stato detto) tutto sara' piu' semplice.Pero' un dubbio e' forte...io ho sempre basato la mia "cura" autonoma col tempo,sopportazione e indifferenza,accettazione del caso come una mia folle costruzione mentale finche' non subentra,un giorno,il dimenticarsene.E quando te ne dimentichi,vuol dire che ti sei reso conto che non ne vale la pena di perdere tutto per una cosa che non esiste,e anche se ci ripensi,ti fa male,hai paura possa ricominciare,ma non succede...col Doc da relazione non e' possibile dimenticare,credo si ci porti la ferita sempre con se,bisognerebbe imparare e conviverci,come feci a mio tempo col Doc da omosessualita',che continuo' a colpirmi anche mentre intrattenevo il mio precendente rapporto di coppia...oggi ho la "presunta" certezza della mia eterosessualita',piuttosto e' come se la mia mente non ritenesse piu' il problema cosi' importante da perderci le giornate...come invece ora succede col doc da relazione...purtroppo so anche che se si ripresentasse una situazione ambigua,potrebbe tornare alla ribalta il precedente...so di poterli addormentare,ma non di poterli sconfiggere...

Inviato da: esperanza il Mercoledì, 25-Feb-2009, 10:04
QUOTE (Giosmile @ Mercoledì, 25-Feb-2009, 01:13)
Non è mia intenzione sponsorizzare l'autodiagnosi, ci mancherebbe, ma quando sento il parere di psicologi che addirittura arrivano a dire che il doc da relazione non esiste, sono felice di aver trovato questo forum prima di qualsiasi possibile scelta di andare da uno specialista.

In effetti dallo specialista non ci sono mai andato (per scelta!), ma credo di aver avuto l'intelligenza e le capacità cognitive giuste per capire dalla descrizione del fenomeno ma soprattutto dai racconti delle persone a cui hanno diagnosticato il doc e dai dettagliati confronti, che ci sono dentro proprio in pieno e non credo che uno psicologo, in 30min di seduta o poco più, avrebbe potuto fare di meglio prima di esacerbare il suo verdetto (sempre che un tale psicologo conoscesse bene il doc da relazione!).

In effetti se il doc da relazione lo si conosce bene, considerata la specificità di molti sintomi e comportamenti, direi che diagnosticarlo possa essere sufficientemente simile a diagnosticare un'appendicite da parte di un gastroenterologo.

Se invece non lo si conosce, la diagnosi potrebbe essere comunque molto dannosa perchè si allontanerebbe pericolosamente dall'oggetto principale, un po' come diagnosticare un'indigestione al posto dell'appendicite... prima o poi devi correre in ospedale con la peritonite!!!

Come si dice a Napoli, purtroppo di specialisti sciartapielli* ce ne sono parecchi in giro...

E' un mio parere.
Giosmile

* sciartapiello = buono a nulla, incapace

Ciao giosmile,
penso che gli specialisti, sentendo persone estranne al campo usare termini scientifici, abbiano ragione a preoccuparsi, perchè in fondo è giusto..bisogna stare molto attenti a farsi delle diagnosi, anche perchè questo mio problema potrebbe non essere doc ma, come dire, l'aspetto di un altro problema.
In goni caso io ho trovato un grandissimo sollievo grazie a voi, forse quello che non sono riuscita a spiegarle al telefono è che ho trovato, grazie ai vostri consigli, un modo per risolvere il mio problema...e chi meglio di persone che hanno avuto gli stessi sintomi può sapere come se ne viene fuori?
X cui, anche se non fosse esattamente quella la mia diagnosi, i vostri consigli sono stati D'ORO, oltre al fatto di sapere che ci sono tante care persone che ti sono vicine, soprattutto se ci dovesse essere un momento buio.
Anzi, non vedo l'ora che simmi traduca il libro PSICO wink.png grazie mille simona!!!!
E un grazie anche a tutti voi!!!! PSICO hug.gif

Inviato da: giovannalapazza il Mercoledì, 25-Feb-2009, 10:14
QUOTE (Xelotath @ Mercoledì, 25-Feb-2009, 02:56)
Grazie davvero...e' proprio cosi',sapere di non essere soli e' gia' un passo avanti...sapere che qualcuno sa di cosa stai parlando...per me che ne ho gia' sofferto e purtroppo credo ne soffriro' ancora in futuro e' una grande ancora...Lottare da soli e' stato difficile,quasi impossibile,ma ora che posso parlarne confrontarmi con chi sa che non sono sciochezze(perche' anche questo mi e' stato detto) tutto sara' piu' semplice.Pero' un dubbio e' forte...io ho sempre basato la mia "cura" autonoma col tempo,sopportazione e indifferenza,accettazione del caso come una mia folle costruzione mentale finche' non subentra,un giorno,il dimenticarsene.E quando te ne dimentichi,vuol dire che ti sei reso conto che non ne vale la pena di perdere tutto per una cosa che non esiste,e anche se ci ripensi,ti fa male,hai paura possa ricominciare,ma non succede...col Doc da relazione non e' possibile dimenticare,credo si ci porti la ferita sempre con se,bisognerebbe imparare e conviverci,come feci a mio tempo col Doc da omosessualita',che continuo' a colpirmi anche mentre intrattenevo il mio precendente rapporto di coppia...oggi ho la "presunta" certezza della mia eterosessualita',piuttosto e' come se la mia mente non ritenesse piu' il problema cosi' importante da perderci le giornate...come invece ora succede col doc da relazione...purtroppo so anche che se si ripresentasse una situazione ambigua,potrebbe tornare alla ribalta il precedente...so di poterli addormentare,ma non di poterli sconfiggere...

per fortuna il nostro giosmile fa gli straordinari PSICO hug.gif

come ti ha detto giorgio è chiaramente doc , anche perchè avevi già un doc

preesistente, per cui non c'è dubbio alcuno , e il doc cerca di rovinare

le cose più belle che abbiamo

ora hai questo amore...ma il doc non ti vuole felice , ecco perchè ti ha mandato

quel messaggio terribile basandosi su un falso problema

non c'è una "prova" per saper se siamo innamorati

cercare la prova è un inganno del doc , è un'utopia, chi vuole stare con

una persona ci sta e questo è amore

tu la vuoi tanto che il solo pensiero che tutto non sia perfetto ti fa impazzire

ma anche la ricerca di perfezione è un pensiero "disfunzionale " creato

dalla nostra malattia

Inviato da: bla il Mercoledì, 25-Feb-2009, 15:16
QUOTE (Xelotath @ Mercoledì, 25-Feb-2009, 01:18)
Salve a tutti..ho trovato e letto tutto il topic dopo una attenta ricerca su internet,sapevo di trovare,prima o poi,qualcuno col mio stesso problema...sono molto felice di cio'...ora pero' vorrei raccontarvi la mia storia,io mi riconosco nel Doc,ma voglio sapere che ne pensate voi tutti.

Ora,io ho gia' sofferto in passato di disturbo ossessivo compulsivo,che é andato mutando con la mia crescita,scomparendo per un po' di tempo,ma comunque ripresentandosi in media una volta all'anno.Quando avevo si e no una decina d'anni iniziavo ad aver percezione continua dello sbattere le palpebre,e non riuscivo a non pensarci(o al non pensare di pensarci) per settimane.Ma questo era certo un problema da poco,mi sono rivolto ai miei genitori che mi dicevano che era normale,era "la crescita" e cose del genere.Poi passò ad orribili pensieri quali pedofilia,sempre sui 12 anni(assurdita' pura) per poi sfociare definitivamente in Doc da omosessualita',che mi occupo' le meningi cronicamente per 2/3 anni,sempre venendo e sparendo...quest'ultimo fu tremendo,non riuscivo a guardare la tv,a parlare con persone del mio stesso sesso,addirittura mio padre..fu orribile,ma ero come consapevole(o almeno,una piccola parte di me),grazie alle mie esperienze passate che si trattasse di un prodotto della mia mente,e con l'arma del ragionamento,o meglio dire dell'indifferenza,lo sconfissi definitivamente.Ora,vi ho fatto questo preludio per spiegarvi che non sarebbe per me la prima volta(purtroppo) che affronto questo problema,e saprei anche come affrontarlo,anche se ora e' di certo mostruoso.Oggi ho 19 anni,sto con una ragazza di 17 da circa 9 mesi,sono sempre stato molto innamorato,e ricambiato,tutto perfetto e meraviglioso,senza un pensiero al mondo,con speranze e sogni meravigliosi che ci hanno reso le persone piu' felici di questa terra.Circa da una settimana,il dramma.Mi e' sorto infatti un dubbio a partire da una cosa che ancora ritengo grave per la mia meravigliosa relazione.Io ho sempre mal sopportato parlare al telefono,che sia con mia madre,mio padre o chiunque,lei invece lo adora.Da sempre quindi abbiamo parlato al telefono anche per tre ore al giorno,ed io l'ho sempre accontentata solo per farla felice,anche se per natura parlare senza vedere,senza toccare mi ha sempre dato noia.Con lei pero' ho sempre parlato molto e anche se a volte non mi andava,non ho mai dato peso a questo e tantomeno ne ho fatto un dramma per la mia relazione,basata su un amore vero,sulla mia volonta' di stare con lei e nessun'altro,la mai gioia di vederla,i sogni fatti insieme,la consapevolezza di non voler vivere un secondo della mia vita senza pensarmi suo...tutto ok fino a quando mi sono ritrovato,un paio di volte il sabato sera( noi siamo soliti molte volte passare tutta la sera insieme in macchina,dalle ultime ore del pomeriggio alle prime ore del mattino) a guardare l'ora e non pensare "caspita,il tempo vola,tra poco la devo riportare a casa",ma,in breve a pensare che le ore passassero lente,anche senza annoiarmi(come potrei col mio amore).Da li',una settimana fa,l'inferno.Una mattina mi alzo e penso "ma alla luce di quanto e' successo,io la amo davvero?" e giu' una folle ansia allo stomaco,una disperata ricerca della soluzione,con giri mentali assurdi,"prove" sottopostemi 24 ore su 24,(cerco di immaginarmela davanti,penso a come mi sentirei se partisse per sempre ecc...) e pianti perche' non potevo credere che questo potesse succedere alla mia storia meravigliosa,io volevo solo amarla come prima,non riuscivo a concepire che sul banco degli imputati della mia mente,sul tavolo del dubbio ci fosse la mia dolce metà,la mia unica certezza...da li' la follia si sviluppo',e iniziai a rendermi conto di non provare improvvisamente le stesse sensazioni con lei,perche' roso dentro dal cercare una conferma,la guardavo negli occhi e sentivo come se il mio amore,la mia sensazione di infinita dolcezza mi fosse preclusa...anche i miei sogni con lei era come se qualcosa me li avesse ferocemente rapiti,ed io mi distruggevo dal dolore...ma avevo un sospetto.In un paio di giorni iniziai a rendermi conto che le mie incertezze potessero avere la stesa origine dei miei doc precedenti.Inutile dire che la cosa mi portava sollievo,perche' continuavo ad esser consapevole del mio amore,del mio bisogno di stare solo con lei,per tutta la vita(perche' lo so che e' sbagliato,ma e' quello che sento)...Quando la vedevo mi sentivo in colpa,come se la stessi prendendo in giro,e non volevo,volevo il suo bene ed il mio in armonia,proprio come prima...volevo donarle il mio cuore in maniera incondizionata...e intanto continuavo a ossessionarmi.Qualcosa in me continava a ripetere,qualunque fosse il mio pensiero,che questa era la prima crepa vera,la consapevolezza che da li' finiva tutto,e non potevo farci niente...Un'ultima precisione,prima della mia odierna ragazza,ebbi una storia di circa 9 mesi con un'altra tizia,che lasciai io per incompatibilita' pesante su varie cose,sensazione di perdere occasioni stando con lei,NOIA pura e semplice,mancata volonta' di proseguire(anzi terrore nel pensarci).Ecco che con la mia odierna relazione,il primo avvisaglio di una velata noia mi fa impazzire,e fa scatenare in me il dubbio,perche' non voglio che accada di nuovo,non con lei,che so di amare,per cui farei di tutto,qualunque cosa...solo per il piacere di un suo sorriso,e la magnifica consapevolezza di esser io a renderla felice...


Vi prego aiutatemi,se solo avessi conferma si trattasse di Doc saprei che la mia storia non e' in pericolo,che il mio amore non sta appassendo contro la mia volonta',che posso sperare di uscirne,di smettere di cercare soluzioni e pormi dubbi,di alzarmi una amttina ed avere il cuore cosi' libero dal dimenticarmi ancora una volta del doc..fino al prossimo appuntamento.


In breve,non permettero' mai che questa maledetta cosa metta nel mezzo la mia piccola,che la tocchi e ne meta in forse la felicita',non me lo perdonerei MAI,e sono pronto a lottare contro questa sensazione di vuoto...che so essere falsa...

Ancora una volta per favore,aiuto...

ciao e benvenuto!!Si,hai il doc da relazione..purtroppo..noi ti saremo sempre vicini per aiutarti a superare tutto e soprattutto a farti capire che è una MALATTIA,che non dipende dalla tua ragazza e che la si può affrontare..

Inviato da: Xelotath il Mercoledì, 25-Feb-2009, 18:51
Ecco di nuovo oggi...le hanno dato la pagella(ottima) i suoi sono un po' fanatici e le hanno proibito di uscire...mi piangeva al telefono,io ero cosi' triste,mi sentivo in dovere di farla star meglio,come sempre...all'idea di non vederci per un po' a causa di questo,ecco che scatta la vocina "ma sei davvero triste?in realta' non ti importa di non vederla,e non ti fa ne caldo ne freddo che lei pianga,perche' non la ami" orribile pensiero che scaccio in automatico,che penso sia doc e mi "levo" il problema,ma mi fa cmq star male...mette tutto in dubbio,ed io non voglio...e' terribile...

Inviato da: eve89 il Mercoledì, 25-Feb-2009, 21:34
Ciao xelotath..forse siamo i più piccoli qui..io ho quasi 20 anni!anchio soffro di doc da relazione..anchio come te sto con il mio ragazzo da quasi 2 anni oramai,è sempre andato tutto benissimo..anchio facevo progetti per il futuro,non vedevo l'ora della nostra prossima vacanza,avevo sempre voglai di vederlo,sentirlo,stare con lui..lui era tutto per me..una storia d'amore bellissima,la mia prima storia importante..poi a novembre un giorno mi alzo ed ecco questi pensieri: ma lo amo ancora oppure è diventata solo abitudine?lo amo davvero?lo sto prendendo in giro,è meglio che ci lasciamo..mi svegliavo con questi pensieri,li avevo per tutto il giorno..anche vederlo era diventata uan sofferenza,ansia a mille,stavo malissimo..mi sembrava e mi sembra tutt'ora di prenderlo in giro,di illuderlo..lo vedo così innamorato e io molte volte non provo assolutamente nulla per lui..ma così come non riesco a provare nulla per tutto ciò che mi accade,provo un senso di apatia..Ora sono passati 4 mesi da quando è cominciato il doc..devo dire che dopo 2 mesi d'inferno..da gennaioho iniziato a stare meglio..ero più rilassata dopo aver scoperto che si trattava di doc da relazione(nonostante tutt'ora ho sempre paura che nn sia doc ma la realtà)..i primi tempi non riuscivo nemmeno più a fare l'amore con lui,adesso si..Prima ogni volta che lo vedevo mi veniva l'ansia adesso no..però i miei pensieri li ho sempre..certo a volte meno e riesco a contrastarli meglio altri giorni no..tipo questa settimana..sono un po' in crisi..però posso dirti una cosa,non lasciare che sia il doc ha sidtruggere la tua storia..è impossibile provare amore a intermittenza,un attimo la ami e quello dopo non ne sei sicuro..se sei sempre stato bene con lei non puoi da un gg all'altro avere dei dubbi..non credo sia possibile..
Poi tutti abbiamo gli stessi "sintomi" e non può essere che si tratti solo di una pura coincidenza..credo proprio si tratti di un disturbo d'ansia..
Quando hai bisogno sono qui..

Inviato da: Princi86 il Giovedì, 26-Feb-2009, 13:58

Ciao a tutti ragazzi!Mi sono appena iscritta,dopo aver trovato per caso l'articolo pubblicato da giosmile sul DOC da relazione.Da una parte aver trovato delle persone che soffrono del mio stesso disturbo mi rassicura,xchè vuol dire che nn sono pazza!Dall'altra però mi sento davvero persa.....
Vi racconto brevemente qualcosa di me..ho 23 anni e vivo la mia storia d'amore con un mio coetaneo da 4 anni.Ci siamo messi insieme al liceo,quindi dal vederci tutti i giorni poi con Università diverse e impegni vari ci siamo visti sempre meno...e ne ho sempre sofferto di questa cosa..lui è un tipo molto attivo e geloso del suo piccolo mondo,di cui ovviamente so tutto,ma sapete quel minimo di indipendenza non nociva che ognuno ha.Io però sono diversa,per me lui è tutto,e prima appena avevo un minuto libero volevo passarlo con lui.Il mio sogno era quello di vivere insieme così che potessimo vederci tutti i giorni.Abbiamo un'intesa veramente stupenda,anche sotto il profilo sessuale,nn desidererei di meglio.
Lui ad Aprile dell'anno scorso decide di lasciarmi x stare un pò x conto suo...ho pregato giorno e notte e l'ho aspettato per 3 mesi ma poi è tornato!Inizialmente ero un pò spaventata xchè cmq lui mi ribadiva che voleva cmq una sua autonomia...xò insomma,apparte le mie lagne adesso che ci penso il nostro rapporto era davvero perfetto,con degli aspetti da migliorare certo,xò che potevano venire con una maggiore maturazione (anche anagrafica xchè no).
Poi però ad ottobre è iniziato il mio calvario....all'improvviso,davvero,dal niente si è insinuato in me il dubbio..in ME capite?IO che mai avrei pensato di mettere in dubbio noi..
Da allora sono in cura da una psichiatra e recentemente siamo riuscite a delineare quale fosse il problema:DOC.POi ho letto l'articolo del prof.Phillipson e ho trovato ancora più elementi specifici.
La mia ansia mia ha portato ad allontanarlo ed avvicinarlo un sacco di volte in questi mesi,in cui lui mi è stato vicino dicendomi che tutto sarebbe andato a posto,mi ha scritto una sera "Di una cosa mi sono convinto guardandoti negli occhi prima....avremo una vita favolosa insieme!" cavoli....parole che sognavo da sempre che mi dicesse!!Anche lui vuole una vita con me!Però dannazione in questo momento nn lo apprezzo come avrei fatto prima!
Dopo ripetuti tira e molla lui ha deciso di mettere un punto,è convinto che stare separati ci faccia bene...e poi è ferito,nn è che nn si fida più,xò è titubante..
Io nn chiedo tanto...solo di essere felice come prima..ma ci pensate che bello sarebbe se io ritrovassi l'entusiasmo di prima aggiunto ad una maturazione di lui?
Vorrei sentirne la mancanza,per vederlo chiamarlo..vorrei vederlo come l'ho sempre visto "bello,bello,bello e ancora bello",vorrei avere il batticuore,vorrei avere voglia di lui,di fare l'amore,di desiderare di stare soli...io sento che con lui sto bene,anche ieri che l'ho visto dopo 3 settimane mi sono sentita leggera,parliamo e ci divertiamo insieme...xò mi manca la concretizzazione,la normalità di essere coppia...mi manca soprattutto l'attrazione fisica (xchè nella mia testa penso che se ci fosse quella forte come prima tutto si risolverebbe).
Ho paura che mancando tutte queste cose,nn sentendone la mancanza,significhi che nn sono più innamorata e che quel legame che sento in realtà sia un legame più con l'idea del rapporto che con la persona...aiutatemi vi prego!
ps:leggendo i vostri interventi mi sono accorta che quasi nessuno sta separato dal proprio partner..il fatto che noi abbiamo deciso di affrontarla così significa che nn siamo più recuperabili?
RIVOGLIO LA MIA FAVOLA!!! PSICO cry.gif

Inviato da: esperanza il Giovedì, 26-Feb-2009, 17:31
QUOTE (Princi86 @ Giovedì, 26-Feb-2009, 12:58)
Ciao a tutti ragazzi!Mi sono appena iscritta,dopo aver trovato per caso l'articolo pubblicato da giosmile sul DOC da relazione.Da una parte aver trovato delle persone che soffrono del mio stesso disturbo mi rassicura,xchè vuol dire che nn sono pazza!Dall'altra però mi sento davvero persa.....
Vi racconto brevemente qualcosa di me..ho 23 anni e vivo la mia storia d'amore con un mio coetaneo da 4 anni.Ci siamo messi insieme al liceo,quindi dal vederci tutti i giorni poi con Università diverse e impegni vari ci siamo visti sempre meno...e ne ho sempre sofferto di questa cosa..lui è un tipo molto attivo e geloso del suo piccolo mondo,di cui ovviamente so tutto,ma sapete quel minimo di indipendenza non nociva che ognuno ha.Io però sono diversa,per me lui è tutto,e prima appena avevo un minuto libero volevo passarlo con lui.Il mio sogno era quello di vivere insieme così che potessimo vederci tutti i giorni.Abbiamo un'intesa veramente stupenda,anche sotto il profilo sessuale,nn desidererei di meglio.
Lui ad Aprile dell'anno scorso decide di lasciarmi x stare un pò x conto suo...ho pregato giorno e notte e l'ho aspettato per 3 mesi ma poi è tornato!Inizialmente ero un pò spaventata xchè cmq lui mi ribadiva che voleva cmq una sua autonomia...xò insomma,apparte le mie lagne adesso che ci penso il nostro rapporto era davvero perfetto,con degli aspetti da migliorare certo,xò che potevano venire con una maggiore maturazione (anche anagrafica xchè no).
Poi però ad ottobre è iniziato il mio calvario....all'improvviso,davvero,dal niente si è insinuato in me il dubbio..in ME capite?IO che mai avrei pensato di mettere in dubbio noi..
Da allora sono in cura da una psichiatra e recentemente siamo riuscite a delineare quale fosse il problema:DOC.POi ho letto l'articolo del prof.Phillipson e ho trovato ancora più elementi specifici.
La mia ansia mia ha portato ad allontanarlo ed avvicinarlo un sacco di volte in questi mesi,in cui lui mi è stato vicino dicendomi che tutto sarebbe andato a posto,mi ha scritto una sera "Di una cosa mi sono convinto guardandoti negli occhi prima....avremo una vita favolosa insieme!" cavoli....parole che sognavo da sempre che mi dicesse!!Anche lui vuole una vita con me!Però dannazione in questo momento nn lo apprezzo come avrei fatto prima!
Dopo ripetuti tira e molla lui ha deciso di mettere un punto,è convinto che stare separati ci faccia bene...e poi è ferito,nn è che nn si fida più,xò è titubante..
Io nn chiedo tanto...solo di essere felice come prima..ma ci pensate che bello sarebbe se io ritrovassi l'entusiasmo di prima aggiunto ad una maturazione di lui?
Vorrei sentirne la mancanza,per vederlo chiamarlo..vorrei vederlo come l'ho sempre visto "bello,bello,bello e ancora bello",vorrei avere il batticuore,vorrei avere voglia di lui,di fare l'amore,di desiderare di stare soli...io sento che con lui sto bene,anche ieri che l'ho visto dopo 3 settimane mi sono sentita leggera,parliamo e ci divertiamo insieme...xò mi manca la concretizzazione,la normalità di essere coppia...mi manca soprattutto l'attrazione fisica (xchè nella mia testa penso che se ci fosse quella forte come prima tutto si risolverebbe).
Ho paura che mancando tutte queste cose,nn sentendone la mancanza,significhi che nn sono più innamorata e che quel legame che sento in realtà sia un legame più con l'idea del rapporto che con la persona...aiutatemi vi prego!
ps:leggendo i vostri interventi mi sono accorta che quasi nessuno sta separato dal proprio partner..il fatto che noi abbiamo deciso di affrontarla così significa che nn siamo più recuperabili?
RIVOGLIO LA MIA FAVOLA!!! PSICO cry.gif

ciao cara,
l'unica cosa che mi sento di dirti io, che ho appena cominciato ad aver familiarita con questo disagio, è che il fatto che vi siate momentaneamente allontanati non deve spaventarti...se io sono rimasta col mio ragazzo lo devo alla sua pazienza..magari lui ha voluto affrontare la cosa da vicino mentre il tuo vuole lasciarti tranquilla..
l'unica cosa che secondo me non devi fare è angosciarti anche per questa breve pausa..altri ti diranno parole migliori anche per tutto il resto..
vedi, anch'io sto cominciando a seguire i loro consigli e a prendere queste paure x quello che sono e non per lo specchio della realtà, e mi sento meglio.
non dico che passi tutto da un momento all'altro ma ora, se dovesse capitare di sentirmi un po' giù penso "uè, pensierini neri miei, siete venuti a trovarmi? va bene...passate pure...io vado un attimo a fare una passeggiata ( o a legger un libro), se vi stancate di aspettarmi andate pure..."

un abbraccio forte PSICO hug.gif e ti prego, non angosciarti...so quello che stai passando..ma ti posso assicurare che se prendi la strada giusta starai sempre meglio.
Poi ora, dai tempo alle persone di leggere il tuo post, vedrai quanto ti staranno vicino...ogni volta che ne avrai bisogno..magari fra qualche gg ne avrò bisogno io e so che qui trovo l'abbraccio e la parola buona di cui ho bisogno, poi però mi faccio forza e passa.


Inviato da: bla il Giovedì, 26-Feb-2009, 19:23
QUOTE (Princi86 @ Giovedì, 26-Feb-2009, 12:58)
Ciao a tutti ragazzi!Mi sono appena iscritta,dopo aver trovato per caso l'articolo pubblicato da giosmile sul DOC da relazione.Da una parte aver trovato delle persone che soffrono del mio stesso disturbo mi rassicura,xchè vuol dire che nn sono pazza!Dall'altra però mi sento davvero persa.....
Vi racconto brevemente qualcosa di me..ho 23 anni e vivo la mia storia d'amore con un mio coetaneo da 4 anni.Ci siamo messi insieme al liceo,quindi dal vederci tutti i giorni poi con Università diverse e impegni vari ci siamo visti sempre meno...e ne ho sempre sofferto di questa cosa..lui è un tipo molto attivo e geloso del suo piccolo mondo,di cui ovviamente so tutto,ma sapete quel minimo di indipendenza non nociva che ognuno ha.Io però sono diversa,per me lui è tutto,e prima appena avevo un minuto libero volevo passarlo con lui.Il mio sogno era quello di vivere insieme così che potessimo vederci tutti i giorni.Abbiamo un'intesa veramente stupenda,anche sotto il profilo sessuale,nn desidererei di meglio.
Lui ad Aprile dell'anno scorso decide di lasciarmi x stare un pò x conto suo...ho pregato giorno e notte e l'ho aspettato per 3 mesi ma poi è tornato!Inizialmente ero un pò spaventata xchè cmq lui mi ribadiva che voleva cmq una sua autonomia...xò insomma,apparte le mie lagne adesso che ci penso il nostro rapporto era davvero perfetto,con degli aspetti da migliorare certo,xò che potevano venire con una maggiore maturazione (anche anagrafica xchè no).
Poi però ad ottobre è iniziato il mio calvario....all'improvviso,davvero,dal niente si è insinuato in me il dubbio..in ME capite?IO che mai avrei pensato di mettere in dubbio noi..
Da allora sono in cura da una psichiatra e recentemente siamo riuscite a delineare quale fosse il problema:DOC.POi ho letto l'articolo del prof.Phillipson e ho trovato ancora più elementi specifici.
La mia ansia mia ha portato ad allontanarlo ed avvicinarlo un sacco di volte in questi mesi,in cui lui mi è stato vicino dicendomi che tutto sarebbe andato a posto,mi ha scritto una sera "Di una cosa mi sono convinto guardandoti negli occhi prima....avremo una vita favolosa insieme!" cavoli....parole che sognavo da sempre che mi dicesse!!Anche lui vuole una vita con me!Però dannazione in questo momento nn lo apprezzo come avrei fatto prima!
Dopo ripetuti tira e molla lui ha deciso di mettere un punto,è convinto che stare separati ci faccia bene...e poi è ferito,nn è che nn si fida più,xò è titubante..
Io nn chiedo tanto...solo di essere felice come prima..ma ci pensate che bello sarebbe se io ritrovassi l'entusiasmo di prima aggiunto ad una maturazione di lui?
Vorrei sentirne la mancanza,per vederlo chiamarlo..vorrei vederlo come l'ho sempre visto "bello,bello,bello e ancora bello",vorrei avere il batticuore,vorrei avere voglia di lui,di fare l'amore,di desiderare di stare soli...io sento che con lui sto bene,anche ieri che l'ho visto dopo 3 settimane mi sono sentita leggera,parliamo e ci divertiamo insieme...xò mi manca la concretizzazione,la normalità di essere coppia...mi manca soprattutto l'attrazione fisica (xchè nella mia testa penso che se ci fosse quella forte come prima tutto si risolverebbe).
Ho paura che mancando tutte queste cose,nn sentendone la mancanza,significhi che nn sono più innamorata e che quel legame che sento in realtà sia un legame più con l'idea del rapporto che con la persona...aiutatemi vi prego!
ps:leggendo i vostri interventi mi sono accorta che quasi nessuno sta separato dal proprio partner..il fatto che noi abbiamo deciso di affrontarla così significa che nn siamo più recuperabili?
RIVOGLIO LA MIA FAVOLA!!! PSICO cry.gif

ciao princi,benvenuta(purtroppo)tra coloro che soffrono di questa forma di doc..il consiglio che posso darti è di cercare di lasciare scorrere questi pensieri come fossero normali(è dura,durissima..): non metterti alla prova,evita i dialoghi interiori rassicuranti e ,paradossalmente,fai il contrario di quello che ti verrebbe spontaneo..all'inizio l'ansia salirà,ma poi passerà e tu ti renderai conto che non è successo niente che abbia realmente minato il tuo rapporto..
intanto cerca di lavorare nel ridimensionare pensieri disfunzionali che alimentano i tuoi dubbi(ad esempio:non mi manca=non lo amo.questo è sbagliato perchè,fisiologicamente tutti possiamo avere periodi di stanchezza o periodi in cui si è più presi da altro,è normale,non si può sempre sentire la mancanza..Amare non vuol dire:ogni istante ti penso,"sento"amore, deve essere tutto sempre perfetto ecc..amare è SCEGLIERE di STARE INSIEME ad una persona,e tu,lo vuoi...per cui a te le conclusioni..)


Inviato da: eve89 il Venerdì, 27-Feb-2009, 00:20
uff..io invece credo di avere un sacco di pensieri disfunzionali in me..i primi mesi che eravamo insieme appena ci salutavamo già mi mancava..da quando ho il doc nulla,cioè a volte mi manca e altre volte no..mi sembra di stare bene da sola..adesso ad esempio è partito per qualche giorno di vacanza con amici e mi ha mandato dei messaggi con sctitto che gli manco mentre io non sento questo,cioè ieri l'ho visto e quindi anche se dopo un giorno non mi manca non credo significhi che non lo amo..sto impazzendo a seguire questi pensieri..
Ieri sera sono stata con lui,all'inizio ero un po' triste per via dei miei pensieri poi abbiamo parlato come al solito..l'ho guardato e ho provato una voglia fortissima di baciarlo,ho sentito di amarlo..sono stata bene per un po',poi proprio mentre stavo bene ecco che ad un certo punto mi chiedo "ma stai davvero bene oppure stai solo fingendo?"..nn ne posso veramente più--

Inviato da: Princi86 il Venerdì, 27-Feb-2009, 10:43
Intanto grazie x la calorosa accoglienza! PSICO smile.gif
Tutti mi dicono che devo fare violenza su me stessa....ma che cosa significa concretamente?Devo chiamarlo anche se nn ne sento l'emozione,devo vederlo a forza?Mi sembra talmente sbagliato...x lui,x entrambi!

Inviato da: Princi86 il Venerdì, 27-Feb-2009, 10:48
QUOTE (eve89 @ Giovedì, 26-Feb-2009, 23:20)
uff..io invece credo di avere un sacco di pensieri disfunzionali in me..i primi mesi che eravamo insieme appena ci salutavamo già mi mancava..da quando ho il doc nulla,cioè a volte mi manca e altre volte no..mi sembra di stare bene da sola..adesso ad esempio è partito per qualche giorno di vacanza con amici e mi ha mandato dei messaggi con sctitto che gli manco mentre io non sento questo,cioè ieri l'ho visto e quindi anche se dopo un giorno non mi manca non credo significhi che non lo amo..sto impazzendo a seguire questi pensieri..
Ieri sera sono stata con lui,all'inizio ero un po' triste per via dei miei pensieri poi abbiamo parlato come al solito..l'ho guardato e ho provato una voglia fortissima di baciarlo,ho sentito di amarlo..sono stata bene per un po',poi proprio mentre stavo bene ecco che ad un certo punto mi chiedo "ma stai davvero bene oppure stai solo fingendo?"..nn ne posso veramente più--

cavoli mi ci ritrovo in quello che dici!Lui non fa altro che dirmi che la mia preoccupazione nn deve essere quella che lui se ne vada ma che devo pensare a stare bene..xò ho paura di scoprire di stare bene senza di lui,cioè di nn sentirne mai più il bisogno!LO so che è un passaggio obbligato..tutti i miei amici mi dicono che si vede che in realtà lo amo,xò io mi sento come se ci fosse un muro tra me e lui e mentre tutti riescono a vedere che c'è lui dietro al muro io nn riesco a vederlo...e ho paura che anche buttandolo giù dietro nn ci sia lui! Doh!.gif

Inviato da: eve89 il Venerdì, 27-Feb-2009, 12:51
è quello di cui ho paura anchio..di riuscire a stare bene ma senza di lui..io so che lui per me è importante ma non riesco più a provare quello che provavo fino a qualche mese fa..cioè lo provo ad intermittenza,un giorno si e 2 no..non ce la faccio veramente più,.è un incubo..stare insieme ad una persona e non capire cosa si prova davvero per lei/lui quando prima non bisognava nemmeno domandarselo..

Inviato da: giovannalapazza il Venerdì, 27-Feb-2009, 12:55
QUOTE (eve89 @ Venerdì, 27-Feb-2009, 12:51)
è quello di cui ho paura anchio..di riuscire a stare bene ma senza di lui..io so che lui per me è importante ma non riesco più a provare quello che provavo fino a qualche mese fa..cioè lo provo ad intermittenza,un giorno si e 2 no..non ce la faccio veramente più,.è un incubo..stare insieme ad una persona e non capire cosa si prova davvero per lei/lui quando prima non bisognava nemmeno domandarselo..

lo ami credimi

intermittenza

se riesci , in pieno doc da relazione , a provare comunque qualcosa

beh direi che il tuo amore è molto molto forte ... di solito nojn si prova nulla

Inviato da: Princi86 il Venerdì, 27-Feb-2009, 12:58
come fai ad esserne sicura Giovanna?

Inviato da: Princi86 il Venerdì, 27-Feb-2009, 13:00
Io quando sto con lui riesco a percepire che nn sto male,ma per me nn equivale a dire a pieno che sto bene,xchè per me stare bene è come stavo prima....come fare a capire questo stato di piacere che però non è felicità completa?

Inviato da: giovannalapazza il Venerdì, 27-Feb-2009, 13:03
QUOTE (Princi86 @ Venerdì, 27-Feb-2009, 12:58)
come fai ad esserne sicura Giovanna?

ho letto ormai migliaia di storie , di descrizioni , di post su questo doc

anche nel sito americano

tutti scrivono le tue stesse parole , ma tu sei più fortunata , la maggior parte

non sente l'amore a intermittenza non lo sente proprio più . c'è una percentuale

che lo sente ad intermittenza e ti assicuro che noi che nn lo sentiamo mai

vi invidiamo

ma .. tutti i casi , sia il mio che il tuo , sono casi di doc e non di perdita dell'innamoramento

se così non fosse non avremmo tutti gli stessi percorsi mentali identici no=?


è una malattia con regole ferree e con percorsi mentali identici

Inviato da: Princi86 il Venerdì, 27-Feb-2009, 13:05
Mi rivolgo a chi ha la fortuna di aver superato questa bestia malvagia:quando tutto passerà tornerà tutto come prima,anzi,anche meglio?Cioè sentirò di nuovo di essere attratta fisicamente da lui?Avrò voglia di farci l'amore?
Non voglio sembrare superficiale basando tutto sul fisico,xò da una parte nn posso essere ipocrita,x me l'attrazione fisica è una componente importante dell'amore,dall'altra x me è particolarmente importante xchè per 4 anni sono sempre stata cottissima capite?C'è chi dice che fa parte della fase di innamoramento...ma allora la mia fase di innamoramento è durata anni,xchè vi giuro che tutte le volte che lo guardavo dicevo a me stessa "Che fortuna che sei mio" e lo desideravo sempre,anche se nn sessualmente,xò volevo il contatto fisico con lui....questa cosa mi manca tantissimo..;(


Inviato da: giovannalapazza il Venerdì, 27-Feb-2009, 13:10
QUOTE (Princi86 @ Venerdì, 27-Feb-2009, 13:05)
Mi rivolgo a chi ha la fortuna di aver superato questa bestia malvagia:quando tutto passerà tornerà tutto come prima,anzi,anche meglio?Cioè sentirò di nuovo di essere attratta fisicamente da lui?Avrò voglia di farci l'amore?
Non voglio sembrare superficiale basando tutto sul fisico,xò da una parte nn posso essere ipocrita,x me l'attrazione fisica è una componente importante dell'amore,dall'altra x me è particolarmente importante xchè per 4 anni sono sempre stata cottissima capite?C'è chi dice che fa parte della fase di innamoramento...ma allora la mia fase di innamoramento è durata anni,xchè vi giuro che tutte le volte che lo guardavo dicevo a me stessa "Che fortuna che sei mio" e lo desideravo sempre,anche se nn sessualmente,xò volevo il contatto fisico con lui....questa cosa mi manca tantissimo..;(

si l'attrazione sessuale torna

circa l'innamoramento come dici tu ... non può tornare

è un'emozione ed è provato che può durare anni ma non per sempre

perlomeno per quanto ne so

ma anche l'amore ,nel senso di affetto .,serenità , gioia di stare insieme

non è una cosa da sottovalutare, e quello tornerà

Inviato da: Princi86 il Venerdì, 27-Feb-2009, 13:13
Io alla fine non ho molte esperienze,anzi diciamo nessuna,lui è il primo e unico vero amore...un pò mi dispiace rassegnarmi al fatto che nn avrò più le farfalle nello stomaco,xò se cmq rimane la forte voglia di stare insieme e continuerò a sognare la mia vita con lui allora forse nn sarà così male no?

Inviato da: giovannalapazza il Venerdì, 27-Feb-2009, 13:23
QUOTE (Princi86 @ Venerdì, 27-Feb-2009, 13:13)
Io alla fine non ho molte esperienze,anzi diciamo nessuna,lui è il primo e unico vero amore...un pò mi dispiace rassegnarmi al fatto che nn avrò più le farfalle nello stomaco,xò se cmq rimane la forte voglia di stare insieme e continuerò a sognare la mia vita con lui allora forse nn sarà così male no?

PSICO-si.gif le farfalle nello stomaco non durano a nessuno

Inviato da: Princi86 il Venerdì, 27-Feb-2009, 13:36
Mi sento leggermente più tranquilla oggi..sento che nn impazzirei dalla paura se mi chiamasse..purtroppo sono poi io la prima a prendermi in giro pensando "sì va beh tanto dura poco la pacchia".Mi sento un pò uno zimbello di me stessa..
Sono arrivata alla convinzione che con lui sto bene,anche se purtroppo non totalmente,xchè per me adesso è più un sentire che nn sto male,xchè stare bene x me vorrebbe dire altro..mi manca la fisicità....vorrei tanto risentire quel magnete fisico che mi attrae verso di lui e l'eccitazione di un tocco malizioso guidato da uno sguardo provocante che lascia intendere "ti voglio...sei mio...le altre possono solo morire d'invidia".Lui è l'unico che mi abbia mai travolto così totalmente...
Mi manca il desiderio fisico,che nn significa solo sesso ma proprio l'idea più ampia della voglia di stare insieme,anche solo mano nella mano,di fondersi in un'unica cosa...dentro la mia testa se avessi questo tutto sarebbe risolto o almeno avrei un'arma potentissima da sferrare contro il doc..lo rivoglio..come fare?
E poi..è normale che appena lui fa sentire che c'è,e che magari mi chiami o mi chieda di vedersi a me mi prenda un ansia terribile che mi fa pensare quasi che mi dia fastidio la sua presenza?Quando però lo sento sfuggire allora lo rincorro...è solo x controllare se ancora è lì x me?..vado avanti così da mesi..

Inviato da: Princi86 il Venerdì, 27-Feb-2009, 13:38
scusatemi...sono un fiume in piena.. blush.gif

Inviato da: eve89 il Venerdì, 27-Feb-2009, 14:51
cara giovanna spero davvero tu abbia ragione riguardo alla mia situazione..spero davvero sia solo doc perchè non posso immaginare che il mio amore per lui sia svanito così da un momento all'altro.
Lui per me, prima di questo maledetto doc, era tutto..mi alzavo al mattino felice perchè sapevo che nella mia vita c'era lui..ed è quello che ancora oggi provo a volte.
Prima del doc lo guardavo e mi dicevo come princi "come sono fortunata a stare con te,come sei bello e sei tutto mio..alla faccia di tutte quelle che ci provano con te"..ero gelosissima..mentre ora no e questa cosa proprio non me la spiego..può il doc far sparire anche la gelosia??

Poi negli ultimi giorni dopo un periodo di "serenità",periodo in cui avevo voglia di vederlo,di fare qualcosa insieme,di fare l'amore con lui..ecco che sono tornati i miei pensieriperò ora oltre ai classici del tipo "lo amo?non lo amo?,oltre ad osservare tutti i difetti che ingigantisco..ho nuovi pensieri..ho paura che quello che provo per lui in questo momento,cioè poco o nulla sia perchè la nostra storia sta realmente finendo. e soprattutto (cosa mai pensata prima) che potrei tradirlo con altri ragazzi,questa cosa mi terrorizza..ho paura di sentirmi attratta da altri ragazzi e di tradirlo..questi pensieri sono sempre più forti..ho paura

Inviato da: Princi86 il Venerdì, 27-Feb-2009, 15:12
eve magari dirò la cosa più banale di questo mondo ma...credi davvero che con tutta la pesantezza che hai addosso riusciresti ad avere voglia di vedere qualcun altro e addirittura tradire il tuo ragazzo?

Inviato da: eve89 il Venerdì, 27-Feb-2009, 15:47
no non penso proprio..però ho questi pensieri..uff..non ne posso più..non capisco più nulla

Inviato da: Giosmile il Venerdì, 27-Feb-2009, 17:45


C'è poco da capire nel doc... davvero poco... ci vuole veramente molta pazienza e forza di volonta!

Sapete cos'è che veramente non mi va proprio giù???

Ti parte un'ossessione... dopo voli pindarici, non so nemmeno come, magari si risolve o si placa di intensità... ma subito dopo se ne ripresenta subito un'altra che può essere collegata oppure no... ed il gioco ricomincia!

E' una costa veramente estenuante... per un attimo ti senti quasi felice di aver ridimensionato un problema, ma subito se ne ingigantisce/catastrofizza un altro!

Sebbene l'ansia non sia più (fortunatamente) quella di una volta, questa è una cosa che ancora non ho imparato bene a controllare... riuscire a staccare per periodi lunghi con altre paranoie... a volte capita anche che si ripropongono ossessioni ridimensionate in precedenza, come se tirornassero apparentemente con più forza (il che significa: con altre motivazioni!).

Lottare e sempre lottare, non stancarsi mai! Spero che prima o poi vadano via definitivamente...

Giosmile

Inviato da: Giosmile il Venerdì, 27-Feb-2009, 17:51

Aggiungo:


a volte il "quadro nero" che ti porta malumore e sensazione di leggera paura, non è tanto dato dall'ossessione di turno, ma perchè ti metti lì ad elencarti in mente tutte quelle che si sono proposte in passato, ti dici "quella vale così, quest'altra l'ho ridimensionata in questo modo, quell'altra ancora non ha senso di esistere, ecc." ma allo stesso tempo è come se ti venisse l'ossessione di "avere avuto a che fare con troppi problemi e che quindi è palese che c'è qualcosa di serio che non va...", cosa che poi, razionalmente, non è così. La famosa "lista" di cose (pseudo)negative, che in totale ti porterebbero a dover "trarre la conclusione".

Cioè va bene ridimensionare la singola ossessione, ma come metterla con il lavoro di ridimensionamento sulla totalità delle ossessioni?

Questo è un ulteriore passo avanti da fare... qualcuno, soprattutto tra i veterani, ha consigli?

Giosmile

Inviato da: bla il Venerdì, 27-Feb-2009, 19:28
giorgio,ti consiglio vivamente,quando stai cosi,chiama la tua ragazza..stai con lei..io sto facendo cosi:più ho paura,più lo cerco,mi sforzo,attraverso l'ansia,il terrore puro e lo supero..solo cosi se ne esce,non compulsando!!!

Inviato da: Giosmile il Venerdì, 27-Feb-2009, 19:37
QUOTE (bla @ Venerdì, 27-Feb-2009, 18:28)
giorgio,ti consiglio vivamente,quando stai cosi,chiama la tua ragazza..stai con lei..io sto facendo cosi:più ho paura,più lo cerco,mi sforzo,attraverso l'ansia,il terrore puro e lo supero..solo cosi se ne esce,non compulsando!!!

infatti quando sto con lei, sto molto meglio... in termini di gestione delle ossessioni.

dovremmo passare tutto il week-end assieme, quindi sono ottimista ;-)

Giosmile

Inviato da: Princi86 il Venerdì, 27-Feb-2009, 22:06
quindi l'unica cosa che si deve fare è "violentarsi" e costringersi di chiamarlo/a o vederlo/a anche se ti sembra che nn ti va?Mi sembra una cosa talmente brutta....xò magari sono io xchè una delle mie ossessioni è di nn essere spontanea e quindi falsa in tutto quello che faccio..

Inviato da: Princi86 il Sabato, 28-Feb-2009, 11:26
come si fa a capire di essere innamorati di una persona?come si fa a distinguerlo dalla paura di restare soli,di dover ricominciare tutto da capo con un altro che non conosciamo?ho pensato:da mesi ormai abbiamo perso la nostra normalità di coppia,anche se nn lo voglio ammettere,di fatto xò dai nn stiamo insieme...e se il mio corpo,attraverso gli attacchi d'ansia che mi prendono ogni volta che lui fa qualcosa verso di me,in realtà volesse dirmi che sto sbagliando,che mi sto incaponendo alla ricerca di qualcosa che ormai nn c'è più,e mi volesse dire come "smettila!sei solo una falsa,nn ti rendi conto che gli fai male?"

Inviato da: bla il Sabato, 28-Feb-2009, 12:16
QUOTE (Princi86 @ Sabato, 28-Feb-2009, 10:26)
come si fa a capire di essere innamorati di una persona?come si fa a distinguerlo dalla paura di restare soli,di dover ricominciare tutto da capo con un altro che non conosciamo?ho pensato:da mesi ormai abbiamo perso la nostra normalità di coppia,anche se nn lo voglio ammettere,di fatto xò dai nn stiamo insieme...e se il mio corpo,attraverso gli attacchi d'ansia che mi prendono ogni volta che lui fa qualcosa verso di me,in realtà volesse dirmi che sto sbagliando,che mi sto incaponendo alla ricerca di qualcosa che ormai nn c'è più,e mi volesse dire come "smettila!sei solo una falsa,nn ti rendi conto che gli fai male?"

mia cara princi..i tuoi stessi,identici pensieri,li faccio anche io e tanta altra gente che soffre di questo doc..NON ESISTE UN MODO per sapere se la tua scelta sia giusta..come si dice nell'articolo ,se ti basi sull'esperienza non arriverai mai ad una conclusione perchè il tuo cervello ti proporrà in continuazione un motivo,un difetto,una qualsiasi cavolo di cosa che ti porti PERICOLOSAMENTE a credere che sia vero il contrario..e questo NON PERCHE'CI SIA QUALCOSA CHE NON VA,ma perchè IL NOSTRO CERVELLO SI E'BLOCCATO..
Fidati di noi che ci siamo dentro da un bel pò..
E' doc,soltanto doc..
Non ti devi forzare,se ti va di non vederlo non devi,ma sia ben chiaro:se HAI L'ANSIA all'idea di vederlo,in quel caso devi cercare di vederlo ugualmente,ma non perchè debba farti una violenza,ma perchè solo continuando ad essere quella di prima capirai che la tua paura è infondata..

Inviato da: bla il Sabato, 28-Feb-2009, 12:17
e poi mi permetto di aggiungere una cosa..quando non vuoi più una persona,non te ne frega niente di tutte quelle motivazioni,anzi ,NON VEDI L'ORA di RICOMINCIARE CON UN ALTRO..fidati..

Inviato da: eve89 il Sabato, 28-Feb-2009, 12:57
anchio princi non avendo mai avuto una storia seria prima di questa mi continuo a chiedere se quello che provo non sia solo una sensazione normale che si prova quando non si vuole più stare con una persona,quando non la si ama più..però si è talmente legati che si cerca di far di tutto per rimanere insieme e migliorare la situazione..

Inviato da: Princi86 il Sabato, 28-Feb-2009, 12:59
mi sento un'idiota...avrei bisogno di un'altra persona che in ogni mmento ad ogni mia domanda mi rispondesse sempre la stessa cosa..

Inviato da: Princi86 il Sabato, 28-Feb-2009, 13:01
un insegnante di sostegno insomma..

Inviato da: Princi86 il Sabato, 28-Feb-2009, 13:13
ieri sera ho sentito una mia amica delle medie che mi ha detto che in settimana l'ha visto.Loro non si conoscono però una volta glielo presentai,così martedì gli ha chiesto di me e lui le ha risposto "Nn lo chiedere a me" con aria rassegnata e triste..quando me l'ha detto ho sentito un brivido allo stomaco e ho pensato "No cavoli,lo sto perdendo....era rassegnato..e rassegnato vuol dire che nn crede più neanche lui in noi".Venerdì scorso dopo l'ennesimo mio msg in cui gli dicevo che nn ce la facevo,lui mi aveva detto che era finita,che nn aveva più voglia di ricevere schiaffi da me..poi mercoledì ci siamo visti,sono andata a sorpresa a lezione da lui e siamo stati bene..lui mi ha detto che nn ha perso la fiducia in me,xchè se così fosse già da mò non mi starebbe più dietro,però sta troppo male a vedermi stare male che nn vuole che succeda ancora,e che è titubante nei miei confronti...
Poi ieri sera la mia amica ha continuato dicendomi "Però..l'altra volta nn l'avevo visto bene..è proprio un gran bel ragazzo!".Mi sono sentita gelosissima!!nn potevo arrabbiarmi xchè chiaramente si trattava di una battuta,ma vi giuro che mi dava un fastidio tremendo e più lei continuava a dirmi "tienitelo stretto xchè mi sa che ce ne sono di ragazze a cui piacerebbe" e più che mi saliva la rabbia.....xò è come se nn potessi dire niente xchè nn mi sento la tigre di prima agguerritissima...e se lui rivolgesse le sue attenzioni verso un'altra?La gelosia è una cosa stupida oppure significa qualcosa?

Inviato da: Princi86 il Sabato, 28-Feb-2009, 13:14
nn mi sento bella,sexy...mi manca la forte convinzione di esserlo..e credo che non c'è niente di più sensuale di una donna consapevole della propria sensualità!

Inviato da: bla il Sabato, 28-Feb-2009, 13:47
anche io sono super gelosa di lui,ma ad intermittenza!!ora ti spiego:la reazione di gelosia,essendo una reazione,è istintiva..tutto quello che facciamo noi è tutto tranne che istintivo,tant'è che si sfocia nell'assurdità..ora,nel momento in cui hai sentito quelle parole,IL TUO VERO IO,innamorato,è venuto fuori!!!
tutto qui,una reazione spontanea da persona innamorata!!
Per quanto riguarda il tuo ragazzo,lo so che è dura,io sono la prima che ha difficoltà in merito,cerca di non coinvolgerlo sempre,non buttargli addosso i tuoi dubbi..sai,perchè è difficile da capire..ma a lui hai detto di avere il doc?

Inviato da: eve89 il Sabato, 28-Feb-2009, 14:25
io prima di avere il doc ero gelossissima di lui,ma gelosa al punto che se non mi rispondeva al cell mi facevo i film..ora invece mi sembra di non esserlo più..però qualche sera fa,lui mi dice che vuole trovarsi un lavoretto in un pub o in qualche locale per guadagnare qualcosa..appena me l'ha detto mentre lui parlava io ho iniziato a farmi i film.lo vedevo lì circondato da ragazze,che ci provavano con lui..ragazze più belle di me,più simpatiche..gliel'ho detto e lui si è arrabbiato molto perchè dice che non mi fido di lui ecc..ora però è in vacanza con gli amici e io sono tranquillissima..boh..

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