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> Gli Inganni Della Mente
 
Dr.Dock
Inviato il: Mercoledì, 17-Lug-2013, 23:16
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QUOTE (democratico76 @ Mercoledì, 17-Lug-2013, 20:32)
Dott. Dock, innanzitutto grazie; come tu sai io ho avuto la paura di sentire le "voci" e mi ritrovo in pieno in quello che hai scritto. Per fare un po' il punto corretto occorre dire che: 1) lo psicotico non rende conto di avere un'allucinazione ma la crederà realtà; 2)anche le persone normali e senza psicosi possono udire "voci"; anzi, sembra che una percentuale molto alta (8-15% della popolazione normale le ha udite almeno una volta e al di fuori di situazioni di lutto ed in stato di veglia) di persona le oda, ma questo non significa essere malati; ormai vari studi al riguardo l'hanno confermato. 3) se il soggetto si rende conto che la "voce" è prodotta dalla sua mente e la critica, non è segno di psicosi ma di altro (o la situazione che abbiamo descritto prima di non malattia, probabilmente risalenti a eventi traumatici passati che riemergono sotto forma di voci o qualcosa di organico). Ricordiamo che il Doc può produrre pensieri (che sono pensieri e non voci) che ci passano per la mente e sembrano dire qualcosa; è un fenomeno un po simile a quello della musica; spesso tendono a ricalcare le nostre paure, am sonos empre e solo pensieri. Spero di essere stato utile PSICO hug.gif

Ottimo intervento, sono questi gli interventi che mi piacciono.
Però, non li prendere come rassicurazione, altrimenti la paura ti farà provare qualche fenomeno che non è sotto il tuo controllo, e via di dubbi e ansia…


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Dr.Dock
Inviato il: Giovedì, 18-Lug-2013, 10:20
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Quando stai meglio è tutto più semplice.
Sono i momenti in cui l'ansia sale che devi dimostrare di aver capito.
Comunque se stai meglio significa che hai capito come funziona il meccanismo.


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Inviato il: Giovedì, 18-Lug-2013, 10:20
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VII° CASO - L'ILLUSIONE DELLA SUGGESTIONE
La suggestione è un effetto della paura.
Quando scatta la paura, quella vera, si crea l'ansia cioè un fenomeno somatico molto fastidioso: tachicardia, sudorazione, tensione interna, tensione muscolare.
L'illusione scatta quando si considera l'ansia prova di qualcosa, invece l'ansia è una risposta alla paura.
Se guardo un uomo con un coltello che mi viene incontro, mi metto paura perché so che potrebbe capitare qualcosa.
Questa è una situazione normale, cioè, ad un evento rispondo con l'emozione di paura e con l'ansia.
Ora facciamo il caso dove scatta l'illusione.
Se una donna guarda un'altra donna con la paura che possa piacerle, cioè fa una prova, scatterà sia la paura che l'ansia.
Poi, scambierà l'ansia (tachicardia, calore, agitazione, tensione) come prova di un sentimento; sembra quasi che le sue sensazioni confermino la paura iniziale.
È la suggestione che usa l'ansia come prova, cioè il controllo razionale che crede che l'ansia sia una prova.
In realtà, quando abbiamo paura di qualcosa, l'ansia scatta in automatico.
Quindi la donna avrà l'ansia perché guarderà l'altra donna con paura, la sua ansia deriva dal timore che possa piacerle, non dal fatto che le piace veramente.
Vi faccio un esempio chiarificatore che è successo a me:
Io so che i cibi contenenti caffeina fanno venire l'ansia: caffè, tè, cioccolato.
Ero giunto alla convinzione che la cioccolata mi facesse venire l'ansia, perché quando la mangiavo mi concentravo sulle mie sensazione con paura.
Mi suggestionavo ed ecco che mi sentivo ansioso; in realtà, dopo averla mangiata mi preoccupavo, ecco perché ero ansioso.
In realtà, non mi fa molto effetto, me ne sono accorto mangiandola mentre ero distratto.
Non mi sono concentrato su me stesso (con paura) per analizzare le sensazioni, e ho scoperto che potevo mangiarla tranquillamente, senza esagerare però.
Ancora una volta, il controllo fa arrivare a conclusioni sbagliate.


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Inviato il: Venerdì, 19-Lug-2013, 09:52
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QUOTE (Petra Von Kant @ Giovedì, 18-Lug-2013, 13:33)
Quindi sostanzialmente dipende tutto da una sbagliata gestione dell'ansia ( il che spiega anche la tensione che sentiamo e somatizziamo a fronte di un evento posistivo)?

Esatto.
L'evento positivo ti fa scattare la paura di non essere felice, oppure la paura di non star facendo la cosa giusta.
Poi tu leggi i pensieri come una cosa estranea.


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Inviato il: Venerdì, 19-Lug-2013, 09:53
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QUOTE (davideapache @ Venerdì, 19-Lug-2013, 08:37)
Insomma la mia è ossessione o no? è stato solo un pnsiero intrusivo?

Mi hai dato uno spunto per completare l'inganno n°2.

Comunque eccoti la risposta:


Un caso particolare di test è quello della masturbazione. Se una persona mette in pratica l'atto con la paura di eccitarsi, sicuramente succederà, per un semplice motivo: l'idea del proibito.
Più si tenta di non eccitarsi, maggiore sarà l'effetto eccitatorio; e questo capita a prescindere dal soggetto che stiamo osservando o pensando.
C'è anche un effetto secondario dell'eccessiva masturbazione e capita nelle persone che abusano dei video online, soprattutto i giovani.
Avete presente la cocaina? Dopo un po' di tiri, sopraggiunge la tolleranza, perciò serviranno maggiori quantità per avere lo stesso effetto.
Con i video online, si passa da un genere per arrivare a quelli più estremi, insoliti, diversi in modo da stimolare continuamente l'eccitazione.
Allo stesso tempo, gli stimoli reali quali quello di una donna (compagna, fidanzata, moglie), avranno perso ogni interesse.
Ma tutto questo è un effetto della dipendenza, non dell'aver cambiato gusto.
L'ansioso invece (non sapendo il meccanismo), prende questo cambiamento come la prova della sua "vera" sessualità.
Tra l'altro, le dipendenze generano sempre uno stato d'ansia quando si è in astinenza: un motivo in più per fare ragionamenti ansiosi.
Se eliminate ogni stimolazione per un po' di settimane, non vi forzate di avere un erezione (infatti, capiterà quando starete bene), ritornerete come prima.
Avete solo bisogno di un po' di riposo dagli stimoli e non farvi venire l'ansia con prove e ragionamenti.


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Inviato il: Domenica, 21-Lug-2013, 11:38
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VIII° CASO - L'ILLUSIONE DI AVERE L'ANSIA CRONICA
Oggi tratteremo brevemente di questo tipo di illusione, che è in realtà proprio una sindrome che si rafforza giorno dopo giorno.
Ho sempre detto che le persone che hanno pensieri ansiosi soffrono di un caso particolare di ansia generalizzata.
Quest'ansia è rivolta alla propria mente, la possiamo chiamare ipocondria mentale.
Se ripensiamo a un pensiero fatto che ci fa paura, caricheremo la mente di nuova ansia.
Anche i pensieri ansiosi automatici caricano la mente di nuova ansia.
L'illusione scatta quando pensiamo che l'ansia sia una condizione cronica, cioè ci focalizziamo sull'ansia facendola diventare motivo di preoccupazione.
Questo succede perché lo stato ansioso ci porta a focalizzarci sull'ansia stessa, magari per capirne la causa.
Il ragionare sull'ansia carica la mente di nuova ansia.
I pensieri sono condizionati dallo stato ansioso, lo stato ansioso è alimentato dai pensieri.
Vedete come si alimenta il ciclo?
È come l'orticaria: una volta che ce l'hai, se ti gratti, il prurito peggiora.
Se pensi al prurito, ti viene da grattarti.
L'ansia si alimenta nel momento in cui, per un qualsiasi motivo, ci focalizziamo su di essa:
• quando analizziamo le paure prodotte
• quando scambiamo le somatizzazioni per una malattia
• quando ci interroghiamo sulle cause dell'ansia
• quando temiamo l'ansia e cerchiamo di contrastarla
Quando pensate con paura, state già alimentando lo stato sottostante.


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Inviato il: Lunedì, 22-Lug-2013, 10:52
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IX° CASO - L'ILLUSIONE DI NON RICORDARSI DI AVER FATTO QUALCOSA
Il meccanismo che tiene in vita questo interrogativo è dovuto ad un cortocircuito che avviene all'interno della nostra mente.
Se si ragiona per paura di aver fatto o non fatto una cosa, la paura crea un'alterazione del ricordo.
Questa alterazione avviene in due modi.
Il primo modo avviene quando si pensa per paura di aver commesso qualcosa: in tal caso, l'ansia fa focalizzare talmente tanto su una paura (su un pensiero/dubbio) che questa sembra vera.
Ciò che avviene è che pensare troppo ad una scena ripetutamente, la fa sembrare talmente reale da dare l'illusione di averla vissuta sul serio.
In più, la suggestione che si crea mentre sale l'ansia cioè pensieri del tipo "Ma allora posso averla commessa", aumenta ancora più la sensazione.
E quando si è dentro questa illusione, si analizza la scena per rassicurarsi, ma si finisce per incastrarsi.
Il secondo modo avviene quando si pensa per paura di aver dimenticato qualcosa: in tal caso, anche se abbiamo la certezza di averla fatta, il pensiero ritorna talmente tante volte che alla fine ci viene il dubbio.
"Avrò chiuso il gas?", questo interrogativo può durare ore. Voi avete la sicurezza, eppure c'è quel pensiero…
Ma non è un pensiero ossessivo, è un'intolleranza all'incertezza e un eccessivo senso del pericolo.
Come vedete, a mano a mano che spieghiamo, non c'è niente di patologico; c'è solo uno stato d'ansia e atteggiamenti sbagliati per gestirla e farla fluire via.


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Inviato il: Martedì, 23-Lug-2013, 10:40
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X° CASO - L'ILLUSIONE DI AVERE UN ALTRO PROBLEMA
In questo caso la domanda che l'ansioso si fa è: "ho il doc oppure è realtà?"
Questo è un nuovo dubbio, avere l'ansia oppure sta per avverarsi un incubo?
L'illusione qui è non capire che la paura vi porta a dubitare che sia un effetto d'ansia, vi fa sentire diversi dagli altri anche quando avete tutti gli elementi in comune.
Non solo avete preso seriamente in considerazione il vostro pensiero ma ora lo seguite in una serie di interrogativi che aumentano sempre più l'ansia.
Lo stato ansioso vi fa vedere una realtà di paura, perciò scoprire che è tutto un effetto dell'ansia (rassicurazione) non basterà.
Lo stato ansioso creerà nuovi dubbi: "e se non fosse così? E se il tuo è un caso particolare?"
La persona spaventata dai nuovi dubbi, si metterà a compulsare, facendo sembrare ancora più vera la realtà che teme.
È un inganno in cui, entrando in un tunnel, si va sempre più in fondo, attirato dalle distorsioni e dagli interrogativi della paura.
Andare in fondo alla questione, significa accettare la paura.
Quindi, la vostra ricerca del problema non serve a nulla, perché una volta scoperto che è un effetto d'ansia, l'ansia produrrà un nuovo interrogativo per farvi dubitare di ciò.
Voi non siete speciali, è la paura che crea questa sensazione di dubbio.
Davanti a voi ci sono due strade: o seguire la paura oppure non accettare più l'inganno per nessun motivo.
Dietro la paura non c'è la soluzione, c'è solo un nuovo dubbio.


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Inviato il: Giovedì, 25-Lug-2013, 08:45
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Beh, se sai che la mente ti inganna con la paura, devi smettere di pensare a quell'evento passato perché non c'è una risposta.
Anzi cadresti nell'inganno.
Parti dal presupposto che la paura ti fa pensare di perdere il controllo, dentro di te questi atteggiamenti non ci sono.


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Dr.Dock
Inviato il: Giovedì, 25-Lug-2013, 10:35
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XI° CASO - L'ILLUSIONE DI AVERE IL DOC
Questa è l'illusione per eccellenza: il caso tipico è l'ansioso che inizia prima a controllare i sintomi fisici (ipocondria) per poi arrivare a osservare la mente e i suoi ragionamenti (ipocondria mentale).
Io credo che la maggior parte delle persone di questa sezione del forum siano affette da ansia generalizzata, in cui l'oggetto della loro paura è diventata la propria mente.
È un'ipocondria mentale in cui si guarda ai pensieri come una seconda persona.
Ricordiamo che lo stato ansioso genera proprio pensieri automatici, in inglese si chiamano "racing thoughts" o pensieri galoppanti.
Per questo non ha alcun senso dire: "mi è ritornato il male", sarebbe meglio dire "mi è ritornata l'ansia". Questo sì!
Non c'è nessun doc, ci sono delle tendenze ossessive, cioè ripensare ai soliti pensieri a causa dell'ansia che fa focalizzare su ciò che temiamo.
Se la convinzione è quella di avere un problema con i pensieri, l'ansia farà focalizzare su quelli, cioè li penserete in maniera automatica.
L'ossessivo cosa fa? Osserva cosa gli passa per la mente perché i suoi pensieri diventano il sintomo di una patologia.
Da buon ansioso comincia a costruirsi una realtà patologica, in cui il controllo fa nascere e perdurare il problema.
Una volta che una persona si etichetta con la parola "doc", starà tutti i giorni a temere la propria mente: i pensieri vengono considerati esterni a sé.
Ma questa è un'illusione: è il soggetto che non si accorge che temere un pensiero lo fa ricomparire in mente.
È come l'ipocondriaco che si etichetta con la parola "malato di cancro": starà tutti i giorni a tormentarsi per il suo mal di stomaco (che invece è creato dal suo stato di preoccupazione).
Se noi osserviamo con paura i pensieri della mente, ricorderemo quel pensiero che ci ha fatto paura (magari poche ore prima) e lo scambieremo come un pensiero esterno, un tormento.
Siete malati voi o la parte che dice che siete malati?
Perché se controllate voi stessi o la vostra mente, lo state facendo seguendo una logica ansiosa: sicuramente troverete qualcosa che vi spaventa.
Questo problema nasce nel momento stesso in cui lo definite: la paura di avere una mente malata genera il controllo della mente, che è libera di pensare.
La mente dell'ansioso è una mente che produce paure irrazionali, sarebbe sciocco osservarla, perché produrrà nuovamente gli stessi pensieri.
Ancora, e ancora, e ancora…
Il significato? Rimane sempre quello della paura irrazionale fatta la prima volta, poi voi la rafforzate di significati, rassicurazioni, prove.
A forza di pensarci, creerete una canale di ragionamento tra pensiero e paura, cioè scatterà in automatico.
Ma questa è una nuova illusione: il pensiero non arriva dal nulla, scatta per associazione (es. vedo la mia ragazza e scatta quella paura), associazione che avrete creato voi.
Ovvio che scatta sia per l'associazione, sia perché soffrite d'ansia, quindi date un grosso peso a quello che pensate (non accorgendovi dello stato ansioso che lavora dentro di voi).


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Inviato il: Venerdì, 26-Lug-2013, 15:27
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QUOTE (Dr.Dock @ Giovedì, 25-Lug-2013, 14:51)
Non ho ben capito cosa intendi…

Comunque, non ho detto che hai sofferto di doc, ma che hai fatto un pensiero ansioso a causa dell'ansia.
Questo pensiero lo hai scambiato per il sintomo di una patologia.

La paura della psicosi è una paura, pertanto si manifesta sempre con un pensiero ansioso.
Non sono sintomo di doc, sono causate da una mente paurosa a cui tu dai importanza.

Scusa, quindi tu vuoi dire che non soffriamo di doc qua dentro? Certo che è un pensiero ansioso la paura della psicosi; ma appunto un pensiero ossessivo cos'è?
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Dr.Dock
Inviato il: Venerdì, 26-Lug-2013, 17:31
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Esatto, non soffri di doc, ma non lo dico da oggi…

Il pensiero ossessivo è un pensiero ansioso radicato: è generato da una paura nella quale siamo rimasti incastrati.
Rappresenta l'approccio errato ad un pensiero ansioso o dubbio irrazionale.


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democratico76
Inviato il: Venerdì, 26-Lug-2013, 17:34
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QUOTE (Dr.Dock @ Venerdì, 26-Lug-2013, 16:31)
Esatto, non soffri di doc, ma non lo dico da oggi…

Il pensiero ossessivo è un pensiero ansioso radicato: è generato da una paura nella quale siamo rimasti incastrati.
Rappresenta l'approccio errato ad un pensiero ansioso o dubbio irrazionale.

E dunque il doc non esisterebbe?
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Inviato il: Venerdì, 26-Lug-2013, 17:52
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QUOTE (democratico76 @ Venerdì, 26-Lug-2013, 16:34)
QUOTE (Dr.Dock @ Venerdì, 26-Lug-2013, 16:31)
Esatto, non soffri di doc, ma non lo dico da oggi…

Il pensiero ossessivo è un pensiero ansioso radicato: è generato da una paura nella quale siamo rimasti incastrati.
Rappresenta l'approccio errato ad un pensiero ansioso o dubbio irrazionale.

E dunque il doc non esisterebbe?

No, però se tu vuoi dar retta alle letture mediche fa pure… PSICO wink.png

Il doc è una sigla per farti sentire malato, per farti continuare a temere i pensieri.


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Inviato il: Venerdì, 26-Lug-2013, 17:53
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QUOTE (JackoJohn @ Venerdì, 26-Lug-2013, 16:38)
Dr dock io in passato ho avuto altre piccole ossessioni, ma mai nessuna è stata così forte come questa dell'omosessualità.. Xkè questa mi ha spaventato a tal punto??

Perché questa è l'ultima arrivata.
Se cambi tema, questa passerà in secondo piano.

Se ti fai domande su una paura, non riuscirai a trovare risposte soddisfacenti.
Neanche la mia lo sarà.


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